2. #VenerdìDelCloud 2
Cloud Computing e open source:
due caratteristichequasicomplementari.
Se da un lato è vero che soluzioni “closed” possono dimostrarsi
altamente valide, dall’altro è anche vero che non permettono
di espandere e personalizzarea pieno
le funzionalità della propria infrastrutturadi cloud computing.
API Cloud Computing e personalizzazione:
come piegare i servizi cloud alle necessità aziendali
ricorrendo alla programmazione
3. #VenerdìDelCloud 3
Se abbiamo la necessità (e la volontà) di dare un tocco personale
all’infrastrutturacloud dell’azienda, è possibile farlo grazie alle
ApplicationProgrammingInterface:
grazie ad esse, ad esempio, sarà possibile allestire un pannello di controllo
personalizzatoo adattare al meglio le funzionalitàdi base dei cloud server
del data center…
…e questi sono solo due
degli infiniticasiapplicativi
realizzabili!
4. #VenerdìDelCloud 4
Le APICloud Computing di Cloud.itoffrono grande flessibilità,
non solo per la loro documentazione, completamente aperta e strutturata,
ma anche per la possibilità di scegliere il linguaggiodi programmazione
che più preferiamo: fra quelli compatibili
segnaliamo Java, .NET, ASP, e JavaScript con JSON.
Sono supportati anche tutti gli altri più diffusilinguaggi
purché compatibili con il protocollo SOAP* (1.1 o 2) e JSON.
*Come alcuni sapranno, SOAP è in grado di garantire un’autenticazione sicura oltre che uno scambio
dati decisamente snello (e di conseguenza veloce),
a cui si aggiunge l’opportunità di associare e utilizzare anche il protocollo HTTPS,
per cui si evince che la sicurezza è ritenuta una delle caratteristiche più importanti.
5. #VenerdìDelCloud 5
Cloud.it offre datacenterin Italia e in Europa e,
per ognuno di essi è disponibile un apposito Webservice assolutamente
fondamentale per sfruttare le API Cloud Computing messe a disposizione.
Senza tale indirizzo non sarebbe possibile collegare
le Application Programming Interface con l’applicativo
che abbiamo intenzione di sviluppare.
Dunque, non appena si mettono le mani sulle API è prioritarioandare a scoprire
quale sia il Webservice associato al data center
(per l’Italia DC - IT1)
nel quale sono presenti i nostri cloud server
e tutti gli altri servizi acquistati.
6. #VenerdìDelCloud 6
Detto questo, è arrivato il momento di passare ad un po’ di pratica,
magari esemplificando comeutilizzarele API…
Vediamo come effettuare
la connessione alle API di Cloud.it
di un progetto locale
sviluppato con NetBeans 8.0.
7. #VenerdìDelCloud 7
Dopo aver avviato l’IDE NetBeans, spostiamoci nel menu File e clicchiamo su New
Project. Nella nuova finestra, scegliamo la categoria Java e selezioniamo da Project la
voce Java Application. Proseguiamo con un clic su Next.
8. #VenerdìDelCloud 8
Eccoci nella sezione Name and Location.
Compiliamo il campo Project Name con ArubaCloud,
lasciamo invariati tutti gli altri dati e terminiamo con Finish:
abbiamo così gettato le basi del nostro nuovo progetto.
Quello che dobbiamo fare, però, è aggiungere
i Webservicesdel servizio Cloud.it.
Per farlo, spostiamoci nel pannello Services e con un clic destro
su Web Services clicchiamo su Add Web Service.
Nella finestra che appare a schermo, compiliamo il campo URL
con l’indirizzorelativo al data center in uso
Per la lista completa, basta cliccare qui Cloud Knowledge base
CONCETTI INIZIALI
9. #VenerdìDelCloud 9
Fatto ciò, confermiamo con OK ed
espandiamo il menu WsEndUser-svc presente in Web Services:
apparirà una nuova finestra nella quale è necessario accettare qualche certificato.
Al termine, il collegamento alle API Cloud Computing sarà quasi terminato.
Tutto quello che resta da fare è agire su ArubaCloud.java editando il
relativo Main come qui di seguito …
10. #VenerdìDelCloud 10
package arubacloud;
import https.api_computing_cloud_it.wscommon.v2.IWsCommon;
import https.api_computing_cloud_it.wscommon.v2.WsCommon;
import https.api_computing_cloud_it.wsenduser.v2.IWsEndUser;
import https.api_computing_cloud_it.wsenduser.v2.WsEndUser;
import https.api_computing_cloud_it.wslicense.v2.IWsLicense;
import https.api_computing_cloud_it.wslicense.v2.WsLicense;
public class ArubaCloud {
public static void main(String[] args) {
try
{
IWsEndUser iWsEndUser = new WsEndUser().getHttpsEndpoint();
IWsCommon iWsCommon = new WsCommon().getHttpsEndpoint();
IWsLicense iWsLicense = new WsLicense().getHttpsEndpoint();
} catch (Exception e)
{
System.out.println(e);
}
}
}
11. #VenerdìDelCloud 11
A questo punto, non ci resta che studiare più a fondo
le API Cloud Computing di Cloud.it:
Come già detto, possiamo , ad esempio, creare un pannello di controllo
completamente personalizzato..
automatizzareprocessi che normalmente richiedono interventi
manuali…
ottenere un listinoprezzi sempre aggiornato
(metodo GetPriceList) relativo alle macchine in nostro possesso per tenere
sempre sotto controllola spesamensile e ottimizzare i costi..
automatizzarel’acquisto di un nuovo dominio
(metodo SetPurchaseCloudDomain) senza dover accedere al Pannello di Controllo…
12. #VenerdìDelCloud 12
In definitiva,
con le API Cloud Computing
offerte,
la nostra infrastruttura cloud
non ha più limiti!
Qui è disponibile la documentazione
completa:
Cloud Knowledge base
API