Procedure tecniche del FUT - Fondo Unico Territoriale
PARCO FLUVIALE DEL NOCE - Primo stato di avanzamento
1. QUADRO CONOSCITIVO AMBIENTALE
E IDENTIFICAZIONE DI INTERVENTI
VOLTI ALLA REALIZZAZIONE DI UN PARCO FLUVIALE
DEL FIUME NOCE IN VAL DI SOLE
2. OBIETTIVI DELLO STUDIO
1. delineare possibili interventi per
la gestione sostenibile del Noce,
anche in riferimento alla
potenziale creazione di un Parco
Fluviale.
2. Sviluppare una metodologia
innovativa e replicabile in altri
contesti
5. QUALITA’ BIOLOGICA:
IBE (Indice Biotico Esteso) e MACROPER
7 stazioni di monitoraggio
Qualità ecologica: il torrente è in ottime
condizioni, rientra sempre nelle 2 classi migliori
(elevata o buona)
6. QUALITA’ MORFOLOGICA:
IQM (Indice di Qualità Morfologica)
alcuni punti critici, soprattutto in prossimità di
centri abitati (argini e difese spondali)
9. Regolazione delle portate e utilizzi del fiume Noce: Metodologia
Misura portate tramite tre metodi diversi
Costruzione scala di deflusso a
Pellizzano e Malè
Determinazione coefficiente di scabrezza
Modellazione idraulica tramite modello
monodimensionale Hec-Ras
Habitat modelling tramite Casimir
Calcolo HSI e RSI
Dati sezioni forniti dal Servizio
Bacini Montani della PAT
Giudizio esperto centri rafting
Curve di durata portata con
scenari diversi
Calcolo indice navigabilità rafting
Curve preferenza rafting
Curve preferenza trota
marmorata
Calcolo WUA (Area di idoneità)
Individuazione limite accettabilità WUA
Curve di durata WUA
Percentuali di tempo in cui il tratto presenta condizioni favorevoli alla
vita della trota e per la discesa in rafting per i diversi scenari
11. … e da PRELEVAMENTI E DIVERSIONI
IN TRENTINO CI SONO
CIRCA 15.000 PICCOLE
CONCESSIONI A DERIVARE
A CUI SI AGGIUNGONO LE
GRANDI DERIVAZIONI
IDROELETTRICHE
12. QUANTA ACQUA RIMANE NEI FIUMI?
…O SI MISURA OVUNQUE
…O SI FANNO DELLE SIMULAZIONI
13. COSA CI DICONO LE SIMULAZIONI?
DALLE PIOGGE
PRELEVAMENTI
PRELEVAMENTI
MODELLO
MATEMATICO
ALLE PORTATE NEI FIUMI
14. Probabilità di superamento
%
Per ogni tratto del fiume, per ogni mese
il risultato è una «curva di durata»
1.0
0.9
0.8
20 m3/s
0.7
80%
0.6
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0.0
0
20
40
60
80
Portata [m3/s]
Per l’80% del tempo la
portata è maggiore
di 20 m3/s
Calibrazione del modello su dati idrologici e di livello: periodo 2001-2006
Indice di Nash sempre maggiore di 0.79 e in molto casi anche di 0.9.
Molto affidabile.
Calibrato il modello è possibile costruire scenari diversi di regolazione
15. Con la modellazione idrologica si possono
costruire diversi scenari di gestione
Reale
Naturale
Condizioni attuali: rilasci delle dighe
nel periodo considerato e concessioni
(irriguo, idroelettrico)
Regime delle portate senza dighe e
altre concessioni.
No hydropeaking
Le dighe rilasciano solo il DMV
Max
hydropeaking
Massime restituzioni giornaliere
16. Quale rapporto fra portate in alveo e
profondità, velocità della corrente?
MODELLAZIONE IDRODINAMICA
28. Idoneità dell’habitat per la trota giovane
Zona 2 tra la confluenza con il torrente Vermigliana e l’abitato di Mezzana
Portata 2 m3/s
15
10
5 m3/s
40000
40000
Area di idoneità [m22]
Area di idoneità [m ]
35000
35000
30000
30000
25000
25000
20000
20000
15000
15000
10000
10000
5000
5000
0
0
0
0
5
5
10
15
20
25
Portata [m3/s]
30
35
40
29. Curve di durata per la WUA (Area totale di idoneità)
Esempio per la trota adulta nel mese di gennaio
100%
80%
80%
60%
60%
40%
40%
20%
20%
0%
Reale
100%
0%
5000 10000 15000 20000 25000 30000
WUA [m2]
Condizioni accettabili per il
95% del tempo
Naturale
5000 10000 15000 20000 25000 30000
WUA [m2]
100%
80%
60%
60%
40%
40%
20%
20%
0%
No hydropeaking
100%
80%
Condizioni accettabili per il
99% del tempo
0%
Condizioni accettabili per il
100% del tempo
Max hydropeaking
5000 10000 15000 20000 25000 30000
5000 10000 15000 20000 25000 30000
WUA [m2]
WUA [m2]
Condizioni accettabili per il
55% del tempo
30. Curve di durata per la WUA (Area totale di
Esempio per la idoneità) mese di giugno
trota adulta nel
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
Reale
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
0
10000
20000
Condizioni accettabili per
il 10% del tempo
Naturale
0
30000
10000
20000
30000
WUA [m2]
WUA [m2]
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
No
hydropeaking
Condizioni accettabili per
il 37% del tempo
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
0
10000
20000
WUA [m2]
30000
Condizioni accettabili per
il 5% del tempo
0
10000
20000
WUA [m2]
30000
Max
hydropeaking
Condizioni accettabili per
il 2% del tempo
31. Quanto spesso l’habitat fluviale
è idoneo per la trota giovane ?
100%
Reale
90%
80%
70%
Naturale
60%
50%
No hydropeaking
40%
30%
20%
10%
0%
Max
hydropeaking
32. Quanto spesso il fiume
è idoneo alla navigazione?
100%
90%
Reale
80%
70%
Naturale
60%
50%
No
hydropeaking
40%
30%
20%
10%
0%
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Max
hydropeaking
33. QUADRO CONOSCITIVO AMBIENTALE
E IDENTIFICAZIONE DI INTERVENTI
VOLTI ALLA REALIZZAZIONE DI UN PARCO FLUVIALE
DEL FIUME NOCE IN VAL DI SOLE
34.
35. Individuazione zone critiche per il rafting
Zona di criticità nel comune di Pellizzano
Portata 11 m3/s
14.5
m3/s
Sono state individuate altre 7 zone per un totale di 8 zone
Presso l’abitato di Cusiano
Due nel comune di Pellizzano
Presso Marilleva 900
Vicino all’abitato di Piano nel comune di Commezzadura
Nel comune di Monclassico
Nel comune di Terzolas
Nel comune di Caldes
36. Il metodo di lavoro
1) Coordinamento continuo con studio socio-economico e con enti pubblici
2) Raccolta organica dati e studi esistenti
o
Quadro territoriale e normativo; qualità e quantità delle risorse idriche; opere
idrauliche e derivazioni; stato della componente biologica; evoluzione storica
dell’alveo; stato del rischio idrogeologico; …
3) Analisi idrologica a scala sub-giornaliera e individuazione dei trend
4) Modellazione idrodinamica: relazioni fra portate in alveo e
caratteristiche della corrente rilevanti per
o
Navigazione; pesca; organismi viventi ed ecosistemi
5) Modellazione delle dinamiche morfologiche: fattibilità di interventi di
ampliamento e modifica dell’alveo (friubilità del fiume, palestra per
canoe, …)
6) Analisi di dettaglio della componente biologica (a livello di taxa)
7) Formulazione di scenari di intervento e individuazione delle priorità in
base ad analisi multicriteriali, influenza di variabili endogene ed esogene
8) Predisposizione materiale per sistema informativo aperto al pubblico
37. In sintesi:
Cosa otterremo dallo studio
1) QUADRO CONOSCITIVO GENERALE
Conoscenza dello stato ambientale del Noce e individuazione degli
interventi di riqualificazione, con localizzazione e delineazione delle
priorità, anche in relazione agli scenari futuri (trend
climatici, cambiamenti socio-economici nei prossimi 10-20 anni)
2) APPROFONDIMENTI QUANTITATIVI (STUDI PILOTA IN TRENTINO)
• Regolazione delle portate: limiti quantitativi per conciliare i diversi utilizzi
(ricreativo; pesca; idroelettrico; irriguo) e salvaguardare l’ambiente
• Fattibilità di interventi di ampliamento dell’alveo in relazione alla futura
evoluzione morfologica e alle dinamiche del trasporto dei sedimenti
• Fotografia attuale della biodiversità ad elevato grado di dettaglio, con
individuazione delle aree di maggior pregio (priorità di conservazione)