SlideShare a Scribd company logo
1 of 5
Download to read offline
1




                    SEMINARIO
     “DEMOCRAZIA, COSTITUZIONE, CITTADINANZE”

                      SAN BENEDETTO DEL TRONTO

                          11-12-13 OTTOBRE 2007

     RELAZIONE COORDINATORI GRUPPO LEGALITA’



1. Finalità

Nell’ambito dei Laboratori di sperimentazione e valutazione critica delle unità
video proposte dalla redazione di Medita Rai, il Gruppo legalità si è posto come
finalità l’ipotesi di strutturazione di un curricolo verticale, per contribuire,
attraverso l’adozione di una prospettiva storica, alla formazione/autoformazione
dell’“uomo-soggetto-individuo come animale sociale”. Erano presenti comandati
degli ISR, docenti e capi d’istituto, il responsabile ed il curatore del progetto
MEDITA della RAI, dr. Marco Zela e dr. Ludovico Gullifa.

2. Principi teorici

Il punto di partenza è stata la formulazione dei principi teorici basilari: liceità,
legalità, legittimità. Intendendo con liceità ciò che è condiviso ed accettabile per
un determinato gruppo di individui, ad esempio i gruppi dei pari o le associazioni
criminali. Con legalità ciò che è conforme alle leggi ordinarie e storicamente
determinate. Ed infine con il termine legittimità, ciò che è coerente a principi
superiori, quali i valori fondamentali e fondanti la costruzione democratica delle
società umane, come ad esempio i valori di libertà, solidarietà, pace, uguaglianza
e giustizia sociale che sono alla base della nostra Costituzione. Valori che, come
ha evidenziato Valerio Onida nella sua lezione magistrale, non possono essere
oggetto di revisioni indiscriminate a colpi di maggioranza parlamentare.
La riflessione su queste tre categorie di partenza ha messo in risalto il loro
carattere problematico e la loro reciproca contraddittorietà, che storicamente si
presenta anche nei termini di una legalità illegittima (es.: i regimi totalitari) e di
una illegalità legittima (es.: la Resistenza).
Inoltre, è stata anche esplicitata la coppia dicotomica fondamentale
suddito/cittadino. Indicando mediante la figura del suddito i processi incentrati
sullo scambio autonomia/sicurezza, tipico della costruzione dello Stato assoluto.
Di contro la figura del cittadino, fondamento dei processi ascensionali e condivisi
di costruzione delle grandi carte costituzionali democratiche moderne. Un
individuo-cittadino, fonte del diritto-dovere, autonomo e responsabile delle sue
scelte e dei suoi atti, che oggi bisogna declinare problematicamente a livello
2




locale, nazionale, macroregionale e globale. Da qui il richiamo non solo alla
nostra Costituzione ma anche al Trattato dell’Unione Europea, alla Carta delle
Nazioni Unite e alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo.

3. Ipotesi di percorso: le unità video analizzate

Dopo avere precisato il piano teorico, si è passati alla delineazione di un percorso
tematico/cronologico, da cui evincere le prime indicazioni per l’ipotesi di
formulazione di un curricolo verticale, attraverso la selezione, la visione ed il
commento di varie unità video tratte da Medita Rai: 1) L’acqua inquinamento e
carenza; 2) Abusivismo edilizio; 3) I briganti dopo l’unità d’Italia; 4) Regno
borbonico: cittadini e Stato; 5) Paternalismo padronale. Il caso di Crespi d’Adda;
6) Articolo 1. La sovranità del popolo; 7. Riforma agraria e lotte contadine.
Costituente e Costituzione.
A partire dall’impianto teorico condiviso precedentemente, sono stati individuati
dei nessi precisi tra le unità video analizzate e le categorie concettuali formulate.
La prima unità, L’acqua inquinamento e carenza, da presentare agli alunni della
scuola dell’infanzia e della scuola primaria, dovrebbe costituire un materiale
stimolo per l’osservazione e la simulazione di comportamenti, in modo tale da
individuare, attraverso modalità di apprendimento senso-motorio ed iconico,
concreti comportamenti leciti, legali e legittimi nell’uso dell’acqua a partire dalle
proprie esperienze dirette, per poi avviare un percorso di riflessione ed analisi sia
dal punto di vista storico sia dal punto di vista geografico.
L’unità video sull’Abusivismo edilizio, ipotizzabile per laboratori didattici con gli
alunni delle scuole secondarie di I e II grado, si è rivelata ricca di implicazioni,
esemplificando concretamente la conflittualità fra liceità, legalità e legittimità,
nonché i rapporti tra individuo e potere, individuo e necessità, politica e
criminalità organizzata. Di estremo interesse anche il rapporto tra musiche ed
immagini, capace di innescare un approccio interdisciplinare.
L’unità video sul Paternalismo padronale, da rivolgere agli alunni delle scuole
secondarie di II grado, ha ben esemplificato il contrasto tra legalità e legittimità
tanto sul piano dei contenuti, quanto su quello urbanistico-architettonico. Ponendo
al centro la dicotomia suddito/cittadino attraverso lo scambio autonomia/sicurezza
sotteso alle logiche paternalistiche del capitale, che saranno realizzate sul piano
politico durante l’età giolittiana, a fronte delle esigenze di disciplinamento e
riproduzione della forza lavoro.
L’unità Riforma agraria e lotte contadine. Costituente e Costituzione fa emergere
la portata dello scontro tra le forze sociali, sindacali e politiche alla fine degli anni
’40 per l’affermazione di diritti legittimi (lavoro e dignità delle persone) sanciti
dalla Costituzione e la legalità repressiva degli interventi straordinari di polizia
nel Mezzogiorno. Quel «Mezzogiorno all’opposizione», di cui parla Emilio Sereni
ovvero la mobilitazione contadina in difesa della riforma agraria in un «clima
prerivoluzionario», come sottolinea Colombo nel filmato, va quindi di pari passo
con la lotta politica e di classe contro la mafia, lotta che si rivolge contro il
proprietario assenteista ma anche contro il servo mafioso del proprietario, contro,
dunque, quel sistema di complicità di tipo mafioso che ostacola l’affermarsi, in
3




Sicilia e non solo, della legalità nuova della Repubblica., La conclusione, tratta da
una conversazione di De Gasperi con Emilio Colombo nel 1948, è che solo con il
ridimensionamento del latifondo e una diversa e più giusta distribuzione della
proprietà terriera nell’Italia meridionale i contadini avrebbero potuto sentirsi
veramente cittadini, partecipi quindi di una legittimità e di una legalità condivise:
qui emerge l’Italia dalle “cento città” con riferimento all’impatto concreto che la
pressione esercitata dal centro attraverso l’insieme delle leggi e degli ordinamenti
del nuovo stato unitario ebbe su una società debole e frammentata qual era quella
italiana postunitaria.
Infine l’ultima unità video, Articolo 1. La sovranità del popolo, da rivolgere agli
studenti delle scuole secondarie di II grado, ha riproposto il rapporto
contraddittorio tra legalità-liceità-leggittimità dal punto di vista della lotta di
classe e della mediazione politica, mostrando lo snodo storico fondamentale del
rovesciamento del rapporto tra capitale e lavoro, attraverso l’attuazione delle
norme prescrittive costituzionali. Un processo storico di transizione in cui, come
ha sottolineato Pepe nella sua lezione magistrale, il riconoscimento della centralità
del lavoro è stato il riconoscimento di una soggettività sociale e politica di fatto e
non solo un astratto principio ideologico su cui fare leva nel processo di
democratizzazione del Paese.
In sintesi, il dibattito e le unità video analizzate hanno consentito al Gruppo di
lavoro di individuare in via ipotetica e preliminare i seguenti snodi storici
funzionali all’educazione alla legalità: 1) la II rivoluzione industriale tra
paternalismo e lotte sociali; 2) l’età giolittiana: lo scambio autonomia/sicurezza;
3) criminalità organizzata: forme e sviluppi storici; 4) la riforma agraria:
Costituzione e lotte contadine nel Sud d’Italia; 5) l’acqua: inquinamento e
mercificazione; 6) i processi costituenti contemporanei: la Costituzione italiana, la
Carta delle Nazioni Unite, la Dichiarazione dei diritti dell’Uomo.
Dal punto di vista dell’articolazione del curricolo, si sono individuate forme di
progressione cognitiva: lo stimolo all’osservazione, la concettualizzazione di base,
la tematizzazione come articolazione e connessione dei concetti, la
problematizzazione e l’interpretazione storiografica.

4. Alcuni snodi problematici

La visione dei filmati ha fatto emergere anche alcuni snodi problematici relativi
sia alle risorse video sia agli aspetti pedagogico-didattici.
Per quanto riguarda le unità video, i punti di forza sono stati individuati sia nella
possibilità di realizzare un approccio interdisciplinare alla questione della
legalità, coinvolgendo, ad esempio, docenti di musica, arte, architettura,
letteratura e storia, sia nella dimensione interattiva e cooperativa del sito di
Medita. Approccio interdisciplinare, sia detto per inciso, richiamato fortemente
nelle nuove Indicazioni nazionali per la scuola di base.
L’aspetto di maggiore criticità delle unità video è ravvisabile soprattutto nella
frequente mancanza di esplicitazione delle fonti, sia per quanto concerne gli autori
(il loro punto di vista, l’intenzionalità degli interventi, il contesto in cui si
inseriscono) sia per quanto riguarda la datazione, o meglio i contesti temporali
4




(l’evento del passato che si rappresenta, il presente-passato delle ricostruzioni
mediatiche delle sequenze, le collocazioni temporali delle riletture, dei commenti,
della scelta produttiva che costruisce l’audiovisivo fino alla riproposizione in
MEDITA). Ma ciò che rappresenta un limite dal punto di vista prettamente
storiografico, potrebbe essere considerata una risorsa da un punto di vista
didattico, attivando, a secondo dei contesti e dei gradi scolastici, una lettura critica
ed un uso comparato delle fonti, nonché una riflessione sul rapporto tra media e
storia. Ciò darebbe un ulteriore impulso all’adozione del metodo laboratoriale
nello studio della storia, procedendo, in modo aperto e problematico, per
congetture e confutazioni e non per mera e semplice trasmissione/ripetizione di
nozioni. Inoltre, come ha sottolineato Giovanni De Luna,

Non si tratta […] semplicemente di integrare l’esposizione manualistica e rendere più
‘gradevole’ l’apprendimento e l’insegnamento della storia. Certo, quelle immagini e quei
suoni hanno una portata esplicativa e una capacità evocativa che vanno colte come
preziose opportunità. Ma c’è un altro aspetto, forse più importante, che va sottolineato:
abituarsi a leggere criticamente la televisione o il cinema, storicizzandone il ruolo e la
funzione, può indurre una sana abitudine alla ‘vigilanza’ squarciando quella cappa di
inerte passività che oggi si addensa sul modo in cui il pubblico fruisce dei mezzi di
comunicazione di massa.

Ciò vale sia per gli studenti che per i docenti. Questi ultimi, infatti, dovrebbero
essere preliminarmente formati all’uso delle fonti mass-mediatiche
nell’insegnamento/apprendimento della storia.
Da un punto di vista pedagogico-didattico sono stati individuati diversi problemi.
Innanzitutto, si è posta la necessità di adottare il circolo presente-passato-
presente (es.: ricerca/esplorazione attiva del proprio territorio=problemi di liceità-
legalità, amministrazioni locali=legalità amministrativa e principi di legittimità,
Costituzione italiana=fonte della legittimità democratica, codice di
Hammurabi=altre fonti di legittimità in altri contesti), in quanto la storia non può
essere considerata la semplice narrazione e spiegazione del passato, ma deve
essere intesa come la costruzione della coscienza critica del presente attraverso
l’individuazione delle tendenze storiche ad esso sottese per la progettazione
consapevole del futuro. Inoltre, partendo dal presente si motiverebbero meglio
gli alunni allo studio del passato, che, in quanto tale, appare loro del tutto inutile
ed indifferente.
Dalle riflessioni comuni, è emerso anche che la critica alla legalità intesa come
legalitarismo (le figure emblematiche di Socrate ed Antigone) non può essere
considerata un punto di partenza dell’azione didattica, ma deve essere intesa come
un punto di arrivo all’interno di un quadro normativo sì condiviso ma anche
chiaro e lineare, in modo tale da non disorientare ulteriormente le giovani
generazioni, già inserite all’interno di contesti fortemente anomici.
Successivamente, si è evidenziato che la formulazione dei percorsi didattici non
dovrebbe essere predeterminata dai docenti ma condivisa e costruita insieme agli
alunni in relazione ai vari contesti in cui si opera. Comunque, nella progettazione
e nella realizzazione dei percorsi di formazione alla cittadinanza ed alla legalità
5




sarebbe sempre corretto, da un punto di vista deontologico ed epistemologico,
chiarire le proprie prospettive di analisi.
Un altro snodo problematico di cui si è dibattuto è il rapporto tra finalità dei
processi educativi ed i metodi di insegnamento. Un rapporto che non può essere
considerato indifferente o neutrale rispetto al senso che si vuole dare alla propria
azione educativa. A meno che non si concepisca come fine della propria attività di
docente la “venerazione” delle conoscenze a scapito della formazione degli
individui, si tratta di muoversi lungo un preciso asse pedagogico-didattico
indicatoci dal costruttivismo: input – elaborazione -condivisione-output.
Infatti, se la finalità consta nella formazione dell’uomo-individuo-cittadino, la
predilezione o assolutizzazione del metodo trasmissivo, che in ultima istanza
implica il ricorso al principio di autorità, relegherebbe il giovane cittadino in
formazione alla condizione subalterna del mero ascolto e della mera ripetizione,
ossia, di fatto, nella posizione del suddito. Invece, l’adozione di una didattica
laboratoriale sarebbe maggiormente coerente alla finalità educativa da noi
condivisa, in quanto renderebbe gli alunni attivi nella costruzione delle proprie
conoscenze e delle proprie competenze, non solo facendo conseguire loro un
metodo di studio e di ricerca critico, quale quello storico, ma favorendo anche la
pratica e l’interiorizzazione dei valori di mutualità, partecipazione, condivisione e
cooperazione versus comportamenti edonistici, individualistici e competitivi oggi
imperanti.
Inoltre, l’adozione del metodo laboratoriale oltre ad essere coerente con
l’educazione alla cittadinanza ed alla legalità richiamate dal nostro dettato
costituzionale, è anche conforme alle nuove tecnologie, il cui proprium consta
nella dimensione dell’interazione, della condivisione e della cooperazione. Si
capisce, allora, che prediligendo il metodo trasmissivo non avrebbe senso
utilizzare come strumento didattico le ITC, a meno che non se ne vogliano svilire
e sminuire le nuove potenzialità formative ed epistemologiche che le
caratterizzano. Sembra essere ancora attuale la lezione di Ernesto Balducci,

Educare non vuol dire trasmettere, vuol dire svegliare dando autoconsapevolezza. Perciò
la scuola è di sua natura laica, nel senso che non trasmettere verità ma addestra alla libera
ricerca, è un processo di liberalizzazione.
                                                                       Salvatore Lucchese

More Related Content

What's hot

La Costituzione del '48 nel dibattito politico della Repubblica italiana
La Costituzione del '48 nel dibattito politico della Repubblica italianaLa Costituzione del '48 nel dibattito politico della Repubblica italiana
La Costituzione del '48 nel dibattito politico della Repubblica italianaINSMLI
 
Donne e costituzione: le radici ed il cammino
Donne e costituzione: le radici ed il camminoDonne e costituzione: le radici ed il cammino
Donne e costituzione: le radici ed il camminoINSMLI
 
Culture politiche e partiti d'identità sociale alla ricerca di una intesa cos...
Culture politiche e partiti d'identità sociale alla ricerca di una intesa cos...Culture politiche e partiti d'identità sociale alla ricerca di una intesa cos...
Culture politiche e partiti d'identità sociale alla ricerca di una intesa cos...INSMLI
 
La cittadinanza come appartenenza
La cittadinanza come appartenenzaLa cittadinanza come appartenenza
La cittadinanza come appartenenzaMatteo Aluigi
 
La Costituzione vivente
La Costituzione viventeLa Costituzione vivente
La Costituzione viventeINSMLI
 
Il nuovo volto dell'Italia repubblicana. I mutamenti di costume
Il nuovo volto dell'Italia repubblicana. I mutamenti di costumeIl nuovo volto dell'Italia repubblicana. I mutamenti di costume
Il nuovo volto dell'Italia repubblicana. I mutamenti di costumeINSMLI
 
Dossetti alla Costituente
Dossetti alla CostituenteDossetti alla Costituente
Dossetti alla CostituenteINSMLI
 
Metodo e contenuti nel dibattito sulla riforma costituzionale
Metodo e contenuti nel dibattito sulla riforma costituzionaleMetodo e contenuti nel dibattito sulla riforma costituzionale
Metodo e contenuti nel dibattito sulla riforma costituzionaleINSMLI
 
Daniele Menozzi - La Chiesa cattolica e la questione dei diritti umani
Daniele Menozzi - La Chiesa cattolica e la questione dei diritti umaniDaniele Menozzi - La Chiesa cattolica e la questione dei diritti umani
Daniele Menozzi - La Chiesa cattolica e la questione dei diritti umaniINSMLI
 
Fare storia. Crescere cittadini - "MIUR-Insmli: una collaborazione strategica...
Fare storia. Crescere cittadini - "MIUR-Insmli: una collaborazione strategica...Fare storia. Crescere cittadini - "MIUR-Insmli: una collaborazione strategica...
Fare storia. Crescere cittadini - "MIUR-Insmli: una collaborazione strategica...Istituto Nazionale INSMLI
 
Diventare cittadine nel XX secolo
Diventare cittadine nel XX secoloDiventare cittadine nel XX secolo
Diventare cittadine nel XX secoloINSMLI
 
Corso di formazione docenti su l’educazione alla cittadinanza globale
Corso di formazione docenti su  l’educazione alla cittadinanza globale Corso di formazione docenti su  l’educazione alla cittadinanza globale
Corso di formazione docenti su l’educazione alla cittadinanza globale Giorgio Cingari
 
Cittadinanza costituzione staff_rete_riflessioni ed esperienze_2009_ppt
Cittadinanza costituzione staff_rete_riflessioni ed esperienze_2009_pptCittadinanza costituzione staff_rete_riflessioni ed esperienze_2009_ppt
Cittadinanza costituzione staff_rete_riflessioni ed esperienze_2009_pptEmilia Peatini
 
Cittadinanza Costituzione Staff Rete 2009 Ppt
Cittadinanza Costituzione Staff Rete 2009 PptCittadinanza Costituzione Staff Rete 2009 Ppt
Cittadinanza Costituzione Staff Rete 2009 PptEmilia Peatini
 
Liberazione e costituzione repubblicana. Contributi per una rilettura
Liberazione e costituzione repubblicana. Contributi per una riletturaLiberazione e costituzione repubblicana. Contributi per una rilettura
Liberazione e costituzione repubblicana. Contributi per una riletturaINSMLI
 
Cittadinanza Attiva
Cittadinanza AttivaCittadinanza Attiva
Cittadinanza AttivaAliante
 
FISAC: una storia della CGIL
FISAC: una storia della CGILFISAC: una storia della CGIL
FISAC: una storia della CGILFisac-Cgil Varese
 

What's hot (20)

La Costituzione del '48 nel dibattito politico della Repubblica italiana
La Costituzione del '48 nel dibattito politico della Repubblica italianaLa Costituzione del '48 nel dibattito politico della Repubblica italiana
La Costituzione del '48 nel dibattito politico della Repubblica italiana
 
Donne e costituzione: le radici ed il cammino
Donne e costituzione: le radici ed il camminoDonne e costituzione: le radici ed il cammino
Donne e costituzione: le radici ed il cammino
 
Culture politiche e partiti d'identità sociale alla ricerca di una intesa cos...
Culture politiche e partiti d'identità sociale alla ricerca di una intesa cos...Culture politiche e partiti d'identità sociale alla ricerca di una intesa cos...
Culture politiche e partiti d'identità sociale alla ricerca di una intesa cos...
 
La cittadinanza come appartenenza
La cittadinanza come appartenenzaLa cittadinanza come appartenenza
La cittadinanza come appartenenza
 
La Costituzione vivente
La Costituzione viventeLa Costituzione vivente
La Costituzione vivente
 
Francisco Balaguer Callejón,Crisi economica e crisi costituzionale in Europa
Francisco Balaguer Callejón,Crisi economica e crisi costituzionale in EuropaFrancisco Balaguer Callejón,Crisi economica e crisi costituzionale in Europa
Francisco Balaguer Callejón,Crisi economica e crisi costituzionale in Europa
 
Il nuovo volto dell'Italia repubblicana. I mutamenti di costume
Il nuovo volto dell'Italia repubblicana. I mutamenti di costumeIl nuovo volto dell'Italia repubblicana. I mutamenti di costume
Il nuovo volto dell'Italia repubblicana. I mutamenti di costume
 
Dossetti alla Costituente
Dossetti alla CostituenteDossetti alla Costituente
Dossetti alla Costituente
 
Metodo e contenuti nel dibattito sulla riforma costituzionale
Metodo e contenuti nel dibattito sulla riforma costituzionaleMetodo e contenuti nel dibattito sulla riforma costituzionale
Metodo e contenuti nel dibattito sulla riforma costituzionale
 
Daniele Menozzi - La Chiesa cattolica e la questione dei diritti umani
Daniele Menozzi - La Chiesa cattolica e la questione dei diritti umaniDaniele Menozzi - La Chiesa cattolica e la questione dei diritti umani
Daniele Menozzi - La Chiesa cattolica e la questione dei diritti umani
 
Fare storia. Crescere cittadini - "MIUR-Insmli: una collaborazione strategica...
Fare storia. Crescere cittadini - "MIUR-Insmli: una collaborazione strategica...Fare storia. Crescere cittadini - "MIUR-Insmli: una collaborazione strategica...
Fare storia. Crescere cittadini - "MIUR-Insmli: una collaborazione strategica...
 
Diventare cittadine nel XX secolo
Diventare cittadine nel XX secoloDiventare cittadine nel XX secolo
Diventare cittadine nel XX secolo
 
Corso di formazione docenti su l’educazione alla cittadinanza globale
Corso di formazione docenti su  l’educazione alla cittadinanza globale Corso di formazione docenti su  l’educazione alla cittadinanza globale
Corso di formazione docenti su l’educazione alla cittadinanza globale
 
Cittadinanza costituzione staff_rete_riflessioni ed esperienze_2009_ppt
Cittadinanza costituzione staff_rete_riflessioni ed esperienze_2009_pptCittadinanza costituzione staff_rete_riflessioni ed esperienze_2009_ppt
Cittadinanza costituzione staff_rete_riflessioni ed esperienze_2009_ppt
 
Cittadinanza Costituzione Staff Rete 2009 Ppt
Cittadinanza Costituzione Staff Rete 2009 PptCittadinanza Costituzione Staff Rete 2009 Ppt
Cittadinanza Costituzione Staff Rete 2009 Ppt
 
Liberazione e costituzione repubblicana. Contributi per una rilettura
Liberazione e costituzione repubblicana. Contributi per una riletturaLiberazione e costituzione repubblicana. Contributi per una rilettura
Liberazione e costituzione repubblicana. Contributi per una rilettura
 
L'italia è ancora un Republica fondata sul lavoro? - Giovanni Ferrero
L'italia è ancora un Republica fondata sul lavoro? - Giovanni FerreroL'italia è ancora un Republica fondata sul lavoro? - Giovanni Ferrero
L'italia è ancora un Republica fondata sul lavoro? - Giovanni Ferrero
 
Cittadinanza Attiva
Cittadinanza AttivaCittadinanza Attiva
Cittadinanza Attiva
 
FISAC: una storia della CGIL
FISAC: una storia della CGILFISAC: una storia della CGIL
FISAC: una storia della CGIL
 
Galletti Antonella, Costituzione, globalizzazione e tradizione giuridica euro...
Galletti Antonella, Costituzione, globalizzazione e tradizione giuridica euro...Galletti Antonella, Costituzione, globalizzazione e tradizione giuridica euro...
Galletti Antonella, Costituzione, globalizzazione e tradizione giuridica euro...
 

Viewers also liked

Educare Alla Legalità Classe I C E I D
Educare Alla Legalità Classe I C E I DEducare Alla Legalità Classe I C E I D
Educare Alla Legalità Classe I C E I Dloremo
 
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE NAZIONALE LAVORO AUTONOMO 2010 2014 con allegati
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE NAZIONALE LAVORO AUTONOMO 2010 2014 con allegatiRELAZIONE DELLA COMMISSIONE NAZIONALE LAVORO AUTONOMO 2010 2014 con allegati
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE NAZIONALE LAVORO AUTONOMO 2010 2014 con allegatiVittorio Pasteris
 
La festa del 2 giugno: rituali civili, spazi sociali e territorialità repubbl...
La festa del 2 giugno: rituali civili, spazi sociali e territorialità repubbl...La festa del 2 giugno: rituali civili, spazi sociali e territorialità repubbl...
La festa del 2 giugno: rituali civili, spazi sociali e territorialità repubbl...INSMLI
 
2 giugno 1946: una giornata memorabile
2 giugno 1946: una giornata memorabile2 giugno 1946: una giornata memorabile
2 giugno 1946: una giornata memorabileINSMLI
 
Ricostruzione in cartoncino della strage di Capaci
Ricostruzione in cartoncino della strage di CapaciRicostruzione in cartoncino della strage di Capaci
Ricostruzione in cartoncino della strage di CapaciCristinaGalizia
 
Per questo mi chiamo Giovanni-Risorse audiovisive
Per questo mi chiamo Giovanni-Risorse audiovisivePer questo mi chiamo Giovanni-Risorse audiovisive
Per questo mi chiamo Giovanni-Risorse audiovisiveCristinaGalizia
 
Progetto Cittadinanza e Costituzione
Progetto Cittadinanza e CostituzioneProgetto Cittadinanza e Costituzione
Progetto Cittadinanza e Costituzioneiocittadinooggi
 
Costituzione Italiana
Costituzione ItalianaCostituzione Italiana
Costituzione Italianafms
 

Viewers also liked (10)

Educare Alla Legalità Classe I C E I D
Educare Alla Legalità Classe I C E I DEducare Alla Legalità Classe I C E I D
Educare Alla Legalità Classe I C E I D
 
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE NAZIONALE LAVORO AUTONOMO 2010 2014 con allegati
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE NAZIONALE LAVORO AUTONOMO 2010 2014 con allegatiRELAZIONE DELLA COMMISSIONE NAZIONALE LAVORO AUTONOMO 2010 2014 con allegati
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE NAZIONALE LAVORO AUTONOMO 2010 2014 con allegati
 
La festa del 2 giugno: rituali civili, spazi sociali e territorialità repubbl...
La festa del 2 giugno: rituali civili, spazi sociali e territorialità repubbl...La festa del 2 giugno: rituali civili, spazi sociali e territorialità repubbl...
La festa del 2 giugno: rituali civili, spazi sociali e territorialità repubbl...
 
2 giugno 1946: una giornata memorabile
2 giugno 1946: una giornata memorabile2 giugno 1946: una giornata memorabile
2 giugno 1946: una giornata memorabile
 
Ricostruzione in cartoncino della strage di Capaci
Ricostruzione in cartoncino della strage di CapaciRicostruzione in cartoncino della strage di Capaci
Ricostruzione in cartoncino della strage di Capaci
 
Per questo mi chiamo Giovanni-Risorse audiovisive
Per questo mi chiamo Giovanni-Risorse audiovisivePer questo mi chiamo Giovanni-Risorse audiovisive
Per questo mi chiamo Giovanni-Risorse audiovisive
 
6. LEGALITA'
6. LEGALITA'6. LEGALITA'
6. LEGALITA'
 
Noi piccoli cittadini
Noi piccoli cittadiniNoi piccoli cittadini
Noi piccoli cittadini
 
Progetto Cittadinanza e Costituzione
Progetto Cittadinanza e CostituzioneProgetto Cittadinanza e Costituzione
Progetto Cittadinanza e Costituzione
 
Costituzione Italiana
Costituzione ItalianaCostituzione Italiana
Costituzione Italiana
 

Similar to Relazione del Gruppo di lavoro sulla legalità

Illuminismo E Diritto Penale
Illuminismo E Diritto PenaleIlluminismo E Diritto Penale
Illuminismo E Diritto Penalechristianscalese
 
Il ruolo del sociologo nella progettazione e realizzazione di un processo par...
Il ruolo del sociologo nella progettazione e realizzazione di un processo par...Il ruolo del sociologo nella progettazione e realizzazione di un processo par...
Il ruolo del sociologo nella progettazione e realizzazione di un processo par...Valentina Gasperini
 
Salerno laboratorio di scuola politica salerno PARTE 2
Salerno laboratorio di scuola politica salerno PARTE 2Salerno laboratorio di scuola politica salerno PARTE 2
Salerno laboratorio di scuola politica salerno PARTE 2Giuseppe Carpentieri
 
Complexity Literacy Meeting Udine: La scheda del libro pubblicato da Piero Do...
Complexity Literacy Meeting Udine: La scheda del libro pubblicato da Piero Do...Complexity Literacy Meeting Udine: La scheda del libro pubblicato da Piero Do...
Complexity Literacy Meeting Udine: La scheda del libro pubblicato da Piero Do...Complexity Institute
 
La Convivialità - Ivan Illic
La Convivialità - Ivan IllicLa Convivialità - Ivan Illic
La Convivialità - Ivan IllicMarco Garoffolo
 
La costituzione è casa mia: progetto rete di scuole
La costituzione è casa mia: progetto rete di scuoleLa costituzione è casa mia: progetto rete di scuole
La costituzione è casa mia: progetto rete di scuoleRosyHarielle De Luca
 
La costituzione è casa mia: rete di scuole
La costituzione è casa mia: rete di scuoleLa costituzione è casa mia: rete di scuole
La costituzione è casa mia: rete di scuoleRosyHarielle De Luca
 
Alberto Magnaghi - Dalla partecipazione all’autogoverno della comunità locale...
Alberto Magnaghi - Dalla partecipazione all’autogoverno della comunità locale...Alberto Magnaghi - Dalla partecipazione all’autogoverno della comunità locale...
Alberto Magnaghi - Dalla partecipazione all’autogoverno della comunità locale...Marco Garoffolo
 
Dall'obiezione di coscienza al SCN
Dall'obiezione di coscienza al SCNDall'obiezione di coscienza al SCN
Dall'obiezione di coscienza al SCNEupolis Lombardia
 
Piattaforme per la partecipazione: potenzialità e limiti della democrazia li...
Piattaforme per la partecipazione: potenzialità e limiti  della democrazia li...Piattaforme per la partecipazione: potenzialità e limiti  della democrazia li...
Piattaforme per la partecipazione: potenzialità e limiti della democrazia li...Augusto Cocorullo
 
Piano di formazione generale
Piano di formazione generalePiano di formazione generale
Piano di formazione generaleEupolis Lombardia
 
Piano di formazione generale
Piano di formazione generalePiano di formazione generale
Piano di formazione generaleEupolis Lombardia
 
Presentazione FP Convegno UNIBA Accountability 2014
Presentazione FP Convegno UNIBA Accountability 2014Presentazione FP Convegno UNIBA Accountability 2014
Presentazione FP Convegno UNIBA Accountability 2014Francesco Pellecchia
 
Agorà del Terzo Millennio
Agorà del Terzo MillennioAgorà del Terzo Millennio
Agorà del Terzo MillennioLuigi Taccone
 

Similar to Relazione del Gruppo di lavoro sulla legalità (20)

Illuminismo E Diritto Penale
Illuminismo E Diritto PenaleIlluminismo E Diritto Penale
Illuminismo E Diritto Penale
 
Borile Simone, I reati culturalmente orientati
Borile Simone, I reati culturalmente orientatiBorile Simone, I reati culturalmente orientati
Borile Simone, I reati culturalmente orientati
 
La costituzione è casa mia1
La costituzione è casa mia1La costituzione è casa mia1
La costituzione è casa mia1
 
La costituzione è casa mia1
La costituzione è casa mia1La costituzione è casa mia1
La costituzione è casa mia1
 
La costituzione è casa mia1
La costituzione è casa mia1La costituzione è casa mia1
La costituzione è casa mia1
 
Costantino Claudio, La regolazione europea dei servizi pubblici: una svolta p...
Costantino Claudio, La regolazione europea dei servizi pubblici: una svolta p...Costantino Claudio, La regolazione europea dei servizi pubblici: una svolta p...
Costantino Claudio, La regolazione europea dei servizi pubblici: una svolta p...
 
Il ruolo del sociologo nella progettazione e realizzazione di un processo par...
Il ruolo del sociologo nella progettazione e realizzazione di un processo par...Il ruolo del sociologo nella progettazione e realizzazione di un processo par...
Il ruolo del sociologo nella progettazione e realizzazione di un processo par...
 
Salerno laboratorio di scuola politica salerno PARTE 2
Salerno laboratorio di scuola politica salerno PARTE 2Salerno laboratorio di scuola politica salerno PARTE 2
Salerno laboratorio di scuola politica salerno PARTE 2
 
Complexity Literacy Meeting Udine: La scheda del libro pubblicato da Piero Do...
Complexity Literacy Meeting Udine: La scheda del libro pubblicato da Piero Do...Complexity Literacy Meeting Udine: La scheda del libro pubblicato da Piero Do...
Complexity Literacy Meeting Udine: La scheda del libro pubblicato da Piero Do...
 
La Convivialità - Ivan Illic
La Convivialità - Ivan IllicLa Convivialità - Ivan Illic
La Convivialità - Ivan Illic
 
La costituzione è casa mia: progetto rete di scuole
La costituzione è casa mia: progetto rete di scuoleLa costituzione è casa mia: progetto rete di scuole
La costituzione è casa mia: progetto rete di scuole
 
La costituzione è casa mia: rete di scuole
La costituzione è casa mia: rete di scuoleLa costituzione è casa mia: rete di scuole
La costituzione è casa mia: rete di scuole
 
Alberto Magnaghi - Dalla partecipazione all’autogoverno della comunità locale...
Alberto Magnaghi - Dalla partecipazione all’autogoverno della comunità locale...Alberto Magnaghi - Dalla partecipazione all’autogoverno della comunità locale...
Alberto Magnaghi - Dalla partecipazione all’autogoverno della comunità locale...
 
Dall'obiezione di coscienza al SCN
Dall'obiezione di coscienza al SCNDall'obiezione di coscienza al SCN
Dall'obiezione di coscienza al SCN
 
Piattaforme per la partecipazione: potenzialità e limiti della democrazia li...
Piattaforme per la partecipazione: potenzialità e limiti  della democrazia li...Piattaforme per la partecipazione: potenzialità e limiti  della democrazia li...
Piattaforme per la partecipazione: potenzialità e limiti della democrazia li...
 
Piano di formazione generale
Piano di formazione generalePiano di formazione generale
Piano di formazione generale
 
Piano di formazione generale
Piano di formazione generalePiano di formazione generale
Piano di formazione generale
 
Presentazione FP Convegno UNIBA Accountability 2014
Presentazione FP Convegno UNIBA Accountability 2014Presentazione FP Convegno UNIBA Accountability 2014
Presentazione FP Convegno UNIBA Accountability 2014
 
Tecnologie di libertà
Tecnologie di libertà Tecnologie di libertà
Tecnologie di libertà
 
Agorà del Terzo Millennio
Agorà del Terzo MillennioAgorà del Terzo Millennio
Agorà del Terzo Millennio
 

More from INSMLI

Offerta formativa INSMLI Milano per l'a.s. 2013-14
Offerta formativa INSMLI Milano per l'a.s. 2013-14Offerta formativa INSMLI Milano per l'a.s. 2013-14
Offerta formativa INSMLI Milano per l'a.s. 2013-14INSMLI
 
Nuovo portale INSMLI: alcune anticipazioni
Nuovo portale INSMLI: alcune anticipazioniNuovo portale INSMLI: alcune anticipazioni
Nuovo portale INSMLI: alcune anticipazioniINSMLI
 
Testimonianza di Agide Melloni, autista del 37
Testimonianza di Agide Melloni, autista del 37Testimonianza di Agide Melloni, autista del 37
Testimonianza di Agide Melloni, autista del 37INSMLI
 
Percorsi didattici di costruzione della memoria pubblica
Percorsi didattici di costruzione della memoria pubblicaPercorsi didattici di costruzione della memoria pubblica
Percorsi didattici di costruzione della memoria pubblicaINSMLI
 
La strage di Bologna: le vittime
La strage di Bologna: le vittimeLa strage di Bologna: le vittime
La strage di Bologna: le vittimeINSMLI
 
La strage di Bologna: i titoli dei giornali
La strage di Bologna: i titoli dei giornaliLa strage di Bologna: i titoli dei giornali
La strage di Bologna: i titoli dei giornaliINSMLI
 
La strage di Bologna: per saperne di più
La strage di Bologna: per saperne di piùLa strage di Bologna: per saperne di più
La strage di Bologna: per saperne di piùINSMLI
 
Discorso di Zangheri ai funerali
Discorso di Zangheri ai funeraliDiscorso di Zangheri ai funerali
Discorso di Zangheri ai funeraliINSMLI
 
Medaglia al valore civile a Bologna
Medaglia al valore civile a BolognaMedaglia al valore civile a Bologna
Medaglia al valore civile a BolognaINSMLI
 
Schede NAR e Loggia P2
Schede NAR e Loggia P2Schede NAR e Loggia P2
Schede NAR e Loggia P2INSMLI
 
La strage di Bologna: le notizie battute dalle agenzie
La strage di Bologna: le notizie battute dalle agenzieLa strage di Bologna: le notizie battute dalle agenzie
La strage di Bologna: le notizie battute dalle agenzieINSMLI
 
La strage di Bologna
La strage di BolognaLa strage di Bologna
La strage di BolognaINSMLI
 
Le stragi del secondo dopoguerra nei territori amministrati dall'esercito par...
Le stragi del secondo dopoguerra nei territori amministrati dall'esercito par...Le stragi del secondo dopoguerra nei territori amministrati dall'esercito par...
Le stragi del secondo dopoguerra nei territori amministrati dall'esercito par...INSMLI
 
Le vittime italiane della frontiera orientale (1920-1963)
Le vittime italiane della frontiera orientale (1920-1963)Le vittime italiane della frontiera orientale (1920-1963)
Le vittime italiane della frontiera orientale (1920-1963)INSMLI
 
La deportazione nelle zone di confine
La deportazione nelle zone di confineLa deportazione nelle zone di confine
La deportazione nelle zone di confineINSMLI
 
Il fascismo di confine
Il fascismo di confineIl fascismo di confine
Il fascismo di confineINSMLI
 
Le occupazioni italiane dei Balcani
Le occupazioni italiane dei BalcaniLe occupazioni italiane dei Balcani
Le occupazioni italiane dei BalcaniINSMLI
 
La comunità nazionale slovena e il mito della Trieste slovena
La comunità nazionale slovena e il mito della Trieste slovenaLa comunità nazionale slovena e il mito della Trieste slovena
La comunità nazionale slovena e il mito della Trieste slovenaINSMLI
 
I processi di integrazione di tre generazioni di italiani a Delft
I processi di integrazione di tre generazioni di italiani a DelftI processi di integrazione di tre generazioni di italiani a Delft
I processi di integrazione di tre generazioni di italiani a DelftINSMLI
 
«Semo stadi sai contenti de sentir le vostre vosi». Emigrazione e comunicazio...
«Semo stadi sai contenti de sentir le vostre vosi». Emigrazione e comunicazio...«Semo stadi sai contenti de sentir le vostre vosi». Emigrazione e comunicazio...
«Semo stadi sai contenti de sentir le vostre vosi». Emigrazione e comunicazio...INSMLI
 

More from INSMLI (20)

Offerta formativa INSMLI Milano per l'a.s. 2013-14
Offerta formativa INSMLI Milano per l'a.s. 2013-14Offerta formativa INSMLI Milano per l'a.s. 2013-14
Offerta formativa INSMLI Milano per l'a.s. 2013-14
 
Nuovo portale INSMLI: alcune anticipazioni
Nuovo portale INSMLI: alcune anticipazioniNuovo portale INSMLI: alcune anticipazioni
Nuovo portale INSMLI: alcune anticipazioni
 
Testimonianza di Agide Melloni, autista del 37
Testimonianza di Agide Melloni, autista del 37Testimonianza di Agide Melloni, autista del 37
Testimonianza di Agide Melloni, autista del 37
 
Percorsi didattici di costruzione della memoria pubblica
Percorsi didattici di costruzione della memoria pubblicaPercorsi didattici di costruzione della memoria pubblica
Percorsi didattici di costruzione della memoria pubblica
 
La strage di Bologna: le vittime
La strage di Bologna: le vittimeLa strage di Bologna: le vittime
La strage di Bologna: le vittime
 
La strage di Bologna: i titoli dei giornali
La strage di Bologna: i titoli dei giornaliLa strage di Bologna: i titoli dei giornali
La strage di Bologna: i titoli dei giornali
 
La strage di Bologna: per saperne di più
La strage di Bologna: per saperne di piùLa strage di Bologna: per saperne di più
La strage di Bologna: per saperne di più
 
Discorso di Zangheri ai funerali
Discorso di Zangheri ai funeraliDiscorso di Zangheri ai funerali
Discorso di Zangheri ai funerali
 
Medaglia al valore civile a Bologna
Medaglia al valore civile a BolognaMedaglia al valore civile a Bologna
Medaglia al valore civile a Bologna
 
Schede NAR e Loggia P2
Schede NAR e Loggia P2Schede NAR e Loggia P2
Schede NAR e Loggia P2
 
La strage di Bologna: le notizie battute dalle agenzie
La strage di Bologna: le notizie battute dalle agenzieLa strage di Bologna: le notizie battute dalle agenzie
La strage di Bologna: le notizie battute dalle agenzie
 
La strage di Bologna
La strage di BolognaLa strage di Bologna
La strage di Bologna
 
Le stragi del secondo dopoguerra nei territori amministrati dall'esercito par...
Le stragi del secondo dopoguerra nei territori amministrati dall'esercito par...Le stragi del secondo dopoguerra nei territori amministrati dall'esercito par...
Le stragi del secondo dopoguerra nei territori amministrati dall'esercito par...
 
Le vittime italiane della frontiera orientale (1920-1963)
Le vittime italiane della frontiera orientale (1920-1963)Le vittime italiane della frontiera orientale (1920-1963)
Le vittime italiane della frontiera orientale (1920-1963)
 
La deportazione nelle zone di confine
La deportazione nelle zone di confineLa deportazione nelle zone di confine
La deportazione nelle zone di confine
 
Il fascismo di confine
Il fascismo di confineIl fascismo di confine
Il fascismo di confine
 
Le occupazioni italiane dei Balcani
Le occupazioni italiane dei BalcaniLe occupazioni italiane dei Balcani
Le occupazioni italiane dei Balcani
 
La comunità nazionale slovena e il mito della Trieste slovena
La comunità nazionale slovena e il mito della Trieste slovenaLa comunità nazionale slovena e il mito della Trieste slovena
La comunità nazionale slovena e il mito della Trieste slovena
 
I processi di integrazione di tre generazioni di italiani a Delft
I processi di integrazione di tre generazioni di italiani a DelftI processi di integrazione di tre generazioni di italiani a Delft
I processi di integrazione di tre generazioni di italiani a Delft
 
«Semo stadi sai contenti de sentir le vostre vosi». Emigrazione e comunicazio...
«Semo stadi sai contenti de sentir le vostre vosi». Emigrazione e comunicazio...«Semo stadi sai contenti de sentir le vostre vosi». Emigrazione e comunicazio...
«Semo stadi sai contenti de sentir le vostre vosi». Emigrazione e comunicazio...
 

Relazione del Gruppo di lavoro sulla legalità

  • 1. 1 SEMINARIO “DEMOCRAZIA, COSTITUZIONE, CITTADINANZE” SAN BENEDETTO DEL TRONTO 11-12-13 OTTOBRE 2007 RELAZIONE COORDINATORI GRUPPO LEGALITA’ 1. Finalità Nell’ambito dei Laboratori di sperimentazione e valutazione critica delle unità video proposte dalla redazione di Medita Rai, il Gruppo legalità si è posto come finalità l’ipotesi di strutturazione di un curricolo verticale, per contribuire, attraverso l’adozione di una prospettiva storica, alla formazione/autoformazione dell’“uomo-soggetto-individuo come animale sociale”. Erano presenti comandati degli ISR, docenti e capi d’istituto, il responsabile ed il curatore del progetto MEDITA della RAI, dr. Marco Zela e dr. Ludovico Gullifa. 2. Principi teorici Il punto di partenza è stata la formulazione dei principi teorici basilari: liceità, legalità, legittimità. Intendendo con liceità ciò che è condiviso ed accettabile per un determinato gruppo di individui, ad esempio i gruppi dei pari o le associazioni criminali. Con legalità ciò che è conforme alle leggi ordinarie e storicamente determinate. Ed infine con il termine legittimità, ciò che è coerente a principi superiori, quali i valori fondamentali e fondanti la costruzione democratica delle società umane, come ad esempio i valori di libertà, solidarietà, pace, uguaglianza e giustizia sociale che sono alla base della nostra Costituzione. Valori che, come ha evidenziato Valerio Onida nella sua lezione magistrale, non possono essere oggetto di revisioni indiscriminate a colpi di maggioranza parlamentare. La riflessione su queste tre categorie di partenza ha messo in risalto il loro carattere problematico e la loro reciproca contraddittorietà, che storicamente si presenta anche nei termini di una legalità illegittima (es.: i regimi totalitari) e di una illegalità legittima (es.: la Resistenza). Inoltre, è stata anche esplicitata la coppia dicotomica fondamentale suddito/cittadino. Indicando mediante la figura del suddito i processi incentrati sullo scambio autonomia/sicurezza, tipico della costruzione dello Stato assoluto. Di contro la figura del cittadino, fondamento dei processi ascensionali e condivisi di costruzione delle grandi carte costituzionali democratiche moderne. Un individuo-cittadino, fonte del diritto-dovere, autonomo e responsabile delle sue scelte e dei suoi atti, che oggi bisogna declinare problematicamente a livello
  • 2. 2 locale, nazionale, macroregionale e globale. Da qui il richiamo non solo alla nostra Costituzione ma anche al Trattato dell’Unione Europea, alla Carta delle Nazioni Unite e alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo. 3. Ipotesi di percorso: le unità video analizzate Dopo avere precisato il piano teorico, si è passati alla delineazione di un percorso tematico/cronologico, da cui evincere le prime indicazioni per l’ipotesi di formulazione di un curricolo verticale, attraverso la selezione, la visione ed il commento di varie unità video tratte da Medita Rai: 1) L’acqua inquinamento e carenza; 2) Abusivismo edilizio; 3) I briganti dopo l’unità d’Italia; 4) Regno borbonico: cittadini e Stato; 5) Paternalismo padronale. Il caso di Crespi d’Adda; 6) Articolo 1. La sovranità del popolo; 7. Riforma agraria e lotte contadine. Costituente e Costituzione. A partire dall’impianto teorico condiviso precedentemente, sono stati individuati dei nessi precisi tra le unità video analizzate e le categorie concettuali formulate. La prima unità, L’acqua inquinamento e carenza, da presentare agli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, dovrebbe costituire un materiale stimolo per l’osservazione e la simulazione di comportamenti, in modo tale da individuare, attraverso modalità di apprendimento senso-motorio ed iconico, concreti comportamenti leciti, legali e legittimi nell’uso dell’acqua a partire dalle proprie esperienze dirette, per poi avviare un percorso di riflessione ed analisi sia dal punto di vista storico sia dal punto di vista geografico. L’unità video sull’Abusivismo edilizio, ipotizzabile per laboratori didattici con gli alunni delle scuole secondarie di I e II grado, si è rivelata ricca di implicazioni, esemplificando concretamente la conflittualità fra liceità, legalità e legittimità, nonché i rapporti tra individuo e potere, individuo e necessità, politica e criminalità organizzata. Di estremo interesse anche il rapporto tra musiche ed immagini, capace di innescare un approccio interdisciplinare. L’unità video sul Paternalismo padronale, da rivolgere agli alunni delle scuole secondarie di II grado, ha ben esemplificato il contrasto tra legalità e legittimità tanto sul piano dei contenuti, quanto su quello urbanistico-architettonico. Ponendo al centro la dicotomia suddito/cittadino attraverso lo scambio autonomia/sicurezza sotteso alle logiche paternalistiche del capitale, che saranno realizzate sul piano politico durante l’età giolittiana, a fronte delle esigenze di disciplinamento e riproduzione della forza lavoro. L’unità Riforma agraria e lotte contadine. Costituente e Costituzione fa emergere la portata dello scontro tra le forze sociali, sindacali e politiche alla fine degli anni ’40 per l’affermazione di diritti legittimi (lavoro e dignità delle persone) sanciti dalla Costituzione e la legalità repressiva degli interventi straordinari di polizia nel Mezzogiorno. Quel «Mezzogiorno all’opposizione», di cui parla Emilio Sereni ovvero la mobilitazione contadina in difesa della riforma agraria in un «clima prerivoluzionario», come sottolinea Colombo nel filmato, va quindi di pari passo con la lotta politica e di classe contro la mafia, lotta che si rivolge contro il proprietario assenteista ma anche contro il servo mafioso del proprietario, contro, dunque, quel sistema di complicità di tipo mafioso che ostacola l’affermarsi, in
  • 3. 3 Sicilia e non solo, della legalità nuova della Repubblica., La conclusione, tratta da una conversazione di De Gasperi con Emilio Colombo nel 1948, è che solo con il ridimensionamento del latifondo e una diversa e più giusta distribuzione della proprietà terriera nell’Italia meridionale i contadini avrebbero potuto sentirsi veramente cittadini, partecipi quindi di una legittimità e di una legalità condivise: qui emerge l’Italia dalle “cento città” con riferimento all’impatto concreto che la pressione esercitata dal centro attraverso l’insieme delle leggi e degli ordinamenti del nuovo stato unitario ebbe su una società debole e frammentata qual era quella italiana postunitaria. Infine l’ultima unità video, Articolo 1. La sovranità del popolo, da rivolgere agli studenti delle scuole secondarie di II grado, ha riproposto il rapporto contraddittorio tra legalità-liceità-leggittimità dal punto di vista della lotta di classe e della mediazione politica, mostrando lo snodo storico fondamentale del rovesciamento del rapporto tra capitale e lavoro, attraverso l’attuazione delle norme prescrittive costituzionali. Un processo storico di transizione in cui, come ha sottolineato Pepe nella sua lezione magistrale, il riconoscimento della centralità del lavoro è stato il riconoscimento di una soggettività sociale e politica di fatto e non solo un astratto principio ideologico su cui fare leva nel processo di democratizzazione del Paese. In sintesi, il dibattito e le unità video analizzate hanno consentito al Gruppo di lavoro di individuare in via ipotetica e preliminare i seguenti snodi storici funzionali all’educazione alla legalità: 1) la II rivoluzione industriale tra paternalismo e lotte sociali; 2) l’età giolittiana: lo scambio autonomia/sicurezza; 3) criminalità organizzata: forme e sviluppi storici; 4) la riforma agraria: Costituzione e lotte contadine nel Sud d’Italia; 5) l’acqua: inquinamento e mercificazione; 6) i processi costituenti contemporanei: la Costituzione italiana, la Carta delle Nazioni Unite, la Dichiarazione dei diritti dell’Uomo. Dal punto di vista dell’articolazione del curricolo, si sono individuate forme di progressione cognitiva: lo stimolo all’osservazione, la concettualizzazione di base, la tematizzazione come articolazione e connessione dei concetti, la problematizzazione e l’interpretazione storiografica. 4. Alcuni snodi problematici La visione dei filmati ha fatto emergere anche alcuni snodi problematici relativi sia alle risorse video sia agli aspetti pedagogico-didattici. Per quanto riguarda le unità video, i punti di forza sono stati individuati sia nella possibilità di realizzare un approccio interdisciplinare alla questione della legalità, coinvolgendo, ad esempio, docenti di musica, arte, architettura, letteratura e storia, sia nella dimensione interattiva e cooperativa del sito di Medita. Approccio interdisciplinare, sia detto per inciso, richiamato fortemente nelle nuove Indicazioni nazionali per la scuola di base. L’aspetto di maggiore criticità delle unità video è ravvisabile soprattutto nella frequente mancanza di esplicitazione delle fonti, sia per quanto concerne gli autori (il loro punto di vista, l’intenzionalità degli interventi, il contesto in cui si inseriscono) sia per quanto riguarda la datazione, o meglio i contesti temporali
  • 4. 4 (l’evento del passato che si rappresenta, il presente-passato delle ricostruzioni mediatiche delle sequenze, le collocazioni temporali delle riletture, dei commenti, della scelta produttiva che costruisce l’audiovisivo fino alla riproposizione in MEDITA). Ma ciò che rappresenta un limite dal punto di vista prettamente storiografico, potrebbe essere considerata una risorsa da un punto di vista didattico, attivando, a secondo dei contesti e dei gradi scolastici, una lettura critica ed un uso comparato delle fonti, nonché una riflessione sul rapporto tra media e storia. Ciò darebbe un ulteriore impulso all’adozione del metodo laboratoriale nello studio della storia, procedendo, in modo aperto e problematico, per congetture e confutazioni e non per mera e semplice trasmissione/ripetizione di nozioni. Inoltre, come ha sottolineato Giovanni De Luna, Non si tratta […] semplicemente di integrare l’esposizione manualistica e rendere più ‘gradevole’ l’apprendimento e l’insegnamento della storia. Certo, quelle immagini e quei suoni hanno una portata esplicativa e una capacità evocativa che vanno colte come preziose opportunità. Ma c’è un altro aspetto, forse più importante, che va sottolineato: abituarsi a leggere criticamente la televisione o il cinema, storicizzandone il ruolo e la funzione, può indurre una sana abitudine alla ‘vigilanza’ squarciando quella cappa di inerte passività che oggi si addensa sul modo in cui il pubblico fruisce dei mezzi di comunicazione di massa. Ciò vale sia per gli studenti che per i docenti. Questi ultimi, infatti, dovrebbero essere preliminarmente formati all’uso delle fonti mass-mediatiche nell’insegnamento/apprendimento della storia. Da un punto di vista pedagogico-didattico sono stati individuati diversi problemi. Innanzitutto, si è posta la necessità di adottare il circolo presente-passato- presente (es.: ricerca/esplorazione attiva del proprio territorio=problemi di liceità- legalità, amministrazioni locali=legalità amministrativa e principi di legittimità, Costituzione italiana=fonte della legittimità democratica, codice di Hammurabi=altre fonti di legittimità in altri contesti), in quanto la storia non può essere considerata la semplice narrazione e spiegazione del passato, ma deve essere intesa come la costruzione della coscienza critica del presente attraverso l’individuazione delle tendenze storiche ad esso sottese per la progettazione consapevole del futuro. Inoltre, partendo dal presente si motiverebbero meglio gli alunni allo studio del passato, che, in quanto tale, appare loro del tutto inutile ed indifferente. Dalle riflessioni comuni, è emerso anche che la critica alla legalità intesa come legalitarismo (le figure emblematiche di Socrate ed Antigone) non può essere considerata un punto di partenza dell’azione didattica, ma deve essere intesa come un punto di arrivo all’interno di un quadro normativo sì condiviso ma anche chiaro e lineare, in modo tale da non disorientare ulteriormente le giovani generazioni, già inserite all’interno di contesti fortemente anomici. Successivamente, si è evidenziato che la formulazione dei percorsi didattici non dovrebbe essere predeterminata dai docenti ma condivisa e costruita insieme agli alunni in relazione ai vari contesti in cui si opera. Comunque, nella progettazione e nella realizzazione dei percorsi di formazione alla cittadinanza ed alla legalità
  • 5. 5 sarebbe sempre corretto, da un punto di vista deontologico ed epistemologico, chiarire le proprie prospettive di analisi. Un altro snodo problematico di cui si è dibattuto è il rapporto tra finalità dei processi educativi ed i metodi di insegnamento. Un rapporto che non può essere considerato indifferente o neutrale rispetto al senso che si vuole dare alla propria azione educativa. A meno che non si concepisca come fine della propria attività di docente la “venerazione” delle conoscenze a scapito della formazione degli individui, si tratta di muoversi lungo un preciso asse pedagogico-didattico indicatoci dal costruttivismo: input – elaborazione -condivisione-output. Infatti, se la finalità consta nella formazione dell’uomo-individuo-cittadino, la predilezione o assolutizzazione del metodo trasmissivo, che in ultima istanza implica il ricorso al principio di autorità, relegherebbe il giovane cittadino in formazione alla condizione subalterna del mero ascolto e della mera ripetizione, ossia, di fatto, nella posizione del suddito. Invece, l’adozione di una didattica laboratoriale sarebbe maggiormente coerente alla finalità educativa da noi condivisa, in quanto renderebbe gli alunni attivi nella costruzione delle proprie conoscenze e delle proprie competenze, non solo facendo conseguire loro un metodo di studio e di ricerca critico, quale quello storico, ma favorendo anche la pratica e l’interiorizzazione dei valori di mutualità, partecipazione, condivisione e cooperazione versus comportamenti edonistici, individualistici e competitivi oggi imperanti. Inoltre, l’adozione del metodo laboratoriale oltre ad essere coerente con l’educazione alla cittadinanza ed alla legalità richiamate dal nostro dettato costituzionale, è anche conforme alle nuove tecnologie, il cui proprium consta nella dimensione dell’interazione, della condivisione e della cooperazione. Si capisce, allora, che prediligendo il metodo trasmissivo non avrebbe senso utilizzare come strumento didattico le ITC, a meno che non se ne vogliano svilire e sminuire le nuove potenzialità formative ed epistemologiche che le caratterizzano. Sembra essere ancora attuale la lezione di Ernesto Balducci, Educare non vuol dire trasmettere, vuol dire svegliare dando autoconsapevolezza. Perciò la scuola è di sua natura laica, nel senso che non trasmettere verità ma addestra alla libera ricerca, è un processo di liberalizzazione. Salvatore Lucchese