Rapporto sulle politiche di sostegno al turismo, elaborato da Federturismo-Confindustria, e presentato il 1 dicembre 2015 in Senato al Ministro Dario Franceschini. L'analisi riguarda ognuna delle 20 regioni italiane.
2. DELINEARE
Le diverse policy
regionali in materia di
turismo
AGGIORNARE
E rivisitare alcune
conclusioni del Libro
Bianco di
Federturismo
CONTESTUALIZZARE
La presenza del
turismo nei vari Piani
Operativi Regionali
parte FESR 2014-2020
Colmare gap informativo
3. NAZIONALE
Libro Bianco di
Federturismo Confindustria
Sito web Osservatorio
Nazionale sul Turismo
(ONT)
Sito web Commissione
Europea
Sito web Ministero dei Beni
e delle Attività Culturali e
del Turismo (MiBACT)
GOVERNANCE, LEGISLAZIONE e
POLICY REGIONALI
Portali delle singole
Regioni
Sezioni UE dei portali delle
singole Regioni (o portali
dedicati) sui fondi SIE
RAPPRESENTANTI INDUSTRIA
TURISTICA
Brevi interviste ragionate
ai responsabili della
merceologia del turismo
nelle territoriali aderenti a
Federturismo
Confindustria
La Raccolta del Dato
4. FORMAT QUESTIONARIO
Questionario Federturismo
OGGETTO: Programmazione Turistica Regionale Pluriennale
1 Qual è la legge regionale di riferimento per il settore turistico?
2
È presente un documento di programmazione turistica regionale pluriennale?
a. Se sì, quale?
b. Se no, è previsto dalla normativa regionale la predisposizione di tale documento?
3 Se la programmazione turistica è “scaduta”, è in discussione l’adozione di una nuova programmazione pluriennale in Regione?
4 Com’è composta la governance turistica regionale attualmente?
5 Ritiene che l’attuale organizzazione turistica sia efficiente, efficace e ben organizzata in ottica di mercato?
6
Come valuta l’operato dell’Agenzia Regionale per il turismo, se presente, nella programmazione, progettazione e indirizzo dello sviluppo
turistico?
7 Sono presenti tavoli di discussione inter/intra-settoriali a livello regionale?
8 Quali sono i nodi cruciali per migliorare la governance attuale?
9 Come valuta la collaborazione pubblico-privato nel settore del turismo?
10 È presente un organo/luogo di incontro per la condivisione della strategia turistica con gli operatori privati?
11 Sono presenti e diffuse reti d’impresa tematizzate ed esperienziali (reti d’impresa per prodotto turistico/club di prodotto/consorzi)?
12 È presente un piano dei prodotti turistici?
13 Se sì, è sufficientemente tematizzato, diversificato e integrato?
14 Il portfolio prodotti è sufficientemente targettizzato (per mercati/segmenti), valorizzato e riconoscibile nel web?
15 Sono presenti un Piano di Promo-commercializzazione e/o un Piano di Social Media Marketing?
16 Sono presenti Piani di Eccellenza Turistica o Sistemi di Qualità Turistica?
17 La materia turismo è considerata nella programmazione dei fondi europei POR 2014-2020?
18 Come valuta l’operato della Regione in materia di turismo nel complesso da 1 a 10?
5. DATO QUANTITATIVO
• Sintesi della Governance
Turistica regionale (passato,
presente e futuro) +
confronto con le conclusioni
del Libro Bianco
• Fotografia del portfolio
prodotti turistici
DATO QUALITATIVO
(questionario)
• Implementazione da parte
degli enti preposti
• Sentiment degli imprenditori
del sistema turistico
7. Governance
Turistica: Passato
Legge Regionale N. 18 Del 08 Agosto 2014 – «Organizzazione Del Sistema Turistico In Campania»
Governance
Turistica: Presente
Conclusioni Libro Bianco: debolezze
• L’organizzazione del sistema turistico Campano
non appare chiara, con numerosi soggetti coinvolti
i cui compiti si sovrappongono;
• L’organizzazione del settore turistico della
Campania è improntata su un modello territoriale.
Le competenze sono suddivise secondo una visione
amministrativa del territorio (province, comuni,
ecc.) invece che secondo logiche di mercato,
ovvero di prodotto turistico;
• Riorganizzazione del sistema di governance in linea
con le attuali esigenze del settore e del mercato;
• L’operato di tutto il sistema di governance appare
eccessivamente incentrato sul turismo culturale e
sulle risorse di tipo archeologico, storico ed
artistico, limitando così gli interventi ad un solo
prodotto turistico;
• Creare reti di collaborazione pubblico-private che
uniscano operatori ed istituzioni per competenze
di prodotto turistico, come ad esempio le Unioni di
Prodotto o i Club di Prodotto;
• Creazione di un convention bureau regionale,
come da programma siglato nel 2012, per favorire
lo sviluppo del prodotto congressuale;
• Aggiornamento della legislazione turistica
regionale non solo a livello teorico ma anche e
soprattutto pratico.
ORGANIZZAZIONE FUNZIONE
Regione Campania Partecipazione alla definizione della programmazione turistica nazionale ed europea;
programmazione attività coordinate a sostegno del turismo; disciplina delle attività e
professioni turistiche; definizione modalità d’accesso a finanziamenti; promozione
dell’immagine della Regione; riconoscimento dei poli turistici locali (PTL); istituzione,
regolamentazione e coordinamento dei servizi di informazione e accoglienza turistica (SIAT);
definizione standard di qualità e vigilanza; impianto e aggiornamento del sistema informativo
regionale; regolamentazione demanio marittimo; approvazione dell’atto di indirizzo della
Regione per il turismo e del programma annuale della Regione per il turismo.
Province e Città
Metropolitana
Partecipazione alla formazione dell’atto triennale di indirizzo della Regione per il turismo;
promozione dei PTL anche attraverso la partecipazione ai medesimi.
Comuni Promozione dei PTL anche attraverso la partecipazione ai medesimi; partecipazione
all’attivazione dei SIAT; armonizzazione per l’erogazione dei servizi pubblici; organizzazione dei
servizi turistici di base relativi all’accoglienza; attuazione procedure amministrative in materia
di strutture ricettive e di agenzie di viaggio e turismo; trasmissione dati a fini turistici.
Enti Provinciali e Aziende
Autonome di Soggiorno
Cura e Turismo
La legge regionale n. 18 dell’8 agosto 2014 “Organizzazione del sistema turistico in Campania”
ha previsto lo scioglimento degli enti provinciali per il turismo e delle aziende autonome di cura
e soggiorno e turismo, la cui procedura sarà attuata alla data di effettivo esercizio dell’Agenzia
Regionale.
PTL (Poli Turistici Locali) Forme associative di soggetti pubblici e privati che operano per il turismo all’interno degli
ambiti turistici territoriali omogenei.
Redazione del programma annuale dei servizi e delle attività di promozione turistica del PTL;
attuazione di interventi per il miglioramento della qualità dei servizi turistici, ricettività e
accoglienza; sostegno all’attuazione di interventi per la valorizzazione, qualificazione,
diversificazione dell’offerta turistica; sostegno alle attività e dei processi d’integrazione tra
soggetti pubblici e privati; sostegno alla crescita della cultura dell’ospitalità.
Agenzia Regionale per la
Promozione del Turismo e
dei Beni Culturali della
Campania
La legge regionale n. 18 dell’8 agosto 2014 “Organizzazione del sistema turistico in Campania”
istituisce l’Agenzia regionale per la promozione dl turismo e dei beni culturali della Campania;
ente pubblico non economico, strumentale, dotato di autonomia organizzativa, amministrativa,
patrimoniale e contabile.
Organizzazione attività e iniziative di promozione del turismo e dei beni culturali della
Campania in Itali e all’estero, garantendo unitarietà, coordinamento ed efficacia; gestione
attività di promozione e marketing territoriale in raccordo con club di prodotto e PTL;
monitoraggio flussi turistici; verifica variazione servizi, variabili economiche e sociali;
rilevazione disservizi e reclami; supporto conoscitivo delle attività promozionali e degli
investimenti.
Altri Operatori SIAT, Associazioni Pro loco, Unpli, Rete d’Impresa – Convention Bureau Napoli.
8. Prodotti Turistici:
Passato
Conclusioni Libro Bianco
Prodotti Turistici:
Presente
Strutturazione dei prodotti turistici di nicchia in ottica
motivazionale affinché risultino esperienziali per il turista e
facilmente accessibili;
Innovazione del portfolio prodotti a livello regionale,
ristrutturando i prodotti già consolidati e a sviluppandone di
nuovi, in ottica di mercato, fornendo esperienze e motivazioni al
turista;
Valorizzazione dei prodotti turistici secondari, in modo tale che
la Regione possa posizionarsi sullo scenario come destinazione
multi-prodotto;
Creazione di servizi che rendano il soggiorno dei turisti
esperienziale, incrementando il valore aggiunto percepito e
conseguentemente la redditività degli operatori;
Sensibilizzazione degli operatori del settore riguardo le
potenzialità di sviluppo che il prodotto congressuale può offrire;
Sensibilizzazione delle amministrazioni e degli operatori del
settore circa l’importanza dell’esperienza enogastronomica per
lo sviluppo turistico della Regione;
Valorizzazione dei prodotti turistici secondari da parte della
governance al fine di sviluppare un portfolio di offerta più
equilibrato ed integrato.
Prodotti Turistici Libro Bianco (Non è Presente Un
Piano Dei Prodotti Regionale)
Provincia Main Products Prodotti Secondari
Caserta
Salerno
Balneare
Enogastronomia
Culturale
Natura
Termale
Religioso
Congressuale (Salerno)
Benevento Culturale Enogastronomia
Terme
Natura
Religioso
Avellino Culturale
Natura-vacanza attiva
Montagna invernale
Enogastronomia
Osservazioni
Il turismo in Campania è nato e cresciuto grazie alla domanda.
L’organizzazione e l’offerta turistica sono la conseguenza diretta di
una richiesta del mercato.
La Campania non presenta una gerarchizzazione dei prodotti
turistici o una strategia specifica di prodotto-destinazione .
I prodotti turistici sono proposti in ottica territoriale e di
destinazione piuttosto che in ottica motivazionale come
richiederebbe invece il mercato attuale.
L’enfasi sul prodotto culturale provoca una mancata valorizzazione
dei prodotti secondari, causando da un lato la creazione di
un’offerta mono-prodotto poco attrattiva e competitiva sul
mercato, e dall’altro, la progressiva riduzione delle quote degli altri
prodotti e turismi del territorio che risultano così ulteriormente
svantaggiati.
Non è presente un Piano dei prodotti turistici e non se ne fa cenno
nella nuova normativa che riorganizza il settore turistico campano.
9. Raccomandazioni Federturismo: Futuro
• Necessità di adottare al più presto le delibere attuative della legge regionale n. 18 dell’8
agosto 2014 per rendere quest’ultima attuativa, in quanto si sottolinea che è passato più di
un anno dall’emanazione di suddetta legge riguardo l’»Organizzazione del Sistema Turistico
in Campania».
• Necessità di definire la governance della neo nata Agenzia Regionale per la Promozione del
Turismo e dei Beni Culturali in Campania, e di dotarla al più presto dell’autonomia necessaria
al suo corretto funzionamento.
• Necessità di adozione di un «Programma poliennale degli interventi regionali per la
promozione e la commercializzazione turistica», nel quale si definiscano: le priorità
strategiche per la realizzazione degli interventi per lo sviluppo delle attività di promozione a
carattere locale, nonché le modalità procedurali cui si dovranno attenere i soggetti
proponenti ed attuatori degli interventi stessi.
• Necessità di adottare eventuali iniziative di promozione e valorizzazione dei territori e delle
destinazioni turistiche realizzate tramite l'attuazione dei Programmi di azione, dei STL.
• Necessità di adottare un Piano dei Prodotti Turistici regionali in ottica di mercato, passando
da un’offerta territoriale ad una motivazionale ed esperienziale, tematizzandoli e
gerarchizzandoli.
• Mancanza assoluta di un Piano strategico pluriennale del Turismo, che deve essere
adottato al più presto per definire una strategia comune e condivisa a livello regionale.
• Le risultanze del Libro Bianco di Federturismo non trovano riscontro, in quanto anche se,
dopo molti anni, la Regione si è mossa per riformare la materia turismo, la legge non è
ancora entrata in vigore per la mancanza di delibere attuative.
11. Governance
Turistica: Passato
Modello di governance centralizzato, con competenze operative attribuite a Turismo FVG quale DMO
regionale
Governance
Turistica: Presente
Conclusioni Libro Bianco: debolezze
Organizzazione turistica centralizzata
(DMO regionale) che, in teoria,
consente una maggior efficienza
progettuale;
Buona collaborazione tra istituzioni
e consorzi turistici;
Necessità di formare gli operatori
affinché sviluppino una maggiore
attitudine commerciale;
Mancanza di un prodotto-
destinazione definito;
Perdita di autorevolezza dell’Agenzia
Turismo Friuli Venezia Giulia nei
confronti dei territorio (a giudizio
degli operatori);
Incrementare la collaborazione tra
soggetti pubblici e privati,
condividendo le strategie di
sviluppo.
ORGANIZZAZIONE FUNZIONE
Regione Friuli-
Venezia Giulia
Si occupa della disciplina organica del turismo, definizione della strategia del
sistema turistico, erogazione di misure per gli operatori del settore turistico,
iniziative rivolte a enti pubblici e privati per la promozione e valorizzazione del
territorio, incentivi per il turismo.
Turismo FVG Ente funzionale della Regione preposto alla programmazione, alla progettazione
e all’indirizzo dello sviluppo del sistema turistico. Promozione dell’immagine
complessiva della regione; coordinamento dei diversi attori del sistema turistico;
definizione e sviluppo del sistema di accoglienza turistica; sviluppo delle azioni di
promozione e incentivazione di strumenti di integrazione pubblico - privato;
programmazione, progettazione e indirizzo dello sviluppo del sistema turistico
regionale; definizione di strategie volte all’incremento dei flussi turistici, alla
destagionalizzazione e all’ampliamento dell’offerta.
Consorzi Turistici Sono presenti 8 consorzi turistici: Promotrieste, Consorzio di promozione
turistica del Tarvisiano, di Sella Nevea e del Passo di Pramollo, Consorzio Carnia
Welcome, Lignano Holiday, Consorzio Grado Turismo, Consorzio FriulAlberghi,
Consorzio turistico Gorizia e Isontino, Consorzio Pordenone Turismo-Provincia
Ospitale (Consorzio del Piancavallo non esiste più).
Province Programmazione, promozione, realizzazione, finanziamento o raccordo di
iniziative di valorizzazione ambientale, culturale, paesaggistica finalizzate alla
crescita produttiva ed allo sviluppo qualitativo e quantitativo del settore turistico
nel suo territorio.
Enti di Gestione Lisagest e Git che si occupano della gestione degli stabilimenti balneari
rispettivamente a Lignano Sabbiadoro e a Grado.
La Promotur, che si occupa dello sviluppo della montagna, compresa la gestione
degli impianti sciistici, si fonderà nel 2017 con Turismo FVG.
Altri Operatori G.A.L., uffici I.A.T, pro-loco, enti parco, comuni, comunità montane, reti
d’impresa.
12. Governance Turistica: Presente
Misure Piano del Turismo 2014-2018
MISURA 1 – Creazione Reti d’impresa per Prodotto Turistico
I prodotti regionali sono improntati in un'ottica di destinazione piuttosto che di motivazione. L'obiettivo è la creazione di un sistema integrato di
supporto e coordinamento commerciale per reti di prodotto turistico.
MISURA 2 – Ristrutturazione Rapporti con Territorio
Obiettivo di favorire un maggior allineamento tra le strategie e gli interventi istituzionali e quelli privati.
MISURA 3 – Servizi agli Operatori
Strutturare a livello centrale un sistema di supporto per gli operatori turistici regionali (anche con il sostegno dei responsabili di
prodotto) che eroghi servizi utili agli imprenditori e agli altri soggetti turistici.
• Servizi di consulenza
• Formazione gratuita
• Report per mercato trend di prodotto e di settore
• Area riservata online con materiale e studi
• Sportello di ascolto
MISURA 4 – Supporto a Operatori per Gestione Fondi Europei
MISURA 5 – Formazione ed Altre Iniziative
Creazione di un sistema di formazione e aggiornamento altamente professionalizzante, suddiviso in 4 programmi formativi dedicati al
personale istituzionale, ai singoli operatori, alle reti di impresa e alle altre forme associative e di gestione presenti sul territorio
regionale.
13. Prodotti Turistici:
Passato
Conclusioni Libro Bianco
Prodotti Turistici:
Presente
Misure Piano del Turismo 2014-2018
Politiche di apertura verso nuovi mercati o verso nuovi target
di domanda;
Strategia di posizionamento diversa e immagine che
comunichi un collegamento esperienziale con il territorio;
Club di prodotto poco accessibili e poco evoluti;
Strutturare le risorse dimodoché siano dei veri e propri
prodotti turistici;
Organizzare in maniera più integrata e coesa il portfolio
prodotti, sviluppando la targettizzazione dei prodotti;
Creare un’offerta integrata dove tutti gli elementi sono
collegati;
Facilitare l’offerta a livello commerciale, applicando un
modello simile a quello dei club di prodotto;
Pacchettizzare i prodotti creando pacchetti, offerte, box
vacanza, relativi ad un singolo prodotto turistico;
Formare gli operatori;
Strutturare le risorse immateriali in prodotti altamente
esperienziali;
Realizzare un’attività di comunicazione e promozione
specifica e targettizzata.
Misura 1 – Piano Prodotti Turistici
L’attuale portfolio dei prodotti turistici è organizzato secondo una logica
localistica e territoriale che restituisce un’immagine frammentata e scarsamente
attrattiva. Risulta quindi necessario ridefinire il portfolio prodotti attraverso una
gerarchizzazione degli stessi.
14. Raccomandazioni Federturismo: Futuro
• Razionalizzazione degli sforzi mediante l’accentramento di tutte le funzioni turistiche
nell’Agenzia Turismo FVG.
• Incentivazione alla formazione di collaborazioni pubblico-private e all’istituzione di Reti
d’impresa tra operatori privati per una maggiore concertazione strategica e operativa,
nonché un maggior coordinamento tra Assessorati.
• Orientamento alla definizione di prodotti-destinazioni che mira alla proposta di
un’esperienza turistica e supera la visione meramente territoriale del turismo.
• Creazione di un Piano dei Prodotti Turistici gerarchizzato, tematizzato e targetizzato con
orientamento al mercato, nonché di un Piano di per la promo-commercializzazione di questi.
• La Programmazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha un’impostazione
fortemente orientata al mercato e al turista.
• Le risultanze del Libro Bianco di Federturismo trovano riscontro puntuale nella
Programmazione Regionale.
15. Quadro Sinottico Riassuntivo (aggiornato a Settembre 2015)
REGIONE ULTIMO DOCUMENTO PROGRAMMATICO IN VIGORE
ABRUZZO Piano triennale turismo 2010-2012
BASILICATA Piano turistico regionale 2009-2011 (+ Piano di comunicazione e marketing 2014)
CALABRIA Piano regionale sviluppo turistico sostenibile 2011-2013
CAMPANIA Assente
EMILIA ROMAGNA Programmazione annuale
FRIULI-VENEZIA GIULIA Piano del turismo 2014-2018
LAZIO Piano Turistico Triennale 2015-2017
LIGURIA Piano turistico triennale 2013-2015
LOMBARDIA Assente piano regionale (ogni STL adotta un proprio piano)
MARCHE Piano regionale triennale di promozione turistica 2012-2014
MOLISE Piano strategico per la promozione del sistema turistico 2000-2006
PIEMONTE Programma strategico turismo 2013-2015
PUGLIA Programma triennale di promozione turistica 2012-2014
SARDEGNA Linee guida strategiche triennali del turismo 2013-2015
SICILIA Programma triennale 2015-2017
TOSCANA PRSE – Piano Regionale Sviluppo Economico 2012-2015 (assente piano di settore dedicato)
TRENTINO-ALTO ADIGE
Assente programmazione a livello regionale (governance turistica separata in Provincia autonoma di Trento e Provincia
autonoma di Bolzano)
UMBRIA Documento triennale di indirizzo strategico per il turismo 2014-2016
VALLE D’AOSTA Piano strategico del turismo 2010-2012
VENETO Programmazione annuale
16. POR FESR 2014/2020 FRIULI-VENEZIA GIULIA
Asse Prioritario
Obiettivo
Tematico
Azioni
Sostegno
dell'unione (In
EUR)
ASSE 2
Promuovere la
competitività delle
PMI
OT 3
Promuovere
la
competitività
delle
PMI
AZIONE 2.A.6.1
Descrizione della tipologia e degli esempi delle azioni da
sostenere e del loro contributo atteso agli obiettivi specifici,
compresa, se del caso, l'individuazione dei principali gruppi
di destinatari, dei territori specifici interessati e dei tipi di
beneficiari.
AZIONE 2.3
Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni
intangibili, e accompagnamento dei processi di
riorganizzazione e ristrutturazione aziendale.
a) Sostenere la competitività e l’innovazione tecnologica
delle PMI nei diversi settori del sistema produttivo
regionale, finanziando investimenti tecnologici.
b) Sostenere il consolidamento in chiave innovativa delle
PMI, mediante l'introduzione di servizi e tecnologie
innovative relative all’ICT.
37.963.676
17. POR FESR 2014/2020 CAMPANIA
Asse
Prioritario
Obiettivo
Tematico
Azioni
Sostegno dell'unione
(In EUR)
Asse 2
ICT e agenda
digitale
OT 2
Migliorare l'accesso
alle tecnologie
dell'informazione e
della
comunicazione,
nonché l'impiego e
la qualità delle
medesime
AZIONE
Servizi digitali per la valorizzazione dei Beni Culturali.
AZIONE
Servizi digitali per lo sviluppo turistico.
533.951.931
Asse 3
Competitività dei
sistemi produttivi
OT 3
Promuovere la
competitività delle
PMI, il settore
agricolo e il settore
della pesca e
dell'acquacoltura
AZIONE
Incentivi per lo sviluppo di reti di imprese nell’ambito di parchi e aree protette con priorità alla diffusione di
innovazione di processo ed organizzativa nell’offerta di prodotti culturali, turistici, tradizionali e tipici.
AZIONE
Azioni di supporto alle imprese creative e dello spettacolo nell’ambito di beni o siti culturali e naturali.
AZIONE
Incentivi alle imprese per la diversificazione e la modernizzazione dei sistemi produttivi.
AZIONE
Misure di aiuto per la qualificazione dell’offerta di servizi di supporto alla competitività delle imprese
esistenti e all’attrazione di nuove attività.
AZIONE
Sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione dei “giacimenti” culturali (supportando ad
esempio la creazione di pacchetti e/o itinerari turistici, facility per la partecipazione a fiere, borse, fam trip,
press tour, ecc.).
AZIONE
Azione di sostegno alla competitività delle destinazioni turistiche descritte nell’ambito dell’obiettivo 6.8.
AZIONE
Meccanismi automatici di intervento – e non procedure a “bando” – per la qualificazione dell'offerta e
l’innovazione di prodotto/servizio, strategica ed organizzativa.
1.134.647.853
Non è stato pubblicato online un documento completo di Programmazione Regionale POR/FESR 2014-2020. Le azioni sono elencate nella Deliberazione Giunta Regionale n. 282
del 18/07/2014. OT2 pp. 14-15, OT3 pp. 15-17, OT 6 pp. 23-25.
18. DISOMOGENEITÀ
• In forme e contenuti delle
POLICY regionali
• In livelli e qualità della
GOVERNANCE turistica
regionale
• In peso riconosciuto al turismo
rispetto agli altri settori dello
sviluppo regionale
DEFICIT di
• Programmazione a natura
pluriennale (6 Regioni su 20)
• Modelli di governance di tipo
manageriale (DMO)
• Tematizzazione dell’offerta
turistica
POR FESR 2014-2020
• Riferimenti positivi alla
presenza del turismo
• Assi tematici relativi alle azioni
dedicate al turismo:
• Asse 3 (Sviluppo e
Competitività delle PMI)
• Asse 6 (Tutela dell’Ambiente
e Valorizzazione delle Risorse
Culturali ed Ambientali)
19. Disomogeneità:
debolezza o
opportunità?
In bilico tra vecchi
scenari e la
destinazione che
avanza
Passaparola
digitale VS
economia reale
Fondi Strutturali:
quali opportunità
di miglioramento
L’utilità di
monitorare: non
osservatori ma
finestre sul settore