Collaboratrice alla Ricerca per la Cattedra Transdisciplinare UNESCO "Sviluppo Umano e Cultura di Pace" #EducareallaPace em Chayn Italia
14 de Feb de 2016•0 gostou•2,302 visualizações
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Pnl. 1
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Educação
1° insieme di slides che richiama al tema della Programmazione Neurolinguistica come metodo didattico per facilitare il processo di insegnamento-apprendimento della L2 a studenti DSA
3. Cos’è?
La Programmazione Neurolinguistica
(PNL) è lo studio dell’esperienza
soggettiva, ossia di come ogni
individuo percepisce ed interpreta sé
stesso ed il mondo che lo circonda.
ATTENZIONE!
Soggettivo non significa casuale!!!
4. Quindi…
• La PNL in sostanza è un modello della
comunicazione umana che permette di
analizzare ogni comportamento
scomponendolo in sequenze di
elementi osservabili.
6. A cosa serve?
• A migliorare la comunicazione
interpersonale e controllare alcuni
processi del nostro cervello che
nonostante siano “automatici”,
possono essere riportati alla
coscienza per essere modificati in
accordo con i propri obiettivi.
8. La comunicazione
E’ naturalmente connessa al linguaggio
ed è strettamente connessa al
contesto all’interno del quale gli
ascoltatori o i lettori ricevono i
messaggi linguistici
Il contesto infatti gioca un ruolo
fondamentale nel determinare
l’interpretazione attribuita al
messaggio.
9. E’ necessario operare una
distinzione
Informazione data Informazione nuova
Tutti i partecipanti
alla conversazione
sono detti entrare in
un CONTRATTO
DATO-NUOVO
Il parlante conviene di aggiungere nuove informazioni
a quelle che l’ascoltatore già possiede
10. Ora abbiamo chiaro cosa si
intende per
COMUNICAZIONE
La COMUNICAZIONE è il passaggio
di informazioni tra un mittente e un
ricevente.
12. Ma come facciamo a capire
se siamo riusciti nel nostro
intento?
Ci aiuta il FEEDBACK che ci permette
di monitorare la comunicazione e ci
assicura che il messaggio arrivi così
come è nelle nostre intenzioni.
14. Ricordiamo quindi che
La Programmazione
Neuro Linguistica
è innanzitutto lo studio dell’esperienza
soggettiva ossia di come ogni individuo
percepisce ed interpreta sé stesso, gli
altri e il mondo che lo circonda
15. I presupposti chiave
della PNL
1. Il comportamento è comunicazione, NON
SI PUO’ NON COMUNICARE.
. Cercare di non comunicare, astenersi da una
conversazione, fuggire da un dialogo sono
già tutte comunicazioni
16. Facciamo qualche
esempio per capire
meglio
I micro-comportamenti quali:
• Movimenti degli occhi
• Cambiamenti di colore della pelle
• Modificazione del respiro
• Alterazione della voce
Forniscono tutti informazioni
importanti sui processi in atto
nell’interlocutore
17. Dobbiamo SEMPRE
tenere presente che
Questi cambiamenti nella fisiologia,
quasi sempre al di là della volontà
cosciente dell’individuo, sono veri e
propri comportamenti, quindi
rappresentano messaggi che possono
essere recepiti da chi è allenato a
coglierli ed utilizzarli
18. Anche il silenzio è
comunicazione
E’ una delle comunicazioni più forti a livello
interpersonale e assume significati diversi
a seconda del contesto:
• Può essere di attesa
• Può essere interrogativo
• Può essere minaccioso
• Può essere rassicurante
19. Le interpretazioni del
silenzio così come quelle
dei micro-comportamenti
hanno infinite interpretazioni perché
infinite sono le interpretazioni che
ciascuno, con la sua MAPPA, può
attribuire.
20. Erikson diceva:
“…il comportamento non ha un suo opposto. In
altre parole, non esiste qualcosa che sia un
non comportamento o, per dirla più
semplicemente, non è possibile non avere
un comportamento. L’attività o l’inattività,
le parole o il silenzio hanno tutti valore di
messaggio: influenzano gli altri e gli altri, a
loro volta, non possono non rispondere a
questi messaggi e, in tal modo, comunicano
anche loro…”
21. 2. LA MAPPA (il punto di vista di
ciascuno) NON E’ IL TERRITORIO.
“…Non è il mondo in sè stesso
che determina il nostro
soddisfacimento o la nostra
infelicità: è la visione del
mondo che ciascuno di noi ha.”
Lankton S.
22. Cosa si intende col
termine mappa?
La mappa è una rappresentazione
interna, mentale delle informazioni
che i nostri sensi raccolgono dal
territorio, che a sua volta è inteso
come il mondo fisico esterno
23. I sensi ricevono un
elevatissimo numero di
stimoli ogni secondo.
Per gestire gli stimoli e trasformarli in
ciò che chiamiamo esperienza, ognuno
di noi filtra questi stimoli eliminando
quelli inutili, almeno dal punto di vista
della sopravvivenza, così da ottenere
RAPPRESENTAZIONI
SEMPLIFICATE DEL MONDO.
24. Cosa sono le
rappresentazioni
semplificate del mondo?
Sono modelli della realtà che ci
permettono di operare su dati e
informazioni raccolti seguendo vere e
proprie ”scorciatoie” del pensiero,
per raggiungere più agevolmente i
nostri obiettivi. Permettendoci così
di impegnarci in cose più importanti!
25. Le mappe
che formiamo internamente e
utilizziamo, rappresentano la nostra
individualità, fatta di scelte,
esperienze e interessi personali,
differenziandosi necessariamente da
quelle di ogni altro essere umano
26. La comunicazione può
essere descritta come un
meccanismo di feedback
all’interno di un sistema
Con il termine feedback intendiamo la
quantità di informazioni che
dall’emittente ritorna al ricevente e
consente all’emittente di modificare i
messaggi successivi.
27. Cosa vuol dire?
Il significato del nostro messaggio non
può essere trovato in ciò che
pensiamo di esprimere, ma solo nel
modo in cui il nostro interlocutore ci
risponde perché è solo in quel
momento che ci rivela come la sua
MAPPA ha elaborato il nostro
messaggio, indipendentemente dalle
nostre intenzioni
28. E’ importante quindi
cogliere il feedback
Questo ci consente di adattare
la nostra comunicazione al
contesto e raggiungere il
risultato desiderato.
29. Il modello della
COMUNICAZIONE
CIRCOLARE
Ci permette di utilizzare le risposte che
otteniamo dai nostri interlocutori per
diminuire la deviazione rispetto al nostro
obiettivo: acquistano valore la capacità di
notare tutte le risposte che otteniamo e il
coraggio di utilizzarle per cambiare, anche
drasticamente se necessario
30. Ci sono poi i SISTEMISISTEMI
RAPPRESENTAZIONALIRAPPRESENTAZIONALI
Che sono i mezzi per entrare in
contatto con la diversità della mappa.
Noi entriamo in contatto con l’esterno
attraverso i cinque sensi.
31. I SISTEMI
RAPPRESENTAZIONALI sono
tre
1.1. ““V” = VISIVOV” = VISIVO si riferisce a ciò che
colpisce la vista.
2.2. ““A” = AUDITIVOA” = AUDITIVO legato ai suoni.
3.3. ““K” = CINESTESICOK” = CINESTESICO fa
riferimento ad emozioni e
sensazioni e coinvolge il tatto,
l’olfatto e il gusto.
32. Per capire meglio…
V PV NV
V “Non mi è
chiaro!”
Ritmo veloce,
tono e volume
alto
Gestualità
descrittiva
A “Non mi suona
bene!”
Monotono,
ritmo
cantilenante
Dirige
l’orchestra
K “Questa cosa
mi puzza!”
Ritmo lento,
volume e tono
basso
Gestualità
interna
33. Ma a cosa serve tutto
quello che abbiamo detto
fino ad ora?
Serve a capire che il nostro obiettivo
è quello di avvicinare le diverse
mappe e creare sintonia nelle
nostre relazioni.
34. Per avvicinare le mappe,
creare sintonia ed avere
successo DOBBIAMO:
1. Badare alla postura, assumere una
posizione eretta, evitare di tenere le
mani in tasca, le mani servono per
accompagnare ciò che diciamo.
2. ASCOLTAREASCOLTARE ed utilizzare poi il RICALCORICALCO
(che consiste nel fare proprie le modalità
comunicative dell’interlocutore).
Il ricalco è sia verbale che extraverbale
(tono, ritmo e volume).
35. Affinchè il ricalco abbia un
buon successo dobbiamo
Ascoltare e cogliere le “parole calde”,
ovvero quelle frasi che vengono
utilizzate frequentemente per
enfatizzare quello che si sta dicendo.
Esempio: “E’ fuori discussione” oppure
“In poche parole”.
36. 3. Il MIRRORING3. Il MIRRORING (rispecchiamento),
consiste nell’assumere la gestualità,
la postura e i movimenti altrui, al fine
di ottenere l’effetto
4. GUIDA4. GUIDA, che ci dice se siamo
veramente riusciti a creare sintonia
con il nostro interlocutore dato che
in tal caso sarà lui ad adattarsi
inconsapevolmente a noi.
38. Da alcuni studi effettuati
è stato dimostrato che
È possibile addirittura suddividere in
forma percentuale il peso di ciascuna
componente della comunicazione
39. Perciò se vi trovaste ad
affrontare una situazione di
P.S
Sappiate che:
• La componente verbale ha un peso
pari al 7%.
• La componente paraverbale ha un
peso pari al 38%
• La componente non verbale ha un peso
pari al 55%