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L’appuntamento per le imprese
responsabili
29-30 settembre 2009
Università Bocconi – Milano
www.daldirealfare.eu
n o t i z i e
I N D I R E T T A
La Mostra: “Dal Dire al Fare: Percorsi di Responsabilità Sociale”
Una delle più importanti novità di questa edizione è la prima
Mostra sulla responsabilità sociale organizzata in Italia. Per
realizzarla – per raccontare questo fenomeno complesso e
in continua evoluzione – viene data voce alle Organizzazioni
che credono nella Responsabilità Sociale e che l’hanno fatta
diventare parte della propria cultura.
In questa Mostra, articolata in 60 pannelli, parlano i fatti:
dopo una breve presentazione, ogni organizzazione illustra le
motivazioni che l’hanno portata a impegnarsi nella Responsabilità
Sociale. Per mostrare in modo concreto il proprio impegno,
espone un progetto che ritiene particolarmente significativo e i
relativi risultati: a volte sono numeri, a volte considerazioni sui
ritorni conseguiti.
Ad oggi hanno aderito all’iniziativa: Agos, Arjowiggins Graphic,
Autogrill, Autostrada Pedemontana Lombarda, Autostrade per
l’Italia, Barilla, BCC di Sesto San Giovanni, Best Nest, BIC La
Fucina, Bureau Veritas Italia, Camera di Commercio di Rimini,
CiAl, Coop Lombardia, COOPI, De Cecco, Edison, Erg, Europ Assistance, Fondazione
I-CSR, Fondazione Rava, Fondazione Sodalitas, Gucci, Holcim Italia, InnProduzione,
Koinètica, Loreto Print, Luxottica, Microsoft, Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo,
Monnalisa, Naba, Natuzzi, Nestlé, Novartis Farma, Palm, Pensieri e Colori, Provincia
di Milano Settore Attività Economiche, Provincia di Milano Settore Economato,
“ArticoloVentisette” Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria, Regione
Lombardia, Regione Piemonte, RES Artigiana, Società Cooperativa S. Martino, Sogin,
TEM – Tangenziale Esterna Milanese, Terashop, Terna, UNAR (Ufficio Antidiscriminazioni
Razziali), Unioncamere Lombardia, Valore Sociale, Vodafone Italia.
Anticipazioni sul convegno di apertura
Il programma culturale della quinta edizione del Salone si apre
con il convegno internazionale: L’impresa sostenibile nel nuovo
modello economico (29 settembre, ore 9.30, Aula Magna
Università Bocconi).
Nel particolare momento che l’economia mondiale sta
attraversando si discuterà dei possibili scenari e dei nuovi modelli
d’impresa. Con gli interventi di Richard Howitt*, deputato al
parlamento europeo, e di Gilbert Lenssen, Presidente EABIS
– European Academy of Business in Society, si affronterà l’argomento inquadrandolo
N. 2 – 4 SETTEMBRE 2009
Foto di Paolo Tonato
nel contesto europeo. Elio Borgonovi, docente di Economia delle aziende e delle
amministrazioni pubbliche all’Università Bocconi concluderà questa prima sessione.
Nella seconda parte dell’evento la parola passerà agli imprenditori: la tavola rotonda
Come cambia la cultura d’impresa: esperienze a confronto, condotta da Antonello Piroso,
direttore del TG LA7 vedrà protagonisti: Filippo Antonio De Cecco, Presidente De Cecco;
Raffaele Tognacca, Presidente di ERG Power&Gas ed ERG Renew S.p.A.; Pasquale
Natuzzi, Presidente Gruppo Natuzzi; Pietro Guindani, Presidente Vodafone Italia.
Seguono una riflessione di Pietro Foschi, Presidente Bureau Veritas sul concorso Best
Green Companies e la presentazione del programma generale della manifestazione da
parte del gruppo promotore.
Un intervento molto importante, in chiusura di questa prima sessione di lavori del
Salone, sarà quello di Mario Monti, Presidente dell’Università Bocconi.
La parola alle imprese
Perché le aziende decidono di sostenere un evento come Dal Dire al Fare? Cos’hanno
da comunicare ai propri stakeholder?
Rispondono su questi temi i referenti dei quattro main sponsor della manifestazione.
Intervista a Filippo Antonio De Cecco, Presidente De Cecco
1. Nella vostra azienda la ricerca della qualità del prodotto non si limita al
perimetro dell’impresa, ma investe l’intera filiera. Come affrontate, da questo
punto di vista, il tema della sostenibilità?
Essere un’impresa sostenibile per noi significa essere capaci di generare ricchezza
duratura non solo per l’impresa stessa e per gli azionisti, ma anche per i dipendenti
e per il territorio in cui operiamo, dal rapporto simbiotico che ha sempre legato De
Cecco al suo comprensorio, fino a dissolverne i confini nella contemporanea economia
globalizzata. In tale contesto, l’orientamento all’eccellenza qualitativa, valore primario
De Cecco, si traduce in un approccio sistemico pervasivo ed integrato attraverso
l’adozione volontaria di modelli di gestione e di pratiche di RSI per il governo ed il
controllo dei processi aziendali e della catena di fornitura.
2. De Cecco è una realtà imprenditoriale importante
per il territorio in cui opera. Quali sono le strategie di
coinvolgimento degli stakeholder del territorio a partire dal
pubblico interno (dipendenti e collaboratori )?
Fin dalla ricostruzione in loco dello stabilimento originario raso
al suolo dai bombardamenti tedeschi, nel secondo dopoguerra,
De Cecco potè contare sul know-how accumulato negli anni
precedenti e sulla qualità del lavoro dei suoi dipendenti: l’arte
di fare la pasta tramandata di padre in figlio ed il costante orientamento all’eccellenza
qualitativa rendono da sempre i dipendenti, e collaboratori, coprotagonisti della
valorizzazione del Marchio e compartecipi della crescita sostenibile del Gruppo. Essi
vivono l’esperienza diretta e quotidiana del prodotto e dell’ambiente di lavoro ed
esprimono la qualità del sistema-azienda. È, quindi, fondamentale che si sentano parte
integrante dell’impresa condividendone, in primis, la visione etica.
3. Quali sono le ragioni che vi hanno condotto ad essere sponsor del Salone Dal
Dire al Fare?
DAL DIRE AL FARE è senz’altro una vetrina importante per le aziende che desiderano
stare sul tema ma è anche un esercizio di responsabilità sul “come” starci perché qui
“ci si racconta”. La formula innovativa proposta dagli organizzatori del Salone, fuori
dalla logica dell’evento mediatico puro, esprime, in concreto, la complessa dimensione
culturale della CSR e questo è molto vicino al nostro modo di sentire e vivere la
CSR. Abbiamo, pertanto, la grande opportunità di confrontare ed approfondire con i
pubblici di riferimento il nostro percorso “socialmente responsabile”, e dare, con ciò, un
contributo al dibattito sul “fare responsabile” nei confronti della società, dell’ambiente e
delle generazioni future
Intervista a Angelo Riccio, Responsabile Sostenibilità e Governance ASSQ ERG
1. I temi della sostenibilità e della responsabilità sono per voi temi “forti” e
qualificanti. Quali sono i criteri o, se preferite, la strategia con cui affrontate
questi argomenti?
Crescere in modo sostenibile e competere responsabilmente; ERG ha deciso di
fare impresa adottando la doppia formula della sostenibilità e della responsabilità.
Formula che non è solo una lodevole dichiarazione di intenti ma sopratutto
una maniera innovativa, trasversale e condivisa di creare valore allargato e
sostenibile nel tempo. In sintesi, a livello strategico, un approccio del genere si
traduce nell’integrazione, all’interno del ciclo della pianificazione, dei due concetti
sopraccitati.
2. Il vostro sito web è stato recentemente rivisto e aggiornato. Qual è il ruolo
che assegnate a questo strumento di comunicazione e di coinvolgimento
degli stakeholder?
Chi sono i nostri utenti? E cosa si aspettano? Queste le domande che hanno
guidato la riprogettazione del sito. L’obbiettivo? Creare un canale di comunicazione
sempre più completo, puntuale ed efficace, indispensabile per un’azienda quotata
in borsa e soprattutto per un’impresa che ambisce ad un dialogo continuo e
strutturato con i suoi stakeholder. Volevamo traghettare dal sito inteso come
contenitore-vetrina ad una piattaforma di contenuti e scambio in grado anche di
creare relazioni con gli utenti. A servizio degli obiettivi di chiarezza, trasparenza e
tempestività, una nuova grafica, “pulita”, puntuale rispetto alle aspettative ed ariosa
per una navigazione davvero semplice ed intuitiva.
3. Quali sono le ragioni che vi hanno condotto ad essere sponsor del Salone
Dal Dire al Fare?
In 70 anni di storia, il Gruppo ha preferito sempre mantenere
un approccio estremamente pragmatico; il “fare” è sempre
stato considerato prioritario. Crediamo che oggi i tempi
siano sufficientemente maturi per ampliare l’approccio e per
iniziare anche a “dire”, lasciando, si intende, immutato il ruolo
che l’azione da sempre ricopre. Vogliamo cioè arricchire il
processo “del fare” di un ulteriore e strategico elemento:
una comunicazione più strutturata. Parafrasando lo slogan
del Salone “ Dal Fare al Dire”! Ebbene la concretezza che
informa la manifestazione, ci ha convinto che questo fosse
uno spazio particolarmente adatto, nonché riconosciuto, per iniziare a veicolare, più
compiutamente, un modo di essere che crediamo ci contraddistingua.
Intervista a Paola Peretti, Vice President Corporate Communication Natuzzi
1. Il tema della sostenibilità ambientale entra indubbiamente in modo
significativo nella vostra attività e nelle vostre produzioni. Quali sono, al
riguardo, le strategie con cui lo affrontate?
Da anni il Gruppo Natuzzi si impegna ad adottare una condotta rispettosa
dell’ambiente e non dannosa per l’uomo. Gli aspetti ambientali di ogni attività
aziendale sono costantemente monitorati ed è in atto una razionalizzazione
dell’uso delle risorse con programmi mirati alla riduzione dei consumi energetici
e delle materie prime. Oltre alle consuete attività legate alla certificazione ISO
14001 (monitoraggio delle risorse, recupero dei materiali, scelta di fornitori
certificati), in azienda si studiano, a livello di attività di ricerca, rivestimenti e
materiali innovativi.
2. Nel vostro Codice Etico affermate preliminarmente
che vi siete assegnati il compito di creare valore con
integrità. Il che significa “agire con onestà, lealtà,
trasparenza, nel rispetto delle persone. Ciò implica
innanzitutto la totale osservanza della legge ed anche
un forte senso di responsabilità verso l’azienda e verso
tutti i soggetti coinvolti”. Come traducete tutto ciò nella
pratica quotidiana?
Il Gruppo Natuzzi ha portato il suo impegno “etico”
direttamente nella catena del valore, cercando di
sviluppare percorsi e leve competitive coerenti con uno “sviluppo sostenibile”
per la collettività. Consapevoli della nostra responsabilità nei confronti del
territorio in cui operiamo, dell’ambiente e della società, stiamo cercando di
attuare un percorso che, attraverso la ricerca continua della qualità dei nostri
prodotti, l’utilizzo di fornitori in linea con le norme espresse dal Codice Etico
e le certificazioni di cui disponiamo, possa rispondere in maniera efficace alle
aspettative di tutti i portatori di interesse che ruotano intorno alla nostra attività.
3.Quali sono le ragioni che vi hanno condotto ad essere sponsor del Salone
Dal Dire al Fare?
Con il Salone Dal Dire al Fare, il Gruppo Natuzzi manifesta la sua volontà di portare
avanti un piano di Corporate Social Responsibility attraverso il quale gestire
efficacemente le problematiche d’impatto sociale ed etico dedicato alla tutela
dell’ambiente, alla valorizzazione del territorio e all’innovazione sostenibile.
Intervista a Caterina Torcia, Head of Corporate Responsibility Vodafone Italia
1. L’impegno di Vodafone Italia per il sociale si manifesta in diversi ambiti:
tutela dei minori e delle categorie più deboli o svantaggiate, salute, corretto
utilizzo degli apparecchi telefonici, impatto ambientale. Quali sono i criteri, o
meglio, la strategia con cui affrontate questi argomenti?
Il concetto di Corporate Responsibility (CR) o Responsabilità d’Impresa è
ormai ampiamente condiviso e riconosciuto, le aziende dedicano sempre più
risorse per gestire gli impatti che esse hanno sulla società e sull’ambiente.
Vodafone da diversi anni opera nella direzione di una sempre maggiore
integrazione delle politiche di business con gli interessi dei propri stakeholder
attraverso una strategia di CR condivisa a livello di Gruppo, che intende
cogliere le sfide del mercato e trasformarle in opportunità di sviluppo e
Per non ricevere più la newsletter del Salone “Dal Dire al Fare”, scrivere a marketing@biclafucina.it
crescita sia per l’azienda che per i propri interlocutori. La Responsabilità
d’Impresa in Vodafone e’ un vero impegno volontario: nonostante le TLC non
siano imprese inquinanti c’e’ molta attenzione al tema ambientale sia pur in
modo diverso nei vari paesi del mondo.
2. I temi della sostenibilità e dell’attenzione all’ambiente sono per Vodafone
molto rilevanti. Come viene comunicato questo impegno ai vostri stakeholder
interni ed esterni?
Con il lancio di My Future Vodafone ha rafforzato il concetto
di comunicazione verso l’esterno integrandola con un aspetto
di engagement del cliente. Il cliente (o cittadino) è al centro
della comunicazione e coinvolto in prima persona nella attività
di Responsabilità d’Impresa di Vodafone. My Future coniuga
una serie di iniziative a tutela dell’ambiente tutte finalizzate
all’acquisto di impianti fotovoltaici per le scuole italiane; la
raccolta dei vecchi telefoni presso i Vodafone One, Ecoricarica
(un nuovo taglio di ricarica “eco” da 60 euro) e la vendita
sul sito web delle Ecobag, le borse realizzate riciclando le
nostre affissioni pubblicitarie sono tutte attività che si muovono in un’ottica di
coinvolgimento del cliente.
Un momento importante di incontro con gli stakeholder che sono coinvolti sia
come valutatori degli obiettivi raggiunti sia come “portatori di idee” è il Bilancio di
Responsabilità.
Internamente è stato lanciato il Noilab, uno dei primi esempi di spazio di social
networking esclusivamente destinato ai dipendenti Vodafone che supera gli ostacoli
della comunicazione unilaterale e trasforma la comunicazione interna in un vero
dialogo. Il Noilab ha un Forum delle Idee dedicato a chiunque voglia proporre idee
di business, idee per migliorare la vita in azienda e idee di Responsabilità d’Impresa
3. Per quali motivi sostenete come main sponsor il Salone Dal Dire al Fare?
Il Salone Dal Dire al Fare è un laboratorio in continua evoluzione dove un’azienda
come Vodafone è stimolata dal confronto con altre aziende, esperti del settore,
studenti e chiunque voglia approfondire tematiche di Responsabilità d’impresa.
Un market place dove idee e contenuti trovano la loro concretezza.

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  • 1. L’appuntamento per le imprese responsabili 29-30 settembre 2009 Università Bocconi – Milano www.daldirealfare.eu n o t i z i e I N D I R E T T A La Mostra: “Dal Dire al Fare: Percorsi di Responsabilità Sociale” Una delle più importanti novità di questa edizione è la prima Mostra sulla responsabilità sociale organizzata in Italia. Per realizzarla – per raccontare questo fenomeno complesso e in continua evoluzione – viene data voce alle Organizzazioni che credono nella Responsabilità Sociale e che l’hanno fatta diventare parte della propria cultura. In questa Mostra, articolata in 60 pannelli, parlano i fatti: dopo una breve presentazione, ogni organizzazione illustra le motivazioni che l’hanno portata a impegnarsi nella Responsabilità Sociale. Per mostrare in modo concreto il proprio impegno, espone un progetto che ritiene particolarmente significativo e i relativi risultati: a volte sono numeri, a volte considerazioni sui ritorni conseguiti. Ad oggi hanno aderito all’iniziativa: Agos, Arjowiggins Graphic, Autogrill, Autostrada Pedemontana Lombarda, Autostrade per l’Italia, Barilla, BCC di Sesto San Giovanni, Best Nest, BIC La Fucina, Bureau Veritas Italia, Camera di Commercio di Rimini, CiAl, Coop Lombardia, COOPI, De Cecco, Edison, Erg, Europ Assistance, Fondazione I-CSR, Fondazione Rava, Fondazione Sodalitas, Gucci, Holcim Italia, InnProduzione, Koinètica, Loreto Print, Luxottica, Microsoft, Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, Monnalisa, Naba, Natuzzi, Nestlé, Novartis Farma, Palm, Pensieri e Colori, Provincia di Milano Settore Attività Economiche, Provincia di Milano Settore Economato, “ArticoloVentisette” Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria, Regione Lombardia, Regione Piemonte, RES Artigiana, Società Cooperativa S. Martino, Sogin, TEM – Tangenziale Esterna Milanese, Terashop, Terna, UNAR (Ufficio Antidiscriminazioni Razziali), Unioncamere Lombardia, Valore Sociale, Vodafone Italia. Anticipazioni sul convegno di apertura Il programma culturale della quinta edizione del Salone si apre con il convegno internazionale: L’impresa sostenibile nel nuovo modello economico (29 settembre, ore 9.30, Aula Magna Università Bocconi). Nel particolare momento che l’economia mondiale sta attraversando si discuterà dei possibili scenari e dei nuovi modelli d’impresa. Con gli interventi di Richard Howitt*, deputato al parlamento europeo, e di Gilbert Lenssen, Presidente EABIS – European Academy of Business in Society, si affronterà l’argomento inquadrandolo N. 2 – 4 SETTEMBRE 2009 Foto di Paolo Tonato
  • 2. nel contesto europeo. Elio Borgonovi, docente di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche all’Università Bocconi concluderà questa prima sessione. Nella seconda parte dell’evento la parola passerà agli imprenditori: la tavola rotonda Come cambia la cultura d’impresa: esperienze a confronto, condotta da Antonello Piroso, direttore del TG LA7 vedrà protagonisti: Filippo Antonio De Cecco, Presidente De Cecco; Raffaele Tognacca, Presidente di ERG Power&Gas ed ERG Renew S.p.A.; Pasquale Natuzzi, Presidente Gruppo Natuzzi; Pietro Guindani, Presidente Vodafone Italia. Seguono una riflessione di Pietro Foschi, Presidente Bureau Veritas sul concorso Best Green Companies e la presentazione del programma generale della manifestazione da parte del gruppo promotore. Un intervento molto importante, in chiusura di questa prima sessione di lavori del Salone, sarà quello di Mario Monti, Presidente dell’Università Bocconi. La parola alle imprese Perché le aziende decidono di sostenere un evento come Dal Dire al Fare? Cos’hanno da comunicare ai propri stakeholder? Rispondono su questi temi i referenti dei quattro main sponsor della manifestazione. Intervista a Filippo Antonio De Cecco, Presidente De Cecco 1. Nella vostra azienda la ricerca della qualità del prodotto non si limita al perimetro dell’impresa, ma investe l’intera filiera. Come affrontate, da questo punto di vista, il tema della sostenibilità? Essere un’impresa sostenibile per noi significa essere capaci di generare ricchezza duratura non solo per l’impresa stessa e per gli azionisti, ma anche per i dipendenti e per il territorio in cui operiamo, dal rapporto simbiotico che ha sempre legato De Cecco al suo comprensorio, fino a dissolverne i confini nella contemporanea economia globalizzata. In tale contesto, l’orientamento all’eccellenza qualitativa, valore primario De Cecco, si traduce in un approccio sistemico pervasivo ed integrato attraverso l’adozione volontaria di modelli di gestione e di pratiche di RSI per il governo ed il controllo dei processi aziendali e della catena di fornitura. 2. De Cecco è una realtà imprenditoriale importante per il territorio in cui opera. Quali sono le strategie di coinvolgimento degli stakeholder del territorio a partire dal pubblico interno (dipendenti e collaboratori )? Fin dalla ricostruzione in loco dello stabilimento originario raso al suolo dai bombardamenti tedeschi, nel secondo dopoguerra, De Cecco potè contare sul know-how accumulato negli anni precedenti e sulla qualità del lavoro dei suoi dipendenti: l’arte di fare la pasta tramandata di padre in figlio ed il costante orientamento all’eccellenza qualitativa rendono da sempre i dipendenti, e collaboratori, coprotagonisti della valorizzazione del Marchio e compartecipi della crescita sostenibile del Gruppo. Essi vivono l’esperienza diretta e quotidiana del prodotto e dell’ambiente di lavoro ed esprimono la qualità del sistema-azienda. È, quindi, fondamentale che si sentano parte integrante dell’impresa condividendone, in primis, la visione etica. 3. Quali sono le ragioni che vi hanno condotto ad essere sponsor del Salone Dal Dire al Fare? DAL DIRE AL FARE è senz’altro una vetrina importante per le aziende che desiderano
  • 3. stare sul tema ma è anche un esercizio di responsabilità sul “come” starci perché qui “ci si racconta”. La formula innovativa proposta dagli organizzatori del Salone, fuori dalla logica dell’evento mediatico puro, esprime, in concreto, la complessa dimensione culturale della CSR e questo è molto vicino al nostro modo di sentire e vivere la CSR. Abbiamo, pertanto, la grande opportunità di confrontare ed approfondire con i pubblici di riferimento il nostro percorso “socialmente responsabile”, e dare, con ciò, un contributo al dibattito sul “fare responsabile” nei confronti della società, dell’ambiente e delle generazioni future Intervista a Angelo Riccio, Responsabile Sostenibilità e Governance ASSQ ERG 1. I temi della sostenibilità e della responsabilità sono per voi temi “forti” e qualificanti. Quali sono i criteri o, se preferite, la strategia con cui affrontate questi argomenti? Crescere in modo sostenibile e competere responsabilmente; ERG ha deciso di fare impresa adottando la doppia formula della sostenibilità e della responsabilità. Formula che non è solo una lodevole dichiarazione di intenti ma sopratutto una maniera innovativa, trasversale e condivisa di creare valore allargato e sostenibile nel tempo. In sintesi, a livello strategico, un approccio del genere si traduce nell’integrazione, all’interno del ciclo della pianificazione, dei due concetti sopraccitati. 2. Il vostro sito web è stato recentemente rivisto e aggiornato. Qual è il ruolo che assegnate a questo strumento di comunicazione e di coinvolgimento degli stakeholder? Chi sono i nostri utenti? E cosa si aspettano? Queste le domande che hanno guidato la riprogettazione del sito. L’obbiettivo? Creare un canale di comunicazione sempre più completo, puntuale ed efficace, indispensabile per un’azienda quotata in borsa e soprattutto per un’impresa che ambisce ad un dialogo continuo e strutturato con i suoi stakeholder. Volevamo traghettare dal sito inteso come contenitore-vetrina ad una piattaforma di contenuti e scambio in grado anche di creare relazioni con gli utenti. A servizio degli obiettivi di chiarezza, trasparenza e tempestività, una nuova grafica, “pulita”, puntuale rispetto alle aspettative ed ariosa per una navigazione davvero semplice ed intuitiva. 3. Quali sono le ragioni che vi hanno condotto ad essere sponsor del Salone Dal Dire al Fare? In 70 anni di storia, il Gruppo ha preferito sempre mantenere un approccio estremamente pragmatico; il “fare” è sempre stato considerato prioritario. Crediamo che oggi i tempi siano sufficientemente maturi per ampliare l’approccio e per iniziare anche a “dire”, lasciando, si intende, immutato il ruolo che l’azione da sempre ricopre. Vogliamo cioè arricchire il processo “del fare” di un ulteriore e strategico elemento: una comunicazione più strutturata. Parafrasando lo slogan del Salone “ Dal Fare al Dire”! Ebbene la concretezza che informa la manifestazione, ci ha convinto che questo fosse uno spazio particolarmente adatto, nonché riconosciuto, per iniziare a veicolare, più compiutamente, un modo di essere che crediamo ci contraddistingua.
  • 4. Intervista a Paola Peretti, Vice President Corporate Communication Natuzzi 1. Il tema della sostenibilità ambientale entra indubbiamente in modo significativo nella vostra attività e nelle vostre produzioni. Quali sono, al riguardo, le strategie con cui lo affrontate? Da anni il Gruppo Natuzzi si impegna ad adottare una condotta rispettosa dell’ambiente e non dannosa per l’uomo. Gli aspetti ambientali di ogni attività aziendale sono costantemente monitorati ed è in atto una razionalizzazione dell’uso delle risorse con programmi mirati alla riduzione dei consumi energetici e delle materie prime. Oltre alle consuete attività legate alla certificazione ISO 14001 (monitoraggio delle risorse, recupero dei materiali, scelta di fornitori certificati), in azienda si studiano, a livello di attività di ricerca, rivestimenti e materiali innovativi. 2. Nel vostro Codice Etico affermate preliminarmente che vi siete assegnati il compito di creare valore con integrità. Il che significa “agire con onestà, lealtà, trasparenza, nel rispetto delle persone. Ciò implica innanzitutto la totale osservanza della legge ed anche un forte senso di responsabilità verso l’azienda e verso tutti i soggetti coinvolti”. Come traducete tutto ciò nella pratica quotidiana? Il Gruppo Natuzzi ha portato il suo impegno “etico” direttamente nella catena del valore, cercando di sviluppare percorsi e leve competitive coerenti con uno “sviluppo sostenibile” per la collettività. Consapevoli della nostra responsabilità nei confronti del territorio in cui operiamo, dell’ambiente e della società, stiamo cercando di attuare un percorso che, attraverso la ricerca continua della qualità dei nostri prodotti, l’utilizzo di fornitori in linea con le norme espresse dal Codice Etico e le certificazioni di cui disponiamo, possa rispondere in maniera efficace alle aspettative di tutti i portatori di interesse che ruotano intorno alla nostra attività. 3.Quali sono le ragioni che vi hanno condotto ad essere sponsor del Salone Dal Dire al Fare? Con il Salone Dal Dire al Fare, il Gruppo Natuzzi manifesta la sua volontà di portare avanti un piano di Corporate Social Responsibility attraverso il quale gestire efficacemente le problematiche d’impatto sociale ed etico dedicato alla tutela dell’ambiente, alla valorizzazione del territorio e all’innovazione sostenibile. Intervista a Caterina Torcia, Head of Corporate Responsibility Vodafone Italia 1. L’impegno di Vodafone Italia per il sociale si manifesta in diversi ambiti: tutela dei minori e delle categorie più deboli o svantaggiate, salute, corretto utilizzo degli apparecchi telefonici, impatto ambientale. Quali sono i criteri, o meglio, la strategia con cui affrontate questi argomenti? Il concetto di Corporate Responsibility (CR) o Responsabilità d’Impresa è ormai ampiamente condiviso e riconosciuto, le aziende dedicano sempre più risorse per gestire gli impatti che esse hanno sulla società e sull’ambiente. Vodafone da diversi anni opera nella direzione di una sempre maggiore integrazione delle politiche di business con gli interessi dei propri stakeholder attraverso una strategia di CR condivisa a livello di Gruppo, che intende cogliere le sfide del mercato e trasformarle in opportunità di sviluppo e
  • 5. Per non ricevere più la newsletter del Salone “Dal Dire al Fare”, scrivere a marketing@biclafucina.it crescita sia per l’azienda che per i propri interlocutori. La Responsabilità d’Impresa in Vodafone e’ un vero impegno volontario: nonostante le TLC non siano imprese inquinanti c’e’ molta attenzione al tema ambientale sia pur in modo diverso nei vari paesi del mondo. 2. I temi della sostenibilità e dell’attenzione all’ambiente sono per Vodafone molto rilevanti. Come viene comunicato questo impegno ai vostri stakeholder interni ed esterni? Con il lancio di My Future Vodafone ha rafforzato il concetto di comunicazione verso l’esterno integrandola con un aspetto di engagement del cliente. Il cliente (o cittadino) è al centro della comunicazione e coinvolto in prima persona nella attività di Responsabilità d’Impresa di Vodafone. My Future coniuga una serie di iniziative a tutela dell’ambiente tutte finalizzate all’acquisto di impianti fotovoltaici per le scuole italiane; la raccolta dei vecchi telefoni presso i Vodafone One, Ecoricarica (un nuovo taglio di ricarica “eco” da 60 euro) e la vendita sul sito web delle Ecobag, le borse realizzate riciclando le nostre affissioni pubblicitarie sono tutte attività che si muovono in un’ottica di coinvolgimento del cliente. Un momento importante di incontro con gli stakeholder che sono coinvolti sia come valutatori degli obiettivi raggiunti sia come “portatori di idee” è il Bilancio di Responsabilità. Internamente è stato lanciato il Noilab, uno dei primi esempi di spazio di social networking esclusivamente destinato ai dipendenti Vodafone che supera gli ostacoli della comunicazione unilaterale e trasforma la comunicazione interna in un vero dialogo. Il Noilab ha un Forum delle Idee dedicato a chiunque voglia proporre idee di business, idee per migliorare la vita in azienda e idee di Responsabilità d’Impresa 3. Per quali motivi sostenete come main sponsor il Salone Dal Dire al Fare? Il Salone Dal Dire al Fare è un laboratorio in continua evoluzione dove un’azienda come Vodafone è stimolata dal confronto con altre aziende, esperti del settore, studenti e chiunque voglia approfondire tematiche di Responsabilità d’impresa. Un market place dove idee e contenuti trovano la loro concretezza.