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“La nostra Italia: 150 anni e non li dimostra” Progetto interdisciplinare  Scuola Primaria “Federico da Montefeltro” CLASSE IV Anno  Scol. 2010-11
. Esame di una data storica fondamentale, il 17 marzo, che coincide, nel corrente anno, con la commemorazione del centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, partendo dalla ricerca del ruolo che ha avuto il nostro territorio nel processo di unificazione. Ripercorrere le tappe fondamentali della Storia del Risorgimento italiano attraverso la lettura di documenti, di brani storici e di testi letterari di diverso genere ( poesie, classici della letteratura, testi di letteratura contemporanea, testi storici a fumetti  ed anedottica ) Realizzazione della “Carta di identità “ della Repubblica italiana: storia dei simboli, della bandiera,delle feste nazionali, dell’inno, della Costituzione.  “La nostra Italia: 150 anni e non li dimostra” Visita al Museo Garibaldino di Saludecio  per conoscere in modo più dettagliato questo importante eroe risorgimentale che ha avuto legami con la nostra realtà territoriale. Conoscenza delle figure salienti del Risorgimento  e della Resistenza italiana attraverso la toponomastica delle vie del paese.
Realizzazione della “Carta di identità “ della Repubblica italiana: storia dei simboli, della bandiera,delle feste nazionali, dell’inno, della Costituzione.
“Carta di identità”DELLA NOSTRA ITALIA
FESTA DELL’ACCOGLIENZA24 SETTEMBRE
Le tappe salienti del Risorgimento italiano, attraverso la vita e le opere dei grandi eroi, per promuovere il senso di appartenenza alla comunità sociale della Repubblica italiana di oggi.
Visita a Saludecio11 Marzo 2011
Palazzo Comunale  Sorge sui resti dell'antica rocca malatestiana di cui conserva ancora, all'interno, alcune significative tracce e alcuni ambienti successivamente adattati a prigioni. Il corpo principale del complesso si innesta su una costruzione più antica a pianta quadrangolare, ciò che resta di un bastione della rocca, costruita su una parete di tufo. Il palazzo comunale venne in gran parte ricostruito nella seconda metà del novecento a causa degli ingenti danni bellici, riproponendo, comunque, nelle sue linee essenziali la struttura ottocentesca. Originale del 1835 circa è il colonnato che si snoda su tre lati costituendo un importante elemento di raccordo dell'edificio. Alla stessa epoca risaliva il teatrino a palchetti decorato dal pittore riminese Marco Capizzucchi, distrutto durante la seconda guerra mondiale e poi ricostruito nelle forme moderne di un cinema-teatro.
Alla scoperta di Garibaldi nel… MUSEO  Sono a Saludecio   un paesino sopra le colline di Rimini . La meta della nostra gita è il Museo Garibaldino . Il suo portone è normale, uno qualunque, non è molto grande. All’ interno invece, il Museo è interessante, entusiasmante, perché illustra tutta la vita di Giuseppe Garibaldi che è stato uno dei   eroi d’Italia più famosi . La cosa che mi ha colpito di più sono state proprio quelle : le lettere indirizzate a Garibaldi e quelle scritte da Garibaldi !!! Ah ! Dimenticavo! Non vi ho parlato di Anita, moglie di Garibaldi . Si  è fatta fare un solo ritratto  perché  lei li odiava !!!! È  morta nelle paludi di Ravenna “aggredita “ da una malattia grave . Anita e Giuseppe avevano tre figli . In un’ altra stanza del museo c’ erano le varie monete, spade, fucili , pistole e quadri  di quel periodo, tra quali quello raffigurato l’incontro di Vittorio Emanuele  II con Garibaldi  a Teano . Ad un certo punto, ci siamo recati per una scala ripida dove una volta c’era l’ antico palazzo di Saludecio. Una volta scesi in fondo , abbiamo notato i proiettili , le monete e varie medaglie,  dall’altra una  serie di statue in bronzo  . Prima di fare merenda la guida ci ha accompagnato per il paese, dove ci sono tanti murales  bellissimi!!!! Quello che mi ha colpito  di più è stato quello denominato   “l’ invenzione della carta igienica” perché c’era disegnato un uomo che era arrotolato con la carta fino alla vita e sembrava una “mezza mummia “! Questa  gita è stata veramente entusiasmante e interessante ;mi  ha permesso di capire un pochino della storia del “favoloso risorgimento” . Peccato  però che ora si deve andare sui banchi di scuola !!! Ciao Sara Grasso GARIBA LDINO
Il giorno  11/03/11  siamo andati a Saludecio per visitare il ‘’Museo  Garibaldino’’!!! Quando  siamo   usciti   dal  pulmino  dovevamo  fare  poca  strada  per  arrivare, ed  io  che  pensavo  che  si  dovesse  fare  un  chilometro!!!!!!   Prima  di  entrare  ci  siamo  fermati  in  una  piccola  piazza,dove  c’erano  una   chiesa  e  una  piccola  palazzina;che pensavo fosse  una  semplice  abitazione,  invece  ci  siamo  entrati  e  ho  scoperto  che  quella  era  il  museo  di  GARIBALDI!   Infatti  in  un  angolo  c’era  una  scritta(che  diceva): ’’Museo  Garibaldino’’!!!!!! Bene!  Poi  quando  siamo  entrati  c’erano  delle  scale  che  portavano  al  piano  di  sopra del  palazzo ; abbiamo  incontrato  qui  la  guida  che  ci  ha  mostrato  le  stanze: in  alcune  erano  raccolte  molte  lettere  scritte  da:Garibaldi,Vittorio Emanuele  II, e  qualcuna  anche  dai  ‘’Mille’’! Poi  c’erano  molti  quadri  e  dipinti: c’era  anche  quella  di  Anita, moglie di  Garibaldi !!! Quel  dipinto  di  Anita  è  l’unico  al  mondo, perche  lei  non  si  voleva  mai  mettere  in  posa  per  essere  ritratta!! C’erano  anche  molte  armi:fucili,pistole,spade,proiettili  e  palle  di  cannoni  già  usati!!! Anche  un  po’di  vestiti! E’  stato  bellissimo  visitare  il  museo!!!!!!!!! Poi siamo  usciti  e  siamo  andati  in  un  grandissimo  giardino e li abbiamo mangiato  e  giocato!! C’erano molti murales quando passavamo per la strada!! Poi siamo tornati nel pulmino. Insomma ! Ci siamo divertiti molto !! Non vedo l’ora di ritornarci con la mia famiglia, quando potremo !!
Gita a Bologna Martedì scorso mi sono svegliato prima del solito perché dovevo andare con la mia classe a visitare Bologna, il capoluogo dell’Emilia Romagna.Il tempo non prometteva niente di buono, ma quando si va in gita va bene lo stesso .Per fortuna a Bologna non pioveva anzi c’era un timido sole e non era neppure tanto freddo.Il pullman ci ha lascito vicino ad un monumento chiamato “Montagnola” che simboleggia l’antica Bologna .Abbiamo proseguito lungo via Indipendenza dove mi ha colpito particolarmente l’importante ed imponente statua di “Giuseppe Garibaldi”.Camminando abbiamo incontrato una persona che chiedeva l’elemosina; mi è venuta un po’ di malinconia.Un altro edificio che mi ha colpito particolarmente è la “Salaborsa”; un’enorme biblioteca civica con il soffitto a volta affrescato ed il pavimento di vetro che lasciava osservare le rovine della vecchia costruzione.Mi sembrava di camminare sospeso nel cielo; in quell’istante ho provato una sensazione di strana leggerezza e di infinito.Anche guardando le due importanti torri, Garisenda e degli Asinelli , mi sono sentito piccolo piccolo.Abbiamo visitato anche la Basilica di San Petronio, la chiesa maestosa di Bologna, dedicata al petronao della città .Mi ha colpito la sua facciata, che è in corso di ristrutturazione, e le ventidue cappelle che conservano le importanti opere d’arte .Entrando nel Museo Civico Archeologico sono rimasto affascinato dalla collezione dei reperti Egizi, di una civiltà che abbiamo studiato da poco: è stato come fare un tuffo nel passato.Anche la maestosa Fontana del Nettuno con i suoi putti di certo non passa inosservato.Dopo aver  visto queste grandiose costruzionimi sono chiesto come hanno fatto a quel tempo a realizzarle. Per concludere posso dire che la gita a Bologna è stata davvero interessantissima , un insieme di conoscenze ed emozioni .Mi ha dato sensazioni stupende in un’ aula senza muri né banchi, senza libri né quaderni. MARTEDI’ 1 MARZO ALLA RICERCA DELLE TRACCE …
…DELLA NOSTRA STORIA ITALIANA!!! VIA DELL’INDIPENDENZA E GARIBALDI RICORDANDO I PARTIGIANI DELLA RESISTENZA
MUSEO EGIZIO PIAZZA NETTUNO TORRE DEGLI ASINELLI!!!! SALA BORSA
LA NOSTRA REGIONE LE MARCHE
Ancona   il nostro capoluogo
Era  il  cinque maggio  e  alle  9:00  eravamo  ad  Ancona,  il  capoluogo  di   regione.Era  interessante   da  quello  che  mi   avevano  raccontato  i  genitori   o  amici; io c’ero già stato  per andare in  ospedale.Siamo arrivati,  la  prima  cosa   che  abbiamo  visto  è  stata  la  Mole  Vanvitelliana:  era  a  forma di  pentagono,  costruita  da  un architetto  famoso, Vanvitelli. Dopo  abbiamo  visto  l’ Arco   di  Trionfo  che  avevano  fatto i  romani:  è  il più  ben  conservato in Italia perché  ogni volta  i  pescatori  erano  costretti  a  versare  qualcosa,  in  denaro  ,  per   restaurarlo.Un  po’  più  là  c’ era  l’ arco di  Clementino, un  papa.Dopo  abbiamo  visto Porta  Pia  dove  Garibaldi  e i Garibaldini  sono  passati  per  andare  al  Centro  d  Italia .Il  porto  era immenso  con una  serie  di  fari  rossi  e  verdi:  i  rossi  indicavano la  possibilità  di  uscita, i  verdi  l’entrata  delle imbarcazioni.Poi siamo  saliti  sopra  una   barca c’ erano   tre sedili, il  radar  e i  tre  motori:  motore  centrale , motore  di  destra e  di  sinistra.Poi  c’erano  i  comandi:  marcia  indietro  e  marcia  avanti  ed  il  massimo  è  dei  dieci  all’ora; un comandante ci ha spiegato che si comunica con  i  pescherecci, con le navi attraverso bandiere.Poi  siamo  andati  al  Passetto,  una  zona  panoramica  e  c’ erano  il  monumento  ai  caduti  e  un  bel  panorama  di  mare.Dopo  siamo  andati  alla  Cittadella  e lì, abbiamo pranzato e  giocato.Poi  durante  il  percorso  abbiamo  visto  una  gigantesca  farfalla.  Infine al  museo  abbiamo  fatto  un  laboratorio:  i  maschi sulle  armi  e  le  femmine  sui  gioielli  e  vestiti. Prima di ripartire siamo  andati  a  visitare il  Duomo e  abbiamo  visto  una Madonna  incorniciata  d’oro  e  San  Ciriaco  imbalsamato, morto  nella  persecuzione cristiana,  quando gli è stato fatto  ingoiare  piombo  fuso  bollente. Giuseppe Giovedì 5 maggio
Il giorno 5 maggio 2011 siamo andati ad Ancona . Quando siamo arrivati vicino al porto abbiamo fatto merenda, alle 10.30. poi siamo andati alla Capitaneria di Porto e il maresciallo ci ha guidato dentro la barca :ci ha fatto vedere i comandi e ad ognuno dava un adesivo ed il biglietto. Si vedeva il panorama della di San Ciriaco e siamo andati all’ Arco di Trionfo. Dopo siamo stati al Passetto:c’era la viale della Vittoria e c’erano poi la salita per andare in centro, il municipio, la piazza Cavour e la stazione. Dopo qualche ora siamo andati alla porta San Stefano  per entrare nel parco comunale della Cittadella dove abbiamo pranzato  e c’erano i giochi  Dalle 14.00 alle 16.00 siamo andati al museo Nazionale di Ancona ed abbiamo fatto i lavoretti dei Piceni in un laboratorio; poi siamo andati di sopra a visitare il museo  e ci ha guidato una signora che si chiama Lucia: ci ha fatto vedere che le femmine Picene creavano le spille grandi,lo scialle, il mantelli, i vasi con dentro la cenere dei morti; invece i maschi Piceni avevano le armi,le spade,i cappelli. Dopo un po’ siamo andati nel pullman per andare al Monte Guasco e c’era il duomo di  San Ciriaco. Abbiamo detto una preghiera alla madonna ed siamo andati fuori a fare la merendina. Infine abbiamo preso il pullman e siamo tornati a Pesaro .                                                                                                    Aurora
L’ ORTO BOTANICO DI FONTE AVELLANA Giovedì 31 marzo 2011 Lieve, vigoroso,con tanti alberi con il fusto color nocciola e la chioma verde bandiera ! Questo è l’orto botanico di Fonte Avellana . Nel giardino si notano ,all’inizio, noccioli e biancospini fioriti autoctoni. Sul fondo ci sono molte foglie e il vento che le fa volare anima il silenzio: fiori che nascono ,l’edera che prende il sopravento sugli alberi e il silenzio svanisce . Mi colpisce il soffice terreno pieno di diversi tipi di felce e quelle stupende orchidee color avorio! Noi bambini notiamo che il bosco è molto grande.  Ad un certo punto il re di quel  bosco, un gigantesco albero chiamato Tasso, che è millenario, con la sua folta chioma, di aghi velenosi, splende alla luce del sole, sembra quello della”tavola rotonda”!  Tutt’intorno grandi alberi lo proteggono dai forti raggi solari. E’ stata una gita fantastica!!!!!!!
Rumore impercettibile,lieve,silenzio dappertutto . La chiesa con il clima mite tutto l’anno:squadrata, curva in alto, il continuo fredda, gelida, rigida. Il centralino tiepido,buio,illuminato il mattino presto,prestissimo. I monaci erano salvatori di pellegrini  ,riservati,religiosi ,lavoratori e  visibili solo per malattie gravi dei  pellegrini;erano amanuensi  i monaci infatti i libri sono più di mille  , scritti a mano; le biblioteche sono due .  una nuova e una antica. Non parlavano con nessuno , solitari , religiosi e lavoratori. Da  cinquanta a undici  , sempre religiosi e lavoratori:ecco i monaci di ieri e di oggi ! Facevano quadri sulla pelle di animali  anche se a me  non sembrava: bianchi e marroni, non proprio lisci e  fatti su una pergamena. Il cibo lo davano  da una ruota che se era  aperta dai monaci era chiusa dai pellegrini e viceversa. Non confortevoli  le loro stanze , cioè c’era la paglia per dormire. In una porta , di legno ,stemmi indicavano In una porta , di legno ,stemmi indicavano l’appartenenza del monastero  ai monaci francescani  Abazia di Fonte Avellana
Giovedì 31 marzo io e tutta la mia classe, anzi scuola, ci siamo recati lungo la valle del Cesano per visitare il castello di Frontone.  All’ inizio le stanze erano  abbastanza  basse: lo erano   perché   lì vivevano  i  servi,  cioè  volevo  dire  i  cuochi.  C’erano  delle  travi  vicino  al  soffitto , con  delle  stanghette   per  appendere  il  cibo. Nella  cucina  c’erano  i  fornelli, che  però  non  erano  a  gas  come  quelli  che  abbiamo  noi  oggi, ma  erano  col  carbone, poi  c’era  un  bellissimo  ed  antico  camino( beh antico  si  sa  perche  parliamo dell’anno 1000  circa).  Il  castello  più  andavamo  avanti  per  visitarlo  e  più  il  soffitto  si  faceva  alto;  la  maestra   ha  detto  che  era  sempre  più  in alto  perché   iniziavano  ad  arrivare  alle  stanze    dei  conti  e  delle  contesse.  Abbiamo   visto  che  le  porte   erano  di  un  grigio  chiaro  come  il  fumo. Poi  siamo  giunti  alle  prigioni  dove   mettevano   gli  uomini  che  dovevano    essere  puniti: era una bassissima  stanza, nella  entrata, cioè  per  entrare, c’era   uno   scivolo  che  adesso   chiaramente  è  stato  rifatto   e   ci  sono   degli  scalini; nella  porta   c’erano  due  buchi  in  modo   che  si  potesse   far   passare il  cibo.  Abbiamo  visto  anche   le  stalle  dove    c’erano  dei  ganci rotondi , simili .a  una  pallina .Ma  adesso  torniamo   a  noi: era in  quei  ganci  che  legavano  cavalli  in  modo  che  non  riuscissero  a  scappare via   dalle  stalle! Non  vi  sembra  fantastico?  Lì  ci hanno  vissuto   tanti  anni  fa  . Nella casa c’erano  molti  fossili  e  resti  di  piatti, tazze  e  bicchieri  .C’erano  perfino   dei  gioielli  piuttosto   belli  per  le donne, c’erano  delle  monete   che  usavano   i  conti  e   le   contesse.   E’  stata   un ‘esperienza   fantastica    spero    che    ci   sia   un’altra   gita  così  lunga  e  bella  come   questa.!                                IL CASTELLO DI FRONTONE
Museo  dei  bronzi Di PERGOLA Entrando  sembrava  un  hotel,tutto  abbellito  con  fiori  e  quadri  romani!!  Poi  abbiamo  incontrato  una  signora  (la nostra guida ) : era  alta , con  gli  occhi  ed  i  capelli  castani ; la sua  maglia  era  gialla  ed  i  pantaloni  neri.  Ci  ha  portato  in  una  sala : io  sono  rimasto  a  occhi  aperti . C’erano  statue  in  bronzo  dorato!!!!!! C’erano  quattro  statue , ed  in  una  si  potevano  ammirare la  struttura  di  cui  era  fatta . All’interno  ella  ci  ha  raccontato  che  le  quattro  statue  erano  circondate  da  un  rettangolo  d’aria ,che  serve  mantenere  costante  la  temperatura.  Di  seguito  ci  ha  raccontato  una  storia  di  due  contadini  che  trovarono  i  pezzi  delle  statue  in  bronzo  dorato : ci  misero  una  settimana  a  scavare  e  a  scavare  i  pezzi!!  Poi  ci  ha  portato  a  vedere  un  cartone  che  illustrava  come  lavoravano  e  si  vestivano  i  romani.   Questa  esperienza  mi  è  piaciuta  tanto  anzi  tantissimo  e  spero  di  riandarci !!!!
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  • 8. Le tappe salienti del Risorgimento italiano, attraverso la vita e le opere dei grandi eroi, per promuovere il senso di appartenenza alla comunità sociale della Repubblica italiana di oggi.
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  • 14. Visita a Saludecio11 Marzo 2011
  • 15. Palazzo Comunale Sorge sui resti dell'antica rocca malatestiana di cui conserva ancora, all'interno, alcune significative tracce e alcuni ambienti successivamente adattati a prigioni. Il corpo principale del complesso si innesta su una costruzione più antica a pianta quadrangolare, ciò che resta di un bastione della rocca, costruita su una parete di tufo. Il palazzo comunale venne in gran parte ricostruito nella seconda metà del novecento a causa degli ingenti danni bellici, riproponendo, comunque, nelle sue linee essenziali la struttura ottocentesca. Originale del 1835 circa è il colonnato che si snoda su tre lati costituendo un importante elemento di raccordo dell'edificio. Alla stessa epoca risaliva il teatrino a palchetti decorato dal pittore riminese Marco Capizzucchi, distrutto durante la seconda guerra mondiale e poi ricostruito nelle forme moderne di un cinema-teatro.
  • 16. Alla scoperta di Garibaldi nel… MUSEO Sono a Saludecio un paesino sopra le colline di Rimini . La meta della nostra gita è il Museo Garibaldino . Il suo portone è normale, uno qualunque, non è molto grande. All’ interno invece, il Museo è interessante, entusiasmante, perché illustra tutta la vita di Giuseppe Garibaldi che è stato uno dei eroi d’Italia più famosi . La cosa che mi ha colpito di più sono state proprio quelle : le lettere indirizzate a Garibaldi e quelle scritte da Garibaldi !!! Ah ! Dimenticavo! Non vi ho parlato di Anita, moglie di Garibaldi . Si è fatta fare un solo ritratto perché lei li odiava !!!! È morta nelle paludi di Ravenna “aggredita “ da una malattia grave . Anita e Giuseppe avevano tre figli . In un’ altra stanza del museo c’ erano le varie monete, spade, fucili , pistole e quadri di quel periodo, tra quali quello raffigurato l’incontro di Vittorio Emanuele II con Garibaldi a Teano . Ad un certo punto, ci siamo recati per una scala ripida dove una volta c’era l’ antico palazzo di Saludecio. Una volta scesi in fondo , abbiamo notato i proiettili , le monete e varie medaglie, dall’altra una serie di statue in bronzo . Prima di fare merenda la guida ci ha accompagnato per il paese, dove ci sono tanti murales bellissimi!!!! Quello che mi ha colpito di più è stato quello denominato “l’ invenzione della carta igienica” perché c’era disegnato un uomo che era arrotolato con la carta fino alla vita e sembrava una “mezza mummia “! Questa gita è stata veramente entusiasmante e interessante ;mi ha permesso di capire un pochino della storia del “favoloso risorgimento” . Peccato però che ora si deve andare sui banchi di scuola !!! Ciao Sara Grasso GARIBA LDINO
  • 17. Il giorno 11/03/11 siamo andati a Saludecio per visitare il ‘’Museo Garibaldino’’!!! Quando siamo usciti dal pulmino dovevamo fare poca strada per arrivare, ed io che pensavo che si dovesse fare un chilometro!!!!!! Prima di entrare ci siamo fermati in una piccola piazza,dove c’erano una chiesa e una piccola palazzina;che pensavo fosse una semplice abitazione, invece ci siamo entrati e ho scoperto che quella era il museo di GARIBALDI! Infatti in un angolo c’era una scritta(che diceva): ’’Museo Garibaldino’’!!!!!! Bene! Poi quando siamo entrati c’erano delle scale che portavano al piano di sopra del palazzo ; abbiamo incontrato qui la guida che ci ha mostrato le stanze: in alcune erano raccolte molte lettere scritte da:Garibaldi,Vittorio Emanuele II, e qualcuna anche dai ‘’Mille’’! Poi c’erano molti quadri e dipinti: c’era anche quella di Anita, moglie di Garibaldi !!! Quel dipinto di Anita è l’unico al mondo, perche lei non si voleva mai mettere in posa per essere ritratta!! C’erano anche molte armi:fucili,pistole,spade,proiettili e palle di cannoni già usati!!! Anche un po’di vestiti! E’ stato bellissimo visitare il museo!!!!!!!!! Poi siamo usciti e siamo andati in un grandissimo giardino e li abbiamo mangiato e giocato!! C’erano molti murales quando passavamo per la strada!! Poi siamo tornati nel pulmino. Insomma ! Ci siamo divertiti molto !! Non vedo l’ora di ritornarci con la mia famiglia, quando potremo !!
  • 18. Gita a Bologna Martedì scorso mi sono svegliato prima del solito perché dovevo andare con la mia classe a visitare Bologna, il capoluogo dell’Emilia Romagna.Il tempo non prometteva niente di buono, ma quando si va in gita va bene lo stesso .Per fortuna a Bologna non pioveva anzi c’era un timido sole e non era neppure tanto freddo.Il pullman ci ha lascito vicino ad un monumento chiamato “Montagnola” che simboleggia l’antica Bologna .Abbiamo proseguito lungo via Indipendenza dove mi ha colpito particolarmente l’importante ed imponente statua di “Giuseppe Garibaldi”.Camminando abbiamo incontrato una persona che chiedeva l’elemosina; mi è venuta un po’ di malinconia.Un altro edificio che mi ha colpito particolarmente è la “Salaborsa”; un’enorme biblioteca civica con il soffitto a volta affrescato ed il pavimento di vetro che lasciava osservare le rovine della vecchia costruzione.Mi sembrava di camminare sospeso nel cielo; in quell’istante ho provato una sensazione di strana leggerezza e di infinito.Anche guardando le due importanti torri, Garisenda e degli Asinelli , mi sono sentito piccolo piccolo.Abbiamo visitato anche la Basilica di San Petronio, la chiesa maestosa di Bologna, dedicata al petronao della città .Mi ha colpito la sua facciata, che è in corso di ristrutturazione, e le ventidue cappelle che conservano le importanti opere d’arte .Entrando nel Museo Civico Archeologico sono rimasto affascinato dalla collezione dei reperti Egizi, di una civiltà che abbiamo studiato da poco: è stato come fare un tuffo nel passato.Anche la maestosa Fontana del Nettuno con i suoi putti di certo non passa inosservato.Dopo aver visto queste grandiose costruzionimi sono chiesto come hanno fatto a quel tempo a realizzarle. Per concludere posso dire che la gita a Bologna è stata davvero interessantissima , un insieme di conoscenze ed emozioni .Mi ha dato sensazioni stupende in un’ aula senza muri né banchi, senza libri né quaderni. MARTEDI’ 1 MARZO ALLA RICERCA DELLE TRACCE …
  • 19. …DELLA NOSTRA STORIA ITALIANA!!! VIA DELL’INDIPENDENZA E GARIBALDI RICORDANDO I PARTIGIANI DELLA RESISTENZA
  • 20. MUSEO EGIZIO PIAZZA NETTUNO TORRE DEGLI ASINELLI!!!! SALA BORSA
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  • 26. LA NOSTRA REGIONE LE MARCHE
  • 27. Ancona il nostro capoluogo
  • 28. Era il cinque maggio e alle 9:00 eravamo ad Ancona, il capoluogo di regione.Era interessante da quello che mi avevano raccontato i genitori o amici; io c’ero già stato per andare in ospedale.Siamo arrivati, la prima cosa che abbiamo visto è stata la Mole Vanvitelliana: era a forma di pentagono, costruita da un architetto famoso, Vanvitelli. Dopo abbiamo visto l’ Arco di Trionfo che avevano fatto i romani: è il più ben conservato in Italia perché ogni volta i pescatori erano costretti a versare qualcosa, in denaro , per restaurarlo.Un po’ più là c’ era l’ arco di Clementino, un papa.Dopo abbiamo visto Porta Pia dove Garibaldi e i Garibaldini sono passati per andare al Centro d Italia .Il porto era immenso con una serie di fari rossi e verdi: i rossi indicavano la possibilità di uscita, i verdi l’entrata delle imbarcazioni.Poi siamo saliti sopra una barca c’ erano tre sedili, il radar e i tre motori: motore centrale , motore di destra e di sinistra.Poi c’erano i comandi: marcia indietro e marcia avanti ed il massimo è dei dieci all’ora; un comandante ci ha spiegato che si comunica con i pescherecci, con le navi attraverso bandiere.Poi siamo andati al Passetto, una zona panoramica e c’ erano il monumento ai caduti e un bel panorama di mare.Dopo siamo andati alla Cittadella e lì, abbiamo pranzato e giocato.Poi durante il percorso abbiamo visto una gigantesca farfalla. Infine al museo abbiamo fatto un laboratorio: i maschi sulle armi e le femmine sui gioielli e vestiti. Prima di ripartire siamo andati a visitare il Duomo e abbiamo visto una Madonna incorniciata d’oro e San Ciriaco imbalsamato, morto nella persecuzione cristiana, quando gli è stato fatto ingoiare piombo fuso bollente. Giuseppe Giovedì 5 maggio
  • 29. Il giorno 5 maggio 2011 siamo andati ad Ancona . Quando siamo arrivati vicino al porto abbiamo fatto merenda, alle 10.30. poi siamo andati alla Capitaneria di Porto e il maresciallo ci ha guidato dentro la barca :ci ha fatto vedere i comandi e ad ognuno dava un adesivo ed il biglietto. Si vedeva il panorama della di San Ciriaco e siamo andati all’ Arco di Trionfo. Dopo siamo stati al Passetto:c’era la viale della Vittoria e c’erano poi la salita per andare in centro, il municipio, la piazza Cavour e la stazione. Dopo qualche ora siamo andati alla porta San Stefano per entrare nel parco comunale della Cittadella dove abbiamo pranzato e c’erano i giochi Dalle 14.00 alle 16.00 siamo andati al museo Nazionale di Ancona ed abbiamo fatto i lavoretti dei Piceni in un laboratorio; poi siamo andati di sopra a visitare il museo e ci ha guidato una signora che si chiama Lucia: ci ha fatto vedere che le femmine Picene creavano le spille grandi,lo scialle, il mantelli, i vasi con dentro la cenere dei morti; invece i maschi Piceni avevano le armi,le spade,i cappelli. Dopo un po’ siamo andati nel pullman per andare al Monte Guasco e c’era il duomo di San Ciriaco. Abbiamo detto una preghiera alla madonna ed siamo andati fuori a fare la merendina. Infine abbiamo preso il pullman e siamo tornati a Pesaro . Aurora
  • 30. L’ ORTO BOTANICO DI FONTE AVELLANA Giovedì 31 marzo 2011 Lieve, vigoroso,con tanti alberi con il fusto color nocciola e la chioma verde bandiera ! Questo è l’orto botanico di Fonte Avellana . Nel giardino si notano ,all’inizio, noccioli e biancospini fioriti autoctoni. Sul fondo ci sono molte foglie e il vento che le fa volare anima il silenzio: fiori che nascono ,l’edera che prende il sopravento sugli alberi e il silenzio svanisce . Mi colpisce il soffice terreno pieno di diversi tipi di felce e quelle stupende orchidee color avorio! Noi bambini notiamo che il bosco è molto grande. Ad un certo punto il re di quel bosco, un gigantesco albero chiamato Tasso, che è millenario, con la sua folta chioma, di aghi velenosi, splende alla luce del sole, sembra quello della”tavola rotonda”! Tutt’intorno grandi alberi lo proteggono dai forti raggi solari. E’ stata una gita fantastica!!!!!!!
  • 31. Rumore impercettibile,lieve,silenzio dappertutto . La chiesa con il clima mite tutto l’anno:squadrata, curva in alto, il continuo fredda, gelida, rigida. Il centralino tiepido,buio,illuminato il mattino presto,prestissimo. I monaci erano salvatori di pellegrini ,riservati,religiosi ,lavoratori e visibili solo per malattie gravi dei pellegrini;erano amanuensi i monaci infatti i libri sono più di mille , scritti a mano; le biblioteche sono due . una nuova e una antica. Non parlavano con nessuno , solitari , religiosi e lavoratori. Da cinquanta a undici , sempre religiosi e lavoratori:ecco i monaci di ieri e di oggi ! Facevano quadri sulla pelle di animali anche se a me non sembrava: bianchi e marroni, non proprio lisci e fatti su una pergamena. Il cibo lo davano da una ruota che se era aperta dai monaci era chiusa dai pellegrini e viceversa. Non confortevoli le loro stanze , cioè c’era la paglia per dormire. In una porta , di legno ,stemmi indicavano In una porta , di legno ,stemmi indicavano l’appartenenza del monastero ai monaci francescani Abazia di Fonte Avellana
  • 32. Giovedì 31 marzo io e tutta la mia classe, anzi scuola, ci siamo recati lungo la valle del Cesano per visitare il castello di Frontone. All’ inizio le stanze erano abbastanza basse: lo erano perché lì vivevano i servi, cioè volevo dire i cuochi. C’erano delle travi vicino al soffitto , con delle stanghette per appendere il cibo. Nella cucina c’erano i fornelli, che però non erano a gas come quelli che abbiamo noi oggi, ma erano col carbone, poi c’era un bellissimo ed antico camino( beh antico si sa perche parliamo dell’anno 1000 circa). Il castello più andavamo avanti per visitarlo e più il soffitto si faceva alto; la maestra ha detto che era sempre più in alto perché iniziavano ad arrivare alle stanze dei conti e delle contesse. Abbiamo visto che le porte erano di un grigio chiaro come il fumo. Poi siamo giunti alle prigioni dove mettevano gli uomini che dovevano essere puniti: era una bassissima stanza, nella entrata, cioè per entrare, c’era uno scivolo che adesso chiaramente è stato rifatto e ci sono degli scalini; nella porta c’erano due buchi in modo che si potesse far passare il cibo. Abbiamo visto anche le stalle dove c’erano dei ganci rotondi , simili .a una pallina .Ma adesso torniamo a noi: era in quei ganci che legavano cavalli in modo che non riuscissero a scappare via dalle stalle! Non vi sembra fantastico? Lì ci hanno vissuto tanti anni fa . Nella casa c’erano molti fossili e resti di piatti, tazze e bicchieri .C’erano perfino dei gioielli piuttosto belli per le donne, c’erano delle monete che usavano i conti e le contesse. E’ stata un ‘esperienza fantastica spero che ci sia un’altra gita così lunga e bella come questa.! IL CASTELLO DI FRONTONE
  • 33. Museo dei bronzi Di PERGOLA Entrando sembrava un hotel,tutto abbellito con fiori e quadri romani!! Poi abbiamo incontrato una signora (la nostra guida ) : era alta , con gli occhi ed i capelli castani ; la sua maglia era gialla ed i pantaloni neri. Ci ha portato in una sala : io sono rimasto a occhi aperti . C’erano statue in bronzo dorato!!!!!! C’erano quattro statue , ed in una si potevano ammirare la struttura di cui era fatta . All’interno ella ci ha raccontato che le quattro statue erano circondate da un rettangolo d’aria ,che serve mantenere costante la temperatura. Di seguito ci ha raccontato una storia di due contadini che trovarono i pezzi delle statue in bronzo dorato : ci misero una settimana a scavare e a scavare i pezzi!! Poi ci ha portato a vedere un cartone che illustrava come lavoravano e si vestivano i romani. Questa esperienza mi è piaciuta tanto anzi tantissimo e spero di riandarci !!!!