Una sessantina le imprese presenti al seminario di aggiornamento tecnico-normativo sugli impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione organizzato da Lapam Confartigianato e Formart
3. L’entrata in vigore
• Del Regolamento “Eco – design”
813/2013,
ha stabilito che a partire dal 26ha stabilito che a partire dal 26
settembre 2015 i fabbricanti di caldaie
a gas possono immettere sul mercato
solo:
3
4. a) caldaie con rendimento stagionale
≥ 86% (caldaie a condensazione);
b) caldaie di tipo B11 per sola
sostituzione su CCR esistenti con
rendimento stagionale ≥ 75%,
e questo ha necessariamente
comportato una complessiva revisione
della UNI – CIG 7129 : 2008. 4
16. È stata migliorata l’identificazione del
“ ”:
• contatore
• supporto (P.d.R.)• supporto (P.d.R.)
di pertinenza dell’impresa
distributrice,
e la zona di pertinenza dell'utilizzatore
finale. 16
22. Sono state inserite nuove figure
rappresentanti il rubinetto “punto di
inizio” a squadra in modo da chiarireinizio” a squadra in modo da chiarire
che non necessariamente il rubinetto
deve essere dritto.
22
25. Sono state introdotte alcune nuove
modalità d’installazione come ad
esempio
la posa in asole tecniche ad uso
promiscuo,
precisando che l’uso promiscuo
con sistemi di evacuazione
dei prodotti della combustione.
25
26. Servizi presenti all’interno delle asole
tecnichead uso promiscuo:
a. cavi elettrici,
b. cavi di antenne televisive,
c. condotte dell'acqua
d. e altri servizi in generale.
26
27. In questi casi le tubazioni del gas
inserite in guaine
aerate e gli eventuali servizi elettrici e/oaerate e gli eventuali servizi elettrici e/o
elettronici sempre
inseriti in guaine.
27
28. Le guaine possono essere di materiale
a) metallicoa) metallico
b) o polimerico.
28
29. Vengono meno l’obbligo del pozzetto
ispezionabile nell’interramento dei
giunti meccanici o filettati
e l’obbligo della scatolae l’obbligo della scatola
ispezionabile per le giunzioni
sottotraccia.
L’obbligo rimane solo per i rubinetti.
29
30. È stato ridotto il tempo di collaudo ed
è stata inserita una maggiore
tolleranza nella lettura.tolleranza nella lettura.
In tal modo è stato acclarato che la
tolleranza assoluta non esiste.
30
31. • Tempo necessario per stabilizzare la
pressione non minore di ,
• Tempo di prova .• Tempo di prova .
È stata introdotta la verifica funzionale
dell’impianto.
31
33. Sono state introdotte modifiche in
merito ai punti della norma relativi aimerito ai punti della norma relativi ai
locali di installazione non presidiati
che verranno dotati di sistemi
permanenti di aerazione
33
34. E più precisamente:
i locali presidiati, nei quali sono
installati apparecchi di qualsiasi tipo,installati apparecchi di qualsiasi tipo,
devono aerati e, ove
necessario, ventilati.
34
35. Altra novità riguarda l’installazione di
apparecchi utilizzatori funzionanti con
gas avente densità relativa maggioregas avente densità relativa maggiore
di .
In particolare:
35
36. gli apparecchi devono distare
meno di da:
• cavità,
• depressioni,
• canalizzazioni drenanti,
• pozzetti,
36
37. • tombini,
• caditoie e simili se non sifonati;
• aperture comunicanti con locali• aperture comunicanti con locali
aventi pavimento al disotto del
piano di campagna;
• bocchedi lupo e scannafossi.
37
38. I locali di installazione degli impianti
alimentati a gas avente densità
relativa maggiore di e degli
apparecchi di portata termica
nominale massima maggiore di
,
38
39. possono comunicare direttamente con
le autorimesse fino a posti auto
purché la comunicazione sia protetta
da porte aventi caratteristiche di
resistenza al fuoco e i locali di
installazione .
39
40. Inoltre in presenza di locali che
comunicano tramite scale con locali
sottostanti, l’installazione degli
apparecchi a GPL è consentita solo seapparecchi a GPL è consentita solo se
vengono realizzati dispositivi che
impediscano al gas, in caso di
dispersioni, di insinuarsi nei locali
sottostanti.
40
41. Infine è stato chiarito che gli
apparecchi e gli impianti alimentati a
possono essere installati anche in
aree con profilo altimetrico obliquo
rispetto al pavimento del locale
d’installazione.
41
42. Altra novità riguarda il metodo per la
verifica della funzionalità delle
aperture di aerazione e sostituire
la misura diretta delle dimensioni
dell’apertura di ventilazione nei casi in
cui sono installati apparecchi di tipo
e/o apparecchi di dotati
di termocoppia.
42
43. Il metodo
applicato in presenza di apparecchiapplicato in presenza di apparecchi
di tipo o di apparecchi di cottura
di termocoppia.
43
44. La misura della differenza di
pressione deve essere eseguita con
strumenti di misura della pressione,strumenti di misura della pressione,
aventi le caratteristiche minime di
seguito riportate.
44
46. Aprire le finestre e/o le porte
finestre comunicanti con l’esternofinestre comunicanti con l’esterno
del locale d’installazione degli
apparecchi;
46
47. posizionare lo strumento di misura
della pressione atmosferica in
prossimità della finestra e/o dellaprossimità della finestra e/o della
porta finestra aperta e misurare la
pressione atmosferica;
47
48. senza rimuovere lo strumento
chiudere le finestre e/o le porte
finestre comunicanti con l’esterno
del locale in cui sono installati gli
apparecchi, nonché eventuali porte
comunicanti con locali adiacenti;
48
49. accendere gli apparecchi presenti
nel locale alla portata termica
nominale massima effettiva;
accendere gli eventualiaccendere gli eventuali
elettroventilatori e/o altri
dispositivi che potrebbero mettere
in depressione il locale;
49
50. Nell’arco di funzionamento degli
apparecchi, compreso tra e i
, effettuare almeno misure
della pressione instauratasi nel locale,
a distanza di almeno tra unaa distanza di almeno tra una
misura e l’altra;
calcolare la delle misure
eseguite. 50
51. La differenza tra la pressione
atmosferica misurata all’inizio della
prova
e la media delle misure eseguite
successivamente deve essere
.
51
52. E' stata inserita la possibilità di
evacuare i prodotti della combustione
attraverso canne collettive in pressioneattraverso canne collettive in pressione
positiva con dispositivi che non
permettono il ritorno dei prodotti della
combustione negli apparecchi non in
funzione.
52
53. È possibile progettare e installare
canne collettive in pressione positiva al
servizio di caldaie di tipo con
ventilatore.
53
54. Anche gli apparecchi di tipo devono
rispettare le distanze di “ ”,
pur non disponendo di veri e propri
condotti e terminali di scarico.
54
55. Nel caso di sostituzione di un vecchio
apparecchio collegato ad una canna
collettiva, vigeva il concetto di
similarità.similarità.
Con la nuova norma è possibile
sostituire la vecchia caldaia di tipo
tradizionale con una a condensazione.
55
56. Ciò sarà possibili solo dopo avere
effettuato
una verifica preliminare delle
caratteristiche costruttive della cannacaratteristiche costruttive della canna
fumaria collettiva esistente
e di una verifica dimensionale da parte
di un progettista
56
57. che dovrà valutare la possibilità di
sostituire tutti gli apparecchi collegati
con dei nuovi a condensazione anche in
momenti diversi.
57
58. Per i sistemi operanti in pressione
positiva può essere evitata la prova di
tenuta del sistema fumario, nei casi è
presente una delle seguenti condizioni:
l’intercapedine risulta avere la sezione
di aerazione uguale o maggiore al
della sezione del sistema
fumario; 58
59. l’intercapedine è utilizzata per il
prelievo dell’aria comburente;
il sistema fumario è fornito e definito dail sistema fumario è fornito e definito da
un unico fabbricante che ne specifica le
istruzioni per il collaudo.
59
60. La prevedeva inoltre per i
sistemi intubati operanti in pressione
positiva,
un apertura di ventilazione
dell’intercapedine rivolta verso
l’esterno;
60
61. con la quinta versione della norma se la
sezione libera di ventilazione risulta
essere preponderante rispetto allaessere preponderante rispetto alla
sezione del condotto intubato,
può essere evitata tale apertura.
61
62. la quinta versione della norma
prescrive anche che richiesta la
di un progetto nel caso si
realizzino
sistemi multipli o collettivi
negli altri casi il progetto essere
sostituito da una relazione tecnica.
62
64. L’asola tecnica esistente o di nuova
realizzazione deve essere di materiale
di classe “ ” di reazione al fuoco (
) e deve essere adibita ad
uso esclusivo del nuovo sistema
fumario.
64
65. Se sono rispettate le condizioni di
seguito riportate, è ammesso il
passaggio
a) di tubazioni dell’acquaa) di tubazioni dell’acqua
b) o altri fluidi
all’interno dell’asola tecnica:
65
66. l’intercapedine libera non deve essere
adibita ad aspirazione dell'aria
comburente degli apparecchi
utilizzatori;
la superficie libera non deve risultare
inferiore a quanto di specificato
la distanza fra condotto e tubazione
deve essere non minore di 100 mm. 66
68. L’asola tecnica, oltre a rispettare
eventuali indicazioni del costruttoreeventuali indicazioni del costruttore
del condotto e degli accessori per
l’intubamento, avere le seguenti
caratteristiche:
68
69. assenza di ostruzioni o restringimenti
tali da pregiudicarne la congruenza
strutturale o il funzionamento
termofluido – dinamico;
69
70. pulizia della superficie interna e degli
accessori edili o termo tecnici; in modo
particolare essere
presenti scorie o fuliggine;
70
71. sezione sufficiente a garantire un
agevole ed adeguato inserimento del
nuovo condotto (o dei nuovi condotti,
nel caso di sistemi multipli);nel caso di sistemi multipli);
assenza di danni strutturali tali da
comprometterne l’integrità;
71
72. protezione con dispositivi che
impediscano la penetrazione degli
agenti atmosferici;
accessibilità per le operazioni di pulizia
e di manutenzione ordinaria e
straordinaria.
72
73. Per i sistemi fumari di plastica, sulla
designazione è indicata anche la classe
di posizione, in relazione alla capacitàdi posizione, in relazione alla capacità
dei sistemi di resistere all’azione degli
agenti atmosferici.
73
74. Le classi di posizione sono due:
a) “ ” per sistemi previsti
esclusivamente per l’installazione
all'interno, cioè non esposti agli
agenti atmosferici;
b) " ”, per sistemi previsti per
l'installazione sia all'esterno che
all'interno. 74
78. E' stata inserita la prescrizione che se
tra la posa di un apparecchio e la suatra la posa di un apparecchio e la sua
messa in servizio trascorrono più di
mesi, prima della messa in servizio è
necessario effettuare:
78
79. • la verifica di tenuta dell’impianto
interno ad una pressione compresa
fra e secondo lefra e secondo le
modalità previste dalla UNI 7129 –
1 per i nuovi impianti;
79
80. • la verifica della funzionalità e delle
caratteristiche strutturali del
sistema di evacuazione dei prodottisistema di evacuazione dei prodotti
della combustione secondo le
modalità previste dalla ;
80
81. • il controllo degli apparecchi
secondo le indicazioni riportate nel
libretto di istruzioni fornito dal
fabbricante.
81
83. Trae origine dalla norma UNI 11071 e
non impone, a differenza di questa che,non impone, a differenza di questa che,
come abbiamo già detto, andrà ritirata,
lo scarico delle condense direttamente
nelle fognature.
83
84. UNI 11071:2003 UNI 7129 – 5:2015
Gli apparecchi a condensazione
devono sempre essere collegati
all’impianto smaltimento acque
reflue domestiche a mezzo di un
opportuno collegamento.
Lo scarico delle condense deve
Il sistema di scarico delle
condense può essere
collegato ad un
impianto di smaltimento
reflui domesticiLo scarico delle condense deve
avvenire in apposito impianto di
smaltimento delle acque reflue
domestiche nel rispetto Della
legislazione vigente in materia e
tenendo in considerazione i
regolamenti locali.
reflui domestici
84
85. Lo scarico delle condense
avvenire nel rispetto della legislazione
vigente in materia.
Gli apparecchi a condensazione
essere collegati
all'impianto di scarico delle condense
85
89. • Norma Tecnica
• È una S. T., di applicazione• È una S. T., di applicazione
volontaria, approvata da un
di Normalizzazione.
89
90. • Regola Tecnica
• È una S. T., resa “ ”
in uno stato o parte rilevante di essoin uno stato o parte rilevante di esso
(Regione), mediante disposizioni
legislative.
90
91. • Norma Cogente
• È una norma “ESPRESSAMENTE”• È una norma “ESPRESSAMENTE”
richiamata da una legge e, a volte,
pubblicata sulla G.U.
91
92. • Norma Armonizzata
• Norma Comunitaria, elaborata
sotto mandato della Commissionesotto mandato della Commissione
Europea, nell’ambito di attuazione
di una Direttiva Comunitaria.
92
94. • Articolo 1.
• I materiali, gli apparecchi, le
installazioni e gli impianti a gas,
devono essere realizzati secondo ledevono essere realizzati secondo le
regole specifiche della buona
tecnica per la salvaguardia della
SICUREZZA.
94
95. • Articolo 3.
• Le norme UNI CIG, recepite con
Decreto Ministeriale e pubblicateDecreto Ministeriale e pubblicate
su Gazzetta Ufficiale, sono
considerate REGOLE di buona
tecnica per la sicurezza.
95
96. • Norma Tecnica
• Assicura il rispetto della regola
dell’arte e tutela l’operatore sottodell’arte e tutela l’operatore sotto
il profilo delle responsabilità
civili/amministrative.
96
97. • Norma Cogente
• Assicura la presunzione di
conformità alla regola dell’arte econformità alla regola dell’arte e
tutela l’operatore anche sotto il
profilo delle responsabilità penali.
97
98. • Norma Armonizzata
• Garantisce la “Presunzione di Conformità”ai
“requisiti essenziali”stabiliti da una“requisiti essenziali”stabiliti da una
Direttiva Comunitaria.
• Tutela l’operatore sotto il profilo penale.
98