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Programma Culturale Experimentdays Milano 2015
#xdaysmi15
A cura di Legacoop
Amministrare e
gestire il
condominio
collaborativo
Introduzione
Rossana Zaccaria, Legacoop Abitanti
Amministrare e
gestire il
condominio
collaborativo
LE FORME DELL’ABITARE COLLABORATIVO
L’abitare collaborativo si sta diffondendo in varie forme:
 fenomeno sociale spontaneo, spesso urbano, a livello di
condominio o di quartiere, autopromosso e autogestito
(dall’orto urbano, al cohosuing, alla social street…);
 fenomeno storicamente organizzato dalle cooperative dove i
soci si mettono insieme per dare risposta a un bisogno abitativo
e intorno a questo creano un sistema di comunità e servizi;
 un fenomeno promosso da attori pubblici locali come
sperimentazione di welfare: Comune di Milano ha avviato un
progetto sperimentale di incrocio domanda offerta di servizi a
livello condominiale/quartiere aggregando esigenze degli
abitanti;
 Un fenomeno promosso da investitori pubblici e privati in
insediamenti abitativi, talvolta di molti alloggi (FIA (con fondi CdP
e altri investitori - 20.000 nuovi alloggi)
I GESTORI SOCIALI
In diversi contesti, quelli non strettamente auto-promossi/nati dal
basso, si sta quindi strutturando un’esperienza di organizzazione
dell’abitare collaborativo dove agiscono dei soggetti che svolgono
una funzione di Gestione Sociale:
 Selezione degli abitanti
 Start-up della comunità
 Promozione di pratiche collaborative
 Offerta di servizi sociali e culturali all’abitare in connessione
con altri attori del territorio
Il Gestore Sociale si sta quindi configurando come un nuovo
“mestiere” che prevede diverse competenze per attività che
variano a seconda dei contesti: Facility Management / Property
Management/ Community Management/ altro.
HOUSING SOCIALE: UN SISTEMA A TRE POLI
Nel documento emerso da Urban Promo 2014 si afferma che:
• “ L’Housing Sociale genera una forma particolare di welfare; è
importante dotarsi di una metrica finanziaria e sociale per
misurarlo valutandone le performance economiche e sociali.”
• “L’Housing sociale diviene un luogo dove costruire un
partenariato a tre: c’ il pubblico, c’ il privato e c’ l’abitante
che diventa soggetto attivo in quanto portatore di pratiche
collaborative. Quindi l’abitante va visto come un elemento
fondamentale di questo sistema, che ternario e non binario”.
VERSO UNA CODIFICAZIONE….
 Da parte di alcuni attori che promuovono interventi di Housing
Sociale inteso come forma di secondo welfare, è stato espresso il
bisogno di codificare il Gestore Sociale , di specificarne funzioni
e competenze, in un’ottica di accreditamento.
 Laddove esiste un investitore, seppur in un’ottica di capitali
pazienti, si aspetta un ritorno economico da garantire e in questo
caso la capacità del Gestore diventa essenziale sia a garanzia
dell’impatto sociale che del rendimento finanziario.
 Questa può essere una direzione interessante che spinge verso la
professionalizzazione, la qualità, la strutturazione di
competenze complesse.
 Allo stesso tempo tuttavia esistono espressioni complementari
di auto organizzazione o di modalità di gestione cooperativa che
stanno assumendo nuove forme a partire da una lunga
tradizione.
Cooperative di Abitanti
 Il mondo della cooperazione esprime da più di un secolo la
possibilità di aggregarsi per rispondere a dei bisogni. In questo
mondo sono nate le cooperative edifictarici prima, poi le
cooperative di abitazione, che dal congresso del 1998 hanno
deciso di auto-definirsi cooperative di abitanti.
 Questa definizione corrisponde a un passaggio culturale
importante, che ha messo al centro gli abitanti, portatori di
bisogni e risorse, e le cooperative come costruttrici di comunità.
 Legacoop Abitanti: costituita nel 1961, ha organizzato oltre 3.000
cooperative che hanno realizzato circa 300.000 alloggi, distribuiti
sull’intero territorio nazionale e una base sociale formata da oltre
400.000 soci.
 Alloggi in locazione: 15.000 in Lombardia/49.000 in totale in Italia
UN PRINCIPIO FONDANTE
MUTUALITA’ COME ABITARE COLLABORATIVO
 L’articolarsi del discorso delle Cooperative di Abitanti ruota
intorno al carattere integrante della mutualità.
 La mutualità non è solo governance, non è solo patrimonio
e trasmissione intergenerazionale, non è solo un rapporto
con i soci, né un principio ideale.
 La mutualità è qualcosa che unisce tutti questi aspetti, è il
collante che tiene uniti questi elementi ed è
contemporaneamente il mezzo che li mette in movimento
e li integra.
BILANCI SOCIALI (Studio del 2014 Facoltà di Sociologia di Bologna)
PRINCIPI COOPERATIVI International Cooperative Alliance
1. Libertà
2. Sicurezza
3. Parità
4. Dinamismo
5. Vicinanza
6. Comunità
7. Fiducia
8. Equità
9. Collaborazione
10.Solidarietà
LE COOPERATIVE E LA GESTIONE SOCIALE
Rispetto alla Gestione Sociale di modalità di abitare collaborativo
declinano la propria competenza come costruttrici di comunità:
 con i propri soci in un’attività mutualistica che si sta rinnovando;
 Presso patrimoni di terzi in scenari diversi dove si stanno
sperimentando scenari e rapporti sociali diversi.
Cooperativa Degradi, fondata nel 1909, attualmente 6000 soci.
 Ha mantenuto una tradizione di proprietà indivisa (alloggi in
affitto con un canone calmierato).
 Ha un patrimonio storico che sta riqualificando con strategie
interessanti di valorizzazione
 Ha sviluppato interventi recenti innovativi come Zoia a Milano
 Opera come Gestore Sociale a Borgo Sostenibile, intervento del
FIA di 350 alloggi.
LE COOPERATIVE E LA GESTIONE SOCIALE
Cooperativa Dar Casa, nasce all’inizio degli anni novanta per offrire
una risposta al bisogno di casa dei cittadini stranieri. A fronte di a un
bisogno abitativo sempre più diffuso, estende l’azione a tutti, italiani
o stranieri, alla ricerca di case in affitto a prezzi ragionevoli.
 Opera come Gestore Sociale nel progetto del FIA Cenni di
cambiamento: un progetto innovativo ed è il più grande
intervento in Europa che utilizza un sistema di strutture portanti
in legno per realizzare 123 alloggi in classe energetica A.
 Il complesso offre appartamenti in affitto a canone calmierato e in
affitto con patto di futuro acquisto.
 Sta sperimentando in varie forme una gestione del patrimonio
pubblico ERP
LE COOPERATIVE E LA GESTIONE SOCIALE
La Cooperativa Di Vittorio nasce nel 1972 dalla fusione di tante
piccole cooperative a proprietà indivisa nate all’interno delle
fabbriche. L’unione di tutte le esperienze avviate portò in dote un
patrimonio di oltre 5000 iscritti.
 Nel 1995 primi alloggi per anziani
 Nel 2008 Fondo di solidarietà per il sostegno di famiglie in
difficoltà.
 Nel 2013 Prima collaborazione con CdP con un ruolo di
promotore e di futuro Gestore Sociale per vari interventi tra cui
NEXT TO, 350 alloggi che stanno per essere costruiti a Torino
ECO COURTS www.cortiliecologici.it
Tutte insieme le famiglie possono fare la differenza: le scelte
quotidiane di acquisto, mobilità e gestione della casa possono
tradursi non solo in un vantaggio ambientale ma anche economico.
2.000 piani d’azione
Consumo energetico
Produzione di rifiuti
Consumo idrico
3.000 famiglie coinvolte
-15%
-30%
-15%
IL PORTALE DELL’ABITARE SOSTENIBILE
Selezionando gli
eco-consigli più adatti
alle proprie esigenze,
si può comporre un
Piano d’Azione che
resterà memorizzato
sulla pagina utente.
I RISULTATI DEL PROGETTO ECO COURTS
Grazie al progetto al progetto Eco Courts sono stati risparmiati:
 4.450.016 kWh di energia elettrica
 337.453 mcdi acqua
 41.895 mcdi gas
 721.557 kg di rifiuti
Evitando di emettere 2.579 tonnellate di CO2
In termini di risparmi percentuali i condomini che hanno
dimostrato le migliori performance hanno permesso di ridurre i
propri consumi:
Risparmio di acqua: -23,5%
Risparmio energia termica/riscaldamento: -30,6%
Risparmio energia elettrica: -35,8%
DOMANDE AI RELATORI
Quali novità state sperimentando come gestori sociali di vostri
patrimoni o di patrimoni di terzi?
Se gli abitanti non sono vostri soci ci sono delle sostanziali
differenze?
Si possono trovare degli strumenti che definiscano un modello da
seguire per l’amministrazione dei condomini collaborativi?
In che modo si possono integrare e valorizzare l’autogestione e la
presenza di spazi e servizi gestiti? Di quali strumenti si stanno
dotando i gestori sociali?
La gestione sociale in due direzioni: servizi innovativi in
proprietà indivisa e in nuove esperienze di Housing Sociale
Federico Ugliano, Cooperativa Ferruccio Degradi
Amministrare e
gestire il
condominio
collaborativo
Federico Ugliano
Cooperativa Edificatrice Ferruccio Degradi
LA GESTIONE SOCIALE IN DUE DIREZIONI:
SERVIZI INNOVATIVI IN EDIFICI A PROPRIETA’
INDIVISA E IN NUOVE ESPERIENZE
DI HOUSING SOCIALE
NATA NEL 1909 PER SODDISFARE IL
BISOGNO ABITATIVO DEI PROPRI SOCI
DUE PAROLE SULLA
COOPERATIVA DEGRADI
DA ALLORA COSTANTE INCREMENTO DEL
PATRIMONIO CHE RAGGIUNGE OGGI 1000
APPARTAMENTI DIVISI IN 4 QUARTIERI E
DATI IN GODIMENTO I SOCI
NEL 2014 OLTRE 6000 SOCI, PATRIMONIO
NETTO DI CIRCA 50 MILIONI, DEPOSITO
SOCIALE DI CIRCA 27 MILIONI
DA SEMPRE GRANDE ATTENZIONE ALLA
SOCIALITA’, AI RAPPORTI TRA LE PERSO-
NE, ALLA CULTURA: TANTE ATTIVITA’
RICREATIVE E UN TEATRO IN PROPRIETA’
E GESTIONE
‣
‣
‣
‣
‣ INNOVAZIONE TECNOLOGICA
‣ SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
‣ EFFICIENZA ENERGETICA
L’ESPERIENZA DI ZOIA - COOPERAZIONE
- Riscaldamento e acqua calda sanitaria con pompe
di calore alimentate da acqua di falda
- Cassette wc e irrigazione giardini con acqua di falda
- Impianto fotovoltaico
- Ventilazione meccanica controllata
- Involucro con cappotto da 16 cm
- Infissi con vetri basso emissivi
- Cucine con piastra di cottura ad induzione
- Classe Energetica A
L’ACQUA? E’ UN PUNTO FISSO
L’attenzione per la sostenibilità ambientale, per la
riduzione dei rifiuti e dei materiali inquinanti, per
il riciclo, è parte integrante della modalità di agire
della Cooperativa
A fronte di ciò la Cooperativa ha predisposto, un
per portare beneficio all’ambiente incentivando la
riduzione di circolazione di materiale plastico, e per
portare miglioramenti alla quotidianità degli abitan-
ti, grazie ad un impianto che fornisce acqua refri-
gerata e gasata a “domicilio”, nonché un risparmio
economico non trascurabile.
Un contributo alla quotidianità degli
abitanti ma anche un’iniziativa volta a
mantenere vivi i rapporti tra vicini.
Il servizio infatti è stato pensato per per-
mettere ai Soci di non dover acquistare
una lavatrice (con relative spese da non
effettuare ma anche un notevole rispar-
mio di spazio nell’appartamento), ma
anche per favorire momenti di incontro
tra il vicinato. Inoltre, un sistema con-
cepito con questa modalità, consente
risparmio di acqua e di detersivi a bene-
ficio dell’ambiente.
I PANNI SPORCHI LI LAVIAMO INSIEME
I PANNI SPORCHI LI LAVIAMO INSIEME
Gli spazi commerciali al piano terra sono
stati messi a bando: il concorso (Zoia Offi-
cine Creative) era rivolto a creativi, artigia-
ni, associazioni e chiunque avesse voglia
di svolgere la propria attività restituendo
occasioni e eventi al quartiere.
A vincere un liutaio, una gallerista d’arte,
delle architette, delle scenografe
LA CREATIVITA’ E’ D’OBBLIGO
LA CREATIVITA’ E’ D’OBBLIGO
qui la cucina e’ di casa
In merito ai singoli alloggi,
la Cooperativa offre ai soci un servizio
innovativo ed economicamente molto
utile:tutti gli alloggi sono stati dotati di
arredo dell’angolo cottura.
La cucina è fornita di piano cottura
ad induzione.
D.I.T.: DO IT TOGETHER
Per incentivare la mobilità sostenibile è stato
realizzato uno spazio pubblico dedicato al
deposito delle biciclette.
Inoltre, per incentivare la socialità, tra soci
abitanti e residenti del quartiere, è stato
aperto uno spazio “fai-da-te”, con banchi di
lavoro e attrezzi necessari per realizzare
piccoli lavori di falegnameria, hobbistica, ecc.
Sono peratlro stati organizzati anche corsi
sul ri-uso con architetti e designer.
la piazza pubblica
Nell’ambito del progetto, è sta-
to concordato il rifacimento della
piazza, prima adibita a semplice
parcheggio e ad ospitare il merca-
to settimanale: nel nuovo progetto
la piazza diventerà centro pulsante
del quartiere e sarà luogo per ospi-
tare feste, eventi o semplici mo-
menti di convivialità
la piazza pubblica
LA SFIDA DI
“BORGO SOSTENIBILE”
323 APPARTAMENTI IN HOUSING SOCIALE A
FIGINO DI PROPRIETA’ DELLA SGR INVESTIRE
CIRCA IL 40% IN PATTO DI FUTURA
VENDITA A 8 ANNI, L’ALTRA META’ IN
AFFITTO DIVISO TRA CANONE
MODERATO, CONVENZIONATO E
SOCIALE
DIVERSITA’ NELLE MODALITA’ DI
ASSEGNAZIONE DEGLI ALLOGGI
(BANDI E INCONTRI PUBBLICI)
PERCORSI CONDIVISI OLTRE CHE CON
LA PROPRIETA’ ANCHE CON FONDAZIONE
HOUSING SOCIALE, ADVISOR DEL
PROGETTO
‣
‣
‣
‣
I SERVIZI PROPOSTI
ATTIVITA’ DI FACILITY
ATTIVITA’ DI PROPERTY
ATTIVITA’ DI SPORTELLO
PUBBLICO DEL BORGO
ATTIVITA’ DI SOSTEGNO ALLA
CREAZIONE DELLA NUOVA
COMUNITA’ E INTEGRAZIONE
CON QUELLA ESISTENTE
‣
‣ ‣
‣
LE ATTIVITA’ GIA’ SVOLTE
INSEDIAMENTO DEL 50% DEGLI INQUILINI
GESTIONE DELLE PRIME
PROBLEMATICHE ABITATIVE
ASSEGNAZIONE DEI RUOLI DI
RAPPRESENTANZA (CAPISCALA)
AGLI INQUILINI
PRIMI INCONTRI CONVIVIALI ED
OPERATIVI PER LA
PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI COMUNI
‣
‣
‣
‣
Federico Ugliano
Cooperativa Edificatrice Ferruccio Degradi
LA GESTIONE SOCIALE IN DUE DIREZIONI:
SERVIZI INNOVATIVI IN EDIFICI A PROPRIETA’
INDIVISA E IN NUOVE ESPERIENZE
DI HOUSING SOCIALE
Il Progetto Ospitalità Solidale
Sara Travaglini, Cooperativa Dar Casa
Cristina De Michele, Cooperativa Comunità Progetto
Ilaria Scovazzi, Arci Lombardia
Amministrare e
gestire il
condominio
collaborativo
Esperienze di mutualità e progettazione condivisa
dell’abitare in cooperativa a Torino
Massimo Rizzo, Presidente Cooperativa di Vittorio, Torino
Amministrare e
gestire il
condominio
collaborativo
sabato 7 novembre, milano
Experimentdays
Esperienze di mutualità e progettazione
condivisa dell’abitare in cooperativa a Torino
La Cooperativa Edilizia “G. Di Vittorio”
a proprietà indivisa
Cooperative a proprietà indivisa 24
Lo scopo della Cooperativa è quello di ottenere
……… a condizioni possibilmente migliori ………. il
soddisfacimento dei propri bisogni abitativi
mediante l’assegnazione in godimento di unità
immobiliari
Patrimonio della cooperativa
dati al 31 dicembre 2014
26
0
100
200
300
400
500
600
1979
1981
1982
1983
1984
1985
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
alloggi consegnati
27
La Cooperativa nasce all’inizio degli anni ‘70, affondando le sue radici nelle
rivendicazioni del movimento operaio, nella volontà delle persone di unirsi e
cooperare per costruire insieme un futuro attraverso la partecipazione, la
mobilitazione e l’auto organizzazione per rispondere al bisogno primario della casa.
Le origini
Cooperativa G. Di Vittorio – Le origini
La Cooperativa a proprietà indivisa è la risposta ad un welfare che lo Stato non riesce più
a sostenere, risponde a coloro che sono troppo ricchi per usufruire di una casa popolare
e troppo poveri per permettersene una sul libero mercato.
Le prime realizzazioni rispondono all’estremo bisogno di alloggi in tempi brevi, e di
conseguenza le scelte, premiano soluzioni essenziali, economiche e quantitativamente
importanti.
1981, Torino , via Tempia
4 semitorri all’ingresso
della Torino Milano
240 alloggi
Cooperativa G. Di Vittorio – Le origini 29
Da metà degli anni ‘80 la Cooperativa inizia
un percorso di innovazione nel modo di
costruire sia architettonico che urbanistico.
Gli interventi hanno dimensioni più ridotte,
la costruzione di pochi grandi complessi
lascia spazio ad un alto numero di cantieri,
composti di pochi decine di alloggi ognuno.
L’integrazione tra le risorse derivanti dal
piano decennale nazionale per la casa e le
politiche regionali di agevolazione per le
cooperative a proprietà indivisa,
consentono alla Cooperativa di crescere e
di strutturarsi.
2003, Torino via Tasca - 76 alloggi
30
2009, Torino, via Artom – 39 alloggi
Il punto di svolta è rappresentato dalla fine del piano per la casa, che vede il suo ultimo
bando nel 1994. Da questo momento, le politiche per l’edilizia sociale si sviluppano
attraverso bandi che presuppongono la disponibilità delle aree edificabili a carico degli
operatori. Così la Cooperativa consolida la propria struttura economica e finanziaria e
migliora la capacità di muoversi sul mercato, sfruttando le opportunità presenti e crescendo
anche come soggetto imprenditoriale.
31
Consegna delle chiavi da parte del cantautore Ron e
della Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso
Torino-viaArtom
La spina 3
Com’era Com’è
Cooperativa G. Di Vittorio – I soci 34
Abitare in cooperativa, per noi, è non lasciare sole le persone
un nostro
amministratore/socio
è presente per tutto
35
è comunque un
condominio
36
37
ma anche grande solidarietà e aiuto reciproco dal basso
Cooperativa G. Di Vittorio – Mutualità interna 38
La crisi ha prodotto effetti gravi sulla
capacità della famiglie di far fronte agli
impegni economici, allargando le fasce
di povertà all’interno della
popolazione. La Cooperativa Di
Vittorio, osservatorio
privilegiato di questi cambiamenti, nel
2008 ha deciso di istituire un Fondo di
Solidarietà destinato ai soci
assegnatari, che attraversano gravi
problemi economici.
Il Fondo è gestito dalla Cooperativa
Sociale “Synergi-ca”, nata per iniziativa
di un gruppo di volontari impegnati
nell’associazionismo cittadino e attiva
principalmente nell’housing sociale e
nell’accompagnamento al lavoro.
39
Soci
assegnatari
2 euro al mese
Cooperativa
2 euro mese
per alloggio
Socio
assegnatario
da euro 800 ad euro
2.000 max/anno
(a seconda del nucleo familiare)
Importo finanziato da agosto 2008 a dicembre 2014
Totale
finanziato
euro 714.102
Cooperativa
euro
357.051
Soci
assegnatari
euro 357.051
41
Media dell’importo erogato per famiglia
euro 932
Soci che hanno usufruito del fondo
740
Fondo erogato ai soci
euro 689.847
42
Riepilogo del numero delle domande
liquidate per tipologia di spesa
utenze domestiche varie
spese scolastiche
visite mediche e medicine
spese odontoiatriche
acquisto di elettrodomestici di
prima necessità
acquisto occhiali
spese funerale
43
costo
dell’abitare
canone
burocrazia
tasse
ed
imposte
utenze
Torino, via Tasca
il graffito
“Walzer with Katrina”
eseguito dall’artista
milanese Bros
sulla parete della
nostra casa in
via Tasca
Le sinergie come modalità di agire
Cooperativa
“G. di Vittorio”
altri soggetti
istituzionali
45
46
Collegno (TO) villa 5
Insieme ad un consorzio
costituito ad hoc è stata
ristrutturata una villa dell’ex
manicomio dove hanno
trovato collocazione 22 alloggi
in locazione temporanea, un
circolo arci, un baby parking,
un hamman e alcuni uffici
Il vescovo di Torino Nosiglia alla cerimonia di inaugurazione della
“casa di nonno mario”
L’alloggio in corso Mortara messo a disposizione dalla
Cooperativa Di Vittorio per il progetto “ancora papà”
50
Dal 2010 tramite la
Fondazione Monaco si
è iniziato un percorso
di accompagnamento
con borse di studio ai
figli dei soci della
cooperativa.
Cooperative a proprietà indivisa 51
-Sicurezza
-Convenienza
-Qualità
- Residenze per anziani
Cooperative a proprietà indivisa 52
una casa per sempre
nessun rinnovo contrattuale
diritti certi anche per gli eredi
Cooperative a proprietà indivisa 53
canoni inferiori al mercato
aumenti programmati del 75% Istat
costi di manutenzione con fondi pre-accantonati
Cooperative a proprietà indivisa 54
gestione accurata e partecipata
innovazione
progettazione delle tipologie attente ai bisogni
delle famiglie
55
La Cooperativa Di Vittorio si è impegnata da tempo per
risolvere il problema casa agli anziani seguendo
principalmente due criteri; il primo è costruire gli interventi in
zone urbanizzate, possibilmente centrali, con servizi di
mobilità pubblica e servizi sanitari facilmente accessibili, il
secondo criterio è stato quello di costruire alloggi piccoli ed in
parte già arredati (cucina attrezzata) e spazi comuni
all’interno dell’edificio e nel giardino esterno in modo da
favorire la socializzazione, così facendo si riesce ad ottenere
un canone molto contenuto che permette, anche a chi ha la
pensione minima, di poter vivere dignitosamente.
56
Borgaro (TO) – 35 alloggi destinati principalmente ad anziani
Housing Sociale
• Il 23 dicembre 2013 abbiamo sottoscritto con Polaris SGR il
primo contratto per un intervento edilizio finanziato dai Fondi
immobiliari
• Il finanziamento copre l’intero costo dell’operazione,
euro 5 milioni
• La strada scelta è stata sinteticamente descritta “chiavi
in mano”
• La Cooperativa al termine della costruzione cederà al
Fondo la proprietà dell’intervento
• L’intervento è nella città di
Alba per 38 alloggi
• Un attimo dopo il Fondo cederà alla Cooperativa il
diritto di superficie per 13 anni
• La Cooperativa gestirà gli alloggi come patrimonio
sociale (assegnati a soci)
• La Cooperativa garantisce il vuoto per pieno e le spese
di manutenzione ordinaria e straordinaria
• La Cooperativa, a fronte dell’attività svolta, avrà un
ritorno economico
• settembre 2015
prime consegne ad Alba
60
HOUSING SOCIALE ORBASSANO - area Arpini
Nel 2016
partiranno i lavori
per la realizzazione
di 96 alloggi con il
sistema dei Fondi
Immobiliari
74 alloggi saranno
assegnati in
locazione per la
durata di 15 anni
22 alloggi saranno
assegnati con patto
di futura vendita
lavoriamo per divenire
costruttori di comunità
Esperienze avanzate di abitare collaborativo e gestione
sociale a Berlino
Michael La Fond, id22 Institut für kreative Nachhaltigkeit
Amministrare e
gestire il
condominio
collaborativo
Dr. Michael LaFond
CoHousing +
Community
Development
id22:
Institute for
Creative
Sustainability
Berlin
cultures
of sustainable
urban
development
co housing
co working
co mmunity gardening
best practices
sustainable
housing
cultures
Bau- und Wohn
Genossenschaft
Spreefeld
residents
architects
sub-projects
working groups
cooperative association
community development
Spreeacker
Spree WG 1
Spree-WG_DSC3275
Alte Schule
Karlshorst
residents
cooperative network
non-profit foundation
architects
sub-projects
cooperative association
community development
self-organisation
community-orientation
sustainability
CoHousing +
Community
Development

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Amministrare e gestire il condominio collaborativo - Programma Culturale Experimentdays Milano - fiera dell'abitare collaborativo

  • 1. Programma Culturale Experimentdays Milano 2015 #xdaysmi15
  • 2. A cura di Legacoop Amministrare e gestire il condominio collaborativo
  • 3. Introduzione Rossana Zaccaria, Legacoop Abitanti Amministrare e gestire il condominio collaborativo
  • 4. LE FORME DELL’ABITARE COLLABORATIVO L’abitare collaborativo si sta diffondendo in varie forme:  fenomeno sociale spontaneo, spesso urbano, a livello di condominio o di quartiere, autopromosso e autogestito (dall’orto urbano, al cohosuing, alla social street…);  fenomeno storicamente organizzato dalle cooperative dove i soci si mettono insieme per dare risposta a un bisogno abitativo e intorno a questo creano un sistema di comunità e servizi;  un fenomeno promosso da attori pubblici locali come sperimentazione di welfare: Comune di Milano ha avviato un progetto sperimentale di incrocio domanda offerta di servizi a livello condominiale/quartiere aggregando esigenze degli abitanti;  Un fenomeno promosso da investitori pubblici e privati in insediamenti abitativi, talvolta di molti alloggi (FIA (con fondi CdP e altri investitori - 20.000 nuovi alloggi)
  • 5. I GESTORI SOCIALI In diversi contesti, quelli non strettamente auto-promossi/nati dal basso, si sta quindi strutturando un’esperienza di organizzazione dell’abitare collaborativo dove agiscono dei soggetti che svolgono una funzione di Gestione Sociale:  Selezione degli abitanti  Start-up della comunità  Promozione di pratiche collaborative  Offerta di servizi sociali e culturali all’abitare in connessione con altri attori del territorio Il Gestore Sociale si sta quindi configurando come un nuovo “mestiere” che prevede diverse competenze per attività che variano a seconda dei contesti: Facility Management / Property Management/ Community Management/ altro.
  • 6. HOUSING SOCIALE: UN SISTEMA A TRE POLI Nel documento emerso da Urban Promo 2014 si afferma che: • “ L’Housing Sociale genera una forma particolare di welfare; è importante dotarsi di una metrica finanziaria e sociale per misurarlo valutandone le performance economiche e sociali.” • “L’Housing sociale diviene un luogo dove costruire un partenariato a tre: c’ il pubblico, c’ il privato e c’ l’abitante che diventa soggetto attivo in quanto portatore di pratiche collaborative. Quindi l’abitante va visto come un elemento fondamentale di questo sistema, che ternario e non binario”.
  • 7. VERSO UNA CODIFICAZIONE….  Da parte di alcuni attori che promuovono interventi di Housing Sociale inteso come forma di secondo welfare, è stato espresso il bisogno di codificare il Gestore Sociale , di specificarne funzioni e competenze, in un’ottica di accreditamento.  Laddove esiste un investitore, seppur in un’ottica di capitali pazienti, si aspetta un ritorno economico da garantire e in questo caso la capacità del Gestore diventa essenziale sia a garanzia dell’impatto sociale che del rendimento finanziario.  Questa può essere una direzione interessante che spinge verso la professionalizzazione, la qualità, la strutturazione di competenze complesse.  Allo stesso tempo tuttavia esistono espressioni complementari di auto organizzazione o di modalità di gestione cooperativa che stanno assumendo nuove forme a partire da una lunga tradizione.
  • 8. Cooperative di Abitanti  Il mondo della cooperazione esprime da più di un secolo la possibilità di aggregarsi per rispondere a dei bisogni. In questo mondo sono nate le cooperative edifictarici prima, poi le cooperative di abitazione, che dal congresso del 1998 hanno deciso di auto-definirsi cooperative di abitanti.  Questa definizione corrisponde a un passaggio culturale importante, che ha messo al centro gli abitanti, portatori di bisogni e risorse, e le cooperative come costruttrici di comunità.  Legacoop Abitanti: costituita nel 1961, ha organizzato oltre 3.000 cooperative che hanno realizzato circa 300.000 alloggi, distribuiti sull’intero territorio nazionale e una base sociale formata da oltre 400.000 soci.  Alloggi in locazione: 15.000 in Lombardia/49.000 in totale in Italia
  • 10. MUTUALITA’ COME ABITARE COLLABORATIVO  L’articolarsi del discorso delle Cooperative di Abitanti ruota intorno al carattere integrante della mutualità.  La mutualità non è solo governance, non è solo patrimonio e trasmissione intergenerazionale, non è solo un rapporto con i soci, né un principio ideale.  La mutualità è qualcosa che unisce tutti questi aspetti, è il collante che tiene uniti questi elementi ed è contemporaneamente il mezzo che li mette in movimento e li integra.
  • 11. BILANCI SOCIALI (Studio del 2014 Facoltà di Sociologia di Bologna)
  • 12. PRINCIPI COOPERATIVI International Cooperative Alliance 1. Libertà 2. Sicurezza 3. Parità 4. Dinamismo 5. Vicinanza 6. Comunità 7. Fiducia 8. Equità 9. Collaborazione 10.Solidarietà
  • 13. LE COOPERATIVE E LA GESTIONE SOCIALE Rispetto alla Gestione Sociale di modalità di abitare collaborativo declinano la propria competenza come costruttrici di comunità:  con i propri soci in un’attività mutualistica che si sta rinnovando;  Presso patrimoni di terzi in scenari diversi dove si stanno sperimentando scenari e rapporti sociali diversi. Cooperativa Degradi, fondata nel 1909, attualmente 6000 soci.  Ha mantenuto una tradizione di proprietà indivisa (alloggi in affitto con un canone calmierato).  Ha un patrimonio storico che sta riqualificando con strategie interessanti di valorizzazione  Ha sviluppato interventi recenti innovativi come Zoia a Milano  Opera come Gestore Sociale a Borgo Sostenibile, intervento del FIA di 350 alloggi.
  • 14. LE COOPERATIVE E LA GESTIONE SOCIALE Cooperativa Dar Casa, nasce all’inizio degli anni novanta per offrire una risposta al bisogno di casa dei cittadini stranieri. A fronte di a un bisogno abitativo sempre più diffuso, estende l’azione a tutti, italiani o stranieri, alla ricerca di case in affitto a prezzi ragionevoli.  Opera come Gestore Sociale nel progetto del FIA Cenni di cambiamento: un progetto innovativo ed è il più grande intervento in Europa che utilizza un sistema di strutture portanti in legno per realizzare 123 alloggi in classe energetica A.  Il complesso offre appartamenti in affitto a canone calmierato e in affitto con patto di futuro acquisto.  Sta sperimentando in varie forme una gestione del patrimonio pubblico ERP
  • 15. LE COOPERATIVE E LA GESTIONE SOCIALE La Cooperativa Di Vittorio nasce nel 1972 dalla fusione di tante piccole cooperative a proprietà indivisa nate all’interno delle fabbriche. L’unione di tutte le esperienze avviate portò in dote un patrimonio di oltre 5000 iscritti.  Nel 1995 primi alloggi per anziani  Nel 2008 Fondo di solidarietà per il sostegno di famiglie in difficoltà.  Nel 2013 Prima collaborazione con CdP con un ruolo di promotore e di futuro Gestore Sociale per vari interventi tra cui NEXT TO, 350 alloggi che stanno per essere costruiti a Torino
  • 16. ECO COURTS www.cortiliecologici.it Tutte insieme le famiglie possono fare la differenza: le scelte quotidiane di acquisto, mobilità e gestione della casa possono tradursi non solo in un vantaggio ambientale ma anche economico. 2.000 piani d’azione Consumo energetico Produzione di rifiuti Consumo idrico 3.000 famiglie coinvolte -15% -30% -15%
  • 17. IL PORTALE DELL’ABITARE SOSTENIBILE Selezionando gli eco-consigli più adatti alle proprie esigenze, si può comporre un Piano d’Azione che resterà memorizzato sulla pagina utente.
  • 18. I RISULTATI DEL PROGETTO ECO COURTS Grazie al progetto al progetto Eco Courts sono stati risparmiati:  4.450.016 kWh di energia elettrica  337.453 mcdi acqua  41.895 mcdi gas  721.557 kg di rifiuti Evitando di emettere 2.579 tonnellate di CO2 In termini di risparmi percentuali i condomini che hanno dimostrato le migliori performance hanno permesso di ridurre i propri consumi: Risparmio di acqua: -23,5% Risparmio energia termica/riscaldamento: -30,6% Risparmio energia elettrica: -35,8%
  • 19. DOMANDE AI RELATORI Quali novità state sperimentando come gestori sociali di vostri patrimoni o di patrimoni di terzi? Se gli abitanti non sono vostri soci ci sono delle sostanziali differenze? Si possono trovare degli strumenti che definiscano un modello da seguire per l’amministrazione dei condomini collaborativi? In che modo si possono integrare e valorizzare l’autogestione e la presenza di spazi e servizi gestiti? Di quali strumenti si stanno dotando i gestori sociali?
  • 20. La gestione sociale in due direzioni: servizi innovativi in proprietà indivisa e in nuove esperienze di Housing Sociale Federico Ugliano, Cooperativa Ferruccio Degradi Amministrare e gestire il condominio collaborativo
  • 21. Federico Ugliano Cooperativa Edificatrice Ferruccio Degradi LA GESTIONE SOCIALE IN DUE DIREZIONI: SERVIZI INNOVATIVI IN EDIFICI A PROPRIETA’ INDIVISA E IN NUOVE ESPERIENZE DI HOUSING SOCIALE
  • 22. NATA NEL 1909 PER SODDISFARE IL BISOGNO ABITATIVO DEI PROPRI SOCI DUE PAROLE SULLA COOPERATIVA DEGRADI DA ALLORA COSTANTE INCREMENTO DEL PATRIMONIO CHE RAGGIUNGE OGGI 1000 APPARTAMENTI DIVISI IN 4 QUARTIERI E DATI IN GODIMENTO I SOCI NEL 2014 OLTRE 6000 SOCI, PATRIMONIO NETTO DI CIRCA 50 MILIONI, DEPOSITO SOCIALE DI CIRCA 27 MILIONI DA SEMPRE GRANDE ATTENZIONE ALLA SOCIALITA’, AI RAPPORTI TRA LE PERSO- NE, ALLA CULTURA: TANTE ATTIVITA’ RICREATIVE E UN TEATRO IN PROPRIETA’ E GESTIONE ‣ ‣ ‣ ‣
  • 23. ‣ INNOVAZIONE TECNOLOGICA ‣ SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE ‣ EFFICIENZA ENERGETICA L’ESPERIENZA DI ZOIA - COOPERAZIONE - Riscaldamento e acqua calda sanitaria con pompe di calore alimentate da acqua di falda - Cassette wc e irrigazione giardini con acqua di falda - Impianto fotovoltaico - Ventilazione meccanica controllata - Involucro con cappotto da 16 cm - Infissi con vetri basso emissivi - Cucine con piastra di cottura ad induzione - Classe Energetica A
  • 24. L’ACQUA? E’ UN PUNTO FISSO L’attenzione per la sostenibilità ambientale, per la riduzione dei rifiuti e dei materiali inquinanti, per il riciclo, è parte integrante della modalità di agire della Cooperativa A fronte di ciò la Cooperativa ha predisposto, un per portare beneficio all’ambiente incentivando la riduzione di circolazione di materiale plastico, e per portare miglioramenti alla quotidianità degli abitan- ti, grazie ad un impianto che fornisce acqua refri- gerata e gasata a “domicilio”, nonché un risparmio economico non trascurabile.
  • 25. Un contributo alla quotidianità degli abitanti ma anche un’iniziativa volta a mantenere vivi i rapporti tra vicini. Il servizio infatti è stato pensato per per- mettere ai Soci di non dover acquistare una lavatrice (con relative spese da non effettuare ma anche un notevole rispar- mio di spazio nell’appartamento), ma anche per favorire momenti di incontro tra il vicinato. Inoltre, un sistema con- cepito con questa modalità, consente risparmio di acqua e di detersivi a bene- ficio dell’ambiente. I PANNI SPORCHI LI LAVIAMO INSIEME
  • 26. I PANNI SPORCHI LI LAVIAMO INSIEME
  • 27. Gli spazi commerciali al piano terra sono stati messi a bando: il concorso (Zoia Offi- cine Creative) era rivolto a creativi, artigia- ni, associazioni e chiunque avesse voglia di svolgere la propria attività restituendo occasioni e eventi al quartiere. A vincere un liutaio, una gallerista d’arte, delle architette, delle scenografe LA CREATIVITA’ E’ D’OBBLIGO
  • 28. LA CREATIVITA’ E’ D’OBBLIGO
  • 29. qui la cucina e’ di casa In merito ai singoli alloggi, la Cooperativa offre ai soci un servizio innovativo ed economicamente molto utile:tutti gli alloggi sono stati dotati di arredo dell’angolo cottura. La cucina è fornita di piano cottura ad induzione.
  • 30. D.I.T.: DO IT TOGETHER Per incentivare la mobilità sostenibile è stato realizzato uno spazio pubblico dedicato al deposito delle biciclette. Inoltre, per incentivare la socialità, tra soci abitanti e residenti del quartiere, è stato aperto uno spazio “fai-da-te”, con banchi di lavoro e attrezzi necessari per realizzare piccoli lavori di falegnameria, hobbistica, ecc. Sono peratlro stati organizzati anche corsi sul ri-uso con architetti e designer.
  • 31. la piazza pubblica Nell’ambito del progetto, è sta- to concordato il rifacimento della piazza, prima adibita a semplice parcheggio e ad ospitare il merca- to settimanale: nel nuovo progetto la piazza diventerà centro pulsante del quartiere e sarà luogo per ospi- tare feste, eventi o semplici mo- menti di convivialità
  • 33. LA SFIDA DI “BORGO SOSTENIBILE” 323 APPARTAMENTI IN HOUSING SOCIALE A FIGINO DI PROPRIETA’ DELLA SGR INVESTIRE CIRCA IL 40% IN PATTO DI FUTURA VENDITA A 8 ANNI, L’ALTRA META’ IN AFFITTO DIVISO TRA CANONE MODERATO, CONVENZIONATO E SOCIALE DIVERSITA’ NELLE MODALITA’ DI ASSEGNAZIONE DEGLI ALLOGGI (BANDI E INCONTRI PUBBLICI) PERCORSI CONDIVISI OLTRE CHE CON LA PROPRIETA’ ANCHE CON FONDAZIONE HOUSING SOCIALE, ADVISOR DEL PROGETTO ‣ ‣ ‣ ‣
  • 34. I SERVIZI PROPOSTI ATTIVITA’ DI FACILITY ATTIVITA’ DI PROPERTY ATTIVITA’ DI SPORTELLO PUBBLICO DEL BORGO ATTIVITA’ DI SOSTEGNO ALLA CREAZIONE DELLA NUOVA COMUNITA’ E INTEGRAZIONE CON QUELLA ESISTENTE ‣ ‣ ‣ ‣
  • 35. LE ATTIVITA’ GIA’ SVOLTE INSEDIAMENTO DEL 50% DEGLI INQUILINI GESTIONE DELLE PRIME PROBLEMATICHE ABITATIVE ASSEGNAZIONE DEI RUOLI DI RAPPRESENTANZA (CAPISCALA) AGLI INQUILINI PRIMI INCONTRI CONVIVIALI ED OPERATIVI PER LA PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI COMUNI ‣ ‣ ‣ ‣
  • 36.
  • 37. Federico Ugliano Cooperativa Edificatrice Ferruccio Degradi LA GESTIONE SOCIALE IN DUE DIREZIONI: SERVIZI INNOVATIVI IN EDIFICI A PROPRIETA’ INDIVISA E IN NUOVE ESPERIENZE DI HOUSING SOCIALE
  • 38. Il Progetto Ospitalità Solidale Sara Travaglini, Cooperativa Dar Casa Cristina De Michele, Cooperativa Comunità Progetto Ilaria Scovazzi, Arci Lombardia Amministrare e gestire il condominio collaborativo
  • 39. Esperienze di mutualità e progettazione condivisa dell’abitare in cooperativa a Torino Massimo Rizzo, Presidente Cooperativa di Vittorio, Torino Amministrare e gestire il condominio collaborativo
  • 40. sabato 7 novembre, milano Experimentdays Esperienze di mutualità e progettazione condivisa dell’abitare in cooperativa a Torino La Cooperativa Edilizia “G. Di Vittorio” a proprietà indivisa
  • 41. Cooperative a proprietà indivisa 24 Lo scopo della Cooperativa è quello di ottenere ……… a condizioni possibilmente migliori ………. il soddisfacimento dei propri bisogni abitativi mediante l’assegnazione in godimento di unità immobiliari
  • 42. Patrimonio della cooperativa dati al 31 dicembre 2014
  • 44. 27 La Cooperativa nasce all’inizio degli anni ‘70, affondando le sue radici nelle rivendicazioni del movimento operaio, nella volontà delle persone di unirsi e cooperare per costruire insieme un futuro attraverso la partecipazione, la mobilitazione e l’auto organizzazione per rispondere al bisogno primario della casa. Le origini
  • 45. Cooperativa G. Di Vittorio – Le origini La Cooperativa a proprietà indivisa è la risposta ad un welfare che lo Stato non riesce più a sostenere, risponde a coloro che sono troppo ricchi per usufruire di una casa popolare e troppo poveri per permettersene una sul libero mercato. Le prime realizzazioni rispondono all’estremo bisogno di alloggi in tempi brevi, e di conseguenza le scelte, premiano soluzioni essenziali, economiche e quantitativamente importanti. 1981, Torino , via Tempia 4 semitorri all’ingresso della Torino Milano 240 alloggi
  • 46. Cooperativa G. Di Vittorio – Le origini 29 Da metà degli anni ‘80 la Cooperativa inizia un percorso di innovazione nel modo di costruire sia architettonico che urbanistico. Gli interventi hanno dimensioni più ridotte, la costruzione di pochi grandi complessi lascia spazio ad un alto numero di cantieri, composti di pochi decine di alloggi ognuno. L’integrazione tra le risorse derivanti dal piano decennale nazionale per la casa e le politiche regionali di agevolazione per le cooperative a proprietà indivisa, consentono alla Cooperativa di crescere e di strutturarsi. 2003, Torino via Tasca - 76 alloggi
  • 47. 30 2009, Torino, via Artom – 39 alloggi Il punto di svolta è rappresentato dalla fine del piano per la casa, che vede il suo ultimo bando nel 1994. Da questo momento, le politiche per l’edilizia sociale si sviluppano attraverso bandi che presuppongono la disponibilità delle aree edificabili a carico degli operatori. Così la Cooperativa consolida la propria struttura economica e finanziaria e migliora la capacità di muoversi sul mercato, sfruttando le opportunità presenti e crescendo anche come soggetto imprenditoriale.
  • 48. 31 Consegna delle chiavi da parte del cantautore Ron e della Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso Torino-viaArtom
  • 50.
  • 51. Cooperativa G. Di Vittorio – I soci 34 Abitare in cooperativa, per noi, è non lasciare sole le persone
  • 54. 37 ma anche grande solidarietà e aiuto reciproco dal basso
  • 55. Cooperativa G. Di Vittorio – Mutualità interna 38 La crisi ha prodotto effetti gravi sulla capacità della famiglie di far fronte agli impegni economici, allargando le fasce di povertà all’interno della popolazione. La Cooperativa Di Vittorio, osservatorio privilegiato di questi cambiamenti, nel 2008 ha deciso di istituire un Fondo di Solidarietà destinato ai soci assegnatari, che attraversano gravi problemi economici. Il Fondo è gestito dalla Cooperativa Sociale “Synergi-ca”, nata per iniziativa di un gruppo di volontari impegnati nell’associazionismo cittadino e attiva principalmente nell’housing sociale e nell’accompagnamento al lavoro.
  • 56. 39 Soci assegnatari 2 euro al mese Cooperativa 2 euro mese per alloggio Socio assegnatario da euro 800 ad euro 2.000 max/anno (a seconda del nucleo familiare)
  • 57. Importo finanziato da agosto 2008 a dicembre 2014 Totale finanziato euro 714.102 Cooperativa euro 357.051 Soci assegnatari euro 357.051
  • 58. 41 Media dell’importo erogato per famiglia euro 932 Soci che hanno usufruito del fondo 740 Fondo erogato ai soci euro 689.847
  • 59. 42 Riepilogo del numero delle domande liquidate per tipologia di spesa utenze domestiche varie spese scolastiche visite mediche e medicine spese odontoiatriche acquisto di elettrodomestici di prima necessità acquisto occhiali spese funerale
  • 61. Torino, via Tasca il graffito “Walzer with Katrina” eseguito dall’artista milanese Bros sulla parete della nostra casa in via Tasca
  • 62. Le sinergie come modalità di agire Cooperativa “G. di Vittorio” altri soggetti istituzionali 45
  • 63. 46 Collegno (TO) villa 5 Insieme ad un consorzio costituito ad hoc è stata ristrutturata una villa dell’ex manicomio dove hanno trovato collocazione 22 alloggi in locazione temporanea, un circolo arci, un baby parking, un hamman e alcuni uffici
  • 64.
  • 65. Il vescovo di Torino Nosiglia alla cerimonia di inaugurazione della “casa di nonno mario”
  • 66. L’alloggio in corso Mortara messo a disposizione dalla Cooperativa Di Vittorio per il progetto “ancora papà”
  • 67. 50 Dal 2010 tramite la Fondazione Monaco si è iniziato un percorso di accompagnamento con borse di studio ai figli dei soci della cooperativa.
  • 68. Cooperative a proprietà indivisa 51 -Sicurezza -Convenienza -Qualità - Residenze per anziani
  • 69. Cooperative a proprietà indivisa 52 una casa per sempre nessun rinnovo contrattuale diritti certi anche per gli eredi
  • 70. Cooperative a proprietà indivisa 53 canoni inferiori al mercato aumenti programmati del 75% Istat costi di manutenzione con fondi pre-accantonati
  • 71. Cooperative a proprietà indivisa 54 gestione accurata e partecipata innovazione progettazione delle tipologie attente ai bisogni delle famiglie
  • 72. 55 La Cooperativa Di Vittorio si è impegnata da tempo per risolvere il problema casa agli anziani seguendo principalmente due criteri; il primo è costruire gli interventi in zone urbanizzate, possibilmente centrali, con servizi di mobilità pubblica e servizi sanitari facilmente accessibili, il secondo criterio è stato quello di costruire alloggi piccoli ed in parte già arredati (cucina attrezzata) e spazi comuni all’interno dell’edificio e nel giardino esterno in modo da favorire la socializzazione, così facendo si riesce ad ottenere un canone molto contenuto che permette, anche a chi ha la pensione minima, di poter vivere dignitosamente.
  • 73. 56 Borgaro (TO) – 35 alloggi destinati principalmente ad anziani
  • 74. Housing Sociale • Il 23 dicembre 2013 abbiamo sottoscritto con Polaris SGR il primo contratto per un intervento edilizio finanziato dai Fondi immobiliari
  • 75. • Il finanziamento copre l’intero costo dell’operazione, euro 5 milioni • La strada scelta è stata sinteticamente descritta “chiavi in mano” • La Cooperativa al termine della costruzione cederà al Fondo la proprietà dell’intervento • L’intervento è nella città di Alba per 38 alloggi
  • 76. • Un attimo dopo il Fondo cederà alla Cooperativa il diritto di superficie per 13 anni • La Cooperativa gestirà gli alloggi come patrimonio sociale (assegnati a soci) • La Cooperativa garantisce il vuoto per pieno e le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria • La Cooperativa, a fronte dell’attività svolta, avrà un ritorno economico
  • 77. • settembre 2015 prime consegne ad Alba 60
  • 78. HOUSING SOCIALE ORBASSANO - area Arpini Nel 2016 partiranno i lavori per la realizzazione di 96 alloggi con il sistema dei Fondi Immobiliari 74 alloggi saranno assegnati in locazione per la durata di 15 anni 22 alloggi saranno assegnati con patto di futura vendita
  • 80. Esperienze avanzate di abitare collaborativo e gestione sociale a Berlino Michael La Fond, id22 Institut für kreative Nachhaltigkeit Amministrare e gestire il condominio collaborativo
  • 81. Dr. Michael LaFond CoHousing + Community Development
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  • 89. co housing co working co mmunity gardening
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