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GRUPPO    DI   STUDIO COMMERCIALE                    E   MARKETING



LA CRISI GLOBALE E LA CRISI
  ITALIANA. LA REAZIONE
      DELLE IMPRESE
      Relatore: Dott. Luca PAOLAZZI

            Giovedì 24 novembre 2011
                    Ore 18.00

           Centro Produttività Veneto - Fondazione Giacomo Rumor
                  Produttività
                            Area Gruppi di Studio
Economia globale: estate
                tiepida e autunno freddo.




Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Frenate estive: 2011 peggio del 2010 in USA,…
                     (Indicatore di attività manifatturiera, 50 = soglia neutrale)
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        2005          2006        2007         2008        2009    2010       2011
        Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters.
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
… a livello globale…
                    (Indicatore di attività manifatturiera, 50 = soglia neutrale)
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          2007             2008               2009           2010            2011
           Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati Markit.
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
…e molto peggio nell’Eurozona…
                   (Indicatore di attività manifatturiera, 50 = soglia neutrale)
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       2007               2008              2009             2010        2011
         Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters.
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
… e specialmente in Italia
                (Indicatori di attività manifatturiera, 50 = soglia neutrale)
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  2007                 2008               2009              2010       2011
     Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT, Markit.
E dopo l’autunno?




Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Il rallentamento non durerà una sola stagione
  (Anticipatore OCSE, indici mensili destagionalizzati, media di lungo periodo=100)
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                                                                        Germania
                                                                        Italia
    90                                                                  Stati Uniti
                                                                        Paesi Ocse
                                                                        Principali economie Asia*
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         2007             2008               2009                2010                 2011
            *Cina, India, Indonesia, Giappone e Corea del Sud.
            Fonte: elaborazioni CSC su dati OCSE.
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
I mercati tremano, temono
              e propagano l’incertezza,
             producono sulla ricchezza
                   effetti negativi.



Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
I mercati vedono buio
                                 (Stati Uniti; dati mensili, gen. 1973 - ott. 2011)
         35


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       ) 20              apr-2010
       P
       &
       S
       (
       o 15
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       t          nov-2011
       a
       r
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       /
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                             dic-2008

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              0              2          4          6           8          10       12   14   16
                                    Rendimento dei titoli di Stato a 10 anni (%)
           Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters.

Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Il fiato sospeso per l’euro
             ha portata e conseguenze
             mondiali. Ma non esistono
             soluzioni semplici, anche
                      se dolorose.


Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Perché l’economia europea
               è troppo interconnessa
             e troppo grande per lasciar
                 fallire, o escludere,
            un’economia anche piccola.
                    Per esempio…


Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
… è fittissima la ragnatela tra le banche…
           (Prestiti inter-bancari internazionali; lo spessore della freccia dal sistema
                  bancario A al sistema bancario B è proporzionale ai prestiti
                                    dal sistema A al sistema B)


                       SP




                                                                              Altr
                                                                              i
                             GER


                                                       UK




       Fonte: elaborazioni CSC su dati BIS.
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Una ragnatela fitta esiste anche
       per gli scambi commerciali,
      gli spostamenti delle persone,
            il flusso dei servizi.

                           È l’Europa unita.


Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
L’euro non si può disfare.
        Perché non è solo un sistema
                di cambi fissi.




Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Sono sicuro che l’euro ci costringerà
           a introdurre nuovi strumenti
              di politica economica.
           È politicamente impossibile
                    proporli ora.
          Ma un giorno ci sarà una crisi
        e nuovi strumenti saranno creati.

                                                 Romano Prodi
           Presidente della Commissione Europea, dicembre 2001

Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Le altre cause della frenata:

       alta disoccupazione;
       politiche monetarie meno efficaci;
       politiche di bilancio restrittive;
       materie prime sempre care;
       ampia capacità inutilizzata;
       mercato immobiliare fermo;
       credito selettivo.
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Disoccupazione alta a lungo in tutti i paesi
                          (In % della forza lavoro, dati destagionalizzati)
      11


      10                               Recessione


        9


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        7                                                            USA*

                                                                     Eurozona
        6
                                                                     Italia

        5                                                            Italia - incluso equivalente forza
                                                                     lavoro di ore CIG erogate

        4
             2007                2008                 2009               2010                2011
            Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT, Eurostat e BLS.
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Spazi di manovra per la BCE
                         (Tassi ufficiali al netto dell’inflazione core*, valori %)
       3,0



       2,0                                            Eurolandia            USA


       1,0



       0,0



       -1,0



       -2,0
              2008                  2009                   2010                  2011
              * Indice generale dei prezzi al consumo esclusi energia e alimentari. Fonte: elaborazioni
              CSC su dati Thomson Reuters, Eurostat.
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Gli emergenti verso l’allentamento
                                    (Tassi di interesse, valori %)
    14
    13
    12              Brasile             India           Cina
     11
    10
      9
      8
      7
      6
      5
      4
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                                                                                     -   1
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           n   b   r   r    g   u   g    o      t   t
                                                    t   v    c
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                                                                                     i   g   o   t   t
                                                                                                     t
           e   e   a   p    a   i   u    g      e   o   o    d   e   e   a   p   a   g   u
                                                                                         l   g   e
                                                                                                 s   o
           g   f   m   a        g   l    a      s       n        g   f   m   a               a
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          Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters.

Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Bilanci restrittivi, tutti appassionatamente
                        (Saldi di bilancio strutturali, in % del PIL potenziale)
       0

       -1

       -2

       -3

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       -7                                                          2010      2011       2012

       -8

       -9
              Giappone Stati Uniti       Regno       Francia     Spagna        Italia    Germania
                                         Unito
            I paesi sono ordinati per il 2012.
            Fonte: elaborazioni CSC su dati Commissione europea e FMI per Stati Uniti e Giappone.

Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Petrolio e commodity un po’ meno cari
                                    (Quotazioni in dollari, 2007= 100)
      190                                                                         135
                                              Brent
      170
                                              Non energetiche (scala destra)      125

      150
                                                                                  115

      130
                                                                                  105
      110

                                                                                  95
       90

                                                                                  85
       70


       50                                                                         75
            2007             2008             2009          2010           2011

            Fonte: elaborazioni e dati CSC.
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Ripresa sprint della Germania nella produzione
                        (Dati destagionalizzati, valori %, ordinati in senso decrescente
                          sulla distanza dal picco, riferimento terzo trimestre 2011)



         Germania                                                                           -1,8
                                                  -23,5
                                                                                   -6,6
         Stati Uniti          Distanza dal picco             -17,1

            Francia           Caduta                                         -8,9
                                                          -19,3
                                                                          -11,0
     Regno Unito                                                     -13,7
                                                              -16,3
         Giappone
                           -35,1
                                                             -17,1
               Italia
                                            -26,0
                                                  -23,4
           Spagna                         -26,9

                        -40     -35      -30        -25      -20       -15        -10      -5      0

      Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT, Eurostat.
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Produzione: recupero difficile per molti settori
                       (Italia, dati destagionalizzati, riferimento: terzo trimestre 2011)
                                           Alimentari
                                            Bevande
                                       Farmaceutici
                                                 Carta      Distanza dal picco
                          Industria in senso stretto
                                              Stampa
                                      Manifatturiero
                                                            Caduta
                           Altre ind. manifatturiere
                 Coke e prodotti petroliferi raffinati
                                          Metallurgia
                                    Gomma-plastica
                                                Mobili
                                      Abbigliamento
                                     Prodotti chimici
         Computer e prodotti di elettronica e ottica
               Macchinari ed apparecchiature nca
        Fabbricazione di prodotti in metallo esclusi…
                                      Articoli in pelle
                            Minerali non metalliferi
              Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
                             Altri mezzi di trasporto
                                                Tessili
                        Apparecchiature elettriche
                                                Legno
                                                     -60      -50       -40       -30       -20        -10   0
        Caduta: var. % dal picco del ciclo precedente al minimo settoriale; distanza dal picco: var. %
        terzo trimestre 2011 rispetto al massimo del ciclo precedente.
        Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Imprese: dove colpisce il credit crunch
                     (Indici cumulati 2006-IV=0, calcolati sulle % nette di risposte delle banche*)
      Italia: credito più stretto, con spread più ampi
      400

      300

      200

      100

        0

      -100

      -200

      -300
                     Domanda
                     Offerta
      -400                                                                                   Germania: domanda più forte, offerta meno stretta
                     Margine della banca
      -500                                                                                   400
      -600                                                                                   300
             V   I   I
                     I   I
                         I   V   I   I
                                     I   I
                                         I   V   I
                                                 -   I
                                                     I   I
                                                         I   V   I   I
                                                                     I   I
                                                                         I   V   I   I
                                                                                     I   I
                                                                                         I
             I
             -   -   -   I
                         -   I   -   -   I
                                         -   I   9   -   I   I
                                                             -   -   -   I
                                                                         -   I   -   -   I
                                                                                         -
             6   7   7   7   -   8   8
                                     0   8   -   0   9
                                                     0
                                                         -   9   0   0   0   -   1   1
                                                                                     1   1   200
             0   0   0   0   7   0   0   0   8   0   0   9   0   1   1   1   0   1   0   1
             0   0   0   0   0   0   2   0   0   2   2   0   0   0   0   0   1   0   2   0
             2   2   2   2   0   2       2   0           0   2   2   2   2   0   2       2   100
                             2               2           2                   2

                                                                                               0
                                                                                             -100
                                                                                             -200
                                                                                             -300               Domanda
                                                                                             -400
                                                                                             -500               Offerta
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                                                                                                            I    I
                                                                                                                 I   V    I   I
                                                                                                                              I   I
                                                                                                                                  I   V   I
                                                                                                                                          -   I
                                                                                                                                              I   I
                                                                                                                                                  I   V   I   I
                                                                                                                                                              I   I
                                                                                                                                                                  I   V   I   I
                                                                                                                                                                              I   I
                                                                                                                                                                                  I
                                                                                                    I
                                                                                                    -   -   -    I
                                                                                                                 -   I    -   -   I
                                                                                                                                  -   I   9   -   I   I
                                                                                                                                                      -   -   -   I
                                                                                                                                                                  -   I   -   -   I
                                                                                                                                                                                  -
                                                                                                    6   7   7    7   -    8   8   8   -   0   9   -   9   0   0   0   -   1   1   1
                                                                                                    0   0   0    0   7    0   0   0   8   0   0   9   0   1   1   1   0   1   1   1
                                                                                                    0   0   0    0   0    0   0   0   0   2   0   0   0   0   0   0   1   0   0   0
                                                                                                    2   2   2    2   0    2   2   2   0       2   0   2   2   2   2   0   2   2   2
                                                                                                                     2                2           2                   2


    * Indicatori ricavati dai dati qualitativi della Bank lending survey; il margine della banca è uno delle
    componenti dell'offerta; offerta e margine = variazione dei credit standard con segno invertito.
LucaFonte: elaborazioni CSC su dati Banca d’Italia.
     Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Le previsioni del CSC
                  vengono riviste all’ingiù.

                      Con rischi al ribasso.



Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Le esogene della previsione
                                            (Variazioni %)

                                                             2009    2010   2011    2012
     Commercio mondiale                                      -12,7   15,3     5,6     4,0
     Prezzo del petrolio (1)                                 61,7    79,9   111,0   110,0
     Prodotto interno lordo
       Stati Uniti                                            -3,5    3,0     1,6     2,0
       Area euro                                              -4,2    1,8     1,7     1,0
       Paesi emergenti                                        2,8     7,4     6,3     5,9
     Cambio dollaro/euro (2)                                 1,39    1,33    1,40    1,38
     Tasso FED (3)                                           0,25    0,25    0,25    0,25

     Tasso di interesse a 3 mesi USA (3)                     0,69    0,34    0,29    0,30
     Tasso BCE (3)                                           1,28    1,00    1,29    1,50
     Tasso di interesse a 3 mesi Area euro (3)               1,23    0,81    1,40    1,55



Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Rispetto a giugno:

      Meglio tassi, petrolio e cambi.

      Peggio il commercio mondiale.




Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Export mondiale più fiacco
   (Dati in volumi, 2000=100, soglia neutrale = 50, ordini spostati avanti di 3 mesi)
 107                                                                                       60

 102
                                                                                           55

  97
                                                                                           50
  92
                                                                                           45
  87
                                                                                           40
  82                                              Esportazioni mondiali

                                                  Ordini esteri globali (scala destra)     35
  77

  72                                                                                       30
       2008                2009                   2010             2011             2012
        Fonte: elaborazioni CSC su dati MARKIT e CPB.

Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Le previsioni del CSC per l’Italia
                                            (Variazioni %)
                                                           2009    2010        2011    2012
            Prodotto interno lordo                          -5,2     1,3         0,7     0,2
            Consumi delle famiglie residenti                -1,8     1,0         0,7     0,1
            Investimenti fissi lordi                       -11,9     2,5         1,4     0,5
            Esportazioni di beni e servizi                 -18,4     9,1         4,3     2,9
            Importazioni di beni e servizi                 -13,7    10,5         3,6     2,4
                                     1
            Saldo commerciale                                0,1    -1,3        -1,8    -1,6
            Occupazione totale (ULA)                        -2,9    -0,7         0,9     0,2
            Tasso di disoccupazione 2                        7,8     8,4         8,2     8,3
            Prezzi al consumo                                0,8     1,5         2,7     2,0
            Retribuzioni totale economia 3                   1,8     2,1         1,7     1,8
            Saldo primario della P. A. 4                    -0,7    -0,1         1,2     3,6
            Indebitamento della P. A. 4                      5,4     4,6         3,7     1,6
                                 4
            Debito della P. A.                             116,1   119,0       120,3   119,5
            1                                          2                   3            4
             Fob-fob, valori in percentuale del PIL; valori percentuali; per addetto;
            valori in percentuale del PIL.

Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Previsioni a confronto
                                         (Italia, variazioni %)
                                                              PIL                  Deficit/PIL
                                                       2011    2012       2013   2011   2012     2013
           JPMORGAN (23/9)                              0,5     -1,2              3,9    1,4
           CITI (28/9)                                  0,5     -1,0       0,0    4,0    2,8      1,5
           GOLDMAN SACHS (4/10)                         0,8     -0,4
           REF (24/10)                                  0,6     -0,4      -0,2    4,0    3,0      1,8
           MORGAN STANLEY (28/9)                        0,7     -0,3
           PROMETEIA (14/10)                            0,6     -0,3       0,6    4,0    2,0      1,0
           DEUTSCHE BANK (3/10)                         0,5     -0,2              4,0    2,2
           COMMISSIONE EUROPEA (10/11)                  0,5         0,1    0,7    3,6    2,9      2,3
           CSC (16/9)                                   0,7         0,2           3,7    1,6
           FMI (20/9)                                   0,6         0,3           4,0    2,4
           GLOBAL INSIGHT (24/9)                        0,7         0,5    0,9    4,0    1,9      0,6
           UBS (24/8)                                   0,9         0,5
           MERRIL LYNCH (16/9)                          0,8         0,7

Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
L’Italia ha carenze
                             di longue durée.




Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Il mal di lenta crescita
                                                          (PIL, var.%)
   10,0

    8,0

    6,0

    4,0

    2,0

    0,0

   -2,0

   -4,0

   -6,0
              1   3   5   7   9   1   3   5   7   9   1   3   5   7   9   1   3   5   7   9   1   3   5   7   9   1   3   5   7   9   1
              5   5   5   5   5   6   6   6   6   6   7   7   7   7   7   8   8   8   8   8   9   9   9   9   9   0   0   0   0   0   1
              9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   0   0   0   0   0   0
              1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   2   2   2   2   2   2
          Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT; 2011 e 2012 previsioni CSC
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Italia: la crisi abbatte il potenziale
                                (PIL, miliardi di euro a prezzi 2000)
      360
                       PIL effettivo
      350              Trend 2000/1-2008/1
                       Trend 2009/2-2011/2
      340              Output potenziale nel 2016 (stima OCSE)
                       Output potenziale nel 2016 (stima FMI)
      330


      320

      310


      300

      290
            2000     2002       2004       2006        2008     2010    2012   2014   2016
        Fonte: elaborazioni CSC su dati su dati ISTAT, FMI e OCSE.
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Competitività: -33 punti dal 1997
          (Tassi di cambio effettivi reali, deflazionati con il costo del lavoro, 1980=100)
   140

                    Germania
   130
                    Italia

   120


   110


   100


     90


     80
            0   1   2   3   4   5   6   7   8   9   0   1   2   3   4   5   6   7   8   9   0   1   2   3   4   5   6   7   8   9   0
            8   8   8   8   8   8   8   8   8   8   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   0   0   0   0   0   0   0   0   0   0   1
            9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   0   0   0   0   0   0   0   0   0   0   0
            1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   2   2   2   2   2   2   2   2   2   2   2
          Fonte: elaborazioni CSC su dati OCSE.

Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Nell’industria bassi margini
(Italia, margine operativo lordo in % del valore aggiunto al costo dei fattori, industria manifatturiera)1

    34

    32

    30

    28

    26

    24

    22

    20
               0   1   2   3   4   5   6   7   8   9   0   1   2   3   4   5   6   7   8   9   0   1   2   3   4   5   6   7   8   9   0
               8   8   8   8   8   8   8   8   8   8   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   0   0   0   0   0   0   0   0   0   0   1
               9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   9   0   0   0   0   0   0   0   0   0   0   0
               1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   1   2   2   2   2   2   2   2   2   2   2   2
           1
           Corretto per il reddito da lavoro indipendente.
          Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
La classifica italiana della vocazione industriale
                  nel confronto europeo, provincia per provincia
                   (Valore aggiunto industriale pro-capite nel 2007, in % media UE)
                  N.       Province          VA            N.        Province       VA
                  1        Wolfsburg             1026      2         Ingolstadt     755

                                              Prime venti italiane

                  61       Lecco                  229      143       Cremona        182
                  64       Modena                 227      155       Parma          177
                  67       Vicenza                224      167       Pordenone      171
                  68       Bergamo                223      176       Como           169
                  88       Reggio Emilia          210      190       Bologna        165
                  100      Brescia                204      203       Milano         162
                  103      Mantova                203      216       Novara         158
                  119      Belluno                194      219       Prato          158
                  123      Varese                 191      225       Padova         156
                  135      Treviso                185      226       Forlì-Cesena   156
                  283      Rovigo                 140      432       Venezia        113
                  295      Verona                 138
              Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurostat.
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
La crisi falcidia le imprese
                             (Manifatturiero; numero imprese; 1997=100)
104

102

100

 98

 96
                       Italia Imprese registrate*
 94                    Italia Imprese attive

                       Veneto Imprese registrate*
 92
                       Veneto Imprese attive
 90
       1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
    * Registrate(t)= Registrate(t-1) + Iscritte(t) - Cessate(t) + Variazioni di attività economica(t). Terzo trimestre
    per il 2011.
    Fonte: elaborazioni CSC su dati Movimprese.

Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Molte imprese hanno ben compreso
              i cambiamenti epocali in atto
          e hanno adeguato le loro strategie.
           I Focus Group realizzati dal CSC,
         grazie alla collaborazione partecipata
          delle Associazioni di Confindustria,
                  le hanno individuate.



Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Identikit dell’impresa di successo




         Fonte: elaborazioni CSC sui risultati Progetto Focus Group.

Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
La crescita è obiettivo comune
          a tutte le imprese. L’attenzione
        è puntata sull’aumento del valore,
        più che sul contenimento dei costi.




Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
L’espansione del fatturato è l’obiettivo comune
                               (% delle risposte, per classe di addetti)

      60


      50


      40


      30


      20


      10


       0
                  Meno di 50                 50-249                  250 e più   Totale

           Fonte: elaborazioni CSC sui risultati Progetto “Focus Group”.

Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Imprese focalizzate sulle vendite (meno sui costi)
                      (Interventi di riposizionamento strategico - % delle risposte)
      70

                             59,0
      60              55,6                Piccole imprese        Medie imprese      Grandi imprese

      50
               42,0
      40                                             38,0
                                              33,1
      30
                                       22,2
      20
                                                                      14,8
                                                                             13,0
      10                                                        7,4                        7,0
                                                                                     3,7         5,0

       0
               Diversificazione          Ampliamento          Riduzione dei costi Riduzione dei costi
                  produttiva             dei mercati di      per rendere i prodotti per sostenere
                                         esportazione           più competitivi         i margini

           Fonte: elaborazioni CSC sui risultati Progetto “Focus Group”.

Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Il cambiamento è…
               (Fattori influenti sulla crescita e sulle scelte di riposizionamento
                                      per classi dimensionali)
      50
      45                           <50 addetti                    50-250 addetti
                                   >250 addetti                   Totale
      40
      35
      30
      25
      20
      15
      10
       5
       0
                ... necessario per la          ... necessario per      ... cercato per desiderio
                    sopravvivenza           garantire la competitività         di crescita
                     dell’impresa
           Fonte: elaborazioni CSC su informazioni Progetto Focus Group.

Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Concorrenza uguale stranieri
                              (Distribuzione % della nazionalità dei concorrenti1)




    1 Si indicano i primi tre concorrenti in termini di collocazione geografica. Percentuali ottenute rispetto
     al totale delle imprese che hanno risposto al quesito (pari al 92% dei questionari).
    Fonte: elaborazioni CSC su informazioni Progetto Focus Group.




Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Europa e USA i più temibili
                         (Distribuzione % dei concorrenti esteri per area geografica1)




 1 Si indicano i primi tre concorrenti in termini di collocazione geografica. Percentuali ottenute rispetto
   al totale delle risposte.
 Fonte: elaborazioni CSC su informazioni Progetto Focus Group.
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
I punti di forza relativi delle imprese italiane
                                             (Valori medi ponderati1)


                           Qualità del prodotto
                         Flessibilità produttiva
          Contenuto tecnologico del prodotto
             Immagine/Reputazione/Marchio
                      Gamma/Varietà prodotti
                   Qualità del capitale umano                            Concorrente
             Puntualità nei tempi di consegna                            Impresa
        Organizzazione della rete distributiva
                                        Prezzo
                            Accesso al credito
                       Vantaggi di dimensione
                              Costo del lavoro

                                                   0        0,5          1          1,5          2
 1 Possono essere indicati al massimo tre punti di forza; ogni punto è pesato col suo grado di importanza relativa
 (1 = medio, 2 = alto, 3). I valori ottenuti sono rapportati al totale delle imprese.
 Fonte: elaborazioni CSC su informazioni Progetto Focus Group.
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Le imprese fanno leva sull’innovazione
          (Strumenti adottati dalle imprese per conseguire gli obiettivi; frequenze relative1)




         Possono essere indicati più strumenti. Percentuali di risposta calcolate sul totale delle imprese.
         Fonte: elaborazioni CSC su informazioni Progetto Focus Group.
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Come le imprese si appropriano di competenze esterne
                  (Modalità di acquisizione di competenze non detenute dall’impresa1)




   1 Ciascuna impresa può indicare più azioni. Le percentuali sono calcolate rispetto al totale delle risposte.
   Il tasso di risposta delle imprese al quesito è 87%.
   Fonte: elaborazioni CSC su informazioni Progetto Focus Group.

Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Queste strategie di successo
                 non sono condizionate
                dalle dimensioni aziendali.
                Possono essere adottate
                    da tutte le imprese.



Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Tracce di queste strategie si trovano
           anche nei modelli di business
          delle piccole imprese, con meno
        di 7,5 milioni di fatturato, che hanno
               le performance migliori.
      I fattori competitivi che contano sono
   la gestione dei marchi e dei mercati esteri
               e la forza commerciale.


Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Primeggiano le imprese esportatrici
                          (Addetti per impresa, migliaia di euro e quota %, 2009)
  60
                             52,2                             Imprese esportatrici
  50
                                                              Imprese non esportatrici
                                               39,5
  40      34,9

  30                                 27,3              26,9
                                                                                    24,9

  20

  10                                                             8,2
                  4,2                                                  6,1                 4,5

   0
          Dimensione           Valore           Costo del       Investimenti   Quota dei
             media            aggiunto         lavoro per       per addetto    profitti sul
          dell'impresa       per addetto       dipendente        (mgl Euro) valore aggiunto
                             (mgl Euro)        (mgl Euro)                       (val. %)
    Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.

Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
Imprese più grandi esportano di più
          (Dimensione media dell’impresa e quota dell’export sul fatturato, 2009)

    50                                                                               800
                                                                        721,0
    45        Quota delle esportazioni sul fatturato                                 700
    40                                                                    38,4
              Dimensione media dell'impresa (scala destra)      35,7                 600
    35
                                                       29,9                          500
    30
                 23,8              24,8
    25                                                                               400
    20                                                                               300
    15
                                                                                     200
    10
                                                              98,7
      5                                                                              100
                                 13,7             30,9
                 5,3
      0                                                                              0
                0-9              10-19            20-49       50-249   250 e oltre
      Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.

Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria

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LA CRISI GLOBALE E LA CRISI ITALIANA. LA REAZIONE DELLE IMPRESE

  • 1. GRUPPO DI STUDIO COMMERCIALE E MARKETING LA CRISI GLOBALE E LA CRISI ITALIANA. LA REAZIONE DELLE IMPRESE Relatore: Dott. Luca PAOLAZZI Giovedì 24 novembre 2011 Ore 18.00 Centro Produttività Veneto - Fondazione Giacomo Rumor Produttività Area Gruppi di Studio
  • 2. Economia globale: estate tiepida e autunno freddo. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 3. Frenate estive: 2011 peggio del 2010 in USA,… (Indicatore di attività manifatturiera, 50 = soglia neutrale) 80 70 60 50 40 30 PMI Nuovi ordini 20 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 4. … a livello globale… (Indicatore di attività manifatturiera, 50 = soglia neutrale) 65 60 55 50 45 40 PMI 35 Nuovi ordini 30 25 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati Markit. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 5. …e molto peggio nell’Eurozona… (Indicatore di attività manifatturiera, 50 = soglia neutrale) 65 60 55 50 45 40 35 30 PMI Nuovi ordini 25 20 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 6. … e specialmente in Italia (Indicatori di attività manifatturiera, 50 = soglia neutrale) 65 60 Produzione Nuovi ordini 55 50 45 40 35 30 25 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT, Markit.
  • 7. E dopo l’autunno? Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 8. Il rallentamento non durerà una sola stagione (Anticipatore OCSE, indici mensili destagionalizzati, media di lungo periodo=100) 110 105 100 95 Germania Italia 90 Stati Uniti Paesi Ocse Principali economie Asia* 85 2007 2008 2009 2010 2011 *Cina, India, Indonesia, Giappone e Corea del Sud. Fonte: elaborazioni CSC su dati OCSE. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 9. I mercati tremano, temono e propagano l’incertezza, producono sulla ricchezza effetti negativi. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 10. I mercati vedono buio (Stati Uniti; dati mensili, gen. 1973 - ott. 2011) 35 30 25 ) 20 apr-2010 P & S ( o 15 i t nov-2011 a r E / P 10 dic-2008 5 0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 Rendimento dei titoli di Stato a 10 anni (%) Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 11. Il fiato sospeso per l’euro ha portata e conseguenze mondiali. Ma non esistono soluzioni semplici, anche se dolorose. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 12. Perché l’economia europea è troppo interconnessa e troppo grande per lasciar fallire, o escludere, un’economia anche piccola. Per esempio… Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 13. … è fittissima la ragnatela tra le banche… (Prestiti inter-bancari internazionali; lo spessore della freccia dal sistema bancario A al sistema bancario B è proporzionale ai prestiti dal sistema A al sistema B) SP Altr i GER UK Fonte: elaborazioni CSC su dati BIS. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 14. Una ragnatela fitta esiste anche per gli scambi commerciali, gli spostamenti delle persone, il flusso dei servizi. È l’Europa unita. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 15. L’euro non si può disfare. Perché non è solo un sistema di cambi fissi. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 16. Sono sicuro che l’euro ci costringerà a introdurre nuovi strumenti di politica economica. È politicamente impossibile proporli ora. Ma un giorno ci sarà una crisi e nuovi strumenti saranno creati. Romano Prodi Presidente della Commissione Europea, dicembre 2001 Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 17. Le altre cause della frenata: alta disoccupazione; politiche monetarie meno efficaci; politiche di bilancio restrittive; materie prime sempre care; ampia capacità inutilizzata; mercato immobiliare fermo; credito selettivo. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 18. Disoccupazione alta a lungo in tutti i paesi (In % della forza lavoro, dati destagionalizzati) 11 10 Recessione 9 8 7 USA* Eurozona 6 Italia 5 Italia - incluso equivalente forza lavoro di ore CIG erogate 4 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT, Eurostat e BLS. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 19. Spazi di manovra per la BCE (Tassi ufficiali al netto dell’inflazione core*, valori %) 3,0 2,0 Eurolandia USA 1,0 0,0 -1,0 -2,0 2008 2009 2010 2011 * Indice generale dei prezzi al consumo esclusi energia e alimentari. Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters, Eurostat. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 20. Gli emergenti verso l’allentamento (Tassi di interesse, valori %) 14 13 12 Brasile India Cina 11 10 9 8 7 6 5 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - - - - 1 - 1 - 1 - - - n b r r g u g o t t t v c i n b r r g u i g o t t t e e a p a i u g e o o d e e a p a g u l g e s o g f m a g l a s n g f m a a m m Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 21. Bilanci restrittivi, tutti appassionatamente (Saldi di bilancio strutturali, in % del PIL potenziale) 0 -1 -2 -3 -4 -5 -6 -7 2010 2011 2012 -8 -9 Giappone Stati Uniti Regno Francia Spagna Italia Germania Unito I paesi sono ordinati per il 2012. Fonte: elaborazioni CSC su dati Commissione europea e FMI per Stati Uniti e Giappone. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 22. Petrolio e commodity un po’ meno cari (Quotazioni in dollari, 2007= 100) 190 135 Brent 170 Non energetiche (scala destra) 125 150 115 130 105 110 95 90 85 70 50 75 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte: elaborazioni e dati CSC. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 23. Ripresa sprint della Germania nella produzione (Dati destagionalizzati, valori %, ordinati in senso decrescente sulla distanza dal picco, riferimento terzo trimestre 2011) Germania -1,8 -23,5 -6,6 Stati Uniti Distanza dal picco -17,1 Francia Caduta -8,9 -19,3 -11,0 Regno Unito -13,7 -16,3 Giappone -35,1 -17,1 Italia -26,0 -23,4 Spagna -26,9 -40 -35 -30 -25 -20 -15 -10 -5 0 Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT, Eurostat. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 24. Produzione: recupero difficile per molti settori (Italia, dati destagionalizzati, riferimento: terzo trimestre 2011) Alimentari Bevande Farmaceutici Carta Distanza dal picco Industria in senso stretto Stampa Manifatturiero Caduta Altre ind. manifatturiere Coke e prodotti petroliferi raffinati Metallurgia Gomma-plastica Mobili Abbigliamento Prodotti chimici Computer e prodotti di elettronica e ottica Macchinari ed apparecchiature nca Fabbricazione di prodotti in metallo esclusi… Articoli in pelle Minerali non metalliferi Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Altri mezzi di trasporto Tessili Apparecchiature elettriche Legno -60 -50 -40 -30 -20 -10 0 Caduta: var. % dal picco del ciclo precedente al minimo settoriale; distanza dal picco: var. % terzo trimestre 2011 rispetto al massimo del ciclo precedente. Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 25. Imprese: dove colpisce il credit crunch (Indici cumulati 2006-IV=0, calcolati sulle % nette di risposte delle banche*) Italia: credito più stretto, con spread più ampi 400 300 200 100 0 -100 -200 -300 Domanda Offerta -400 Germania: domanda più forte, offerta meno stretta Margine della banca -500 400 -600 300 V I I I I I V I I I I I V I - I I I I V I I I I I V I I I I I I - - - I - I - - I - I 9 - I I - - - I - I - - I - 6 7 7 7 - 8 8 0 8 - 0 9 0 - 9 0 0 0 - 1 1 1 1 200 0 0 0 0 7 0 0 0 8 0 0 9 0 1 1 1 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 2 0 0 2 2 0 0 0 0 0 1 0 2 0 2 2 2 2 0 2 2 0 0 2 2 2 2 0 2 2 100 2 2 2 2 0 -100 -200 -300 Domanda -400 -500 Offerta -600 V I I I I I V I I I I I V I - I I I I V I I I I I V I I I I I I - - - I - I - - I - I 9 - I I - - - I - I - - I - 6 7 7 7 - 8 8 8 - 0 9 - 9 0 0 0 - 1 1 1 0 0 0 0 7 0 0 0 8 0 0 9 0 1 1 1 0 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 2 2 2 2 0 2 2 2 0 2 0 2 2 2 2 0 2 2 2 2 2 2 2 * Indicatori ricavati dai dati qualitativi della Bank lending survey; il margine della banca è uno delle componenti dell'offerta; offerta e margine = variazione dei credit standard con segno invertito. LucaFonte: elaborazioni CSC su dati Banca d’Italia. Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 26. Le previsioni del CSC vengono riviste all’ingiù. Con rischi al ribasso. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 27. Le esogene della previsione (Variazioni %) 2009 2010 2011 2012 Commercio mondiale -12,7 15,3 5,6 4,0 Prezzo del petrolio (1) 61,7 79,9 111,0 110,0 Prodotto interno lordo Stati Uniti -3,5 3,0 1,6 2,0 Area euro -4,2 1,8 1,7 1,0 Paesi emergenti 2,8 7,4 6,3 5,9 Cambio dollaro/euro (2) 1,39 1,33 1,40 1,38 Tasso FED (3) 0,25 0,25 0,25 0,25 Tasso di interesse a 3 mesi USA (3) 0,69 0,34 0,29 0,30 Tasso BCE (3) 1,28 1,00 1,29 1,50 Tasso di interesse a 3 mesi Area euro (3) 1,23 0,81 1,40 1,55 Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 28. Rispetto a giugno: Meglio tassi, petrolio e cambi. Peggio il commercio mondiale. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 29. Export mondiale più fiacco (Dati in volumi, 2000=100, soglia neutrale = 50, ordini spostati avanti di 3 mesi) 107 60 102 55 97 50 92 45 87 40 82 Esportazioni mondiali Ordini esteri globali (scala destra) 35 77 72 30 2008 2009 2010 2011 2012 Fonte: elaborazioni CSC su dati MARKIT e CPB. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 30. Le previsioni del CSC per l’Italia (Variazioni %) 2009 2010 2011 2012 Prodotto interno lordo -5,2 1,3 0,7 0,2 Consumi delle famiglie residenti -1,8 1,0 0,7 0,1 Investimenti fissi lordi -11,9 2,5 1,4 0,5 Esportazioni di beni e servizi -18,4 9,1 4,3 2,9 Importazioni di beni e servizi -13,7 10,5 3,6 2,4 1 Saldo commerciale 0,1 -1,3 -1,8 -1,6 Occupazione totale (ULA) -2,9 -0,7 0,9 0,2 Tasso di disoccupazione 2 7,8 8,4 8,2 8,3 Prezzi al consumo 0,8 1,5 2,7 2,0 Retribuzioni totale economia 3 1,8 2,1 1,7 1,8 Saldo primario della P. A. 4 -0,7 -0,1 1,2 3,6 Indebitamento della P. A. 4 5,4 4,6 3,7 1,6 4 Debito della P. A. 116,1 119,0 120,3 119,5 1 2 3 4 Fob-fob, valori in percentuale del PIL; valori percentuali; per addetto; valori in percentuale del PIL. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 31. Previsioni a confronto (Italia, variazioni %) PIL Deficit/PIL 2011 2012 2013 2011 2012 2013 JPMORGAN (23/9) 0,5 -1,2 3,9 1,4 CITI (28/9) 0,5 -1,0 0,0 4,0 2,8 1,5 GOLDMAN SACHS (4/10) 0,8 -0,4 REF (24/10) 0,6 -0,4 -0,2 4,0 3,0 1,8 MORGAN STANLEY (28/9) 0,7 -0,3 PROMETEIA (14/10) 0,6 -0,3 0,6 4,0 2,0 1,0 DEUTSCHE BANK (3/10) 0,5 -0,2 4,0 2,2 COMMISSIONE EUROPEA (10/11) 0,5 0,1 0,7 3,6 2,9 2,3 CSC (16/9) 0,7 0,2 3,7 1,6 FMI (20/9) 0,6 0,3 4,0 2,4 GLOBAL INSIGHT (24/9) 0,7 0,5 0,9 4,0 1,9 0,6 UBS (24/8) 0,9 0,5 MERRIL LYNCH (16/9) 0,8 0,7 Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 32. L’Italia ha carenze di longue durée. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 33. Il mal di lenta crescita (PIL, var.%) 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 -2,0 -4,0 -6,0 1 3 5 7 9 1 3 5 7 9 1 3 5 7 9 1 3 5 7 9 1 3 5 7 9 1 3 5 7 9 1 5 5 5 5 5 6 6 6 6 6 7 7 7 7 7 8 8 8 8 8 9 9 9 9 9 0 0 0 0 0 1 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT; 2011 e 2012 previsioni CSC Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 34. Italia: la crisi abbatte il potenziale (PIL, miliardi di euro a prezzi 2000) 360 PIL effettivo 350 Trend 2000/1-2008/1 Trend 2009/2-2011/2 340 Output potenziale nel 2016 (stima OCSE) Output potenziale nel 2016 (stima FMI) 330 320 310 300 290 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016 Fonte: elaborazioni CSC su dati su dati ISTAT, FMI e OCSE. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 35. Competitività: -33 punti dal 1997 (Tassi di cambio effettivi reali, deflazionati con il costo del lavoro, 1980=100) 140 Germania 130 Italia 120 110 100 90 80 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 Fonte: elaborazioni CSC su dati OCSE. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 36. Nell’industria bassi margini (Italia, margine operativo lordo in % del valore aggiunto al costo dei fattori, industria manifatturiera)1 34 32 30 28 26 24 22 20 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 Corretto per il reddito da lavoro indipendente. Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 37. La classifica italiana della vocazione industriale nel confronto europeo, provincia per provincia (Valore aggiunto industriale pro-capite nel 2007, in % media UE) N. Province VA N. Province VA 1 Wolfsburg 1026 2 Ingolstadt 755 Prime venti italiane 61 Lecco 229 143 Cremona 182 64 Modena 227 155 Parma 177 67 Vicenza 224 167 Pordenone 171 68 Bergamo 223 176 Como 169 88 Reggio Emilia 210 190 Bologna 165 100 Brescia 204 203 Milano 162 103 Mantova 203 216 Novara 158 119 Belluno 194 219 Prato 158 123 Varese 191 225 Padova 156 135 Treviso 185 226 Forlì-Cesena 156 283 Rovigo 140 432 Venezia 113 295 Verona 138 Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurostat. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 38. La crisi falcidia le imprese (Manifatturiero; numero imprese; 1997=100) 104 102 100 98 96 Italia Imprese registrate* 94 Italia Imprese attive Veneto Imprese registrate* 92 Veneto Imprese attive 90 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 * Registrate(t)= Registrate(t-1) + Iscritte(t) - Cessate(t) + Variazioni di attività economica(t). Terzo trimestre per il 2011. Fonte: elaborazioni CSC su dati Movimprese. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 39. Molte imprese hanno ben compreso i cambiamenti epocali in atto e hanno adeguato le loro strategie. I Focus Group realizzati dal CSC, grazie alla collaborazione partecipata delle Associazioni di Confindustria, le hanno individuate. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 40. Identikit dell’impresa di successo Fonte: elaborazioni CSC sui risultati Progetto Focus Group. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 41. La crescita è obiettivo comune a tutte le imprese. L’attenzione è puntata sull’aumento del valore, più che sul contenimento dei costi. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 42. L’espansione del fatturato è l’obiettivo comune (% delle risposte, per classe di addetti) 60 50 40 30 20 10 0 Meno di 50 50-249 250 e più Totale Fonte: elaborazioni CSC sui risultati Progetto “Focus Group”. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 43. Imprese focalizzate sulle vendite (meno sui costi) (Interventi di riposizionamento strategico - % delle risposte) 70 59,0 60 55,6 Piccole imprese Medie imprese Grandi imprese 50 42,0 40 38,0 33,1 30 22,2 20 14,8 13,0 10 7,4 7,0 3,7 5,0 0 Diversificazione Ampliamento Riduzione dei costi Riduzione dei costi produttiva dei mercati di per rendere i prodotti per sostenere esportazione più competitivi i margini Fonte: elaborazioni CSC sui risultati Progetto “Focus Group”. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 44. Il cambiamento è… (Fattori influenti sulla crescita e sulle scelte di riposizionamento per classi dimensionali) 50 45 <50 addetti 50-250 addetti >250 addetti Totale 40 35 30 25 20 15 10 5 0 ... necessario per la ... necessario per ... cercato per desiderio sopravvivenza garantire la competitività di crescita dell’impresa Fonte: elaborazioni CSC su informazioni Progetto Focus Group. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 45. Concorrenza uguale stranieri (Distribuzione % della nazionalità dei concorrenti1) 1 Si indicano i primi tre concorrenti in termini di collocazione geografica. Percentuali ottenute rispetto al totale delle imprese che hanno risposto al quesito (pari al 92% dei questionari). Fonte: elaborazioni CSC su informazioni Progetto Focus Group. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 46. Europa e USA i più temibili (Distribuzione % dei concorrenti esteri per area geografica1) 1 Si indicano i primi tre concorrenti in termini di collocazione geografica. Percentuali ottenute rispetto al totale delle risposte. Fonte: elaborazioni CSC su informazioni Progetto Focus Group. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 47. I punti di forza relativi delle imprese italiane (Valori medi ponderati1) Qualità del prodotto Flessibilità produttiva Contenuto tecnologico del prodotto Immagine/Reputazione/Marchio Gamma/Varietà prodotti Qualità del capitale umano Concorrente Puntualità nei tempi di consegna Impresa Organizzazione della rete distributiva Prezzo Accesso al credito Vantaggi di dimensione Costo del lavoro 0 0,5 1 1,5 2 1 Possono essere indicati al massimo tre punti di forza; ogni punto è pesato col suo grado di importanza relativa (1 = medio, 2 = alto, 3). I valori ottenuti sono rapportati al totale delle imprese. Fonte: elaborazioni CSC su informazioni Progetto Focus Group. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 48. Le imprese fanno leva sull’innovazione (Strumenti adottati dalle imprese per conseguire gli obiettivi; frequenze relative1) Possono essere indicati più strumenti. Percentuali di risposta calcolate sul totale delle imprese. Fonte: elaborazioni CSC su informazioni Progetto Focus Group. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 49. Come le imprese si appropriano di competenze esterne (Modalità di acquisizione di competenze non detenute dall’impresa1) 1 Ciascuna impresa può indicare più azioni. Le percentuali sono calcolate rispetto al totale delle risposte. Il tasso di risposta delle imprese al quesito è 87%. Fonte: elaborazioni CSC su informazioni Progetto Focus Group. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 50. Queste strategie di successo non sono condizionate dalle dimensioni aziendali. Possono essere adottate da tutte le imprese. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 51. Tracce di queste strategie si trovano anche nei modelli di business delle piccole imprese, con meno di 7,5 milioni di fatturato, che hanno le performance migliori. I fattori competitivi che contano sono la gestione dei marchi e dei mercati esteri e la forza commerciale. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 52. Primeggiano le imprese esportatrici (Addetti per impresa, migliaia di euro e quota %, 2009) 60 52,2 Imprese esportatrici 50 Imprese non esportatrici 39,5 40 34,9 30 27,3 26,9 24,9 20 10 8,2 4,2 6,1 4,5 0 Dimensione Valore Costo del Investimenti Quota dei media aggiunto lavoro per per addetto profitti sul dell'impresa per addetto dipendente (mgl Euro) valore aggiunto (mgl Euro) (mgl Euro) (val. %) Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
  • 53. Imprese più grandi esportano di più (Dimensione media dell’impresa e quota dell’export sul fatturato, 2009) 50 800 721,0 45 Quota delle esportazioni sul fatturato 700 40 38,4 Dimensione media dell'impresa (scala destra) 35,7 600 35 29,9 500 30 23,8 24,8 25 400 20 300 15 200 10 98,7 5 100 13,7 30,9 5,3 0 0 0-9 10-19 20-49 50-249 250 e oltre Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria