5. La Moda diventa protagonista
consapevole dei cambiamenti
dettati dalla sempre più
importante questione
ambientale.
6. Dare una vita nuova agli abiti ed ai tessuti di
recupero realizzando prodotti fashion di alto
livello.
7. Ecochic, il riciclo creativo
Il riciclo, oggi non è solo una tendenza, una moda, ma
un’esigenza.
L’idea è quindi di creare oggetti esclusivi interamente
realizzati con materiali di recupero.
Con le nostre scelte possiamo contribuire a diffondere la
consapevolezza che una diversa concezione di moda esiste.
8. In questa nuova edizione di Fashion
Game ti chiediamo di creare un
nuovo manufatto a tua scelta
utilizzando abiti o accessori presi dal
tuo armadio a cui vuoi dare una
seconda vita.
9. Potrai utilizzate abiti o accessori presi dal tuo
armadio o vecchi tessuti e materiali di
scarto.
11. Cosa intendiamo per upcycling?
riciclo creativo - riuso creativo
L’upcycling si differenzia dal recycling per
quanto riguarda i processi di lavorazione, il
loro impatto ambientale e il valore degli
oggetti prodotti.
12. Nel riciclo c’è una rimanipolazione industriale
del materiale di scarto, nell’upcycling si
riusano delle materie prime per
ottenere qualcos’altro.
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15. L’upcycling è un modo più green di intendere
il riciclo: consiste nel trovare un
nuovo utilizzo per un oggetto
che ormai ne è privo.
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17. Non distruggere i materiali
di scarto, convertendoli
invece in oggetti nuovi
upcycling.
28. I benefici per l'ambiente sono molteplici:
• i vecchi oggetti non finiscono nelle discariche
e si riducono così i rilasci di gas tossici;
• si risparmiano le energie e le risorse
necessarie ai processi tradizionali di riciclo;
• infine, con la riduzione dei consumi, si riduce
anche la necessità di produzione.
29. upcycling – riconvertire i materiali dei
prodotti inutilizzati e dargli nuova vita.
Per cui addio costi di smaltimento e crescita
dell’inquinamento.
Non c’è limite alle tipologie di oggetti, vestiti,
accessori che si possono ricavare.
30. “Attenzione”
Saper creare qualcosa di bello riciclando non è
però così semplice come si pensa. Bisogna
avere la capacità di assemblare talvolta piccoli
pezzi, rifinirli bene, cercare materiali più adatti
e inusuali ed è indispensabile saperli vedere in
modo alternativo.
32. Christina Mayer,
Berlino - designer
crea cappotti, giacche e
vestiti incredibili a
partire da sacchi di
farina.
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36. Sander Wassink è un artista
e designer di Berlino, 1980, che ci
incoraggia a rivedere le nostre
idee di bellezza e valore estetico.
Lavora sul concetto di memoria e
conservazione di un passato che
sta scivolando via.
Wassink rivolge la sua attenzione
allo scartato e tenta di re-
immaginare cosa si può fare con
il già parzialmente formato.
Quali nuove possibilità esistono
nelle superfici e materiali che
sono a metà costruite o
semidistrutte.
44. Philippe Werhahn,
Berlino, 1980, è il
designer del brand
Ting Ding un'etichetta
upcycling che riutilizza
pezzi indesiderati di
abbigliamento.
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47. Carla Cixi, Sarda/Berlino,
carlacixicrocheting
È il nome della sua
etichetta dal 2011. Per le
sue collezioni upcycling,
Carla taglia vecchi
indumenti di maglia,
vestiti o pezzi di tessuto in
strisce sottili e utilizza il
materiale in modo
riciclato a uncinetto.
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49.
50.
51. DANIEL KROH, designer
di Berlino, il suo
marchio ReCLOTHINGS
significa upcycling
attraverso abiti da lavoro.
Kroh non è solo
interessato ai materiali
durevoli, ma anche alle
tracce di vita di lavoro
sugli abiti, come spruzzi di
vernice o tagli e cicatrici
sottili, lasciati sul tessuto.
56. ALUC marchio berlinese nato nel 2010
è un etichetta che produce camicie e t-shirt utilizzando tessuti di
avanzi industriali come end-of-roll o stampe e colori di vecchie
collezioni e crea edizioni limitate di classiche shirts e camicette.
Il filo conduttore di tutte le collezioni di ALUC è il collare
staccabile che può essere lavato e indossato separatamente.
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62. Lo stilista Wilfried
Pletzinger ricicla
abbigliamento proveniente
da sportswear, maglieria e
jeans. Questo designer è
affascinato dalla sfida di
sviluppare qualcosa di
nuovo, glamour e
contemporaneo da capi
esistenti.
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67. La designer Karishma
Shahani distilla l'essenza
colorato del suo paese
d'origine l’India in una
splendida collezione di
moda upcycled.
…. imballaggi in plastica
riciclata mescolata con
tessuti naturali come il
cotone, seta, lino e tinge
mussola usando piante
che trova nei mercati
locali.
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71. Il marchio di Valerie Pache
racconta la storia di una raffinata
coscienza ecologica.
Il marchio si concentra su una
produzione completamente francese
con il lavoro fatto a mano nel suo
laboratorio.
Questo marchio crea abiti non solo
con materia prima riciclata da vele di
parapendio ma utilizza anche
tessuti nobili e naturali come la seta
e la canapa organica.
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76. Lisa Våglund designer di
Copenhagen 1990, dice "Credo
che il mio lavoro mi rappresentai
come persona. Il corpo umano è
sempre il punto di partenza: i
diversi modi in cui è possibile
trasformare, enfatizzare e
modificare la sagoma utilizzando
e riutilizzando tessuti è senza fine
".
83. Dove la maggior parte della gente vede
spazzatura, la designer francese
Stefanie Nieuwenhuys vede
opportunità. Dopo aver scoperto piccoli,
trucioli di legno a forma di diamante su
un pavimento durante un workshop
presso la Kingston University di Londra,
avanzi di qualche studente di
architettura. Nieuwenhuys si mise al
lavoro, stratificando gli scarti di legno su
tessuto come squame dei rettili. Il
risultato è una collezione "biomimetica"
di corsetti, abiti da sera, pantaloni che
coniuga le moderne tecniche di taglio
laser con tocco delicato ma impegnativo
di un couturier.
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91. Il marchio britannico
Goodone, lancia
una linea sulla base di
scorte morte e di fine
rotolo di tessuti che
altrimenti sarebbero
stati scartati.
La collezione comprende
capi casual in jersey e
maglieria leggera.
92.
93. Nudiejeans catena di
negozi internazionale
Vende jeans upcycling
Creando anche delle
mini collezioni di
giacche e abiti.
..puoi far riparare i
tuoi amatissimi jeans
gratuitamente. Se i
jeans non vengono
lavati e pulito etc…
potrai avere un kit di
riparazione fai da te.
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102. Trash to trend non è solo un marchio che
utilizza gli scarti per la confezione dei suoi abiti
ma si pone anche come piattaforma online per
i vari designer che sono alla ricerca di scarti
tessili in tutto il mondo oltre che a ricevere
informazioni sulle tecniche di recupero e
progettazione.
103. Progetto quid
Un marchio italiano, anche nato da poco, cui scopo è quello di
creare moda recuperando scarti di tessuti italiani di qualità
facendo lavorare donne con un passato poco felice. Quindi non
solo recupera vecchi materiali ma ridona lavoro e dignità a
donne reinserendole nel sistema sociale.
http://progettoquid.it/progetto/
104. RICIC-LABÒ di Monica Berti e Sara Aurelio a
Genova propone collezioni di abiti realizzati a
mano, partendo da vecchi vestiti e scarti tessili.
105.
106. Occhio del Riciclone ONLUS
Italiana è un’associazione senza
scopo di lucro nata nel 2003 con
l’obiettivo di promuovere la
pratica del riutilizzo e sviluppare
proposte innovative.
Dal 2005 è atelier di moda
produce capi e accessori di
qualitá tra cui la linea Beltbag
nata nel 2007 trasformando le
cinture di sicurezza in borse.
107. By Gentucca Bini,
propone un servizio di
riprogettazione abiti per
il singolo cliente che
rinnova il proprio
guardaroba e per i
negozi monomarca e
multimarca che vogliono
ridare valore ai capi
invenduti.
Gli abiti, riprogettati e
rietichettati
con il marchio by
Gentucca Bini, vengono
poi rimessi sul mercato
ad un proprio prezzo.
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110. From Somewhere - Brand di
abbigliamento femminile “basato” a
Londra e fondato nel 1997 - Orsola di
Castro e Filippo Ricci. Usano materie
prime di gran qualità ma second hand
(scarti industriali) Le serie sono limitate e
fatte in UK e IT con la coop. Rinascere. Le
collezioni sono prodotte utilizzando ottimi
materiali scartati da grandi griffe
internazionali. Stock, ritagli di produzione,
cartelle colore, fine rotolo, fazzoletti,
prove design, prima destinati alle
discariche ora vengono trasformati in
eleganti vestiti e raccontano della
passione per il design, i materiali, e
l'ambiente, ribilanciando il rapporto fra lo
spreco e il consumo.
113. Vecchi teloni di camion, cinture
d’aria, camere d’aria di bici,
airbag. Stanno a Zurigo. Ogni
pezzo è UNICO. esistono da
1993
Oggi Freitag è tessuto o
materiale prodotto entro i
2500 km da Zurigo + 100%
biodegradabili ….
e i bottoni
si svitano e si riusano
perché sono
personalizzati –
perfomance a Venezia alla
biennale del 2015
114. Ilaria Venturini Fendi nel
2006 crea Carmina Campus
Lascia l’azienda di famiglia,
diventa imprenditrice
agricola e Poi inventa
il brand di borse fatte con
materiali recuperati.
A roma nasce Re(f)use
store….
www.carminacampus.org
115. Miyako Kanamori
è un artigiano che
vive a Tokyo e con
il suo libro, Happy
Gloves, ha dato ai
guanti
irrimediabilmente
singoli una nuova
prospettiva di
vita
119. THE POWER OF...
The power of dreamers =
dell’invenzione e della
sorpresa.
The power of nature = bio-eco-chic,
upcycling.
The power of me = il piacere della
personalizzazione.
120. Nel 2016 lasciamo la nostalgia alle spalle,
senza fantasticare su un futuro troppo
lontano. Basiamoci sul presente per creare
bellezza, offrire qualcosa di nuovo, andare
oltre il previsto.
E se la realtà non è sufficiente?
Trasformiamola per renderla più straordinaria.
Date voce alle vostre forze creative!!!
121. THE POWER OF...
The power of dreamers =
dell’invenzione e della
sorpresa.
The power of nature = bio-eco-chic,
upcycling.
The power of me = il piacere della
personalizzazione.
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130. THE POWER OF...
The power of dreamers =
dell’invenzione e della
sorpresa.
The power of nature = bio-eco-chic,
upcycling.
The power of me = il piacere della
personalizzazione.
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141. THE POWER OF...
The power of dreamers =
dell’invenzione e della
sorpresa.
The power of nature = bio-eco-chic,
upcycling.
The power of me = il piacere della
personalizzazione.
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157. THE POWER OF...
The power of dreamers =
dell’invenzione e della
sorpresa.
The power of nature = bio-eco-chic,
upcycling.
The power of me = il piacere della
personalizzazione.
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180. THE POWER OF...
The power of dreamers =
dell’invenzione e della
sorpresa.
The power of nature = bio-eco-chic,
upcycling.
The power of me = il piacere della
personalizzazione.
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191. THE POWER OF...
The power of dreamers =
dell’invenzione e della
sorpresa.
The power of nature = bio-eco-chic,
upcycling.
The power of me = il piacere della
personalizzazione.
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196. La moda oggi non è solo una
moda estetica è anche una
moda etica, che si pone
questioni valoriali profonde
relative alla tutela del
consumatore pur essendo
innovativa ed aperta all’uso
delle tecnologie di ultima
generazione.
197. Oggi il nuovo paradigma è la
sostenibilità portata nella moda,
dove il pubblico diventa sempre
più un consum-attore informato e
attento alle proprie scelte sempre
alla ricerca di nuove aziende
trasparenti e di abiti che
raccontino storie sul rispetto per
l’ambiente e per le persone.
198. Questa è un fantastica opportunità di
lavoro artigianale, per creare pezzi unici
che raccontino la realtà contemporanea,
ri-utilizzando materiali disponibili.
L’upcycling inoltre ti mette in contatto
con un valore che è particolarmente
apprezzato nell’ambito dello stile:
l’artigianato.
199. Con le nostre scelte possiamo contribuire a
diffondere la consapevolezza che una diversa
concezione di moda esiste.
Condividi con noi questa scelta!
Ecochic, il riciclo creativo!
200. • Il Mood Board è una sorta di "quadro creativo" che lo
stilista realizza nella fase iniziale di un processo
creativo.
• In questa sorta di pannello vengono raccolte immagini,
parole, accessori, stoffe e quant'altro che riescano a
trasmettere e a prefigurare le qualità emozionali del
progetto.
• Soltanto osservando il mood si deve riuscire a
percepire in quale direzione si vuole indirizzare il
progetto.
• L'atmosfera creata deve aiutare a produrre idee e a
seguire un filo logico nella progettazione.
201. Step 1 – Analisi ragionate dei trend
La partecipazione al seminario è obbligatoria per poter produrre l'analisi ragionata dei Trend che costituirà il
primo contenuto da presentare alla fine del gioco, unitamente al prodotto.
Step 2 – Storytelling - Alla fine del percorso, insieme al prodotto finito e all’analisi ragionata dei Trend, i candidati
dovranno presentare uno Storytelling fotografico (una storia raccontata tramite una serie di fotografie che
potranno essere presentate anche con un video) che documenti le vari fasi dello svolgimento del progetto,
dall'idea alla realizzazione del prodotto.
Step 3 – Relazione sull’azienda visitata (entro il 31/03/2016) E’ obbligatorio che ogni squadra consegni una
relazione relativa ad una visita aziendale in un’impresa del settore moda segnalata da Confartigianato, che ne
curerà anche l’organizzazione. La relazione rappresenta il contatto diretto con le imprese e gli imprenditori, e
dovrà far emergere la storia aziendale, quello che la distingue, e valorizzare le competenze/professionalità
utilizzate e necessarie. Si tratta di una personalizzazione dell’esperienza in impresa che racconti emozioni e
riflessioni personali sia su quanto vissuto durante la visita. Si potrà accompagnare la relazione con foto, video
ed eventuali interviste, a discrezione dei partecipanti.
CHECK Nella stessa scadenza della relazione, è prevista una verifica sull’avanzamento del lavoro attraverso l’invio
da parte di ogni squadra di una breve nota descrittiva del lavoro svolto, di max 2000 caratteri, in formato
word.
Step 4 - Progettazione I candidati dovranno presentare, in fase conclusiva unitamente al prodotto, anche la
relativa progettazione compilando la scheda che troveranno nella sezione Info/scadenze.
Step 5- Presentazione prodotto (entro il 30/04/2016) I candidati saranno chiamati a presentare il loro manufatto,
assieme al materiale richiesto dagli step, ad una commissione di esperti, illustrando lo studio e l’analisi che li
hanno portati alla loro scelta di stile, di materiali e di design. Le presentazioni alla commissione avverranno
entro la prima metà di maggio 2016. In questa edizione si punta molto sulla presentazione finale da parte dei
ragazzi, che dovranno documentare la loro esperienza, padroneggiando strategie comunicative appropriate
ad esporla, attraverso immagini, musica, video o performance.
202.
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205. La valutazione dei progetti candidati e la selezione dei vincitori è affidata alla
Giuria che applicherà i seguenti parametri valutativi:
•COERENZA: Il manufatto e il materiale realizzato per ogni step dovranno
esprimere coerenza al tema ECOCHIC, provare che la moda etica può essere
di tendenza e anche socialmente utile, rispettosa dell’ambiente, aperta alle
influenze dei Paesi in via di sviluppo e alle diverse culture.
•INNOVAZIONE: Sarà valutata la capacità tecnica e l’originalità apportate
al capo usato presentato per innovarlo e renderlo ECOCHIC.
•TECNICA: Verrà considerata la qualità di tutti gli elaborati presentati, la
completezza della documentazione allegata, la chiarezza tecnica dei
contenuti, la modalità di presentazione.
206. Buon Lavoro a tutti
date voce
alle vostre
forze creative!!!