Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
L'iliade nadia
1. • La struttura
• Antefatto e storia
• La questione omerica
• I personaggi (Greci,
Troiani)
• I luoghi
• Traduzioni
L’Iliade
Nadia Brunore
2. L'Iliade è un poema epico in versi
esametri, trae il proprio titolo da ‘Ilio’,
uno dei nomi con cui veniva indicata
Troia, città dell’Asia Minore, teatro di
una lunga guerra fra i Greci e i Troiani.
L’opera è articolata in 24 libri che
raccontano 51 giorni dell'ultimo anno
della guerra di Troia, è scritta in greco
e il nucleo conduttore della storia è
l'ira d'Achille, valoroso guerriero
acheo.
La struttura
3. Stavano per essere celebrate le nozze tra Teti, ninfa del
mare, e Peleo, entrambi genitori di Achille. A questo
banchetto però, parteciparono tutti gli dei tranne Eris, la
dea della discordia. Così ella, per vendicarsi, gettò sul tavolo
un pomo d'oro, con scritto "alla più bella". Afrodite, Era e
Atene cominciarono a discutere tra di loro e chiesero al
capo degli dei, Zeus, di scegliere la più bella tra loro. Zeus
prese la sua decisione; affidò il compito a Paride, il più bel
giovane del mondo troiano che, dopo esser stato
"comprato" dalle offerte delle 3 dee, scelse Afrodite, poiché
il suo era stato il dono più "abbondante": gli promise
l'amore della donna più bella del mondo, Elena (moglie di
Menelao).
Antefatto
4. Dopo il rapimento di Elena da parte di Paride, i greci,
capitanati da Achille e Agamennone, volevano riscattarsi.
Dopo nove anni di un lungo assedio, Agamennone non
volle restituire a Crise, sacerdote di Apollo, la figlia
Criseide. Il dio mandò perciò una terribile pestilenza nel
campo greco. Agamennone è quindi costretto a restituirla,
prendendosi però come bottino di guerra, la schiava di
Achille, Briseide. Egli prese ciò come un affronto, e si ritirò
dalla guerra. Senza di lui la Grecia era persa: i troiani non
facevano altro che guadagnare vittorie su vittorie, finché
un giorno, Patroclo, il miglior amico di Achille, non decise
di scendere in campo con i vestiti dell'amico
Storia
5. Ettore, capo dei Troiani, credendo che fosse Achille, lo
uccise. Quando egli lo scoprì, preso dalla rabbia dopo la
lunga guerra, riuscì ad uccidere finalmente l'assassino
del suo migliore amico, Ettore. L'argomento centrale
della storia è, come potete vedere, la furia di Achille.
6. Secondo la tradizione, l'autore
dell'Iliade e dell'Odissea sarebbe il
poeta greco Omero, vissuto nell'VIII
secolo a.C.; un cantore cieco. La sua
esistenza non è mai stata
storicamente accertata. Da sempre
interesse e mistero circondano la
figura di questo poeta.
La questione omerica, che riguarda
non solo il problema dell'esistenza di
Omero, ma anche quello della
paternità dell'Iliade e dell'Odissea, fu
posta fin dai tempi antichi e la
discussione sull'argomento dura
tuttora.
La questione omerica
7. Alcuni studiosi, sostennero che Omero fosse l'autore delle
due opere. L'Iliade, in cui predomina uno spirito più
giovanile e battagliero, sarebbe stata composta nella
giovinezza, mentre l'Odissea, sarebbe stata scritta nelle
maturità. Altri critici attribuirono le due opere ad autore
diversi, vissuti in epoche diverse; altri ancora videro in
Omero il raccoglitore di canti composti da diversi aedi
(poeti cantori) in epoche precedenti.
8. Achille: figlio del re Peleo e della
Ninfa Teti, è il guerriero più forte e
valoroso degli achei; è famoso per
la sua ira funesta; è un semidio,
invulnerabile in qualunque parte
del corpo, ma mortale se colpito
al tallone; viene ucciso da Paride
con una freccia
Agamennone: re di Micene,
fratello di Menelao, arrogante e
prepotente; dal suo scontro con
Achille ha origine l'Iliade
Greci
9. Ulisse: re di Itaca , uomo saggio,
astuto, un po' presuntuoso e
prudente; uno degli eroi più
valorosi; lui è l'autore dello
stratagemma del cavallo di legno,
che porterà gli Achei alla conquista
di Troia
Menelao: re di Sparta, fratello di
Agamennone, marito di Elena, che gli è
stata portata via da Paride
Patroclo: per molto tempo vive alla
corte di Peleo, con Achille, di cui è
l'amico prediletto; durante la guerra
muore ucciso da Ettore, che pensava che
fosse Achille
10. Ettore: figlio di Priamo e Ecuba, sposo di Andromaca;
non ama la guerra, ma combatte per difendere la sua
patria; sono forti in lui il senso del dovere e gli affetti.
Priamo: re di Troia, marito di Ecuba; è un sovrano molto
amato e rispettato, un marito affettuoso e un tenero
padre.
Paride: figlio di Priamo e fratello di Ettore. Da Sparta,
scappa con Elena, moglie di Menelao, scatenando così la
Guerra di Troia.
Enea: figlio di Anchise e di Afrodite, uno dei più forti e
valorosi eroi troiani. Di lui narra l'Eneide.
Troiani
11. Il narratore si limita a presentare in modo essenziale e
stilizzato lo scenario delle vicende. La pianura davanti a
Troia, percorsa dai fiumi Scamandro e Simoenta, è lo
spazio dove avvengono i combattimenti, tra la città e il
mare. Di Troia sono citate le mura poderose con le porte
Scee a rocca, il tempio di Atena, il palazzo reale e pochi
altri particolari; è evidente comunque che si tratta di una
città ricca, appetibile preda di razzie e bottino. L'altro
luogo fondamentale è l'accampamento greco, con le
tende dei comandanti e le navi protette da un muro di
difesa.
Luoghi
12. La più celebre traduzione italiana dell‘Iliade è quella scritta in
versi endecasillabi da Vincenzo Monti tra la fine del Settecento
inizio dell'Ottocento: si tratta di una versione caratterizzata da
una grande cura formale, che si avvale di un italiano aulico e di
una sintassi elaborata, secondo il gusto neoclassico. Con il
dell'Iliade si sono poi misurati diversi poeti, che hanno scelto
alcuni testo episodi e li tradotti con precisione filologica e
suggestiva resa artistica: tra hanno questi si citare Ugo Foscolo,
Giovanni Pascoli e Salvatore Quasimodo. possono Nel secondo
Novecento, vanno segnalate le traduzioni in versi di Rosa
Calzecchi Onesti e quello più recente di Giovanni Cerri, che
sono state scelte per questo volume. Giuseppe Tonna e Maria
Grazia Ciani hanno invece realizzato due traduzioni in prosa del
poema.
Traduzioni