Doll News #54, settembre 2009, Doll Collectors' Club Italia
1. www.dcci-italia.com SETTEMBRE 2009 54
s’
NEWSLETTER DEL DOLL COLLECTORS’ CLUB ITALIA
illustrazione tratta da un booklet Mattel
articoli di
Mauro Agnolini
Tutti a Calenzano il
29/11/09!
2. E D I T O R I A L E
SUPERCALIFRAGILISTICHESPIRALIDOSO!!!
Terribile, da dire e da scrivere, eppure!!! Scelgo questa impiantate, e quindi lo sguardo appare più vivo. E poi
parola che tanto ha significato nella mia infanzia, e perché solo i vestiti, la mia Mary doveva essere
tanto ha significato come collezionista. Nella mia completa - e completa significa che gli abiti dovevano
infanzia perché Mary Poppins fu il film che vidi per sì essere come quelli del film, (nel film Mary ne ha
primo nella mia vita nel lontanissimo 1965 (molto quattro diversi più un grembiule bianco bordato di
prima degli effettacci speciali di Harry Potter il vero merletto nella scena della nursery), e che agli abiti
effetto magico era il manico dell'ombrello di Mary dovessero corrispondere le scarpe, i cappellini, gli
Poppins che parlava), nella mia vita collezionistica per accessori, e perché no, la biancheria. Sì signori, la
recuperare l’agrodolce nostalgia di un ricordo questione è tutta sulla biancheria; Mary non può
d’infanzia, avevo cercato tutte le Mary Poppins indossare mutandine a pantaloncino e collant, le calze
possibili, ma mai ne avevo trovata una che mi devono essere di cotone alte alla coscia e allacciate
soddisfacesse. con stringhe, e le mutande devono essere quelle
Immaginate allora che voi siate un collezionista di vittoriane (periodo in cui il film è ambientato). Per chi
bambole, immaginate di sapere che esiste una non lo sapesse, le mutande Vittoriane sono dei
persona in grado di poter far rivivere la “vostra” Mary mutandoni lunghi, legati al polpaccio che però non
Poppins, immaginate di chiederglielo. hanno le cuciture al centro insomma sono aperte tra le
Voglio raccontarvi allora come da semplice gambe così che non c'era bisogno di svestirsi per
collezionista parlando a lungo e parlando in largo (nel andare a fare la pipì. Poche richieste, vero? Per non
senso che io parlo sempre troppo) sia riuscito a far parlare poi delle sottogonne e dei corsetti
realizzare la mia Mary da Mauro Agnolini. Chi lo ha rigorosamente allacciati sul dietro.
conosciuto sa che Mauro era una persona di poche Se non fosse bastato tutto questo doveva essere
parole (ma molti fatti) immaginate la scena buffa di rimovibile, mica si può pensare che io abbia una
questo signore schivo e silenzioso, investito dal mio bambola che rimanga perennemente vestita nello
oceano di chiacchiere e di richieste, immaginate come stesso modo, se Mary aveva quattro abiti, dovevano
le mie richieste devono averlo lasciato. No, io non essere quattro abiti da poter cambiare a mio
volevo una bambola vestita come Mary Poppins, io piacimento.
volevo Mary Poppins. Vi sembrerà lapalissiano ma non Soltanto la pazienza di Mauro e la sua profonda
lo è. Tutte si possono vestire come Mary, tutte possono conoscenza dei costumi e della storia del costume e
assomigliare, ma nessuna può essere lei. Allora? delle stoffe ha reso realizzabile tutto questo. La Mia
Direte. Ebbene io volevo una bambola che avesse Mary Poppins ha visto la luce con tutti i suoi vestiti
l’aspetto dolce e severo che aveva Julie Andrews nel iperdettagliati nel 2004. Purtroppo il progetto
film, io volevo una bambola che non avesse una dell’ultimo abito non è mai stato completato, non
espressione botulinizzata, come Tyler o Gene, o che riuscivamo a definire il tessuto, quindi ho tre abiti del
avesse un aspetto un po' troppo sexy come Barbie, o film, tutti rigorosamente ricostruiti, tutti rigorosamente
troppo ingenuo come una Momoko. Scegliemmo una foderati e con abbottonature nascoste, più il grembiule
bambola di Tonner, la Miss America, più grande di Tyler famoso, e cappellini, calze, stivaletti, ghette, corsetti e
(è alta 46 cm) con le gambe pieghevoli, i capelli scuri crinoline, sciarpa, valigia e ombrellini con la testa di
pettinati a crocchia, gli occhi inseriti e non dipinti e una pappagallo scolpita, come io volevo per la mia Mary.
espressione dolce ma vigile. Inoltre la Miss America ha Grazie Mauro, grazie ancora e sempre tutto questo è
un corpo meno voluttuoso rispetto a Tyler con fianchi semplicemente...Supercalifragilistichespiralidoso
meno tondi e sporgenti, e in proporzione un seno più
piccolo. Dulcis in fundo, la bambola ha le ciglia Antonio
Doll Collectors’ news è una pubblicazione indipendente a cura del Doll Collectors’ Club Italia. Non è in
s’
vendita ed è distribuita gratis esclusivamente ai soci del Club. Nessun articolo può essere riprodotto
anche in parte senza l’autorizzazione scritta del Doll Collectors’ Club Italia.
3. DCCI NEWS 54 3
La Doll News qui presente, diversa dalle altre, è quasi tutta
In questo scritta da qualcuno che non c'è più. Quella che leggete nelle
numero prossime pagine è una selezione di articoli di Mauro Agnolini
Audrey Hepburn apparsi negli oltre 10 anni della sua collaborazione a questa
News, con l'aggiunta di mie brevi intro e di immagini in tema.
Capelli
Spikes! Sono articoli fatti apposta per noi: quindi né scaricati da
internet, che Mauro non aveva, né tradotti dai libri, che Mauro
Elogio comunque leggeva (ma anche noi, più o meno). Insomma, gli
delle imperfezioni
articoli qui raccolti sono nati dalla conoscenza di prima mano che
Nascita del logo Mauro aveva degli argomenti - conoscenza che diventava grande
“B the #1” strumento interpretativo. Per cui, se gli capitava di citare una
From Washington bambola o un vestito che molti di noi non si sognano nemmeno,
o che hanno visto solo nella collezione di qualcun altro… beh,
Alta Moda Mauro ne parlava perché l'aveva in casa, perché aveva notato
Negozio anni '60 una variante, perché ci aveva giocato, perché l'aveva vista in
vetrina quando molti di noi erano piccoli davvero e giocavano con
Sew Free I le bambole per davvero.
Sew Free II
Formano un corpus di conoscenze originale, questi testi.
L'idea di raccoglierli e ripubblicarli mi è venuta da uno spunto di
Rossana - doll collector amica, e socia recente - che ha molto
Rubriche amato le 2 paginette sui costumi vintage nello scorso numero.
Leggendole, ha avvertito la necessità di sapere di più,
recuperando a ritroso. Ovvio, non è soltanto per lei che ho
Notizie dal Club
pensato questa Doll News speciale, ma un po' per tutti.
ARTtenzione
Tutti possiamo sempre e ancora imparare. E ciò vale sia per i
collectors nuovissimi che non hanno mai visto le prime News con
i loro pregi e difetti, sia per chi ha la collezione cartacea completa
(io, io!) e chi è collezionista di vintage da tanto tempo e magari
Chi fa la Doll News: possiede le cose cui Mauro parla.
Editor-in-chief:
Daniela Ferrando (DF) Buona lettura quindi, come (ri)ascoltando la voce di un
Art director
Emma Gilardi amico.
Public relations
Staff Milano Daniela Ferrando
+ tutti i collezionisti,
preziosi autori
di rubriche, articoli, foto!
4. 4 DCCI NEWS 54
Quale bambola è veramente Audrey Hepburn? Mauro propone un impensato
collegamento tra la diva e Francie, tramite Walt Disney. Più qualche riflessione
sulle bellezze “fuori moda” per il loro tempo.
A
udrey Hepburn è stata associata da mediato dal disegno diventava
molti collezionisti (me compreso) a semplicissimo.
Barbie, ma è poi vera questa Francie era Aurora, Aurora era Audrey, quindi
somiglianza? Non ci siamo fatti influenzare Francie era Audrey.
dall'aspetto glamour? E se non fosse vero? Più andavo avanti e più mi accorgevo della
Quando Walt Disney decise di dare un volto somiglianza: la stessa figura longilinea, quasi
e una figura al personaggio di Aurora della androgina, gambe lunghe, busto con curve
bella Addor-mentata nel Bosco si ispirò a appena accennate, la forma del volto dai
Audrey Hepburn che in quel periodo era tratti morbidi, il lieve sorriso, la forma e il
l'attrice più famosa. Guardando i disegni colore degli occhi, anche se il personaggio
preparatori dei cartoni è biondo, la somiglianza è
e quelli finali impressionante, strano a dirsi, anche per
abbiamo Francie è la stessa cosa. È più somigliante
due una Francie bionda che una castana, perché
somiglianze: la versione bionda ha un vinile più compatto
Audrey e i colori sono più decisi e reali. Purtroppo
Hepburn > pochi abiti del catalogo Francie ricordano
Aurora, quelli indossati da Audrey Hepburn, ma è
Aurora > anche vero che nella linea Barbie è difficile
Francie! trovare similitudini. Audrey Hepburn nei suoi
Quello che a film indossava quasi esclusivamente abiti di
tutta prima Hubert de Givenchy, dalla linea elegante, a
era difficile volte schiva, comunque una linea da signora
cogliere, la che metteva ancora più in risalto la bellezza
somiglianza quasi androgina e infantile dell'attrice,
fra l'attrice e mentre gli abiti di Francie sono stati creati
la bambola, prendendo ad esempio una ragazza dell'età
5. DCCI NEWS 54 5
di 16-18
anni con
taglio e
linee,
almeno nella prima collezione, quasi
infantili. Ma provate ad immaginare Francie
con un taglio di capelli più corto senza
frangia, con gli abiti di “Colazione da Tiffany”
o “Sabrina” o “Come rubare un milione di
dollari e vivere felici” (con un Ken moro bend
leg nei panni di Peter 'o Toole!): il risultato vi
sorprenderà! Se mettiamo a confronto Barbie diventa di colpo più giovane e Francie
l'immagine della Hepburn con Francie, ci un po' più adulta. Addirittura nelle scatole
sono altri particolari che le rendono simili, degli abiti di Barbie è chiaramente specificato
uno fra tutti: l'altezza dei tacchi delle scarpe, che possono essere indossati anche da
Audrey Hepburn calzava un 40-41 e una Francie, quindi in quel periodo le due
volta ex ballerina di danza classica non bambole, così differenti, venivano avvicinate
poteva portare tacchi alti. La stessa linea di rendendo il contrasto meno stridente,
scarpe (per un periodo in cui il tacco alto era nonostante l'immagine femminile diversa.
quasi d'obbligo) la ritroviamo nei primi E anche se per Francie la somiglianza con
modelli per Francie. Audrey Hepburn era una Audrey Hepburn rimaneva, diversi erano i
figura un po' fuori dal tempo, in un momento miti…
in cui andavano di moda donne molto Ma a proposito del catalogo del '66, sapete
formose. Ritroviamo questo contrasto tra che l'abito “Togetherness” è la copia esatta
Francie e Barbie, un contrasto però destinato di un capo realizzato in maglia di seta da
quasi a sparire almeno per quanto riguarda Emilio Pucci? Ma questa è un'altra storia…
gli abiti della collezione del 1966, anno in cui Articolo apparso come editoriale nel #30 della Doll News
6. 6 DCCI NEWS 54
Prese per i capelli: parlare delle chiome vintage con competenza di filati, tinte,
packaging prodotto e messe in piega dimostra che un vero collezionista non
passa il tempo solo a pettinare le bambole.
U
n capello può dire molte cose di una prima vista la testura del capello è identica, solo
persona; la moderna scienza può che nel caso di queste ultime (le Color Magic,
identificare il suo proprietario e si arriverà N.d.R.) a differenza di Skipper, il filato veniva
anche ad avere un identikit completo di qualcuno trattato con un particolare reagente che a contatto
solo basandosi sulle informazioni che un capello con una soluzione acida cambiava colore, mentre
può dare. Ma se questa è ancora una realtà lontana con una soluzione basica ritornava del colore
per il genere umano, non lo è per Barbie e le sue naturale. E torniamo ai capelli di Skipper. Furono
amiche. Infatti, da un capello possiamo identificare usati per altre bambole, ma solo nelle prime serie di
sia il modello che le date di fabbricazione. produzione e anche questo è un fatto molto strano,
Prendiamo ad esempio Skipper: nel catalogo di perché infatti non pubblicizzare una particolarità
presentazione viene descritta come una bambola della bambola, che l'avrebbe resa più interessante?
con i capelli che possono essere pettinati, lavati e Le prime TNT (in due pezzi con copricostume a rete)
messi in piega. In effetti, tutte le bambole del primo avevano questo tipo di filato e così pare le prime
periodo (per intenderci, quelle che portano il standard - ho fatto io stesso l'esperimento da
marchio Skipper, hanno capelli di un filato bambino e vi assicuro che una standard con i
particolare che, bagnato, permette una messa in capelli ricci era a dir poco strana! - mentre nel
piega. Questa che può sembrare un'anomalia e che
la gran parte dei collezionisti non prende in
considerazione, la ritroviamo anche in altre
bambole. Lo
stesso filato,
ma con la
particolarità
di cambiare
colore oltre
che
mantenere la
piega, sarà
usato per le
parrucche di
Barbie e per
le Color
Magic. A
7. DCCI NEWS 54 7
secondo tipo e nelle teste bambole con queste particolarità
standard usate per le bend leg nei capelli possiamo essere
questo tipo di filato fu sostituito. sicuri che si tratta del primo
Casey del primo tipo, sia la modello e nel caso di Skipper se
versione bionda che la bruna, troviamo una testa di questo tipo
aveva questo filato, che sul corpo del secondo modello -
purtroppo nella versione bruna senza marchio - si tratta sicura-
lentamente schiariva in rosso. mente di un assemblaggio.
Ho fatto una prova con un Quindi, come vedete, un capello
reagente e con la soluzione ci può dare veramente l'identikit
basica, ma il capello non dava della bambola.
nessuna reazione, quindi non
era un capello trattato come il (NdR: da qui in poi, si riporta anche il
filato delle parrucche. Stesso finale, non pubblicato nella ai tempi
“difetto” lo vediamo in Christie per esigenze di spazio).
o Julia. Christie, che venne
prodotta per diverso tempo la Ma tante sono le curiosità nel
troviamo anche nella seconda mondo di Barbie, che dire per
versione con capelli più morbidi esempio delle scatole degli abiti
e resistenti nel colore, mentre di Skipper? Sulla prima serie,
Julia, la cui produzione durò quando c'era solo Skipper,
poco, la troviamo solo con troviamo le scatole con la
questo tipo di filato che oltre a dicitura “Skipper e Skooter”, ma
scolorire, se bagnato perdeva Skooter non era ancora pub-
anche la piega e nel caso di blicizzata e il corpo di Skipper
Christie i capelli, che avevano aveva il marchio, quindi non
un taglio e una piega Bubble- poteva essere usato per fare le
cut, diventavano una massa altre bambole (Skooter e Ricky).
informe e si appiattivano sulla testa. Twiggy venne Invece, per Barbie e Ken troviamo le scatole con
prodotta solo con questo filato, ma a differenza di solo il loro nome; i nomi di Midge o di Allan
Christie, se i capelli venivano bagnati, potevano appaiono contemporaneamente all'uscita sul
essere messi in piega e dato il particolare taglio mercato delle bambole. Come mai per Skipper
rimanevano a posto senza l’ausilio della fascetta di questo non è avvenuto?
protezione (nelle prime Skipper, se togliamo la
fascetta, la frangia dopo poco si alza.) Un'altra
bambola, Chris, anch'essa nelle due versioni, ma
con una differenza: il filato bruno, così come in
Skipper è più stabile nel colore e schiarisce
leggermente ma non diventa rosso come Casey,
Christie e Julia. Per finire, quando troviamo Articolo apparso come editoriale nel #31 della Doll News.
8. 8 DCCI NEWS 54
Spikes, ovvero le scarpine sexy e strette con i tacchi a spillo: una magnifica
ossessione per Barbie e - secondo Mauro - una lussuosa vertigine. Talmente
vertiginosa da essere tolta di produzione.
uasi rare come le stiletto shoes di creato non poca confusione tra i collezionisti. Va
Q Ferragamo e quasi altrettanto costose, le
spike di Barbie sono sempre state veri
desideri dei collezionisti. Trovare un abito con
detto per prima cosa che le spike sono presenti
nella collezione 1600, ma solo nella prima, quella -
per intenderci - di Benefit Ball, Pan American etc
questo tipo di calzature ci riporta ad un periodo in etc e anche di queste particolarità non ci sono
cui gli eccessi, il lusso, l'iperfemminilità sono spiegazioni convincenti. Rare, rarissime, introvabili
condensati in esse. Difficili da trovare perché le nere, mai prodotte, dice qualcuno, anche se nelle
uscirono parallelamente alle normali scarpe chiuse illustrazioni degli accessori sono raffigurate e molto
della collezione 1600, in Europa era molto più facile bene; le marroni di Golden Glamour, altra rarità,
trovare scarpe di questo tipo. A vederle nelle scarpe costose per un abito carissimo! Per le rarità,
scatole ancora fissate al cartone, sono molto belle; andiamo per esclusione, sicuramente le più comuni
molto diverse, se indossate da Barbie. Infatti, il sono le bianche e le rosse perché in più di un abito.
tacco molto alto prevede una tomaia altrettanto alta Le spike trasparenti con la tomaia glitter sono
che crea un effetto strano - risulta troppo accollata, anch'esse un rebus, fabbricate per essere un pezzo
con effetto poco elegante. Non c'è una spiegazione unico, le scarpette di cristallo sul cuscino di
delle due produzioni parallele tacco a spillo e tacco Cinderella non sono state usate mai in paio*, infatti
alto e in nessun catalogo è esplicitamente citato l'unico abito che ha questo tipo di scarpe
questo tipo di scarpa; tutte e due vanno sotto la trasparenti come variante delle normali scarpe
denominazione di closed-toe (sic!), e questo ha rosse chiuse è Shimmering Magic della seconda
serie 1600, ma
in questo caso il
tacco non è a
spillo.
Ma perché le
spike non sono
più usate e
perché in con-
temporanea alle
altre scarpe? Molte sono le ipotesi che si possono
fare: la tomaia delle alte tende a spaccarsi quando
vengono fatte calzare ad una bambola straight leg,
l'unica modella che le può calzare senza pericolo di
rottura è la bend leg. Ma la produzione si stava
spostando verso il modello bend leg quindi questa
9. DCCI NEWS 54 9
ipotesi non regge. La fragilità del tacco che poteva produzione è cessata perché erano più costose e
facilmente rompersi fra le mani inesperte di un obsolete delle altre. Certo delle tre ipotesi,
bambino? Ma tantissimi accessori di Barbie sono preferisco pensare che il fatto estetico è prevalso
altrettanto fragili e comunque messi in commercio, su tutto. Lasciateci sognare, Barbie è una creatura
oltretutto abbiamo visto che negli accessori erano irreale, rappresenta i sogni di tanti e i sogni non
presenti quasi tutti i
colori, quindi la scarpa
era facilmente rimpiaz-
zabile rispetto ad altri
accessori che, se veni-
vano persi, si doveva
acquistare nuovamente
il vestito.
Erano oggetti pericolosi
per il gioco del bambino,
poteva ferirsi con quel
tacco “a spillo”? Anche
questa ipotesi non
regge; tanti accessori
erano altrettanto, se
non maggiormente
pericolosi per il gioco!
Prima di tutto gli
orecchini, pericolosi sia per la bambina che poteva possono essere portati su un piano materiale.
ferirsi sia per la bambola che, se li portava, dopo
poco tempo le orecchie diventavano verdi. E allora? * qui sorge il legittimo dubbio: se Cinderella ha
Mi viene in mente un'ipotesi un po' strana, ma da sandalini glitter e NON scarpine chiuse con l'abito
fare, dato il gusto estetico per la perfezione dei da ballo, allora il principe, con la sua scarpina
fabbricanti dell'epoca può risultare buona: la chiusa spaiata, sta cercando un'altra ragazza!?
bambola con le spike ai piedi non può stare in
posizione eretta, il tacco è più alto dell'inarcatura
del piede, quindi con le spike Barbie pende
pericolosamente in avanti! Non so se è questo il
motivo per cui non sono state più fabbricate, o se la Articolo apparso come editoriale nel #32 della Doll News
10. 10 DCCI NEWS 54
Elogio delle imperfezioni: ecco alcune ingenue, sproporzionate, affascinanti
“sviste” negli abiti vintage di Barbie, anche i più amati. Errori voluti (tanto sono
giocattoli) o sfortunati intoppi nella filiera?
i sono alcune piccola lampada e le
C particolarità
degli abiti di
B. che in un certo
pantofole dorate,
peccato che l'abito
in realtà sia il
modo lasciano modello di un sari
disorientati: la indiano, così
perfezione come è indiano il
dell'esecuzione a vestito di Ken,
volte contrasta perché - mi
con alcune domando - i
“sviste” a dir poco disegnatori di Mattel
clamorose. hanno fatto questi
Prendiamo Barbie in errori?
Mexico, camicetta In altri casi l'abito è
scollata, gioielli, quasi una perfetta
mantiglia rigorosamente di pizzo nero, gonna a tre raffigurazione del costume della nazione che si
balze con nastro ricamato. Ma li avete notati quei vuole rappresentare: vedi ad es. B. in Holland o B.
ricami? in Japan. Molta della produzione Mattel degli anni
Stelle alpine degne di Heidi in una gonna '60 è degna di nota, soprattutto per la confezione di
messicana. Prendiamo un altro esempio: Arabian singoli abiti.
Nights, bello per il colore, per i gioielli, per la
Se prendiamo un abito come
Poodle Parade, possiamo
vedere che è rifinito con cura
quasi maniacale, addirittura la
borsa e il fazzoletto sono
doppiati con tessuto in tinta; se
rovesciamo l'abito e il
soprabito in maglia possiamo
vedere che nessuna cucitura è
visibile; si tratta di una confezione
11. DCCI NEWS 54 11
all'altezza della
migliore sartoria.
Ma se andiamo a vedere, sempre nella stessa
collezione, un abito come Matinée Fashion, ecco
che ci troviamo di fronte ad un lavoro di tutt'altro
genere. L'abito di lino senza maniche è bordato con
una passamaneria di tipo talmente grosso e fuori
“scala” che non può essere, non è infatti, rifinito
bene, il giro manica tende a sfilacciarsi e la giacca
e il cappello non sono foderati. La differenza di
costo fra i due modelli non giustifica questa
differenza di confezione. Confrontando la
produzione Mattel con quella di altre ditte - anche
italiane - di quel periodo, ho trovato le stesse
differenze: abiti realizzati con cura sartoriale
accanto ad abiti dello stesso prezzo o anche
superiore realizzati in maniera approssimativa e
con poca cura. Nel prossimo articolo analizzeremo
il perché di queste differenze e il sistema di
produzione di abiti e accessori per bambole.
Articolo apparso come editoriale nel #33 della Doll News
12. 12 DCCI NEWS 54
Un evento, un nome, un segno chiaro e riconoscibile.
Ecco, nelle parole dell'art director, come è nato il logo di "B the #1".
Andiamo con Emma Gilardi a ritroso nel processo creativo,
scoprendo il perché della sua non banale scelta d'immagine.
A Calenzano, il 29 novembre citando così una delle più belle
2009 festeggeremo il comple- copertine di Vogue di tutti i tempi. L'altra ipotesi invece si
anno di Barbie con un contest ispirava al famoso costume
tutto dedicato alla numero 1. a righe e alla storica
Era quindi necessario creare un "stella" del logo Mattel:
logo per l’evento, che subito
richiamasse la mitica bambola e
che usasse graficamente la
sintesi verbale creata da Daniela
Ferrando, Bthe#1.
Sono partita dal volto della n.1:
Ho isolato come elemento
+
evocativo l’occhio con il carat-
teristico sopraciglio ad ala di
gabbiano, ed inserito tutti gli
elementi grafici in un rettangolo
molto stretto, con una leggera
rotazione dell’asse per rendere
meno statica la composizione. Poi
L’ho ridisegnato, mantenendo le solite prove di leggibilità:
solo i tratti somatici essenziali, negativo, positivo, colore. =
13. DCCI NEWS 54 13
Notizie
dal Club 29 Novembre 2009,
tutti a Calenzano! Il regolamento.
REGOLAMENTO CONTEST • un accessorio eventuale (ombrello,
“B the #1” libro, borsa…)
Partecipanti, attenzione:
rispettate tutti i punti elencati. NO
Interpretate la vostra • un artista non può partecipare con più di una
personale “Numero Uno”! bambola
• niente diorami (NON sono ammessi mobili o
SÌ pareti o pavimenti)
Il contest riguarda bambole
ispirate alla Barbie #1, una COME PARTECIPARE
bambola inconfondibile. • comunicate entro il 30 ottobre 2009 la vostra
• sono ammesse tutte le partecipazione e la bambola utilizzata per la vostra
bambole/fashion dolls creazione ad ANTONIO RUSSO (necktiemad@tin.it)
di qualsiasi dimensione, • pagate entro il 30 ottobre stesso una quota
Barbie inclusa simbolica di iscrizione di 2 euro
• sono ammesse anche • come pagare: a mano a Rimini il 26/27
bambole non adulte settembre alla convention di Marinella, o online
(es Skipper) e/o bambole maschi con paypal a DCCI@fastwebnet.it oppure con
• sono ammessi anche toys antropomorfi postepay # 4023 6004 6481 1795 intestata a Gai
Cinzia Anna
caratteristiche obbligatorie della bambola: • consegnate la bambola in sede di convention
• ponytail (la pettinatura con la coda di cavallo) • oppure speditela entro il 15 Novembre a
• trucco da #1 (sopracciglia ad angolo, eyeliner, DOTT. ANTONIO RUSSO
rossetto) PIAZZA GABRIELE D'ANNUNZIO N° 31
• orecchini 80125 NAPOLI
• essere vestita a righe bianche e nere Inclusi nella confezione della bambola, oppure nella
• piedistallo semplicissimo ricarica postepay, devono esserci i soldi per la
rispedizione al mittente.
caratteristiche libere della bambola:
• colore dei capelli ATTENZIONE
• occhiali da sole/foggia degli occhiali • Verranno esposte e ammesse in concorso
• forma del vestito (non è necessariamente un soltanto le bambole che risulteranno regolarmente
costume intero!) iscritte entro il 30 ottobre 2009
• calzature • LE BAMBOLE SENZA PAGAMENTO PER LA
• piedi (non sono obbligatori i piedi bucati della RESTITUZIONE NON SARANNO RISPEDITE.
vera #1)
14. Washington: O gni tanto capita di vedere
la vita in ROSA...e qui non
dal cuore della
sarebbe possibile altri-
menti, alla Barbie Convention
americana che festeggia alla
convention pergrande i 50 anni della pink lady
più pink della storia... ovvero lei,
BARBIE!
i 50 anni
C'è fermento al Marriott Park di
Washington dietro le quinte del
Fashion Show, la consueta
di Barbie.
passerella di appassionati
collectors che per un giorno
vestono letteralmente i panni
Anzi: dal centro
della loro bambola preferita.
Il nostro President e la Babs qui
scrivente hanno avuto l'onore di
della scena.
essere gli unici due italiani scelti
su circa 85 partecipanti da tutto il
15. DCCI NEWS 54 15
mondo. Naturalmente ne siamo fieri e
giustamente emozionati, dobbiamo tenere alta la
bandiera... E dopo mesi a preparare i nostri
costumi, a studiare la parte, a partecipare - a volte
anche all'alba, sigh! - alle prove in loco dirette da
una bravissima (e bellissima) Karissa Fetter del
comitato organizzativo di quest'anno, eccoci a
pochi minuti dall'ingresso. Dietro il tendone del
palco si snoda una lunga e variopinta fila di
modelli e modelle, con costumi davvero ben fatti
e fedeli agli originali.
Io ho già calcato le scene con Mario di Magia2000
a L.A., Antonio è alla prima esperienza e
l'emozione è tanta, per entrambi. L'ordine di
uscita è stabilito in decadi, esce quindi per primo
lui come un fantastico clone di “Ken in Holland”. A
me tocca un po' dopo.
Cosa ho scelto? Di omaggiare un'altra pink lady,
un po' bad girl: la mitica Betty Rizzo alias Stockard
Channing in Grease. Costume messo insieme con
ridotte capacità sartoriali, ma, incredibilmente,
molti mi si avvicinano e commentano la grande, a
loro dire, somiglianza fisica e aderenza al
personaggio/dress. Sarà vero? Mah! Comunque,
tocca a me... e improvvisamente il gelo si scioglie
e l'emozione si trasforma in un'ondata di calore.
Mentre un simpaticissimo ed ispirato Robert Best
(non ha bisogno di presentazioni, vero?) racconta
di volta in volta tutti i personaggi ed i relativi
interpreti con una biografia di poche ma efficaci
righe, percorro la passerella... e trascinata
dall'emozione canticchio pure... e mi godo gli
applausi, i flash, gli incoraggiamenti... Come
diceva un famoso personaggio, ciascuno al
mondo ha diritto al suo quarto d'ora di fama. E
anche se alla fine si è trattato solo di qualche
minuto, è stato indimenticabile!
Poi usciamo tutti sul palco per il saluto finale....ed
il nostro è dedicato in modo particolare agli amici
e soci presenti e soprattutto a quelli assenti, in
attesa del nostro racconto!
Alla prossima!
Babs
16. Notizie Appuntamenti In Europa
dal Club 5 ottobre
BARBIE IN BRUSSELS
COLLECT-HIT
29 NOVEMBRE 2009, collect-hit@skynet.be
TUTTI A CALENZANO: INFO PRATICHE www.collect-hit.com
10 ottobre
Dolls4Children 12^ActionFigurado
Con la nostra iniziativa, di anno in anno aiutiamo Europäische Sammlerbörse für 1:6 Actionfiguren
Telefono Azzurro. GI-Joe - Action Man - Action Team - Gyper Man - Big
Jim...
Vi preghiamo di partecipare così: info@actionfigurado.de
• donate bambole per questa iniziativa www.actionfigurado.de
• visitate lo stand senza andarvene a mani vuote!
8 novembre
• scatenatevi su eBay Italia per aggiudicarvi altre Paris Création
bellissime bambole scelte dal DCCI kaemkathy@aol.com
www.dollexpo.fr
Mercatino-scambio 8 novembre
• un tavolo (150x70cm) - costo 50 euro 18. Kölner Barbie-Sammlertreffen
• disponibilità: un tavolo per ogni espositore. info@barbie-sammlertreffen-koeln.de
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18. 18 DCCI NEWS 54
C'è l'alta moda umana, in scala 1:1. E c'è l'altra moda - quella per bambole - in
scala ridotta. Ma creata, ottimizzata e prodotta per le grandi quantità e senza
nulla sprecare. Mauro ci spiega come.
Come dicevamo nel numero scorso, la bambole questo, per ovvie ragioni, è
produzione di abiti per bambole segue un impossibile. In Barbie abbiamo un solo
iter diverso da quella per la moda “umana”. esempio di questo genere: il tessuto con le
Nell'alta moda, infatti, si crea un modello scritte “Barbie”, presente nelle due versioni
partendo da un’idea e lo si realizza cercando - più chiara e più scura - di un abito della
quel determinato tipo di tessuto e i vari collezione 1600. La stessa fantasia viene
accessori che lo decorano - bottoni, riproposta per due abiti, uno per Barbie e
applicazioni, etc… In alcuni casi viene uno per Skipper, della medesima collezione.
disegnato anche il tessuto, in esclusiva per Ma se escludiamo questi due casi ci
la casa di moda. Così si ottiene un capo che accorgiamo che i tessuti usati nella
sarà riconoscibile e quindi riconducibile ad costruzione degli abiti hanno tutti un'altra
una firma o ad uno stilista. Nel caso della origine e non sono chiaramente fabbricati
19. DCCI NEWS 54 19
apposta per le ditte, né si potrebbero definire che nello spazio di 4 abiti ne possiamo
tessuti di stock. Quindi, per riprendere il filo tagliare almeno 6. Compiuta questa
del discorso: qual è il metodo di creazione operazione il modello di cartone viene
degli abiti? Per prima cosa la ditta (e qui sto mandato a una ditta che lo realizza sotto
parlando in maniera generica senza forma di fustella metallica che servirà, con
riferimenti a ditte in particolare) acquista l'aiuto di una pressa, a tagliare le singole
tessuti in grande quantità seguendo le parti degli abiti in strati di 10-20 ogni singolo
tendenze della moda del momento. A questo
punto viene chiesto al figurinista o a chi si
occupa degli abiti di disegnare la collezione
utilizzando i campioni tessuto già acquistati.
Questa è una delle ragioni per cui troviamo
lo stesso tessuto impiegato per più abiti, per
più bambole, e addirittura per più anni.
Questo a volte è un grosso aiuto per il
collezionista che può, in assenza di
etichetta, avere un'indicazione della
provenienza di un abito. Ma proseguiamo.
Abbiamo il tessuto, il figurino, manca il
modello. La modellista - che è una delle
figure più importanti nella produzione - deve
dal figurino creare il modello in carta e allo
stesso tempo ottimizzare il modello stesso in
modo che nella pezza di stoffa rimangano
meno ritagli possibili. Quindi a volte può
ridurre la lunghezza di una manica o
l'ampiezza di una gonna se questa modifica
può portare alla ditta un risparmio. Parliamo
sempre di centesimi; ma pensiamo anche
alla grande produzione, e i centesimi
diventano milioni.
Molte volte l'ottimizzazione delle taglie fa sì
20. 20 DCCI NEWS 54
pezzo, poi dati alle cucitrici. Fino a qualche quello che più conta e che molte volte crea
anno fa queste erano sempre persone che stupore, che un abito molto semplice ebbe il
lavoravano in casa e venivano pagate un costo di un altro apparentemente più
tanto al pezzo anche perché la paga avrebbe elaborato e con più accessori. In questo caso
inciso in maniera a volte rilevante sul costo possiamo dire che il costo del tessuto o di
finale. L'abito a questo punto subiva una alcune singole parti dell'abito es. spille e
supervisione e se tutto era a posto veniva bottoni era così alto che imponeva un taglio
cucito sul cartone e inscatolato. su altri momenti della realizzazione,
prendiamo ad esempio due abiti della stessa
Questo è, in linea di massima, il percorso di collezione, Midnight blue e Poodle Parade:
un abito per bambole dalla creazione alla il primo aveva un prezzo di catalogo di $4, il
finizione. È certo che ci sono state anche secondo di $3,50: esaminiamoli un po' più
altre maniere per produrre un abito - alcune da vicino. Il primo ha la gonna a ruota e un
più artigianali, altre più standardizzate, ma mantello doppiato di raso bianco anch'esso
21. a mezza ruota, quindi molto tessuto veniva
usato per realizzare l'abito. Con la stessa
quantità di tessuto si potrebbero realizzare
almeno 5 Black Magic. Guardiamo le
rifiniture: tranne il mantello che è doppio, il
resto dell'abito è rifinito piuttosto male; gli
orli sono addirittura scoperti, tendono a
sfilacciarsi, gli accessori sono minimalisti,
collana di perle, borsetta di plastica
argentata, guanti lunghi bianchi e sandaletti.
Prendiamo invece Poodle Parade, l'abito e il
cappotto non hanno pressoché cuciture a
vista; anche il fazzoletto e la borsa sono
doppiati; lo stesso per il finto maglione e poi
un'infinità di accessori, e scarpe chiuse e
coppa in metallo. Questo perché il tessuto
era poco costoso e quindi il modello poteva
usufruire di un'accurata rifinitura che
avrebbe inciso, alla fine, meno del tessuto
stesso. Infatti su un tessuto che costa,
ipoteticamente, 20 centesimi la manodopera
poteva incidere anche per 30 centesimi,
mentre per un abito che aveva una partenza
di 40 centesimi, non poteva superare i 10.
Ma se vogliamo fare un paragone - abito da
sera contro abito da sera - paragoniamo
Midnight Blue con Debutante Ball, quanto
è complicata l'esecuzione dell'abito e quanto
è povero di tessuto rispetto al primo. Il
prossimo numero verrà realizzato sul
mercato e sulla distribuzione nei negozi.
Articolo apparso come editoriale nei #34 #35 della
Doll News
22. 22 DCCI NEWS 54
Dalla produzione alla distribuzione: confezioni, assortimenti, scaffali, nuovi
modelli, gusti del pubblico da indovinare. Con quest'articolo Mauro ci fa
“entrare” in un negozio di giocattoli degli anni '60.
U
ltimata la produzione le bambole e un paio di esemplari, biondo e castano per
i relativi corredi dovevano essere Ken, rosso e castano per Skooter, gli abiti
messi in commercio, operazione non erano presenti, tutti quelli illustrati dal
facile, che doveva essere fatta mediante catalogo ma in pochi esemplari per la fascia
indagini di mercato tra i grossisti e i venditori di prezzo alta e molti per le fasce più basse.
al dettaglio. Venivano creati dei lotti che Questo assortimento iniziale fornito
variavano a seconda della quantità di dall'importatore era destinato a cambiare
materiale che contenevano, es. dieci perché in Italia si è sempre data la
bambole e assortimento di trenta vestiti di preferenza alle bambole singole piuttosto
costo variabile, a seconda del tipo di che ad un nucleo di personaggi: quindi dopo
mercato. Anche il colore di capelli delle poco tempo molti personaggi in Italia erano
bambole aveva la sua importanza, in Italia ad quasi totalmente introvabili. I negozianti
esempio si dava la preferenza al biondo prevalentemente si rivolgevano allora ai
seguito dal castano e dal rosso, per gli abiti grossisti perché da loro potevano acquistare
si dava la preferenza a quelli con costo anche singoli pezzi di “sicura vendita” in
relativamente basso che in un lotto potevano base alla richiesta della clientela.
essere una decina. Un negozio di giocattoli Generalmente in un negozio di giocattoli si
degli anni '60 aveva di solito un trovavano Barbie e Skipper ma erano
assortimento che conteneva 10 bambole, di totalmente assenti gli altri personaggi, se si
cui 5 bionde 3 more 2 rosse; 5 Skipper nei esclude Midge che ancora veniva richiesta.
colori biondo e moro; quasi totale era Molto si è parlato del prezzo di queste
l'assenza del colore rosso, mentre Ken, bambole definendolo troppo alto per la
Allan, Skooter e Ricky erano presenti solo in media italiana di quel periodo, ma questo è
23. DCCI NEWS 54 23
un mito da sfatare perché il prezzo era con un nucleo familiare e tanto meno con un
perfettamente allineato agli altri giocattoli. fidanzato. La bambola in Europa doveva
Dai cataloghi dell'epoca possiamo vedere esser un oggetto rassicurante e stimolare un
che acquistando: Barbie, Midge, Ken, Allan, istinto materno; poteva essere una
Skipper, Skooter; Ricky SL più sei abiti nella bambolotto o raffigurare una compagna di
fascia da 3.300 a 2.400 per Barbie, due abiti giochi ma non poteva aver l'aspetto di una
per Ken a 2.400 cd, tre per Skipper da 2.400 donna. Si doveva aspettare i primi anni '70
a 1.250 e 5 fashion pack a 850 avremmo perché questo modello fosse accettato. Lo fu
speso in totale la somma di 43.900 (in in maniera così totale da decretare la fine di
vecchie lire). un'era e l'inizio di un'altra.
Nello stesso periodo e negli stessi negozi
venivano vendute bambole con un costo Articolo apparso come editoriale nel #36 della Doll News
variabile dalle 6.300 alle 12.000 lire e
bambole con abiti i cui prezzi variavano dalle
2.000 per la bambola e dalle 2.750 alle 600
per gli abiti… Teniamo conto che queste
ultime erano le bambole più popolari e più
acquistate nel mercato italiano, non
destinate sicuramente ad una fascia alta di
pubblico, quindi la difficoltà più grande per la
distribuzione nel mercato europeo era
dovuta al fatto che ancora non si era pronti
ad accettare una bambola - come Barbie -
24. 24 DCCI NEWS 54
“Sew free”, un'invenzione quasi geniale che aveva molta stoffa, ma che
incontrò poca fortuna. Come se creare vestiti senza saper cucire sembrasse alle
bambine non una conquista ma un ripiego.
I
nnovativi, diversi, strani per il modo di cucitura, permetteva che le due parti
giocarci, i Sew Free* lanciati da Mattel venissero incollate insieme. Erano compresi
nella seconda metà degli anni '60 anche piccoli accessori, alcuni addirittura
cambiavano totalmente il gioco con le creati solo per questi abiti e non presenti in
bambole. Per la prima volta, tutte le bambine altri abiti della collezione, come piccole
potevano realizzare abiti già creati e cerniere lampo e bottoni-gioiello.
diventare loro stesse delle piccole sartine.
Un catalogo illustrato spiegava passo-passo
Il prodotto, se possiamo chiamare prodotto le operazioni da eseguire per ottenere il
un oggetto destinato al gioco, era a dir poco risultato. In Italia i non furono molto richiesti;
geniale: un foglio di tessuto con stampati i pochi negozi di giocattoli ne avevano, e in
bordi del modello da realizzare, linee guida e quantità limitate. Si deve anche dire che il
fantasie. Lungo i bordi, segnati con colori in mastice usato per le strisce dopo alcuni anni
contrasto, uno strato di vernice permetteva, diventava gommoso e non permetteva una
una volta tagliato il singolo modello, di buona tenuta, con la conseguenza di far
evitare sia di fare gli orli, sia che questi ultimi aprire la cucitura, e grande era il disappunto
si sfilacciassero. Nel Kit di montaggio era di chi ci giocava. Un altro problema era
inclusa una striscia di carta con del quello che l’abito così costruito non poteva
biadesivo che, posizionato nei confini di essere lavato, e al tatto e alla vista anche i
25. DCCI NEWS 54 25
materiali più pregiati avevano l'aspetto di
carta. L’unica parte però che non è stata
presa in considerazione è il fatto che gli abiti
potevano essere cuciti e non incollati,
evitando tutti gli inconvenienti tipici, e a volte
bambine o mamme logicamente (da quel
che si può vedere nei vari casi di sovrap-
posizione degli abiti) avevano provveduto in
tal senso. Rimane un fatto che, pur essendo
divertenti da realizzare, gli abiti avevano un
aspetto così diverso dalla perfezione di quelli
in commercio nelle collezioni classiche, da
risultare molto teatrali. Una curiosità: i Sew
Free sono stati gli unici abiti di quel periodo
pubblicizzati con foto e non con disegni.
* NdR: = senza cucire
Articolo apparso come editoriale nel #38 della Doll News
26. 26 DCCI NEWS 54
In nome della chiarezza, Mauro ci indica altre particolarità degli abiti “Sew
Free”… diversi per davvero, con le loro istruzioni illustrate e le presentazioni in
foto (non disegni, come per tutti gli altri abitini!)
S
ew free, un modo nuovo di questo per permettere a bambini di tutte le
concepire il vestito, nella metà degli lingue di poter apprendere facilmente le
anni sessanta Mattel presentò una spiegazioni; insieme all'abito nella confe-
nuova linea di abiti per Barbie, la zione si trovavano delle strisce di biadesivo
particolarità era che gli abiti venivano che venivano messe lungo le cuciture per
costruiti dai bambini a cui erano destinati, il ottenere una “sew free” appunto, lungo le
procedimento era estremamente semplice e cuciture dei segni permettevano di stabilire
dava “quasi sempre” risultati eccellenti. Il quale fosse il margine necessario e veniva
vestito era disegnato su un pezzo di tessuto spiegato che per ottenere una saldatura più
generalmente in seta o cotone, più precisa bastava passare il dorso di un
raramente in “floccato”. normale cucchiaino da caffe per ottenere la
I margini erano delineati da un colore in massima adesione fra le due parti; insieme
contrasto con l'abito e sempre i margini al necessario per realizzare l'abito all'interno
erano rifiniti con della colla trasparente, della confezione si trovavano anche
simile per aspetto allo smalto per unghie; accessori per l’abito stesso in alcuni casi
questo permetteva di evitare lo sfilac- realizzati solo per quel vestito e non presenti
ciamento che si sarebbe verificato al in nessun altro abito di Barbie ne cito alcuni
momento del taglio. I procedimenti erano come esempio: la collana di Day e Night con
spiegati passo-passo mediante disegni - gli orecchini rossi i guanti rosa di Moonlight
27. DCCI NEWS 54 27
n' Roses. Oltre che per Barbie gli abiti sew
free furono realizzati per un gift set di
Skooter e per Barbie color Magic in questo
casto oltre ad essere assemblati come un
normale sew free gli abiti potevano anche
cambiare di colore questo ci fa capire che
l'adesivo usato era quantomeno resistente.
Una particolarità fra le tante sono gli unici
abiti di BARBIE AD ESSSERE RAFFIGURATI
CON FOTO E NON CON ILLUSTRAZIONI,
IL FIGURINO ERA SOLO NELLA SCATOLA
MA NEI CATAGLOGHI GLI ABITI ERANO
FOTOGRAFATI.
Articolo apparso col titolo “Sew Free: colla e couture!”
nel #39 della Doll News
28. ARTtenzione
I mille modi delle bambole nell'arte e non solo.
Julie Andrews
in “Mary Poppins” (1964)
e Miss America by Tonner nei panni
della magica nanny OOAK
realizzata da Mauro Agnolini.
Collezione privata Antonio Russo.