Si può discutere molto se per un avvocato sia utile (oltre che deontologicamente corretto) essere presente e promuoversi sui Social Media. Una cosa è certa però: avere un profilo LinkedIn è fondamentale, sia per il singolo avvocato, sia per lo Studio Legale.
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Istruzioni per... | di valeria cavallo*
LinkedIn,
un social
a misura
D’AVVOCATO
A
ncora oggi, molti avvocati
ritengono che il loro
business sia troppo
tradizionale per poter
essere “pubblicizzato”
online. “Il sito web serve
soltanto perché ormai
tutti ne hanno uno”.
Niente di più sbagliato!
Cosa succede quando voi
entrate in contatto con un nuovo collega o un
cliente e lasciate il vostro biglietto da visita? Nella
maggior parte dei casi, questi farà una ricerca
online e se il vostro sito è stato ottimizzato bene
per la SEO, troverà subito la vostra pagina web,
seguita dal profilo LinkedIn, sempre che ne
abbiate creato uno.
Si può discutere molto se per un avvocato sia
utile (oltre che deontologicamente corretto)
essere presente e promuoversi sui social media.
Una cosa è certa però: avere un profilo LinkedIn è
fondamentale, sia per il singolo avvocato, sia per
lo studio legale.
LinkedIn riassume in sé le caratteristiche
di social network, legal network e motore di
ricerca, tutto integrato in un sistema che ricrea le
dinamiche tipiche di una rete tra professionisti:
l’amicizia tra colleghi d’università, i rapporti tra
colleghi di tribunale, le distinzioni tra le varie
specializzazioni, le associazioni forensi ecc…
Tra tutti i social media, LinkedIn è il più
professionale e di gran lunga il più utilizzato
dagli avvocati.
Negli Stati Uniti oltre il 93% lo utilizza (fonte:
ABA Legal Technology Survey Report). Anche in
Italia molti avvocati hanno un profilo LinkedIn,
purtroppo però spesso solo abbozzato e ridotto a
un curriculum vitae online.
Alcune statistiche (aggiornate al 2017) tanto per
capire meglio le dimensioni del fenomeno:
• 467 milioni di professionisti su LinkedIn
• 40% utilizza il social giornalmente
• 44% degli utenti ha redditi annui superiori a
75mila dollari
• 3 milioni di utenti condividono contenuti
ogni settimana
• 10 milioni gli iscritti italiani
• Milano è quinta classificata tra le città più
connesse al network a livello globale (numero
connessioni rispetto ad abitanti)
• 79% delle aziende Business to Business (B2B,
vale a dire chi lavora con altre aziende o
professionisti) vede LinkedIn come un mezzo
efficace per generare contatti di business
• 92% delle aziende B2B preferisce LinkedIn
rispetto ad altre piattaforme social
• 94% delle aziende B2B utilizza LinkedIn per
condividere e distribuire contenuti
• Microsoft ha pagato 26,2 miliardi di dollari
per acquistare LinkedIn
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Istruzioni per...
Facendo le debite considerazioni è chiaro che
l’importanza di utilizzare i social media per
la professione forense sta crescendo di giorno
in giorno. LinkedIn è un social network (come
Facebook o Twitter), ma è anche molto di più: è
un network legale ed è soprattutto un motore di
ricerca (come Google) e qualcosa di più ancora.
Avere un profilo LinkedIn è gratuito e molto
facile, servono pochi accorgimenti però per far si
che il proprio profilo sia efficace e credibile.
Vediamo quali:
1. Un curriculum completo dà maggior
credibilità al proprio profilo: LinkedIn nella
colonna di destra indica la percentuale di
compilazione, fate attenzione mentre inserite
i vostri dati e soprattutto mettete i riferimenti
esatti in termini di date e luoghi dove avete
studiato e lavorato.
2. Usate una foto professionale in cui sorridete:
mostrate la vostra immagine attuale, non
ripescate foto d’archivio e soprattutto
con sfondi di vacanze o in contesti troppo
informali. Una foto scelta bene può cambiare
tutto l’appeal del profilo.
3. Scrivete il sommario: LinkedIn dà la possibilità
di scrivere un breve riassunto delle proprie
competenze, il consiglio è di focalizzarsi
sulle reali aree di attività in cui ci si vuole
distinguere e non cercare di essere tuttologi.
4. Ricordatevi che siete persone reali:
scrivete i vostri interessi, le organizzazioni
che supportate perché spesso la scelta
dell’avvocato di fiducia dipende anche dal
grado di empatia che ispira.
5. Create una rete di contatti professionale:
partendo da compagni di università e
dai colleghi, selezionate i vostri contatti
e valutate se successivamente accettare
tutte le richieste di contatto che riceverete
(ricordate che il numero di contatti di
un professionista è importante, ma fate
attenzione a non esagerare perché LinkedIn
potrebbe considerarvi un profilo fake). Per
rendere più credibile la vostra richiesta
di contatto, impiegate un minuto in più e
utilizzate il messaggio di contatto, ma non
quello preimpostato da LinkedIn che porebbe
risultare troppo forzato.
6. Segnalazioni, da fare e da ricevere. Questa è
una altra caratteristica distintiva di LinkedIn,
si tratta di una “raccomandazione virtuale” che
qualcuno fa di voi (o viceversa) e che compare
sul vostro profilo andando ad aumentare il
vostro “ranking”, ossia il posizionamento del
profilo nel motore di ricerca interno. LinkedIn
richiede anche in questa fase molta precisione:
le segnalazioni devono essere fatte da
qualcuno che ha condiviso qualche esperienza
con voi (ex compagni di università, colleghi) e
le esperienze devono coincidere nel profilo di
entrambi.
7. Partecipate ai gruppi e alle loro discussioni:
i gruppi sono il luogo dove potersi proporre
a un pubblico specifico come esperto della
propria materia.
8. Pubblicate contenuti positivi: postate articoli
e contenuti rilevanti per una specifica area
di attività, rendetevi top of mind per uno
specifico argomento in cui volete essere
maggiormente ricercati.
9. Inserite tutti i contatti: obiettivo della
presenza su LinkedIn è farsi trovare con lo
scopo di essere contattati, compilate i campi
relativi al cellulare, indirizzo, sito web, account
Twitter e indicate la modalità preferita di
contatto nel campo “suggerimenti per”.
10.Usate una url personalizzata: a destra
del vostro profilo c’è il link “modifica”,
cliccate e scegliete una url che contenga
“nomecognome”. Questo non solo sarà
formalmente più piacevole, ma sarà
utilissimo pe il posizionamento SEO su
Google (ad esempio us.linkedin.com/in/
harveyspecter).
L’importanza di utilizzare i social network per
la professione forense sta crescendo di giorno in
giorno.
LinkedIn può a ragione essere considerato uno
dei social network più indicati per promuovere
l’attività di consulenza legale.
Avere un profilo efficace e convincente risulta,
quindi, di fondamentale importanza per
convincere un potenziale cliente o collega a
contattarvi.
*Mopi