Sica, Airoldi, De Mena, Gagliotti - classe 2G Liceo Mazzini Napoli
1. LA CATTEDRALE METROPOLITANA DI SANTA MARIA
ASSUNTA
La cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta è
una basilica monumentale nonché duomo e sede
dell'arcidiocesi della città di Napoli.
Il Duomo nel 1860, prima e dopo della realizzazione della facciata progettata da Alvino
2. • Il duomo sorge lungo il lato est della via omonima, in una piazzetta
contornata da portici, e ingloba a mo' di cappelle laterali altri due edifici di
culto sorti autonomamente rispetto alla cattedrale: la basilica di Santa
Restituta, che custodisce il battistero più antico d'Occidente[1], quello
di San Giovanni in Fonte, e la reale cappella del Tesoro di san Gennaro, che
conserva le reliquie del santo patrono della città.
Plastico del monumento
3. L'interno, con pianta a croce latina, è costituito da un'aula suddivisa in
tre navate con cappelle laterali; le tre navate sono separate da una sequenza
di otto pilastri per lato, in cui sono incorporati fusti di
antiche colonne romane, sulle quali poggiano gli archi ogivali, decorati a
stucco e marmo.
A ridosso dell’abside della Basilica
di Santa Restituta sono collocati i
due ingressi originari del
Battistero di San Giovanni in
Fonte. L'edificio battesimale è
costituito da piccoli conci di tufo e
si compone di due parti ineguali:
la sala battesimale e
il portico rettangolare separato
dalla sala tramite quattro
sottili colonne e coperto da una
bassa volta.
4. IL FONTE BATTESIMALE
L’edificio fu probabilmente edificato tra il IV e il V secolo d.C. grazie
alla datazione dei mosaici e alle testimonianze scritte della:
“Cronaca di Santa Maria del Principio” e le “ Cronache dei vescovi
della chiesa napoletana”. Al centro della sala, incastonata nel
moderno pavimento, si trova la vasca battesimale dove il fedele,
durante il rito religioso, si immergeva completamente
5. I MOSAICI
La volta e il tamburo del battistero erano ricoperti di mosaici datati al V
secolo.. Ne sono rimaste alcune scene, in parte frammentarie.
6. La calotta della volta è decorata con un cielo punteggiato da stelle d'oro,
bianche e blu, a otto raggi, di ineguale grandezza, e sul quale si staglia il
monogramma di Cristo (Chrismon) tra le lettere alfa e omega. Al di sopra
della croce compare la mano di Dio che regge una corona di alloro
annodata da due nastri le cui estremità svolazzano a destra e sinistra.
7. TRADITIO LEGIS (IL DONO DELLA LEGGE)
In piedi su un globo blu, il Cristo barbato e nimbato porge a Pietro con la
mano destra un rotolo svolto sul quale si legge «Dominus legem dat»
8. La samaritana e le nozze di Cana
In un altro scomparto due scene della vita del Cristo sono giustapposte:
l'incontro con la samaritana al pozzo e il miracolo di Cana. A sinistra del
pozzo è seduto il Cristo. La testa e le spalle sono scomparse, ma rimane il
braccio destro disteso al di sopra del pozzo verso il secchio retto dalla
samaritana
9. La pesca miracolosa o Pietro che cammina sulle acque
A destra della Traditio legis rimane una scena incompleta, con un uomo in
piedi, nimbato, girato a destra. Davanti a lui un mare dove si vedono
dei pesci
10. Le pie donne al sepolcro
• Un personaggio in sandali, tunica clavata e pallio è seduto su una pietra e tiene
nella mano sinistra un volume. Dietro di lui, si vede il basamento di un edificio
• Le pie donne che gli si avvicinavano sono sparite quasi completamente
• Nelle nicchie concave angolari del tamburo sono rappresentati i quattro simboli
degli evangelisti: il bue, l’aquila, il leone e l’angelo
• Sugli archi delle nicchie si vedono due piccoli pastori, seduti di sbieco. Verso l'uno
si dirigono due pecore, verso l'altro due cervi
• Nei pannelli intermedi si vedono quattro personaggi in piedi, in tunica e pallio, che
tengono corone
11. CIO’ CHE CI RIMANE DI QUESTI ULTIMI:
Personaggio nella cui mano vi è un volume
Il leone L’angelo