2. Il linguaggio dell’operatore
• Lo stile comunicativo dell’operatore può aumentare o
ridurre le resistenze dell'utente e quindi può
influenzarne in parte il livello di disponibilità al
cambiamento
• Possiamo distinguere tre tipologie diverse di stile
comunicativo:
direttivo/prescrittivo
anassertivo/passivo
assertivo/motivazionale
4. • Lo stile direttivo è poco centrato sulla persona e
molto centrato sull’obiettivo di cambiamento
dell’operatore
• E’ improntato sul fare domande, (tendenzialmente
chiuse per raccogliere informazioni sui
comportamenti della persona), sul dare informazioni
e prescrivere soluzioni
• Messaggio implicito: “So quello che dovresti fare e ti
dico come farlo”
Lo stile direttivo
5. Lo stile direttivo
Vantaggi
• Manifesta autorevolezza
• Non perde di vista l’obiettivo
• E’ molto diretto
• Riduce i tempi
Svantaggi
• Alimenta le resistenze del paziente
• E’ governato da parte dell’emittente della comunicazione
(comunicazione unidirezionale)
• E’ poco empatico
6. • Lo stile passivo è molto centrato sulla persona e poco
centrato sull’obiettivo di cambiamento
• E’ improntato sull' ascolto
• Utilizza poche domande, tendenzialmente aperte per
consentire alla persona di esplorare la propria situazione
• Messaggio implicito: “Tu sai cosa è giusto fare, ti starò
vicino e lascerò che sia tu a scegliere la strada da
percorrere»
Lo stile passivo/anassertivo
7. Lo stile passivo/anassertivo
Vantaggi
• Manifesta empatia e simpatia
• E’ attento e indirizzato all’altro
• Dà molta importanza alla componente affettiva della
relazione
Svantaggi
• Perde di vista l’obiettivo
• E’ poco finalizzato
8. • Lo stile motivazionale /assertivo è centrato sulla persona
e allo stesso tempo non perde di vista l’obiettivo di
cambiamento concordato fra operatore e utente
(concertazione)
• Utilizza in modo equilibrato le domande,
tendenzialmente aperte, l’ascolto riflessivo e le
informazioni
• Messaggio implicito: “Tu hai dentro di te le buone ragioni
e le risorse per cambiare, io ti accompagnerò indicandoti
la strada e offrendoti la mia esperienza quando
necessario”
Lo stile motivazionale/assertivo
9. Lo stile motivazionale/assertivo
Vantaggi
• Manifesta ascolto e autorevolezza
• Non perde di vista l’obiettivo
• Dà importanza alla relazione
• Non alimenta, ma riduce le resistenze
Svantaggi
• Richiede tempo e attenzione per l’altro
• Richiede consapevolezza di sè
10. • Non è corretto parlare di stile “giusto” o “sbagliato”,
ma di stile appropriato o non appropriato alla
circostanza in cui viene adottato
• Negli interventi che si pongono come obiettivo
‘facilitare il cambiamento di un comportamento a
rischio’, lo stile più appropriato è lo stile
motivazionale/assertivo perché il più adatto a
generare una situazione di collaborazione e di
alleanza fra operatore e utente
Quale stile adottare?
11. • Il linguaggio dell’operatore può influenzare le
reazioni della persona, nel senso che può stimolare
affermazioni di resistenza e/o affermazioni orientate
al cambiamento.
• Lo stile comunicativo che riduce le risposte di
resistenza e stimola le affermazioni orientate al
cambiamento è lo stile motivazionale/assertivo
Conclusioni