12. Per la mia vocazione “ All’età di circa 15 anni il Signore si servì di una compagna incontrata in una fabbrica dove si lavorava la seta ed io mi trovavo con ella dappertutto: in fabbrica, in dormitorio, in ricreazione, in refettorio, a passeggio, ecc. Ci volevamo tanto bene e pregavamo a lungo assieme alla sera, dopo cena, sulla terrazza o a passeggio. I nostri discorsi erano solo spirituali e la nostra capa-ufficio non ci dava fastidi ed era contenta di noi.” (Ricordi, quaderno 2)
13. Lavoro nei campi… Vendemmia e aratura dei campi nelle zone dell’albese…
14. 1915 La casa di via Luccio 24 si fa troppo piccola per due famiglie e papà Antonio decide di costruirne vicino un’altra per la sua famiglia. Orsola contribuirà in molti modi, anche come aiuto muratore
15. 1917 Orsolina per circa due anni presta servizio presso una famiglia in Alba - via Maestra – vicino alla Chiesa di S. Damiano e a pochi passi dal Duomo
17. “ Il Signore quando tiene dei disegni sopra un’anima la conduce Lui stesso per le vie ch’Egli vuole. Quando ancora mai immaginavo di farmi Suora mi venivano desideri di condurre una vita ritirata, insieme ad altre compagne e servire Dio nella preghiera e vita di perfezione. Mio papà pensava ad altro ed un giorno prima di andare a Messa mi dice: all’uscita della Chiesa c’è un giovane che mi chiese la tua mano, guardalo e se ti piace è un buon giovane, che sta bene di averi e potrai essere felice con lui. Io non diedi alcuna importanza alle sue parole, ma dopo la Messa venendo a casa mi prese come una specie di paura ed entrando in casa fui difilato nella mia camera ove stava una bella statua del S. Cuore. Macchinalmente senza badare a ciò che facevo, mi misi davanti al Sacro Cuore e gli dissi: Signore, Tu solo e basta. Scesi la scala e fui dal papà a dirgli: no, non accetto la sua mano. Da quel momento cambiai molto nel mio operare e non mi saziavo di mortificarmi, pregare costantemente, la Messa ogni mattina, confessione settimanale e Comunione ….” Dai RICORDI, quaderno autografo n. 2
18. 1921/22 – rivede Eufrosina… “… Dopo la campagna in fabbrica, tornai in famiglia e più non ci vedemmo, se non circa 10 anni dopo in Alba al mercato. Appena mi vide subito mi riconobbe e mi disse che aveva tante belle cose da raccontarmi. Intanto mi condusse a S. Paolo. Passando vicino a una libreria mi disse: vieni ti faccio conoscere le mie compagne e vidi che sul banco vi era una discreta pila di Vangeli. Ne comprai subito uno. A S. Paolo quel giorno vidi la Superiora delle Figlie che in quel tempo era Maestra Teresa [Raballo]. Mi diede un libretto delle preghiere della Casa col quale incominciai mane e sera dire le preghiere della Casa. La coroncina a S. Paolo mi piaceva tanto e non la tralasciai più…” (Ricordi, fogli sparsi) Alba – Mercato in piazza Duomo
19. 1921/22 Ancora in un giorno di sabato, ad Alba, nella libreria dove va per procurarsi “buone letture” incontra don Alberione, “il pretino” che ha già visto a Guarene a celebrare e predicare. “ Una settimana dopo trovandomi di nuovo in Alba e avendo desiderio di acquistare una piccola vita di una ragazza che era posta a modello delle giovani, fui in una piccola libreria. Venne ad attendermi il PM che allora si chiamava il Teologo Alberione. Gli chiesi se aveva questo libretto, e mi rispose di no. Temendo che lo considerasse non buono, gli dissi: Ma è una vita di una buona ragazza, ecc. ecc. Mi disse: lo so. Mi prese le mani tra le sue e mi parve che pregasse e mi disse: vieni a trovarmi a S. Paolo”.
20. 1922 29 luglio: vinte le resistenze in famiglia, papà Antonio accompagna la sua primogenita a S. Paolo… “ Venne però il momento buono e mio Papà mi disse: Domattina vengo ad Alba, prenditi il tuo fagotto, vengo ad accompagnarti e te lo porto io…. Ed al braccio di mio Padre, mentre tutti piangevano ed io con loro, partii con lui alla volta di Alba, alla Casa di S. Paolo. Il PM fu ad attendermi ed io in compagnia di mio padre il quale mi consegnò al PM, e da buon papà cominciò a dirgli tutto ciò che [ero] capace di fare .” (Ricordi, fogli)
21. E’ lì che ti voglio! Ricordando le parole del Vicecurato: “… il mio Vicecurato che era mio confessore, mi aveva detto un giorno: tu dovresti entrare a S. Paolo. Io però non avevo fatto caso. Ora tuttavia trovandomi per istrada con una compagna mia amica e tutte e due della scuola di canto, molto intime, mi insinuava di andare con lei dalle salesiane; caso volle che proprio in quell’istante ci imbattemmo col Vicecurato, che iniziando lui il discorso disse a me espressamente: tu devi andare a S. Paolo. Mentre mi parlava, sentii ben chiaramente una voce interna che mi disse: E’ lì che ti voglio …” Mentre va ad Alba con il papà: “ Durante il viaggio ruminavo quelle parole: E’ lì che ti voglio! Meditavo quelle parole con molta meraviglia e fiducia. Signore, tu sei con me, Te solo io cerco e col tuo aiuto ti seguirò sempre. Mi pareva che mi rispondesse: come a S.Paolo, va’ e ti sarà detto ciò che devi fare ”
22. 1923: ad Alba Tecla Merlo Teresa Raballo Orsola Rivata
23. 1923: il gruppo delle “grandi” Teresa Micca Rosalia Binello Maria Marello Orsola Rivata
24. Le donne del Vangelo Don Alberione nel 1922/23 fa leggere ad Orsola il libro “Le donne del Vangelo” per prepararla al futuro ruolo
27. 1924: 25 marzo Vestizione Le otto ricevono un nome nuovo. Orsola diventa: Sr. Scolastica della Divina Provvidenza Ufficialmente il gruppo riceve dal Primo Maestro il nome: Pie Discepole del Divin Maestro
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29. Il Bollettino “Unione Cooperatori Buona Stampa” (n.1 e n.9, 1925) presenta le Pie Discepole in Adorazione
30. A sinistra: Adorazione nella prima Cappella “costruita nell’orto” – la foto risale a fine anno 1924 (sacrestia dell’attuale Chiesa S. Paolo) A destra: probabilmente l’altare provvisorio nella costruenda Chiesa S. Paolo
31. Il numero delle Pie Discepole cresce Vestizione del 1929 Al centro il quadro della Madonna del SS.mo Sacramento
38. 1936 Che cosa succede ad Alba? Da “Eco di Casa Madre” del mese di novembre 1936 si apprende che Maestra Teresa Raballo “… è ora Maestra delle Figlie di S. Paolo che vi sono in Alba, a San Paolo” E riguardo a Suor Scolastica si legge: “Essa pure lasciò Alba per recarsi a Roma ai SS. Esercizi, e là tuttora si trova come sottomaestra delle Novizie. Grande riconoscenza si deve anche a Lei per quanto fece per le Pie Discepole e per dimostrarle appunto questa riconoscenza, la raccomandiamo di cuore al Signore. Ciò faremo in modo speciale quando Ella si dirigerà alla volta dell’Africa, ove accompagnerà le Suore ”.
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40. Alessandria d’Egitto – Chiesa S. Caterina nelle vicinanze della Chiesa S. Caterina si trovava l’abitazione delle Pie Discepole
42. … pur di portare il Vangelo Con Sr. M. Marina Bianchi veste abiti borghesi per avere il permesso di portare il Vangelo e la Buona Stampa su una nave…
43. Alba - 1937 Le Pie Discepole con M.a Teresa Raballo
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49. Suor Scolastica negli anni ’40, ancora con la divisa FSP, quindi prima del 3 aprile 1947
61. 1947 - gennaio 6 gennaio: Sr. Scolastica da Parigi viene trasferita, per motivi di salute, a Nizza. *** Sempre segue con trepidazione ogni passo della vicenda della “sua Famiglia”. *** Manifesta la sua gioia per le meditazioni del Primo Maestro che aprono alla speranza
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63. 1947 – 10 febbraio “festa degli inizi” E’ bene che facciate una bella “festa degli inizi” il 10 febbraio, a S. Scolastica; e ricordiate anche il nome e le sofferenze della Signora Maestra. Questa “festa di inizi, è una presa di possesso, è una speranza. ” (don Timoteo Giaccardo) Pagellina preparata per la “festa degli inizi”. All’interno brano della meditazione tenuta dal Primo Maestro per quel giorno
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66. Radice… In un biglietto del 6.XII.47 alle Pie Discepole di Casa Madre – Alba - per un giorno di festa, don Timoteo Giaccardo scrisse: “ ..Siamo uniti al vostro giorno, e siamo contenti che quasi lo presieda la Signora Maestra: Essa è infatti la radice su cui cresce il fiore; il candelabro su cui brilla la luce; il cielo in cui splende la stella….”