La cultura del fosso Rete Wigwam comuni per lo Sviluppo Solidale e Sostenibile
1. Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1 DCB Padova - In caso di mancato recapito restituire al C.M.P. di Padova detentore del conto
10
numero 1/6
15 MARZO 2011
Periodico - Anno XXI
S P E C I A L E
L A
C U L T U R A
D E L
idee, progetti, azioni per un mondo solidale e sostenibile
F O S S O
2. Con il patrocinio di
INSEGNA ITALIA
THE BEST OF ITALY
Identità e cultura del mangiare italiano
un modello di Ristorante e Shop tipicamente ‘made in Italy’ per il mondo
un franchising che nasce dall’esperienza dei Wigwam Club
ristorante
shop
STUDIOVERDE
PARTNERS:
3. Il buon gusto in tavola e il calore
dell’accoglienza made in Italy
L’Italia è “Paese gastronomico” per eccellenza. Uno spazio dove assaporare in modo rilassato ed
Il buon gusto in tavola e il calore dell’ac- informale la tipica cucina italiana e la sua storia
coglienza sono il frutto di una lunga tradizione attraverso i piatti più rinomati della tradizione.
conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Un’area dove la sperimentazione dell’eccellenza
La valorizzazione di questo patrimonio di sa- culinaria passa attraverso la degustazione, la cono-
pori e saperi passa anche attraverso un nuovo scenza e l’acquisto dei prodotti tipici made in Italy.
modello ristorativo ‘esportabile’ all’estero e im-
mediatamente identificabile come tipicamente Un luogo dove il prodotto alimentare diventa espe-
italiano per gusto, stile e offerta commerciale. rienza sensoriale, cultura, intrattenimento.
Consorzio I Buoni Convivi a r.l.
Via Porto, 8 – 35028 Piove di Sacco (Pd) - Tel. (+39) 049 9704413 - Fax (+39) 049 9702221
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4. 10
7 EDITORIALE
Sviluppo insostenibile:
terremoto in Giappone, lezione per il Mondo
di EfrEm TassinaTo
8 wIgwAm InTERvISTA I PROTAgOnISTI
Serenella Moroder
Assessore Turismo Regione Marche
di EfrEm TassinaTo
Marino Finozzi
Assessore Turismo Regione Veneto
di EfrEm TassinaTo
13 SvILUPPO InSOSTEnIbILE
Esondazione del Bacchiglione l’1-2 novembre ’10:
qualcosa da fare per migliorare
di GiorGia DaLLa sanTa
Wigwam News 17 LA vIA DI KAROL
Andar per piccoli santuari,
numero 1/6 • 15 marzo 2011 un itinerario che è anche una filosofia di vita
di Don mario LUsEK
In copertina:
fossi in primavera con
19 COmUnI A SvILUPPO SOSTEnIbILE
Badia Calavena, crocevia tra tradizione ed innovazione
fioritura di ranuncoli d’acqua ad di EmanUELE ansELmi
Arzerello di Piove di Sacco
24 TURISmO & CULTURA
Viaggio a Erice
di anna franCa LomBarDo
28 SPECIALE:
LA CULTURA DEL FOSSO
Quaderni Wigwam: “La Cultura del fosso”
di aDriano smonKEr
41 SULLA vIA SALARIA TURISTICA
Un progetto europeo per il turismo
sostenibile nei Monti della Laga
di sTEfano Carrano
43 LA vIA DI KAROL
A Genazzano, dove il ricordo del Papa rivive in un affresco
di anDrEa fEsTUCCia
Costo copia: € 7,00; arretrati € 12,00 45 ITInERARIO PICCOLI SAnTUARI
Itinerario piccoli santuari,
Tutto il materiale ricevuto e non richiesto (testi e foto),
anche se non pubblicato, non sarà restituito.
primi passi per un progetto europeo
Tutela della privacy I dati personali raccolti da Wigwam
di miCHELa BoZZaTo
Editore nelle banche dati di uso redazionale sono trattati
nel rispetto del D. Leg. 196/2003. In qualsiasi momento
gli interessati possono appurarne l’esistenza e ne possono 47 gAL E AREE RURALI
richiedere la modifica o la cancellazione scrivendo a:
Wigwam Editore, via Porto 8, 35028 Piove di Sacco (Pd). La Via di Karol attraversa il Veneto
Questo periodico è aperto a quanti desiderino collaborarvi
ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica di miCHELa BoZZaTo
Italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di
manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e
ogni mezzo di diffusione”.
La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile
50 TERRITORI
giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce
alcun rapporto di collaborazione con la testata e, quindi,
Sicurezza Idraulica di Piove di Sacco e dei territori limitrofi
deve intendersi prestata a titolo gratuito. di aLiCE GriGoLETTo
5. SOMMARIO
RUbRIChE wIgwAm® nEwS
newsletter of the wigwam®
52 il metodo Periodico quindicinale
Connessione: un mondo di possibilità Registrazione Tribunale di Padova
di franCo Dario n.1198 del 24.2.90
54 sindaci
Direttore Responsabile
Patto dei Sindaci:
Efrem Tassinato
un progetto europeo perla riduzione di CO2
di anDrEa GriGoLETTo
Redazione
56 wigwam cel Benedetto Giovanni Roselli
Il mondo di Peper a Badia Calavena
di TECLa soaVE grafica e impaginazione
Serena Longhin
58 i buoni convivi Giorgia Zago
La cucina dello spirito
di Erminio LaVia hanno collaborato
61 territorio&ambiente Emanuele Anselmi
La valutazione integrata: l’impatto sanitario Michela Bozzato
di marCo sTEVanin Stefano Carrano
Pietro Casetta
63 sport&benessere Emanuele Cenghiaro
Un club e una scuola per giovani sportivi Giorgia Dalla Santa
di aVELio marini Franco Dario
Rosati Calcio una Scuola Calcio diversa Irene De Lorenzi
di CLaUDio VaLEri Andrea Festuccia
Il Ruolo del Preparatore Motorio nella Scuola Calcio Andrea Grigoletto
di CrisTiano ToTi Alice Grigoletto
Martina Lando
Erminio Lavia
LE PAgInE wIgwAm Anna Franca Lombardo
67 nOTIzIE DAI CLUb Mario Lusek
• Giardini da gustare” ad Este in Fiore Avelio Marini
di mariaGraZia DammiCCo Mario Santi
Adriano Smonker
• Mozambico, terra da scoprire Tecla Soave
di mario sanTi Marco Stevanin
• VicinoOriente, antiche bellezze e moderne opportunità Cristiano Toti
di marTina LanDo Claudio Valeri
• “Semi di Giustizia”all’Ottobrata de Il Presidio Ref. fotografiche
di EmanUELE CEnGHiaro Archivio Wigwam
• Il Circolo “Territorio della Madonna Bruna” iStockphoto
Flickr
• Una serata al Micca con la musica delle piccole fattorie YouReport
di aVELio marini Francesca Saccani
• Giardini in volo in una magica serra
di mariaGraZia DammiCCo Stampa
Tipografia Tiozzo snc
• Alleanza delle cooperative ed energie rinnovabili Piove di Sacco
di PiETro CasETTa
Redazione e Amministrazione
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82 bIbLIOTECA Via Porto, 8
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84 TESSERE Tel. 049 9704413 - Fax 049 9702221
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85 wIgwAm ShOP&gADgET
87 wIgwAm mARKET Questo periodico è associato
all’Unione Stampa
Periodica Italiana
6.
7. EDITORIALE
Sviluppo insostenibile:
terremoto in Giappone,
lezione per il mondo
L
e catastrofi naturali si possono prevedere. Oltre certi limiti ed ampiezza ci si può
anche attrezzare per tempo, limitando tantissimo i danni se non proprio evitarli del
tutto. Il terremoto di intensità 10 della scala Richter e il conseguente tsunami, che
l’11 marzo 2011, ha colpito la parte sudorientale del Giappone, rappresenta un
evento assolutamente fuori del normale ma, se è accaduto, significa che può capitare. Ec-
come! Peraltro ha colpito un Paese, che coi terremoti ci convive perciò, sistematicamente
costruisce con criteri antisismici. Ma se uno scossone di tal fatta, avesse colpito l’Italia, ben
poco ne sarebbe rimasto in piedi.
A ciò, si aggiunge la dispersione radioattiva, dovuta ai danni subiti dalla centrale nuclea-
re di Fukushima, che ora gli addetti ai lavori si affrettano a dire che quella non è proprio
dell’ultima generazione, benché tra le considerate più sicure. C’è da ripetersi se sia proprio
questa la ragionevole, unica, prospettiva per cui si giustificano i costi e i rischi da sostenere
per il progresso. Oppure vi siano altre strade o un altro modello di sviluppo. Ed ancora: che
progresso sarà mai se le risorse naturali, includendo in queste il territorio, saranno divorate
in men che non si dica per sostenere il vorticoso e progressivo aumento dei consumi? Ecco,
si dovrebbe lavorare ad un’equazione: far si che il progresso sia ottenuto con una dinamica
inversamente proporzionale al consumo di risorse. A partire dal buon governo del territorio
ad esempio, valorizzando quelle immateriali come la cultura e l’organizzazione, favorendo la
competizione ma per la solidarietà. Certo che è una questione di educazione! Esattamente
come quella che ci porta ad un comportamento civile.
Così, in questo numero ospitiamo il Quaderno Wigwam “La cultura del fosso”, un inserto
mirato a divulgare le buone prassi della cura e valorizzazione delle rete idraulica privata e, nel
contempo, “Esondazione del Bacchiglione” un breve report sul lavoro svolto dalla Squadra
tecnica Wigwam SIS per monitorare cause e conseguenze dell’alluvione del 1-2 novembre
2010 nel Sud-Est Padovano e le relative indicazioni di intervento. Come dire che se le grandi
catastrofi naturali sono in buona misura evitabili con una attenta, lungimirante e responsabile
programmazione, ciò non possa prescindere dalla consapevolezza che ogni cittadino debba
fare la sua parte.
Un’altra importante sezione del giornale è dedicata al turismo: della cultura, delle vie della
fede, dell’ambiente e dei sapori di cui l’Italia è un’inesauribile cornucopia. Ne potrebbero
uscire posti di lavoro e ricchezza; peraltro, se questo patrimonio non è “fatto fruttare”, per-
ciò manutenuto, deperisce. Così, al mancato guadagno, se ne aggiunge il danno. Non solo
la “Salaria Turistica” e “La Via di Karol”, ma anche casi virtuosi come Badia Calavena tra le
montagne della Lessinia nel veronese e quello scrigno di molteplici civiltà mediterranee che
è Erice, dimostrano che la strada è assolutamente e convenientemente praticabile.
Noi dei Wigwam queste cose le diciamo, le scriviamo e, per quanto sta nelle nostre possi-
bilità, le realizziamo, o almeno ci mettiamo in gioco in prima persona. Abbiamo la speranza
Efrem Tassinato
Presidente che questo serva da esempio e che sempre più persone ci si mettano, in specie quelle che
Circuito Wigwam® hanno responsabilità in scelte di governo che dovrebbero tener conto che se non altro, non
efrem@wigwam.it potranno sottrarsi al giudizio della storia.
WiGWam NEWs 1/6 • 15 maRZO 2011 7
8. serenella moroder
marche terra da scoprire:
di paesaggi, prodotti tipici,
luoghi dello spirito
Il Circuito Wigwam intervista l’Assessore al Turismo della Regione Marche Serenella Moroder.
di EfrEm TassinaTo
sviluppo della Regione, ha dato vita ad
una serie di iniziative ed eventi culturali
tra cui “Marche da scoprire” che costi-
tuisce una vetrina delle eccellenze mar-
chigiane.
Sembra oramai essere chiaro a tut-
ti che l’offerta turistica può rap-
presentare una leva di vero rilancio
dell’economia italiana. Più di molti al-
tri settori. Come si sta attrezzando in
proposito, la Regione marche?
Siamo confortati dalle rilevazioni del
nostro Osservatorio per il Turismo che
decisamente ci dice che i dati sono
buoni e testimoniano una interessan-
te tenuta del turismo marchigiano nel
2010. Questo, in un quadro di congiun-
tura internazionale negativa che la no-
stra regione comunque è riuscita a fron-
teggiare con una politica dell’ospitalità
e con la promozione. Il risultato è stato
che il movimento turistico nelle struttu-
re ricettive delle regione Marche ha re-
gistrato un significativo incremento sia
dei turisti stranieri che di quelli italiani.
mercato domestico, europeo, mon-
diale anche di paesi emergenti come
S
erenella Moroder, è assessore per riprendere in mano l’azienda agri- ad esempio la Cina e l’India: tre diret-
al turismo della Giunta Regiona- cola che appartiene alla famiglia Moro- trici per strategie di marketing diffe-
le delle Marche, è nata il 29 apri- der dalla metà del Settecento. Èl’inizio renziate. La Regione marche, quale
le 1959 a Badolato. A Roma frequenta di una intensa avventura umana e im- piano ha in proposito?
la Facoltà di Architettura. All’inizio de- prenditoriale. Convinta che un’accre- Indubbiamente, anche la nostra regio-
gli anni Ottanta Serenella e il marito sciuta coscienza delle potenzialità del ne, avendo una notevole tradizione di
Alessandro si trasferiscono ad Ancona territorio favorisca anche un maggiore rapporti di interscambio, in specie di
8 WiGWam NEWs 1/6 • 15 maRZO 2011
9. serenella moroder
te realizzando occasioni per scoprire
“...Buy Marche, intende offrire la possibilità agli
e fruire insieme alle bellezze artisti-
operatori, che già vendono le Marche, di allargare la loro che e naturali e rinfrancarsi lo spirito
programmazione commerciale a zone nuove della regione...” sui luoghi della fede popolare più ge-
nuina, conoscere e “consumare” piat-
export del manifatturiero e delle pro- gica risulterà quindi un’iniziativa mirata ti della cucina tradizionale e prodot-
duzioni agroalimentari di qualità, sta ai giornalisti, operatori e organizzato- ti tipici. Quali eccellenze secondo lei
tenendo d’occhio le grandi economie ri per far conoscere il grande patrimo- possono essere proposte?
emergenti anche per quel che attiene nio religioso della regione e gli itinerari L’attività promozionale messa in campo
i flussi turistici. Chi arriva da molto lon- specifici, invitando i tour operator a of- dalla Regione nel settore agroalimenta-
tano solitamente utilizza l’aereo, quindi frire pacchetti in questo settore. re è principalmente rivolta al sostegno
nella scelta di località per l’attivazione delle aziende sotto il profilo commer-
di iniziative promozionali all’estero, ter- Un progetto come quello della Sala- ciale per creare le migliori condizioni
remo particolarmente conto delle de- ria Turistica e, per estensione dell’Iti- possibili alla collocazione dei prodotti.
stinazioni collegate con l’aeroporto di nerario Europeo dei Piccoli Santuari Collateralmente sono state avviate
Ancona/Falconara. Sono avviati con- “La via di Karol”, pensa possa essere azioni al fine di conquistare una mag-
tatti anche con gli Istituti di Cultura, i uno strumento utile in questa ottica? giore visibilità del territorio, anche tra-
Consolati, gli Uffici dell’Agenzia ENIT e Certamente, se parliamo di promuover- mite le missioni incoming degli opera-
dell’ICE, presenti nelle aree di interesse ci su Roma, non possiamo non conside- tori esteri del settore, promuovendo
per la nostra regione, per programma- rare che la naturale direttrice di pene- soprattutto il vino ed il “paniere agro-
re ed attuare iniziative culturali. trazione dalla Capitale verso la nostra alimentare” che costituiscono il tessuto
Strategico anche lo sviluppo del co- regione è storicamente proprio la Via connettivo alla base della nostra offer-
marketing con le compagnie aeree Salaria. Peraltro questa strada, porta in- ta turistica regionale. Turismo, ambien-
operanti presso l’aeroporto Raffaello nanzitutto ad un territorio, come quel- te, cultura e le tante eccellenze gastro-
Sanzio e con la Società Aerdorica. Tra lo del Piceno e più in generale del sud nomiche formano infatti la cosiddetta
le novità posso segnalare, in linea con delle Marche che più sta soffrendo del- “alta qualità della vita”. Le Marche, pre-
quanto richiesto dagli operatori del set- la crisi e quindi va aiutato anche in ter- sentano, per tradizione, una vasta vo-
tore, il Buy Marche, un’iniziativa in cui i mini di promozione delle sue valenze cazione nella produzione di prodot-
buyer stranieri e italiani hanno la possi- turistiche. ti alimentari: formaggi, tartufo, vini, oli
bilità di visitare i territori delle cinque Lungo la Salaria, oltre che come Via extravergini di oliva, carni bianche e
province partecipando a educational della Fede, basti pensarla come il per- rosse, prodotti ittici, salumi, pasta in
tour e workshop. Buy Marche, intende corso che per centinaia di anni ha con- specie quella all’uovo di cui è rinoma-
offrire la possibilità agli operatori, che dotto i benedettini di Farfa ai possedi- ta quella di Campofilone; essi formano
già vendono le Marche, di allargare la menti marchigiani e a Santa Vittoria in insieme un quadro complesso e artico-
loro programmazione commerciale a Matenano, che è stata la loro capitale lato, composto da un’ ampia rete di im-
zone nuove della regione, permetten- sul versante Adriatico, vi si trovano par- prese, circa tremila, in massima parte di
do agli operatori che non conoscono le chi nazionali e stazioni termali. Se poi la piccole dimensioni ma di grande qua-
realtà turistiche della regione, di inseri- Salaria Turistica potrà connettersi con la lità. Le produzioni sono volte a soddi-
re le Marche nella loro offerta. Sul pia- Mitteleuropa e l’Est Europa con “La Via sfare, nicchie di mercato nemmeno tan-
no nazionale, per le Marche molto im- di Karol”, otterremo che a maggior ra- to piccole, che richiedono prodotti di
portanti come aree che generano flussi gione le Marche diventeranno la porta alta gamma, differenziati propri di una
turistici sono la Lombardia e il Veneto dei pellegrini, e non solo, che da quei domanda – nazionale ed internaziona-
ed è quindi verso queste regioni che in- Paesi saranno diretti a Roma. Tengo a le – tendente a riscoprire ed a reinter-
dirizzeremo iniziative di promozione. Il precisare, che le Marche attuano il pro- pretare i valori della tradizione mediter-
Buy Marche sarà quindi rivolto anche ai getto denominato “La Salaria: un itine- ranea. Tale reinterpretazione, non può
tour operator specializzati nazionali. rario storico, culturale e religioso per il prescindere dallo stretto legame con il
Altrettanto significativa sarà l’organiz- turismo” insieme alla Regione Lazio, in territorio: dalla riscoperta delle antiche
zazione di iniziative promozionali nel- virtù della legge 27 dicembre 2006, n. cultivar, alla produzione di pasta con
la città di Roma, dove vive una comu- 296 e del Decreto del Presidente della grani appartenenti alla storia del pro-
nità di marchigiani assai numerosa. Nel Repubblica 24 Luglio 2007, n.158. gresso agricolo regionale, dalle carni ai
2011 le Marche saranno sotto i riflettori loro derivati prodotti con razze autoc-
per il Congresso Eucaristico Nazionale: I progetti “Salaria Turistica” e “La via tone, sino alle marmellate fatte con va-
questo evento prevede l’arrivo nella re- di Karol” rappresentano per il Circu- rietà tipiche di frutta della regione e ai
gione di circa 400.000 persone. Strate- ito wigwam che li sta concretamen- tartufi pregiati.
WiGWam NEWs 1/6 • 15 maRZO 2011 9
10. marino finozzi
Veneto:
porta per il turismo dall’est,
oltre al balneare
anche le vie della fede
di EfrEm TassinaTo
m
arino Finozzi (Lega), impren- punti fermi, alle colonne portanti del tu- target di possibili turisti. La segmenta-
ditore, è nato il 28 ottobre rismo veneto, sta crescendo una cultu- zione sarà importante perché si passa
1961 a Thiene, in provincia di ra dell’ospitalità veneta, con un ricono- dall’escursionismo ad un turismo di più
Vicenza, e risiede a Fara Vicentino. Dal scimento delle eccellenze turistiche del giorni che consente al turista di vivere il
1990 e fino al 1995 è consigliere provin- nostro territorio. È evidente che si tratta territorio nelle sue diverse espressioni
ciale a Vicenza. Dal 1996 al 1997 è vi- di lavorare in prima battuta sul prodot- turistiche, culturali, artistiche, storiche.
cesindaco e assessore ai lavori pubblici to, creando i presupposti perché l’of-
del Comune di Thiene. Diventa quindi ferta sia stabile, duratura, organizzata e Tra gli altri il Circuito wigwam, sta
assessore provinciale ai lavori pubbli- “vendibile” al grande pubblico. Il turi- sviluppando il progetto “Itinerario
ci di Vicenza, incarico che ricopre fino smo del territorio è di per sé un turismo europeo dei piccoli santuari - La via
al 2000 quando viene eletto per la pri- itinerante per cui diventa fondamenta- di Karol” che parte dalla Polonia e,
ma volta consigliere regionale nelle li- le organizzarlo al meglio e poi canaliz- attraversando paesi come la Slovac-
ste della Lega Nord. Dal 2000 al 2005 zarlo e commercializzarlo in relazione ai chia e l’Austria, passano necessa-
è assessore regionale alle attività riamente per il Delta Po e il Po-
produttive e alla piccola e media lesine dopo avere interessato
impresa. Confermato consigliere regioni come il Friuli venezia giu-
nel 2005, viene nominato presiden- lia e il veneto ed a seguire, l’Emi-
te del Consiglio regionale, incarico lia Romagna, le marche, l’Umbria
che ricopre per l’intera passata le- e il Lazio. nei piani di promozio-
gislatura. Le consultazioni regiona- ne turistica di tali regioni ricor-
li del 28/29 marzo scorzo lo confer- re spesso l’interesse per la pro-
mano consigliere regionale. mozione degli arrivi dall’Est ed
anche per gli itinerari della fede
Assessore Finozzi, la Regione del perciò immaginiamo possa esser-
veneto, oggi più che mai rappre- vi campo di lavoro comune. Che
senta un territorio cerniera tra la strumenti potrebbe predisporre
mitteleuropa e i Paesi balcanici la regione per aiutare e semmai,
ed esteuropei e il Centro Italia. vista la sua posizione strategica
C’è un disegno strategico per- essere tra i protagonisti di que-
ché non sia esclusivamente area sto progetto?
di transito o destinazione emi- Considero queste grandi direttri-
nentemente balneare, ma aspi- ci da Lei tracciate molto impor-
ri a catturare flussi di nuovo tu- tanti per il turismo del futuro e in
rismo? particolare per il turismo dei Paesi
Ci stiamo lavorando orami da qual- emergenti dell’Est Europa. Su alcu-
che anno e credo che i primi risul- ni mercati, quali Polonia, Repubbli-
tati siano interessanti. Accanto ai ca Ceca e Russia siamo già presen-
10 WiGWam NEWs 1/6 • 15 maRZO 2011
11. marino finozzi
ti con le nostre offerte più interessanti al turismo per tutti con Emilia Romagna di turismo in Veneto e la Via di Karol è
e molto lavoro c’è ancora da fare, an- e altre regioni, al turismo religioso con sicuramente un importante tratto che
che perché i segnali di crescita (3-8% Umbria, Lazio, ecc.. ci può portare all’Est Europa. In base al
di crescita annuale delle presenze) pos- Progetto del turismo religioso vorremo
sono essere forieri di incrementi consi- Il Circuito wigwam, sta costruendo, diventare la porta di ingresso dei fede-
stenti e di un flusso turistico consolida- insieme ai gal Leader una aggrega- li dall’est che attraversano il Veneto per
to. Ma anche la nostra offerta si deve zione di progetto che punta a coin- “scendere” fino a Roma. Stiamo lavo-
adeguare alle esigenze di questi nuo- volgere tutti gli enti locali, provin- rando quindi per fare in modo che i no-
vi turisti, ai loro stili di vita, ai loro modi ciali e regionali, nonché i consorzi stri luoghi di culto e le nostre principali
di fare vacanza che non sempre rispec- di promozione turistica e le diocesi chiese diventino tappe fondamentali di
chia le nostre organizzazioni d’impresa che stanno lungo il percorso defini- un viaggio/pellegrinaggio dei numerosi
e di ospitalità. Il progetto da lei deli- to “La via di Karol”. La Regione ve- fedeli che ogni anno partono dai luoghi
neato non ci vede estranei, in quanto neto che parte vorrà avere e quale del Papa per arrivare a Roma. In questo
siamo partner con le regioni limitrofe sostegno darà? senso stiamo sostenendo con interesse
di taluni progetti innovativi. Penso alla Come le dicevo il turismo religioso è una iniziativa collaterale che si svilup-
Grande Guerra con gli amici del Friuli, uno dei nuovi filoni sui quali ci stiamo pa nel Bellunese “La via dei Papi” dedi-
alle Dolomiti patrimonio dell’UNESCO, orientando per sviluppare nuove forme cata proprio ai soggiorni di Karol nelle
splendide Dolomiti e a Papa Luciani in
Cadore. Nuove espressioni quindi di un
“...Accanto ai punti fermi, alle colonne portanti del turismo
turismo del territorio veneto che guar-
veneto, sta crescendo una cultura dell’ospitalità veneta, da a nuovi mercati e a nuove opportu-
con un riconoscimento delle eccellenze turistiche nità e motivazioni di soggiorno e di va-
del nostro territorio...” canza del turista.
WiGWam NEWs 1/6 • 15 maRZO 2011 11
12. Conservare il passato
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13. sviluppo insostenibile
ESONDAZIONE
del bacchiglione l’1-2 novembre ‘10:
qualcosa da fare per migliorare
I risultati del lavoro della Squadra Wigwam SIS, a supporto del Comune di Casalserugo, che
ha operato col contribuito di tecnici di Thetis Spa, Consorzio Venezia Nuova e TERRA Srl
di GiorGia DaLLa sanTa
D
i fronte alla forza della natura si primi giorni di novembre nei territori del tratta fluviale, che deriva non solo dalle
rimane sempre a bocca aper- Veneto in provincia di Vicenza e Padova condizioni locali (stato degli argini, pre-
ta. Soprattutto quando un ele- a causa della piena che si è sviluppata senza o meno di strettoie, ecc.) ma an-
mento naturale, come l’acqua di un fiu- nel fiume Bacchiglione. Abbiamo cerca- che dallo stato generale del bacino, vi-
me che scorre tranquillo entro i suoi to di capire cosa è successo e perché è sto che la portata che scorre in una certa
argini, che ci nutre e ci purifica, bene avvenuta l’alluvione nei territori di Casal- tratta dipende da ciò che succede a
prezioso e diritto di tutti, fondamentale serugo e Bovolenta, sulla riva destra del monte. Dall’analisi della cartografia, si
per la vita, si trasforma improvvisamente canale Roncajette. osserva che le zone a destra del cana-
in una forza incontrollata che ha il po- La cartografia a scala di bacino è mol- le Roncajette non rientrano in nessu-
tere di distruggere persone e cose in to importante per la comprensione del na classe di pericolosità perché stori-
un attimo. È quello che è successo nei comportamento di una determinata camente non erano mai state allagate ed
WiGWam NEWs 1/6 • 15 maRZO 2011 13
14. sviluppo insostenibile
Il PAI
Il documento che ufficialmen-
te descrive la pericolosità idro-
geologica di un territorio è il pia-
no stralcio di bacino per l’assetto
idrogeologico (PAI) che individua
le aree a rischio e quelle da sot-
toporre a misure di salvaguardia.
Il PAI è per sua natura uno stru-
mento in continua evoluzione ed
aggiornamento che deve essere
revisionato dall’autorità compe-
tente ogni volta che pervengono
segnalazioni specifiche dettaglia-
te di nuovi studi conoscitivi sullo
stato di fatto oppure informazio-
ni circa nuove opere o interventi La carta delle criticità del PAI dell’autorità di bacino competente nel territorio del comune di Casalserugo.
realizzati. È quindi uno strumen-
to che prevede una partecipazio- nale, ma per un cedimento improvviso vello avrebbe superato la quota di som-
ne attiva e una forma di control- e imprevedibile del rilevato arginale per mità arginale? Quale sarebbe stata la
lo esercitato dai cittadini. Il PAI fenomeni di filtrazione intensa, erosione portata di massima piena in questa zona
contiene due tipi di elaborati car- o carenze strutturali locali. se nel bacino a monte, in provincia di Vi-
tografici: la carta della pericolo- È proprio quel che è accaduto il 2 no- cenza, non ci fossero stati gli allagamen-
sità idraulica e quella della critici- vembre nel tratto di canale Roncajette ti che, di fatto, hanno ‘scolmato’ la piena
tà. La prima riguarda il territorio poco più a nord di Casalserugo, dove diminuendone l’entità a valle? Mancando
circostante il fiume lo suddivide l’argine ha subito un crollo localizzato una stazione di misura subito a monte del-
in classi di pericolosità tenendo per motivi di criticità strutturale. la rotta arginale è stato possibile solo sti-
conto delle aree che storicamen- mare la portata di massima piena utiliz-
te hanno subito allagamenti. La L’EvEnTO DEL 31 OTTObRE zando un metodo speditivo formulato dal
carta delle criticità invece riguar- 2 nOvEmbRE 2010 genio civile americano (USGS).
da lo stato effettivo delle argina- L’evento pluviometrico dei primi di no- Basandosi sui rilievi eseguiti in campo dei
ture, tenendo conto di ingombri vembre si configura come uno dei più segni lasciati sugli argini del massimo li-
esistenti nell’alveo che riducono intensi degli ultimi cinquanta anni: sono vello di piena raggiunto in sezioni succes-
la sezione di flusso (strettoie, pon- state registrate piogge persistenti con sive fornisce una stima della portata mas-
ti ecc), le quote di sommità argi- tempi di ritorno di 30-50 anni, in parti- sima transitata: a monte della rotta sono
nali e lo stato effettivo della strut- colare sulle zone prealpine e pedemonta- stati raggiunti circa 500m3/s, corrispon-
tura interna degli argini. ne, superiori ai 300mm complessivi, con denti a poco meno della capacità di por-
punte massime locali maggiori di 500mm tata in questa località stimata con model-
(si consideri che nella zona del Veneto in li matematici dall’Università di Padova.
anche lo stato delle arginature appare media piovono 1100mm/anno). Lungo il La rotta arginale è avvenuta subito dopo
buono nel tratto del comune di Casalse- corso del fiume sono presenti alcune sta- l’opera di immissione (una chiavica in cal-
rugo, mentre nella zona di bovolenta il zioni di misura del livello idrometrico di cestruzzo che attraversa il corpo argina-
tratto arginale del Cagnola, che conflui- costituzione abbastanza recente che pre- le) del torrente Maestro. In prossimità del
sce nel Roncajette, subito a monte del- sentano una serie storica di dati ridotta tratto di argine crollato si nota la spallet-
la confluenza, è classificato con condi- (dal 1996 in poi). ta del ponticello che sovrasta la chiavica.
zioni di criticità molto più elevate, a Interessante notare nel grafico come il li- La rotta dell’argine, seppur localizzata
causa del ‘profilo di rigurgito’ che innal- vello misurato a Bovolenta (a valle di Ca- (dimensioni circa 50-70m), ha causato un
za il livello all’approssimarsi della con- salserugo) varia la curva di piena a causa ampio allagamento (più di 10km2), an-
fluenza, oppure per condizioni dell’argi- della rotta arginale avvenuta a Roncajette, che in zone geograficamente lontane
ne non ottimali. Il più delle volte però la a monte della stazione di misura: se non dal punto di rottura, a causa della to-
fuoriuscita di deflussi di piena dall’alveo fosse avvenuta la rotta quale sarebbe sta- pografia del territorio (in pendenza da
fluviale avviene non per sormonto argi- to il livello massimo raggiunto? Questo li- Casalserugo a Bovolenta) che ha favorito
14 WiGWam NEWs 1/6 • 15 maRZO 2011
15. sviluppo insostenibile
lo spostamento dell’acqua di allagamen-
“...In linea generale l’argine deve costituire una struttura lineare
to verso sud. È questo un chiaro esempio
di quanto un’azione locale sia importante
continua ed omogenea senza punti di discontinuità, che mantie-
per la tutela di porzioni di territorio anche ne il fiume nel suo corso impedendone la fuoriuscita laterale...”
molto vaste.
dia, un evento può essere uguagliato o ALCUnE IDEE
CARATTERISTIChE superato) di 100 anni, al quale si aggiun- E PROPOSTE PER IL FUTURO
DI Un bUOn ARgInE In TERRA ge 1 metro di ‘franco’ (riserva di sicurez- Alla luce delle caratteristiche e delle rac-
Nell’esperienza quotidiana gli argini sono za). Particolare attenzione va posta al comandazioni raccolte in letteratura circa
elementi tipici del territorio della pianu- problema della filtrazione: l’acqua che il buono stato di un argine in terra, sono
ra veneta e luoghi preferiti per momenti penetra nel corpo arginale non deve importanti delle costanti azioni di verifi-
di svago, gite in bicicletta o passeggiate affiorare sulla superficie della scar- ca dello stato attuale nel tratto di fiume
fuori porta. In realtà sono invece impor- pata sul lato campagna (se questo ac- considerato e possibili azioni conseguen-
tanti strumenti di difesa del territorio, così cade si vede l’argine trasudare acqua) e ti, ad esempio individuare se esistano altre
estesi che è difficile monitorarli e farne per questo vengono realizzate le appo- sezioni del fiume che presentano criticità o
una manutenzione attenta ed adeguata. site banche di rinforzo (allargamenti alla punti di debolezza locali, in modo da poter
In linea generale l’argine deve costituire base dell’argine che assume così quel- valutare gli interventi necessari per evitare
una struttura lineare continua ed omo- la tipica forma a gradoni) per aumentar- il ripetersi di situazioni di debolezza strut-
genea senza punti di discontinuità, che ne la sezione. Altrimenti è possibile rea- turale localizzata.
mantiene il fiume nel suo corso impeden- lizzare opere per allungare/rallentare il Si deve poi procedere ai necessari inter-
done la fuoriuscita laterale. L’evento as- percorso di filtrazione (creando all’inter- venti di ripristino o adeguamento delle
solutamente da evitare è la tracimazione no un nucleo di materiale poco perme- arginature alle condizioni ottimali: ripara-
del corpo arginale: l’argine, se sormon- abile come l’argilla), oppure creare vie di zioni delle scarpate erose, posa di mate-
tato, subisce una forte azione erosiva allontanamento controllato della porta- riale grossolano in prossimità di curve o
sul lato campagna da parte dell’acqua ta di filtrazione. In caso di piena l’argi- restringimenti, manutenzione della vege-
già esondata che porta ad un crollo im- ne è sottoposto a sollecitazioni parti- tazione ecc.. Una serie di valutazioni più
provviso, a sua volta generando un’onda colari poiché il più alto livello del fiume approfondite merita la verifica della ca-
istantanea con grande forza d’urto. fa diminuire le forze stabilizzanti e au- pacità di portata massima del canale nel
Il dimensionamento dell’argine è esegui- mentare quelle instabilizzanti e inoltre tratto considerato: è possibile aumenta-
to calcolando la quota di sommità argina- con la corrente aumenta l’erosione sulla re la capacita di portata del fiume princi-
le come quella del livello idrico raggiun- scarpata interna. Si possono quindi veri- pale (nel caso in esame, il canale Ronca-
to dal fiume in quella sezione nel corso di ficare importanti fenomeni di fontanazzi jette) innanzitutto limitando la resistenza
una piena caratterizzata da un tempo di erosioni localizzate, instabilità e cedimen- offerta dal corso d’acqua al flusso, ripu-
ritorno (numero di anni nel quale, in me- ti locali. lendo l’alveo da vegetazione di grandi di-
mensioni o da altri elementi che aumenta-
Propagazione della piena (misure di livello) del fiume Bacchiglione nel corso dell’evento del
30/10 – 5/11. La stazione di Bovolenta si trova a valle della rotta arginale: il cerchio indica la rotta no l’attrito.
arginale avvenuta a Roncajette (Comune di Casalserugo). Oppure si può aumentare l’area di flus-
so (la sezione libera del canale): innan-
zi tutto valutando l’entità dell’interrimento
subito negli anni a causa dei sedimenti de-
positati sul fondo e dragare il fondale, se
necessario; innalzando e ingrossando gli
argini in modo da aumentare la sezione
di flusso; infine, con una tipologia di inter-
vento più invasiva e costosa, si potrebbe
considerare la possibilità di una ricalibra-
tura dell’alveo (spostare uno dei due argi-
ni), magari pensando ad un alveo ‘di ma-
gra’ sempre occupato dall’acqua e delle
zone laterali di golena, occupate dalla cor-
rente solo in caso di portata eccezionale,
dove nel resto del tempo è possibile ese-
guire altre attività compatibili come colti-
vazioni stagionali o arboree (pioppeti). Al-
WiGWam NEWs 1/6 • 15 maRZO 2011 15
16. sviluppo insostenibile
Tutela e
manutenzione
dell’argine
Il corpo arginale non può essere in-
teressato da attraversamenti lineari
(tubi, cavi ecc) o da opere civili (in cal-
CANALE
RONCAJETTE cestruzzo..) poiché nell’interfaccia tra
i due materiali si può formare una via
preferenziale di infiltrazione. Anche le
radici degli alberi possono costituire
una via preferenziale di infiltrazione: è
sconsigliata la piantagione di alberi e
arbusti nell’alveo fluviale, sulle scarpa-
te e nel corpo arginale, anche perché
durante i fenomeni di piena costitui-
scono un restringimento della sezione
di flusso che intralcia il defluire della
piena. Inoltre possono essere aspor-
BOVOLENTA tati e trascinati dalla corrente costi-
tuendo un rischio di ostruzione nelle
I territori allagati visti da satellite
sezioni ristrette più a valle. Se presen-
te, la vegetazione arbustiva necessi-
tri possibili interventi locali devono mirare dova alla laguna di Venezia), utilizzandola ta di adeguata manutenzione, evitan-
all’aumento della capacità di invaso del come canale scolmatore. Un esempio di do lo sradicamento dei ceppi perché
territorio circostante il fiume: è possibile intervento di questo tipo già realizzato è la i vuoti lasciati diventano ancora vie
potenziare l’uso in questo senso della “rete galleria Adige-Garda che deriva l’acqua in preferenziali di infiltrazione. Le scar-
minore” (i numerosi fossati che percorrono eccesso dall’Adige e la immette nel lago di pate arginali vanno rivestite per pro-
il territorio) prevedendone l’ampliamento Garda con un’opera in galleria. La realizza- teggerle dall’erosione: di solito è suf-
o realizzando delle aree apposite in cui è zione di un canale scolmatore è un inter- ficiente una copertura d’erba e solo in
possibile l’espansione dell’acqua in caso di vento risolutivo ma richiede un importante sezioni particolari, dove l’azione ero-
bisogno. Si può valutare infine la possibilità impegno finanziario e il coinvolgimento di siva della corrente è maggiore (sezio-
di realizzare casse di espansione in aree numerosi enti territoriali. ni con ponti, anse naturali con picco-
adeguate: è un intervento importante ma lo raggio di curvatura, confluenze o
localizzato che necessita di superfici este- COnCLUSIOnE derivazioni), bisogna valutare la ne-
se libere da poter allagare senza danno, Per la difesa attiva del territorio ed evita- cessità di proteggere il corpo argina-
non facilmente reperibili. Con un interven- re catastrofi come quella del 2 novembre le dall’erosione a monte e a valle per
to ancor più radicale è possibile valutare sono necessari interventi su vasta scala una lunghezza di circa 15m.
la possibilità di allontanare l’acqua in ec- e di lungo respiro, che dipendono dal-
cesso dalla zona colpita tramite la rea- la politica e dalle amministrazioni. Il sin-
lizzazione di uno scolmatore o by-pass a golo cittadino può comunque interpretare di interventi importanti ancora i singoli o
monte, che permetta di deviare in un cor- una parte attiva nella salvaguardia del suo le comunità di cittadini potrebbero avere
po idrico recettore adeguato (un altro cor- stesso territorio magari svolgendo un mo- una parte attiva proponendo dei corretti
so d’acqua o un lago) la portata ecceden- nitoraggio continuo delle arginature, dopo e utili usi delle aree laterali di golena dove
te. Questa ipotesi è valutata ad esempio una adeguata campagna informativa: tutti potrebbero mettere a dimora colture sta-
nel documento di Valutazione delle attua- possono notare fenomeni evidenti di fon- gionali o creare zone verdi a parco. In que-
li condizioni del rischio idraulico della cit- tanazzi, erosioni localizzate, alberature in sti casi, invece di pensare a delle proce-
tà di Padova realizzato dal dipartimento di stato di abbandono. Si potrebbe propor- dure di esproprio dei terreni, si potrebbe
idraulica dell’Università di Padova, dove si re un coinvolgimento diretto dei privati coinvolgere direttamente i cittadini attra-
considera la possibilità di terminare la co- frontisti anche per una buona e attenta verso il sistema dei crediti di edificabilità
struzione dell’idrovia (canale realizzato in manutenzione del tratto arginale nel- per ottenere la concessione di parte delle
parte, che collega la zona industriale di Pa- le vicinanze della loro proprietà. Nel caso loro proprietà.
16 WiGWam NEWs 1/6 • 15 maRZO 2011
17. la via di karol
Andar per piccoli santuari,
un itinerario che è anche
una filosofia di vita
I piccoli santuari come luoghi di testimonianza della fede più popolare e recupero di una
dimensione di vita di valori semplici, essenziali, ma nel contempo di armonia e di bellezza
di Don mario LUsEK
Direttore Ufficio CEI Pastorale del tempo libero turismo sport
È
intrigante questo incontro a due
mesi delle Beatificazione del Servo
di Dio Giovanni Paolo II. Il progetto
“La Via di Karol” - promosso dal Circuito Wi-
gwam - rappresenta veramente un “ponte
culturale” tra i due polmoni dell’Europa (est
ed ovest) e anche fisicamente ci dimostra
che con fatica, tenacia, resistenza (atteg-
giamenti tipicamente sportivi) si possono
concretizzare grandi sogni e grandi idea-
li. Ringrazio gli amici Efrem ed Avelio che
mi danno l’opportunità di un confronto e di
uno scambio su un obiettivo che credo ci ac-
comuni: quello di migliorare la qualità del-
la vita dell’uomo in tutti gli ambiti dell’agire
umano. Penso che settori come lo sport, il
turismo, il tempo libero siano spazi che ren-
dano possibile ciò. La Via di Karol è si un iti-
nerario ma è anche una filosofia di vita. E mi
spiego. Il papa Benedetto XVI a commen-
to del suo incontro con gli artisti ha parla-
to del rapporto tra arte e fede indicando la
via della bellezza come percorso privilegia-
to per avvicinarsi a Dio. La parola bellezza Edicola devozionale campestre a Zator (Polonia)
e la ricerca delle sorgenti della bellezza ha
caratterizzato quel memorabile incontro av- ghiera e di lode, percorsi di ricerca, di me- da sé per aprirli nell’estasi dell’innalzarsi ver-
venuto nella Cappella Sistina Sabato 21 No- moria viva, di trasmissione di valori. L’allora so l’alto, bensì li imprigiona totalmente in se
vembre 2009. cardinale Joseph Ratzinger affermava che stessi.” Il patrimonio culturale religioso, risul-
“l’incontro con la bellezza può diventare ta essere in tal senso un percorso privilegia-
LA vIA DI KAROL: il colpo del dardo che ferisce l’anima ed in to. Infatti, nei nuovi “aeropaghi” del mondo
vIA DELLA bELLEzzA questo modo le apre gli occhi”. E aggiun- contemporaneo, tra cui il turismo, “la Chiesa
Ancora oggi, all’homo viator, la Chiesa offre geva: “affinché oggi la fede possa crescere ha molto da dire in modo originale in quan-
attraverso l’arte, le immagini, gli arredi, gli dobbiamo condurre noi stessi e gli uomini in to è portatrice di una parola di valore asso-
ambienti (architettonici e naturali), le produ- cui ci imbattiamo a entrare in contatto con il luto e di una tradizione di valori, che non
zioni musicali, letterarie, le tradizioni, le anti- bello e annunciare, la verità della bellezza. possono non arricchire di senso l’uomo del
che e moderne vie di pellegrinaggio, spazi Non la bellezza mendace, falsa, una bellez- turismo, della vacanza, del viaggio “(cfr. Cei,
di senso e di significato, occasioni di pre- za abbagliante che non fa uscire gli uomini “Parrocchia e pastorale del turismo”, EDB,
WiGWam NEWs 1/6 • 15 maRZO 2011 17
18. la via di karol
ECCLESIALmEnTE: “I santuari si presen-
tano come segni di una speciale benevo-
lenza di Dio che, a partire dall’evento di
fondazione, si prolunga nel tempo, come
dimostrano le grazie concesse e le con-
versioni che vi si verificano. La loro forza di
attrazione promana dall’evento di fonda-
zione, dalla collocazione ambientale, dal
richiamo spirituale che agisce come an-
ticipazione della «patria vera». (Cei, Nota
Pastorale,Venite saliamo sul monte del Si-
gnore (Is.2,3) Il pellegrinaggio alle soglie
del terzo millennio).
SOCIALmEnTE: La presenza di un san-
tuario permea, impregna, plasma il ter-
ritorio di atteggiamenti, comportamen- Monumento a Papa Giovanni Paolo II presso la spianata del Santuario di Ludzmierz (Polonia),
a lato il Santuarietto della Madonna delle Grazie di Scai-Varoni ad Amatrice (RI)
ti, stili di vita, valori. Cosa sarebbe oggi
S. Giovanni Rotondo senza S. Pio, Loreto
2003). La pastorale del Turismo non è una nel mondo, il pellegrinaggio diventa la for-
senza la Santa Casa, Padova senza S. An-
intromissione indebita in campi considera- ma più diffusa della ricerca e dell’incontro
tonio, Torino senza i santi sociali dell’800
ti impropriamente di non specifica pertinen- con Dio. Si individuano percorsi per visita-
e via dicendo.. Anche nel linguaggio co-
za, ma una chiamata a cogliere con intel- re luoghi, segnati da un ricordo, da un’espe-
mune il territorio assume, per chi lo fre-
ligenza le opportunità di evangelizzazione rienza, da un incontro, da una presenza del
quenta, come nome del luogo stesso la
offrendo al turismo stesso un salto di qua- Signore, o degli Apostoli, e in seguito del-
sua identificazione con la figura carismati-
lità: oltre a educare al turismo per una frui- la Madre Santissima e dei Santi. L’uomo di
ca. Un santuario grande o piccolo che sia
zione degna dell’uomo e ad accogliere i turi- oggi, l’uomo contemporaneo sta riscopren-
identifica un territorio; ne manifesta il vol-
sti in uno stile evangelico, è invitata a trovare do in maniera costante e progressiva, il bi-
to; lo caratterizza; lo promuove
modalità nuove di comunicare la Parola. Ed sogno di un cammino, di una meta, di un in-
La via di Karol rivela una identità co-
ha una via privilegiata: la via della bellezza. contro che possa soddisfare la sua ricerca di
mune che lega Polonia, Slovacchia, Au-
verità. “Il pellegrinaggio è una grande tra-
stria ed Italia. ne fa conoscere il vol-
LA vIA DI KAROL E LA RETE dizione della Chiesa. I tempi e i luoghi non
to: storia, tradizioni, paesaggi, cultura,
DEI PICCOLI SAnTUARI: sono causali. Essi infatti parlano di Dio e Dio
stili di vita, gastronomia. Caratterizza
IL vALORE DELLA mInORITÀ parla all’uomo” (Ufficio Cei, Parrocchia e pa-
un legame e promuove quella comu-
Questa via tocca i piccoli santuari: “Santua- storale del pellegrinaggio, 2003). Proprio
ne ricchezza di valori che sono le radi-
ri minori”. Non si tratta di un minorità reli- Karol Wojtyla, giovanni Paolo II, li ha de-
ci dell’Europa. giosa, culturale e sociale dal punto di vista finiti – non luoghi del marginale e dell’ac-
qualitativo e di ruolo, ma minore perché fuo- cessorio ma, al contrario, luoghi dell’es-
CULTURALmEnTE: “ritrovare i segni di ri degli abituali circuiti di “itinerari” ben con- senziale, luoghi dove si va per ottenere
una bimillenaria presenza cristiana. Segni solidati, o fuori delle rotte tradizionali, o non “la grazia prima ancora che “le grazie” -
anzitutto nella forma di arte religiosa (chie- debitamente conosciuti e valorizzati. C’è (cfr. Lettera di S.S. Giovanni Paolo II al ve-
se, santuari,canoniche, abbazie e relativi una grande riscoperta dei luoghi “minori” Il scovo di Loreto, 1993). Cosa rappresenta, al-
dipinti, sculture, oggetti sacri) ma anche luogo minore sviluppa due nuovi concetti: il lora, a livello ecclesiale, sociale, culturale la
di manifestazioni di devozione popolare territorio come dimora, casa comune, spa- presenza di un Santuario o di un itinerario di
(cippi di devozione mariana, crocefissi, ex- zio sociale e la ricettività come ospitalità ad santuari in un determinato territorio ?
voto, sagre di paese, riti tradizionali) o di esempio borghi ospitali, comunità ospitali.
semplici elementi di costume spesso por- Voglio ricordare che la prima forma di viag- Perché, questo sentimento è depositato nel
tatori di un lascito cristiano implicito, ma gio, di mobilità, di cammino dell’uomo è av- cuore di ogni uomo che vede nel viaggio,
non per questo meno importante. Segni venuto verso un luogo sacro. All’origine del pellegrinaggio, movimento, una metafora
che possono essere gustati in un clima di turismo c’è stato un “muoversi” spinti dalla della sua esistenza ma anche dell’infinito an-
silenzio, che diventa sempre più complica- ricerca insaziabile di un totalmente “Altro,” dare verso gli altri facendo di ogni itinerario
to sperimentare nei ritmi della quotidiani- del “divino” del “trascendente”. Con l’av- il luogo degli incontri, delle relazioni, delle
tà.” (Convegno Cei sulla “Via Francigena”). vento del cristianesimo e il suo espandersi comunicazioni, del cambiamento.
18 WiGWam NEWs 1/6 • 15 maRZO 2011
19. comuni a sviluppo sostenibile
badia Calavena,
crocevia tra tradizione
ed innovazione
Obiettivo: turismo sostenibile. È possibile raggiungerlo? A Badia Calavena (VR) è stato
creato il primo piano di sviluppo di questo tipo, unendo la tradizione dei prodotti tipici
all’innovazione delle fonti rinnovabili. Il tutto per essere la “capitale di un messaggio”
di EmanUELE ansELmi
b
adia Calavena è un piccolo pa-
ese che nasce ai piedi dei Mon-
ti Lessini. Non molto conosciu-
to fino a pochi anni fa, il suo nome ha
avuto risalto grazie al primo (e tutt’ora
unico) impianto macroeolico presente
sul territorio veneto (vedi articolo sul
numero di marzo 2010). Si può tranquil-
lamente affermare che questo impian-
to ha portato non solo un costante
afflusso di persone curiose ma an-
che numerose visite didattiche di
istituti tecnici, seminari di ingegne-
ri, vari eventi sulle energie rinnova-
bili e molto altro. Tutto questo inte-
resse, se ben gestito, può sfociare
nella realizzazione di un vero e pro-
prio turismo “energetico”.
L’impianto macro eolico non è l’unico
impianto di fonti rinnovabili presen-
te in questo territorio: ci sono anche
due impianti a biomasse (che fornisco-
no calore alle scuole del Paese), un im-
pianto fotovoltaico, un impianto solare
termico ed un impianto minieolico, tut-
ti meta costante di visite.
Detto questo, sorge spontanea una ri-
flessione: le fonti rinnovabili non sa-
ranno un’esclusiva per sempre di Ba-
dia Calavena e quindi, con il passare
del tempo, questo centro sarebbe de-
stinato a tornare un semplice e piccolo
paese di alta valle senza nulla di parti-
WiGWam NEWs 1/6 • 15 maRZO 2011 19
20. comuni a sviluppo sostenibile
CENTRALI
e BIOMASSE
Si è ritenuto opportuno realizzare
due centrali termiche a biomassa di-
stinte, tra il 2008 e il 2009, in alterna-
tiva ad una singola centrale termica,
cioè una per l’edificio della Scuo-
la Materna “Principe di Piemon-
te” e l’altra per gli edifici dell’Isti-
tuto Comprensivo “E. De Amicis”
(Scuole Primaria e Secondaria di Ba-
dia Calavena). Questa scelta ha per-
messo un’impiantistica più semplice
anche dal punto di vista della distri- Guido Pagan Griso illustra il funzionamento della centrale a biomasse di Badia Calavena
buzione che risulta essere meno lun-
ga e quindi con dispersioni termiche colarmente attrattivo. Allora per sfrut- getica si vuole, inoltre, mettere in ri-
inferiori e conseguenti rendimen- tare l’ondata di popolarità attuale, salto le peculiarità presenti su questo
ti superiori. Le caldaie avranno una l’amministrazione comunale ha voluto territorio: accanto al nuovo, si affianca,
potenzialità termica resa massima mettere in piedi un centro polivalente infatti, un ricco patrimonio di tradizio-
di 200 kW. Il funzionamento dell’im- denominato “La casa di Peper”, nel ni rappresentate non solo dalla storia
pianto è programmato per la fascia quale si trova un osservatorio per- del paese (come l’abbazia “della Cala-
oraria di riscaldamento della scuola manente delle fonti rinnovabili con vena” del XII secolo) ma anche dai pro-
(dal mattino fino alla metà del po- micro funzionamenti e dimostrazio- dotti gastronomici tipici (come i tartufi
meriggio). Dopo l’orario di chiusu- ni, un’aula didattica, una zona ricettiva ed i bogoni), dai sentieri e percorsi ru-
ra degli edifici scolastici, per la pa- con 22 posti letto e un bar-ristorante- rali ed opere architettoniche rustiche
lestra torneranno a funzionare le stuzzicheria; questo per dare una certa esistenti, a volte ornate esternamente
caldaie esistenti, in quanto con un solidità al turismo energetico, il quale con affreschi popolari.
carico di dispersione termica molto può diventare modo per responsabiliz- Per fare tutto ciò è stato necessario un
inferiore a quello nominale il rendi- zare ogni singolo turista, lasciando in lavoro di riqualificazione della “tradi-
mento delle caldaie a cippato cala in esso un valido ricordo non solo della zione”: oggi si possono vedere map-
maniera più che considerevole. struttura degli impianti visitati anche pe accurate con sentieri e percorsi
Benefici: delle spiegazioni, esempi e funziona- altamente riqualificati, percorribi-
• risparmio annuo: € 23.000 menti degli impianti stessi. li a piedi ed in mountain bike; locali
(rispetto alla gestione a metano) Sfruttando la sempre maggiore atten- di ristorazione che hanno come core
• emissioni CO2 evitate: 96 t zione dell’opinione pubblica per i temi business il “piatto tipico” prepara-
Le aree degli impianti sono, inoltre, dell’ecologia e dell’innovazione ener- to con i prodotti tipici locali; mani-
ubicate in un luogo che non rica-
dono in aree di particolare interes-
se paesaggistico o ambientale ed
sono ben facilmente raggiungibili
ed accessibili, caratteristica non tra-
STORIA Le prime testimonianze della presenza dell’uomo nel ter-
ritorio di Badia aCalavena risalgono alla Età del Bronzo e del Ferro. Ma il primo vero
scurabile per quanto riguarda l’ap- documento sulla storia di Badia è medievale: si tratta di una lapide con iscrizione del
provvigionamento delle centrali. È 1040 (attualmente esposta nel cortile della Tomba di Giulietta a Verona) che attesta
previsto che le caldaie preesistenti, la costruzione di un castello da parte del Vescovo di Verona Walterio da Ulma (1037–
alimentate a gas metano, non ven- 1055), sul Monte di San Pietro sovrastante il centro abitato. Questo complesso edili-
gano eliminate in quanto in caso di zio, costituito dal castello vero e proprio e dalla Chiesetta annessa di San Pietro Apo-
manutenzioni della nuova caldaia o stolo, divenne dimora di monaci tedeschi benedettini, trasformandosi nel monastero
di qualsiasi altra problematica po- menzionato in una Bolla Papale di Eugenio III° del 1145, in cui è citato chiaramente
trebbero essere riutilizzate per l’ali- il “Monasterium Sancti Petri de Calavena”. L’Abbazia fu detta “della Calavena” per-
mentazione degli impianti. ché sorta nel pezzo di vallata detto “Calavena”. Il nome del paese sottostante deriva
20 WiGWam NEWs 1/6 • 15 maRZO 2011
21. comuni a sviluppo sostenibile
LA
CENTRALE
EOLICA
Il sito scelto per la realizzazione
dell’impianto eolico è il Monte Pe-
cora (835 m s.l.m.), adibito al pasco-
lo del bestiame ad est del centro abi-
tato. La torre eolica di Badia ha una
capacità di produzione prevista in 2
milioni di kw annui, di cui 200 mila
destinati al Comune di Badia. Il pre-
ventivo è stato stilato dai tecnici con
Pala eolica a Badia Calavena accurati studi anemometrici sulla ve-
locità del vento nell’ipotesi che pos-
festazioni che mettono in risalto l’uni- • Promozione del territorio e delle sa funzionare per 1400 ore annue (su
cità del grande progetto “Il mondo di sue tradizioni, tipicità e peculiarità. un totale di 8.760 ore), cioè per il 16%
Peper”. Inoltre, lo staff del parco propone vi- del tempo disponibile. L’ipotesi ap-
site guidate per gruppi scolasti- pare abbastanza prudente anche se
Il P.E.P.E.R. Park (Parco delle Energie ci, gruppi organizzati e non, singo- il sito del Monte Pecora è considera-
Pulite e Rinnovabili - www.peperpark. li cittadini, agli impianti di energia to dagli esperti “a bassa ventosità”,
it): è una struttura polivalente creata e rinnovabile seguendo sentieri che di classe 2, situazione estendibile in
finalizzata allo sviluppo delle attività di ricalcano ideali itinerari tematici. Im- pratica a tutta la Lessinia. Le pale del-
sensibilizzazione e formazione nel set- portante segnale di vitalità della strut- la torre iniziano a girare e a produrre
tore energetico e di un turismo eco- tura è l’attenzione verso l’organizzazio- energia con un vento di 6,48 Km/h e
sostenibile a salvaguardia delle tradi- ne di eventi, convegni, incontri tecnici il sistema si blocca automaticamente
zioni locali. Il parco si estende per 27 come quello del 3 dicembre 2010, in- per motivi di sicurezza quando il ven-
Kmq i cui obiettivi sono: titolato “Energie rinnovabili. Sinergie to supera i 90 km/h. La torre è alta al
• Eco - progettazione del parco tra pubblico, privato e associazionismo mozzo 65 metri; le tre pale hanno una
• sperimentazione e visita alle per lo sviluppo del territorio”. Orga- lunghezza di 38 metri ciascuna; con
diverse fonti rinnovabili nizzato in collaborazione con l’ammini- la pala al culmine del giro, la torre ar-
• Educazione ambientale a livello strazione comunale dall’Associazione riva a 103 metri di altezza. É ancora-
didattico AMEntelibera e dall’Associazione Aba- ta ad una piazzola di cemento armato
• sensibilizzazione delle giovani to coinvolgendo altri Enti ed associa- di 70 metri di diametro. La macchina
generazioni per le tematiche zioni che operano nel settore. vera e propria, il generatore, è ospi-
ecologiche Grande attenzione viene riservata nel tato all’interno della torre.
da questa “Badia della Calavena”. Nel frattempo a partire dalla fine del XIII secolo in tutta l’area vi fu un considerevole e costan-
te insediamento da parte di comunità tedesche di origine bavaro – tirolese, i cosiddetti “Cimbri”, famiglie di boscaioli che porte-
ranno alla formazione di numerose contrade in tutta la Lessinia centro–orientale e nel territorio di Badia. Nel 1424 venne nomina-
to Abate il veronese Maffeo Maffei, il quale seppe restituire splendore all’Abbazia in declino. A lui, infatti, si deve la decisione di
abbandonare l’antico e cadente edificio di San Pietro per iniziare la costruzione della nuova Abbazia Benedettina, presso la Chie-
sa Parrocchiale situata alle pendici del colle, attuale Piazza Mercato, ampliandola e dotandola di un pregevole chiostro. È del XV
secolo la creazione di un insediamento abitato vero e proprio a Badia, che si sviluppò parallelamente alla lenta decadenza della
vecchia Abbazia. Prende così vigore il Comune di Badia Calavena che durante tutto il ‘600 e il ‘700 amplia il proprio territorio e
vede crescere i propri confini. Nel 1630 anche Badia fu duramente colpita dalla peste citata da Manzoni che ne decimò la popo-
lazione. La fine dell’800 fu segnata da un disastroso terremoto, con epicentro proprio a Badia, il quale fece crollare e lesionò nu-
merose abitazioni del comune.
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22. comuni a sviluppo sostenibile
Un grazie a...
campo dell’informazione al cittadi-
no che vuole seguire un percorso vir-
tuoso nella produzione energetica. È
Perché il mondo sia più solidale e so- attivo uno Sportello Energia in cui è
stenibile, c’è bisogno di visionari an- possibile trovare informazioni, consu-
che bravi a fare però. Non alla… “ar- lenze, documentazione sulle energie
miamoci e partite!”. Che si mettano in rinnovabili e il risparmio energetico e
gioco in prima persona e che produ- supporto di consulenza per la realiz-
cano risultati. zazione di nuovi impianti ad energia
A Badia Calavena, di questi perso- rinnovabile.
naggi, ne abbiamo trovati un paio che
meritano tutta la nostra ammirazione. Il Peper Park può essere preso come
Sono l’attuale sindaco Ermanno An- esempio di turismo sostenibile. Gli
selmi e quello che lo ha preceduto obiettivi sopra indicati ne sono una
e gli ha fatto scuola, Stefano valde- prova. Ancora più importante è lo
gamberi. Questo paesetto della Les- scopo finale che ci si è posti al mo-
Agostino Anselmi, nella sua cucina-fucina
sinia, grazie a loro, è diventato la pro- mento della creazione di questa del Ristorante Bogon Bon di Badia
Calavena
va che un diverso modello di sviluppo struttura: non deve rimanere unica.
è possibile, praticabile, conveniente. Il
Circuito Wigwam che da questo bor-
Essa deve essere la “capitale di un
messaggio”: la riqualificazione del
Bogoni
go un anno fa, ha lanciato la Rete dei
Comuni delle CEL (Comunità Energe-
proprio territorio e la relativa promo-
zione, cercando di sviluppare il tutto
alla veronese
tiche Locali) li ringrazia. nel pieno rispetto ambientale. Alla Ingredienti:
fine, nulla è impossibile! • 1 chilo di chioccioloni
(chiusi già spurgati)
Badia Calavena con panoramica della Valle dell’Illasi • 80 gr di olio
• 50 gr di burro
• una grossa cipolla
• 50 gr di prezzemolo
• due spicchi di aglio
• un limone
• un bicchiere di vino
• sale
Preparazione:
I chioccioloni (gasteropodi) ben spur-
gati e schiumati, con paziente lavoro
di leggere bolliture in acqua e sale e
acqua e bicarbonato, indi lavati sotto
acqua corrente, mondati della parte
nera, vengono disposti in una pentola,
in abbondante olio, con tutto il prezze-
molo ben tritato e la cipolla e l’aglio ta-
gliati a fettine sottilissime.
Salare il giusto e aggiungere la scor-
za di limone grattugiata in forno a me-
dia temperatura, cuocere mescolando
di tanto in tanto. Aggiungere periodi-
camente qualche spruzzata di vino e
qualche fiocco di burro e tenere sem-
pre coperto con il coperchio. Cuoce-
re per almeno quattro ore, divenuti te-
neri, servirli bollenti assieme a polenta
appena versata, abbastanza tenera, e
accompagnati da un buon vino.
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23. Prima Posizione SrL
Viale dell’Industria 60 Telefono +39 049 776196
Zona Industriale Fax +39 049 8087806
35129 • Padova • Italy eMail info@prima-posizione.it
24. turismo storico-naturalistico
Panorama mozzafiato dal Castello Pepoli
viaggio a Erice
Un borgo antichissimo appollaiato tra le rocce. Delle sue vestigia puniche e romane non rimane
quasi nulla ma sul celebre santuario di Venere fu edificato un castello che domina ancora l’abitato
e ne determina l’inconfondibile aspetto. Dal rilievo isolato su cui sorge Erice si può spaziare
con lo sguardo su tutto il territorio trapanese: dalle saline di Mozia alle vicine Isole Egadi.
di anna franCa LomBarDo
L
e vie profumano di marzapane e panorama che si ammira salendo per ar- gli di ginestre nel periodo di maggio o la
cannella. Se dovessi descrivere rivare in questa cittadina, meraviglio- nebbia che avvolge le viuzze rendendo-
con gli occhi di una turista la cit- sa sintesi di arte, storia e paesag- la affascinante e misteriosa.
tà di Erice penso che la prima impressio- gio. Al fascino nel percorrere le stradine
ne che ricorderei sarebbe proprio que- che ti proiettano in un mondo così di- Le origini di Erice sono tramandate dalle
sta. E quindi in un primo momento non verso da quello in cui vivi. Un viaggio fonti antiche e si intrecciano con i raccon-
sarebbero stati gli occhi ad aver giocato nel passato, in un medioevo popolato ti mitici: gli Elimi, suoi fondatori, sareb-
d’astuzia ma l’olfatto. Ma è solo un gioco da dame e cavalieri. Come non ricorda- bero il frutto dell’unione di esuli troiani e
e sarebbe irriverente non dare peso al re gli spruzzi odorosi di giallo dei cespu- indigeni; essi costruirono le prime mura
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