2. IL DOCUMENTO NEI 12 PUNTI DI SINTESI
Serve una buona
scuola perché
l’istruzione
è l’unica soluzione
strutturale alla
disoccupazione, l’unica
risposta alla nuova
domanda di
competenze espresse
dai mutamenti
economici e sociali.
3. Punto 4. LA SCUOLA FA CARRIERA:
QUALITÀ, VALUTAZIONE E MERITO
“Scatti, si cambia: ogni 3 anni 2 prof. su 3 avranno in busta paga 60 euro netti al
mese in più grazie ad una carriera che premierà qualità del lavoro in classe,
formazione e contributo al miglioramento della scuola. Dal 2015 ogni scuola
pubblicherà il proprio Rapporto di Autovalutazione e un progetto di
miglioramento.” Il nuovo sistema di progressione di carriera ( e di retribuzione) si
fonderà soprattutto sull’impegno e sul contributo dei docenti al miglioramento
della scuola in cui lavorano:
• ripensare la carriera dei docenti, per introdurre elementi di differenziazione
basati sul riconoscimento di impegno e meriti oltre che degli anni trascorsi
dall’immissione in ruolo
• la creazione di banche ore
• le attività svolte dai docenti, sia individuali sia collegiali, contribuiranno al
riconoscimento di crediti didattici, formativi e professionali. Tale sistema di
crediti, documentabili, valutabili, certificabili e trasparenti avranno un “peso”
diverso, e saranno legati al lavoro che i docenti svolgeranno rispettivamente in
termini di (1) miglioramento della didattica, ma anche di (2) propria
qualificazione professionale attraverso la formazione, e di (3) partecipazione al
progetto di miglioramento della scuola
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4. si riferiscono alla qualità dell’insegnamento in classe
e alla capacità di migliorare il livello di apprendimento degli studenti.
Contribuiranno a far emergere le migliori prassi di insegnamento,
assicurando innovazione didattica e, allo stesso tempo, attenzione per le
specificità disciplinari.
fanno riferimento alla formazione in servizio a cui
tutti sono tenuti, alla attività di ricerca e alla produzione scientifica che
alcuni intendono promuovere, e si potranno acquisire attraverso percorsi
accreditati, documentati, valutati e certificati.
sono quelli assunti all’interno della scuola per
promuovere e sostenerne l’organizzazione e il miglioramento, sia nella sua
attività ordinaria (coordinatori di classe) sia nella sua attività progettuale.
Tutti i crediti didattici, formativi, e professionali faranno parte del portfolio del
docente, che sarà in formato elettronico, certificato e pubblico.
La progressione di carriera si articolerà in un riconoscimento e in una
valorizzazione delle competenze acquisite, e dell’attività svolta per il
miglioramento della scuola. Il portfolio del docente è vagliato dal Nucleo di
Valutazione interno di ogni scuola, a cui partecipa anche un membro esterno.
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5. • Ad ogni docente sarà riconosciuto, come già avviene oggi, uno stipendio
base. Questo stipendio base potrà essere integrato nel corso degli anni in
due modi, complementari e cumulabili:
• 1. il primo modo sarà strutturale e stabile, grazie a scatti di retribuzione
periodici (ogni 3 anni) – chiamati “scatti di competenza” – legati
all’impegno e alla qualità del proprio lavoro;
• 2. il secondo modo sarà accessorio e variabile, grazie a una retribuzione
(ogni anno) per lo svolgimento di ore e attività aggiuntive ovvero
progetti legati alle funzioni obiettivo o per competenze specifiche (BES,
Valutazione, POF, Orientamento, Innovazione Tecnologica).
• Periodicamente, ogni 3 anni, due terzi (66%) di tutti i docenti di ogni
scuola (o rete di scuole) avranno diritto ad uno scatto di retribuzione (circa
60 € netti). Si tratterà del 66% di quei docenti della singola scuola (o della
singola rete di scuole) che avranno maturato più crediti nel triennio
precedente.
• Fino al 10% dei docenti migliori di ogni scuola, potranno svolgere il ruolo
di “mentor” (pag. 57)
6. Punto 5. LA SCUOLA SI AGGIORNA:
FORMAZIONE E INNOVAZIONE
“ Formazione continua obbligatoria mettendo al centro i docenti che fanno innovazione
attraverso lo scambio fra pari. Per valorizzare i nuovi Don Milani, Montessori e Malaguzzi.”
. Ci si aspetta che i docenti non insegnino solo un sapere codificato, ma modi di pensare, metodi
di lavoro e abilità per la vita e per lo sviluppo professionale nelle democrazie moderne.
. Un gruppo di lavoro dedicato e composto da esperti del settore lavorerà per un periodo di tre
mesi per formulare il quadro italiano di competenze dei docenti nei diversi stadi della loro carriera
. Rendere realmente obbligatoria la formazione, e disegnare un sistema di Crediti Formativi (CF)
da raggiungere ogni anno per l’aggiornamento e da legare alle possibilità di carriera e alla
possibilità di conferimento di incarichi aggiuntivi
. Modello di formazione permanente non eminentemente incentrato sulla formazione teorica, ma
su quella esperienziale tra colleghi, proveniente da progetti di Istituto e nel quale assumono un
ruolo centrale le reti di scuole
7. LA BUONA SCUOLA: CICLI DI VITA
PROFESSIONALE DEI DOCENTI
fasi dello sviluppo
professionale
Cosa dice “Buona Scuola”?
Formazione iniziale
Dopo un percorso universitario scandito in 3+2 anni,
sono previsti 6 mesi di praticantato a scuola, con la
guida di un mentor interno.
Assegnazione docenti alle
scuole
Favorire la individuazione di docenti per le esigenze ad
hoc di ogni istituto (anche sulla base di un albo di
docenti e di un portfolio pubblico).
Formazione in ingresso —
Formazione in servizio
Sviluppare azione formative (obbligatorie) legate ai
contesti e alle pratiche didattiche, meglio se in rete.
Valutazione/valorizzazione
Introdurre progressioni economiche differenziate, per
per premiare meriti ed impegni, resi visibili da un
sistema di crediti formativi, professionali, didattici.
QUALI PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO?
8. QUALI PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO?
• Guardiamo alle esperienze più innovative
messe già in atto da molte scuole del nostro
Paese, impegnate in attività di ricerca e
sperimentazione sull’organizzazione didattica
e professionale .
• Come far si che la scuola diventi luogo di
crescita professionale dei docenti e con quali
impegni, condivisioni e patti?
• Come favorire una dimensione collaborativa e
collegiale del lavoro docente, valorizzando
apporti e impegni dei singoli docenti ,
attuando una idea non-competitiva di merito?
9. Formazione iniziale
Dall’esperienza delle Wikischool
Le scuole sono contesti operativi idonei ad ospitare
tirocini formativi in accordo con le Università.
Assegnazione docenti alle scuole
I docenti interessati partecipano ad un bando si
sottopongono ad un colloquio attitudinale, dopo
l’esame del loro curriculum (ad opera di una
commissione).
Formazione in ingresso
Il docente in ingresso viene affiancato da uno o più
tutor che lo supervisionano in passaggi “forti” del
lavoro (didattica, laboratorio, consigli, ecc.) per
almeno due anni.
Formazione in servizio
L’attività formativa non consiste solo in frequenza
di corsi, ma in “laboratorio adulto” di ricerca,
formazione e produzione di ipotesi didattiche, in
modalità collaborative.
Valutazione/valorizzazione
La “valutazione” si riferisce alla verifica
dell’impegno, dello stile e dei livelli di
partecipazione del docente al progetto della scuola.
Premialità: dare la possibilità a tutti gli insegnanti di scattare, perché sia una sfida
con se stessi e non una competizione tra docenti
10. ALCUNI ESITI DELLA CONSULTAZIONE PUBBLICA
Questioni affrontate durante la discussione al Tavolo Scuola LEOPOLDA 24-25-26 OTTOBRE 2014
• La scuola e la società
– Favorire lo sviluppo degli Istituti ad indirizzo tecnico come volano per la crescita e la ripresa economica
– Porre attenzione al rapporto non solo tra scuola e lavoro, ma anche tra scuola e università
– Solo laboratori con strumentazioni adeguate consentono di proporre una didattica nuova e coerente con lo sviluppo delle
competenze
– Per rispondere alle richieste del mondo del lavoro è necessario che la scuola sia fondata sull’apprendimento e non
sull’insegnamento, una scuola formativa e non “informativa”
– Alla base di tutto ci sono gli insegnanti e la qualità del loro lavoro e della loro formazione in entrata e in servizio, obbligatoria e
continua.
• I docenti
– Rivedere l’ipotesi di costruire un sistema retributivo basato sul riconoscimento di un incentivo economico in modo rigido al 66%
dei docenti di ogni scuola
– Si pone il problema di come e chi valuta i docenti
– Non realizzabile la mobilità per “merito”, così come ipotizzata
– Si pone l’attenzione sul fatto che l’assunzione dei precari porterà alla saturazione delle cattedre, impedendo di fatto anche la
mobilità “ordinaria” (sia territoriale, che tra classi di concorso)
– L’assunzione di tutti docenti delle Gae mette di fatto fuori gioco coloro che si sono abilitati con i PAS e che hanno investito in un
percorso indicato dall’Amministrazione
– In merito alle discipline si propone di incrementare Storia dell’Arte e far sì che nei Licei ci sia Diritto a fianco di Economia
– Non tutti possono insegnare agli stranieri, serve una formazione specifica. Ok classe di concorso per Italiano L2, come proposto
dal Ministro.
• Gli studenti
– Continua a restare aperto il problema del sostegno agli alunni disabili e più in generale con Bisogni Educativi Speciali, non solo in
merito alla quantità di risorse utilizzate, ma soprattutto in relazione alla qualità delle azioni messe in campo
– L’attenzione all’inclusione va posta per l’accoglienza agli alunni stranieri, sia in relazione a risorse specifiche che a formazione dei
docenti
– I voti, introdotti dal Ministro Gelmini anche nella scuola del primo ciclo, basati sulla media aritmetica hanno causato danni alla
valutazione degli alunni e non sono coerenti con le Indicazioni nazionali e con le certificazioni delle competenze
– Non si condivide l’eliminazione dei commissari esterni negli esami di maturità
• Strutture
– Le scuole devono avere connessioni stabili e adeguate per sostenere la didattica digitale e l’utilizzo di materiali online già ora
presenti come ampliamento dei libri di testo
– I laboratori funzionali e attrezzati per essere spazi usufruibili e adeguati alla didattica per competenze
11. LA CONSULTAZIONE PUBBLICA
• La consultazione pubblica e’ aperta on line fino al 15
novembre. Vi si accede da sito web del MIUR, o dal
sito https://labuonascuola.gov.it/
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