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REGIONE CALABRIA
Dipartimento Lavoro, Formazione
e Politiche Sociali - Settore 7
Pari Opportunità, Politiche di Genere,
Volontariato, Servizio Civile e Immigrazione
La forza delle donne
contro la violenza
CENTRO ANTIVIOLENZA
E’VIOLENZA CONTRO LE DONNE QUALSIASI AZIONE O MINACCIA DI AZIONE, CHE AVVIENE
NELLAVITA PUBBLICA O PRIVATA, CHE LE PROVOCANO O POSSONO PROVOCARLE UN DANNO
O UNA SOFFERENZA FISICA, SESSUALE, PSICOLOGICA O ECONOMICA.
È violenza uno schiaffo, uno spintone, un morso, un calcio.
 
È violenza insultare, umiliare, svalorizzare, aggredire verbal-
mente.
 
È violenza intimidire, perseguitare, ogni forma di imposizio-
ne o coinvolgimento in atti sessuali contro la tua volontà.
È violenza essere tormentata con sms, telefonate, apposta-
menti davanti a casa o al luogo di lavoro, scritte offensive e
ricatti (stalking).
 
È violenza privare o limitare la tua libertà di frequentare
amici, familiari, di studiare, di svolgere il tuo lavoro.
Spesso pensiamo che solo un perfetto sconosciuto possa compiere
atti di violenza su una donna e invece è tra le mura domestiche
che si consumano la maggior parte degli abusi.
La violenza è un fenome-
no trasversale, che può
coinvolgere donne di ogni
età, di ogni ambiente so-
ciale, con diversa scolarità
e professione.
La violenza è un grave
evento traumatico, un’e-
sperienza intollerabile
che annienta il senso di
integrità personale, pro-
vocando conseguenze fi-
siche, psicologiche, sociali
e pesanti ricadute anche a
distanza di tempo.
Cosè la
violenza
…CHE APPAIANO PIÙ O MENO EVIDENTI, OPPURE QUASI INVISIBILI AGLI OCCHI
O MASCHERATE…TUTTE QUESTE AZIONI SONO COMUNQUE FORME DIVIOLENZA,
INACCETTABILI E PERICOLOSE PER LAVITA, LA SALUTE E LA DIGNITA’DELLE DONNE.
È violenza privarti dei mezzi di sostentamento per te e per i tuoi
figli e ogni forma di controllo sulla tua autonomia economica.
E’violenza accusarti di non essere una brava donna,
una brava madre e una buona moglie.
È violenza controllare ogni tuo movimento,
le tue mail, i tuoi profili social, le tue telefonate e i tuoi sms.
E’ violenza criticare continuamente il tuo modo di parlare, di
muoverti, di vestire.
È violenza il terrore psicologico esercitato sul posto di lavoro,
attraverso comportamenti aggressivi e vessatori ripetuti, da
parte di colleghi o superiori che hanno come scopo
il licenziamento (mobbing).
Molte donne continuano a subire, ritenendo che sia meno dannoso per Sé e per gli
altri cercare di gestire dall’interno una situazione di violenza e/o maltrattamento
piuttosto che cercare aiuto all’esterno o procedere in un’ azione di rottura.
Cosè la
violenza
Nella relazione violenta si
stabilisce un rapporto di
coppia diseguale, non pa-
ritario, nel quale l’uomo
esercita potere sulla don-
na e la controlla.
La violenza non è mai un
fatto occasionale o incon-
trollato e si può manifesta-
re anche dopo anni di rela-
zionecreandonellavittima
confusione e paura.
Scopo della violenza
è esercitare potere
e controllo sulla donna
Il ciclo
della
violenza
LA SPIRALE DELLAVIOLENZA
La violenza all’interno delle relazioni di coppia si manifesta e si sviluppa in cicli che
possono avere frequenza e durata variabili; con il tempo, solitamente, le fasi del
ciclo si accorciano e l’intensità della violenza aumenta.
L’innesco del cosiddetto “ciclo della violenza” è preceduto da un comportamento
strategico dell’uomo mirante a isolare la donna e a farle rompere ogni legame signi-
ficativo di tipo familiare, amicale e con il lavoro.
Quando la violenza è radicata, i cicli si ripetono come una spirale.
Con il passare del tempo, i cicli accelerano di crescente intensità, la fase di luna di
miele si riduce e le prime due fasi diventano più frequenti, con conseguenze più
gravi per la donna.
Questo rituale chiamato “ciclo della violenza”
è stato definito come:
“il progressivo e rovinoso vortice in cui la donna viene inghiottita
dalla violenza continuativa, sistematica
e quindi ciclica da parte del partner”.
Il ciclo
della
violenza
1° FASE: CRESCITA DELLA TENSIONE
L’uomo non esercita direttamente la violenza, ma
questa trapela dalle espressioni, dai gesti, dalle
parole che utilizza, dal silenzio ostile e dagli
atteggiamenti scontrosi, dalle minacce, insulti,
controllo sulla vita quotidiana. La donna si isola e
rompe ogni legame importante vivendo in uno
stato di allerta e accumulo di stress.
2° FASE: ESPLOSIONE DELLA VIOLENZA
Inizia il maltrattamento vero e proprio, che arriva
spesso in modo inaspettato. La donna è incredula
perché, nonostante la tensione, non si sarebbe
mai aspettata di essere aggredita. Di solito la
violenza fisica inizia con le spinte o le braccia
afferrate con forza e ritorte in modo minaccioso,
per poi arrivare agli schiaffi, ai pugni, ai calci e
persino all’uso di oggetti contundenti e armi.
3° FASE: PENTIMENTO E ATTENZIONI
AMOREVOLI O DI “LUNA DI MIELE“
L’uomo colto da paura e senso di colpa, si
giustifica, offre delle spiegazioni. Attraverso le
scuse, il pentimento, le promesse di
cambiamento, chiede e ottiene il perdono. La
donna accoglie il partner e le sue false richieste
d’aiuto, minimizza la tensione e nasconde a se
stessa e all’esterno il proprio disagio e la
pericolosità della situazione.
FASE: SCARICO DELLE RESPONSABILITA’
L’uomo attribuisce la colpa del suo
comportamento a cause esterne, come il lavoro
stressante, la situazione economica etc. , e
soprattutto alla donna che lo ha provocato o ha
fatto qualcosa che giustifica la sua aggressione.
Nella donna prevale il senso di colpa per non
essere stata come l’uomo voleva o si aspettava.
Il ciclo
della
violenza
LA SPIRALE DELLAVIOLENZA
Riconoscere
laviolenza
Impara a riconoscere i segnali di una relazione VIOLENTA
Non c’è una coppia “normale” esente da conflitti, poiché ciascuno è diverso dagli altri
per interessi, personalità, desideri, obiettivi.
La differenza tra le coppie sta nel modo in cui affrontano i conflitti, non sulla presenza o
assenza di contrasti.
I comportamenti che ti indicano pericolo di una relazione sentimentale dannosa
e che all’inizio possono anche fare piacere, ed essere
scambiati per “attenzioni speciali”, riguardano:
La gelosia eccessiva ed il controllo
(vuole sapere dove sei o con chi sei, ti assilla se ti vede in compagnia di qualcuno,
controlla i tuoi movimenti, il tuo telefono, il tuo computer)
La richiesta di accelerare i tempi della relazione
(ti chiede nel giro di pochissimo tempo di andare a vivere insieme
o di sposarlo o di avere subito un bambino)
La presenza totalizzante in ogni momento della giornata
(ti accompagna e ti viene a prendere sempre a scuola, a lavoro, ti chiama ripetutamente al telefono,
ti invia continuamente messaggi)
L’intrusione nelle scelte della tua vita e nella tua libertà
(si intromette relativamente al tuo corso di studi o al tuo lavoro, alle persone che frequenti,
al modo come ti vesti, al tuo stile)
Riconoscere
laviolenza
Impara a riconoscere i segnali di una relazione VIOLENTA
In una relazione violenta, il primo segnale che avverti è la “sofferenza”. Non trascurarlo.
Incominci a stare male. Ma può essere difficile distinguere questo malessere dai senti-
menti che provi e collegarlo al modo di comportarsi del tuo partner
Fai attenzione a questi suoi comportamenti
-	 Svaluta quello che fai, ti ridicolizza d’avanti agli altri, non ti dà fiducia e sospetta di te
-	 Ti rimprovera per tue presunte mancanze o per i tuoi presunti sbagli, per le tue amicizie attuali o passate,
per le tue idee
-	 Ti accusa di non esserci mai mentre lui non ha orari ed è imprevedibile
Ascolta te stessa
-	 Il suo arrivo ti mette ansia; la sua vicinanza non ti dà serenità, viceversa ti fa stare in allerta e ti intimidisce
-	 Sei preoccupata che non sia contento di te e hai paura delle sue reazioni
-	 Ti senti inadeguata, insicura per come sei, incerta su cosa fare
Incominci a pensare che
Hai sbagliato tu qualcosa, che non sei una buona compagna o moglie o madre e che si arrabbia giustamente
Devi cambiare: essere più comprensiva, capirlo di più, saperlo prendere
Sei tu responsabile dei litigi, delle incomprensioni, delle cose che non vanno
Prendere consapevolezza di quanto sta accadendo è molto difficile…
ma è il primo passo per ricominciare a volere bene a te stessa.
Non giustificare comportamenti sbagliati ed aggressivi ti aiuta
a capire che sei vittima di violenza
Uscire
dalla
violenza
A CHI CHIEDERE AIUTO
CENTRO ANTIVIOLENZA FABIANA
Il Centro Antiviolenza Fabiana nasce ad ottobre del 2013, a se-
guito della tragica scomparsa della giovane Fabiana Luzzi av-
venuta il 24 maggio dello stesso anno, vittima di femminicidio
Fabiana era una bella, dolce e vivace ragazzina di neanche 16
anni, li avrebbe compiuti il 13 Luglio, con le fragilità, i desideri, le
inquietudini e i sogni di una sedicenne e, si credeva, con una vita
davanti a sé.
VivevaaCoriglianoCalabro;studiavadaundiciannidanzaclas-
sica presso la scuola di danza “The Center Ballet”; frequentava
la classe I A dell’Istituto Tecnico Commerciale Statale “Luigi Pal-
ma”; grande fan di Emma Marrone ed Alessandra Amoroso.
Fabiana amava la vita, la sua famiglia, le sue tre sorelle maggio-
ri Sonia, Sara e Marika e i suoi tanti amici. Tutti l’adoravano.
contatti:
Tel. 0983 031388
www.mondiversi.it
Centro Antiviolenza Fabiana
Uscire
dalla
violenza
A CHI CHIEDERE AIUTO
CENTRO ANTIVIOLENZA FABIANA
Il Centro Antiviolenza Fabiana è un servizio gratuito che ha lo scopo di aiutare donne che subi-
scono violenza da parte di uomini. Il Centro Antiviolenza si propone come uno spazio adeguato
di accoglienza, ascolto, sostegno, consulenza e orientamento, offre una serie di servizi integrati
per affrontare il problema alla radice e per facilitare il processo di uscita dalle situazioni di vio-
lenza, nel rispetto della libertà e della volontà della donna. Il Centro è gestito da operatrici esper-
te, consulenti legali, psicologhe, educatrici e assistenti sociali che interagiscono e supportano la
donna nel percorso di fuoriuscita dalla situazione di violenza.
CentroAntiviolenzaFabiana-ViaM.Montessori-CoriglianoRossano(AreaCorigliano)
E’apertodaLunedìaVenerdìdalleore9.00alleore12.30edalleore16.00alleore19.30.
PuntoAscoltoFabiana -VialedellaRepubblica(SedeComunale)-Trebisacce
E’apertoMercoledìeVenerdìdalleore16,00alleore 18,00
LaboratorioAntiviolenza-ViadeiCinquecento,3-CoriglianoCentro
contatti:
Tel. 0983 031388
www.mondiversi.it
Centro Antiviolenza Fabiana
Uscire
dalla
violenza
A CHI CHIEDERE AIUTO
CASA RIFUGIO MONDIVERSI
La casa Rifugio è una struttura dedicata alle donne vittime di violenza o maltrattamento e ai
loro figli minorenni, indipendentemente dal loro luogo di residenza e della loro cittadinanza,
“in Fuga” da situazioni ad alto rischio o comunque nella necessità di abbandonare il proprio
alloggio e senza mezzi per autosostenersi. La Casa, ad indirizzo segreto, vuole fornire un luogo
sicuro, con l’obiettivo di proteggere le donne ed i loro figli e di salvaguardarne l’incolumità fisica
e psichica. Risponde pertanto anche a criteri di pronta disponibilità, in attesa dell’elaborazione
di un piano individualizzato di fuoriuscita dalla situazione di violenza. La Casa è aperta h 24
e per tutti i giorni dell’anno. L’accoglienza per le donne ed i loro figli, le prestazioni ed i servizi
forniti sono gratuiti.
L’ingresso nella Casa Rifugio avviene contattando il Cav Fabiana - Tel. 0983 031388
contatti:
Tel. 0983 031388
www.mondiversi.it
Centro Antiviolenza Fabiana
Ricordati comunque che non sei sola
IN CASO DI EMERGENZA, IN QUALSIASI MOMENTO,
PUOI RIVOLGERTI A:
•  Carabinieri112
•  Polizia113
•  Pronto soccorso118
1522 •  Numero verde nazionale
antiviolenza
Uscire
dalla
violenza
Stereopiti
eLuoghi
Comuni
Cisonoalcunimodidipensarecheinqualchemodogiustificanolaviolenza.
Laviolenzaèunfenomenotrasversale chepuòmanifestarsianchenellenostrecase,
nellenostrefamiglie, nellenostrerelazioni.
Si	
  crede	
  che	
  ….	
  
i	
  panni	
  sporchi	
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Si	
  crede	
  che	
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la	
  violenza	
  debba	
  essere	
  
sopportata	
  per	
  amore	
  dei	
  
figli,	
  perché	
  i	
  figli	
  hanno	
  
bisogno	
  del	
  padre...	
  
……invece	
  è	
  
i	
  bambini	
  crescono	
  in	
  modo	
  più	
  
sereno	
  con	
  un	
  genitore	
  
equilibrato	
  piu<osto	
  che	
  con	
  due	
  
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  in	
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  due	
  
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  confli<o	
  
Pensa alla tua relazione. Rispondi al test………………Il tuo partner SI NO
Cerca di limitare i tuoi rapporti con la tua famiglia o i tuoi amici
Ti impedisce o cerca di impedirti di lavorare, anche solo scoraggiandoti
Ti impedisce o cerca di impedirti di studiare o di fare altre attività che ti portano fuori casa
Ti impone come vestirti, pettinarti o comportarti in pubblico
È costantemente dubbioso della tua fedeltà
Ti segue o controlla i tuoi spostamenti in un modo che ti spaventa o imbarazza
Ti impedisce di gestire il tuo denaro e quello della famiglia
Ti proibisce di uscire
Ti ha mai danneggiato o distrutto cose tue
Ti ha mai lanciato e/o rotto oggetti allo scopo di spaventarti
Ti ha mai minacciata di colpirti con un oggetto o tirato qualcosa addosso
Ti ha mai minacciata di portarti via i figli
Ti ha mai minacciata di colpirti fisicamente, strangolarti, soffocarti, ustionarti
Ti ha mai minacciata di spingerti/strattonarti /storcerti un braccio/tirarti capelli/picchiarti
Ti ha mai minacciata o costretta ad avere rapporti sessuali contro la tua volontà
Ti ha mai aggredita fisicamente
Dedicato a Fabiana
Alle donne vittime di violenza
a coloro che continuano a lottare
per affermare il diritto delle donne
A cura del Centro Antiviolenza Fabiana
Edizione Mondiversi onlus
Foto di Copertina: Sonia Leonino e Francesco Verardi
Stampa: Tipografia Orlando
Anno pubblicazione:2015
Finanziato dalla REGIONE CALABRIA
Dipartimento Lavoro, Formazione e Politiche Sociali
Settore 7 - Pari Opportunità, Politiche di Genere,
Volontariato, Servizio Civile e Immigrazione
Progetto: “Seminari Controviolenza”
A cura del Centro Antiviolenza Fabiana
Stampa: Tipografia Orlando sas
Anno pubblicazione: 2019
Dedicato a Fabiana
Alle donne vittime di violenza
a coloro che continuano a lottare
per affermare il diritto delle donne
A cura del Centro Antiviolenza Fabiana
Edizione Mondiversi onlus
Foto di Copertina: Sonia Leonino e Francesco Verardi
Stampa: Tipografia Orlando
Anno pubblicazione:2015
La forza delle donne contro la violenza (mondiversi.it)

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La forza delle donne contro la violenza (mondiversi.it)

  • 1. REGIONE CALABRIA Dipartimento Lavoro, Formazione e Politiche Sociali - Settore 7 Pari Opportunità, Politiche di Genere, Volontariato, Servizio Civile e Immigrazione La forza delle donne contro la violenza CENTRO ANTIVIOLENZA
  • 2. E’VIOLENZA CONTRO LE DONNE QUALSIASI AZIONE O MINACCIA DI AZIONE, CHE AVVIENE NELLAVITA PUBBLICA O PRIVATA, CHE LE PROVOCANO O POSSONO PROVOCARLE UN DANNO O UNA SOFFERENZA FISICA, SESSUALE, PSICOLOGICA O ECONOMICA. È violenza uno schiaffo, uno spintone, un morso, un calcio.   È violenza insultare, umiliare, svalorizzare, aggredire verbal- mente.   È violenza intimidire, perseguitare, ogni forma di imposizio- ne o coinvolgimento in atti sessuali contro la tua volontà. È violenza essere tormentata con sms, telefonate, apposta- menti davanti a casa o al luogo di lavoro, scritte offensive e ricatti (stalking).   È violenza privare o limitare la tua libertà di frequentare amici, familiari, di studiare, di svolgere il tuo lavoro. Spesso pensiamo che solo un perfetto sconosciuto possa compiere atti di violenza su una donna e invece è tra le mura domestiche che si consumano la maggior parte degli abusi. La violenza è un fenome- no trasversale, che può coinvolgere donne di ogni età, di ogni ambiente so- ciale, con diversa scolarità e professione. La violenza è un grave evento traumatico, un’e- sperienza intollerabile che annienta il senso di integrità personale, pro- vocando conseguenze fi- siche, psicologiche, sociali e pesanti ricadute anche a distanza di tempo. Cosè la violenza
  • 3. …CHE APPAIANO PIÙ O MENO EVIDENTI, OPPURE QUASI INVISIBILI AGLI OCCHI O MASCHERATE…TUTTE QUESTE AZIONI SONO COMUNQUE FORME DIVIOLENZA, INACCETTABILI E PERICOLOSE PER LAVITA, LA SALUTE E LA DIGNITA’DELLE DONNE. È violenza privarti dei mezzi di sostentamento per te e per i tuoi figli e ogni forma di controllo sulla tua autonomia economica. E’violenza accusarti di non essere una brava donna, una brava madre e una buona moglie. È violenza controllare ogni tuo movimento, le tue mail, i tuoi profili social, le tue telefonate e i tuoi sms. E’ violenza criticare continuamente il tuo modo di parlare, di muoverti, di vestire. È violenza il terrore psicologico esercitato sul posto di lavoro, attraverso comportamenti aggressivi e vessatori ripetuti, da parte di colleghi o superiori che hanno come scopo il licenziamento (mobbing). Molte donne continuano a subire, ritenendo che sia meno dannoso per Sé e per gli altri cercare di gestire dall’interno una situazione di violenza e/o maltrattamento piuttosto che cercare aiuto all’esterno o procedere in un’ azione di rottura. Cosè la violenza Nella relazione violenta si stabilisce un rapporto di coppia diseguale, non pa- ritario, nel quale l’uomo esercita potere sulla don- na e la controlla. La violenza non è mai un fatto occasionale o incon- trollato e si può manifesta- re anche dopo anni di rela- zionecreandonellavittima confusione e paura. Scopo della violenza è esercitare potere e controllo sulla donna
  • 4. Il ciclo della violenza LA SPIRALE DELLAVIOLENZA La violenza all’interno delle relazioni di coppia si manifesta e si sviluppa in cicli che possono avere frequenza e durata variabili; con il tempo, solitamente, le fasi del ciclo si accorciano e l’intensità della violenza aumenta. L’innesco del cosiddetto “ciclo della violenza” è preceduto da un comportamento strategico dell’uomo mirante a isolare la donna e a farle rompere ogni legame signi- ficativo di tipo familiare, amicale e con il lavoro. Quando la violenza è radicata, i cicli si ripetono come una spirale. Con il passare del tempo, i cicli accelerano di crescente intensità, la fase di luna di miele si riduce e le prime due fasi diventano più frequenti, con conseguenze più gravi per la donna. Questo rituale chiamato “ciclo della violenza” è stato definito come: “il progressivo e rovinoso vortice in cui la donna viene inghiottita dalla violenza continuativa, sistematica e quindi ciclica da parte del partner”.
  • 5. Il ciclo della violenza 1° FASE: CRESCITA DELLA TENSIONE L’uomo non esercita direttamente la violenza, ma questa trapela dalle espressioni, dai gesti, dalle parole che utilizza, dal silenzio ostile e dagli atteggiamenti scontrosi, dalle minacce, insulti, controllo sulla vita quotidiana. La donna si isola e rompe ogni legame importante vivendo in uno stato di allerta e accumulo di stress. 2° FASE: ESPLOSIONE DELLA VIOLENZA Inizia il maltrattamento vero e proprio, che arriva spesso in modo inaspettato. La donna è incredula perché, nonostante la tensione, non si sarebbe mai aspettata di essere aggredita. Di solito la violenza fisica inizia con le spinte o le braccia afferrate con forza e ritorte in modo minaccioso, per poi arrivare agli schiaffi, ai pugni, ai calci e persino all’uso di oggetti contundenti e armi. 3° FASE: PENTIMENTO E ATTENZIONI AMOREVOLI O DI “LUNA DI MIELE“ L’uomo colto da paura e senso di colpa, si giustifica, offre delle spiegazioni. Attraverso le scuse, il pentimento, le promesse di cambiamento, chiede e ottiene il perdono. La donna accoglie il partner e le sue false richieste d’aiuto, minimizza la tensione e nasconde a se stessa e all’esterno il proprio disagio e la pericolosità della situazione. FASE: SCARICO DELLE RESPONSABILITA’ L’uomo attribuisce la colpa del suo comportamento a cause esterne, come il lavoro stressante, la situazione economica etc. , e soprattutto alla donna che lo ha provocato o ha fatto qualcosa che giustifica la sua aggressione. Nella donna prevale il senso di colpa per non essere stata come l’uomo voleva o si aspettava. Il ciclo della violenza LA SPIRALE DELLAVIOLENZA
  • 6. Riconoscere laviolenza Impara a riconoscere i segnali di una relazione VIOLENTA Non c’è una coppia “normale” esente da conflitti, poiché ciascuno è diverso dagli altri per interessi, personalità, desideri, obiettivi. La differenza tra le coppie sta nel modo in cui affrontano i conflitti, non sulla presenza o assenza di contrasti. I comportamenti che ti indicano pericolo di una relazione sentimentale dannosa e che all’inizio possono anche fare piacere, ed essere scambiati per “attenzioni speciali”, riguardano: La gelosia eccessiva ed il controllo (vuole sapere dove sei o con chi sei, ti assilla se ti vede in compagnia di qualcuno, controlla i tuoi movimenti, il tuo telefono, il tuo computer) La richiesta di accelerare i tempi della relazione (ti chiede nel giro di pochissimo tempo di andare a vivere insieme o di sposarlo o di avere subito un bambino) La presenza totalizzante in ogni momento della giornata (ti accompagna e ti viene a prendere sempre a scuola, a lavoro, ti chiama ripetutamente al telefono, ti invia continuamente messaggi) L’intrusione nelle scelte della tua vita e nella tua libertà (si intromette relativamente al tuo corso di studi o al tuo lavoro, alle persone che frequenti, al modo come ti vesti, al tuo stile)
  • 7. Riconoscere laviolenza Impara a riconoscere i segnali di una relazione VIOLENTA In una relazione violenta, il primo segnale che avverti è la “sofferenza”. Non trascurarlo. Incominci a stare male. Ma può essere difficile distinguere questo malessere dai senti- menti che provi e collegarlo al modo di comportarsi del tuo partner Fai attenzione a questi suoi comportamenti - Svaluta quello che fai, ti ridicolizza d’avanti agli altri, non ti dà fiducia e sospetta di te - Ti rimprovera per tue presunte mancanze o per i tuoi presunti sbagli, per le tue amicizie attuali o passate, per le tue idee - Ti accusa di non esserci mai mentre lui non ha orari ed è imprevedibile Ascolta te stessa - Il suo arrivo ti mette ansia; la sua vicinanza non ti dà serenità, viceversa ti fa stare in allerta e ti intimidisce - Sei preoccupata che non sia contento di te e hai paura delle sue reazioni - Ti senti inadeguata, insicura per come sei, incerta su cosa fare Incominci a pensare che Hai sbagliato tu qualcosa, che non sei una buona compagna o moglie o madre e che si arrabbia giustamente Devi cambiare: essere più comprensiva, capirlo di più, saperlo prendere Sei tu responsabile dei litigi, delle incomprensioni, delle cose che non vanno Prendere consapevolezza di quanto sta accadendo è molto difficile… ma è il primo passo per ricominciare a volere bene a te stessa. Non giustificare comportamenti sbagliati ed aggressivi ti aiuta a capire che sei vittima di violenza
  • 8. Uscire dalla violenza A CHI CHIEDERE AIUTO CENTRO ANTIVIOLENZA FABIANA Il Centro Antiviolenza Fabiana nasce ad ottobre del 2013, a se- guito della tragica scomparsa della giovane Fabiana Luzzi av- venuta il 24 maggio dello stesso anno, vittima di femminicidio Fabiana era una bella, dolce e vivace ragazzina di neanche 16 anni, li avrebbe compiuti il 13 Luglio, con le fragilità, i desideri, le inquietudini e i sogni di una sedicenne e, si credeva, con una vita davanti a sé. VivevaaCoriglianoCalabro;studiavadaundiciannidanzaclas- sica presso la scuola di danza “The Center Ballet”; frequentava la classe I A dell’Istituto Tecnico Commerciale Statale “Luigi Pal- ma”; grande fan di Emma Marrone ed Alessandra Amoroso. Fabiana amava la vita, la sua famiglia, le sue tre sorelle maggio- ri Sonia, Sara e Marika e i suoi tanti amici. Tutti l’adoravano. contatti: Tel. 0983 031388 www.mondiversi.it Centro Antiviolenza Fabiana
  • 9. Uscire dalla violenza A CHI CHIEDERE AIUTO CENTRO ANTIVIOLENZA FABIANA Il Centro Antiviolenza Fabiana è un servizio gratuito che ha lo scopo di aiutare donne che subi- scono violenza da parte di uomini. Il Centro Antiviolenza si propone come uno spazio adeguato di accoglienza, ascolto, sostegno, consulenza e orientamento, offre una serie di servizi integrati per affrontare il problema alla radice e per facilitare il processo di uscita dalle situazioni di vio- lenza, nel rispetto della libertà e della volontà della donna. Il Centro è gestito da operatrici esper- te, consulenti legali, psicologhe, educatrici e assistenti sociali che interagiscono e supportano la donna nel percorso di fuoriuscita dalla situazione di violenza. CentroAntiviolenzaFabiana-ViaM.Montessori-CoriglianoRossano(AreaCorigliano) E’apertodaLunedìaVenerdìdalleore9.00alleore12.30edalleore16.00alleore19.30. PuntoAscoltoFabiana -VialedellaRepubblica(SedeComunale)-Trebisacce E’apertoMercoledìeVenerdìdalleore16,00alleore 18,00 LaboratorioAntiviolenza-ViadeiCinquecento,3-CoriglianoCentro contatti: Tel. 0983 031388 www.mondiversi.it Centro Antiviolenza Fabiana
  • 10. Uscire dalla violenza A CHI CHIEDERE AIUTO CASA RIFUGIO MONDIVERSI La casa Rifugio è una struttura dedicata alle donne vittime di violenza o maltrattamento e ai loro figli minorenni, indipendentemente dal loro luogo di residenza e della loro cittadinanza, “in Fuga” da situazioni ad alto rischio o comunque nella necessità di abbandonare il proprio alloggio e senza mezzi per autosostenersi. La Casa, ad indirizzo segreto, vuole fornire un luogo sicuro, con l’obiettivo di proteggere le donne ed i loro figli e di salvaguardarne l’incolumità fisica e psichica. Risponde pertanto anche a criteri di pronta disponibilità, in attesa dell’elaborazione di un piano individualizzato di fuoriuscita dalla situazione di violenza. La Casa è aperta h 24 e per tutti i giorni dell’anno. L’accoglienza per le donne ed i loro figli, le prestazioni ed i servizi forniti sono gratuiti. L’ingresso nella Casa Rifugio avviene contattando il Cav Fabiana - Tel. 0983 031388 contatti: Tel. 0983 031388 www.mondiversi.it Centro Antiviolenza Fabiana
  • 11. Ricordati comunque che non sei sola IN CASO DI EMERGENZA, IN QUALSIASI MOMENTO, PUOI RIVOLGERTI A: •  Carabinieri112 •  Polizia113 •  Pronto soccorso118 1522 •  Numero verde nazionale antiviolenza Uscire dalla violenza
  • 12. Stereopiti eLuoghi Comuni Cisonoalcunimodidipensarecheinqualchemodogiustificanolaviolenza. Laviolenzaèunfenomenotrasversale chepuòmanifestarsianchenellenostrecase, nellenostrefamiglie, nellenostrerelazioni. Si  crede  che  ….   i  panni  sporchi  si  lavano   in  casa… ……invece  è    fondamentale  che  la  violenza   venga  alla  luce  e  che  le  donne   cerchino  aiu3  esterni Si  crede  che  ….   riguardi    solo  le  fasce  sociali     più  disagiate,  con  reddito  e   livello  d’istruzione  bassi     …….invece    è   un  fenomeno  trasversale  che   non  conosce  differenze  di  età,   ricchezza  e  livello  culturale   Si  crede  che  ….   la  violenza  debba  essere   sopportata  per  amore  dei   figli,  perché  i  figli  hanno   bisogno  del  padre...   ……invece  è   i  bambini  crescono  in  modo  più   sereno  con  un  genitore   equilibrato  piu<osto  che  con  due   genitori  in  confli<o   Si  crede  che  ….   la  violenza  debba  essere   sopportata  per  amore  dei   figli,  perché  i  figli  hanno   bisogno  del  padre...   ……invece  è   i  bambini  crescono  in  modo  più   sereno  con  un  genitore   equilibrato  piu<osto  che  con  due   genitori  in  confli<o  
  • 13. Pensa alla tua relazione. Rispondi al test………………Il tuo partner SI NO Cerca di limitare i tuoi rapporti con la tua famiglia o i tuoi amici Ti impedisce o cerca di impedirti di lavorare, anche solo scoraggiandoti Ti impedisce o cerca di impedirti di studiare o di fare altre attività che ti portano fuori casa Ti impone come vestirti, pettinarti o comportarti in pubblico È costantemente dubbioso della tua fedeltà Ti segue o controlla i tuoi spostamenti in un modo che ti spaventa o imbarazza Ti impedisce di gestire il tuo denaro e quello della famiglia Ti proibisce di uscire Ti ha mai danneggiato o distrutto cose tue Ti ha mai lanciato e/o rotto oggetti allo scopo di spaventarti Ti ha mai minacciata di colpirti con un oggetto o tirato qualcosa addosso Ti ha mai minacciata di portarti via i figli Ti ha mai minacciata di colpirti fisicamente, strangolarti, soffocarti, ustionarti Ti ha mai minacciata di spingerti/strattonarti /storcerti un braccio/tirarti capelli/picchiarti Ti ha mai minacciata o costretta ad avere rapporti sessuali contro la tua volontà Ti ha mai aggredita fisicamente
  • 14.
  • 15. Dedicato a Fabiana Alle donne vittime di violenza a coloro che continuano a lottare per affermare il diritto delle donne A cura del Centro Antiviolenza Fabiana Edizione Mondiversi onlus Foto di Copertina: Sonia Leonino e Francesco Verardi Stampa: Tipografia Orlando Anno pubblicazione:2015 Finanziato dalla REGIONE CALABRIA Dipartimento Lavoro, Formazione e Politiche Sociali Settore 7 - Pari Opportunità, Politiche di Genere, Volontariato, Servizio Civile e Immigrazione Progetto: “Seminari Controviolenza” A cura del Centro Antiviolenza Fabiana Stampa: Tipografia Orlando sas Anno pubblicazione: 2019 Dedicato a Fabiana Alle donne vittime di violenza a coloro che continuano a lottare per affermare il diritto delle donne A cura del Centro Antiviolenza Fabiana Edizione Mondiversi onlus Foto di Copertina: Sonia Leonino e Francesco Verardi Stampa: Tipografia Orlando Anno pubblicazione:2015