2.
1266: Carlo d’Angiò, sconfitto l’esercito svevo di
Manfredi a Benevento, viene incoronato re di Sicilia.
1282: Una rivolta popolare contro gli Angioini provocò
una guerra ventennale, la guerra del Vespro, che
schierava Angioini contro Aragonesi.
Si concluse nel 1302 con la pace di Caltabellotta, che
riconosceva la vittoria aragonese instaurando distinzione
tra:
• Regno di Sicilia: sottoposto a Carlo II d’Angiò, con
capitale Napoli.
• Regno di Trinacria: sottoposto a Federico II d’Aragona
con capitale Palermo.
3. La pace di Caltabellotta prevedeva che alla morte di
Federico II d’Aragona la Sicilia sarebbe tornata sotto il
controllo angioino ma questo non avvenne…
1313: Federico III si attribuì il titolo di re di Sicilia
Due «regni di Sicilia» (quello angioino con capitale Napoli e
quello aragonese con capitale Palermo)
1372: Giovanna I d’Angiò rinunciò ai diritti sulla Sicilia e
da quel momento il suo regno venne chiamato regno di
Napoli
1343- 1381: Dopo la morte di Roberto d’Angiò, lotte
dinastiche indebolirono il potere angioino
4.
1381:Il papa, alleato agli angioini, mise sul trono
angioino il ramo degli Angiò- Durazzo
1435: Giovanna II, ultima esponente del casato
francese, muore senza eredi
Alfonso V il Magnanimo, re di Aragona, Sicilia, Sardegna e
Corsica, cerca di trarre profitto d questa situazione
1442: Alfonso d’Aragona scalzò gli angioini e riunificò le
corone di Napoli e Sicilia nella sua persona con il titolo di
«rex utriusque siciliae»
L’intera Italia meridionale entrava così nell’orbita politica spagnola