Documentazione dei moduli di educazione ambientale relativi ai cambiamenti climatici dell'Istituto Comprensivo di Camporgiano, anno scolastico 2014-2015
2. Premessa
Questo percorso, articolato in 4 UdC, pensate per l'infanzia,
la primaria e la secondaria di primo grado, in un'ottica di
verticalità del curricolo, si propone di attivare conoscenza
sui punti di forza e debolezza presenti nel territorio
montuoso in cui abitiamo per prepararsi a fronteggiare i
cambiamenti climatici.
Con questi moduli che, in senso lato, rientrano nel campo di una
''educazione alla ruralità'' imprescindibile per formare cittadini
attivi nella difesa del proprio ambiente, ci siamo proposti di
suscitare il ruolo attivo del singolo nella difesa della biodiversità
locale e nella rigenerazione di territori fragili.
3. Documentazione dell'Unità di
competenza:
La vita in gioco. La biodiversità fragile
Istituto scolastico:
I.C. Camporgiano (LU)
Destinatari:
Infanzia (5 anni) di San Romano in Garfagnana
Ore dedicate al percorso:
10
4. Descrizione del percorso didattico
Realizzato dalle insegnanti in collaborazione con l'esperta
Ljuba Tagliasacchi, in linea con il curricolo di istituto che
pone al centro la figura dell'alunno e le sue esigenze
formative, questo modulo privilegia un approccio didattico
laboratoriale e sensoriale
La sfida principale:
Permettere a bambini di 5 anni di interiorizzare il
significato di biodiversità e il ruolo attivo che ciascuno di
noi può avere, quotidianamente, nella sua difesa.
5. I incontro: iniziale attività 'rompi-ghiaccio' per creare un buon clima
relazionale basato sulla fiducia, la collaborazione reciproca e.... il
divertimento!
6. I incontro: ''FAGIOLI-AMO''
Scopriamo i fagioli tipici della Garfagnana toccandoli, annusandoli,
camminandoci sopra, descrivendoli, dandogli un nome...
7. I incontro: ''FAGIOLI-AMO''
Rispetto a quelli che troviamo al supermercato sono meno ma adatti a
crescere nella stessa zona in cui noi viviamo. Ciascuno si è abituato a
determinati suoli e a diverse disponibilità di acqua...proprio in questo sta il
loro ''valore''
8. I incontro: ''FAGIOLI-AMO''
Queste informazioni affiorano a poco a poco, attraverso ragionamenti
guidati e l'intuito di alcuni bambini, ma soprattutto grazie alla favola
appositamente ideata: ''Giò, il contadino e il pericolo per Giallo Rino'', in cui
quest'ultimo è un piccolo fagiolo locale in difficoltà...
9. Rielaborazione personale della favola
Nei giorni successivi i bambini riascoltano più volte la favola di Giallo Rino
e ''fissano'' i suoi contenuti mediante piccole scene di teatralizzazione e
disegni...oltre ai fagioli, la favola parla di animali in difficoltà per il clima
impazzito...
10. II incontro: VISITA AL VIVAIO LA PIANA di Camporgiano
I bambini sono molto curiosi e motivati a conoscere il luogo dove si
conservano i semi di specie locali in via di estinzione (frigorifero del
germoplasma) e riconoscono i fagioli con cui avevano lavorato-giocato
nel primo incontro...Il frigorifero appare loro come una grande cassaforte
che racchiude semi preziosi.
11. II incontro: VISITA AL VIVAIO LA PIANA di Camporgiano
Imitando Giò il contadino, vogliono anche loro provare a seminare il proprio
fagiolo...ciascuno diventa quindi il piccolo ''contadino-custode'' di una
specie vegetale in via di estinzione. Si sentono investiti di un ruolo
importante: tornano a scuola con il compito di coltivarli nell'orto scolastico
diventando ''agricoltori custodi'' di specie in pericolo.
12. III incontro: ''NON TUTTO E' BUONO CIO' CHE SI SEMINA''
Mentre i nostri fagioli crescono nei vasetti, proviamo a ''seminare'' alcuni
tipi di rifiuti, poi a fine scuola torneremo a vedere se hanno prodotto
qualcosa di buono...Le bucce di mela scompariranno, mentre plastica,
vetro, ecc. rimarranno intatti. I bambini deducono che questi ultimi ''non
vanno seminati'' ma riciclati.
13. III incontro: ''UNA RONDINE NON FA PRIMAVERA...MA NOI LE
ACCOGLIAMO''
Nella favola di Giallo rino c'erano altri protagonisti animali in difficoltà, ad
esempio le rondini disorientate. Anche noi, allora, dobbiamo fare
qualcosa per loro: un gesto simbolico di accoglienza costruendogli piccoli
alloggi da materiale riciclato (contenitori in tetrapack) che poi metteremo
nel cortile. Anche in questo caso si enfatizza il ruolo attivo dei bambini
verso il mondo animale in pericolo.
14. IV incontro: ''LA CONDIVISIONE CON I GENITORI''
I piccoli insegnano ai grandi ciò che hanno fatto e imparato su Giallo Rino
& Co, sulle rondini in difficoltà e sulla necessità di certe piccole-grandi
azioni quotidiane da parte di tutti....Il pubblico adulto ascolta con
attenzione.
15. IV incontro: ''LA CONDIVISIONE CON I GENITORI''
I piccoli protagonisti dell'esperienza sono felici di dire tutto ciò che
hanno appreso e....
16. IV incontro: ''LA CONDIVISIONE CON I GENITORI''
..con orgoglio mostrano i propri lavori ''artistici'' e i fagioli che
crescono bene grazie alle loro cure quotidiane.
17. Risultati ottenuti
I bambini e i genitori hanno gradito molto l'esperienza;
Gli elaborati prodotti dimostrano l'attivo coinvolgimento degli
alunni in tutte le fasi del percorso;
A distanza di diverse settimane dalle esperienze, attraverso
quesiti orali, le maestre hanno rilevato che la maggior parte dei
bambini ricorda i contenuti salienti emersi durante le varie attività.
18. Documentazione dell'Unità di
competenza:
Da Kyoto a noi. La nostra agenda di buone pratiche
Istituto scolastico:
I.C. Camporgiano (LU)
Destinatari:
Primaria di Careggine e Camporgiano
Ore dedicate al percorso:
10 + 10
19. Descrizione del percorso didattico
Realizzato dalle insegnanti in collaborazione con l'esperta
Alessandra Fiori, privilegiando un approccio didattico
laboratoriale, questo percorso ha utilizzato l'ambiente
immediatamente esterno alla scuola per osservare i punti
vulnerabili in caso di eventi meteorologici estremi e tecniche di
bio-ingegneria per stabilizzare i suoli.
Il fenomeno dell'effetto serra è stato spiegato in modo
sperimentale come anche il fenomeno della permeabilità
dei suoli; la costruzione di un formetto solare ha
rappresentato una ''buona pratica'' in campo energetico.
20. I incontro: tutti fuori a osservare la morfologia del nostro territorio,
deducendo che il clima è sempre mutato nel corso delle varie ere. Ad
esempio dove ora c'è la vegetazione un tempo si estendeva un enorme
ghiacciaio che sciogliendosi a causa di un progressivo innalzamento
della temperatura ha lasciato un ''circo glaciale''. Si inizia a ragionare
sulle interconnesioni fra clima e ambiente.
21. I incontro: rientrati in classe cerchiamo di capire che cos'è l'effetto
serra, perchè oggi risulta ''potenziato'' ma più che altro sperimentiamo i
suoi effetti riproducendo questo fenomeno con semplici oggetti
(bacinella in plexiglass, lampada, termometro)
22. II incontro: di nuovo fuori a scoprire opere di ingegneria naturalistica
per risistemare gli argini dei torrenti che negli ultimi anni sono esondati
a causa di piogge molto forti e improvvise che abbiamo capito essere
una delle conseguenze dei cambiamenti climatici indotti dall'effetto
serra potenziato.
23. II incontro: capiamo quindi cos'è un ''dissesto idrogeologico'' e vicino
alla nostra scuola ne contiamo ben due. ''Acqua'' e ''Terra'' sono i
componenti che entrano in gioco...ma come? Lo scopriremo in classe,
con altri esperimenti...
24. III incontro: esperimenti su permeabilità dei suoli in base alla tipologia
delle loro componenti principali (humus, argilla, sabbia, ghiaia...)
25. III incontro: esperimenti su permeabilità dei suoli e come questa
cambia se nel terreno è presente l'apparato radicale di una pianta che
trattiene l'acqua.
26. III incontro: Alessandra ci mostra come nasce una sorgente e
riproduce uno smottamento di terreno in miniatura nel cortile. Tutti
questi esperimenti ci fanno capire meglio cosa succede quando acqua
e terra vengono a contatto e l'importanza di ''preparare'' gli alvei dei
torrenti ad accogliere grandi quantità d'acqua improvvise evitando che
piante cadute ne ostruiscano il corso.
27. IV incontro: Un esempio di buone pratiche per l'ambiente che
costruiamo con le nostre mani..
E' possibile produrre energia senza contribuire all'effetto serra? Sì,
grazie alle energie rinnovabili. Per ora noi sperimentiamo quella solare
realizzando un piccolo forno...
28. IV incontro: il forno funziona! In breve la temperatura sale e riusciamo
a scaldarci la schiacciata per la nostra merenda.
29. Bilancio dell'esperienza: positivo. L'approccio prevalentemente basato
sullo stimolo di osservazioni a partire dal nostro ambiente e da attività
laboratoriali è stato molto gradito dai ragazzi. Il prossimo anno verrà
completato il segmento riguardante le buone pratiche per il risparmio
energetico e meglio sviluppate le energie alternative oltre quella solare.
30. Documentazione dell'Unità di
competenza:
La sostenibilità vien mangiando
Istituto scolastico:
I.C. Camporgiano (LU)
Destinatari:
Secondaria di Camporgiano, cl. 2
Ore dedicate al percorso:
10
31. Descrizione del percorso didattico
Realizzato dalle insegnanti in collaborazione con l'esperto Emilio
Bertoncini, privilegiando un approccio didattico laboratoriale,
questo percorso ha cercato di evidenziare i vantaggi del
mangiare locale per la nostra salute e la conservazione
dell'ambiente che ci circonda.
La visita alla Comunità del cibo ad energie rinnovabili
della Toscana meridionale (zona di Larderello) ha
permesso agli alunni di interiorizzare la connessione fra
produzione di cibo e energia pulita nochè il significato di
distretto alimentare di qualità e a km 0.
32. I incontro: per iniziare un brain storming di classe ci permette di
sondare le conoscenze degli alunni privilegiando un approccio
esperienzale che parta dalle basi conoscitive che ciascun alunno
possiede;
Poi ricaviamo insieme il concetto di ''sostenibilità'' analizzando la borsa
della spesa portata da Emilio, il nostro esperto..
33. I incontro: si distribuiscono i vari prodotti fra gli alunni e si stimolano
osservazioni su: ingredienti, provenienza, tipo di imballaggio,
indicazioni contenute sulle etichette in merito ai sistemi di coltivazione
(integrata, biologica, ecc..). Capiamo che più il cibo arriva da lontano e
più immagazzina CO2 che aumenta l'effetto serra.
34. Ha così inizio un lavoro che si protrarrà per alcune ore anche a casa la
cui finalità prioritaria è stimolare un tipo di consumo alimentare
critico. La dispensa di casa sarà il luogo che gli alunni dovranno
''monitorare'' per un po' di tempo ricavando informazioni sugli alimenti in
uso nelle rispettive famiglie.
35. II incontro: questa volta Emilio ci parla dei vari sistemi di coltivazione
(tradizionale e biologica), quali effetti hanno i fertilizzanti e i fitofarmaci
sui suoli e ci porta delle piantine che uniremo alle nostre per piantarle
nel nostro orto scolastico. Anche noi siamo dei piccoli coltivatori...
36. Al termine dei primi due incontri, dal feedback degli alunni emerge che la
maggior parte di loro ha capito che scegliere cibi lontani, non seguire la
stagionalità e sistemi agricoli di tipo industriale non sono scelte
sostenibili per la nostra salute e per l'ambiente. Risulta assimilato il
concetto di cibo a km 0 e che le nostre scelte alimentari hanno un
riflesso anche sull'economia locale. Comprando locale aiutiamo i
coltivatori a noi vicini.
37. III incontro: in un'uscita giornaliera, con il sostegno di Slow Food,
andiamo a visitare la realtà della ''Comunità del Cibo ad Energie
Rinnovabili'' nel sud della Toscana per conoscere un distretto
alimentare che produce cibo in modo sostenibile (utilizzando energia
geotermica) supportando così l'ambiente e l'economia locale.
38. III incontro: in particolare approfondiamo il ciclo della birra e del
formaggio e parliamo con gli attori dell'economia locale che hanno
saputo creare una rete di opportunità senza impatto ambientale.
39. Bilancio dell'esperienza: molto positivo; gli alunni hanno apprezzato
l'approccio laboratoriale e l'imparare da esperienze sul territorio.
Il prossimo anno riprenderemo questi concetti e cercheremo di
perfezionare il legame concettuale fra alimentazione, divario nord-sud del
mondo, cambiamenti climatici. Anche il fenomeno dell'effetto serra e il
calcolo dell'impronta ecologica richiederanno più ore di lavoro con la
classe.
GRAZIE PER L'ATTENZIONE !
I.C. Camporgiano