Arch. Lucia Fonti - Il pacchetto clima‐energia, Obiettivi 20‐20‐20 e il Patt...
L’esperienza virtuosa del Comune di Budoia di Arch. Roberto De Marchi (Sindaco del Comune di Budoia)
1. Ri – Costruire a (quasi) km 0
Viggiano . 22 novembre 2013
Amministrare a (quasi) km 0:
l’esperienza virtuosa del Comune di Budoia
Arch. Roberto De Marchi . Sindaco del Comune di Budoia
2. Il Comune di Budoia
Si trova nella zona pedemontana del Friuli occidentale, in
provincia di Pordenone
Comprende, oltre al capoluogo, le frazioni di Dardago e S. Lucia
Il Comune ha un'estensione territoriale di 37,36 kmq
Una popolazione residente di circa 2.600 abitanti
3. Il Comune di Budoia
Il territorio si estende dagli 80 ai
1900 m s.l.m.
Al variare delle quote
altimetriche cambia l'ambiente,
cambia l'economia, cambia il
rapporto con le attività
antropiche
Di cosa si viveva a Budoia?
Agricoltura ed emigrazione fino
agli anni '60
Di cosa di vive oggi?
Di industria
(distretto del mobile e
attività manifatturiere)
Di servizi
(vicinanza con Pordenone)
Di agricoltura
4. ALLEANZA NELLE ALPI
piattaforma operativa per l’attuazione della CONVENZIONE ALPINA,
accordo di cooperazione tra i comuni
F E T MONT NE
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5. Di cosa possiamo vivere domani?
Questa domanda, inevitabilmente, comporta misurare il rapporto tra uomo e ambiente
Amministrare vuol dire scegliere
Le nostre scelte sono rivolte a:
. pensare il futuro pianificandolo
. fare rete, la connettività come opportunità
. gestire le risorse per produrre energia
. alimentarsi educando
. ri-valorizzare la memoria
6. . pensare il futuro pianificandolo
Il nuovo piano regolatore partecipato
(2010-2013)
7. LaboratorioUrbano
BUDOIA2020
Le idee di tutti per un unico domani
UGLIO 2010
INCONTRI PRELIMINARI
AGOSTO 2010 QUESTIONARIO AI CITTADINI
Venerdì 03.09.2010
IL LABORATORIO temi obiettivi
Sabato 04.09.2010
L’IDENTITA’ del territorio
Giovedì 23.09.2010
LE CRITICITA’ di oggi
Venerdì 08.10.2010
LE OPPORTUNITA’ di oggi
Giovedì 21.10.2010
LE IDEE per il domani
Venerdì 05.11.2010
LE PRIORITA’ per il domani
25 e 26.11.2010
IL PUNTO DI VISTA DEI BAMBINI
17.12.2010 e 21.01.2011
IL PUNTO DI VISTA DEI GIOVANI
Venerdì 19.11.2010 LE PROPOSTE condivise
Sabato 20.11.2010
PUNTO D’ASCOLTO
Venerdì 17.12.2010 LINEE GUIDA PER IL FUTURO strategie e criteri
Sabato 18.12.2010
LINEE GUIDA PER IL FUTURO luoghi e azioni
APPROFONDIMENTO 22,29.12.2010 e 7,20.01.2011
SANTA LUCIA la frazione e il suo centro
ASSEMBLEA 25 gennaio ORIENTAMENTO CONDIVISO (foglio n°7)
Incontri di divulgazione degli esiti
8.
9.
10. Il metodo:
Apertura al dialogo
Rispetto per il punto di vista altrui, anche se diverso
Disponibilità ai lavori di gruppo
Individuazione collettiva dei temi
Strutturazione della discussione con domande guida
Sintesi convergenze e divergenze
Foglio gratuito di accompagnamento (invio pre/post)
Assessori/Consiglieri uditori
11. L'orientamento condiviso
Rigenerazione del tessuto storico incrementando i livelli di qualità urbana e architettonica e incentivando la sostenibilità
(economica, sociale ed ambientale) delle azioni di recupero.
Salvaguardia responsabile delle aree libere
nel territorio comunale, con particolare attenzione alle zone di valore ambientale - naturalistico, alle zone rilevanti dal punto di
vista ecologico e alle zone di definizione del paesaggio storico urbano (aree di confine e contenimento dell’edificato).
Contenimento del consumo di suolo
per favorire il recupero di permeabilità dei suoli nelle aree urbane e ridurre l’occupazione degli spazi urbani vuoti,
incrementando la dotazione di aree verdi fruibili attrezzate e sostenendo la conservazione di orti-giardini dove caratterizzante.
Localizzazione di interventi di trasformazione
nel territorio edificato (aree non più utilizzate o sottoutilizzate) con particolare attenzione alla riqualificazione di aree
monofunzionali (area industriale e aree residenziali “dormitorio” di recente realizzazione) e alla valorizzazione delle aree
centrali nell’ottica di favorire una maggiore dotazione di spazi pubblici e servizi per la comunità.
12. ORIENTAMENTO condiviso :: ipotesi di partenza
Linee guida per la redazione
Analisi :: impostazione dell’apparato analitico e sviluppo dati
Sintesi :: tendenze, sensibilità/criticità, evidenze
Direttive
Esplorazione :: scenari progettuali (conferma,alternative)
Progettazione :: definizione temi, luoghi, regole
Valutazione :: esplicitazione impatti ed effetti
Decisione :: Piano Regolatore Comunale
13. Nuovo Piano Regolatore Comunale
Budoia fa parte della rete di Comuni “Alleanza nelle
Alpi”. I Comuni membri, insieme ai loro cittadini, si
impegnano per uno sviluppo sostenibile dello spazio
alpino e individuano nella Convenzione delle Alpi la
premessa e il filo conduttore dello sviluppo.
Il nuovo Piano regolatore contribuisce, nel proprio
campo di azione, agli obiettivi di sostenibilità che il
Comune persegue, rispetto ad alcuni grandi temi.
14. L’agenda dei temi:
Nel laboratorio di partecipazione svolto da settembre 2010 a giugno 2011, coordinato
da Monia Guarino, sono stati individuati 11 temi, maturati dal confronto con la cittadinanza.
Nella prima fase di lavoro del piano per ognuno di questi temi sono stati sviluppati
degli elaborati di analisi specifici raggruppati in ambiti omogenei.
Il confronto tra i risultati del Laboratorio e le Analisi tecniche portano ad specificare
obiettivi e luoghi di progetto per la formulazione delle Direttive al nuovo Piano.
Agenda dei temi:
1 comunità e identità
2 edilizia e tipicità
3 servizi
4 spazi pubblici
6 parcheggi
7 viabilità-mobilità
8 agricoltura
9 boschi-sentieri
10 turismo
11 insediamenti-attività
16. PAESAGGIO COME RISORSA:
IL RECUPERO DELL’ATTIVITA’ AGRO-SILVO PASTORALE e il TURISMO A BASSO IMPATTO
Il Piano incentiva una vocazione turistica del territorio
incentrata su risorse naturali, attività sportive, ricreative e agrosilvo pastorali.
Come presupposto per il mantenimento dei diversi paesaggi
viene data priorità al recupero delle attività agricole e forestali,
attraverso la ridefinizione delle zone E3 ed E4 e delle zone G
(turistiche) e vengono individuati i percorsi e gli elementi di
interesse turistico ricreativo; viene proposto il progetto d’area
vasta “Paesaggi in rete”.
17. Sono individuati nelle tavole, con
apposito simbolo:
i Filari, siepi, boschette spontanee,
masarons, i Tracciati di interesse
agricolo paesaggistico e le Visuali
di pregio, allo scopo di preservare
gli elementi di pregio del
paesaggio.
18. Il paesaggio di pianura
viene diviso in due parti
principali. La parte alta,
segnata dai corsi d’acqua e
dai colli isolati, densamente
abitata e caratterizzata da un
paesaggio di prati chiusi da
filari, siepi spontanee,
boschette, masarons. La
parte bassa, sotto la
Ferrovia, è connotata da un
utilizzo agricolo più
intensivo.
Il paesaggio delle acque
comprende tutti i corsi
d’acqua (T. Artugna, T.
Cunaz, Rugo Brosa, Rio
Ligont) e l’ “Ambito di
Interesse Ambientale delle
Sorgenti del Livenza e del
Gorgazzo” sul colle di Santa
Lucia, legando il territorio al
grande sistema di scala
interregionale del Livenza.
19. Progetto “Paesaggi in rete e sviluppo attività turistiche”
Nuovo percorso
ciclabile verso
Val San Tomè
Progetto
ampliamento
parco San
Tomè
Paesaggio delle acque
21. QUALITA’ DELL’ABITARE
Il Comune di Budoia ha incrementato gli abitanti grazie ad una
qualità dell’abitare maggiore rispetto ai centri di pianura.
Mantenere alta questa qualità è un obiettivo che il Piano ha
perseguito attraverso una grande attenzione nella quantità e
qualità dello sviluppo, valutando le richieste di nuove aree
residenziali con una lista di criteri molto precisi e volti a limitare
la dispersione passata. La maggior parte delle nuove aree è
accompagnata da nuovi spazi pubblici a servizio dei centri.
Gli spazi aperti ed i servizi ed attrezzature pubbliche svolgono
un ruolo strategico nel progetto. Si prevede l’ampliamento e il
ridisegno complessivo dei servizi dei centri di Budoia e di Santa
Lucia e, a Dardago, il raddoppio del parco di San Tomè a monte
del paese.
22. Il Progetto “ABITANTI IN RETE”
ampliamento Parco San Tomè
Dardago
Riqualificazione del collegamento tra i centri:
La Via dei bambini
Colle Santa lucia
Ampliamento
luoghi centrali Budoia
Ampliamento
luoghi centrali Santa Lucia
nuova pista
ciclabile verso la
valle
Impianti sportivi
23. TUTELA DEI CENTRI ANTICHI
I centri antichi delle tre frazioni presentano esempi di
architettura spontanea di alto valore, già sottolineati dai piani
passati. Il nuovo piano, pur nella semplificazione dell’apparato
normativo vigente, mantiene l’obiettivo di tutela e ripropone
l’abaco sotto forma di GUIDA AGLI INTERVENTI.
Inoltre vengono ridimensionate le possibilità di edificazione negli
spazi aperti adiacenti o interni alle zone antiche, inserendo a
tutela degli stessi la zona E4.2 (orti dei centri antichi).
IL RECUPERO dei centri viene incentivato anche dalle nuove
norme che consentono nuove e molteplici destinazioni d’uso.
24. QUALITA’ DELLA FORMA URBANA
Il territorio di Budoia presenta inediti livelli di dispersione edilizia
dovuti alle edificazioni della seconda metà del ‘900. Gli interventi
del Piano sono volti a recuperare la leggibilità della forma urbana.
Il Piano individua le aree libere da mantenere, gli elementi
identitari da conservare (masarons, viste, percorsi, orti e cortili),
localizza con attenzione le nuove zone edificabili e centra
l’attenzione sul progetto degli spazi aperti pubblici.
Lo strumento delle SCHEDE DI PROGETTO allegate alle norme ha
lo scopo di indirizzare la progettazione delle nuove zone per
incrementare la qualità urbana e sociale. Nella scheda dell’area
Santa Lucia – stazione si incentivano interventi di Social housing.
27. Il social housing
“Social housing” è un termine che contiene in sé diversi significati:
1- individua una formula finanziaria e gestionale per i nuovi
interventi abitativi (fonti di finanziamento e politiche per nuove
forme di abitare accessibili, sperimentate in altri paesi europei.)
2-prevede nuove forme di servizi comuni all’interno della residenza;
3- denota il profilo socio economico degli abitanti (ceto medio con
difficoltà di accesso al mercato edilizio).
Non è un nuovo piano di edilizia economica popolare ma un progetto
innovativo di quartiere sostenibile dove oltre agli alloggi si prevedono
servizi e spazi comuni e dove si incentiva un‘offerta a canone
calmierato (per giovani, separati, anziani, famiglie di ceto medio che
non riescono a soddisfare le loro richieste sul mercato) dove il livello
di qualità energetica degli edifici e dell’intero complesso è elevato, la
dotazione di spazi aperti ad uso collettivo è alta, dove le auto
vengono lasciate ai margini, privilegiando gli spazi di collegamento
pedonali.
28.
29.
30. MOBILITA’ SOSTENIBILE
Il piano dà una grande rilevanza a questo tema, individuando
una rete di mobilità lenta, pedonale e ciclabile che pone
attenzione a due finalità: da un lato i collegamenti a servizio
degli abitanti che connettono i luoghi centrali e i servizi delle
frazioni (cfr. progetto LA VIA DEI BAMBINI), dall’altro i percorsi
ad uso turistico sportivo, che attraversano i paesaggi, in
particolare i nuovi percorsi ciclabili inseriti nel Piano.
33. SOSTENIBILITA’ ED EFFICIENZA
ENERGETICA DEGLI INTERVENTI EDILIZI
Il patrimonio edilizio esistente, in particolare quello costruito nel
secondo dopoguerra, è di qualità energetica molto bassa (scarso o
nullo isolamento, presenza di ponti termici,...).
Su questo tema sono stati svolti alcuni incontri di approfondimento
con APE (Agenzia per l’Energia). Il Piano si pone come obiettivo
specifico l’efficientamento energetico degli edifici attraverso norme
che richiedono il cambio di classe energetica per gli edifici esistenti
e la classe A per le nuove edificazioni. Oltre a questo il Piano
incentiva il riutilizzo, nella progettazione, dei criteri bioclimatici
dell’edilizia antica, con specifici schemi esemplificativi. Infine, per
l’edilizia industriale, viene incentivato il ricorso a tetti giardino.
35. Le quantità del Piano
Calcolo insediabilità teorica
Capacità insediativa esistente – abitanti esistenti:
2.579
abitanti (31/12/2012)
Insediabilità dovuta al nuovo Piano per nuove aree:
207 abitanti
Insediabilità dovuta alla conferma di lotti liberi edificabili dal vigente Piano:
149 abitanti
Insediabilità dovuta all’ulteriore recupero dell’esistente:
147 abitanti
Capacità Insediativa Teorica Massima
3.082
Tendenza prevista di crescita al 2023
3.083
abitanti
abitanti
36. . fare rete, la connettività come opportunità
il Comune interamente cablato con la fibra ottica
(2011-2012)
37.
38.
39.
40.
41. Primo Comune in Italia FTTH
Nuova aula per l'alfabetizzazione informatica
Nuova biblioteca con servizi di rete
42. . gestire le risorse per produrre energia
la biomassa e la centrale di teleriscaldamento
a cippato
(2008-2013)
43. Il Comune socio APE FVG
il progetto Comuni A++
Programma per l'efficienza energetica delle
Amministrazioni Comunali
È un sistema di gestione della qualità che consente
all'Amministrazione di dotarsi di strutture e competenze
professionali durature, di acquisire know-how e strumenti per
la gestione dei dati e degli indicatori energetici, di
abbandonare le iniziative estemporanee a favore della
pianificazione.
44. Il sistema è applicato a 6 ambiti:
1. sviluppo e pianificazione
2. edifici ed impianti comunali
3. energia elettrica e calore
4. acqua e rifiuti
5. mobilità
6. comunicazione e cooperazione
È un sistema con una logica di processo, basato sul ciclo di
gestione della qualità, utilizzato anche in ambito economico,
che si pone l'obiettivo di conseguire risultati concreti e
verificabili sia nel breve che nel medio-lungo termine.
45. Cosa contraddistingue il Comune di Budoia:
. adesione ad “Alleanza nelle Alpi”, la rete di Comuni dell'arco alpino,
creata per promuovere uno sviluppo sostenibile
. da oltre 10 anni ha realizzato la mensa biologica per le scuole
. rinnovato l'intera rete di illuminazione pubblica
. ha dotato le coperture di edifici pubblici di impianti fotovoltaici
. ha realizzato un impianto di teleriscaldamento a biomassa
. in materia di rifiuti ha un sistema di raccolta differenziata porta a
porta “spinta” e organizzato un sistema per la rimozione dell'amianto
nelle abitazioni dei privati
. con l'iniziativa “Energia dal bosco” ha recuperato biomassa e gestito
parti di territorio abbandonato
. ha attuato il progetto Pedibus con le scuole
. ha organizzato una serie di incontri con la popolazione finalizzati a
diffondere la cultura del risparmio energetico
46. Il bosco come fonte di energia
rinnovabile
Da semplici interventi colturali nella gestione del bosco
si ricava legno da sfruttare per produrre energia.
VANTAGGI AMBIENTALI
- Le caldaie ad alta tecnologia garantiscono una
combustione quasi perfetta del legno con bassi valori
di emissioni inquinanti anche in confronto con gli altri
combustibili tradizionali.
Bisogna considerare che nella combustione della
biomassa si può non conteggiare la CO2 emessa in
quanto questa è praticamente pari a quella che è
stata sottratta all’atmosfera durante la fase della
crescita della pianta.
47. Superficie produttiva: 421 ha
Massa della sup. prod.: 69.591 mc
I boschi comunali sono gestiti in
osservanza del Piano di Gestione
forestale, acquisiti da utilizzatori
locali, con i quali le amministrazioni
instaureranno un regime
convenzionato pluriennale.
Area servita dalla rete di teleriscaldamento
48. BUDOIA – IMPIANTO A CIPPATO CON RETE DI
TELERISCALDAMENTO PER RISCALDARE ALCUNI EDIFICI COMUNALI
DATI TECNICI
P=700 kW
Combustibile=cippato
Rete=200m
Volumetria=6100 mc
Poliambulatorio
Municipio
Uffici comunali
Mensa
Scuola elementare
Sito impianto
49. Comune di Budoia
PRODUZIONE LOCALE
DI BIOMASSA LEGNOSA DA ENERGIA
Le attività dello sportello bosco-energia:
considerazioni al termine del progetto
50. Cos’è stato fatto fino ad ora…
Individuazione dell’«ettaro» (15.750 m2)
nell’area campione.
52. Gennaio 2012: individuazione fisica dei confini
della superficie interessata e stima in piedi del
legname.
18 Febbraio 2012: riunione in bosco con in
proprietari.
Co
1 Marzo 2012: giornata dimostrativa del lavoro in
bosco con le Scuole Elementari.
Marzo 2012: calcolo delle spettanze per i
proprietari.
53. Individuazione fisica della superficie
e stima in piedi del legname.
Sono stati determinati in loco i confini della superficie e delle particelle catastali che la
costituiscono avvalendosi di un GPS portatile e della mappa fornita dalla Regione
FVG.
In collaborazione con l’Ispettorato Agricoltura e Foreste di Pordenone (dott. Roberto
Luise) è stato effettuato l’assegno basandosi sul criterio di un limitato prelievo di
biomassa legnosa per unità di superficie e da un’oculata scelta delle piante da
abbattere a favore del mantenimento della copertura arborea.
54. Giornata dimostrativa del lavoro in bosco con le
Scuole Elementari di Budoia.
I bambini hanno potuto vedere e toccare con mano molte delle attrezzature che vengono
utilizzate in bosco, quali i DPI, vari tipi di motoseghe, ecc.
Hanno visto come si abbattono gli alberi con la motosega e come poi vengono sezionati
per ottenere legna da ardere.
Hanno anche visto come si esboscano i tronchi col verricello forestale, dalle aree più lontane
e fino a strada.
56. La mensa di Budoia:
una scelta educativa responsabile
57. Breve storia
• Nel corso dell’anno scolastico
2000/2001 l’amministrazione
comunale decise di introdurre
nei pasti ingredienti da
agricoltura biologica
• A seguito di una richiesta
avanzata da alcuni genitori, da
settembre 2003 è attiva una
convenzione con AIAB FVG,
da ottobre 2008 con GASP,
per l’acquisto diretto degli
alimenti da agricoltura
biologica
Nel 2004 i genitori
decidono di acquistare,
per quanto possibile,
direttamente dai
produttori
58. Le motivazioni
• Innanzitutto una scelta di qualità per i
nostri figli.
• Ma anche il rispetto della “Grande Madre”
Terra: dal biologico al locale, per
sviluppare colture più rispettose
dell’ambiente e promuovere, per quanto
possibile, gli acquisti diretti dai produttori
locali e vicini.
62. Referenze e partecipazioni: attività di
promozione di GAS e progetto
• Nel corso di questi anni, alcuni volontari si
sono resi disponibili a diffondere lo spirito
del progetto in altre realtà, anche con la
partecipazione a concorsi o progetti
internazionali e attraverso l’adesione e
inserimento dei dati in banche dati sulle
buone pratiche
63. Hanno parlato di noi
•
•
•
•
•
Il mensile Bioagricoltura;
Il quotidiano La Repubblica;
Trasmissione 11.30 Radio Rai FVG;
Il settimanale L’Espresso;
Siamo stati oggetto di ricerche per tesi di
laurea, il nostro lavoro è stato inserito in
almeno un paio di ricerche sulle best
practice.
• Recentemente l’esperienza è stata
segnalata da slowfood
66. Bar bianco-Centro caseario Cansiglio
Un centro di promozione dei prodotti del territorio
Mostra micologica permanente
Il museo della latteria
Sala conferenze