Colloquio sull'impresa sociale 2015
Dipartimento PAU, Università Mediterranea di Reggio Calabria
Intervento di Franco Lorenzini (Responsabile Servizio Censimenti Economici, ISTAT)
"La misurazione statistica dell’impresa sociale"
Il nuovo censimento sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ri...Iris Network
Colloquio sull'impresa sociale 2014
Dipartimento di Economia, Perugia
Intervento di Andrea Mancini (già Direttore Dipartimento per i Censimenti e i registri amministrativi e statistici, ISTAT)
"Il nuovo censimento sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ricerca"
Il Censimento delle istituzioni non profit 2011 ha rilevato (al 31/12/2011) la
presenza di 4.758 mila volontari, in crescita rispetto al 2001 del 43,5%. Essi
svolgono attività che incidono fortemente sullo sviluppo economico e sociale
del paese, sulla qualità della vita, le relazioni sociali e il benessere dei cittadini.
Il nuovo censimento sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ri...Iris Network
Colloquio sull'impresa sociale 2014
Dipartimento di Economia, Perugia
Intervento di Andrea Mancini (già Direttore Dipartimento per i Censimenti e i registri amministrativi e statistici, ISTAT)
"Il nuovo censimento sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ricerca"
Il Censimento delle istituzioni non profit 2011 ha rilevato (al 31/12/2011) la
presenza di 4.758 mila volontari, in crescita rispetto al 2001 del 43,5%. Essi
svolgono attività che incidono fortemente sullo sviluppo economico e sociale
del paese, sulla qualità della vita, le relazioni sociali e il benessere dei cittadini.
Il nuovo Censimento Istat sulle istituzioni nonprofit: quali indicazioni per ...Iris Network
Colloquio sull'impresa sociale 2014
Dipartimento di Economia, Perugia
Intervento di Paolo Canino (Fondazione Cariplo)
"Il nuovo Censimento Istat sulle istituzioni nonprofit: quali indicazioni per la ricerca - Crescita occupazione e nuove istituzioni"
L’esposizione si incentra sulla presentazione dei risultati relativi alla regione Marche dei tre censimenti economici del 2011 (sulle imprese e servizi, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche) che l’Istat ha diffuso tramite i propri canali istituzionali.
Sono trattati sia il quadro economico generale, in cui si evidenziano le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni nelle strutture presenti nel territorio e nel mercato del lavoro. Sono presentati nel dettaglio approfondimenti per tipo di rilevazione censuaria a livello provinciale e settoriale sottolineando gli aspetti innovativi delle rilevazioni con alcuni primi approfondimenti tratti dall’indagine campionaria sulle imprese. Sono inoltre analizzate le caratteristiche del multiforme mondo del non profit, l’articolazione delle strutture delle amministrazioni pubbliche e gli effetti di sostituzione fra settori e comparti che stanno avvenendo nel sistema economico della regione.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
Settima Giornata Italiana della Statistica
La statistica che ti porta lontano: vita, lavoro e società in Europa
Vibo Valentia lunedi 30 ottobre 2017
Camera di Commercio di Vibo Valentia Sala Murmura
piazza San Leoluca, Complesso Valentianum 1° piano
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
Note di Data Warehouse e Business Intelligence - Tecniche di Naming Conventio...Massimo Cenci
La naming convention è una componente fondamentale di ogni progetto informatico.
L’obiettivo di questo articolo è quello di suggerire uno standard di nomenclatura
pratico ed efficace per un progetto di Data Warehouse.
(parte 1)
Slide del corso di statistica sociale del Prof. Giorgio Garau, per la laurea in Assistente sociale. Indici di posizione, variabilità e mutua variabilità: concentrazione ed eterogeneità.
Il ruolo della statistica nell'informazione a cura di Lucia Schirru
Corso di Statistica del Prof. Garau.
Slide a cura di Giorgio Garau e Lucia Schirru.
La statistica è un metodo per studiare i caratteri variabili che si rilevano su una collettività, con lo scopo di sintetizzare le informazioni disponibili e di estendere per via induttiva i risultati a casi più generali.
La statistica tratta caratteri, cioè aspetti della realtà osservabili, che devono essere variabili nel senso che possono assumere espressioni differenti; devono poter essere rilevati sui soggetti che li esprimono (cioè le unità statistiche); questi ultimi devono appartenere ad una collettività (un unico dato rilevato su un singolo individuo è privo di interesse per la statistica).
Il nuovo Censimento Istat sulle istituzioni nonprofit: quali indicazioni per ...Iris Network
Colloquio sull'impresa sociale 2014
Dipartimento di Economia, Perugia
Intervento di Paolo Canino (Fondazione Cariplo)
"Il nuovo Censimento Istat sulle istituzioni nonprofit: quali indicazioni per la ricerca - Crescita occupazione e nuove istituzioni"
L’esposizione si incentra sulla presentazione dei risultati relativi alla regione Marche dei tre censimenti economici del 2011 (sulle imprese e servizi, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche) che l’Istat ha diffuso tramite i propri canali istituzionali.
Sono trattati sia il quadro economico generale, in cui si evidenziano le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni nelle strutture presenti nel territorio e nel mercato del lavoro. Sono presentati nel dettaglio approfondimenti per tipo di rilevazione censuaria a livello provinciale e settoriale sottolineando gli aspetti innovativi delle rilevazioni con alcuni primi approfondimenti tratti dall’indagine campionaria sulle imprese. Sono inoltre analizzate le caratteristiche del multiforme mondo del non profit, l’articolazione delle strutture delle amministrazioni pubbliche e gli effetti di sostituzione fra settori e comparti che stanno avvenendo nel sistema economico della regione.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
Settima Giornata Italiana della Statistica
La statistica che ti porta lontano: vita, lavoro e società in Europa
Vibo Valentia lunedi 30 ottobre 2017
Camera di Commercio di Vibo Valentia Sala Murmura
piazza San Leoluca, Complesso Valentianum 1° piano
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
Note di Data Warehouse e Business Intelligence - Tecniche di Naming Conventio...Massimo Cenci
La naming convention è una componente fondamentale di ogni progetto informatico.
L’obiettivo di questo articolo è quello di suggerire uno standard di nomenclatura
pratico ed efficace per un progetto di Data Warehouse.
(parte 1)
Slide del corso di statistica sociale del Prof. Giorgio Garau, per la laurea in Assistente sociale. Indici di posizione, variabilità e mutua variabilità: concentrazione ed eterogeneità.
Il ruolo della statistica nell'informazione a cura di Lucia Schirru
Corso di Statistica del Prof. Garau.
Slide a cura di Giorgio Garau e Lucia Schirru.
La statistica è un metodo per studiare i caratteri variabili che si rilevano su una collettività, con lo scopo di sintetizzare le informazioni disponibili e di estendere per via induttiva i risultati a casi più generali.
La statistica tratta caratteri, cioè aspetti della realtà osservabili, che devono essere variabili nel senso che possono assumere espressioni differenti; devono poter essere rilevati sui soggetti che li esprimono (cioè le unità statistiche); questi ultimi devono appartenere ad una collettività (un unico dato rilevato su un singolo individuo è privo di interesse per la statistica).
la riforma del terzo settore e l'impresa socialeKilowatt
intervento di Simona Rizzo [Kilowatt] a CoopUP Bologna, il percorso di incubazione, networking e formazione di Confcooperativa Bologna e Kilowatt con Emil Banca e Irecoop Emilia Romagna
Giornata di studio, Milano 5 ottobre 2016, MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
L’intervento ha l’obiettivo presentare il Censimento delle istituzioni non profit 2015, ed evidenziarne le nuove opportunità di analisi. Il censimento si inserisce nella nuova strategia censuaria basata sull’integrazione di Registri statistici e rilevazioni campionarie, che consente da un lato di produrre annualmente dati quantitativi relativi alle caratteristiche strutturali del settore non profit, attraverso il registro statistico; dall’altro rileva e approfondisce, biennalmente, informazioni sugli aspetti peculiari e “qualitativi” delle istituzioni non profit italiane. La base informativa generata dal nuovo approccio metodologico risulta così di grande utilità per la produzione di statistiche territoriali che costituiscono elementi indispensabili per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche del territorio. Il registro statistico garantirà annualmente dati strutturali al massimo dettaglio territoriale (comunale); le rilevazioni campionarie garantiranno la diffusione biennale, a livello subregionale (es. aree metropolitane) di dati e approfondimenti coerenti con le esigenze della programmazione politica. Il questionario della rilevazione prevede infatti focus su contenuti informativi che restituiscono nuove e interessanti opportunità di analisi. Sarà così possibile proporre una griglia di lettura utile per cogliere il ruolo del settore non profit nei diversi territori e la sua capacità di generare sviluppo economico e coesione sociale. Questo anche al fine di ripensare politiche “per” e “con” il settore, da considerare nella sua duplice veste di soggetto economico da un lato e di attore, ormai protagonista, delle politiche sociali territoriali.
La rilevazione delle istituzioni non profit nell’ambito del 9° Censimento dell’industria e dei servizi ha fatto riferimento alla situazione al 31 dicembre 2011 censendo 301.191 organizzazioni non profit attive in Italia
04 master nonprofit tor vergata 2014 messina modelli organizzativi e imprendi...Alessandro Messina
Quarta serie di slide utilizzate nel modulo di Economia e finanza delle organizzazioni nonprofit del Master Lavorare nel nonprofit dell'Università di Tor Vergata (Roma2) - A.A. 2013/2014
Convegno Università Luiss - Roma, 23 settembre 2020
Terzo Settore, imprese e benefici sociali
Enti del terzo settore, imprese e benefici sociali: nuovi dati ed evidenze
Welfare e Ben-essere: il ruolo delle imprese nello sviluppo della comunitàaiccon
Presentazione di Paolo Venturi in occasione del convegno "Welfare e (ben) essere: il ruolo delle imprese nello sviluppo della comunità” realizzata dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna con il supporto scientifico di AICCON Ricerca.
Per ulteriori info: http://www.aiccon.it/WELFAREEBENESSEREREGIONEEMILIAROMAGNA.html
IV Rapporto Iris Network - presentazioneIris Network
Presentata martedì 13 aprile la IV edizione del Rapporto sull’impresa sociale di Iris Network: L’impresa sociale in Italia. Identità, ruoli e resilienza.
Il Rapporto è una pubblicazione periodica che descrive lo stato dell’arte e l’evoluzione dell’impresa sociale in Italia.
Agire sulle radici economiche delle disuguaglianze | Maurizio FranziniIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La plenaria pomeridiana del XVII Workshop sull’impresa sociale ha avuto il piacere di ospitare un keynote speech del professor Maurizio Franzini (professore ordinario di Politica Economica, Dipartimento di Economia e Diritto, Sapienza Università Roma) dal titolo Agire sulle radici economiche della disuguaglianza: il ruolo dell’impresa sociale. Ha introdotto l’intervento Carlo Borzaga (Euricse).
Agire sulle radici psicologiche delle disuguaglianze | Chiara VolpatoIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Come l'identità diventa valore | Gianfranco MarocchiIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Come l'identità diventa valore | Sara DepedriIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
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La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Come l'identità diventa valore | Elisa ChiafIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
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La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Introduzione alla XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale | Marco Mus...Iris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Impresa sociale e PubblicaAmministrazione: la sfida degli outcome fund. Una p...Iris Network
Mara Airoldi (Government Outcomes Lab, Blavatnik School of Government, University of Oxford)
Keynote speech
XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
The Demand of Social Finance. Evidence from ItalyIris Network
Marco Musella (Università degli Studi di Napoli "Federico II"), Marco Traversi (Project Ahead), Melania Verde
(Università degli Studi di Napoli "Federico II"), Cristiano Masetto (APEUR)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Impact Investing: a new paradigma for the practitioner. Ten years of experien...Iris Network
Lorenza Morandini, Marco Nannini (Impact Hub Milano)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
“Comunicare è un’impresa. Sociale”. Innovazione e visioni per la comunicazion...Iris Network
Giuseppe Manzo, Maria Felicia Gemelli, Eleonora Vanni (Legacoopsociali)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Capitalising the Social, Socializing Capital?. Le narrative sull’imprenditori...Iris Network
Marco Guglielmo (University of Birmingham)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Rendicontare l’impatto sociale delle imprese sociali e degli enti del terzo s...Iris Network
Marco Bellucci (Università degli Studi di Firenze - ARCO Action Research for CO-development), Carmela Nitti (Università degli Studi di Firenze - ARCO Action Research for CO-development), Chiara Chimirri (ARCO Action Research for CO-development), Luca Bagnoli (Università degli Studi di Firenze)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Un confronto internazionale sulla regolamentazione della trasparenza e della ...Iris Network
Giulia Bellante, Laura Berardi, Michele A. Rea (Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti-Pescara)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Le strategie di finanziamento dell'economia sociale nell'era digitale. Alcuni...Iris Network
Andrea Bassi, Alessandro Fabbri (Università di Bologna)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Le comunità: tra casa, territorio e servizi | WIS18 | Matteo BusnelliIris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Matteo Busnelli (Legacoop Lombardia) nella sessione "Nuove forme dell'abitare".
SESSIONE PARALLELA | giovedì 13 Settembre | ore 14
A cura di Angela Silvia Pavesi | Dipartimento Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano
Rossana Zaccaria | Legacoop Abitanti
Intervengono:
Matteo Busnelli | Legacoop Lombardia
Sara Travaglini | Cooperativa sociale Dar Casa, Milano
Luca Borghi | Cooperativa di abitanti Andria, Correggio (RE)
Zoni | Finabita Legacoop Abitanti
Piccirillo | Confcooperative Habitat
Oggetti alla ricerca. L’abitare, inteso non solo in termini di infrastrutture ma come capacità di insediarsi in contesti sociali ed economici densi di relazioni, rappresenta una sfida di policy making e un campo di azione per una molteplicità di attori: sviluppatori di progetti edilizi, soggetti finanziari, istituzioni pubbliche, gestori di servizi di facilities e di welfare, community manager, produttori di tecnologie ecc. L’insieme di questi soggetti sta dando vita a un ecosistema di risorse che, in forme e modi diversi, “impatta” sui processi di sviluppo abitativo e urbano, operando trasversalmente a diverse politiche (sociali, ambientali, culturali, agricole, economiche, ecc.). L’abitare rappresenta quindi un formidabile generatore di domande di ricerca e, al tempo stesso, un ambito di sperimentazione sociale che scaturisce dall’incrocio tra questo ricco quadro di offerta e una rinnovata “voglia di comunità” che, anche in forma ambivalente, si palesa nella nuova stratificazione della società italiana.
Nuove forme dell'abitare - Cooperativa Di Abitanti | WIS18 | Luca BorghiIris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Luca Borghi (Cooperativa di abitanti Andria) nella sessione "Nuove forme dell'abitare".
SESSIONE PARALLELA | giovedì 13 Settembre | ore 14
A cura di Angela Silvia Pavesi | Dipartimento Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano
Rossana Zaccaria | Legacoop Abitanti
Intervengono:
Matteo Busnelli | Legacoop Lombardia
Sara Travaglini | Cooperativa sociale Dar Casa, Milano
Luca Borghi | Cooperativa di abitanti Andria, Correggio (RE)
Zoni | Finabita Legacoop Abitanti
Piccirillo | Confcooperative Habitat
Oggetti alla ricerca. L’abitare, inteso non solo in termini di infrastrutture ma come capacità di insediarsi in contesti sociali ed economici densi di relazioni, rappresenta una sfida di policy making e un campo di azione per una molteplicità di attori: sviluppatori di progetti edilizi, soggetti finanziari, istituzioni pubbliche, gestori di servizi di facilities e di welfare, community manager, produttori di tecnologie ecc. L’insieme di questi soggetti sta dando vita a un ecosistema di risorse che, in forme e modi diversi, “impatta” sui processi di sviluppo abitativo e urbano, operando trasversalmente a diverse politiche (sociali, ambientali, culturali, agricole, economiche, ecc.). L’abitare rappresenta quindi un formidabile generatore di domande di ricerca e, al tempo stesso, un ambito di sperimentazione sociale che scaturisce dall’incrocio tra questo ricco quadro di offerta e una rinnovata “voglia di comunità” che, anche in forma ambivalente, si palesa nella nuova stratificazione della società italiana.
Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...Iris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Chiara Maria Leveque (Fondazione Lang) nella sessione "Misurare l’impatto: metodologie a supporto del cambiamento".
SESSIONE PARALLELA | venerdì 14 Settembre | ore 9
A cura di Elisa Chiaf | Università degli Studi di Brescia – Socialis
Intervengono:
Sara Depedri | Euricse
Stefano Mantovani | Cooperativa sociale Noncello, Pordenone
Sara Marconi | Rete delle Case del Quartiere, Torino
Stefania Ieluzzi | Comune di Torino – Cascina Roccafranca
Nicola Corini | Cooperativa sociale Cauto, Brescia
Chiara Maria Leveque | Fondazione Lang
Serena Kaneklin | Associazione CAF, Milano
Valentina Tosi, Gabriele Guzzetti | Tiresia, Politecnico di Milano
Matteo Olivo | Cooperativa sociale Uscita di Sicurezza, Grosseto
Oggetti alla ricerca. Negli ultimi anni il tema della misurazione d’impatto è entrato prepotentemente nelle agende delle imprese sociali italiane. Dopo la stagione della “rendicontazione sociale”, si è ora nella fase della “misurazione d’impatto”, tesa a definire se il progetto funziona o se genera il cambiamento atteso. A tali domande è necessario rispondere con metodologie complesse, per questo il supporto della ricerca risulta essere fondamentale. Dai metodi partecipativi alle sperimentazioni controllate randomizzate, l’attenzione sul “come si misura l’impatto” è altissima. Durante la sessione si dibatterà sul tema da un altro punto di vista: “come la misurazione è stata utilizzata”, per il cambiamento organizzativo, il supporto allo sviluppo di una policy, il capacity building o la legittimazione?
Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...
La misurazione statistica dell’impresa sociale
1. COLLOQUIO SCIENTIFICO SULL'IMPRESA SOCIALE
22-23 maggio 2015 – Reggio Calabria
La misurazione statistica dell’impresa sociale
Sfide ed opportunità per la statistica ufficiale
Franco Lorenzini - ISTAT
Responsabile Servizio Censimenti Economici
2. La definizione di impresa sociale della Commissione Europea è
in sostanza basata sull’identificazione di criteri fondamentali:
1. L’obiettivo sociale
2. Limiti nella distribuzione dei profitti
3. La governance partecipativa
4. La dimensione imprenditoriale
L’impresa sociale deve perseguire l’interesse collettivo e della
comunità (interessi sociali, ambientali, ecc.) piuttosto che la
massimizzazione del profitto.
La misurazione statistica dell’impresa sociale, Franco Lorenzini – Reggio Calabria, 22/05/2015
Il contesto definitorio: l’ambito istituzionale europeo (1/2)
3. Caratteristiche di base dell’impresa sociale
• The organisation must engage in economic activity: this means that it
must engage in a continuous activity of production and/or exchange of
goods and/or services;
• It must pursue an explicit and primary social aim: a social aim is one
that benefits society;
• It must have limits on distribution of profits and/or assets: the purpose
of such limits is to prioritise the social aim over profit making;
• It must be independent i.e. organisational autonomy from the State
and other traditional forprofit organisations; and,
• It must have inclusive governance i.e. characterised by participatory
and/ or democratic decision-making processes.
La misurazione statistica dell’impresa sociale, Franco Lorenzini – Reggio Calabria, 22/05/2015
Il contesto definitorio: l’ambito istituzionale europeo (1/2)
4. Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa
sociale e per la disciplina del Servizio civile universale
«qualificazione dell’impresa sociale quale impresa privata con finalità
d’interesse generale, avente come proprio obiettivo primario la
realizzazione di impatti sociali positivi conseguiti mediante la produzione
o lo scambio di beni o servizi di utilità sociale, che destina i propri utili
prevalentemente al raggiungimento di obiettivi sociali e che adotta
modalità di gestione responsabili, trasparenti e che favoriscono il più
ampio coinvolgimento dei dipendenti, degli utenti e di tutti i soggetti
interessati alle sue attività» (Art.6, comma 1a)
Il contesto definitorio: l’ambito istituzionale italiano (1/2)
La misurazione statistica dell’impresa sociale, Franco Lorenzini – Reggio Calabria, 22/05/2015
5. Non esiste ancora una definizione statistica del fenomeno
Riferimenti internazionali a cui far riferimento:
• Handbook on Non-profit Institutions – United Nations 2003
• Sistema europeo dei conti nazionali e regionali (2010)
La cassetta degli attrezzi delle statistica ufficiale per
rilevare l’impresa sociale
La misurazione statistica dell’impresa sociale, Franco Lorenzini – Reggio Calabria, 22/05/2015
6. Handbook on Non-profit Institutions – United Nations 2003
Istituzione non profit
Unità giuridico - economica dotata o meno di personalità giuridica, di
natura privata, che produce beni e servizi destinabili o non destinabili alla
vendita e che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statutarie, non
ha facoltà di distribuire, anche indirettamente, profitti o altri guadagni,
diversi dalla remunerazione del lavoro prestato, ai soggetti che la hanno
istituita o ai soci.
Principali problemi di applicazione per individuare l’impresa sociale:
• L’impresa sociale non necessariamente opera sotto il vincolo della non
redistribuzione degli utili
• Le istituzioni non profit non necessariamente hanno una dimensione
imprenditoriale
La misurazione statistica dell’impresa sociale, Franco Lorenzini – Reggio Calabria, 22/05/2015
7. Il Sistema europeo dei conti nazionali e regionali (Sec) è lo schema di
riferimento per la misurazione dell'attività economica e finanziaria di un
sistema economico. Tale sistema distingue cinque settori istituzionali:
a) società non finanziarie (S11);
b) società finanziarie (S12);
c) amministrazioni pubbliche (S13);
d) Famiglie (S14);
e) istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie (S15).
Sistema europeo dei conti nazionali e regionali (1/2)
La misurazione statistica dell’impresa sociale, Franco Lorenzini – Reggio Calabria, 22/05/2015
8. Potenzialità:
• individua i settori istituzionali in cui
operano le imprese sociali e cioè
quelli delle società non finanziarie e
delle società finanziarie
• consente di individuare le istituzioni
non profit market* che classifica
come società non finanziarie
Limiti:
non introduce ulteriori criteri classificatori
(ad esempio, la dimensione sociale o la
democraticità dei processi decisionali)
per individuare le imprese sociali tra le
società non finanziarie e finanziarie
Sistema europeo dei conti nazionali e regionali (2/2)
* le istituzioni non profit market vendono ad
altri tutto o gran parte di ciò che producono
ad un prezzo economicamente significativo
La misurazione statistica dell’impresa sociale, Franco Lorenzini – Reggio Calabria, 22/05/2015
9. Allora, come misurare l’impresa sociale?
Due strategie ipotizzabili:
Se identificassimo le unità si potrebbe partire dall’uso di archivi
amministrativi completi, aggiornati e revisionati periodicamente per
verificare la permanenza dei requisiti delle unità iscritte.
CRITICITA’: al momento solo per alcune forme organizzative (volontariato e
APS) e solo in alcune regioni sono garantite queste condizioni.
Se la definizione fosse invece legata all’impatto (ex ante o ex post?)
cioè alla valutazione dei beni e servizi prodotti o alla qualità dei
processi interni e dei modi di produzione
CRITICITA’: l’Istat dovrebbe dotarsi di strumenti nuovi in grado di
indagare tali aspetti dell’imprenditorialità sociale, strumenti ancora
non disponibili alla statistica ufficiale.
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10. Allora, come misurare l’impresa sociale?
L’Istat grazie all’utilizzo massiccio di fonti amministrative e all’operazione del
censimento 2011 dispone di un sistema di archivi statistici sulle unità economiche
che include tutte le unità economiche attive su nostro territorio.
La difficoltà nell’individuare l’impresa sociale può essere sintetizzata in due
attività:
1. Individuare i segnali che caratterizzano le unità
2. Verificare la disponibilità di questi segnali, o di loro proxy, tra le informazioni
(trasformate in variabili statistiche) oggi disponibili sulla singola unità economica.
forma giuridica, attività economica, fatturato, risorse umane, voci di bilancio,
market/non market, mutualistiche/di pubblica utilità, prevalente finanziamento
pubblico/privato
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11. Società di capitali,
Consorzi, ……..
Cooperative sociali,
Imprese sociali, …..
Enti lirici,
Federazioni sportive,
IPAB depubblicizzate…
Istituzioni
non profit
Imprese
Istituzioni pubbliche
Il sistema dei registri statistici = valorizzazione del patrimonio informativo residente
negli archivi amministrativi e valorizzazione a fini statistici
Aziende
agricole
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12. Organizzazioni e addetti nei settori
dell’economia Variazione 2001-2011
Lavoratori
nel terzo
settore
Variazione
2001-2011
Nell’ultimo decennio il settore del
non profit ha visto un incremento
considerevole, tanto in termini di
istituzioni come in termini di addetti
e di volontari.
Gli addetti - aumentati di quasi il 40% - arrivano a 680mila e, nel
complesso, i lavoratori nel settore raggiungono il milione (quanto, ad
esempio, tutto il settore trasporto e magazzinaggio, più dei lavoratori nelle
attività finanziarie e assicurative).
Cosa ci dicono i dati censuari: la crescita del non profit
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13. Le attività prevalenti
Quasi due terzi delle istituzioni dichiarano come attività
prevalente la «cultura, sport e ricreazione», ma queste
coinvolgono solo il 19% dei lavoratori.
Al contrario, i settori «classici» e «imprenditivi» del non profit
(istruzione, sanità e assistenza) rappresentano il 17% delle
istituzioni e coinvolgono il 64% di dipendenti e lavoratori esterni.
Le forme giuridiche
I due terzi delle istituzioni non profit sono rappresentate da
associazioni non riconosciute, che impiegano un quarto dei
lavoratori.
Le cooperative sociali, pur essendo il 4% del totale, danno lavoro
al 38% di dipendenti e lavoratori esterni.
Caratteristiche delle organizzazioni non profit
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14. Il sistema produttivo italiano (1) Le Unità giuridico-
economiche
Imprese
Istituzioni
pubbliche
Istituzioni
non profit
Totale
Unità giuridico-
economiche = centri
decisionali
Numero 4.425.950 12.183 301.191 4.739.324
% 93,4 0,3 6,4 100,0
Unità locali = luoghi
di lavoro
Numero 4.775.856 95.611 347.602 5.219.069
% 91,5 1,8 6,7 100,0
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15. Il sistema produttivo italiano (2) – Le Risorse umane
Imprese
Istituzioni
pubbliche
Istituzioni
non profit
Totale
Addetti: indipendenti
v.a. 5.119.968 - - 5.119.968
% 100,0 - - 100,0
Addetti: dipendenti
v.a. 11.304.118 2.842.053 680.811 14.826.982
% 76,2 19,2 4,6 100,0
Totale addetti
v.a. 16.424.086 2.842.053 680.811 19.946.950
% 82,3 14,2 3,4 100,0
Lavoratori esterni
v.a. 421.929 116.429 270.769 809.127
% 52,1 14,4 33,5 100,0
Lavoratori temporanei
v.a. 123.237 11.506 5.544 140.287
% 87,8 8,2 4,0 100,0
Volontari
v.a. - 68.801 4.758.622 4.827.423
% - 1,4 98,6 100,0
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16. 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Nord-ovest
Nord-est
Centro
Sud
Isole
Italia
Market Non market
Istituzioni non profit market/non market per
ripartizione geografica
Una delle proxy di impresa sociale
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Le istituzioni non profit sono distinte in base alla natura market o non market della produzione realizzata. Le istituzioni non
profit market producono beni e/o servizi destinabili alla vendita, a prezzi economicamente significativi.
92mila (30%) istituzioni non profit market
17. individuare la capacità di sostenersi in misura prevalente attraverso la
vendita di beni e servizi prodotti.
rapporto fra i ricavi derivanti dalla vendita di beni e servizi e i costi di
produzione totali (consumi intermedi, redditi da lavoro dipendente,
ammortamenti, altre imposte sulla produzione):
le istituzioni market presentano un rapporto fra i ricavi e i costi
superiore al 50%; di conseguenza hanno come fonte di
finanziamento prevalente i ricavi provenienti dalla vendita di beni e
servizi.
le istituzioni non market presentano un rapporto fra ricavi e costi
inferiore al 50%; la fonte di finanziamento prevalente è
rappresentata da trasferimenti.
Istituzioni market o non market
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18. Istituzioni non profit market/non market per regione
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19. 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Totale
Altro
Fondazione
Ente ecclesiastico
Cooperativa sociale
Associazione non riconosciuta
Associazione riconosciuta
market ad orientamento privato market ad orientamento pubblico non market
Istituzioni non profit market/non market per Forma giuridica e Orientamento
pubblico/privato
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organizzazioni market orientate al privato se i principali acquirenti dei beni e servizi sono
cittadini e imprese, ed orientate al pubblico se i maggiori clienti sono enti pubblici.
20. Dipendenti, volontari e collaboratori delle istituzioni non profit
market/non market
market ad
orientamento
privato
market ad
orientamento
pubblico
totale market totale non market
v.a.
Valore
medio per
INP
v.a.
Valore
medio per
INP
v.a.
Valore
medio per
INP
.
v.a.
Valore
medio per
INP
Dipendenti 189.379 3 380.858 15 570.237 11 110.574 1
Volontari 1.109.943 16 533.969 22 1.643.912 18 3.114.710 15
Collaboratori
esterni
64.950 1 81.884 3 146.834 2 123.935 1
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21. Voci di entrata delle istituzioni non profit
market/non market
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22. 14,9
25,8
32,9
38,6 42,2
54,9
30,6
85,1
74,2
67,1
61,4 57,8
45,1
69,4
0 - 5.000 euro 5.001 - 10.000
euro
10.001 -
30.000 euro
30.001 -
60.000 euro
60.001 -
100.000 euro
oltre i 100.00 Totale
market non market
Istituzioni non profit market/non market per
classi di entrata
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23. 23,4
9,7
76,6
90,3
market non market
pubblico privato
Istituzioni non profit market/non market per
finanziamento prevalente
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24. In definitiva:
Le istituzioni non profit market orientate al pubblico tendono ad essere
più professionalizzate, impiegando in misura maggiore personale
retribuito, più strutturate e concentrate nei comparti della sanità,
dell’assistenza sociale e cioè i settori oggetto delle politiche sociali e
su cui si fondano i sistemi di welfare locale.
Le istituzioni non profit market orientate al privato mercato, rispetto
alle precedenti, presentano una minore complessità organizzativa, si
avvalgono meno frequentemente di lavoratori retribuiti, e sono più
attive nei settori dell’istruzione e della ricreazione.
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25. Attività future dell’Istat:
Censimento permanente che prevede
lo sviluppo di un Registro statistico delle istituzioni
private non-profit analogo a quello già esistente per le
imprese.
La realizzazione di rilevazioni campionarie periodiche a
completamento delle informazioni mancanti nel registro.
Sviluppo di un Conto satellite del settore non profit
nell’ambito del sistema dei conti nazionali SEC2010
(Handbook on Non profit Institutions in the system of National
Accounts, UN 2003).
Conclusioni e nuovi sviluppi
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26. Ulteriori sviluppi possibili:
Istituire un Comitato scientifico con compiti consultivi per l’analisi
dei dati e la progettazione delle nuove indagini sul settore.
Incentivare la ricerca sui microdati, anche mediante accordi di
ricerca con centri esterni
Proseguire nella collaborazione istituzionale con il Ministero del
lavoro e delle politiche sociali
Aumentare lo sforzo di razionalizzazione e normalizzazione delle
definizioni e classificazioni degli archivi amministrativi per
renderne il patrimonio informativo realmente fruibile a fini decisionali
e di ricerca oltre che a fini statistici
A livello internazionale, è possibile un ruolo dell’Istat nella
programmazione delle attività statistiche europee a favore della
crescita armonizzata dell’offerta statistica utile a confronti
internazionali.
Conclusioni e nuovi sviluppi
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27. Grazie per l’attenzione!
Franco Lorenzini - ISTAT
Responsabile Servizio Censimenti Economici
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