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IV grado epiù
dolomiti orientali 2
Emiliano Zorzi Luca Brigo Carlo Piovan
collana rocciad’autore
10
E.ZorziL.BrigoC.Piovan
IVgradodolomitiorientali2
Con quest’opera,forse la migliore di
EmilianoZorzi e compagni,troviamo
la summa dell’alpinismo dolomitico.
Andiamo cioè dalle semplici vie
adatte ai primi passi da capocordata
a quelle sperdute in ambienti in cui la
componentealpinisticaèpreponderante,
alle,e questa è una novità,vie sportive
che negli ultimi anni attraggono così
tanti giovani sulle pareti d’alta quota.
ISBN 978-88-97299-22-6
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Via Nazionale, 60 - tel./fax 0424 561095
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MONTAGNA
Prima edizione: giugno 2012
ISBN: 978-88-97299-22-6
Idea Montagna Editoria eAlpinismo
Via S.Antonio,23 - 35037Teolo
Tel.049 9601797
info@ideamontagna.it - www.ideamontagna.it
Coordinamento generale:
Francesco Cappellari
Progetto grafico:
Rossella Benetollo - Officina Creativa - Padova
Impaginazione,elaborazione immagini:
Irene Cappellari - Idea Montagna Editoria eAlpinismo
Stampa:
Litocenter Srl per conto di Idea Montagna Editoria eAlpinismo
Foto di copertina: Enrico Biasotto in arrampicata sulla via “Re Artù” ai Lastoni
di Formin
Pagina 2: Luca Turri nel diedro della Via Massarotto-Mason alla Prima Torre del
Camp (Itin.008)
Tutti i diritti riservati.
È vietata la riproduzione anche parziale
degli scritti,dei disegni e delle fotografie.
Avvertenza: questa guida è compilata con la massima coscienziosità ma non si ga-
rantisce per eventuali errori o incompletezze. L’uso delle informazioni contenute in
quest’opera è a proprio rischio. L’autore e l’editore non si assumono quindi nessuna
responsabilità per eventuali incidenti o qualsiasi altra conseguenza.
5
PREFAZIONE
Conquest’opera,forselamigliorediEmilianoZorziecompagni,troviamo
la summa dell’alpinismo dolomitico. Andiamo cioè dalle semplici vie
adatte ai primi passi da capocordata a quelle sperdute in ambienti in
cui la componente alpinistica è preponderante, alle, e questa è
unanovità,viesportivechenegliultimianniattraggonocosì
tanti giovani sulle pareti d’alta quota.
LeDolomitiriservanopertuttiunospazio,sannoregalare
insegnamenti, esperienze e avventure.Al loro interno si
può riscoprire il contatto con una natura sempre più
lontana dai ritmi umani, esse donano la possibilità di
immergersi dentro se stessi e il contatto con un compagno
legato indissolubilmente dall’attacco alla cima.
Nella vita reale siamo soli, il filo che unisce le persone, molto spesso, è
costituito da strisce d’asfalto dove non esistono fratellanza e reciproca
comprensione. L’uomo passa la maggior parte del tempo a pensare
come prevaricare.
In montagna il tempo non esiste, l’uomo moderno è sospeso in una
specie di limbo, dove i problemi e le preoccupazioni sono soffocati dal
contatto rude,severo e aspro con la natura.
E questa amplifica la sua forza e il suo significato nella verticalità della
parete.È qui che l’essere umano si ritrova ad affrontare se stesso,trova
chi mette alla prova le sue fragilità, combatte contro le sue abitudini di
impiegato, di operaio o di dirigente. Tutto ciò che risulta livellato in un
unico ammasso chiamato“vita quotidiana”è messo in ridicolo di fronte
al problema del passaggio strapiombante che si trova di fronte e che dà,
per contro,l’opportunità di un vero riscatto.
E allora la parete si fa occasione vera: quella di concepire, finalmente,
una “vita quotidiana” migliore, perché avrà, già da domani, un’altra
parete nel calendario degli appuntamenti.
Francesco Cappellari
http://www.ideamontagna.it/librimontagna/libro-alpinismo-montagna.asp?cod=35
028 Piccolo Lagazuoi, Via Vonbank 132
029 Piccolo Lagazuoi, Via del Buco 135
030 Piccolo Lagazuoi, Via Cip & Co e Orizzonti di Gloria 138
031 Piccolo Lagazuoi, Via dei Proiettili 143
032 Piccolo Lagazuoi, Via Vento dell’Ovest 146
033 Piccolo Lagazuoi, Vie A Baby e Per non dimenticare 148
034 Torre Piccola di Falzarego, Via delle Guide 151
035 Torre Piccola di Falzarego, Via Normale 155
036 Torre Grande di Falzarego, Via Lussato 157
037 Punta Alpini, Spigolo Sud 160
038 Piramide Col dei Bos, Spigolo Alpini 163
039 Col dei Bos, Via Gaudeamus 166
040 Col Limedes, Via Compay Segundo 171
QUATTRO TOFANE 173
041 Castelletto, Via GuGu 176
042 Tofana di Rozes, Via Tridentina 179
043 Tofana di Rozes, Via Stösser 183
044 Pilastro di Rozes, Via Costantini-Ghedina 189
045 Primo Spigolo di Rozes, Via Ferrari-Sioli (“Lele Vedani”) 193
046 Torrione Zesta, Via Parole e Pensieri 198
CINQUE CRODA DA LAGO 201
047 Cima Cason di Fromin, Via Menardi-Alverà 204
048 Campianile Innerkofler, Via Haupt-Hahn 207
049 Torrione Marcella, Vie Paolo Amedeo e Nikibi 211
050 Lastoni di Formin - Gran Diedro, Via Priolo 214
051 Lastoni di Formin - Punta Lastoi, Via Re Artù 218
052 Lastoni di Formin - Punta Lastoi, Via degli Scoiattoli 221
053 Lastoni di Formin - Punta Lastoi, Via del Diedro Nero 224
SEI CRISTALLO 229
054 Popena Basso, Vie Mazzorana-Adler e Chiamami Aquila 231
055 Popena Basso, Diedro Mazzorana 235
056 Popena Basso, Via Fucsia 238
SETTE PELMO 241
057 Pala Sud del Pelmo, Via Rizzardini-Pozzobon 244
OTTO TÀMER - SPIZ DI MEZZODÌ 249
058 Torre di Càleda, Via Benvegnù-Contini 253
059 Tàmer Davanti, Via Crepaz-Diena (Spigolo Sud) 256
17
PREFAZIONE 5
INTRODUZIONE 6
NOTE TECNICHE 7
GLI AUTORI 11
COLLABORATORI 12
LE DOLOMITI ORIENTALI 14
UNO CIVETTA 19
001 Torre Coldai, Via delle Placche 24
002 Torre d’Alleghe, Via Pierazzo-Kelemina con variante Biasotto-Piovan 27
003 Guglia Rudatis e Campanile di Brabante,
Spigolo Sud della Guglia e Via Tissi al Campanile 30
004 Punta Agordo, Via Liberalato con varianti Brigo-Turri 34
005 Torre Venezia, Via Castiglioni-Kahn con varianti Soldà e centrale 40
006 Torre Venezia, Via Livanos 46
007 Torre Venezia, Via Tissi 49
DUE MOIAZZA 55
008 Prima Torre del Camp, Via Massarotto-Mason 59
009 Prima Torre del Camp, Via Bien-De Nardin 63
010 Prima Torre del Camp, Diedro De Nardin-Decima 66
011 Prima Torre del Camp, Via Bonato-Bongiana 69
012 Prima Torre del Camp, Via CAI Bologna 72
013 Pala delle Masenade, Vie Orione e Il Bombo 76
014 Pala delle Masenade, Via Costantini var. De Nardin 80
015 Pala del Belia, Via Costantini 83
016 Pala del Bo, Vie Decima-Cimpellin e Ecce Homo 86
017 Punta dei Gir e Croda Spiza, Vie Costantini e Penasa-Facciotto 91
018 Pala della Gigia, Via Benvegnù 94
019 Torre Jolanda, Via Supersoro 97
TRE FALZAREGO E FANIS 101
020 Monte Castello del Settsass, Via Sole e Metallo 106
021 Sass de Stria, Vie Formiche Feroci, Briccole Feroci e
Canale della Bomba a mano 108
022 Sass de Stria, Spigolo Colbertaldo 111
023 Sass de Stria, Vie Laubensassa e Berge in Flamme 114
024 Cima Fanis di Mezzo, Via Consiglio con variante Barbier 118
025 Lagazuoi Nord, Via del Drago 122
026 Lagazuoi Nord, Vie Ibex e Blede alla Riscossa 126
027 Torre Intraisass, Via Michela 129
16
060 Cima de le Forzelete Est, Via Obliqua 261
061 Cresta dei Camìn, Vie dei Pipistrelli e Mare di Nuvole 264
062 Dente della Fopa, Via del Diedro 269
063 Spiz Nord, Via Sommavilla-Angelini 272
064 Spiz Nord, Via Ducapa-Sommavilla-Conti 276
065 Spiz Nord Ovest, Via Angelini-Tomassi 279
NOVE SCHIARA 285
066 Schiara, Via dei Camini 289
067 Gusela del Vescovà, vie varie 292
068 Pala Belluna, Spigolo Caldart-Arban 295
069 Seconda Pala del Balcon, Via Cusinato-Rossi 298
070 Seconda Pala del Balcon, Via Caldart-Sorgato 301
071 Terza Pala del Balcon, Via Goedeke 304
DIECI ANTELAO 307
072 Monte Ciaudierona, Via Garsini alla Riscossa 310
073 Monte Ciaudierona, Il ritorno del Demonio e compendio generale di vie 313
UNDICI MARMAROLE 319
074 Campanile San Marco, Via Bianchi-Urban 322
075 Cima Salina, Via Castiglioni 327
076 Torre Pian dei Buoi, Spigolo Sud e Via Principessa 332
077 Torre San Lorenzo, Via del Concertino 336
DODICI CADINI DI MISURINA 339
078 Cima Cadin Nord Est, Via Agnolin-Crepaz con variante Brigo-Rosso 342
079 Paracarro, Via Corsi-Chiandussi 347
080 Gobbo, Via Normale 350
TREDICI LAVAREDO E DOLOMITI DI SESTO 353
081 Pianoro del Col di Mezzo, Via Hat Spass Gemacht 356
082 Cima Grande di Lavaredo, Via Mazzorana-Milani 359
083 Cima Grande di Lavaredo, Via Comici-Dimai 364
084 Punta di Frida, Via Comici 369
085 Monte Paterno, Via Bolte 373
086 Croda dei Toni, Via Castiglioni 377
INDICE DELLE VIE SECONDO LA TIPOLOGIA 381
18
CIVETTA
2120
CapannaTrieste,m 1135
Piccolo rifugetto / locanda privato, al termine della strada che da Li-
stolade sale per la Val Corpassa fino al cospetto dell’enorme parete
della Torre Trieste e della Busazza. È il punto di partenza obbligato per
le ascensioni in tutto il settore meridionale del Civetta.Da qui si sale al
RifugioVazzoler.
È raggiungibile in auto da Listolade,poco oltreAgordo,lungo la stretta
strada asfaltata dellaVal Corpassa.
Aperto nella stagione estiva e nei weekend di alta stagione in inverno.
Tel.0437 66 01 22,sito internet www.capannatrieste.com.
Il Civetta non ha bisogno di presentazioni,famoso in tutto il mondo per
la sua fantastica parete nord-ovest, la“parete delle pareti”: 1200 m di
roccia giallastra e grigia, l’emblema stesso della muraglia dolomitica.
Lì qualsiasi percorso richiede grande esperienza e doti tecnico-fisiche
notevoli.
Gli scalatori meno agguerriti troveranno qualche via un po’più alla loro
portata sul versante zoldano della montagna,soprattutto sulle torri sa-
telliti della cresta nord (Torre di Valgrande, Torre d’Alleghe, ecc…). Su
questo versante, fra l’altro, si svolgono anche la facile Via Normale alla
cima principale e forse la più bella ferrata delle Dolomiti, quella degli
Alleghesi.Punto d’appoggio principe è ilvecchio Rifugio Coldai.
A sud della cima principale si apre un altro mondo dalla bellezza ec-
cezionale e forse altrettanto famoso: quello della Busazza e delle Torri
Venezia e Trieste, che dominano l’incantevole bosco del Rifugio Vazzo-
ler. Anche qui quasi tutte le salite richiedono grande impegno, anche
se l’ambiente è più solare e in certi angoli reconditi,come nella turrita
selva di rocce dei Cantoni di Pelsa,si possono trovare scalate più brevi
ma comunque di soddisfazione.
Cartine di riferimento:Tabacco fogli 015 e 025.
RifugioAdolfo Sonino (Coldai),m 2131
È il rifugio storico del Civetta, da dove partivano Solleder e soci per le
ascensioni alla nord-ovest. Si trova poco sotto la forcella omonima,
sul versante zoldano. Lo si raggiunge da Palafavera in quasi 2 ore di
cammino o da Alleghe, preferibilmente salendo in seggiovia al Col dei
Baldi e da qui in 1 ora. Estremamente frequentato da escursionisti e
ferratisti,ma nonostante ciò ben gestito,è di proprietà del CAI,con 90
posti letto,tel.0437 78 91 60.
Vera chicca è il ricovero invernale, sotto la terrazza del rifugio, con 8
comodi lettini e caminetto.
Rifugio MarioVazzoler,m 1714
È il contraltare alpinistico al Coldai. Pochi rifugi si trovano in un am-
biente di bellezza simile,su un poggio di bosco sotto le enormi e solari
pareti del versante meridionale della Civetta, al cospetto della Torre
Venezia,dellaTrieste e della Busazza.Non è necessario spendere altre
parole per un luogo così celebrato.
Lo si raggiunge in un’ora e mezza dal parcheggio della CapannaTrieste.
Proprietà CAI,90 posti circa (nei weekend di alta stagione spesso tutti
occupati) con 7 nell’accogliente tabià del ricovero invernale.
Tel.0437 66 00 08.
IV GRADO e più - Dolomiti Orientali 2 CIVETTA
IV GRADO e più - Dolomiti Orientali 2 CIVETTA
2322
Torre d’Alleghe eTorre diValgrande,versante NO
La parete NO della Civetta
25
001
TORRE COLDAI m 2600
Via delle Placche
Via divertente e sconosciuta ai più, che sale la silen-
ziosa parete SO della Torre Coldai. La salita si svol-
ge su roccia eccezionalmente solida e compatta in
un versante di rara bellezza. L’arrampicata è varia e
mai banale nonostante la brevità dell’itinerario.
ACCESSO
Dal Rifugio Coldai si segue il Sentiero Tivàn fin sotto il
grande anfiteatro racchiuso tra la Torre d’Alleghe e la
Torre Coldai. Lo si risale per ghiaie sulla dx, per portar-
si sotto la parete SO della torre. Superato un profondo
camino–canale si attacca una decina di metri oltre lo
stesso, presso un avvallamento della parete. Ometto alla
base.Ore 1 dal rifugio.
SALITA
1) Salire direttamente fin sotto una placca verticale (1C poco sotto).
Superatala si prosegue più facilmente fino ad una comoda cengia. Si
sosta dietro un evidente spuntone.20 m; 4°+,4° poi 3°; 1C,2CF.
2) Si punta ad una riconoscibile nicchia con cordino. Superare due
strapiombi successivi (p.5°+ e poi 5°) per proseguire lungo una larga
fessura fino al suo termine.Sosta su terrazzino con ometto.
30 m; 4°+,pp.5° e 5°+; 1CL,1CF.
3) Si obliqua verso dx per facili placche e rocce più rotte, puntando
ad un’evidente placca compatta. Sosta a sx di essa su clessidra con
cordone.30 m; 3°,2°; 1CLF.
4) Superare il camino posto a sx (1CL), alla fine del quale si obliqua
versodxsudellestupendeplacche.Arrivatisuunacengettaspiovente
traversare 7–8 m a dx dove si sosta sotto una placca compatta.
50 m; 4°,poi 3°; 1CL,1CF.
5) Alzarsi verticalmente per pochi metri, poi traversare a sx fin sotto
unamarcatafessura.Superarlainteramente(1C)perpoiuscireasxsu
una cengia spiovente.Sosta sotto un diedrino.
30 m; 4°+,pp.5°; 1C,2CF.
6) Superare il verticale diedro soprastante (1C) chiuso in alto da un
piccolo tetto. Uscire a dx di esso e proseguire per qualche metro ad
uno spuntone di sosta.10 m; 5°+,p.6°-; 1C.
Si risale ora per una cinquantina di metri senza difficoltà fino a rag-
giungere la sella posta poco sotto la Cima Orientale dellaTorre.
ENRICO BIASOTTO,ENRICO ROSSO
Enrico Biasotto (classe ’81 di
professione geometra), Enrico
Rosso (classe ’80 di professio-
ne ricercatore chimico).
Entrambi de Marghera
DOC, come si usa dire
nel gergo degli abi-
tanti del quartiere
posto al margine
della laguna ve-
neziana, iniziano
a scalare assie-
me formandosi
all’interno della
scuola di alpinismo
del CAI di Mestre per
poi proseguire in un’intensa
attività di oltre 10 anni che li ha
visti molte volte legati assieme
sui più svariati terreni alpini,
spaziando dalle grandi salite
classiche di VI° in Dolomiti ai
terreni ghiacciati del Monte
Bianco, passando per i lisci
graniti della Val di Mello e per
alcune discese di sci ripido
nei canaloni dei Monti Pallidi.
Temperamento e resistenza
sono le qualità che facilmente
si possono attribuire ai due
alpinisti lagunari, dopo aver
scalato alcune volte assieme,
ma per tutti sono el Biaso e il
Rosso quelli del ”ea go già fata”
goliardica frase di rito da non
mancare, dopo aver concluso
una salita o davanti ad una
birra in compagnia, parlando
di vie e pareti. Entrambi da tre
anni fanno parte del Gruppo
Rocciatori Gransi di Venezia,
l’equivalente lagunare dei più
noti Scoiattoli Cortinesi.
CIVETTA
PRIMI SALITORI:
E.Biasotto e E.Rosso,
28 settembre 2000
SVILUPPO: 180 m
DIFFICOLTÀ:TD-,
max 5°,p.5°+ e 6°-
CARATTERISTICHE:
via alpinistica
TEMPO PREVISTO: 2-3 ore
ROCCIA:
quasi sempre ottima
MATERIALE: cordini, dadi,
friend,4–5 chiodi
(via poco attrezzata)
PUNTI D’APPOGGIO:
Rifugio Coldai
Relazione di Carlo Piovan
Salita del 1° ottobre 2006
001
IV GRADO e più - Friuli Occidentale
24
27
002
26
PRIMI SALITORI:
G.Pierazzo,O.Kelemina,
C.Calamelli,P.Baldo e
P.Gubbati,8 agosto 1968
Variante: E.Biasotto e
C.Piovan,22 giugno 1999
SVILUPPO: 320 m
DIFFICOLTÀ: D
max 4°,pp.4°+ e 5°
CARATTERISTICHE:
via alpinistica
TEMPOPREVISTO:4–5ore
ROCCIA: discreta
MATERIALE: cordini, dadi,
friend, 6–7 chiodi (via
poco attrezzata)
PUNTI D’APPOGGIO:
Rifugio Coldai
Relazione di Carlo Piovan
Salita del 22 giugno 1999
TORRE D’ALLEGHE m 2649
Via Pierazzo-Kelemina
con variante Biasotto-Piovan
DISCESA
Dalla sella, poco sotto la quale transita la Via Normale alla Cima Prin-
cipale che si trova ancora abbastanza lontana verso O, scendere sul
versante opposto lungo detto percorso verso sx (faccia a valle) per
rampedetritiche(ometti)ebrevirisalti(pp.1°e2°)finoallabasedelle
rocce.Seguendo le tracce e gli ometti si scende al SentieroTivàn e
per esso al Rifugio Coldai.1 ora dall’uscita della via.
001
a) Percorso originale
b)Via Normale di discesa
Enrico Rosso (a sx) e
Carlo Piovan (a dx) in due
tratti della salita
IV GRADO e più - Dolomiti Orientali 2 CIVETTA

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IV grado è più - Dolomiti Orientali 2

  • 1. 10 IV grado epiù dolomiti orientali 2 Emiliano Zorzi Luca Brigo Carlo Piovan collana rocciad’autore 10 E.ZorziL.BrigoC.Piovan IVgradodolomitiorientali2 Con quest’opera,forse la migliore di EmilianoZorzi e compagni,troviamo la summa dell’alpinismo dolomitico. Andiamo cioè dalle semplici vie adatte ai primi passi da capocordata a quelle sperdute in ambienti in cui la componentealpinisticaèpreponderante, alle,e questa è una novità,vie sportive che negli ultimi anni attraggono così tanti giovani sulle pareti d’alta quota. ISBN 978-88-97299-22-6 9 788897 299226 > 25,50 € TREKKING ALPINISMO SKIALP FREECLIMBING ICECLIMBING Belvedere di Tezze sul Brenta (VI) Via Nazionale, 60 - tel./fax 0424 561095 www.suegiusport.it - info@suegiusport.it Bassano del Grappa Padova Su e Giù Sport Cusinati QUALITÀ PER LA MONTAGNA
  • 2. Prima edizione: giugno 2012 ISBN: 978-88-97299-22-6 Idea Montagna Editoria eAlpinismo Via S.Antonio,23 - 35037Teolo Tel.049 9601797 info@ideamontagna.it - www.ideamontagna.it Coordinamento generale: Francesco Cappellari Progetto grafico: Rossella Benetollo - Officina Creativa - Padova Impaginazione,elaborazione immagini: Irene Cappellari - Idea Montagna Editoria eAlpinismo Stampa: Litocenter Srl per conto di Idea Montagna Editoria eAlpinismo Foto di copertina: Enrico Biasotto in arrampicata sulla via “Re Artù” ai Lastoni di Formin Pagina 2: Luca Turri nel diedro della Via Massarotto-Mason alla Prima Torre del Camp (Itin.008) Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale degli scritti,dei disegni e delle fotografie. Avvertenza: questa guida è compilata con la massima coscienziosità ma non si ga- rantisce per eventuali errori o incompletezze. L’uso delle informazioni contenute in quest’opera è a proprio rischio. L’autore e l’editore non si assumono quindi nessuna responsabilità per eventuali incidenti o qualsiasi altra conseguenza. 5 PREFAZIONE Conquest’opera,forselamigliorediEmilianoZorziecompagni,troviamo la summa dell’alpinismo dolomitico. Andiamo cioè dalle semplici vie adatte ai primi passi da capocordata a quelle sperdute in ambienti in cui la componente alpinistica è preponderante, alle, e questa è unanovità,viesportivechenegliultimianniattraggonocosì tanti giovani sulle pareti d’alta quota. LeDolomitiriservanopertuttiunospazio,sannoregalare insegnamenti, esperienze e avventure.Al loro interno si può riscoprire il contatto con una natura sempre più lontana dai ritmi umani, esse donano la possibilità di immergersi dentro se stessi e il contatto con un compagno legato indissolubilmente dall’attacco alla cima. Nella vita reale siamo soli, il filo che unisce le persone, molto spesso, è costituito da strisce d’asfalto dove non esistono fratellanza e reciproca comprensione. L’uomo passa la maggior parte del tempo a pensare come prevaricare. In montagna il tempo non esiste, l’uomo moderno è sospeso in una specie di limbo, dove i problemi e le preoccupazioni sono soffocati dal contatto rude,severo e aspro con la natura. E questa amplifica la sua forza e il suo significato nella verticalità della parete.È qui che l’essere umano si ritrova ad affrontare se stesso,trova chi mette alla prova le sue fragilità, combatte contro le sue abitudini di impiegato, di operaio o di dirigente. Tutto ciò che risulta livellato in un unico ammasso chiamato“vita quotidiana”è messo in ridicolo di fronte al problema del passaggio strapiombante che si trova di fronte e che dà, per contro,l’opportunità di un vero riscatto. E allora la parete si fa occasione vera: quella di concepire, finalmente, una “vita quotidiana” migliore, perché avrà, già da domani, un’altra parete nel calendario degli appuntamenti. Francesco Cappellari http://www.ideamontagna.it/librimontagna/libro-alpinismo-montagna.asp?cod=35
  • 3. 028 Piccolo Lagazuoi, Via Vonbank 132 029 Piccolo Lagazuoi, Via del Buco 135 030 Piccolo Lagazuoi, Via Cip & Co e Orizzonti di Gloria 138 031 Piccolo Lagazuoi, Via dei Proiettili 143 032 Piccolo Lagazuoi, Via Vento dell’Ovest 146 033 Piccolo Lagazuoi, Vie A Baby e Per non dimenticare 148 034 Torre Piccola di Falzarego, Via delle Guide 151 035 Torre Piccola di Falzarego, Via Normale 155 036 Torre Grande di Falzarego, Via Lussato 157 037 Punta Alpini, Spigolo Sud 160 038 Piramide Col dei Bos, Spigolo Alpini 163 039 Col dei Bos, Via Gaudeamus 166 040 Col Limedes, Via Compay Segundo 171 QUATTRO TOFANE 173 041 Castelletto, Via GuGu 176 042 Tofana di Rozes, Via Tridentina 179 043 Tofana di Rozes, Via Stösser 183 044 Pilastro di Rozes, Via Costantini-Ghedina 189 045 Primo Spigolo di Rozes, Via Ferrari-Sioli (“Lele Vedani”) 193 046 Torrione Zesta, Via Parole e Pensieri 198 CINQUE CRODA DA LAGO 201 047 Cima Cason di Fromin, Via Menardi-Alverà 204 048 Campianile Innerkofler, Via Haupt-Hahn 207 049 Torrione Marcella, Vie Paolo Amedeo e Nikibi 211 050 Lastoni di Formin - Gran Diedro, Via Priolo 214 051 Lastoni di Formin - Punta Lastoi, Via Re Artù 218 052 Lastoni di Formin - Punta Lastoi, Via degli Scoiattoli 221 053 Lastoni di Formin - Punta Lastoi, Via del Diedro Nero 224 SEI CRISTALLO 229 054 Popena Basso, Vie Mazzorana-Adler e Chiamami Aquila 231 055 Popena Basso, Diedro Mazzorana 235 056 Popena Basso, Via Fucsia 238 SETTE PELMO 241 057 Pala Sud del Pelmo, Via Rizzardini-Pozzobon 244 OTTO TÀMER - SPIZ DI MEZZODÌ 249 058 Torre di Càleda, Via Benvegnù-Contini 253 059 Tàmer Davanti, Via Crepaz-Diena (Spigolo Sud) 256 17 PREFAZIONE 5 INTRODUZIONE 6 NOTE TECNICHE 7 GLI AUTORI 11 COLLABORATORI 12 LE DOLOMITI ORIENTALI 14 UNO CIVETTA 19 001 Torre Coldai, Via delle Placche 24 002 Torre d’Alleghe, Via Pierazzo-Kelemina con variante Biasotto-Piovan 27 003 Guglia Rudatis e Campanile di Brabante, Spigolo Sud della Guglia e Via Tissi al Campanile 30 004 Punta Agordo, Via Liberalato con varianti Brigo-Turri 34 005 Torre Venezia, Via Castiglioni-Kahn con varianti Soldà e centrale 40 006 Torre Venezia, Via Livanos 46 007 Torre Venezia, Via Tissi 49 DUE MOIAZZA 55 008 Prima Torre del Camp, Via Massarotto-Mason 59 009 Prima Torre del Camp, Via Bien-De Nardin 63 010 Prima Torre del Camp, Diedro De Nardin-Decima 66 011 Prima Torre del Camp, Via Bonato-Bongiana 69 012 Prima Torre del Camp, Via CAI Bologna 72 013 Pala delle Masenade, Vie Orione e Il Bombo 76 014 Pala delle Masenade, Via Costantini var. De Nardin 80 015 Pala del Belia, Via Costantini 83 016 Pala del Bo, Vie Decima-Cimpellin e Ecce Homo 86 017 Punta dei Gir e Croda Spiza, Vie Costantini e Penasa-Facciotto 91 018 Pala della Gigia, Via Benvegnù 94 019 Torre Jolanda, Via Supersoro 97 TRE FALZAREGO E FANIS 101 020 Monte Castello del Settsass, Via Sole e Metallo 106 021 Sass de Stria, Vie Formiche Feroci, Briccole Feroci e Canale della Bomba a mano 108 022 Sass de Stria, Spigolo Colbertaldo 111 023 Sass de Stria, Vie Laubensassa e Berge in Flamme 114 024 Cima Fanis di Mezzo, Via Consiglio con variante Barbier 118 025 Lagazuoi Nord, Via del Drago 122 026 Lagazuoi Nord, Vie Ibex e Blede alla Riscossa 126 027 Torre Intraisass, Via Michela 129 16
  • 4. 060 Cima de le Forzelete Est, Via Obliqua 261 061 Cresta dei Camìn, Vie dei Pipistrelli e Mare di Nuvole 264 062 Dente della Fopa, Via del Diedro 269 063 Spiz Nord, Via Sommavilla-Angelini 272 064 Spiz Nord, Via Ducapa-Sommavilla-Conti 276 065 Spiz Nord Ovest, Via Angelini-Tomassi 279 NOVE SCHIARA 285 066 Schiara, Via dei Camini 289 067 Gusela del Vescovà, vie varie 292 068 Pala Belluna, Spigolo Caldart-Arban 295 069 Seconda Pala del Balcon, Via Cusinato-Rossi 298 070 Seconda Pala del Balcon, Via Caldart-Sorgato 301 071 Terza Pala del Balcon, Via Goedeke 304 DIECI ANTELAO 307 072 Monte Ciaudierona, Via Garsini alla Riscossa 310 073 Monte Ciaudierona, Il ritorno del Demonio e compendio generale di vie 313 UNDICI MARMAROLE 319 074 Campanile San Marco, Via Bianchi-Urban 322 075 Cima Salina, Via Castiglioni 327 076 Torre Pian dei Buoi, Spigolo Sud e Via Principessa 332 077 Torre San Lorenzo, Via del Concertino 336 DODICI CADINI DI MISURINA 339 078 Cima Cadin Nord Est, Via Agnolin-Crepaz con variante Brigo-Rosso 342 079 Paracarro, Via Corsi-Chiandussi 347 080 Gobbo, Via Normale 350 TREDICI LAVAREDO E DOLOMITI DI SESTO 353 081 Pianoro del Col di Mezzo, Via Hat Spass Gemacht 356 082 Cima Grande di Lavaredo, Via Mazzorana-Milani 359 083 Cima Grande di Lavaredo, Via Comici-Dimai 364 084 Punta di Frida, Via Comici 369 085 Monte Paterno, Via Bolte 373 086 Croda dei Toni, Via Castiglioni 377 INDICE DELLE VIE SECONDO LA TIPOLOGIA 381 18
  • 6. 2120 CapannaTrieste,m 1135 Piccolo rifugetto / locanda privato, al termine della strada che da Li- stolade sale per la Val Corpassa fino al cospetto dell’enorme parete della Torre Trieste e della Busazza. È il punto di partenza obbligato per le ascensioni in tutto il settore meridionale del Civetta.Da qui si sale al RifugioVazzoler. È raggiungibile in auto da Listolade,poco oltreAgordo,lungo la stretta strada asfaltata dellaVal Corpassa. Aperto nella stagione estiva e nei weekend di alta stagione in inverno. Tel.0437 66 01 22,sito internet www.capannatrieste.com. Il Civetta non ha bisogno di presentazioni,famoso in tutto il mondo per la sua fantastica parete nord-ovest, la“parete delle pareti”: 1200 m di roccia giallastra e grigia, l’emblema stesso della muraglia dolomitica. Lì qualsiasi percorso richiede grande esperienza e doti tecnico-fisiche notevoli. Gli scalatori meno agguerriti troveranno qualche via un po’più alla loro portata sul versante zoldano della montagna,soprattutto sulle torri sa- telliti della cresta nord (Torre di Valgrande, Torre d’Alleghe, ecc…). Su questo versante, fra l’altro, si svolgono anche la facile Via Normale alla cima principale e forse la più bella ferrata delle Dolomiti, quella degli Alleghesi.Punto d’appoggio principe è ilvecchio Rifugio Coldai. A sud della cima principale si apre un altro mondo dalla bellezza ec- cezionale e forse altrettanto famoso: quello della Busazza e delle Torri Venezia e Trieste, che dominano l’incantevole bosco del Rifugio Vazzo- ler. Anche qui quasi tutte le salite richiedono grande impegno, anche se l’ambiente è più solare e in certi angoli reconditi,come nella turrita selva di rocce dei Cantoni di Pelsa,si possono trovare scalate più brevi ma comunque di soddisfazione. Cartine di riferimento:Tabacco fogli 015 e 025. RifugioAdolfo Sonino (Coldai),m 2131 È il rifugio storico del Civetta, da dove partivano Solleder e soci per le ascensioni alla nord-ovest. Si trova poco sotto la forcella omonima, sul versante zoldano. Lo si raggiunge da Palafavera in quasi 2 ore di cammino o da Alleghe, preferibilmente salendo in seggiovia al Col dei Baldi e da qui in 1 ora. Estremamente frequentato da escursionisti e ferratisti,ma nonostante ciò ben gestito,è di proprietà del CAI,con 90 posti letto,tel.0437 78 91 60. Vera chicca è il ricovero invernale, sotto la terrazza del rifugio, con 8 comodi lettini e caminetto. Rifugio MarioVazzoler,m 1714 È il contraltare alpinistico al Coldai. Pochi rifugi si trovano in un am- biente di bellezza simile,su un poggio di bosco sotto le enormi e solari pareti del versante meridionale della Civetta, al cospetto della Torre Venezia,dellaTrieste e della Busazza.Non è necessario spendere altre parole per un luogo così celebrato. Lo si raggiunge in un’ora e mezza dal parcheggio della CapannaTrieste. Proprietà CAI,90 posti circa (nei weekend di alta stagione spesso tutti occupati) con 7 nell’accogliente tabià del ricovero invernale. Tel.0437 66 00 08. IV GRADO e più - Dolomiti Orientali 2 CIVETTA
  • 7. IV GRADO e più - Dolomiti Orientali 2 CIVETTA 2322 Torre d’Alleghe eTorre diValgrande,versante NO La parete NO della Civetta
  • 8. 25 001 TORRE COLDAI m 2600 Via delle Placche Via divertente e sconosciuta ai più, che sale la silen- ziosa parete SO della Torre Coldai. La salita si svol- ge su roccia eccezionalmente solida e compatta in un versante di rara bellezza. L’arrampicata è varia e mai banale nonostante la brevità dell’itinerario. ACCESSO Dal Rifugio Coldai si segue il Sentiero Tivàn fin sotto il grande anfiteatro racchiuso tra la Torre d’Alleghe e la Torre Coldai. Lo si risale per ghiaie sulla dx, per portar- si sotto la parete SO della torre. Superato un profondo camino–canale si attacca una decina di metri oltre lo stesso, presso un avvallamento della parete. Ometto alla base.Ore 1 dal rifugio. SALITA 1) Salire direttamente fin sotto una placca verticale (1C poco sotto). Superatala si prosegue più facilmente fino ad una comoda cengia. Si sosta dietro un evidente spuntone.20 m; 4°+,4° poi 3°; 1C,2CF. 2) Si punta ad una riconoscibile nicchia con cordino. Superare due strapiombi successivi (p.5°+ e poi 5°) per proseguire lungo una larga fessura fino al suo termine.Sosta su terrazzino con ometto. 30 m; 4°+,pp.5° e 5°+; 1CL,1CF. 3) Si obliqua verso dx per facili placche e rocce più rotte, puntando ad un’evidente placca compatta. Sosta a sx di essa su clessidra con cordone.30 m; 3°,2°; 1CLF. 4) Superare il camino posto a sx (1CL), alla fine del quale si obliqua versodxsudellestupendeplacche.Arrivatisuunacengettaspiovente traversare 7–8 m a dx dove si sosta sotto una placca compatta. 50 m; 4°,poi 3°; 1CL,1CF. 5) Alzarsi verticalmente per pochi metri, poi traversare a sx fin sotto unamarcatafessura.Superarlainteramente(1C)perpoiuscireasxsu una cengia spiovente.Sosta sotto un diedrino. 30 m; 4°+,pp.5°; 1C,2CF. 6) Superare il verticale diedro soprastante (1C) chiuso in alto da un piccolo tetto. Uscire a dx di esso e proseguire per qualche metro ad uno spuntone di sosta.10 m; 5°+,p.6°-; 1C. Si risale ora per una cinquantina di metri senza difficoltà fino a rag- giungere la sella posta poco sotto la Cima Orientale dellaTorre. ENRICO BIASOTTO,ENRICO ROSSO Enrico Biasotto (classe ’81 di professione geometra), Enrico Rosso (classe ’80 di professio- ne ricercatore chimico). Entrambi de Marghera DOC, come si usa dire nel gergo degli abi- tanti del quartiere posto al margine della laguna ve- neziana, iniziano a scalare assie- me formandosi all’interno della scuola di alpinismo del CAI di Mestre per poi proseguire in un’intensa attività di oltre 10 anni che li ha visti molte volte legati assieme sui più svariati terreni alpini, spaziando dalle grandi salite classiche di VI° in Dolomiti ai terreni ghiacciati del Monte Bianco, passando per i lisci graniti della Val di Mello e per alcune discese di sci ripido nei canaloni dei Monti Pallidi. Temperamento e resistenza sono le qualità che facilmente si possono attribuire ai due alpinisti lagunari, dopo aver scalato alcune volte assieme, ma per tutti sono el Biaso e il Rosso quelli del ”ea go già fata” goliardica frase di rito da non mancare, dopo aver concluso una salita o davanti ad una birra in compagnia, parlando di vie e pareti. Entrambi da tre anni fanno parte del Gruppo Rocciatori Gransi di Venezia, l’equivalente lagunare dei più noti Scoiattoli Cortinesi. CIVETTA PRIMI SALITORI: E.Biasotto e E.Rosso, 28 settembre 2000 SVILUPPO: 180 m DIFFICOLTÀ:TD-, max 5°,p.5°+ e 6°- CARATTERISTICHE: via alpinistica TEMPO PREVISTO: 2-3 ore ROCCIA: quasi sempre ottima MATERIALE: cordini, dadi, friend,4–5 chiodi (via poco attrezzata) PUNTI D’APPOGGIO: Rifugio Coldai Relazione di Carlo Piovan Salita del 1° ottobre 2006 001 IV GRADO e più - Friuli Occidentale 24
  • 9. 27 002 26 PRIMI SALITORI: G.Pierazzo,O.Kelemina, C.Calamelli,P.Baldo e P.Gubbati,8 agosto 1968 Variante: E.Biasotto e C.Piovan,22 giugno 1999 SVILUPPO: 320 m DIFFICOLTÀ: D max 4°,pp.4°+ e 5° CARATTERISTICHE: via alpinistica TEMPOPREVISTO:4–5ore ROCCIA: discreta MATERIALE: cordini, dadi, friend, 6–7 chiodi (via poco attrezzata) PUNTI D’APPOGGIO: Rifugio Coldai Relazione di Carlo Piovan Salita del 22 giugno 1999 TORRE D’ALLEGHE m 2649 Via Pierazzo-Kelemina con variante Biasotto-Piovan DISCESA Dalla sella, poco sotto la quale transita la Via Normale alla Cima Prin- cipale che si trova ancora abbastanza lontana verso O, scendere sul versante opposto lungo detto percorso verso sx (faccia a valle) per rampedetritiche(ometti)ebrevirisalti(pp.1°e2°)finoallabasedelle rocce.Seguendo le tracce e gli ometti si scende al SentieroTivàn e per esso al Rifugio Coldai.1 ora dall’uscita della via. 001 a) Percorso originale b)Via Normale di discesa Enrico Rosso (a sx) e Carlo Piovan (a dx) in due tratti della salita IV GRADO e più - Dolomiti Orientali 2 CIVETTA