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Modalità operative
• L’Academy è composta da 5 Moduli formativi
• La durata dei moduli è di circa due ore e mezza in modalità sincrona, in aula.
• I moduli verranno inseriti su una piattaforma e-learning e, per ciascun modulo,
sono previsti test/quiz per la verifica dell’apprendimento.
• Sarà possibile, per ciascun partecipante, consultare il materiale formativo
direttamente sulla piattaforma
• Per le classi, per consentire maggior interazione, si suggerisce un numero
inferiore a 30 partecipanti.
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Modulo 1 e 2
MODULO 1
• I 5 Assiomi della Comunicazione & la
teoria dei 2 cervelli
• Comunicazione Verbale, Paraverbale e
Non Verbale
• La regola della «bubble» per capire le
distanze corrette con le tipologie di
interlocutore, Fisiognomica & Cinesica
MODULO 2
• La Comunicazione Empatica
• Riconoscere le emozioni dell’interlocutore
• Diventare un vero Detective della
menzogna!
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Modulo 3 e 4
MODULO 3
• La comunicazione non verbale come
elemento chiave quando si dialoga con
una persona con la mascherina
• I canali Rappresentazionali: visivo,
uditivo, cenestesico
• La Piramide dei Bisogni di Maslow
MODULO 4
• Le tendenze comportamentali dei
Clienti
• Il ricalco e la calibrazione con i diversi
Clienti
• Comunicare e Vendere al Telefono!
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Modulo 5
• La frasi «tipo» per Convincere
chiunque
• La scienza della Persuasione
• Tecnica di Negoziazione Avanzata:
gestione delle Obiezioni
• La Comunicazione Ipnotica nelle
Vendite
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Gli Assiomi della Comunicazione:
“Comunicazione è qualsiasi evento, cosa,
comportamento che modifica il valore di
probabilità del comportamento di un
organismo”
(Paul Watzlawick).
21. La Comunicazione
La comunicazione è un fatto inevitabile
quando si è in presenza di altri.
NON SI PUÒ NON COMUNICARE
Il corpo, la gestualità, l’espressione del volto,
l’uso degli occhi, della postura:
tutto comunica
I N T R O
23. Il punto non è che cosa dici ma
come lo dici
In una comunicazione,
la componente NON VERBALE influisce
per il 92% sull’esito della stessa,
contro il 8% della componente VERBALE.
Il linguaggio del corpo contribuisce
per il 60-80%.
L A C O M U N I C A Z I O N E
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LIVELLI di Comunicazione & Meta Comunicazione
• Ritenere attendibile il
proprio interlocutore.
• Possedere buone
conoscenze per
adeguate risposte.
• Mantenere un buon
clima di accettazione.
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E…mantenere un clima di fiducia
• Valorizzare l’interlocutore.
• Esprimere calore.
• Avere un tono di voce flessibile.
• Dimostrare di percepire i sentimenti dell’altro.
• Assumere una posizione del corpo che comunica partecipazione.
• Mantenere la relazione con l’interlocutore attraverso lo sguardo, il
contatto fisico e i gesti.
43. La Comunicazione Empatica: significato
I tre elementi chiave della comunicazione empatica:
1. trasparenza;
2. autocontrollo;
3. accettazione incondizionata.
L’empatia è la capacità di “mettersi nei panni dell’altro”
percependo, in questo modo, emozioni e pensieri.
E’ un termine che deriva dal greco, en-pathos “sentire
dentro”.
44. • La nostra lingua non è all’altezza delle
emozioni, ma il nostro corpo è un
esperto chiacchierone.
• Non esiste soltanto il linguaggio
verbale, ne esiste uno più sottile, al
quale dovremmo più spesso prestare
attenzione, ed è quello dei gesti e
delle espressioni: il vocabolario del
corpo.
L’emozione non ha voce?
47. Il linguaggio del corpo
• Il comportamento non verbale riguarda il comportamento
spaziale della postura, dell'espressione del volto, dello sguardo e
della gestualità.
• La postura è il modo di stare in piedi, seduti o distesi
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3 PRINCIPI di Comunicazione
NON VERBALE
1. FISIOGNOMICA
2. PROSSEMICA
3. CINESICA
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1. FISIOGNOMICA
Il linguaggio del volto
• Il principale luogo di
manifestazione delle nostre
emozioni è il viso. Le forme di
espressione del volto vanno
sempre considerate come
segnali da interpretarsi in
correlazione fra loro.
• Le 3 parti del volto sono:
▪ FRONTALE
▪ MEDIANA
▪ BOCCA E MENTO
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• FRONTALE: le pieghe orizzontali della fronte indicano
che l’attenzione è fortemente attratta da qualcosa Le
pieghe verticali della fronte indicano che tutta
l’attenzione è concentrata intensamente su qualcosa
• MEDIANA: il contatto oculare si chiama così perché
stabilisce un contatto; intenso come occhiate di
controllo costituisce un aspetto essenziale per la
buona conduzione di un colloquio
• BOCCA E MENTO: la bocca è legata al gusto. La zona
della bocca, delle labbra e della lingua, più delle altre
parti del corpo, indica gradimento. Ad esempio:
simulare un bacio, accarezzarsi le labbra con le dita o il
dorso delle mani, l’esposizione della lingua o la sua
rotazione sulle labbra.
1. FISIOGNOMICA
Il linguaggio del volto
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• Viso rotondo: hanno il viso paffuto e carnoso. Essi sono noti per
essere sensibili e premurosi. La forma di questo viso è legato alla
loggia acqua in medicina cinese.
• Viso allungato: il viso lungo e sottile è collegato alla loggia legno.
Queste persone possono avere un fisico muscoloso e atletico. Sono
solitamente pratici, metodici e tendono ad essere un po' più
oberati di lavoro. Sono narcisisti e possono avere relazioni
problematiche.
• Viso Triangolare: questo tipo di volto di solito è legato ad un corpo
sottile e alla persuasione intellettuale. Sono considerati creativi e
hanno un temperamento legato alla loggia fuoco.
• Viso Squadrato: Collegati alla loggia metallo, queste persone
hanno una mente intelligente, analitica e decisiva. La forma del
viso è associata con una natura aggressiva e dominante.
1. FISIOGNOMICA es. Studio del Viso
53. 54
• Lo studioso
americano Edward
Hall ha definito
prossemico lo studio
dell’uso che le
persone fanno dello
spazio sociale e
personale.
2. PROSSEMICA: significato
54. 55
Lo stesso antropologo T. Edward Hall nel 1963, ha
osservato che la distanza relazionale tra le
persone è correlata con la distanza fisica, ha
definito e misurato quindi quattro "zone"
interpersonali:
La distanza intima (0-45 cm).
La distanza personale (45–120 cm) per
l'interazione tra amici.
La distanza sociale (1,2-3,5 metri) per la
comunicazione tra conoscenti o il rapporto
insegnante-allievo.
La distanza pubblica (oltre i 3,5 metri) per le
pubbliche relazioni.
2. PROSSEMICA: significato
55. 56
• Come reagiamo
all’invasione del nostro
territorio:
• Contrazione muscolare
• Dondolarsi (gamba, sedia)
• Chiusura (braccia, mento
basso, spalle chiuse)
• Cambiamento di posto
2. PROSSEMICA: «The Bubble»
56. 57
2. Prossemica: La zona intima e personale
• La zona intima: entro 45 cm usato solitamente nelle
relazioni intime, in quanto consente di percepire
l’odore dell’altro e l’intensità delle sue emozioni,
nonché di parlare a bassa voce. La condizione per cui
lasciamo che qualcuno acceda alla nostra zona intima
è la FIDUCIA. La grandezza della zona intima deriva
da: Sicurezza e Status.
• La zona personale: Inizia dove finisce la zona intima:
da 45 cm a 1,20 metri permette di toccare l’altro.
• I porcospini di Nietzsche - "per non sentire freddo,
essi si raggruppano fra loro, ma se si avvicinano
troppo l'uno all'altro, si pungono reciprocamente con
i loro aculei. Quindi occorre trovare la giusta
"vicinanza" alla quale non "si ha freddo" ed evitare
quell'intimità che in determinati casi può "ferire"!
«I Porcospini di Nietzsche»
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• Sociale: la zona sociale confina con la zona
personale, da metri 2,65 a metri 3,65 tipica
delle relazioni più impersonali, distanza
simile a quella tenuta quando si parla da
dietro una scrivania.
• Pubblica: la zona pubblica si estende al di
là della zona personale, va da metri 3,65 a
distanze superiori è la distanza di un
oratore in un palco dal pubblico.
2. Prossemica: la zona Sociale e Pubblica
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La cinesica è la scienza che studia il linguaggio del corpo.
Il termine cinesica venne ideato dall'antropologo
americano Ray Birdwhistell negli anni cinquanta del XX
secolo.
•il 55% della NS comunicazione è non verbale; tutto ciò lo deduciamo
dal linguaggio visivo del corpo (gesti, posture e mimica facciale).
Quindi, quando un linguaggio non è allineato per qualche motivo,
menzogna, disagio o altro, la maggior parte di un nostro messaggio
viene segnalato dal nostro corpo e non dal significato puro delle
nostre parole.
3. CINESICA: significato
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È stato riscontrato che parte del linguaggio corporeo è universale, ad
esempio ogni cultura adotta la stessa mimica facciale per esprimere
in modo spontaneo le emozioni principali (rabbia, tristezza, paura,
ecc.), per cui si pensa che siano gesti geneticamente prestabiliti da
spinte evolutive derivate dal nostro passato animale.
Per esempio scoprire i denti e dilatare le narici sono gesti universali
per avvertire che siamo pronti ad attaccare o a difenderci; la
dilatazione delle narici ci porta ad iperossigenare prima dello scatto.
Un altro esempio è il gesto delle “spallucce” normalmente tradotto
con non si sa quello che l'interlocutore sta domandando. Questo
gesto può essere diviso in tre componenti:
•l'alzata di spalle, per proteggere la gola da eventuali attacchi;
•i palmi aperti, per mostrare che non si hanno armi in mano;
•la fronte corrugata, gesto universale di sottomissione.
3. CINESICA