Riqualificazione energetica degli edifici nelle pubbliche amministrazioni
attraverso impianti di teleriscaldamento a cippato di legno - intervendo dell'ing. Filippo Marini al convegno Progettare la riqualificazione efficiente, organizzato da Viessmann (Modena, 5 giugno 2012t
Concorso di Idee Viessmann 2014: i 5 progetti vincitori
Filippo Marini Riqualificazione energetica degli edifici nelle pubbliche amministrazioni
1.
2. Case History
Riqualificazione energetica degli edifici nelle pubbliche amministrazioni
attraverso impianti di teleriscaldamento a cippato di legno
Ing. Filippo Marini - Progettazione impianti ad energia rinnovabile
3. Le amministrazioni pubbliche e la sfida per le energie rinnovabili
Le pubbliche amministrazioni sono chiamate a promuovere e incentivare la riduzione dei
combustibili fossili e il risparmio energetico, secondo gli obiettivi dei piani energetici comunitari,
nazionali, regionali e locali attraverso:
La promozione di impianti a basso impatto ambientale nelle nuove lottizzazioni
sistemi centralizzati termoregolazione pompe di calore caldaie a condensazione
La promozione di interventi per l'aumento dell'efficienza energetica soprattutto nell'industria
sostituzione motori elettrici obsoleti cogenerazione ad alto rendimento illuminazione a basso consumo
L'istallazione di sistemi ad energia rinnovabile per le nuove edificazioni abitative
Pannelli fotovoltaici pannelli solari termici centrali termiche centralizzate
Diffondere il concetto di certificazione energetica degli edifici
classe energetica certificata all'atto di compravendita
Incentivare interventi di edilizia moderna ed energeticamente sostenibile
edifici a basso consumo il concetto di casa passiva la bioedilizia
Ma come fa la stessa amministrazione pubblica a dare il buone esempio?
4. L'esempio del Comune di Savigno
Savigno è un Comune dell'alta bolognese, ubicato nella valle del Samoggia ai confini con la
Provincia di Modena, si trova una quota di 259 m s.l.m. Zona climatica E
L'amministrazione comunale voleva fare qualcosa per dare un esempio concreto di sviluppo nel
campo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico, contribuendo direttamente alla
riduzione dei propri consumi di combustibili fossili, ammodernando anche la situazione tecnica
edile e impiantistica esistente
Analisi sulle strutture esistenti e sui consumi energetici degli edifici comunali
5. Gli edifici pubblici del Comune di Savigno
Municipio
Teatro
Uffici
Scuola media e elementare
Mensa
Biblioteca
Palestra
6. Gli edifici di Savigno sono una situazione tipica della pubblica
amministrazione nei piccoli centri urbani
Gli edifici esistenti gestiti dai comuni, provincie, comunità montane e dagli enti locali
scuole palestre piscine biblioteche uffici centri di aggregazione
Sono tutti edifici caratterizzati da:
Una edilizia economica scarsamente efficiente dal punto di vista termico
grandi volumetrie e orari di riscaldamento ridotti
impianti obsoleti ed in genere progettati senza considerare i consumi energetici
Che tipo di intervento possiamo fare?
7. Gli interventi possibili
Che tipo di intervento possiamo fare per gli edifici esistenti?
Intervento edilizio: cappotto per la coibentazione
Costoso rispetto ai benefici
(la volumetria è sproporzionata rispetto ai tempi di fruizione)
Poco efficace in molti casi
(grandi superfici vetrate nelle palestre e nelle scuole, infissi in
ferro o alluminio)
Inapplicabile in molti casi
(edifici storici con pietra a vista)
Geotermico: pompa di calore con sonde verticali
Lavori complessi in edifici esistenti
(trivellazioni nei centri urbani, impianto esistente con radiatori
tradizionali, sistemi di termoregolazione inadeguati)
Geotermico: pompa di calore aria/aria
Impatto visivo e acustico ed economico
(scambiatori a convezione esterni ingombranti e rumorosi, COP
che non giustifica economicamente la realizzazione)
8. Gli interventi possibili
Che tipo di intervento possiamo fare per gli edifici esistenti?
Condensazione: sostituzione vecchie caldaie
Non tutte le centrali termiche sono adatte
(i locali attuali non sono a norma)
Circuiti secondari sottodimensionati
(radiatori insufficienti con temperature di esercizio >75 °C
UTA con temperature di esercizio >75°C)
Riduzione dei consumi e delle emissioni limitata
(non si elimina il consumo dei combustibili fossili)
Cogenerazione: CHP a gas metano
Necessità di realizzare una rete di teleriscaldamento
(i costi per la rete di teleriscaldamento sono troppo elevati)
Necessità di grandi volumi di accumulo termico
perché il cogeneratore deve lavorare più possibile in
continuo
(costi per un nuovo edificio o sistemi esterni di accumulo)
Rumorosità che seppur minima implica un locale
idoneo
(locali idonei o insonorizzazione adeguata)
9. Soluzione: una rete di teleriscaldamento con caldaia a cippato
Osservando gli l'ubicazione degli edifici si vede subito come sia possibile la realizzazione di una
rete di teleriscaldamento, potendo così unire tutte le utenze e soddisfare i fabbisogni per la
climatizzazione con una sola centrale termica a cippato di legno
Municipio
Teatro
Uffici
Scuola
Palestra
Biblioteca
Mensa
Centrale di
teleriscaldamento
Soluzione ottimale e quella più conveniente
10.
11. Descrizione dell'impianto
Il sistema prevede la produzione di calore attraverso un'unica caldaia a legno con funzionamento
automatico, il calore sotto forma di acqua calda viene poi distribuito alle utenze tramite una rete di
tubazioni interrate, andando a sostituire le centrali termiche a combustibili fossili esistenti
12. Funzionamento automatico
L'impianto è dotato di un deposito interrato per lo stoccaggio del
legno cippato e di un sistema di alimentazione automatica della
caldaia, tale per cui l'impianto funziona in completa autonomia.
13. Gestione in telecontrollo
Il sistema può essere gestito completamente in telecontrollo, dove tramite connessione internet si
possono monitorare tutti i parametri più importanti e variare i setpoint in funzione delle esigenze
Parametri di combustione
Parametri di alimentazione
del legno
Consumi di combustibile
Temperature dell'acqua al
teleriscaldamento
14. La caldaia di Savigno FURIA440 kW
Per ottimizzare la gestione della filiera del legno è stata scelta una caldaia in grado di bruciare
anche legno con tenore idrico elevato, griglia mobile a tre giri di fumo
Il controllo della combustione con sonda
lambda e termocoppia per temperatura di
fiamma garantiscono una gestione
ottimale in funzione delle differenti
biomasse a disposizione, rendimenti
sempre elevati e minima manutenzione
18. Estrazione ceneri automatica
in container esterno
Volume di stoccaggio elevato
Facile accessibilità
Agevola le operazioni di carico con gru
19. Parametri ambientali
RISPARMIO DI COMBUSTIBILI FOSSILI 57,4 TEP/ANNO
RISPARMIO DI CO2 EMESSA IN ATMOSFERA 167 t/anno
CIPPATO (W=25-30%) CONSUMATO IN UN ANNO DI 220 t/anno
ATTIVITA’
PRODUZIONE DI CENERI 3 mc/anno
20. Impianto di teleriscaldamento Marchi Sismondi di Pescia
Palestra
Sismondi
Centrale di
Uffici teleriscaldamento
Istituto
Sismondi
Piscina
Istituto
Palestra Marchi
Officine
didattiche
21. Con una rete di tubazioni di poche centinaia di metri si soddisfa un
fabbisogno termico di 1250 kW
Due caldaie Pyrtec in cascata 720kW+530 kW
22. Deposito cippato
Deposito legno 400 mc con estrazione a
rastrelli
23. Sistema di alimentazione automatica del legno
Coclee di trasporto e dosaggio delle camere di
combustione con sistema a subalimentazione
25. Parametri ambientali
RISPARMIO DI COMBUSTIBILI FOSSILI 172 TEP/ANNO
RISPARMIO DI CO2 EMESSA IN ATMOSFERA 430 t/anno
CIPPATO (W=25-30%) CONSUMATO IN UN ANNO DI 570 t/anno
ATTIVITA’
PRODUZIONE DI CENERI 8 mc/anno