24 Ottobre 2012 - Lezione 4.
Corso di Laurea Triennale in Interfacce e Tecnologie della Comunicazione, Facoltá di Scienze Cognitive, Universitá degli Studi di Trento.
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Organizzazione dello Spazio Rappresentativo: Profonditá e Ambiguitá
1. Lezione 4
Organizzazione dello spazio rappresentativo: profondità e ambiguità
a.a. 2012 / 2013
Eleonora Mencarini
eleonora.mencarini@gmail.com
2. Indizi di profondità
Possiamo percepire la profondità anche per mezzo di figure piane poiché esistono dei fatti visivi particolarmente efficaci nel veicolare
l’impressione di profondità, detti indizi di profondità:
1) Gradiente d’intensità (di tessitura e cromatico)
2) La grandezza relativa
3) L’elevazione rispetto all’orizzonte
4) Il chiaroscuro e l’ombreggiatura
5) La prospettiva aerea
6) L’interposizione (o sovrapposizione)
7) La parallasse di movimento
8) La prospettiva lineare [non le tratteremo]
Esercitazioni di Semiotica della Rappresentazione visiva - 24/10/2012
3. Gradiente d’intensità (tessitura)
La microstruttura delle immagini è in grado di specificare bene le caratteristiche e l’articolazione di una superficie, e di formare tutti i
correlati necessari alla visione tridimensionale monoculare.
Considerando una superficie uniformemente dotata di grana (o microstruttura), se questa è posta sul piano frontale, gli elementi
della microstruttura appaiono disposti in modo omogeneo e a distanze regolari; se invece è posta sul piano longitudinale, gli stessi
elementi presentano un gradiente d’intensità.
Effect > Distort & Transorm > Free distortion
Inclinando questa superficie, si vede una scacchiera inclinata e non un trapezio e quindi una variazione di forma. Ma per creare
quest’effetto, dal punto di vista grafico è sulla variazione di forma che bisogna giocare.
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4. Gradiente d’intensità (tessitura)
Le variazioni e i mutamenti nella microstruttura, continue o discontinue, inoltre, possono dare luogo alla percezione di margini,
spigoli, curvature delle superfici. Generando così impressioni di rilievo e di corporeità.
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5. Grandezza relativa
Gli oggetti più grandi riescono ad apparire più vicini di oggetti piccoli identici.
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6. La posizione rispetto all’orizzonte
Gli oggetti che si trovano vicino all’orizzonte, a parità di altre condizioni, appaiono più lontani.
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7. Il chiaro scuro e l’ombreggiatura (gradiente cromatico)
In generale, maggiore è il contrasto di un oggetto con lo sfondo, più questo sembra vicino.
La direzione dell’ombreggiatura è sufficiente a invertire la profondità percepita. L’iiluminazione culturalmente infatti proviene solo
dall’alto.
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8. La prospettiva aerea
Gli oggetti più lontani appaiono meno nitidi di quelli più vicini, i margini e i dettagli più sfumati e i loro colori sbiaditi.
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9. L’interposizione (o sovrapposizione)
Ogni oggetto che sia in parte nascosto da un altro, appare più lontano di quello che lo nasconde.
Una possibile spiegazione riguarda la regola della funzione unilaterale dei margini, ossia il fatto che i margini tendano ad evitare, se
possibile, di assumere una doppia funzione e di appartenere così a due superfici contemporaneamente.
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10. Esercitazioni
Creare 3 rappresentazioni con effetti di profonditá utilizzando i seguenti indizi:
- Grandiente di tessitura
- Gradiente cromatico (sia come chiaroscuro che come ombreggiatura)
- Prospettiva aerea
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11. Spazio concavo / convesso
Una superficie concava è una superficie che ha un’area centrale lontana dall’osservatore e aree periferiche più vicine.
Al contrario una superficie convessa ha un’area centrale più vicino all’osservatore e quelle periferiche più lontane.
Hachen M. (2007), p. 53
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12. Indici tridimensionali di base
Spazio concavo statico Spazio concavo dinamico Spazio convesso statico Spazio convesso dinamico
Spazio concavo dinamico Spazio concavo dinamico Spazio concavo dinamico
Spazio convesso statico
Hachen M. (2007), pp. 56 - 57.
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13. Indici tridimensionali forti: la distorsione
3D Effect > Map art
Object > Envelop Distort > With Mesh
oppure
Object > Envelop Distort > With Warp > Fisheye
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15. Spazi ambigui
In psicologia della percezione si descrivono come ambigui, quei fenomeni che presentano
ambivalenze e dualità.
Come
nella bidimensionalità: i rapporti figura/sfondo
nella tridimensionalità: il materiale ottico interpretabile tridimensionalmente che però può “vivere
solo su un piano bidimensionale” (ad es. le figure di Escher).
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16. Spazi ambigui bidimensionali
Il rapporto figura/sfondo
Distort and transform > Distort and transform >
Pucker and Bloat Zigzag
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17. Spazi ambigui bidimensionali
La trasparenza
Live Paint Bucket
Fill > Opacity
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18. Spazi ambigui tridimensionali
11.24 Scuola politecnica di Design. 11.28 Erica Roth, Scuola politecnica di Design (1999).
Hachen M. (2007), p. 119. Hachen M. (2007), p. 120.
Tasto DX > Transform > Shear
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19. Esercitazione
Riprodurre le seguenti figure.
11.28 Erica Roth, Scuola politecnica di Design (1999).
Hachen M. (2007), p. 120.
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