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LA VIDEOCAMERA
L’ Obiettivo
Il mirino
Il display LCD
CONOSCERE LE PARTI
IL MIRINO/e il DISPLAY LCD
Il MIRINO ottico è spesso è in bianconero per non influire
sulla
durata della batteria (normalmente la sua durata è
di circa un'ora)
Il MONITOR LCD/ Liquid crystal display
è un piccolo schermo a colori su cui osservare la scena
che si sta riprendendo od una già girata.
OTTICA
Comprende l' OBIETTIVO : termine generico che
descrive un dispositivo ottico in grado di
raccogliere e riprodurre un’ immagine.
Si può costituire di più lenti.
VARIE TIPOLOGIE DI OBIETTIVI
1)Normali
2)Grandangolari
3)Teleobiettivi
4)Zoom
OBIETTIVO
1) Normale : inquadra un campo visivo analogo a quello
dell'occhio umano (viene indicato col valore indicativo di
50mm).
2) Grandangolari: inquadrano con angolo > dell'occhio
umano, arrivando a superare i 180° cioè riprendendo tutto
quello che noi umano possiamo vedere girando la testa da
destra a sinistra (esempio: 35mm, 28mm, 20mm,..).
3) Teleobiettivi: vedono bene oggetti molto lontani da noi, che
noi non riusciamo a distinguere (esempio: 105mm. 135mm,
200mm,..).
4) Zoom : è un obiettivo complesso la cui lunghezza focale
varia tra due valori; uno zoom per camcorder passa da un
valore di grandangolo ad un teleobiettivo.
Due tipologie:
a) Ottico: è effettuato tramite le lenti dell'obiettivo.
b) Digitale: è effettuato da un programma all'interno della telecamera.
N.B: il dispositivo è un accessorio dell’ obiettivo della camcorder
i comandi per la sua regolazione solitamente sono azionabili
a) da una delle tre ghiere vicine all’ obiettivo
b) con un pulsante posto sopra al fusto della camcoder; comandi W/T :
* W = si amplia il campo di ripresa
* T = si chiude la parte di spazio inquadrata
VIDEOCAMERA/Camcorder
è (telecamera + videoregistratore)
La sezione di registrazione (simile a un videoregistratore):
- Registrazione /Rec
- Riproduzione /Play
- Arresto /Stop
- Avanzamento e riavvolgimento/Ffw e Rew
- Apertura vano cassetta /Eject
E’ sempre presente un selettore di
modalità per un uso come videocamera
o come videoregistratore e un pulsante
per l’avvio e l’arresto della ripresa.
COMANDI DI RIPRESA:
A portata di mano si trova
anche un comando
proporzionale per
l’azionamento dello Zoom:
(oltre a quello che si trova nella
ghiera vicino all’ obiettivo)
• FADER, per l’apertura o la chiusura dell’immagine
• BACKLIGHT, Controllo per esposizioni in controluce
• WHITE, per la selezione del bianco
• IRIS, tasto per il controllo del diaframma automatico/manuale e
comando di regolazione
• SHUTTER comando della velocità dell’otturatore
• FUOCO, selezione automatico/manuale e ghiera di regolazione
ALTRI COMANDI/non sempre presenti
N.B. Per ulteriori curiosità sul modello di videocamera e
relative funzioni, guardare il video sottotitolato (inglese)
video che spiega le funzioni della videocamera CANON XH
a1_inglese sottotitolato
Indicazioni di base per iniziare a girare
un video
PRIMI PASSI
IL CONTROLLO DELLA VIDEOCAMERA
 Esistono 4 livelli di controllo che un videografo deve saper
rispettare ed osservare:
 LIVELLO 1/ controllo delle impostazioni di base
 LIVELLO 2/ lavorare con la luce
 LIVELLO 3/ catturare il suono
 LIVELLO 4/ consapevolezza della ripresa o della storia
 Il controllo dei livelli può anche essere incrociato e simultaneo
 STATE INTRAPRENDENDO UNA “SFIDA” CREATIVA (!!!) dal
momento che le vostre competenze tecniche si uniscono alla vostra
creatività.
LIVELLO 1/ CONTROLLO DELLE
IMPOSTAZIONI DI BASE
Controllare quanta luce entri nella videocamera,
modificando le impostazioni del diaframma e la
velocità dell’ otturatore
Variare il bilanciamento del bianco per ottenere l’
effetto desiderato
Usare la messa a fuoco manuale e/o escludere la
stabilizzazione dell’ immagine
IL DIAFRAMMA
è un componente interno dell’ obiettivo, di norma circolare, che
regola o limita la quantità di luce che passa attraverso le lenti
fino al sensore/chip , sia che si tratti di un CCD o CMOS
• Si usa nel momento in cui le condizioni di luce non sono
costanti ( n.b. in una videocamera in cui sia attiva la
regolazione automatica, l’ esposizione del video verrà
modificata in modo automatico, in base alla luce )
• Il comando per la regolazione si può trovare o su una rotella a
lato della camcorder o sulla ghiera dell’ obiettivo; per gli
strumenti touch, sullo schermo, ovviamente.
• Il diaframma agisce anche sulla profondità di campo (PC),
ovvero la porzione di campo a fuoco insieme al soggetto.
Risulterà tanto più ampia quanto minore è l’apertura del
diaframma.
Ergo…
 La PC si estende 1/3 avanti e 2/3 dietro il soggetto
 Un grandangolare ha PC maggiore di un teleobiettivo
 Più lontano è il soggetto maggiore è la PC
 Il diaframma chiuso aumenta la PC, aperto la diminuisce
• Il principio di funzionamento è identico a quello della macchina
fotografica: funzionamento diaframma in una macchina
fotografica_dimostrazione
VELOCITA’ DELL’ OTTURATORE/Shutter
nelle camcorder è un dispositivo elettronico che ha il compito di
controllare per quanto tempo il sensore/chip resta esposto alla
luce; [cfr.1. nella macchina fotografica è un dispositivo meccanico
che controlla per quanto tempo la pellicola resta esposta alla luce;
cfr.2.nel corpo umano: la pupilla è il diaframma mentre l’ otturatore
è la palpebra]
• La funzione più importante dell’ otturatore, oltre a regolare il
livello di luce, è stabilire la dose di nitidezza che ogni
fotogramma video deve mantenere; La quantità di movimento
dell’ immagine è detta “mosso” e può incidere enormemente
sullo stile e l’ atmosfera di un video.
N.B.
Nel caso in cui anche alla massima apertura la luce sia
insufficiente, si ricorre al guadagno/gain (nelle macchine semplici
è automatico) che incrementando l’amplificazione del CCD
porta allo scadimento delle immagini, disturbate da un “effetto
neve”. Il comando si trova sulla camcorder in un pulsantino con
la scritta “gain”
:
• Alti valori dello shutter (maggiori di 1/250 di secondo)
migliorano qualità e definizione dell’immagine, soprattutto
con immagini in movimento
•Bassi valori consentono di catturare immagini in situazioni
di luce bassissima o creare sugli oggetti in movimento effetti
“sfocati” particolari.
N.B. Il tempo massimo di shutter non potrà mai superare 1/25
Nelle telecamere più semplici spesso si trovano dei preset
Shutter/Diaframma:
Ritratto: Diaframma più aperto e shutter regolato di conseguenza
Sport: Shutter alto e Diaframma regolato di conseguenza
Panorama: Diaframma chiuso e shutter regolato di conseguenza
IL BILANCIAMENTO DEL BIANCO/white balance
La telecamera è influenzata dai vari tipi di luce in cui viene impiegata, per
questo è presente un selettore (o una voce di menu) che permette di
scegliere tra alcuni valori pre-impostati:
• Auto: un automatismo ri-bilancia
continuamente
• Indoor: tarato per illuminazione con lampade
a filamento
• Outdoor: tarato per illuminazione solare
MA..
Si può scegliere di effettuare manualmente il
bilanciamento; Prendendo come riferimento un’ area bianca
(generalmente un foglio bianco) e premendo l’apposito
pulsante di taratura;
andrà ovviamente ripetuto ogni volta che muta le condizioni
di illuminazione.
Alcuni camcorder professionali
possono avere delle posizioni
"memoria". Di solito vengono
segnate con 'A' e 'B' servono a
memorizzare due
bilanciamenti del bianco
manuali diversi. Nel caso di
una ripresa matrimoniale, ad
esempio, si può bilanciare il
bianco all'esterno della chiesa
sulla posizione 'A', poi passare
su 'B' e bilanciare l'interno.
LA STABILIZZAZIONE DELL’ IMMAGINE
permette l'acquisizione di immagini e video senza il tremolio
involontario creato dalla mano o dalla nostra respirazione, donando
alle immagini una nitidezza maggiore. E’usato sia nelle fotocamere
che nelle videocamere.
Esistono due tipologie di stabilizzazione:
• Ottica: per le videocamere d’ alta fascia, generalmente è un
elemento supplementare; utilizza un elemento dedicato nell’
obiettivo, che si sposta in base al movimento della telecamera,
in rapporto al soggetto che si sta riprendendo.
• Digitale: funziona con l’ elaborazione dell'immagine da parte
di un processore e di un apposito software preinstallati sul
dispositivo. Funziona solo su apparecchi digitali (siano essi
videocamere o fotocamere). E’ meno costoso da realizzare in
quanto non necessita di una parte meccanica ma è per sua
natura meno efficace e preciso dello stabilizzatore ottico.
ESEMPIO
LIVELLO 2/ LAVORARE CON LE
LUCI
Servirsi della luce per valorizzare il video, utilizzando
ed imparando a conoscere a fondo la luce naturale;
Sapere quando e che tipo di luce aggiungere/luce
artificiale ( es.morbida, dura,di riempimento…)
Luce morbida Luce dura
Esempi:
LA LUCE
Per fare buone riprese serve tanta luce; si misura in Lux, sotto
200lux non ha senso fare riprese a meno non siano eventi irripetibili
da documentare a tutti i costi. Con una telecamera molto buona
non si scende sotto i 20Lux. Alcuni riferimenti:
Alcuni riferimenti:
Lampada per bicicletta 2 W 18
Lampada ad incandescenza 100 W 1250
Lampada fluorescente L 40 W 3200
Lampada vapori Hg 125 W 6300
Bulbo fluorescente 400 W 23000
Lamp. alogenuri metallici 2000 W 190000
Lamp. xenon arco lungo 20000 W 500000
Giornata estiva soleggiata 100000
giornata estiva cielo coperto 20000
Vetrine 3000
Uffici 500
Sale da pranzo 200
Strade (notte) 30
Notte di luna piena 0.25
N.B. PREVENIRE
E’ MEGLIO CHE CURARE !!
VARI TIPI DI LUCE
• Luce frontale: la luce si trova dietro la telecamera e va dritta
in faccia al soggetto. Il risultato è spesso poco soddisfacente
perché l'inquadratura sembra piatta, cioè si perde in
profondità. In più se si stanno riprendendo delle persone i loro
occhi sono socchiusi per via della luce che li colpisce
Foto di Andrew Myers, artista
condizioni di luce naturale
• Luce dall’ alto: tipicamente il sole di mezzogiorno. Anche in
questo caso l'immagine sembra piatta e le ombre sono corte e
scure. Adatta per forme geometriche se desiderate effetti
particolari, non molto per le persone a causa dell'evidente
aumento delle occhiaie e dell'ombra sul mento
Foto di Andrea Circhetta, fotografo
• Luce dal basso: usata per creare effetti drammatici, specie
nelle riprese di persone
• Luce laterale: permette di evidenziare superfici ruvide con
piccoli particolari. Il livello di profondità è elevato, ma per i
ritratti è preferibile una luce meno tagliata, le ombre in questo
caso sono troppo marcate
Carlo Schicchio, “luce…laterale”
• Controluce: si usa per effetti particolari e serve per
evidenziare i contorni del soggetto ripreso
• Luce laterale/frontale: a circa 45°. E' un ottimo
compromesso tra i l’illuminazione frontale e quella laterale,
dato che mantiene un forte senso di profondità, ma con ombre
meno evidenti, specie se è possibile porre un'altra fonte di luce
(o un pannello riflettente bianco, o ancora meglio dorato se la
ripresa deve avere toni caldi) dalla parte opposta, che le attenui.
Per i ritratti è l'ideale nelle più comuni situazioni, e dato la sua
semplicità è molto usata in campo giornalistico o nelle
dirette televisive.
VARI TIPI DI LUCE
“Molti professionisti, sia fotografi che videografi, sono scrupolosi
nel cercare di fare riprese la mattina presto o nel tardo
pomeriggio, durante quei momenti d’ oro in cui la luce è più tenue,
i colori saturi e le ombre non sono troppo lunghe. […]
Se ritenete necessario usare luci supplementari, ci sono kit
di luci sia in vendita che a noleggio, ed anche riflettori
pieghevoli con rivestimento metallico, che possono far rimbalzare
la luce sul soggetto”
condizioni di luce procurata in modo artificiale
Guida completa ai video digitali, National Geographic, p.72
 Strumentazione aggiuntiva per creare artificialmente
più luce
 Allestimento di un set
STRUMENTAZIONE AGGIUNTIVA
• Kit di luci portatile: luci al tungsteno o alogene da posizionare
su un supporto pieghevole; sono luci dotate di uno schermo
resistente al calore e che riflettono la luce. Si posizionano nella
parte superiore della videocamera.
• Morsetti: del tipo a molla, che servono per sorreggere teloni,
sfondi ed il necessario da appendere sul posto
• Grandi manifesti e riflettori orientabili:per riempire le ombre
• Il nastro adesivo telato
• Prolunghe: fondamentali per illuminare una scena
•Luce principale (luce chiave): è
la luce principale che illumina il
soggetto, è la fonte di luce più
forte
•Luce di riempimento: si usa per
diffondere la luce sul soggetto
attenua le ombre nette create
dalla luce principale, di norma ha
una potenza minore rispetto alla
luce principale.
•Luce posteriore: viene utilizzata
per illuminare la parte posteriore
del soggetto in modo da
"staccare" il soggetto dallo sfondo,
spesso si sostituisce con pannelli
riflettenti
ALLESTIMENTO DI UN SET/
tecniche di illuminazione più sofisticate
LIVELLO 3/ CATTURARE IL SUONO
Microfono integrato nella camcorder
Microfoni esterni ( se la camcorder dispone di
uscita/e audio supplementari )
microfono integrato nella camcorder
• Il suo utilizzo è sconsigliabile, in quanto registra ogni minima
inezia, che normalmente un orecchio umano “ignora” o
nemmeno sente.
microfono esterno
• E’ preferibile investire in questo apparecchio; il più diffuso tra i
videografi è della tipologia “a cannoncino“ , molto utile poiché
registra ciò che proviene dalla direzione verso la quale è
orientato; un’ altro modello, invece, è il microfono wireless,
che fornisce una ricezione ottimale e viene “attaccato” al
soggetto che interessa riprendere.
LIVELLO 4/ CONSAPEVOLEZZA
DELLA RIPRESA O DELLA STORIA
Piazzamento
Inquadrature
Composizione
PRESUPPOSTI FONDAMENTALI:
farsi un’ idea del contesto ambientale e
situazionale
avere un fine da perseguire ( anche sulla base dello
storyboard, nel caso di riprese per un cortometraggio)
ERGO PROCEDERE CON:
PIAZZAMENTO
• Tenere la telecamera ferma: per questo è indispensabile l’uso
di un buon cavalletto, stabile e peso. Possibilmente a testa
fluida.
• Più economico può essere il monopiede che spesso si rileva
più efficace del cavalletto stesso specie con le telecamere
piccoline
• Per riprese a mano libera cercare un appoggio, un muro
una colonna aiutano moltissimo
• Per brevi riprese si può ricorrere anche ad una registrazione
in “apnea“, cioè limitando al minimo i movimenti dovuti alla
respirazione
INQUADRATURE
• Ogni inquadratura parte dal 
momento in cui premiamo il 
pulsante di avvio fino a quando 
fermiamo la ripresa con stop.
• La scena invece è l'insieme di più 
inquadrature che hanno la stessa 
unità di luogo e di tempo. 
     Esempio: una persona parla, noi 
la riprendiamo prima di fronte, poi 
di lato, infine ancora di fronte. Le 
tre riprese (fronte / lato / fronte) 
sono inquadrature, l'insieme delle 
tre riprese è una scena.
LE INQUADRATURE SI CLASSIFICANO
 IN 
•Piani sono inquadrature concentrate sulla figura 
umana che mostra la propria totalità di dettagli
•Campi sono inquadrature in cui si da maggior 
risalto allo spazio circostante dove, se presente, si 
muove la figura umana.
IN RIFERIMENTO ALLA FIGURA 
UMANA/ 
n.b. i migliori punti di taglio si fanno sopra o sotto le articolazioni
• Particolare/PART: parte molto ristretta e quindi ravvicinata che 
possiamo inquadrare: un occhio a tutto schermo, il petalo di un fiore, 
una fotografia ripresa da un giornale.
• Primissimo piano/PPP: inquadratura centrale di un viso (non del 
tutto intero).
• Primo piano/PP : riprendo il viso completo ed il collo della persona.
• Mezza figura/ MF: llargo e riprendo anche le spalle e mezzo busto 
della persona (come nei vecchi telegiornali).
• Piano Americano/ PA: nato ad Hollywood, per riprendere fino alle 
ginocchia e far vedere il cinturone e la pistola.
• Figura intera/ FI
PART
PPP
   PP
  MF
PA
  FI
IN RIFERIMENTO ALL’ AMBIENTE
• Dettaglio/ DETT
• Campo Medio/ CM : Al centro ci sono i personaggi
• Campo Totale/ CT: E' come un campo medio ma che presenta 
tutto l'ambiente
• Campo Lungo/ CL: I personaggi si vedono, ma il centro è il 
paesaggio
• Campo Lunghissimo/ CLL:  I personaggi si perdono, sono 
irriconoscibili.
PART
TOT
CM
CL
CLL
CLL :per poter cogliere i particolari servono 12/15Sec
CL: 10/12Sec
CM:  6/8Sec
PA: 4/6Sec
PP : 2/4Sec
PPP :1/2Sec
N.B. per percepire una scena servono almeno 5 fotogrammi
….ma si rasenta il subliminale
Ovviamente ogni piano ha un suo linguaggio e quindi un suo 
uso specifico da parte del regista;
ma da un punto di vista pratico ha pure una sua durata
ottimale. Un’inquadratura deve durare il tempo che serve allo
spettatore per capirla nel suo messaggio e appropriarsi dei 
particolari più caratteristici.
ANGOLAZIONE DELLA VIDEOCAMERA
TRE POSSIBILITA’/ 
dipendono dal tipo di movimento che si effettua con la camcorder
• INQUADRATURA FRONTALE
• INQUADRATURA DALL'ALTO
• INQUADRATURA DAL BASSO
MOVIMENTI DELLA VIDEOCAMERA/
 ognuno di questi movimenti tende a portare allo spettatore sensazioni 
diverse.Per eseguire in modo corretto questi movimenti serve un carrello 
da ripresa
I movimenti si possono essenzialmente dividere in:
Panoramica: La panoramica avviene quando si ruota la telecamera sul
proprio asse, tipicamente quando si ruota la telecamera sul cavalletto
sull’asse verticale per riprendere un panorama (ma non solo).
Carrellata: ogni volta che c’è un movimento lineare. Esso può essere:
 in avanti-indietro (il più comune, lo ZOOM) oppure 
destra-sinistra (e viceversa) oppure
 alto-basso(e viceversa) o anche con 
percorsi trasversali. Ovviamente. 
NB: In generale è bene centellinare i movimenti e quando servono
farli con lentezza e fluidità.
COMPOSIZIONE
Se questo è il nostro 
mirino l’osservatore porrà 
l’attenzione maggiore sui 
quattro punti segnati.
Per questo è bene  
mettere il soggetto in 
corrispondenza di essi
Per lo stesso motivo si è soliti mettere l’orizzonte a 1/3 o 2/3. 
Mai dividere il fotogramma a metà in un panorama
E’ importante tenere d’occhio l’intera inquadratura, non solo 
il soggetto. Nascondere ogni oggetto che abbruttisca 
l’immagine e fare attenzione che l’inquadratura sia diritta 
rispetto a pali muri o cose simili
CONSIGLI FINALI SULLA COMPOSIZIONE
• Se il soggetto in primo piano guarda verso sinistra, lasciate 
aria a sinistra dell’inquadratura,analogamente per la destra, per 
basso-sinistra e così via.
• Se state seguendo un personaggio che cammina ampliate 
questa regola, lo spettatore deve vedere lo spazio che a breve il 
soggetto raggiungerà
• Se qualcuno deve entrare in scena, predisponete 
l’inquadratura per accoglierlo
• Ricordatevi anche di registrare 5 secondi prima e 5 secondi
dopo quello che realmente vi interessa, vi aiuterà moltissimo 
nel montaggio nella scelta del punto di in e out.

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Conoscere la videocamera

  • 2. L’ Obiettivo Il mirino Il display LCD CONOSCERE LE PARTI
  • 3. IL MIRINO/e il DISPLAY LCD Il MIRINO ottico è spesso è in bianconero per non influire sulla durata della batteria (normalmente la sua durata è di circa un'ora) Il MONITOR LCD/ Liquid crystal display è un piccolo schermo a colori su cui osservare la scena che si sta riprendendo od una già girata.
  • 4. OTTICA Comprende l' OBIETTIVO : termine generico che descrive un dispositivo ottico in grado di raccogliere e riprodurre un’ immagine. Si può costituire di più lenti.
  • 5. VARIE TIPOLOGIE DI OBIETTIVI 1)Normali 2)Grandangolari 3)Teleobiettivi 4)Zoom
  • 6. OBIETTIVO 1) Normale : inquadra un campo visivo analogo a quello dell'occhio umano (viene indicato col valore indicativo di 50mm). 2) Grandangolari: inquadrano con angolo > dell'occhio umano, arrivando a superare i 180° cioè riprendendo tutto quello che noi umano possiamo vedere girando la testa da destra a sinistra (esempio: 35mm, 28mm, 20mm,..). 3) Teleobiettivi: vedono bene oggetti molto lontani da noi, che noi non riusciamo a distinguere (esempio: 105mm. 135mm, 200mm,..).
  • 7. 4) Zoom : è un obiettivo complesso la cui lunghezza focale varia tra due valori; uno zoom per camcorder passa da un valore di grandangolo ad un teleobiettivo. Due tipologie: a) Ottico: è effettuato tramite le lenti dell'obiettivo. b) Digitale: è effettuato da un programma all'interno della telecamera. N.B: il dispositivo è un accessorio dell’ obiettivo della camcorder i comandi per la sua regolazione solitamente sono azionabili a) da una delle tre ghiere vicine all’ obiettivo b) con un pulsante posto sopra al fusto della camcoder; comandi W/T : * W = si amplia il campo di ripresa * T = si chiude la parte di spazio inquadrata
  • 8.
  • 9. VIDEOCAMERA/Camcorder è (telecamera + videoregistratore) La sezione di registrazione (simile a un videoregistratore): - Registrazione /Rec - Riproduzione /Play - Arresto /Stop - Avanzamento e riavvolgimento/Ffw e Rew - Apertura vano cassetta /Eject
  • 10. E’ sempre presente un selettore di modalità per un uso come videocamera o come videoregistratore e un pulsante per l’avvio e l’arresto della ripresa. COMANDI DI RIPRESA: A portata di mano si trova anche un comando proporzionale per l’azionamento dello Zoom: (oltre a quello che si trova nella ghiera vicino all’ obiettivo)
  • 11. • FADER, per l’apertura o la chiusura dell’immagine • BACKLIGHT, Controllo per esposizioni in controluce • WHITE, per la selezione del bianco • IRIS, tasto per il controllo del diaframma automatico/manuale e comando di regolazione • SHUTTER comando della velocità dell’otturatore • FUOCO, selezione automatico/manuale e ghiera di regolazione ALTRI COMANDI/non sempre presenti N.B. Per ulteriori curiosità sul modello di videocamera e relative funzioni, guardare il video sottotitolato (inglese) video che spiega le funzioni della videocamera CANON XH a1_inglese sottotitolato
  • 12. Indicazioni di base per iniziare a girare un video PRIMI PASSI
  • 13. IL CONTROLLO DELLA VIDEOCAMERA  Esistono 4 livelli di controllo che un videografo deve saper rispettare ed osservare:  LIVELLO 1/ controllo delle impostazioni di base  LIVELLO 2/ lavorare con la luce  LIVELLO 3/ catturare il suono  LIVELLO 4/ consapevolezza della ripresa o della storia  Il controllo dei livelli può anche essere incrociato e simultaneo  STATE INTRAPRENDENDO UNA “SFIDA” CREATIVA (!!!) dal momento che le vostre competenze tecniche si uniscono alla vostra creatività.
  • 14. LIVELLO 1/ CONTROLLO DELLE IMPOSTAZIONI DI BASE Controllare quanta luce entri nella videocamera, modificando le impostazioni del diaframma e la velocità dell’ otturatore Variare il bilanciamento del bianco per ottenere l’ effetto desiderato Usare la messa a fuoco manuale e/o escludere la stabilizzazione dell’ immagine
  • 15. IL DIAFRAMMA è un componente interno dell’ obiettivo, di norma circolare, che regola o limita la quantità di luce che passa attraverso le lenti fino al sensore/chip , sia che si tratti di un CCD o CMOS • Si usa nel momento in cui le condizioni di luce non sono costanti ( n.b. in una videocamera in cui sia attiva la regolazione automatica, l’ esposizione del video verrà modificata in modo automatico, in base alla luce ) • Il comando per la regolazione si può trovare o su una rotella a lato della camcorder o sulla ghiera dell’ obiettivo; per gli strumenti touch, sullo schermo, ovviamente.
  • 16. • Il diaframma agisce anche sulla profondità di campo (PC), ovvero la porzione di campo a fuoco insieme al soggetto. Risulterà tanto più ampia quanto minore è l’apertura del diaframma. Ergo…  La PC si estende 1/3 avanti e 2/3 dietro il soggetto  Un grandangolare ha PC maggiore di un teleobiettivo  Più lontano è il soggetto maggiore è la PC  Il diaframma chiuso aumenta la PC, aperto la diminuisce • Il principio di funzionamento è identico a quello della macchina fotografica: funzionamento diaframma in una macchina fotografica_dimostrazione
  • 17.
  • 18. VELOCITA’ DELL’ OTTURATORE/Shutter nelle camcorder è un dispositivo elettronico che ha il compito di controllare per quanto tempo il sensore/chip resta esposto alla luce; [cfr.1. nella macchina fotografica è un dispositivo meccanico che controlla per quanto tempo la pellicola resta esposta alla luce; cfr.2.nel corpo umano: la pupilla è il diaframma mentre l’ otturatore è la palpebra]
  • 19. • La funzione più importante dell’ otturatore, oltre a regolare il livello di luce, è stabilire la dose di nitidezza che ogni fotogramma video deve mantenere; La quantità di movimento dell’ immagine è detta “mosso” e può incidere enormemente sullo stile e l’ atmosfera di un video. N.B. Nel caso in cui anche alla massima apertura la luce sia insufficiente, si ricorre al guadagno/gain (nelle macchine semplici è automatico) che incrementando l’amplificazione del CCD porta allo scadimento delle immagini, disturbate da un “effetto neve”. Il comando si trova sulla camcorder in un pulsantino con la scritta “gain”
  • 20. : • Alti valori dello shutter (maggiori di 1/250 di secondo) migliorano qualità e definizione dell’immagine, soprattutto con immagini in movimento •Bassi valori consentono di catturare immagini in situazioni di luce bassissima o creare sugli oggetti in movimento effetti “sfocati” particolari. N.B. Il tempo massimo di shutter non potrà mai superare 1/25
  • 21. Nelle telecamere più semplici spesso si trovano dei preset Shutter/Diaframma: Ritratto: Diaframma più aperto e shutter regolato di conseguenza Sport: Shutter alto e Diaframma regolato di conseguenza Panorama: Diaframma chiuso e shutter regolato di conseguenza
  • 22. IL BILANCIAMENTO DEL BIANCO/white balance La telecamera è influenzata dai vari tipi di luce in cui viene impiegata, per questo è presente un selettore (o una voce di menu) che permette di scegliere tra alcuni valori pre-impostati: • Auto: un automatismo ri-bilancia continuamente • Indoor: tarato per illuminazione con lampade a filamento • Outdoor: tarato per illuminazione solare
  • 23. MA.. Si può scegliere di effettuare manualmente il bilanciamento; Prendendo come riferimento un’ area bianca (generalmente un foglio bianco) e premendo l’apposito pulsante di taratura; andrà ovviamente ripetuto ogni volta che muta le condizioni di illuminazione. Alcuni camcorder professionali possono avere delle posizioni "memoria". Di solito vengono segnate con 'A' e 'B' servono a memorizzare due bilanciamenti del bianco manuali diversi. Nel caso di una ripresa matrimoniale, ad esempio, si può bilanciare il bianco all'esterno della chiesa sulla posizione 'A', poi passare su 'B' e bilanciare l'interno.
  • 24. LA STABILIZZAZIONE DELL’ IMMAGINE permette l'acquisizione di immagini e video senza il tremolio involontario creato dalla mano o dalla nostra respirazione, donando alle immagini una nitidezza maggiore. E’usato sia nelle fotocamere che nelle videocamere. Esistono due tipologie di stabilizzazione: • Ottica: per le videocamere d’ alta fascia, generalmente è un elemento supplementare; utilizza un elemento dedicato nell’ obiettivo, che si sposta in base al movimento della telecamera, in rapporto al soggetto che si sta riprendendo. • Digitale: funziona con l’ elaborazione dell'immagine da parte di un processore e di un apposito software preinstallati sul dispositivo. Funziona solo su apparecchi digitali (siano essi videocamere o fotocamere). E’ meno costoso da realizzare in quanto non necessita di una parte meccanica ma è per sua natura meno efficace e preciso dello stabilizzatore ottico.
  • 26. LIVELLO 2/ LAVORARE CON LE LUCI Servirsi della luce per valorizzare il video, utilizzando ed imparando a conoscere a fondo la luce naturale; Sapere quando e che tipo di luce aggiungere/luce artificiale ( es.morbida, dura,di riempimento…) Luce morbida Luce dura Esempi:
  • 27. LA LUCE Per fare buone riprese serve tanta luce; si misura in Lux, sotto 200lux non ha senso fare riprese a meno non siano eventi irripetibili da documentare a tutti i costi. Con una telecamera molto buona non si scende sotto i 20Lux. Alcuni riferimenti: Alcuni riferimenti: Lampada per bicicletta 2 W 18 Lampada ad incandescenza 100 W 1250 Lampada fluorescente L 40 W 3200 Lampada vapori Hg 125 W 6300 Bulbo fluorescente 400 W 23000 Lamp. alogenuri metallici 2000 W 190000 Lamp. xenon arco lungo 20000 W 500000 Giornata estiva soleggiata 100000 giornata estiva cielo coperto 20000 Vetrine 3000 Uffici 500 Sale da pranzo 200 Strade (notte) 30 Notte di luna piena 0.25
  • 28. N.B. PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE !!
  • 29. VARI TIPI DI LUCE • Luce frontale: la luce si trova dietro la telecamera e va dritta in faccia al soggetto. Il risultato è spesso poco soddisfacente perché l'inquadratura sembra piatta, cioè si perde in profondità. In più se si stanno riprendendo delle persone i loro occhi sono socchiusi per via della luce che li colpisce Foto di Andrew Myers, artista condizioni di luce naturale
  • 30. • Luce dall’ alto: tipicamente il sole di mezzogiorno. Anche in questo caso l'immagine sembra piatta e le ombre sono corte e scure. Adatta per forme geometriche se desiderate effetti particolari, non molto per le persone a causa dell'evidente aumento delle occhiaie e dell'ombra sul mento Foto di Andrea Circhetta, fotografo
  • 31. • Luce dal basso: usata per creare effetti drammatici, specie nelle riprese di persone • Luce laterale: permette di evidenziare superfici ruvide con piccoli particolari. Il livello di profondità è elevato, ma per i ritratti è preferibile una luce meno tagliata, le ombre in questo caso sono troppo marcate Carlo Schicchio, “luce…laterale”
  • 32. • Controluce: si usa per effetti particolari e serve per evidenziare i contorni del soggetto ripreso • Luce laterale/frontale: a circa 45°. E' un ottimo compromesso tra i l’illuminazione frontale e quella laterale, dato che mantiene un forte senso di profondità, ma con ombre meno evidenti, specie se è possibile porre un'altra fonte di luce (o un pannello riflettente bianco, o ancora meglio dorato se la ripresa deve avere toni caldi) dalla parte opposta, che le attenui. Per i ritratti è l'ideale nelle più comuni situazioni, e dato la sua semplicità è molto usata in campo giornalistico o nelle dirette televisive.
  • 33. VARI TIPI DI LUCE “Molti professionisti, sia fotografi che videografi, sono scrupolosi nel cercare di fare riprese la mattina presto o nel tardo pomeriggio, durante quei momenti d’ oro in cui la luce è più tenue, i colori saturi e le ombre non sono troppo lunghe. […] Se ritenete necessario usare luci supplementari, ci sono kit di luci sia in vendita che a noleggio, ed anche riflettori pieghevoli con rivestimento metallico, che possono far rimbalzare la luce sul soggetto” condizioni di luce procurata in modo artificiale Guida completa ai video digitali, National Geographic, p.72  Strumentazione aggiuntiva per creare artificialmente più luce  Allestimento di un set
  • 34. STRUMENTAZIONE AGGIUNTIVA • Kit di luci portatile: luci al tungsteno o alogene da posizionare su un supporto pieghevole; sono luci dotate di uno schermo resistente al calore e che riflettono la luce. Si posizionano nella parte superiore della videocamera. • Morsetti: del tipo a molla, che servono per sorreggere teloni, sfondi ed il necessario da appendere sul posto • Grandi manifesti e riflettori orientabili:per riempire le ombre • Il nastro adesivo telato • Prolunghe: fondamentali per illuminare una scena
  • 35. •Luce principale (luce chiave): è la luce principale che illumina il soggetto, è la fonte di luce più forte •Luce di riempimento: si usa per diffondere la luce sul soggetto attenua le ombre nette create dalla luce principale, di norma ha una potenza minore rispetto alla luce principale. •Luce posteriore: viene utilizzata per illuminare la parte posteriore del soggetto in modo da "staccare" il soggetto dallo sfondo, spesso si sostituisce con pannelli riflettenti ALLESTIMENTO DI UN SET/ tecniche di illuminazione più sofisticate
  • 36. LIVELLO 3/ CATTURARE IL SUONO Microfono integrato nella camcorder Microfoni esterni ( se la camcorder dispone di uscita/e audio supplementari )
  • 37. microfono integrato nella camcorder • Il suo utilizzo è sconsigliabile, in quanto registra ogni minima inezia, che normalmente un orecchio umano “ignora” o nemmeno sente. microfono esterno • E’ preferibile investire in questo apparecchio; il più diffuso tra i videografi è della tipologia “a cannoncino“ , molto utile poiché registra ciò che proviene dalla direzione verso la quale è orientato; un’ altro modello, invece, è il microfono wireless, che fornisce una ricezione ottimale e viene “attaccato” al soggetto che interessa riprendere.
  • 38. LIVELLO 4/ CONSAPEVOLEZZA DELLA RIPRESA O DELLA STORIA Piazzamento Inquadrature Composizione PRESUPPOSTI FONDAMENTALI: farsi un’ idea del contesto ambientale e situazionale avere un fine da perseguire ( anche sulla base dello storyboard, nel caso di riprese per un cortometraggio) ERGO PROCEDERE CON:
  • 39. PIAZZAMENTO • Tenere la telecamera ferma: per questo è indispensabile l’uso di un buon cavalletto, stabile e peso. Possibilmente a testa fluida. • Più economico può essere il monopiede che spesso si rileva più efficace del cavalletto stesso specie con le telecamere piccoline • Per riprese a mano libera cercare un appoggio, un muro una colonna aiutano moltissimo • Per brevi riprese si può ricorrere anche ad una registrazione in “apnea“, cioè limitando al minimo i movimenti dovuti alla respirazione
  • 42. IN RIFERIMENTO ALLA FIGURA  UMANA/  n.b. i migliori punti di taglio si fanno sopra o sotto le articolazioni • Particolare/PART: parte molto ristretta e quindi ravvicinata che  possiamo inquadrare: un occhio a tutto schermo, il petalo di un fiore,  una fotografia ripresa da un giornale. • Primissimo piano/PPP: inquadratura centrale di un viso (non del  tutto intero). • Primo piano/PP : riprendo il viso completo ed il collo della persona. • Mezza figura/ MF: llargo e riprendo anche le spalle e mezzo busto  della persona (come nei vecchi telegiornali). • Piano Americano/ PA: nato ad Hollywood, per riprendere fino alle  ginocchia e far vedere il cinturone e la pistola. • Figura intera/ FI
  • 44. IN RIFERIMENTO ALL’ AMBIENTE • Dettaglio/ DETT • Campo Medio/ CM : Al centro ci sono i personaggi • Campo Totale/ CT: E' come un campo medio ma che presenta  tutto l'ambiente • Campo Lungo/ CL: I personaggi si vedono, ma il centro è il  paesaggio • Campo Lunghissimo/ CLL:  I personaggi si perdono, sono  irriconoscibili.
  • 46. CLL :per poter cogliere i particolari servono 12/15Sec CL: 10/12Sec CM:  6/8Sec PA: 4/6Sec PP : 2/4Sec PPP :1/2Sec N.B. per percepire una scena servono almeno 5 fotogrammi ….ma si rasenta il subliminale Ovviamente ogni piano ha un suo linguaggio e quindi un suo  uso specifico da parte del regista; ma da un punto di vista pratico ha pure una sua durata ottimale. Un’inquadratura deve durare il tempo che serve allo spettatore per capirla nel suo messaggio e appropriarsi dei  particolari più caratteristici.
  • 48. MOVIMENTI DELLA VIDEOCAMERA/  ognuno di questi movimenti tende a portare allo spettatore sensazioni  diverse.Per eseguire in modo corretto questi movimenti serve un carrello  da ripresa I movimenti si possono essenzialmente dividere in: Panoramica: La panoramica avviene quando si ruota la telecamera sul proprio asse, tipicamente quando si ruota la telecamera sul cavalletto sull’asse verticale per riprendere un panorama (ma non solo). Carrellata: ogni volta che c’è un movimento lineare. Esso può essere:  in avanti-indietro (il più comune, lo ZOOM) oppure  destra-sinistra (e viceversa) oppure  alto-basso(e viceversa) o anche con  percorsi trasversali. Ovviamente.  NB: In generale è bene centellinare i movimenti e quando servono farli con lentezza e fluidità.
  • 50. CONSIGLI FINALI SULLA COMPOSIZIONE • Se il soggetto in primo piano guarda verso sinistra, lasciate  aria a sinistra dell’inquadratura,analogamente per la destra, per  basso-sinistra e così via. • Se state seguendo un personaggio che cammina ampliate  questa regola, lo spettatore deve vedere lo spazio che a breve il  soggetto raggiungerà • Se qualcuno deve entrare in scena, predisponete  l’inquadratura per accoglierlo • Ricordatevi anche di registrare 5 secondi prima e 5 secondi dopo quello che realmente vi interessa, vi aiuterà moltissimo  nel montaggio nella scelta del punto di in e out.

Notas do Editor

  1. Modello di Videocamera: CANON XH a1 La registrazione offerta da questa videocamera Canon è unica:  1080i ad alta definizion e con velocità di elaborazione regolabili. Il risultato? Riprese precise, dettagliate, nitide che si avvicinano al realismo tipico dei film. Tra le altre funzionalità integrate: sistema a sensori 3 CCD da 1/3 pollici e 1,67 megapixel; obiettivo video HD 20x con nuovo design, ghiera di controllo, controllo della messa a fuoco, dello zoom e dell’iride; stabilizzatore ottico d’immagine OIS per mantenere stabili le riprese ed eliminare l’effetto mosso e le sfocature; ottima funzionalità audio, grazie agli ingressi XLR doppi e i microfoni integrati; vasta gamma di funzioni per la regolazione delle immagini. La videocamera  Canon XH A1s  è un prodotto moderno e completo, capace di esaudire al meglio ogni vostro desiderio. Dimensioni: 163 x 192 x 394 mm http://www.topnegozi.it/blog/tag/videocamera-professionale
  2. Presente il collegamento ipertestuale alla voce di Wikipedia, in cui viene spiegato il concetto di lunghezza focale
  3. Img. Dell’ otturatore elettronico, tratta da: http://www.massimilianofarucci.it/blog/wp-content/uploads/2010/09/eshutter_01.jpg
  4. Img tratta dalla voce wikipedia: stabilizzatore d’ immagine : http://it.wikipedia.org/wiki/Stabilizzatore_d'immagine
  5. Img tratte dal blog: http://martamulazzi.blogspot.com/
  6. Img tratta da: http://www.fanzinarte.com/tag/ritrattistica/ ; url img: http://www.fanzinarte.com/wp-content/uploads/2008/06/faith-jiil-greenberg-252x300.jpg
  7. Img 1 : tratta da http://blog.libero.it/Lontani/ Img 2 : realizzata da Giuseppe Circhetta, http://www.giuseppecirchetta.com/blog/index.php?paged=22 , url img: http://www.giuseppecirchetta.com/blog/wp-content/uploads/Studio/_RIT6401.jpg
  8. Img 2: di Carlo Schicchio, tratta da http://www.fotocommunity.it/pc/pc/display/11456203 , url. Img: http://img.fotocommunity.com/photos/11456203.jpg
  9. Img 1 : tratta da http://www.flickr.com/photos/73211900@N00/276122576/ Img 2: opera di Simone De Sanctis, tratta da http://www.albertoischia.it/blog/page/9/
  10. Fonte: Guida completa ai video digitali, National Geographic ed. , p.72
  11. Fonte: http://www.ilcorto.it/Tecnica/Inquadrature%201.htm