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Presidenza del Consiglio dei Ministri
      S
      Sistema di informazione per la sicurezza
      d
      della Repubblica




           R             ELAZIONE
SULLA POLITICA DELL’INFORMAZIONE
        PER LA SICUREZZA




                   2012
Presidenza del Consiglio dei Ministri
                  S
                  Sistema di informazione per la sicurezza
                  della Repubblica
                  d




                    RELAZIONE SULLA POLITICA
          DELL’INFORMAZIONE PER LA SICUREZZA
                                    2012


               EXECUTIVE SUMMARY

    Con la presente Relazione, il Governo, ai sensi dell’articolo 38 della
legge n. 124 del 2007, riferisce al Parlamento sulla politica di informazione
per la sicurezza e sui risultati ottenuti relativamente al 2012.

     Nella Premessa della Relazione il dato rilevante viene associato alla pagg. 7 – 16
sfida di modernizzazione per il Comparto, emblematicamente sintetizzata
dall’espressione “affrontare il cambiamento con il cambiamento”, rispetto
ad un quadro della minaccia in continua mutazione e segnato da profonde
discontinuità.

    Ciò in coerenza con le linee di evoluzione tracciate dalla riforma
del 2007 che, proprio nello scorso anno, ha fatto registrare con la legge
n. 133/2012, approvata all’unanimità dal Parlamento, un significativo in-
tervento di “manutenzione”.

     La logica espositiva della Relazione, strutturata in due parti, ricalca uno
schema a “cerchi concentrici”, con baricentro sul Sistema Paese che viene
eletto quale prisma di confronto per l’analisi delle diversificate minacce
che incidono sulla sicurezza del nostro Paese. La prima parte della Rela-
zione opera, pertanto, una ricognizione integrata dei fattori di rischio per
l’Italia derivanti dalla crisi economica, dall’impatto delle nuove tecnologie,
dall’instabilità a sud del Mediterraneo. La seconda parte del documento è,




                                                                                   I
Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012




     invece, dedicata alle criticità regionali e alla sicurezza internazionale, con
     focus sui dossier del Medio Oriente, sullo scenario iraniano e sulla situazio-
     ne della macroarea afghano-pakistana. Il documento, innovando rispetto
     al passato, si conclude, riprendendo e raccordando le valutazioni svolte
     nei diversi paragrafi, con una sezione dedicata all’illustrazione sintetica di
     scenari e linee di tendenza del quadro della minaccia.

          Il paragrafo dedicato alla crisi economica – con cui apre la prima pagg. 19 – 27
     parte – illustra, in relazione all’inasprirsi della congiuntura, il novero dei
     fattori di rischio in grado di riflettersi sulla sicurezza e sugli interessi del
     Paese, con effetti depressivi sul tessuto produttivo e sui livelli occupazionali
     e, più in generale, sul mantenimento del gradiente di competitività dei
     nostri assetti strategici.

         In tale ambito, ha costituito obiettivo di attività informative il contrasto
     allo spionaggio, in un contesto connotato da una significativa esposizione
     delle aziende nazionali anche a manovre di attacco cibernetico.

          Passaggi sono svolti, sempre in questa sezione, sulle anomalie nei circu-
     iti bancari e finanziari connesse a pratiche illegali ed a violazioni tributarie
     poste in essere su scala internazionale; permane prioritario il rilievo infor-
     mativo sul contrasto al finanziamento al terrorismo, nel cui ambito è stata
     rivolta particolare attenzione all’opacità di flussi finanziari movimentati da
     cittadini stranieri presenti in Italia.

         La minaccia criminale viene trattata con specifico riguardo alle impli-
     cazioni economiche sia nelle sue proiezioni sulle piazze finanziarie estere -
     snodo delle manovre di riciclaggio e di iniziative di dissimulazione ed ano-
     nimizzazione della provenienza delle provviste reintrodotte nell’economia
     legale – sia come fattore di inquinamento e di infiltrazione del nostrano
     tessuto economico.

           La Relazione si sofferma poi sul disagio sociale e la strumenta- pagg. 28 – 35
     lizzazione da parte degli ambienti estremisti del malcontento cor-
     relato alla negativa congiuntura economica. Nel clima di allarme sociale
     legato a tale fase recessiva, lo scenario interno non ha evidenziato i profili
     di un conflitto strutturato, virulento e generalizzato, pur registrandosi pro-
     teste spontanee su base territoriale e/o settoriale.




II
Executive summary




    Analogamente si sono sviluppate campagne di lotta, tra le quali hanno
assunto emblematico rilievo le azioni di stampo intimidatorio e dimostrativo
nei confronti di sedi e rappresentanti della società di riscossione Equitalia,
espressioni di una forma di protesta trasversale ad ambienti di vario segno.

    Una sezione è stata dedicata all’attivismo delle principali formazioni
dell’estrema destra in territorio nazionale e in proiezione estera, che permane
focalizzato prevalentemente su tematiche sociali.

    Quanto alla minaccia eversiva, i circuiti di ideologia brigatista non ap-
paiono, allo stato, in grado di condurre un’efficace opera di infiltrazione,
proselitismo e reclutamento, anche nei settori caratterizzati dal maggiore
disagio socio-economico. Altra è la potenzialità dell’eversione di matrice
anarco-insurrezionalista.

      Ulteriore riflesso della incidenza di un diversificato quadro della mi- pagg. 37 – 47
naccia, è l’impatto delle nuove tecnologie sul sistema Paese, nel cui
contesto assume centralità la minaccia cibernetica per il suo potenziale di
rischio per la sicurezza delle reti di comunicazione, delle infrastrutture
critiche e delle imprese strategiche nazionali. Minaccia emergente per il
cui contrasto il Comparto potrà assicurare, anche nella prospettiva di una
piena ed accresciuta collaborazione internazionale, un ulteriore presidio
avanzato di tutela in ragione delle previsioni introdotte dalla richiamata
legge n. 133/2012 e dal Decreto del PCM del 2 gennaio 2013, volto a definire
una prima strategia di risposta nazionale.

    In questo ambito è stata sviluppata una ricostruzione degli attori della
minaccia, degli obiettivi, nonché delle tecniche e delle metodologie di attacco
in costante evoluzione.

    l’uso del web a fini propagandistici, in particolare da parte di am-
bienti di ispirazione jihadista interessati ad influenzare i processi di radi-
calizzazione on-line, ha costituito, in questa sezione, ulteriore capitolo di
interesse informativo.

    Con il paragrafo sull’instabilità a sud del mediterraneo, specie pagg. 49 – 61
per quanto attiene alla precarietà dei quadri di sicurezza in Nord
Africa e Sahel, si chiude la prima parte della Relazione.




                                                                                   III
Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012




         Prioritaria attenzione è prestata al dossier libico, qualificato a livello
     politico-istituzionale da una delicata fase di transizione e, sul piano della
     sicurezza, da forte instabilità e dall’attività di frange jihadiste.

          Sono richiamati, anche con riferimento alle più recenti vicende, gli
     sviluppi di altre realtà nordafricane e saheliane – Tunisia, Egitto, Marocco,
     Algeria, Mali – a motivo delle potenziali implicazioni per la tutela degli
     interessi nazionali, pur di diverso impatto e valenza strategica. Sono, poi,
     esaminate con riguardo a tale scacchiere le ricadute delle instabilità geopo-
     litiche sulla sicurezza degli approvvigionamenti energetici e sullo sviluppo
     della pressione migratoria che impegna quella sponda continentale.

        Nella stessa prospettiva è affrontata la tematica dei contenziosi
     nell’africa orientale, dove l’Italia rimane impegnata nel contrasto al
     fenomeno della pirateria e nel supporto al processo di stabilizzazione in
     Somalia.

          In riferimento ai dossier del Medio Oriente – con cui esordisce pagg. 65 – 78
     la seconda parte della Relazione - centrale rilievo è dedicato alla crisi
     siriana e le dinamiche d’area ad essa correlate, con uno specifico focus
     sul Libano ove operano assetti militari italiani nell’ambito della missione
     UNIFIL.

          La Relazione affronta quindi lo scenario iraniano, che permane con-
     notato dal contenzioso sul nucleare, mentre l’Iraq, conclusasi la missione
     militare internazionale, si misura con criticità del quadro interno e con la
     perdurante vitalità delle indigene frange qaidiste. Si è mantenuta estrema-
     mente precaria la cornice di sicurezza in Afghanistan, dove resta elevato il
     livello della minaccia per il Contingente nazionale; analogamente sensibile
     il contesto pakistano, attese anche le accresciute capacità e determinazioni
     offensive mostrate dai locali gruppi insorgenti.

          Nella sintesi di scenari e tendenze dei vari fattori di rischio viene pagg. 79 – 81
     evidenziata, con riguardo agli accelerati mutamenti del quadro della mi-
     naccia, la valenza paradigmatica dell’intelligence economico-finanziaria e
     della cyberthreat quali terreni di sviluppo dell’azione informativa in sinergia
     con altre componenti del sistema Paese, secondo un approccio integrato
     con le Amministrazioni dello Stato e tra settore pubblico e privato.




IV
INDICE




PREMESSA      .......................................................................................................................... 7
    • una minaccia in evoluzione
          Riquadro 1 – il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica
          Riquadro 2 – la legge 7 agosto 2012, n. 133
    • i grandi temi del 2012
    • gli obiettivi informativi
    • le attività del Comparto



PARTE I – IL SISTEMA PAESE
1. LA CRISI ECONOMICA NELLA PROSPETTIVA INTELLIGENCE ............................. 19
    Vulnerabilità e minacce all’economia ...................................................................... 20
      • le partecipazioni estere tra opportunità e rischi
             Riquadro 3 – le nuove norme sulla cd. golden share
      • lo spionaggio industriale
      • le anomalie nei circuiti bancari e finanziari
             Riquadro 4 – i trasferimenti di fondi a mezzo SMS
      • il finanziamento al terrorismo
      • le proiezioni criminali sulle piazze estere
      • le infiltrazioni della criminalità organizzata
             Riquadro 5 – l’aggiramento delle normative antimafia nel settore pubblico
             Riquadro 6 – le dinamiche associative dello scenario crimanale nazionale
             Riquadro 7 – la criminalità organizzata straniera in territorio nazionale –
                          aspetti evolutivi




                                                                                                                                        3
Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012




   Disagio sociale e strumentalizzazioni estremiste ................................................. 28
      • proteste spontanee e campagne di lotta
      • l’estrema destra in territorio nazionale
            Riquadro 8 – l’estrema destra in Europa
      • la minaccia eversiva

2. L’IMPATTO DELLE NUOVE TECNOLOGIE................................................................. 37
   La minaccia cibernetica ................................................................................................ 37
      • l’evoluzione del fenomeno
      • la strategia di risposta nazionale
            Riquadro 9 – il DPCM del 24 gennaio 2013
      • gli attori della minaccia
            Riquadro 10 – gli hacker individuali
      • gli obiettivi
      • le metodologie di attacco
   L’uso del WEB a fini propagandistici: il messaggio qaidista ................................... 44
      • strategia mediatica e processi di radicalizzazione
            Riquadro 11 – evoluzione di al Qaida ed interventi del vertice
      • l’attivismo radicale in territorio nazionale

3. L’INSTABILITÀ A SUD DEL MEDITERRANEO ............................................................ 49
   Precarietà dei quadri di sicurezza in Nord Africa e Sahel .................................. 49
     • processi di transizione e crisi emergenti
            Riquadro 12 – il traffico di armi nel quadrante nordafricano
                          e sahelo-sahariano
     • il dinamismo regionale di al Qaida nel Maghreb Islamico (AQMI)
     • l’irruzione nell’arena maliana ...
            Riquadro 13 – la risoluzione n. 2085 del Consiglio di Sicurezza
                         delle Nazioni Unite
     • …e le sinergie con Boko Haram
            Riquadro 14 – le proiezioni transnazionali della criminalità
                          organizzata nigeriana
     • i rischi energetici
            Riquadro 15 – la geografia degli approvvigionamenti
     • la pressione migratoria
            Riquadro 16 – la direttrice nordafricana

   I contenziosi nell’Africa orientale ........................................................................... 57
      • sviluppi in Somalia e proiezioni regionali




  4
Indice




        • le strategie di al Shabaab
              Riquadro 17 – al Qaida nella Penisola Arabica (AQAP) tra proiezioni
                             regionali e agenda locale
        • la pirateria somala
        • le tensioni intersudanesi
              Riquadro 18 – la scarsità delle risorse idriche


PARTE II – CRITICITÀ REGIONALI E SICUREZZA INTERNAZIONALE
1. I DOSSIER DEL MEDIO ORIENTE .................................................................................. 65
    Crisi siriana e dinamiche d’area .................................................................................. 65
      • confronto militare e mediazione internazionale
             Riquadro 19 – i riflessi in Italia della crisi siriana
             Riquadro 20 – gli arsenali chimici della Siria e il contenzioso con
                           l’AIEA sul nucleare
      • ricadute in Libano e sicurezza di UNIFIL
      • la questione palestinese
      • le tensioni settarie in Iraq
             Riquadro 21 – l’attivismo di al Qaida in Iraq (AQI)
      • le proiezioni del PKK/Kongra Gel in territorio nazionale
    Lo scenario iraniano...................................................................................................... 71
      • il confronto interno all’establishment
      • il contenzioso con la Comunità internazionale
            Riquadro 22 – i programmi di Teheran nei settori nucleare e missilistico
            Riquadro 23 – la proliferazione nordcoreana


2. LE INCOGNITE DELLO SCENARIO AFGHANO-PAKISTANO ................................... 75
    L’evoluzione della situazione di sicurezza in Afghanistan .................................75
       • fragilità istituzionale e attivismo insorgente
             Riquadro 24 – le elezioni presidenziali afghane del 2014

    Il quadro pakistano .......................................................................................................77
       • la vitalità del panorama terroristico
       • il monitoraggio in territorio nazionale
       • la pressione migratoria
             Riquadro 25 – la direttrice migratoria orientale


SCENARI E TENDENZE: UNA SINTESI ............................................................................. 79




                                                                                                                               5
PREMESSA




I
         n presenza di tendenze trasfor-          so di diffusione delle dinamiche di potere,
         mative, discontinuità geo-poli-          materiale ed immateriale, appare destrut-
         tiche e persistenti elementi di          turata e riconducibile ad un’ampia gamma
         criticità a livello globale, la sfi-     di attori ostili, connotata da una pronun-
         da per l’intelligence italiana nel       ciata asimmetria, estesa nella sua proiezio-
corso del 2012 è stata quella – per usare         ne sino ad aggredire i reticoli connettivi del
un’espressione sintetica – di “affrontare il      sistema Paese nel suo complesso.
cambiamento con il cambiamento”.                       Questa tendenza ha così accentuato
                                                  uno scenario composito, nel quale mi-
                     Profondamente mutato         nacce “tradizionali” allo Stato si sono in-
una minaccia in
evoluzione       è, infatti, il panorama della    tersecate con fenomeni di rischio nuovi,
                 minaccia.                        spesso legati all’uso di tecnologie avanza-
                     L’inasprirsi della reces-    te, capaci di incidere profondamente sulla
sione economica che ha interessato l’euro-        continuità di funzioni e di interessi vitali
zona, specie nella sua periferia meridionale,     per il Paese, mettendo a rischio libertà
su una critica cintura di faglia con l’area di    fondamentali e la sicurezza di istituzioni,
instabilità geo-politica africana e mediorien-    imprese e famiglie.
tale, ha posto all’attenzione, con un’inedita          Dalla interazione di tali dinamiche ne è
carica di discontinuità rispetto al passato, le   discesa una significativa sollecitazione per
diversificate implicazioni di rischio sulla si-   il Sistema di informazione per la sicurezza
curezza del sistema Italia.                       della Repubblica (vds. riquadro 1) su molte-
     È, inoltre, cambiata in sé la minaccia       plici versanti, a partire da una sempre più
alla sicurezza che, in analogia con il proces-    strutturata integrazione della politica infor-



                                                                                            7
Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012




                                                                                     Riquadro 1
      IL SISTEMA DI INFORMAZIONE PER LA SICUREZZA DELLA REPUBBLICA
          Il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica è composto dai seguenti Or-
      gani e Autorità:
      • il Presidente del Consiglio dei Ministri, cui sono attribuite in via esclusiva l’alta direzione e
         la responsabilità generale della politica di informazione per la sicurezza;
      • l’Autorità Delegata, ove istituita. Il Presidente del Consiglio può infatti delegare a un Sotto-
         segretario o a un Ministro senza portafoglio (che non siano titolari di altre deleghe) funzioni
         che non gli sono attribuite in via esclusiva, specie in materia di coordinamento delle politi-
         che dell’informazione per la sicurezza;
      • il Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica (CISR), formato – oltre che
         dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dall’Autorità Delegata, ove istituita – dai Ministri
         degli Affari Esteri, dell’Interno, della Giustizia, dell’Economia e delle Finanze, dello Sviluppo
         Economico. Al Comitato è affidata l’elaborazione degli indirizzi generali e degli obiettivi
         fondamentali da perseguire nel quadro della politica dell’informazione per la sicurezza;
      • il Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS), organo di cui il Presidente del
         Consiglio dei Ministri e l’Autorità Delegata si avvalgono per l’esercizio delle loro competen-
         ze e per assicurare piena unitarietà nella programmazione della ricerca informativa, nelle
         analisi e nelle attività operative delle Agenzie;
      • l’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna (AISE), cui è affidato il compito di ricercare ed
         elaborare nei settori di competenza tutte le informazioni utili alla difesa dell’indipendenza,
         dell’integrità e della sicurezza della Repubblica dalle minacce provenienti dall’esterno;
      • l’Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna (AISI), cui è affidato il compito di ricercare ed
         elaborare nei settori di competenza tutte le informazioni utili a difendere la sicurezza inter-
         na della Repubblica e le istituzioni democratiche da ogni minaccia, da ogni attività eversiva
         e da ogni forma di aggressione criminale o terroristica.




mativa per la sicurezza quale componente                        La sfida è quella di conseguire efficacia,
essenziale dell’azione di salvaguardia dei                 modernizzazione e snellimento dei proces-
prioritari interessi nazionali, sino alla pre-             si secondo le linee di evoluzione tracciate
visione di un incisivo intervento di razio-                dalla legge di riforma del 2007 che proprio
nalizzazione degli assetti idoneo a liberare               nel 2012 ha conosciuto, per impulso del
risorse per la copertura delle nuove sfide                 Comitato Parlamentare per la Sicurezza
realizzando, nel contempo, significative                   della Repubblica (COPASIR) un significati-
economie funzionali e di costo.                            vo passaggio di “manutenzione” con l’ado-



  8
Premessa




                                                                             Riquadro 2
    LA LEGGE 7 AGOSTO 2012, N. 133
         La legge, presentata su iniziativa del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Re-
    pubblica (COPASIR) ed approvata all’unanimità in sede parlamentare, ha apportato, alla luce
    dell’esperienza maturata in 5 anni di vigenza, talune importanti modifiche alla legge di rifor-
    ma, senza peraltro alterarne il complessivo impianto. Tra gli aspetti più significativi:
    • l’attribuzione al comparto intelligence di nuove, specifiche competenze in materia di pro-
        tezione cibernetica e di sicurezza informatica;
    • il potenziamento delle funzioni di coordinamento del DIS, in un’ottica di valorizzazione dei
        compiti operativi delle Agenzie di intelligence;
    • il rafforzamento delle forme di vigilanza e di controllo politico esercitate dal COPASIR.
        Di rilievo, in particolare, la norma che rafforza il controllo politico sui casi di conferma
        dell’opposizione del segreto di Stato, prevedendo che il Presidente del Consiglio dei Mi-
        nistri non si debba limitare a comunicarne le ragioni essenziali al Comitato, ma debba
        anche fornire in una seduta segreta appositamente convocata il quadro informativo in suo
        possesso, idoneo a consentire all’Organo parlamentare l’esame di merito.




zione della legge 133 del 7 agosto (vds. ri-          economico-finanziaria e che postula, al co-
quadro 2).                                            spetto di fattori di rischio diffusi, una mag-
     In piena sintonia con gli orientamenti           giore cooperazione tra intelligence ed i vari
del COPASIR – le cui rafforzate funzioni              attori pubblici e privati, corroborata da una
consultive e di controllo politico si pongo-          partecipata cultura della sicurezza e da una
no a garanzia e legittimazione delle attività         sempre più diffusa percezione del ruolo e
del Comparto – si è dispiegata l’ampia ma-            delle funzioni di cui sono investiti i “Servizi
novra riorganizzativa, a regime dall’aprile           segreti” in difesa del Paese.
del 2013, che mira a consolidare il “pre-
sidio avanzato” dell’intelligence nazionale                La presente Relazione
potenziando le strutture di ricerca e di co-          opera una ricognizione             i grandi temi
                                                                                             del 2012
ordinamento ed affinando i moduli opera-              sull’evoluzione del quadro
tivi e di analisi.                                    della minaccia registrata nel
     Ciò in una fase che proprio sul piano            2012 con un’attenzione alle ricadute che da
dell’analisi attualizza l’esigenza di coniu-          esso sono promanate nei confronti del siste-
gare la dimensione securitaria con quella             ma Italia che viene posto al centro dell’ana-



                                                                                                       9
Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012




lisi dei vari fenomeni di rischio e dei relativi        stata rivolta alla dimensione cruciale delle
riflessi sui diversi piani di incidenza.                “tecnologie trasformative” con particolare
     Il filo della narrazione segue una traiet-         riguardo alla minaccia cibernetica.
toria “per cerchi concentrici” che ha voluto                 La multidimensionalità, l’asimmetria
conferire rilievo alle implicazioni della crisi         e la trasversalità di questo fenomeno sono
economica, che per ampiezza e portata ha                state affrontate nella loro prospettiva strate-
mostrato tratti storicamente rilevanti per              gica che unisce, fra gli altri, aspetti sistemi-
l’Italia, traducendosi in un generalizzato              ci quali la sicurezza e la funzionalità delle
arretramento di fondamentali valori ma-                 infrastrutture critiche e delle reti di comu-
croeconomici del Paese, in un diffuso disa-             nicazione, la tutela di società di primario
gio sociale, in segnali di sfiducia nell’avve-          interesse nazionale dal punto di vista eco-
nire in larghe fasce della popolazione.                 nomico e tecnologico, l’uso del web a fini
     Alla luce della congiuntura economica,             propagandistici, specie in riferimento al
vengono illustrati i principali indicatori di ri-       terrorismo d’ispirazione qaidista e alla sua
schio che le evidenze informative e d’analisi           influenza sui processi di radicalizzazione in
hanno fatto emergere con riguardo alle vul-             Italia e in Europa.
nerabilità del sistema economico-produttivo,                 Con riguardo agli scenari di instabili-
esposto a dinamiche di accesa competizione              tà, le tendenze al cambiamento che hanno
internazionale, a pratiche illegali di forte im-        continuato ad interessare la sponda sud
patto sull’erario e ai pervasivi inserimenti di         del Mediterraneo sono state affrontate in
matrice mafiosa nei tessuti economici locali,           prima battuta per il carattere di assoluta
così come ai tentativi di segno estremista volti        priorità che rivestono per l’Italia, ponen-
a strumentalizzare il disagio sociale.                  dosi quale insieme di rischi, ma anche di
     Ciò in un quadro di accresciuto con-               opportunità.
fronto fra attori nazionali che sempre più si                L’esigenza di mantenere e sviluppare
sono avvalsi di tutti gli strumenti a disposi-          ulteriormente forti legami con la regione
zione, compresi provvedimenti di agevola-               si è infatti dovuta confrontare con una fase
zione finanziaria e di defiscalizzazione, per           fluida – in termini di interessi economici
rafforzare le proprie capacità di protezione            e di sicurezza – che ha fatto registrare le
e promozione dei rispettivi sistemi Paese.              alterne vicende dei processi di transizione,
     L’intelligence è stata poi chiamata ad             “scelte di campo” ancora non definite, la
intervenire per contrastare manovre di                  presenza di nuovi attori a livello statuale e
spionaggio diretto, in Italia e all’estero,             non statuale, una forte competizione per
contro interessi nazionali, specie del com-             lo sfruttamento delle risorse energetiche
parto economico-scientifico.                            e, infine, diffusi fenomeni terroristici e
     La medesima prospettiva centrata sui               criminali suscettibili di riverberarsi diret-
profondi processi di cambiamento in atto è              tamente sull’Italia.



 10
Premessa




     Allargando la prospettiva di interesse,      supporto della stabilizzazione in Somalia e
la trattazione delle problematiche emerse         nella lotta alla pirateria; il Medio Oriente e
in questo “estero vicino” è stata connes-         la Penisola Araba, per la rilevanza di attori
sa all’arco di crisi in Medio Oriente e agli      e dinamiche del quadrante sotto il profilo
sviluppi nel quadrante afghano-pakistano          regionale e internazionale; i Balcani, per la
che, meno prossimi sul piano geografico,          radicata vitalità di istanze estremiste e feno-
assumono tuttavia rilievo, oltre che per la       meni criminali; l’Asia, per la centralità del
sicurezza dei nostri contingenti in area, per     teatro afghano e le criticità del quadrante
il potenziale impatto su equilibri geo-po-        centroasiatico e del subcontinente indiano;
litici sensibili, segnatamente in termini di      l’America meridionale, per le dinamiche
proiezioni terroristiche e di minaccia non        geo-strategiche e di sicurezza.
convenzionale.                                         Si intrecciano con gli sviluppi d’area
     Il documento si conclude con un capi-        molti dei fenomeni – quali la minaccia ai
tolo che, nel sintetizzare gli spunti valuta-     contingenti nazionali o la proliferazione
tivi svolti in ciascuna sezione, riepiloga in     delle armi di distruzione di massa – sui qua-
maniera prospettica le tendenze evolutive         li è stata centrata la programmazione infor-
dello scenario di minaccia e cambiamento          mativa del Governo.
con cui si è misurato il sistema Italia.               La lotta al terrorismo internaziona-
                                                  le, confermatasi come prioritario ambito
                      Il quadro d’intelligence    d’intervento per AISE ed AISI, si è inter-
gli obiettivi    delineato nella Relazione        secata con un impegno informativo verso
informativi
                 rappresenta il prodotto di       un ampio novero di contesti: dai circuiti
                 un approccio informativo e       di finanziamento alla propaganda radica-
d’analisi che si basa sugli indirizzi generali    le, specie di matrice qaidista, dalla pirate-
e sugli obiettivi fondamentali elaborati dal      ria al settore carcerario, dai traffici di armi
Comitato Interministeriale per la Sicurezza       e clandestini alle situazioni di instabilità
della Repubblica (CISR) ai sensi dell’arti-       politica più permeabili alle strumentaliz-
colo 5, comma 2, della legge 124/2007.            zazioni di stampo jihadista.
     In tale prospettiva, le indicazioni del           In parallelo, il fabbisogno informati-
CISR per il 2012 hanno sostanzialmente            vo in direzione della minaccia eversiva e
ribadito il quadro delle priorità ereditato       dell’attivismo antagonista radicale di di-
dalla precedente annualità, orientando la         verso segno non ha mancato di include-
ricerca informativa, quanto ai territori, ver-    re, oltre ai circuiti d’area e agli ambien-
so: il Nord Africa, per le molteplici variabi-    ti dell’estremismo marxista-leninista ed
li, politiche e di sicurezza, e per la pronun-    anarco-insurrezionalista, la stessa evoluzio-
ciata instabilità nel Sahel; il Corno d’Africa,   ne delle dinamiche conflittuali, specie nel
specie alla luce dell’impegno italiano a          mondo del lavoro.



                                                                                            11
Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012




     Le priorità indicate all’intelligence eco-        e composto dai Direttori degli Organismi
nomico-finanziaria hanno riguardato una                d’intelligence e da Dirigenti di Vertice del-
serie di fenomeni insidiosi e pervasivi, dal-          le Amministrazioni rappresentate in seno
le manovre in danno di aziende nazionali               al Comitato (Affari Esteri, Interno, Difesa,
alle infiltrazioni della criminalità organiz-          Giustizia, Economia e Finanze, Sviluppo
zata nel tessuto economico-produttivo. La              Economico) ha infatti concorso ad una
medesima prospettiva di tutela del sistema             puntuale declinazione delle esigenze cono-
Paese ha individuato tra i principali target           scitive del Governo, anche alla luce delle ri-
informativi la minaccia cibernetica e lo               sultanze, dei trend e delle “lezioni apprese”
spionaggio.                                            che hanno scandito l’attività informativa
     Il processo di definizione degli obietti-         nel precedente anno di riferimento.
vi informativi, da cui muove l’intero ciclo                 Questa attività anche nel corso del 2012
dell’intelligence (vds. grafico 1), si è giova-        ha cercato di corrispondere, in misura ef-
to, per il 2012, di un’innovativa procedura            ficace e tempestiva, alla sfida del cambia-
volta a favorire la più efficace interazione           mento che gli scenari interni ed internazio-
tra il comparto informativo e il CISR.                 nali hanno sensibilmente accelerato.
     Un apposito tavolo tecnico (poi istitu-
zionalizzato con compiti di attività istrut-                La trasversalità e l’inter-
toria, di approfondimento e di valutazio-              connessione dei fenomeni            le attività del
                                                                                               Comparto
ne anche con riferimento a specifiche                  che hanno caratterizzato
situazioni di crisi) operante presso il DIS            l’anno trascorso si sono ri-
                                                       flesse nei piani di ricerca elaborati dalle
                                                       Agenzie in attuazione delle linee d’indiriz-
       Ciclo dell’intelligence                         zo dettate dal CISR.
                                                            Progetti informativi enucleati su base
                                                       territoriale si sono infatti sviluppati secon-
                                                       do filoni spiccatamente multidisciplinari,
                                                       così come attività di ricerca focalizzate su
                                                       specifiche minacce hanno dovuto registra-
                                                       re un’ampiezza inedita sotto il profilo delle
                                                       realtà geografiche interessate.
                                                            La copiosa produzione informativa
                                                       delle Agenzie (vds. grafici 2 e 3) si è accom-
                                                       pagnata ad un ulteriore affinamento dei
                                                       criteri di gestione dei flussi informativi a
                                                       beneficio delle Autorità di Governo, che ha
                 Grafico 1.                            portato a canalizzare buona parte dei con-



 12
Premessa




                                    AISE
                 INFORMATIVE / ANALISI INVIATE A
               ENTI ISTITUZIONALI E FORZE DI POLIZIA
                            ANNO 2012




55,2% Aree geografiche                   35,4% Asia

22%    Terrorismo internazionale         32,2% Africa

 9%  Proliferazione delle armi           24,1% Medio Oriente e Penisola Araba
     di distruzione di massa
     Immigrazione clandestina
8,2% e tratta degli esseri umani          4,1%   Balcani ed Europa orientale

3,1% Minacce all’economia                 3,7%   Comunità Stati Indipendenti
     nazionale e al sistema Paese
1,6% Criminalità organizzata
     transnazionale                       0,4%   America meridionale

0,9% Spionaggio                           0,1%   Regione artica




                                    Grafico 2.




                                                                                13
Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012




                                                 AISI
                        INFORMATIVE / ANALISI INVIATE A
                      ENTI ISTITUZIONALI E FORZE DI POLIZIA
                                   ANNO 2012




                                                              31,4% Terrorismo internazionale

                                                              21,6% Estremismo interno

                                                              15,3% Minacce all’economia nazionale
                                                                    e al sistema Paese

                                                              14,1% Spionaggio

                                                              11,7% Criminalità organizzata

                                                               5,9% Immigrazione clandestina
                                                                    e tratta degli esseri umani




                                                Grafico 3.


tributi informativi delle Agenzie in moduli            apposita Commissione interorganismi ope-
comunicativi standardizzati, come nel caso             rante presso il DIS, ha conosciuto un’evolu-
del “bollettino” settimanale Focus, “tarato”           zione quanto a criteri e procedure, secon-
sulle esigenze informative dei Ministri ap-            do una linea di sempre più funzionale e
partenenti al CISR, cui è prioritariamente             coerente relazione tra obiettivi informativi
indirizzato, ma esteso ad un ampio novero              fissati dal CISR e risposta dell’intelligence.
di interlocutori istituzionali.                             In questo contesto, e alla luce di una
    Anche la verifica dello stato di attua-            congiuntura che ha sollecitato il massimo
zione del fabbisogno informativo – utile               sforzo organizzativo in termini di raziona-
strumento di monitoraggio gestionale e di              lizzazione e valorizzazione delle risorse, il
misurazione dell’ attività svolta – affidata ad        coordinamento dell’attività informativa e il



 14
Premessa




raccordo con le altre Amministrazioni han-           lo scambio informativo tra intelligence
no rappresentato momenti qualificanti e di           e Forze di polizia, nel quadro di un con-
effettivo valore aggiunto per la finalizzazio-       solidato rapporto cooperativo significa-
ne dell’impegno intelligence.                        tivamente testimoniato, tra l’altro, dal
     Tavoli ad hoc ed esercizi di concertazione      contributo assicurato da AISE e AISI in
hanno riguardato tanto il merito quanto il           seno al Comitato di Analisi Strategica
metodo dell’attività del Comparto. Ad esito          Antiterrorismo (CASA).
di un percorso di integrazione avviato con                Parte integrante e componente inelu-
la legge di riforma, la logica “di sistema” or-      dibile dell’azione del Comparto si è confer-
mai acquisita nell’ambito degli Organismi            mata la collaborazione internazionale, sul
informativi è andata permeando anche il              piano tattico-operativo come su quello stra-
rapporto funzionale con gli interlocutori            tegico. E’ andato consolidandosi, nel settore
istituzionali, profilando nuove opportunità          dell’analisi, un modulo di scambio che, per
per collaborazioni e scambi info-valutativi.         parte italiana, prevede il formato “integra-
     Nella duplice prospettiva di tutela della       to”, con rappresentanti cioè del DIS, dell’AI-
sicurezza nazionale e di supporto al sistema         SE e dell’AISI, utile anche ad esprimere il
Paese, le più significative evoluzioni hanno         valore aggiunto derivante dalla complemen-
interessato l’intelligence economico-finan-          tarietà tra le analisi settoriali delle Agenzie e
ziaria. In tale ambito, appositi tavoli di con-      l’analisi strategica del Dipartimento.
sultazione, arricchiti dall’approfondimento               Nei più qualificati consessi di collabora-
e dall’ampliamento delle relazioni anche             zione internazionale ha trovato conferma
con Enti esterni al Sistema, sono stati finaliz-     la rilevanza intelligence delle fonti aperte
zati, da un lato, ad acquisire l’accesso a patri-    (OSINT – Open Source Intelligence), anche
moni di conoscenza specialistica in grado di         qui sotto il profilo sia tattico che strategi-
supportare e valorizzare l’attività informati-       co. Pure in quest’ottica merita menzione
va e, dall’altro, a fornire riferimenti utili, sul   il progetto SPANCIP (Semantic Predictive
piano della sicurezza, a sostegno della inter-       Algorithm Network for Critical Infrastructure
nazionalizzazione del sistema Paese.                 Protection), finanziato dall’Unione Europea
     La strutturata collaborazione con il            e promosso dal DIS in partnership con un
Ministero degli Affari Esteri, operante su           Servizio collegato. Concluso in giugno, il
più piani e livelli, si è ulteriormente arric-       progetto ha consentito di sviluppare un in-
chita con la creazione di un esercizio per-          novativo modello di gestione, “lettura” ed
manente destinato a rafforzare le sinergie           elaborazione di dati provenienti dalle fonti
in chiave dinamica anche sul versante                aperte utile a fornire early warning a prote-
dell’analisi.                                        zione delle infrastrutture critiche.
     Sempre sul piano sistemico, sono sta-                L’evoluzione degli scenari di rischio,
te avviate iniziative intese a ottimizzare           all’interno come all’esterno dei confini na-



                                                                                                 15
Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012




zionali, ha confermato nel corso del 2012              l’innovativa previsione di un Master di 2°
il ruolo sempre più importante dell’intel-             livello in “Sicurezza delle informazioni ed
ligence per la sicurezza e per le stesse pro-          informazione strategica”. Nel medesimo
spettive di sviluppo del Paese. Circostanza,           contesto si collocano i proficui rapporti di
questa, che – al di là delle ristrettezze con-         collaborazione con l’Università capitolina
giunturali – impone di “investire” nell’in-            di Tor Vergata in materia di intelligence
telligence per entrambi i profili, stretta-            economico-finanziaria, tema sul quale, an-
mente interconnessi, della formazione e                che qui, è stato organizzato un Master di 2°
della diffusione e promozione della cultura            livello. E’ altresì di rilievo il proficuo parte-
della sicurezza.                                       nariato con il Campus Bio-Medico su temi
     In questa cornice, attesa la centralità           scientifici d’interesse informativo.
conferita all’outreach accademico, è stata                  Sul piano delle iniziative di stampo di-
approfondita la collaborazione con l’Uni-              vulgativo, è stato elaborato un glossario che
versità degli Studi di Roma Sapienza, tra-             spiega ai non “addetti ai lavori” termini e lo-
dottasi in una serie di iniziative volte a raf-        cuzioni maggiormente in uso nell’universo
forzare le capacità di risposta nazionale alla         intelligence. La pubblicazione – dal titolo
minaccia cibernetica e, più in generale, a             “Il linguaggio degli organismi informativi-
sviluppare formazione “ad orientamento                 Glossario intelligence” – è consultabile sul
intelligence”. Significativa, al riguardo, è           sito istituzionale www.sicurezzanazionale.gov.it




 16
Parte prima

IL SISTEMA PAESE
1. LA CRISI ECONOMICA NELLA
   PROSPETTIVA INTELLIGENCE




L’
                 acutizzarsi della crisi eco-   e nel contesto di acuite vulnerabilità del
                 nomica, che nel 2012 ha        nostro sistema Paese, spazi di incubazio-
                 registrato picchi di marca-    ne, attecchimento e moltiplicazione di
                 ta spiralizzazione, ha for-    fattori di rischio. Ciò sotto un triplice
temente caratterizzato l’evoluzione dello       profilo: l'azione aggressiva di gruppi este-
scenario interno. Ciò, in un contesto in-       ri che, con il supporto delle entità statuali
ternazionale ancora permeato, in talune         di riferimento, possono sviluppare mira-
aree, da fattori di volatilità.                 te strategie acquisitive di patrimoni indu-
    Il deterioramento dei principali indi-      striali, tecnologici e scientifici nazionali,
catori macroeconomici e, in particolare,        nonché di marchi storici del made in Italy
la recessione produttiva, il calo dei con-      a detrimento della competitività delle no-
sumi e l’aumento della disoccupazione           stre imprese strategiche; le opportunità
hanno colpito le imprese e le famiglie,         di infiltrazione della criminalità organiz-
acuendo il disagio sociale e l’incertezza       zata che, grazie alle ingenti disponibilità
per l’avvenire. Si tratta di una situazione     di capitali di provenienza illecita, mira a
di crisi che, per ampiezza e profondità,        finalizzare la presenza strutturata dei so-
presenta tratti storicamente rilevanti a        dalizi sul territorio in occasioni di investi-
livello domestico, come pure in ambito          mento nelle economie locali; la congerie
europeo.                                        di minacce che promanano dai circuiti
    Rispetto a questi scostamenti di am-        eversivi e dell’antagonismo estremista,
pia portata, l’attività di intelligence si è    che possono vedere nella crisi un’occasio-
concentrata sull’obiettivo di verificare,       ne di inveramento della loro propaganda
negli interstizi della conflittualità sociale   e spunti di mobilitazione e lotta.



                                                                                         19
Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012




VULNERABILITÀ E MINACCE                                 do di criticità. Ciò in dipendenza del rischio
ALL’ECONOMIA                                            di sostituzione, con operatori di riferimen-
                                                        to, delle aziende italiane attive nell’indotto
     L’inasprimento della congiuntura ha                industriale interessato dall’investimento
concorso ad accentuare l’esposizione a ri-              diretto ovvero proprietarie di tecnologie di
schi del tessuto economico-produttivo na-               nicchia, impiegate nei settori della difesa,
zionale, sollecitando l’attenzione informa-             dell'aerospazio e della sicurezza nazionali,
tiva verso un ampio ed eterogeneo spettro               come pure nella gestione di infrastrutture
di fenomeni che, come già rilevato nella                critiche del Paese.
Relazione dello scorso anno, appaiono in                     In tale contesto, che ha sollecitato
grado di riflettersi sulla sicurezza e sugli in-        l’adozione di una più stringente normativa
teressi nazionali anche quando non diretta-             (norme sulla cd. golden share, vds. riquadro
mente riferibili a progettualità ostili.                3), le evidenze raccolte hanno posto all’at-
                                                        tenzione quelle strategie di investimento
le partecipazioni     L’attività informativa ha         estero che, finalizzate al controllo di talune
estere tra       confermato il perdurante               imprese nazionali attive nel settore manifat-
opportunità e    interesse da parte di atto-            turiero, si sono tradotte nell’acquisizione
rischi
                 ri esteri nei confronti del            di marchi e brevetti, nell’accaparramento
                 comparto produttivo nazio-             di quote di mercato e, in un’ottica di con-
nale, specialmente delle Piccole e Medie                trazione dei costi, nella delocalizzazione
Imprese (PMI), colpito dal prolungato sta-              dei siti produttivi ovvero nel trasferimento
to di crisi che ha sensibilmente ridotto tan-           oltreconfine dei centri decisionali. In ciò
to lo spazio di accesso al credito quanto i             beneficiando, talvolta, di mirate politiche
margini di redditività.                                 di agevolazione fiscale ed amministrativa.
     L’attenzione dell’intelligence si è pre-                È stata confermata, nel corso dell’anno,
valentemente appuntata sulla natura dei                 la persistente politica di penetrazione specie
singoli investimenti, per verificare se gli             nel settore energetico, favorita dalla sussi-
stessi siano dettati da meri intenti speculati-         stenza di vulnerabilità sistemiche sul ver-
vi o da strategie di sottrazione di know-how e          sante degli approvvigionamenti petroliferi.
di svuotamento tecnologico delle imprese,               L’espansionismo nel down-stream ha eviden-
con effetti depressivi sul tessuto produttivo           ziato specifici rischi per la piazza nazionale,
e sui livelli occupazionali.                            in quanto taluni operatori stranieri attivi in
     In tal senso, alcune manovre di acqui-             Italia, grazie ad una posizione dominante
sizione effettuate da gruppi stranieri se, da           sul versante dell’up-stream, hanno la possibi-
una parte, fanno registrare vantaggi imme-              lità di integrare verticalmente il proprio ci-
diati attraverso l’iniezione di capitali freschi,       clo produttivo, incrementando le economie
dall’altra sono apportatrici nel medio perio-           di scala e la capacità di influenzare i mercati.



  20
Parte I. Il Sistema paese – La crisi economica nella prospettiva intelligence




    È andato consolidandosi, inoltre, l’in-               to l'importanza delle informazioni relative
teresse straniero nel settore delle energie               alle innovazioni industriali, ai dati com-
rinnovabili, della logistica aeroportuale,                merciali e a quelli finanziari, che costitui-
del turismo, dell’agroalimentare, dell’in-                scono il vero discriminante concorrenziale
novazione tecnologica e del tessile.                      delle imprese nell’attuale scenario, fluido
    Secondo le indicazioni raccolte, la                   e globalizzato, sempre più esposto agli ap-
presenza asiatica si sta ulteriormente svi-               petiti anche dei circuiti illegali.
luppando in settori emergenti, come il                         Nell’ambito dell’iter finalizzato alle ope-
fotovoltaico, e di rilievo strategico, quali              razioni di acquisizione, fusione e/o partner-
le telecomunicazioni e le infrastrutture                  ship, quali quelle di “due diligence”, le aziende
logistiche, mentre Paesi del Golfo Persico                nazionali, come già rilevato nella Relazione
appaiono interessati ad aziende nazionali                 del 2011, possono risultare maggiormente
operanti principalmente nei campi del tu-                 esposte a dispersioni informative di dati sen-
rismo, dell’immobiliare e del lusso.                      sibili, attestati per lo più nel “cyberspazio”.



                      Lo sviluppo tecnologico                 Sul fronte della tutela le anomalie nei
lo spionaggio
industriale
                 e la dimensione di ipercom-              del sistema bancario e finan- circuiti bancari e
                 petizione hanno accentua-                ziario nazionale, l’attività           finanziari




                                                                                   Riquadro 3

      LE NUOVE NORME SULLA CD. GOLDEN SHARE
           Una chiara testimonianza dell’attenzione riservata dal Legislatore alla tutela del sistema
      Paese è fornita dal decreto legge n. 21/2012, convertito dalla legge 11 maggio 2012, n. 56,
      concernente l’attribuzione al Governo di poteri speciali sugli assetti societari nei settori della
      difesa e della sicurezza nazionale, nonché in quelli dell’energia, dei trasporti e delle comu-
      nicazioni.
           Per la prima categoria di imprese, il parametro di riferimento per l’esercizio dei poteri
      speciali è costituito dall’idoneità dell’investimento o dell’acquisizione societaria a rappresen-
      tare minaccia di un grave pregiudizio agli interessi essenziali della difesa e della sicurezza
      nazionale. Per la seconda, la valutazione cade invece sull’idoneità dell’acquisizione estera,
      ove proveniente da investitori non appartenenti a Paesi UE, a costituire una minaccia per gli
      interessi pubblici relativi alla sicurezza e al funzionamento delle reti e degli impianti e alla
      continuità degli approvvigionamenti.




                                                                                                           21
Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012




svolta ha continuato a far emergere indica-             appare dettata da finalità politico-egemoni-
tori di rischio in relazione alla costituzione          che o di influenza, piuttosto che da priorità
di taluni istituti per la opacità dei capitali          di ordine economico in senso stretto.
apportati e dei requisiti degli amministra-                  Il perdurante stato di illiquidità, la
tori, all’allargamento dell’azionariato con             stretta creditizia e la crisi del sistema del-
l’ingresso di nuovi soci dal profilo ambiguo            le garanzie, amplificati dall’incremento
ed alla distorta gestione del credito da par-           dell’incidenza delle sofferenze e da un peg-
te di esponenti aziendali sleali.                       gioramento della qualità del credito, han-
     Per quanto attiene alle banche a vo-               no incentivato condotte illegali nei circuiti
cazione prettamente locale, a fronte delle              bancari e finanziari stranieri. In questo qua-
difficoltà di reperimento delle necessarie              dro si colloca il fenomeno relativo all’emis-
provviste finanziarie, si è rilevato il per-            sione di fideiussioni false o contraffatte a
durante rischio che i capitali disponibili              beneficio di soggetti che le utilizzerebbero,
facciano riferimento, a vario titolo, ad am-            strumentalmente, nell’esercizio delle pro-
bienti criminali o abbiano comunque pro-                prie attività imprenditoriali.
venienza illecita.                                           Un’attività informativa mirata è stata svol-
     Si è guardato con attenzione, inoltre,             ta, inoltre, in direzione di violazioni tributarie
alla nascita delle prime filiali di banche asia-        poste in essere a livello internazionale tanto
tiche che, rivolte oggi principalmente ai pro-          nel campo della tassazione propria delle ope-
pri connazionali residenti in Italia, possono           razioni di trading e delle altre imposte indi-
costituire la premessa all’ampliamento della            rette, quanto in quello delle imposte dirette.
concorrenza allogena nel nostro Paese, con                   In tal senso, i settori maggiormente
rischi di erosione di importanti quote di               esposti sono risultati quelli del commercio
mercato per gli operatori nazionali.                    internazionale di alimentari e delle impor-
     In linea con la tendenza degli ultimi              tazioni di capi di abbigliamento.
anni, particolare interesse informativo è sta-               Il fenomeno dell’evasione fiscale ha
to rivestito dai Fondi sovrani – costituiti dalle       toccato anche il comparto degli investi-
Autorità di Governo di diversi Paesi al fine di         menti sul territorio nazionale nel settore
gestire grandi masse di disponibilità finanzia-         delle energie rinnovabili, attraverso il so-
ria, nella maggior parte originata da surplus           vradimensionamento dei costi inerenti
di bilancio – in termini sia di opportunità,            alla progettazione ed alla realizzazione di
specie per reperire liquidità per il nostro si-         impianti fotovoltaici nella prospettiva di
stema Paese nell’attuale difficile congiuntu-           schermare i risultati economici conseguiti
ra, sia di rischio. A questo proposito, riman-          nonché di realizzare trasferimenti di in-
gono attuali le preoccupazioni circa il reale           genti capitali all’estero.
utilizzo di tali veicoli finanziari da parte di              Nella perdurante congiuntura economi-
taluni Governi di riferimento, la cui strategia         ca negativa, si è rilevato il ricorso a metodolo-



 22
Parte I. Il Sistema paese – La crisi economica nella prospettiva intelligence




gie elusive e di evasione sempre più sofistica-
te per l'esportazione di capitali oltreconfine.                                       Riquadro 4
Nel contempo, sul piano interno, a fronte di
crescenti fabbisogni di immediata liquidità
                                                                I TRASFERIMENTI DI FONDI A MEZZO
da parte di alcuni ceti sociali, appare merite-
                                                                SMS
vole di attenzione la diffusione, a ritmo soste-
                                                                     Nel quadro delle opzioni alternative
nuto, di punti di acquisto di metalli preziosi
                                                                al sistema bancario nella movimenta-
che possono talora risultare funzionali ad in-
                                                                zione di fondi, sono emerse all’attenzio-
filtrazioni criminali a scopo di riciclaggio.
                                                                ne modalità di trasferimento di valuta a
                                                                mezzo SMS inviati attraverso normali
                       Specifico rilievo infor-                 cellulari, previa creazione di appositi
il finanziamento   mativo ha continuato a rive-                  account (phone account) presso com-
al terrorismo
                  stire il contrasto al finanzia-               pagnie telefoniche collegate con ban-
                  mento del terrorismo, con                     che convenzionate e/o società finan-
                  riguardo all’individuazione                   ziarie.
di attività dirette alla raccolta di fondi de-                       Il sistema, già operativo in diversi
stinati al sostegno di organizzazioni o grup-                   Paesi quali l’Afghanistan, il Pakistan e
pi che potrebbero favorire o alimentare la                      la Somalia, permette il trasferimento di
nascita e la diffusione di ideologie eversive                   somme di denaro mediante la semplice
e/o terroristiche. In territorio nazionale,                     trasmissione di un SMS dal cellulare del
l’attenzione è stata focalizzata sui flussi fi-                 mittente a quello del destinatario che, in
                                                                tal modo, si vede accreditare la somma
nanziari movimentati da soggetti presenti
                                                                indicata all’interno del messaggio.
in Italia specie attraverso:
                                                                     La semplicità del sistema e la di-
• pratiche di trasferimento alternative a
                                                                screzione dell’operazione potrebbero
     quella bancaria (vds. riquadro 4) quali,
                                                                trasformare questo strumento in un
     in particolare, il sistematico ricorso al
                                                                canale privilegiato di trasferimento di
     trasferimento di valuta “al seguito” at-
                                                                fondi per attività illecite.
     traverso le dogane aeroportuali;
• operazioni finanziarie sul nostro terri-
     torio che hanno manifestato profili di
     anomalia in relazione sia alle vigenti
     restrizioni in campo economico sia al                •    attività commerciali e money transfer, ge-
     possibile finanziamento di soggetti con-                  stiti da cittadini extracomunitari dediti
     tigui all’estremismo islamico;                            al trasferimento clandestino di valuta,
• movimentazioni dei flussi finanziari                         all’immigrazione clandestina e allo
     effettuati con mezzi di pagamento elet-                   spaccio di sostanze stupefacenti.
     tronici (carte prepagate);



                                                                                                             23
Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012




                    L’opacità delle ope-                       In ambito nazionale, la
le proiezioni                                                                               le infiltrazioni
criminali nelle
                razioni economico-finan-                  minaccia più insidiosa per della criminalità
piazze estere   ziarie, spesso agevolata                  il tessuto economico-pro-           organizzata
                dalla mancata armonizza-                  duttivo resta l’infiltrazione
                zione normativa fra i vari                della criminalità organizza-
Paesi interessati, si è accompagnata ad                   ta di stampo mafioso, sempre più pervasiva
accentuate proiezioni criminali nei cir-                  su tutto il territorio nazionale.
cuiti economico-finanziari internaziona-                       Secondo le indicazioni raccolte, i grup-
li. L’attività svolta ha confermato come                  pi criminali continuano a ricercare contatti
l’ingente quantità di capitali illeciti in                collusivi nell’ambito dell’Amministrazione
circolazione induca le organizzazioni cri-                Pubblica, funzionali ad assicurarsi canali di
minali che ne hanno la disponibilità a                    interlocuzione privilegiati in grado di age-
programmare e realizzare iniziative com-                  volare il perseguimento dei loro obiettivi
plesse, di caratura manageriale, volte alla               economici e strategici, quali il controllo
dissimulazione della provenienza illecita                 di interi settori di mercato e il condizio-
dei proventi per la successiva reintrodu-                 namento dei processi decisionali, specie a
zione nell’economia legale.                               livello locale.




                                                                                   Riquadro 5

         L’AGGIRAMENTO DELLA NORMATIVA ANTIMAFIA NEL SETTORE PUBBLICO
             L’esigenza di infiltrarsi efficacemente ove vi siano flussi di finanziamenti pubblici spin-
         ge le consorterie a ricercare sempre nuove modalità per aggirare i controlli di legalità,
         soprattutto riguardo alle certificazioni antimafia e alle attività interdittive. Ciò avviene in
         particolare attraverso:
         • trasferimenti strumentali delle sedi legali delle società a “rischio interdizione” in modo
            da rendere difficoltosa l’attività di verifica;
         • acquisizione del controllo, anche tramite pratiche usurarie, di aziende sane da utilizzare
            per partecipare a gare pubbliche;
         • presentazione di offerte “concordate” sulla base di accordi spartitori tra imprese, ri-
            correndo al sistema dell’assegnazione del punteggio tecnico per gli appalti aggiudicati
            con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, riuscendo in tal modo a
            superare la concorrenza di aziende strutturalmente ed economicamente più solide, ma
            estranee ai circuiti di condizionamento criminale.




  24
Parte I. Il Sistema paese – La crisi economica nella prospettiva intelligence




     Crescenti profili di rischio si sono regi-           infrastrutturali e finanziari afferenti:
strati in relazione ai frequenti casi di rappor-          • grandi opere di edilizia pubblica, in
ti strutturati tra gruppi criminali di diversa                 specie nella riqualificazione della rete
matrice (specie tra cosche ‘ndranghetiste,                     stradale/autostradale e ferroviaria;
cartello casalese e Cosa Nostra), spesso nel              • l’EXPO milanese del 2015;
contesto di ampi network relazionali com-                 • il settore delle energie rinnovabili.
prendenti ambiti imprenditoriali e profes-                     Nel contesto della gestione dei beni se-
sionali (legali, commerciali, finanziari), am-            questrati o confiscati, ambito sempre più
ministratori locali ed istituti di credito.               rilevante in quanto strettamente connesso
     L’accentuata mobilità territoriale dei               all’intensificazione dei successi investigativi
sodalizi consente loro di inserirsi ormai age-            e all’incremento dei provvedimenti giudizia-
volmente in circuiti collusivi in grado di sof-           ri cautelari, le organizzazioni criminali – in
focare l’imprenditoria sana ed inquinare le               un’ottica funzionale alle dinamiche associa-
iniziative di sviluppo, anche attraverso l’ag-            tive delle rispettive aggregazioni (vds. riqua-
giramento della normativa antimafia sugli                 dro 6) – cercano di contrapporre allo Stato
appalti (vds. riquadro 5). Rischi in tal senso            una strategia di sterilizzazione degli effetti
possono emergere nel quadro di progetti                   delle misure adottate. Ciò, mediante inter-




                                                                                   Riquadro 6
    LE DINAMICHE ASSOCIATIVE DELLO SCENARIO CRIMINALE NAZIONALE
       In base alle indicazioni raccolte dall’AISI:
    • Cosa Nostra evidenzia, specie nella Sicilia occidentale, crescenti difficoltà nel riproporre
      la tradizionale strutturazione centralistica e verticistica, anche se recenti scarcerazioni di
      esponenti di famiglie “storiche” starebbero contribuendo a rivitalizzare la spinta riorganiz-
      zativa.
      A fronte della grave crisi economica e della disponibilità degli operatori a denunciare i ta-
      glieggiamenti, Cosa Nostra non sembra intenzionata a desistere dal controllo del territorio,
      privilegiando sempre più attività di stampo predatorio, specie rapine e narcotraffico.
      Si mantengono precarie le relazioni tra le componenti mafiose delle diverse province. In
      particolare:
      – nel Trapanese, il boss latitante Messina Denaro, pur rivestendo un ruolo di indiscusso
           riferimento carismatico, deve fronteggiare una sempre più difficile latitanza;
      – nell’Agrigentino, recenti importanti attività di polizia hanno disarticolato i livelli apicali
           provinciali, responsabili dei collegamenti con le province trapanese e palermitana, co-




                                                                                                         25
Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012




        stringendo le componenti locali ad avviare una fase di revisione strutturale;
   – nel Catanese, nonostante la scomparsa di esponenti di primo piano, la locale famiglia
        mafiosa continua ad imporre la propria primazia per la fitta e diffusa rete operativa di
        cui dispone a livello cittadino e provinciale;
 • la ’ndrangheta potrebbe avviare un processo di aggiornamento dei modelli organizzativi,
   gerarchici e gestionali per renderli meno vulnerabili all’azione investigativa e alle scelte
   collaborative. Permane la centralità della ‘ndrangheta reggina, nonostante gli arresti eccel-
   lenti (tra gli altri quello di Domenico Condello), nell’elaborazione di forme di controllo del
   territorio e di infiltrazione collusiva nella Pubblica Amministrazione, sia nell’area di origine
   sia nelle regioni di proiezione.
   Si registra un crescente attivismo crimino-economico dei sodalizi del Crotonese, scenario
   provinciale assurto a vero e proprio laboratorio di strategie coese tra cosche, volte a favori-
   re la gestione condivisa degli interessi più remunerativi e lo sviluppo di solide reti collusive,
   anche nelle aree di proiezione.
   L’attività d’intelligence ha evidenziato una sempre più marcata tendenza della ‘ndrangheta
   a proiettarsi all’estero, in Paesi europei ed extraeuropei, con investimenti e interessi eco-
   nomici in settori sempre più diversificati (edilizia pubblica e privata, ristorazione, turistico-
   alberghiero, rifiuti, energie rinnovabili, gioco);
 • la camorra partenopea appare connotata dalla crescente precarizzazione degli assetti cla-
   nici che, specie a Napoli nord, sta alimentando conflittualità violente per l’assunzione del
   controllo delle piazze di spaccio. La carenza di leadership e i vuoti di potere determinatisi
   a seguito di arresti, condanne e omicidi appaiono favorire tale instabilità, lasciando spazi
   all’ascesa di nuove leve aggressive ed ambiziose ma prive di capacità strategica.
   La camorra casalese, nonostante le importanti e destabilizzanti attività di contrasto, si
   conferma dotata di risorse umane, forza militare e capacità collusiva e di condizionamento
   tali da assicurare la persistente operatività nelle aree di origine e in quelle di proiezione, tra
   cui Emilia Romagna, Toscana e basso Lazio;
 • la criminalità pugliese si conferma frammentata. A Bari, le tensioni conflittuali tra i prin-
   cipali sodalizi in competizione per il recupero dell’egemonia sulle aree metropolitane, già
   delineate nella Relazione 2011, appaiono destinate a subire ulteriori future escalation.
   Nel Salentino le componenti riferibili alla Sacra Corona Unita brindisina e leccese appaio-
   no tuttora in fase di ristrutturazione a seguito dell’incessante attività di polizia: appaiono
   tuttavia crescenti i profili collusivi rispetto ai locali circuiti amministrativi e la capacità di
   condizionamento del tessuto produttivo.
   Il contesto foggiano è connotato da una complessa instabilità all’interno della "Società
   Foggiana" che ha fatto registrare omicidi “eccellenti” e potrebbe essere prodromica di
   nuove conflittualità violente.




26
Parte I. Il Sistema paese – La crisi economica nella prospettiva intelligence




venti sia sui beni in questione, con azioni di           dai tradizionali ambiti criminogeni a più
“revenge mafiosa” volte alla “anemizzazione”             strutturati contesti economico-finanziari.
delle aziende e al loro isolamento sociale ed            Con un elevato profilo imprenditoriale
economico, sia sugli attori coinvolti, attra-            e commerciale, favorito dal frequente ri-
verso il loro condizionamento.                           corso a pratiche illegali, tali formazioni si
     In tali casi, i sodalizi conseguono il              mostrano più attive nei circuiti di produ-
duplice effetto di annullare l’efficacia                 zione, di trasferimento e di distribuzione
del provvedimento cautelare e di potersi                 delle merci contraffatte o di contrabban-
riproporre nel mercato legale. La conse-                 do sui mercati nazionali – dove si riscon-
guente partecipazione a gare di appalto                  trano progressive interazioni con elemen-
di società in amministrazione giudiziaria,               ti della criminalità organizzata italiana
solo formalmente scevre da infiltrazioni                 – e comunitari.
mafiose, ha peraltro una forte ricaduta                       Nella sistematica ricerca di un’afferma-
sul locale contesto socio-economico per-                 zione economica e sociale in seno alla dia-
ché produce un esponenziale effetto de-                  spora, i circuiti criminali cinesi appaiono
legittimante.                                            sempre più interessati al controllo sia delle
     Nell’ambito della criminalità stranie-              attività commerciali sia delle reti finanzia-
ra operante in Italia (vds. riquadro 7), la              rie informali utilizzate per il trasferimento
minaccia proveniente dai sodalizi cinesi,                delle rimesse dei migranti e dei proventi il-
in particolare, sta evolvendo rapidamente                leciti in madrepatria.


                                                                                  Riquadro 7
      CRIMINALITÀ ORGANIZZATA STRANIERA IN TERRITORIO NAZIONALE – ASPETTI EVOLUTIVI
          L’attività informativa ha confermato la progressiva affermazione, nelle principali aree
      metropolitane, di articolate aggregazioni giovanili banditesche di matrice cinese e sudame-
      ricana, alimentate dal crescente bacino di giovani connazionali emarginati e disoccupati.
          Le bande asiatiche gestiscono attività illecite incentrate soprattutto sul traffico di dro-
      ghe sintetiche, sullo sfruttamento sessuale e sul controllo del gioco d’azzardo e delle estor-
      sioni, avvalendosi anche dei consolidati rapporti con altri circuiti presenti nei Paesi del nord
      e del centro Europa.
          Le gang latino-americane, invece, appaiono risolute ad imporre il controllo del territorio
      e delle attività illecite in seno alle diaspore di riferimento ed hanno dato luogo a violente
      contrapposizioni a Genova, Milano e Perugia. Nel corso dell’anno si sono delineati progressivi
      rapporti con analoghe ma più strutturate formazioni presenti in Europa e in madrepatria, in




                                                                                                         27
Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012




      grado di veicolare sul territorio nazionale disegni criminali di maggior respiro, sebbene
      sempre legati al controllo delle attività all’interno delle diaspore sudamericane.
           Sono state all’attenzione dell’attività informativa, inoltre, le organizzazioni etniche di
      matrice balcanica, che appaiono dotate di un marcato profilo paramilitare e di elevati livelli
      di efficienza e di aggressività nei settori del narcotraffico, dell’immigrazione clandestina,
      del traffico di esseri umani, dello sfruttamento della prostituzione, del riciclaggio e del gioco
      d’azzardo. Potendo beneficiare di un discreto livello di radicamento nel tessuto sociale,
      sono da tempo protagoniste di un trend evolutivo che ha permesso loro sia di instaurare
      rapporti di collaborazione con organizzazioni autoctone ed esogene già operanti in Italia,
      sia di rendersi autonome nella gestione dei traffici illeciti.
           La criminalità russofona è apparsa in rapida espansione dimostrandosi in grado di
      esercitare un forte controllo sulle attività illegali delle diaspore di matrice est-europea e di
      effettuare mirati e cospicui investimenti ai fini di riciclaggio anche nel nostro Paese.
           Quanto alla criminalità di origine africana stanziata sul territorio nazionale, impegnata
      per lo più in attività legate al traffico di sostanze stupefacenti, questa si caratterizza per
      la consolidata presenza di strutturate formazioni maghrebine, soprattutto nelle aree del
      nord e del centro Italia, oltre che per l’emersione di gruppi criminali provenienti dal Corno
      d’Africa che in talune piazze del Settentrione stanno penetrando il mercato dello spaccio
      anche in sovrapposizione ai più radicati sodalizi maghrebini.
           I network criminali transnazionali nigeriani, beneficiando di importanti ramificazioni a
      livello internazionale e, in talune aree meridionali, in collaborazione con consorterie crimi-
      nali autoctone, specie nell’area campana e in Sicilia, mantengono inalterato il dinamismo
      nel traffico degli stupefacenti, oltre che nello sfruttamento della prostituzione, nel traffico di
      esseri umani e nella falsificazione documentale.




DISAGIO SOCIALE E                                           Non sono mancate, tuttavia, proteste
STRUMENTALIZZAZIONI ESTREMISTE                          spontanee a carattere territoriale e/o set-
                                                        toriale, espressione del disagio di alcune
proteste
                    Nel clima di allarme                categorie, tra le quali particolare spessore
spontanee e     sociale legato alla difficile           ha assunto, nei primi mesi dell’anno, la
campagne di     congiuntura economica, lo               mobilitazione degli autotrasportatori in-
lotta
                scenario interno, all’atten-            nescata in Sicilia da gruppi portatori degli
                zione informativa dell’AISI,            interessi della piccola proprietà agricola e
non ha evidenziato nel corso del 2012 i pro-            produttiva.
fili di un conflitto strutturato, virulento e               La protesta, estesasi rapidamente in
generalizzato.                                          gran parte del territorio nazionale, ha de-



 28
Parte I. Il Sistema paese – La crisi economica nella prospettiva intelligence




terminato pesanti conseguenze sui collega-               con il ricorso a forme eclatanti di lotta, a
menti e sulla distribuzione di beni e servi-             livello individuale o collettivo, nell’intento
zi, suscitando l’interesse sia di formazioni             di ottenere massima visibilità mediatica per
della destra estrema sia dell’antagonismo                raggiungere in tempi brevi e senza inter-
di sinistra fautore della pratica dei blocchi            mediazioni i risultati auspicati.
ad oltranza in “luoghi strategici”, ritenuta                  Analoghi timori sono andati inoltre
pagante sul piano della visibilità.                      estendendosi, come conseguenza della no-
     Un rilievo emblematico ha inoltre rive-             tevole eco suscitata dalle misure in materia
stito la campagna contro le attività di riscos-          di contenimento della spesa, al settore dei
sione di Equitalia che ha fatto registrare un            dipendenti pubblici.
significativo innalzamento nei toni e nel                     In assenza di segnali di un’inversio-
livello della contestazione, con il ripetersi            ne del ciclo congiunturale, l’incremento
di azioni di stampo intimidatorio ed ini-                delle difficoltà occupazionali e delle situa-
ziative dimostrative nei confronti di sedi e             zioni di crisi aziendale potrebbe minare
rappresentanti della società di riscossione,             progressivamente la fiducia dei lavoratori
assurta a simbolo della crisi economica e                nelle rappresentanze sindacali, alimentare
delle politiche governative ritenute “vessa-             la spontaneità rivendicativa ed innalzare la
torie” in tema fiscale. Gli episodi, maturati            tensione sociale, offrendo nuove opportu-
negli ambienti più diversificati, sostanziano            nità di inserimento ai gruppi dell’antago-
una forma di protesta di particolare radica-             nismo, già territorialmente organizzati per
lità che accomuna trasversalmente diverse                intercettare il dissenso e incanalarlo verso
espressioni del dissenso antagonista, for-               ambiti di elevata conflittualità.
mazioni eversive e gruppi clandestini, ma                     Nel quadro descritto, ad avviso
anche soggetti non ideologizzati spinti da               dell’Agenzia interna, si prospetta il ri-
motivazioni personali.                                   schio di un’intensificazione delle conte-
     Sul versante occupazionale, pur a fron-             stazioni nei confronti di esponenti del
te di contenziosi e vertenze in rilevanti poli           Governo e personalità di rilievo istitu-
industriali, il massiccio ricorso agli am-               zionale, nonché rappresentanti di partiti
mortizzatori sociali ha contribuito, in linea            politici e sindacati considerati non suffi-
generale, a contenere le tensioni anche                  cientemente impegnati nella difesa dei
in quei contesti nei quali la crisi si è ma-             bisogni emergenti.
nifestata con maggiore intensità come, ad                     Le ripercussioni della crisi finanziaria e
esempio, nella piccola e media imprendi-                 le trasformazioni che stanno interessando,
toria. Nella seconda parte dell’anno, tutta-             in particolare, il mondo del lavoro e il con-
via, le proteste e le preoccupazioni per una             testo sociale hanno continuato a catalizza-
possibile perdita del posto di lavoro hanno              re l’attenzione del fronte antagonista. Nel
assunto toni di crescente determinazione,                tentativo di superare divergenze e fram-



                                                                                                   29
Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012




mentazioni che ancora penalizzano l’atti-              dell’ordine, valsi a ribadire come l’opposi-
vità del movimento, le varie componenti                zione al progetto costituisca un focolaio di
hanno manifestato una rinnovata disponi-               tensione nel contesto nazionale.
bilità al confronto, individuando una con-                  Un ruolo trainante rivestono le frange
vergente linea d’intervento nell’opposizio-            anarco-insurrezionaliste, principali protago-
ne alla manovra di risanamento intrapresa              niste delle azioni radicali nella Valle, determi-
dall’Esecutivo.                                        nate ad alimentare la protesta contro la TAV
     Pur sulla base di differenti impostazioni         superandone i limiti localistici per diffondere
ideologiche e strategie d’intervento, si è ri-         il “conflitto” nei territori. Ulteriori fermenti
levata la comune determinazione ad avvia-              di lotta si registrano contro la linea Verona-
re percorsi generali di lotta, focalizzati sui         Brennero, in Trentino Alto Adige, e la tratta
principi cardine del rifiuto del debito e della        Genova-Milano, nell’ambito del progetto de-
difesa dei beni comuni, ritenuti in grado di           nominato Terzo Valico per la linea Genova-
intercettare ad ampio raggio il consenso               Rotterdam. Ciò a testimonianza di una con-
popolare.                                              taminazione dello schema contestativo anche
     In prospettiva persiste, comunque, il ri-         in relazione ad altri interventi infrastrutturali
schio che un eventuale aggravamento dello              che interessano il Paese.
scenario congiunturale, elevando i senti-                   Si è confermato il ricorso ad azioni con-
menti di allarme nella popolazione, possa              tinue ma di “bassa intensità”, secondo una
costituire fattore di aggregazione e genera-           prassi (cd. strategia di logoramento) rite-
lizzazione del dissenso, favorendo l’azione            nuta cautelativa per gli antagonisti ma for-
delle frange antagoniste che mirano alla               temente onerosa per l’azione di contrasto.
radicalizzazione dell’offensiva sociale.                    Anche la protesta studentesca ha fatto
     Dinamiche violente hanno continua-                registrare momenti di particolare tensione,
to a caratterizzare la mobilitazione contro            con disordini e scontri nel corso di manife-
l’Alta Velocità in Val di Susa, assurta negli          stazioni di piazza, specie in occasione della
ambienti antagonisti a modello esemplare               ripresa autunnale. Il movimento è parso
di lotta per metodologia ed efficacia.                 impegnato ad ampio raggio, sia in relazio-
     La protesta, già connotata in chiave              ne alle problematiche di specifico interesse
ambientalista e antigovernativa, ha assunto            del settore, come il rincaro delle tasse uni-
infatti anche una specifica valenza nell’ot-           versitarie e i tagli all’istruzione, sia sui temi
tica antirepressiva, a seguito dei numerosi            – strettamente connessi alla crisi economi-
arresti di attivisti NO TAV.                           ca – del disagio giovanile e della mancanza
     Nel corso dell’anno si sono susseguite            di prospettive occupazionali. In tale con-
fasi di particolare dinamismo, con il mol-             testo, si sono riproposte, a sviluppo di un
tiplicarsi degli episodi di conflittualità,            trend che appare destinato a consolidarsi,
sfociati anche in gravi scontri con le Forze           le sinergie tra gli ambienti studenteschi, i



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Parte I. Il Sistema paese – La crisi economica nella prospettiva intelligence




lavoratori e le fasce del disagio sociale, con                Nell’ambito delle strategie operative
l’obiettivo di ampliare la visibilità ed il por-         adottate dai gruppi più rappresentativi, si
tato rivendicativo delle mobilitazioni.                  è confermata l’attenzione ai profili comu-
     Dopo una fase di relativa stasi operativa,          nicativi, con particolare riguardo all’uso
si sono evidenziati segnali di rilancio della            del web (social network, blog, etc.), funzio-
campagna antimperialista/antimilitarista,                nale anche a svecchiare l’immagine del
anch’essa in grado di favorire convergenze               movimento.
in chiave antisistema tra le componenti an-                   In prospettiva, è ipotizzabile un’intensi-
tagoniste nonché di saldare la protesta con              ficazione dell’impegno dell’area dell’estre-
quella dei vari “comitati popolari” impe-                ma destra sul sociale, cui potrebbe accom-
gnati, in una prospettiva prettamente am-                pagnarsi una possibile recrudescenza della
bientalista e localista, a contestare la pre-            conflittualità tra antagonisti di opposto se-
senza di installazioni militari nei territori.           gno ideologico, già degenerata nel recente
     Un progressivo incremento dei toni e                passato in episodi di violenza.
del livello contestativo ha caratterizzato la                 Sul versante internazionale, si sono
protesta dei comitati “antidiscarica” nel                consolidate ed ampliate le sinergie con le
Lazio, determinati a contrastare la prevista             formazioni europee di omologo orienta-
apertura di nuovi siti di smaltimento. La                mento ideologico, finalizzate alla costitu-
mobilitazione è rimasta sostanziale appan-               zione di un comune fronte identitario con-
naggio della popolazione locale. In pro-                 notato in chiave antiatlantica e filorussa
spettiva, tuttavia, potrebbero intensificarsi i          (vds. riquadro 8).
tentativi di strumentalizzazione da parte                     Crescente attivismo “metapolitico” han-
dell’estremismo antagonista che, sostenen-               no poi mostrato le organizzazioni culturali
do ad ampio raggio le rivendicazioni dei                 (centri studio, associazioni, siti e giornali
comitati, mira a conferire anche alla que-               telematici, periodici di geo-politica, case
stione dei rifiuti un rilievo politico genera-           editrici) inserite nel circuito internazionale
le, sulla falsariga di quanto prospettato per            della destra eurasiatista e filoislamica, impe-
la mobilitazione contro l’Alta Velocità.                 gnate in una costante opera di propaganda
                                                         a favore di un avvicinamento dell’Europa
                     L’attivismo delle princi-           alla Russia.
l’estrema destra pali formazioni della destra                 L’area skinhead, rappresentata princi-
in territorio
                 antagonista ha continuato               palmente dalla comunità hammerskin e dal
nazionale
                 ad incentrarsi prioritaria-             circuito internazionale neonazista Blood &
                 mente su tematiche sociali              Honour, ha continuato a promuovere sul
(occupazione, emergenza abitativa, am-                   territorio concerti e raduni, appuntamenti
biente), nell’intento di accrescere ulterior-            di forte richiamo ideologico utili a rinsalda-
mente la base militante.                                 re i contatti in ambito europeo.



                                                                                                   31
Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012




                                                                                  Riquadro 8
      L’ESTREMA DESTRA IN EUROPA
           L’attività dell’AISE ha posto in luce come il fenomeno dell’estremismo di destra in ambito
      europeo profili temibili derive radicali negli stessi Paesi dell’area comunitaria. Ciò anche in ragione
      di una vitale attività di proselitismo in direzione delle fasce giovanili, rese ancor più influenzabili
      dagli effetti della crisi economica in atto.
           Dalla Spagna alla Russia, l’estrema destra europea sta tentando di disseminare le pro-
      prie ideologie islamofobiche, antisemite e nazionaliste, finalizzate soprattutto alla tessitura
      di relazioni transnazionali idonee alla creazione di un movimento impegnato nella difesa del
      Continente da ogni “contaminazione”.
           L’universo dell’estrema destra europea è una galassia variegata nella quale conflui-
      scono neonazisti, naziskin, bonehead, hammerskin, elementi riconducibili a filoni musicali
      “underground” o a talune tifoserie calcistiche presenti in vari Paesi europei, quali la Norvegia
      (ancora scossa dalla strage compiuta da Anders Behring Breivik il 22 luglio 2011, con un
      bilancio di 77 morti tra Oslo e Utoya), la Grecia (segnata dal successo elettorale del Partito
      oltranzista Alba Dorata, per la prima volta in Parlamento), l’Ungheria, la Russia, la Germania,
      la Gran Bretagna, la Svizzera, l’Austria, la Francia, la Spagna e l’Italia.
           Nel corso degli ultimi anni si è assistito ad una crescente interazione tra i gruppi più
      radicali, come confermato dagli incontri che ambienti neonazisti tedeschi hanno organizzato
      con omologhi austriaci, spagnoli, svizzeri e scandinavi.
           Un ruolo di rilievo ai fini della divulgazione di idee xenofobe nonché dell’attività di prose-
      litismo/reclutamento è svolto da internet, dove i militanti e i simpatizzanti d’area promuovono
      scambi di opinioni e manifestazioni.
           Le sinergie tra i gruppi di estrema destra sono agevolate dall’assenza di legislazioni
      omogenee nei vari Paesi interessati dal fenomeno, fattore che inibisce un’efficace e coordi-
      nata azione di contrasto da parte delle Forze di polizia.




     La propensione a rafforzare i legami                 tesi per l’uso di toni particolarmente accesi
con le omologhe componenti pangermani-                    ed ostili nei confronti dello Stato italiano.
che d’oltre confine qualifica l’attivismo del-                 Nel corso del 2012 si è registrata una
le realtà irredentiste altoatesine mostratesi             drastica riduzione delle iniziative violente
impegnate a conferire rinnovata visibilità                delle compagini del tifo organizzato oltran-
alle istanze autonomiste. La riemersione di               zista, in ragione anche dell’efficace norma-
spinte centrifughe radicali si è concretizza-             tiva e dell’incisiva azione di contrasto con-
ta in alcune iniziative di piazza caratterizza-           dotta dalle Forze dell’ordine.



 32
Parte I. Il Sistema paese – La crisi economica nella prospettiva intelligence




                     In linea di continuità             “nuovo proletariato”, tra le cui file partico-
la minaccia      con una tendenza già rileva-           lare attenzione viene riservata ai lavoratori
eversiva         ta nella Relazione 2011, gli           extracomunitari.
                 ambienti eversivi dell’estre-              Nello scenario descritto restano inoltre
                 mismo      marxista-leninista          ipotizzabili azioni di propaganda di mode-
hanno focalizzato il proprio impegno pro-               sto spessore operativo, rivendicate anche
pagandistico sulla crisi economica, con-                da sigle inedite, per alimentare una pro-
siderando la difficile congiuntura come                 gressiva radicalizzazione delle istanze con-
un’occasione propizia per il rilancio della             testative, accreditare la diffusione di nuclei
“lotta di classe”.                                      eversivi e verificare eventuali reazioni in
     In particolare, la produzione ideolo-              ambienti ideologicamente contigui.
gica di matrice brigatista, specie quella                   Per quanto riguarda l’eversione anarco-
proveniente dal settore carcerario, ha ri-              insurrezionalista, il ferimento dell’ammini-
petutamente sollecitato l’uditorio di rife-             stratore delegato dell’Ansaldo Nucleare,
rimento ad un più incisivo attivismo per                perpetrato a Genova il 7 maggio scorso,
incanalare le diffuse istanze di protesta in            ha testimoniato l’innalzamento del livel-
una prospettiva “rivoluzionaria” diretta                lo della minaccia portata dalle formazioni
all’ “abbattimento dell’ordine esistente”.              clandestine aderenti alla FAI-Federazione
     Tali ambienti non sono sembrati tutta-             Anarchica Informale. Per la prima volta,
via in grado di condurre un’efficace opera              infatti, le opzioni del ricorso alle armi e
di infiltrazione, proselitismo e reclutamen-            dell’attacco diretto alla persona, da tem-
to, anche nei comparti attraversati dalle               po teorizzate nel dibattito interno all’area,
vertenze più accese.                                    sono state concretizzate “sul campo”.
     Un eventuale inasprimento delle ten-                   Nel documento di rivendicazio-
sioni sociali legate al perdurare della crisi           ne dell’agguato, firmato Nucleo Olga
potrebbe peraltro indurre queste compo-                 Federazione     Anarchica      Informale/Fronte
nenti, ancorché consapevoli della propria               Rivoluzionario Internazionale, in omaggio a
marginalità e minorità rispetto al fronte               una militante detenuta della formazione
antagonista più oltranzista, ad intensificare           terroristica greca Cospirazione delle Cellule
gli sforzi per superare divergenze e fram-              di Fuoco, gli autori hanno enfatizzato la
mentazioni interne, nonché a tentare di                 relativa facilità di esecuzione dell’azione
inserirsi strumentalmente in realtà azien-              armata, proprio per veicolare il messaggio
dali caratterizzate da forti contrapposizioni           che “raggiungere e colpire l’avversario è sempre
per allargare l’ambito di influenza. Ciò in             possibile”. Nel contempo, hanno stigmatiz-
un’ottica che individua quale potenziale e              zato gli atteggiamenti rinunciatari di alcu-
remunerativo bacino di reclutamento, ol-                ni settori dell’area libertaria ed indirizzato
tre che la storica “classe operaia”, anche il           forti critiche a quei circuiti “movimentisti”



                                                                                                   33
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  • 1. Presidenza del Consiglio dei Ministri S Sistema di informazione per la sicurezza d della Repubblica R ELAZIONE SULLA POLITICA DELL’INFORMAZIONE PER LA SICUREZZA 2012
  • 2.
  • 3. Presidenza del Consiglio dei Ministri S Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica d RELAZIONE SULLA POLITICA DELL’INFORMAZIONE PER LA SICUREZZA 2012 EXECUTIVE SUMMARY Con la presente Relazione, il Governo, ai sensi dell’articolo 38 della legge n. 124 del 2007, riferisce al Parlamento sulla politica di informazione per la sicurezza e sui risultati ottenuti relativamente al 2012. Nella Premessa della Relazione il dato rilevante viene associato alla pagg. 7 – 16 sfida di modernizzazione per il Comparto, emblematicamente sintetizzata dall’espressione “affrontare il cambiamento con il cambiamento”, rispetto ad un quadro della minaccia in continua mutazione e segnato da profonde discontinuità. Ciò in coerenza con le linee di evoluzione tracciate dalla riforma del 2007 che, proprio nello scorso anno, ha fatto registrare con la legge n. 133/2012, approvata all’unanimità dal Parlamento, un significativo in- tervento di “manutenzione”. La logica espositiva della Relazione, strutturata in due parti, ricalca uno schema a “cerchi concentrici”, con baricentro sul Sistema Paese che viene eletto quale prisma di confronto per l’analisi delle diversificate minacce che incidono sulla sicurezza del nostro Paese. La prima parte della Rela- zione opera, pertanto, una ricognizione integrata dei fattori di rischio per l’Italia derivanti dalla crisi economica, dall’impatto delle nuove tecnologie, dall’instabilità a sud del Mediterraneo. La seconda parte del documento è, I
  • 4. Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012 invece, dedicata alle criticità regionali e alla sicurezza internazionale, con focus sui dossier del Medio Oriente, sullo scenario iraniano e sulla situazio- ne della macroarea afghano-pakistana. Il documento, innovando rispetto al passato, si conclude, riprendendo e raccordando le valutazioni svolte nei diversi paragrafi, con una sezione dedicata all’illustrazione sintetica di scenari e linee di tendenza del quadro della minaccia. Il paragrafo dedicato alla crisi economica – con cui apre la prima pagg. 19 – 27 parte – illustra, in relazione all’inasprirsi della congiuntura, il novero dei fattori di rischio in grado di riflettersi sulla sicurezza e sugli interessi del Paese, con effetti depressivi sul tessuto produttivo e sui livelli occupazionali e, più in generale, sul mantenimento del gradiente di competitività dei nostri assetti strategici. In tale ambito, ha costituito obiettivo di attività informative il contrasto allo spionaggio, in un contesto connotato da una significativa esposizione delle aziende nazionali anche a manovre di attacco cibernetico. Passaggi sono svolti, sempre in questa sezione, sulle anomalie nei circu- iti bancari e finanziari connesse a pratiche illegali ed a violazioni tributarie poste in essere su scala internazionale; permane prioritario il rilievo infor- mativo sul contrasto al finanziamento al terrorismo, nel cui ambito è stata rivolta particolare attenzione all’opacità di flussi finanziari movimentati da cittadini stranieri presenti in Italia. La minaccia criminale viene trattata con specifico riguardo alle impli- cazioni economiche sia nelle sue proiezioni sulle piazze finanziarie estere - snodo delle manovre di riciclaggio e di iniziative di dissimulazione ed ano- nimizzazione della provenienza delle provviste reintrodotte nell’economia legale – sia come fattore di inquinamento e di infiltrazione del nostrano tessuto economico. La Relazione si sofferma poi sul disagio sociale e la strumenta- pagg. 28 – 35 lizzazione da parte degli ambienti estremisti del malcontento cor- relato alla negativa congiuntura economica. Nel clima di allarme sociale legato a tale fase recessiva, lo scenario interno non ha evidenziato i profili di un conflitto strutturato, virulento e generalizzato, pur registrandosi pro- teste spontanee su base territoriale e/o settoriale. II
  • 5. Executive summary Analogamente si sono sviluppate campagne di lotta, tra le quali hanno assunto emblematico rilievo le azioni di stampo intimidatorio e dimostrativo nei confronti di sedi e rappresentanti della società di riscossione Equitalia, espressioni di una forma di protesta trasversale ad ambienti di vario segno. Una sezione è stata dedicata all’attivismo delle principali formazioni dell’estrema destra in territorio nazionale e in proiezione estera, che permane focalizzato prevalentemente su tematiche sociali. Quanto alla minaccia eversiva, i circuiti di ideologia brigatista non ap- paiono, allo stato, in grado di condurre un’efficace opera di infiltrazione, proselitismo e reclutamento, anche nei settori caratterizzati dal maggiore disagio socio-economico. Altra è la potenzialità dell’eversione di matrice anarco-insurrezionalista. Ulteriore riflesso della incidenza di un diversificato quadro della mi- pagg. 37 – 47 naccia, è l’impatto delle nuove tecnologie sul sistema Paese, nel cui contesto assume centralità la minaccia cibernetica per il suo potenziale di rischio per la sicurezza delle reti di comunicazione, delle infrastrutture critiche e delle imprese strategiche nazionali. Minaccia emergente per il cui contrasto il Comparto potrà assicurare, anche nella prospettiva di una piena ed accresciuta collaborazione internazionale, un ulteriore presidio avanzato di tutela in ragione delle previsioni introdotte dalla richiamata legge n. 133/2012 e dal Decreto del PCM del 2 gennaio 2013, volto a definire una prima strategia di risposta nazionale. In questo ambito è stata sviluppata una ricostruzione degli attori della minaccia, degli obiettivi, nonché delle tecniche e delle metodologie di attacco in costante evoluzione. l’uso del web a fini propagandistici, in particolare da parte di am- bienti di ispirazione jihadista interessati ad influenzare i processi di radi- calizzazione on-line, ha costituito, in questa sezione, ulteriore capitolo di interesse informativo. Con il paragrafo sull’instabilità a sud del mediterraneo, specie pagg. 49 – 61 per quanto attiene alla precarietà dei quadri di sicurezza in Nord Africa e Sahel, si chiude la prima parte della Relazione. III
  • 6. Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012 Prioritaria attenzione è prestata al dossier libico, qualificato a livello politico-istituzionale da una delicata fase di transizione e, sul piano della sicurezza, da forte instabilità e dall’attività di frange jihadiste. Sono richiamati, anche con riferimento alle più recenti vicende, gli sviluppi di altre realtà nordafricane e saheliane – Tunisia, Egitto, Marocco, Algeria, Mali – a motivo delle potenziali implicazioni per la tutela degli interessi nazionali, pur di diverso impatto e valenza strategica. Sono, poi, esaminate con riguardo a tale scacchiere le ricadute delle instabilità geopo- litiche sulla sicurezza degli approvvigionamenti energetici e sullo sviluppo della pressione migratoria che impegna quella sponda continentale. Nella stessa prospettiva è affrontata la tematica dei contenziosi nell’africa orientale, dove l’Italia rimane impegnata nel contrasto al fenomeno della pirateria e nel supporto al processo di stabilizzazione in Somalia. In riferimento ai dossier del Medio Oriente – con cui esordisce pagg. 65 – 78 la seconda parte della Relazione - centrale rilievo è dedicato alla crisi siriana e le dinamiche d’area ad essa correlate, con uno specifico focus sul Libano ove operano assetti militari italiani nell’ambito della missione UNIFIL. La Relazione affronta quindi lo scenario iraniano, che permane con- notato dal contenzioso sul nucleare, mentre l’Iraq, conclusasi la missione militare internazionale, si misura con criticità del quadro interno e con la perdurante vitalità delle indigene frange qaidiste. Si è mantenuta estrema- mente precaria la cornice di sicurezza in Afghanistan, dove resta elevato il livello della minaccia per il Contingente nazionale; analogamente sensibile il contesto pakistano, attese anche le accresciute capacità e determinazioni offensive mostrate dai locali gruppi insorgenti. Nella sintesi di scenari e tendenze dei vari fattori di rischio viene pagg. 79 – 81 evidenziata, con riguardo agli accelerati mutamenti del quadro della mi- naccia, la valenza paradigmatica dell’intelligence economico-finanziaria e della cyberthreat quali terreni di sviluppo dell’azione informativa in sinergia con altre componenti del sistema Paese, secondo un approccio integrato con le Amministrazioni dello Stato e tra settore pubblico e privato. IV
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  • 9. INDICE PREMESSA .......................................................................................................................... 7 • una minaccia in evoluzione Riquadro 1 – il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica Riquadro 2 – la legge 7 agosto 2012, n. 133 • i grandi temi del 2012 • gli obiettivi informativi • le attività del Comparto PARTE I – IL SISTEMA PAESE 1. LA CRISI ECONOMICA NELLA PROSPETTIVA INTELLIGENCE ............................. 19 Vulnerabilità e minacce all’economia ...................................................................... 20 • le partecipazioni estere tra opportunità e rischi Riquadro 3 – le nuove norme sulla cd. golden share • lo spionaggio industriale • le anomalie nei circuiti bancari e finanziari Riquadro 4 – i trasferimenti di fondi a mezzo SMS • il finanziamento al terrorismo • le proiezioni criminali sulle piazze estere • le infiltrazioni della criminalità organizzata Riquadro 5 – l’aggiramento delle normative antimafia nel settore pubblico Riquadro 6 – le dinamiche associative dello scenario crimanale nazionale Riquadro 7 – la criminalità organizzata straniera in territorio nazionale – aspetti evolutivi 3
  • 10. Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012 Disagio sociale e strumentalizzazioni estremiste ................................................. 28 • proteste spontanee e campagne di lotta • l’estrema destra in territorio nazionale Riquadro 8 – l’estrema destra in Europa • la minaccia eversiva 2. L’IMPATTO DELLE NUOVE TECNOLOGIE................................................................. 37 La minaccia cibernetica ................................................................................................ 37 • l’evoluzione del fenomeno • la strategia di risposta nazionale Riquadro 9 – il DPCM del 24 gennaio 2013 • gli attori della minaccia Riquadro 10 – gli hacker individuali • gli obiettivi • le metodologie di attacco L’uso del WEB a fini propagandistici: il messaggio qaidista ................................... 44 • strategia mediatica e processi di radicalizzazione Riquadro 11 – evoluzione di al Qaida ed interventi del vertice • l’attivismo radicale in territorio nazionale 3. L’INSTABILITÀ A SUD DEL MEDITERRANEO ............................................................ 49 Precarietà dei quadri di sicurezza in Nord Africa e Sahel .................................. 49 • processi di transizione e crisi emergenti Riquadro 12 – il traffico di armi nel quadrante nordafricano e sahelo-sahariano • il dinamismo regionale di al Qaida nel Maghreb Islamico (AQMI) • l’irruzione nell’arena maliana ... Riquadro 13 – la risoluzione n. 2085 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite • …e le sinergie con Boko Haram Riquadro 14 – le proiezioni transnazionali della criminalità organizzata nigeriana • i rischi energetici Riquadro 15 – la geografia degli approvvigionamenti • la pressione migratoria Riquadro 16 – la direttrice nordafricana I contenziosi nell’Africa orientale ........................................................................... 57 • sviluppi in Somalia e proiezioni regionali 4
  • 11. Indice • le strategie di al Shabaab Riquadro 17 – al Qaida nella Penisola Arabica (AQAP) tra proiezioni regionali e agenda locale • la pirateria somala • le tensioni intersudanesi Riquadro 18 – la scarsità delle risorse idriche PARTE II – CRITICITÀ REGIONALI E SICUREZZA INTERNAZIONALE 1. I DOSSIER DEL MEDIO ORIENTE .................................................................................. 65 Crisi siriana e dinamiche d’area .................................................................................. 65 • confronto militare e mediazione internazionale Riquadro 19 – i riflessi in Italia della crisi siriana Riquadro 20 – gli arsenali chimici della Siria e il contenzioso con l’AIEA sul nucleare • ricadute in Libano e sicurezza di UNIFIL • la questione palestinese • le tensioni settarie in Iraq Riquadro 21 – l’attivismo di al Qaida in Iraq (AQI) • le proiezioni del PKK/Kongra Gel in territorio nazionale Lo scenario iraniano...................................................................................................... 71 • il confronto interno all’establishment • il contenzioso con la Comunità internazionale Riquadro 22 – i programmi di Teheran nei settori nucleare e missilistico Riquadro 23 – la proliferazione nordcoreana 2. LE INCOGNITE DELLO SCENARIO AFGHANO-PAKISTANO ................................... 75 L’evoluzione della situazione di sicurezza in Afghanistan .................................75 • fragilità istituzionale e attivismo insorgente Riquadro 24 – le elezioni presidenziali afghane del 2014 Il quadro pakistano .......................................................................................................77 • la vitalità del panorama terroristico • il monitoraggio in territorio nazionale • la pressione migratoria Riquadro 25 – la direttrice migratoria orientale SCENARI E TENDENZE: UNA SINTESI ............................................................................. 79 5
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  • 13. PREMESSA I n presenza di tendenze trasfor- so di diffusione delle dinamiche di potere, mative, discontinuità geo-poli- materiale ed immateriale, appare destrut- tiche e persistenti elementi di turata e riconducibile ad un’ampia gamma criticità a livello globale, la sfi- di attori ostili, connotata da una pronun- da per l’intelligence italiana nel ciata asimmetria, estesa nella sua proiezio- corso del 2012 è stata quella – per usare ne sino ad aggredire i reticoli connettivi del un’espressione sintetica – di “affrontare il sistema Paese nel suo complesso. cambiamento con il cambiamento”. Questa tendenza ha così accentuato uno scenario composito, nel quale mi- Profondamente mutato nacce “tradizionali” allo Stato si sono in- una minaccia in evoluzione è, infatti, il panorama della tersecate con fenomeni di rischio nuovi, minaccia. spesso legati all’uso di tecnologie avanza- L’inasprirsi della reces- te, capaci di incidere profondamente sulla sione economica che ha interessato l’euro- continuità di funzioni e di interessi vitali zona, specie nella sua periferia meridionale, per il Paese, mettendo a rischio libertà su una critica cintura di faglia con l’area di fondamentali e la sicurezza di istituzioni, instabilità geo-politica africana e mediorien- imprese e famiglie. tale, ha posto all’attenzione, con un’inedita Dalla interazione di tali dinamiche ne è carica di discontinuità rispetto al passato, le discesa una significativa sollecitazione per diversificate implicazioni di rischio sulla si- il Sistema di informazione per la sicurezza curezza del sistema Italia. della Repubblica (vds. riquadro 1) su molte- È, inoltre, cambiata in sé la minaccia plici versanti, a partire da una sempre più alla sicurezza che, in analogia con il proces- strutturata integrazione della politica infor- 7
  • 14. Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012 Riquadro 1 IL SISTEMA DI INFORMAZIONE PER LA SICUREZZA DELLA REPUBBLICA Il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica è composto dai seguenti Or- gani e Autorità: • il Presidente del Consiglio dei Ministri, cui sono attribuite in via esclusiva l’alta direzione e la responsabilità generale della politica di informazione per la sicurezza; • l’Autorità Delegata, ove istituita. Il Presidente del Consiglio può infatti delegare a un Sotto- segretario o a un Ministro senza portafoglio (che non siano titolari di altre deleghe) funzioni che non gli sono attribuite in via esclusiva, specie in materia di coordinamento delle politi- che dell’informazione per la sicurezza; • il Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica (CISR), formato – oltre che dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dall’Autorità Delegata, ove istituita – dai Ministri degli Affari Esteri, dell’Interno, della Giustizia, dell’Economia e delle Finanze, dello Sviluppo Economico. Al Comitato è affidata l’elaborazione degli indirizzi generali e degli obiettivi fondamentali da perseguire nel quadro della politica dell’informazione per la sicurezza; • il Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS), organo di cui il Presidente del Consiglio dei Ministri e l’Autorità Delegata si avvalgono per l’esercizio delle loro competen- ze e per assicurare piena unitarietà nella programmazione della ricerca informativa, nelle analisi e nelle attività operative delle Agenzie; • l’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna (AISE), cui è affidato il compito di ricercare ed elaborare nei settori di competenza tutte le informazioni utili alla difesa dell’indipendenza, dell’integrità e della sicurezza della Repubblica dalle minacce provenienti dall’esterno; • l’Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna (AISI), cui è affidato il compito di ricercare ed elaborare nei settori di competenza tutte le informazioni utili a difendere la sicurezza inter- na della Repubblica e le istituzioni democratiche da ogni minaccia, da ogni attività eversiva e da ogni forma di aggressione criminale o terroristica. mativa per la sicurezza quale componente La sfida è quella di conseguire efficacia, essenziale dell’azione di salvaguardia dei modernizzazione e snellimento dei proces- prioritari interessi nazionali, sino alla pre- si secondo le linee di evoluzione tracciate visione di un incisivo intervento di razio- dalla legge di riforma del 2007 che proprio nalizzazione degli assetti idoneo a liberare nel 2012 ha conosciuto, per impulso del risorse per la copertura delle nuove sfide Comitato Parlamentare per la Sicurezza realizzando, nel contempo, significative della Repubblica (COPASIR) un significati- economie funzionali e di costo. vo passaggio di “manutenzione” con l’ado- 8
  • 15. Premessa Riquadro 2 LA LEGGE 7 AGOSTO 2012, N. 133 La legge, presentata su iniziativa del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Re- pubblica (COPASIR) ed approvata all’unanimità in sede parlamentare, ha apportato, alla luce dell’esperienza maturata in 5 anni di vigenza, talune importanti modifiche alla legge di rifor- ma, senza peraltro alterarne il complessivo impianto. Tra gli aspetti più significativi: • l’attribuzione al comparto intelligence di nuove, specifiche competenze in materia di pro- tezione cibernetica e di sicurezza informatica; • il potenziamento delle funzioni di coordinamento del DIS, in un’ottica di valorizzazione dei compiti operativi delle Agenzie di intelligence; • il rafforzamento delle forme di vigilanza e di controllo politico esercitate dal COPASIR. Di rilievo, in particolare, la norma che rafforza il controllo politico sui casi di conferma dell’opposizione del segreto di Stato, prevedendo che il Presidente del Consiglio dei Mi- nistri non si debba limitare a comunicarne le ragioni essenziali al Comitato, ma debba anche fornire in una seduta segreta appositamente convocata il quadro informativo in suo possesso, idoneo a consentire all’Organo parlamentare l’esame di merito. zione della legge 133 del 7 agosto (vds. ri- economico-finanziaria e che postula, al co- quadro 2). spetto di fattori di rischio diffusi, una mag- In piena sintonia con gli orientamenti giore cooperazione tra intelligence ed i vari del COPASIR – le cui rafforzate funzioni attori pubblici e privati, corroborata da una consultive e di controllo politico si pongo- partecipata cultura della sicurezza e da una no a garanzia e legittimazione delle attività sempre più diffusa percezione del ruolo e del Comparto – si è dispiegata l’ampia ma- delle funzioni di cui sono investiti i “Servizi novra riorganizzativa, a regime dall’aprile segreti” in difesa del Paese. del 2013, che mira a consolidare il “pre- sidio avanzato” dell’intelligence nazionale La presente Relazione potenziando le strutture di ricerca e di co- opera una ricognizione i grandi temi del 2012 ordinamento ed affinando i moduli opera- sull’evoluzione del quadro tivi e di analisi. della minaccia registrata nel Ciò in una fase che proprio sul piano 2012 con un’attenzione alle ricadute che da dell’analisi attualizza l’esigenza di coniu- esso sono promanate nei confronti del siste- gare la dimensione securitaria con quella ma Italia che viene posto al centro dell’ana- 9
  • 16. Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012 lisi dei vari fenomeni di rischio e dei relativi stata rivolta alla dimensione cruciale delle riflessi sui diversi piani di incidenza. “tecnologie trasformative” con particolare Il filo della narrazione segue una traiet- riguardo alla minaccia cibernetica. toria “per cerchi concentrici” che ha voluto La multidimensionalità, l’asimmetria conferire rilievo alle implicazioni della crisi e la trasversalità di questo fenomeno sono economica, che per ampiezza e portata ha state affrontate nella loro prospettiva strate- mostrato tratti storicamente rilevanti per gica che unisce, fra gli altri, aspetti sistemi- l’Italia, traducendosi in un generalizzato ci quali la sicurezza e la funzionalità delle arretramento di fondamentali valori ma- infrastrutture critiche e delle reti di comu- croeconomici del Paese, in un diffuso disa- nicazione, la tutela di società di primario gio sociale, in segnali di sfiducia nell’avve- interesse nazionale dal punto di vista eco- nire in larghe fasce della popolazione. nomico e tecnologico, l’uso del web a fini Alla luce della congiuntura economica, propagandistici, specie in riferimento al vengono illustrati i principali indicatori di ri- terrorismo d’ispirazione qaidista e alla sua schio che le evidenze informative e d’analisi influenza sui processi di radicalizzazione in hanno fatto emergere con riguardo alle vul- Italia e in Europa. nerabilità del sistema economico-produttivo, Con riguardo agli scenari di instabili- esposto a dinamiche di accesa competizione tà, le tendenze al cambiamento che hanno internazionale, a pratiche illegali di forte im- continuato ad interessare la sponda sud patto sull’erario e ai pervasivi inserimenti di del Mediterraneo sono state affrontate in matrice mafiosa nei tessuti economici locali, prima battuta per il carattere di assoluta così come ai tentativi di segno estremista volti priorità che rivestono per l’Italia, ponen- a strumentalizzare il disagio sociale. dosi quale insieme di rischi, ma anche di Ciò in un quadro di accresciuto con- opportunità. fronto fra attori nazionali che sempre più si L’esigenza di mantenere e sviluppare sono avvalsi di tutti gli strumenti a disposi- ulteriormente forti legami con la regione zione, compresi provvedimenti di agevola- si è infatti dovuta confrontare con una fase zione finanziaria e di defiscalizzazione, per fluida – in termini di interessi economici rafforzare le proprie capacità di protezione e di sicurezza – che ha fatto registrare le e promozione dei rispettivi sistemi Paese. alterne vicende dei processi di transizione, L’intelligence è stata poi chiamata ad “scelte di campo” ancora non definite, la intervenire per contrastare manovre di presenza di nuovi attori a livello statuale e spionaggio diretto, in Italia e all’estero, non statuale, una forte competizione per contro interessi nazionali, specie del com- lo sfruttamento delle risorse energetiche parto economico-scientifico. e, infine, diffusi fenomeni terroristici e La medesima prospettiva centrata sui criminali suscettibili di riverberarsi diret- profondi processi di cambiamento in atto è tamente sull’Italia. 10
  • 17. Premessa Allargando la prospettiva di interesse, supporto della stabilizzazione in Somalia e la trattazione delle problematiche emerse nella lotta alla pirateria; il Medio Oriente e in questo “estero vicino” è stata connes- la Penisola Araba, per la rilevanza di attori sa all’arco di crisi in Medio Oriente e agli e dinamiche del quadrante sotto il profilo sviluppi nel quadrante afghano-pakistano regionale e internazionale; i Balcani, per la che, meno prossimi sul piano geografico, radicata vitalità di istanze estremiste e feno- assumono tuttavia rilievo, oltre che per la meni criminali; l’Asia, per la centralità del sicurezza dei nostri contingenti in area, per teatro afghano e le criticità del quadrante il potenziale impatto su equilibri geo-po- centroasiatico e del subcontinente indiano; litici sensibili, segnatamente in termini di l’America meridionale, per le dinamiche proiezioni terroristiche e di minaccia non geo-strategiche e di sicurezza. convenzionale. Si intrecciano con gli sviluppi d’area Il documento si conclude con un capi- molti dei fenomeni – quali la minaccia ai tolo che, nel sintetizzare gli spunti valuta- contingenti nazionali o la proliferazione tivi svolti in ciascuna sezione, riepiloga in delle armi di distruzione di massa – sui qua- maniera prospettica le tendenze evolutive li è stata centrata la programmazione infor- dello scenario di minaccia e cambiamento mativa del Governo. con cui si è misurato il sistema Italia. La lotta al terrorismo internaziona- le, confermatasi come prioritario ambito Il quadro d’intelligence d’intervento per AISE ed AISI, si è inter- gli obiettivi delineato nella Relazione secata con un impegno informativo verso informativi rappresenta il prodotto di un ampio novero di contesti: dai circuiti un approccio informativo e di finanziamento alla propaganda radica- d’analisi che si basa sugli indirizzi generali le, specie di matrice qaidista, dalla pirate- e sugli obiettivi fondamentali elaborati dal ria al settore carcerario, dai traffici di armi Comitato Interministeriale per la Sicurezza e clandestini alle situazioni di instabilità della Repubblica (CISR) ai sensi dell’arti- politica più permeabili alle strumentaliz- colo 5, comma 2, della legge 124/2007. zazioni di stampo jihadista. In tale prospettiva, le indicazioni del In parallelo, il fabbisogno informati- CISR per il 2012 hanno sostanzialmente vo in direzione della minaccia eversiva e ribadito il quadro delle priorità ereditato dell’attivismo antagonista radicale di di- dalla precedente annualità, orientando la verso segno non ha mancato di include- ricerca informativa, quanto ai territori, ver- re, oltre ai circuiti d’area e agli ambien- so: il Nord Africa, per le molteplici variabi- ti dell’estremismo marxista-leninista ed li, politiche e di sicurezza, e per la pronun- anarco-insurrezionalista, la stessa evoluzio- ciata instabilità nel Sahel; il Corno d’Africa, ne delle dinamiche conflittuali, specie nel specie alla luce dell’impegno italiano a mondo del lavoro. 11
  • 18. Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012 Le priorità indicate all’intelligence eco- e composto dai Direttori degli Organismi nomico-finanziaria hanno riguardato una d’intelligence e da Dirigenti di Vertice del- serie di fenomeni insidiosi e pervasivi, dal- le Amministrazioni rappresentate in seno le manovre in danno di aziende nazionali al Comitato (Affari Esteri, Interno, Difesa, alle infiltrazioni della criminalità organiz- Giustizia, Economia e Finanze, Sviluppo zata nel tessuto economico-produttivo. La Economico) ha infatti concorso ad una medesima prospettiva di tutela del sistema puntuale declinazione delle esigenze cono- Paese ha individuato tra i principali target scitive del Governo, anche alla luce delle ri- informativi la minaccia cibernetica e lo sultanze, dei trend e delle “lezioni apprese” spionaggio. che hanno scandito l’attività informativa Il processo di definizione degli obietti- nel precedente anno di riferimento. vi informativi, da cui muove l’intero ciclo Questa attività anche nel corso del 2012 dell’intelligence (vds. grafico 1), si è giova- ha cercato di corrispondere, in misura ef- to, per il 2012, di un’innovativa procedura ficace e tempestiva, alla sfida del cambia- volta a favorire la più efficace interazione mento che gli scenari interni ed internazio- tra il comparto informativo e il CISR. nali hanno sensibilmente accelerato. Un apposito tavolo tecnico (poi istitu- zionalizzato con compiti di attività istrut- La trasversalità e l’inter- toria, di approfondimento e di valutazio- connessione dei fenomeni le attività del Comparto ne anche con riferimento a specifiche che hanno caratterizzato situazioni di crisi) operante presso il DIS l’anno trascorso si sono ri- flesse nei piani di ricerca elaborati dalle Agenzie in attuazione delle linee d’indiriz- Ciclo dell’intelligence zo dettate dal CISR. Progetti informativi enucleati su base territoriale si sono infatti sviluppati secon- do filoni spiccatamente multidisciplinari, così come attività di ricerca focalizzate su specifiche minacce hanno dovuto registra- re un’ampiezza inedita sotto il profilo delle realtà geografiche interessate. La copiosa produzione informativa delle Agenzie (vds. grafici 2 e 3) si è accom- pagnata ad un ulteriore affinamento dei criteri di gestione dei flussi informativi a beneficio delle Autorità di Governo, che ha Grafico 1. portato a canalizzare buona parte dei con- 12
  • 19. Premessa AISE INFORMATIVE / ANALISI INVIATE A ENTI ISTITUZIONALI E FORZE DI POLIZIA ANNO 2012 55,2% Aree geografiche 35,4% Asia 22% Terrorismo internazionale 32,2% Africa 9% Proliferazione delle armi 24,1% Medio Oriente e Penisola Araba di distruzione di massa Immigrazione clandestina 8,2% e tratta degli esseri umani 4,1% Balcani ed Europa orientale 3,1% Minacce all’economia 3,7% Comunità Stati Indipendenti nazionale e al sistema Paese 1,6% Criminalità organizzata transnazionale 0,4% America meridionale 0,9% Spionaggio 0,1% Regione artica Grafico 2. 13
  • 20. Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012 AISI INFORMATIVE / ANALISI INVIATE A ENTI ISTITUZIONALI E FORZE DI POLIZIA ANNO 2012 31,4% Terrorismo internazionale 21,6% Estremismo interno 15,3% Minacce all’economia nazionale e al sistema Paese 14,1% Spionaggio 11,7% Criminalità organizzata 5,9% Immigrazione clandestina e tratta degli esseri umani Grafico 3. tributi informativi delle Agenzie in moduli apposita Commissione interorganismi ope- comunicativi standardizzati, come nel caso rante presso il DIS, ha conosciuto un’evolu- del “bollettino” settimanale Focus, “tarato” zione quanto a criteri e procedure, secon- sulle esigenze informative dei Ministri ap- do una linea di sempre più funzionale e partenenti al CISR, cui è prioritariamente coerente relazione tra obiettivi informativi indirizzato, ma esteso ad un ampio novero fissati dal CISR e risposta dell’intelligence. di interlocutori istituzionali. In questo contesto, e alla luce di una Anche la verifica dello stato di attua- congiuntura che ha sollecitato il massimo zione del fabbisogno informativo – utile sforzo organizzativo in termini di raziona- strumento di monitoraggio gestionale e di lizzazione e valorizzazione delle risorse, il misurazione dell’ attività svolta – affidata ad coordinamento dell’attività informativa e il 14
  • 21. Premessa raccordo con le altre Amministrazioni han- lo scambio informativo tra intelligence no rappresentato momenti qualificanti e di e Forze di polizia, nel quadro di un con- effettivo valore aggiunto per la finalizzazio- solidato rapporto cooperativo significa- ne dell’impegno intelligence. tivamente testimoniato, tra l’altro, dal Tavoli ad hoc ed esercizi di concertazione contributo assicurato da AISE e AISI in hanno riguardato tanto il merito quanto il seno al Comitato di Analisi Strategica metodo dell’attività del Comparto. Ad esito Antiterrorismo (CASA). di un percorso di integrazione avviato con Parte integrante e componente inelu- la legge di riforma, la logica “di sistema” or- dibile dell’azione del Comparto si è confer- mai acquisita nell’ambito degli Organismi mata la collaborazione internazionale, sul informativi è andata permeando anche il piano tattico-operativo come su quello stra- rapporto funzionale con gli interlocutori tegico. E’ andato consolidandosi, nel settore istituzionali, profilando nuove opportunità dell’analisi, un modulo di scambio che, per per collaborazioni e scambi info-valutativi. parte italiana, prevede il formato “integra- Nella duplice prospettiva di tutela della to”, con rappresentanti cioè del DIS, dell’AI- sicurezza nazionale e di supporto al sistema SE e dell’AISI, utile anche ad esprimere il Paese, le più significative evoluzioni hanno valore aggiunto derivante dalla complemen- interessato l’intelligence economico-finan- tarietà tra le analisi settoriali delle Agenzie e ziaria. In tale ambito, appositi tavoli di con- l’analisi strategica del Dipartimento. sultazione, arricchiti dall’approfondimento Nei più qualificati consessi di collabora- e dall’ampliamento delle relazioni anche zione internazionale ha trovato conferma con Enti esterni al Sistema, sono stati finaliz- la rilevanza intelligence delle fonti aperte zati, da un lato, ad acquisire l’accesso a patri- (OSINT – Open Source Intelligence), anche moni di conoscenza specialistica in grado di qui sotto il profilo sia tattico che strategi- supportare e valorizzare l’attività informati- co. Pure in quest’ottica merita menzione va e, dall’altro, a fornire riferimenti utili, sul il progetto SPANCIP (Semantic Predictive piano della sicurezza, a sostegno della inter- Algorithm Network for Critical Infrastructure nazionalizzazione del sistema Paese. Protection), finanziato dall’Unione Europea La strutturata collaborazione con il e promosso dal DIS in partnership con un Ministero degli Affari Esteri, operante su Servizio collegato. Concluso in giugno, il più piani e livelli, si è ulteriormente arric- progetto ha consentito di sviluppare un in- chita con la creazione di un esercizio per- novativo modello di gestione, “lettura” ed manente destinato a rafforzare le sinergie elaborazione di dati provenienti dalle fonti in chiave dinamica anche sul versante aperte utile a fornire early warning a prote- dell’analisi. zione delle infrastrutture critiche. Sempre sul piano sistemico, sono sta- L’evoluzione degli scenari di rischio, te avviate iniziative intese a ottimizzare all’interno come all’esterno dei confini na- 15
  • 22. Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012 zionali, ha confermato nel corso del 2012 l’innovativa previsione di un Master di 2° il ruolo sempre più importante dell’intel- livello in “Sicurezza delle informazioni ed ligence per la sicurezza e per le stesse pro- informazione strategica”. Nel medesimo spettive di sviluppo del Paese. Circostanza, contesto si collocano i proficui rapporti di questa, che – al di là delle ristrettezze con- collaborazione con l’Università capitolina giunturali – impone di “investire” nell’in- di Tor Vergata in materia di intelligence telligence per entrambi i profili, stretta- economico-finanziaria, tema sul quale, an- mente interconnessi, della formazione e che qui, è stato organizzato un Master di 2° della diffusione e promozione della cultura livello. E’ altresì di rilievo il proficuo parte- della sicurezza. nariato con il Campus Bio-Medico su temi In questa cornice, attesa la centralità scientifici d’interesse informativo. conferita all’outreach accademico, è stata Sul piano delle iniziative di stampo di- approfondita la collaborazione con l’Uni- vulgativo, è stato elaborato un glossario che versità degli Studi di Roma Sapienza, tra- spiega ai non “addetti ai lavori” termini e lo- dottasi in una serie di iniziative volte a raf- cuzioni maggiormente in uso nell’universo forzare le capacità di risposta nazionale alla intelligence. La pubblicazione – dal titolo minaccia cibernetica e, più in generale, a “Il linguaggio degli organismi informativi- sviluppare formazione “ad orientamento Glossario intelligence” – è consultabile sul intelligence”. Significativa, al riguardo, è sito istituzionale www.sicurezzanazionale.gov.it 16
  • 24.
  • 25. 1. LA CRISI ECONOMICA NELLA PROSPETTIVA INTELLIGENCE L’ acutizzarsi della crisi eco- e nel contesto di acuite vulnerabilità del nomica, che nel 2012 ha nostro sistema Paese, spazi di incubazio- registrato picchi di marca- ne, attecchimento e moltiplicazione di ta spiralizzazione, ha for- fattori di rischio. Ciò sotto un triplice temente caratterizzato l’evoluzione dello profilo: l'azione aggressiva di gruppi este- scenario interno. Ciò, in un contesto in- ri che, con il supporto delle entità statuali ternazionale ancora permeato, in talune di riferimento, possono sviluppare mira- aree, da fattori di volatilità. te strategie acquisitive di patrimoni indu- Il deterioramento dei principali indi- striali, tecnologici e scientifici nazionali, catori macroeconomici e, in particolare, nonché di marchi storici del made in Italy la recessione produttiva, il calo dei con- a detrimento della competitività delle no- sumi e l’aumento della disoccupazione stre imprese strategiche; le opportunità hanno colpito le imprese e le famiglie, di infiltrazione della criminalità organiz- acuendo il disagio sociale e l’incertezza zata che, grazie alle ingenti disponibilità per l’avvenire. Si tratta di una situazione di capitali di provenienza illecita, mira a di crisi che, per ampiezza e profondità, finalizzare la presenza strutturata dei so- presenta tratti storicamente rilevanti a dalizi sul territorio in occasioni di investi- livello domestico, come pure in ambito mento nelle economie locali; la congerie europeo. di minacce che promanano dai circuiti Rispetto a questi scostamenti di am- eversivi e dell’antagonismo estremista, pia portata, l’attività di intelligence si è che possono vedere nella crisi un’occasio- concentrata sull’obiettivo di verificare, ne di inveramento della loro propaganda negli interstizi della conflittualità sociale e spunti di mobilitazione e lotta. 19
  • 26. Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012 VULNERABILITÀ E MINACCE do di criticità. Ciò in dipendenza del rischio ALL’ECONOMIA di sostituzione, con operatori di riferimen- to, delle aziende italiane attive nell’indotto L’inasprimento della congiuntura ha industriale interessato dall’investimento concorso ad accentuare l’esposizione a ri- diretto ovvero proprietarie di tecnologie di schi del tessuto economico-produttivo na- nicchia, impiegate nei settori della difesa, zionale, sollecitando l’attenzione informa- dell'aerospazio e della sicurezza nazionali, tiva verso un ampio ed eterogeneo spettro come pure nella gestione di infrastrutture di fenomeni che, come già rilevato nella critiche del Paese. Relazione dello scorso anno, appaiono in In tale contesto, che ha sollecitato grado di riflettersi sulla sicurezza e sugli in- l’adozione di una più stringente normativa teressi nazionali anche quando non diretta- (norme sulla cd. golden share, vds. riquadro mente riferibili a progettualità ostili. 3), le evidenze raccolte hanno posto all’at- tenzione quelle strategie di investimento le partecipazioni L’attività informativa ha estero che, finalizzate al controllo di talune estere tra confermato il perdurante imprese nazionali attive nel settore manifat- opportunità e interesse da parte di atto- turiero, si sono tradotte nell’acquisizione rischi ri esteri nei confronti del di marchi e brevetti, nell’accaparramento comparto produttivo nazio- di quote di mercato e, in un’ottica di con- nale, specialmente delle Piccole e Medie trazione dei costi, nella delocalizzazione Imprese (PMI), colpito dal prolungato sta- dei siti produttivi ovvero nel trasferimento to di crisi che ha sensibilmente ridotto tan- oltreconfine dei centri decisionali. In ciò to lo spazio di accesso al credito quanto i beneficiando, talvolta, di mirate politiche margini di redditività. di agevolazione fiscale ed amministrativa. L’attenzione dell’intelligence si è pre- È stata confermata, nel corso dell’anno, valentemente appuntata sulla natura dei la persistente politica di penetrazione specie singoli investimenti, per verificare se gli nel settore energetico, favorita dalla sussi- stessi siano dettati da meri intenti speculati- stenza di vulnerabilità sistemiche sul ver- vi o da strategie di sottrazione di know-how e sante degli approvvigionamenti petroliferi. di svuotamento tecnologico delle imprese, L’espansionismo nel down-stream ha eviden- con effetti depressivi sul tessuto produttivo ziato specifici rischi per la piazza nazionale, e sui livelli occupazionali. in quanto taluni operatori stranieri attivi in In tal senso, alcune manovre di acqui- Italia, grazie ad una posizione dominante sizione effettuate da gruppi stranieri se, da sul versante dell’up-stream, hanno la possibi- una parte, fanno registrare vantaggi imme- lità di integrare verticalmente il proprio ci- diati attraverso l’iniezione di capitali freschi, clo produttivo, incrementando le economie dall’altra sono apportatrici nel medio perio- di scala e la capacità di influenzare i mercati. 20
  • 27. Parte I. Il Sistema paese – La crisi economica nella prospettiva intelligence È andato consolidandosi, inoltre, l’in- to l'importanza delle informazioni relative teresse straniero nel settore delle energie alle innovazioni industriali, ai dati com- rinnovabili, della logistica aeroportuale, merciali e a quelli finanziari, che costitui- del turismo, dell’agroalimentare, dell’in- scono il vero discriminante concorrenziale novazione tecnologica e del tessile. delle imprese nell’attuale scenario, fluido Secondo le indicazioni raccolte, la e globalizzato, sempre più esposto agli ap- presenza asiatica si sta ulteriormente svi- petiti anche dei circuiti illegali. luppando in settori emergenti, come il Nell’ambito dell’iter finalizzato alle ope- fotovoltaico, e di rilievo strategico, quali razioni di acquisizione, fusione e/o partner- le telecomunicazioni e le infrastrutture ship, quali quelle di “due diligence”, le aziende logistiche, mentre Paesi del Golfo Persico nazionali, come già rilevato nella Relazione appaiono interessati ad aziende nazionali del 2011, possono risultare maggiormente operanti principalmente nei campi del tu- esposte a dispersioni informative di dati sen- rismo, dell’immobiliare e del lusso. sibili, attestati per lo più nel “cyberspazio”. Lo sviluppo tecnologico Sul fronte della tutela le anomalie nei lo spionaggio industriale e la dimensione di ipercom- del sistema bancario e finan- circuiti bancari e petizione hanno accentua- ziario nazionale, l’attività finanziari Riquadro 3 LE NUOVE NORME SULLA CD. GOLDEN SHARE Una chiara testimonianza dell’attenzione riservata dal Legislatore alla tutela del sistema Paese è fornita dal decreto legge n. 21/2012, convertito dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, concernente l’attribuzione al Governo di poteri speciali sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché in quelli dell’energia, dei trasporti e delle comu- nicazioni. Per la prima categoria di imprese, il parametro di riferimento per l’esercizio dei poteri speciali è costituito dall’idoneità dell’investimento o dell’acquisizione societaria a rappresen- tare minaccia di un grave pregiudizio agli interessi essenziali della difesa e della sicurezza nazionale. Per la seconda, la valutazione cade invece sull’idoneità dell’acquisizione estera, ove proveniente da investitori non appartenenti a Paesi UE, a costituire una minaccia per gli interessi pubblici relativi alla sicurezza e al funzionamento delle reti e degli impianti e alla continuità degli approvvigionamenti. 21
  • 28. Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012 svolta ha continuato a far emergere indica- appare dettata da finalità politico-egemoni- tori di rischio in relazione alla costituzione che o di influenza, piuttosto che da priorità di taluni istituti per la opacità dei capitali di ordine economico in senso stretto. apportati e dei requisiti degli amministra- Il perdurante stato di illiquidità, la tori, all’allargamento dell’azionariato con stretta creditizia e la crisi del sistema del- l’ingresso di nuovi soci dal profilo ambiguo le garanzie, amplificati dall’incremento ed alla distorta gestione del credito da par- dell’incidenza delle sofferenze e da un peg- te di esponenti aziendali sleali. gioramento della qualità del credito, han- Per quanto attiene alle banche a vo- no incentivato condotte illegali nei circuiti cazione prettamente locale, a fronte delle bancari e finanziari stranieri. In questo qua- difficoltà di reperimento delle necessarie dro si colloca il fenomeno relativo all’emis- provviste finanziarie, si è rilevato il per- sione di fideiussioni false o contraffatte a durante rischio che i capitali disponibili beneficio di soggetti che le utilizzerebbero, facciano riferimento, a vario titolo, ad am- strumentalmente, nell’esercizio delle pro- bienti criminali o abbiano comunque pro- prie attività imprenditoriali. venienza illecita. Un’attività informativa mirata è stata svol- Si è guardato con attenzione, inoltre, ta, inoltre, in direzione di violazioni tributarie alla nascita delle prime filiali di banche asia- poste in essere a livello internazionale tanto tiche che, rivolte oggi principalmente ai pro- nel campo della tassazione propria delle ope- pri connazionali residenti in Italia, possono razioni di trading e delle altre imposte indi- costituire la premessa all’ampliamento della rette, quanto in quello delle imposte dirette. concorrenza allogena nel nostro Paese, con In tal senso, i settori maggiormente rischi di erosione di importanti quote di esposti sono risultati quelli del commercio mercato per gli operatori nazionali. internazionale di alimentari e delle impor- In linea con la tendenza degli ultimi tazioni di capi di abbigliamento. anni, particolare interesse informativo è sta- Il fenomeno dell’evasione fiscale ha to rivestito dai Fondi sovrani – costituiti dalle toccato anche il comparto degli investi- Autorità di Governo di diversi Paesi al fine di menti sul territorio nazionale nel settore gestire grandi masse di disponibilità finanzia- delle energie rinnovabili, attraverso il so- ria, nella maggior parte originata da surplus vradimensionamento dei costi inerenti di bilancio – in termini sia di opportunità, alla progettazione ed alla realizzazione di specie per reperire liquidità per il nostro si- impianti fotovoltaici nella prospettiva di stema Paese nell’attuale difficile congiuntu- schermare i risultati economici conseguiti ra, sia di rischio. A questo proposito, riman- nonché di realizzare trasferimenti di in- gono attuali le preoccupazioni circa il reale genti capitali all’estero. utilizzo di tali veicoli finanziari da parte di Nella perdurante congiuntura economi- taluni Governi di riferimento, la cui strategia ca negativa, si è rilevato il ricorso a metodolo- 22
  • 29. Parte I. Il Sistema paese – La crisi economica nella prospettiva intelligence gie elusive e di evasione sempre più sofistica- te per l'esportazione di capitali oltreconfine. Riquadro 4 Nel contempo, sul piano interno, a fronte di crescenti fabbisogni di immediata liquidità I TRASFERIMENTI DI FONDI A MEZZO da parte di alcuni ceti sociali, appare merite- SMS vole di attenzione la diffusione, a ritmo soste- Nel quadro delle opzioni alternative nuto, di punti di acquisto di metalli preziosi al sistema bancario nella movimenta- che possono talora risultare funzionali ad in- zione di fondi, sono emerse all’attenzio- filtrazioni criminali a scopo di riciclaggio. ne modalità di trasferimento di valuta a mezzo SMS inviati attraverso normali Specifico rilievo infor- cellulari, previa creazione di appositi il finanziamento mativo ha continuato a rive- account (phone account) presso com- al terrorismo stire il contrasto al finanzia- pagnie telefoniche collegate con ban- mento del terrorismo, con che convenzionate e/o società finan- riguardo all’individuazione ziarie. di attività dirette alla raccolta di fondi de- Il sistema, già operativo in diversi stinati al sostegno di organizzazioni o grup- Paesi quali l’Afghanistan, il Pakistan e pi che potrebbero favorire o alimentare la la Somalia, permette il trasferimento di nascita e la diffusione di ideologie eversive somme di denaro mediante la semplice e/o terroristiche. In territorio nazionale, trasmissione di un SMS dal cellulare del l’attenzione è stata focalizzata sui flussi fi- mittente a quello del destinatario che, in tal modo, si vede accreditare la somma nanziari movimentati da soggetti presenti indicata all’interno del messaggio. in Italia specie attraverso: La semplicità del sistema e la di- • pratiche di trasferimento alternative a screzione dell’operazione potrebbero quella bancaria (vds. riquadro 4) quali, trasformare questo strumento in un in particolare, il sistematico ricorso al canale privilegiato di trasferimento di trasferimento di valuta “al seguito” at- fondi per attività illecite. traverso le dogane aeroportuali; • operazioni finanziarie sul nostro terri- torio che hanno manifestato profili di anomalia in relazione sia alle vigenti restrizioni in campo economico sia al • attività commerciali e money transfer, ge- possibile finanziamento di soggetti con- stiti da cittadini extracomunitari dediti tigui all’estremismo islamico; al trasferimento clandestino di valuta, • movimentazioni dei flussi finanziari all’immigrazione clandestina e allo effettuati con mezzi di pagamento elet- spaccio di sostanze stupefacenti. tronici (carte prepagate); 23
  • 30. Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012 L’opacità delle ope- In ambito nazionale, la le proiezioni le infiltrazioni criminali nelle razioni economico-finan- minaccia più insidiosa per della criminalità piazze estere ziarie, spesso agevolata il tessuto economico-pro- organizzata dalla mancata armonizza- duttivo resta l’infiltrazione zione normativa fra i vari della criminalità organizza- Paesi interessati, si è accompagnata ad ta di stampo mafioso, sempre più pervasiva accentuate proiezioni criminali nei cir- su tutto il territorio nazionale. cuiti economico-finanziari internaziona- Secondo le indicazioni raccolte, i grup- li. L’attività svolta ha confermato come pi criminali continuano a ricercare contatti l’ingente quantità di capitali illeciti in collusivi nell’ambito dell’Amministrazione circolazione induca le organizzazioni cri- Pubblica, funzionali ad assicurarsi canali di minali che ne hanno la disponibilità a interlocuzione privilegiati in grado di age- programmare e realizzare iniziative com- volare il perseguimento dei loro obiettivi plesse, di caratura manageriale, volte alla economici e strategici, quali il controllo dissimulazione della provenienza illecita di interi settori di mercato e il condizio- dei proventi per la successiva reintrodu- namento dei processi decisionali, specie a zione nell’economia legale. livello locale. Riquadro 5 L’AGGIRAMENTO DELLA NORMATIVA ANTIMAFIA NEL SETTORE PUBBLICO L’esigenza di infiltrarsi efficacemente ove vi siano flussi di finanziamenti pubblici spin- ge le consorterie a ricercare sempre nuove modalità per aggirare i controlli di legalità, soprattutto riguardo alle certificazioni antimafia e alle attività interdittive. Ciò avviene in particolare attraverso: • trasferimenti strumentali delle sedi legali delle società a “rischio interdizione” in modo da rendere difficoltosa l’attività di verifica; • acquisizione del controllo, anche tramite pratiche usurarie, di aziende sane da utilizzare per partecipare a gare pubbliche; • presentazione di offerte “concordate” sulla base di accordi spartitori tra imprese, ri- correndo al sistema dell’assegnazione del punteggio tecnico per gli appalti aggiudicati con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, riuscendo in tal modo a superare la concorrenza di aziende strutturalmente ed economicamente più solide, ma estranee ai circuiti di condizionamento criminale. 24
  • 31. Parte I. Il Sistema paese – La crisi economica nella prospettiva intelligence Crescenti profili di rischio si sono regi- infrastrutturali e finanziari afferenti: strati in relazione ai frequenti casi di rappor- • grandi opere di edilizia pubblica, in ti strutturati tra gruppi criminali di diversa specie nella riqualificazione della rete matrice (specie tra cosche ‘ndranghetiste, stradale/autostradale e ferroviaria; cartello casalese e Cosa Nostra), spesso nel • l’EXPO milanese del 2015; contesto di ampi network relazionali com- • il settore delle energie rinnovabili. prendenti ambiti imprenditoriali e profes- Nel contesto della gestione dei beni se- sionali (legali, commerciali, finanziari), am- questrati o confiscati, ambito sempre più ministratori locali ed istituti di credito. rilevante in quanto strettamente connesso L’accentuata mobilità territoriale dei all’intensificazione dei successi investigativi sodalizi consente loro di inserirsi ormai age- e all’incremento dei provvedimenti giudizia- volmente in circuiti collusivi in grado di sof- ri cautelari, le organizzazioni criminali – in focare l’imprenditoria sana ed inquinare le un’ottica funzionale alle dinamiche associa- iniziative di sviluppo, anche attraverso l’ag- tive delle rispettive aggregazioni (vds. riqua- giramento della normativa antimafia sugli dro 6) – cercano di contrapporre allo Stato appalti (vds. riquadro 5). Rischi in tal senso una strategia di sterilizzazione degli effetti possono emergere nel quadro di progetti delle misure adottate. Ciò, mediante inter- Riquadro 6 LE DINAMICHE ASSOCIATIVE DELLO SCENARIO CRIMINALE NAZIONALE In base alle indicazioni raccolte dall’AISI: • Cosa Nostra evidenzia, specie nella Sicilia occidentale, crescenti difficoltà nel riproporre la tradizionale strutturazione centralistica e verticistica, anche se recenti scarcerazioni di esponenti di famiglie “storiche” starebbero contribuendo a rivitalizzare la spinta riorganiz- zativa. A fronte della grave crisi economica e della disponibilità degli operatori a denunciare i ta- glieggiamenti, Cosa Nostra non sembra intenzionata a desistere dal controllo del territorio, privilegiando sempre più attività di stampo predatorio, specie rapine e narcotraffico. Si mantengono precarie le relazioni tra le componenti mafiose delle diverse province. In particolare: – nel Trapanese, il boss latitante Messina Denaro, pur rivestendo un ruolo di indiscusso riferimento carismatico, deve fronteggiare una sempre più difficile latitanza; – nell’Agrigentino, recenti importanti attività di polizia hanno disarticolato i livelli apicali provinciali, responsabili dei collegamenti con le province trapanese e palermitana, co- 25
  • 32. Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012 stringendo le componenti locali ad avviare una fase di revisione strutturale; – nel Catanese, nonostante la scomparsa di esponenti di primo piano, la locale famiglia mafiosa continua ad imporre la propria primazia per la fitta e diffusa rete operativa di cui dispone a livello cittadino e provinciale; • la ’ndrangheta potrebbe avviare un processo di aggiornamento dei modelli organizzativi, gerarchici e gestionali per renderli meno vulnerabili all’azione investigativa e alle scelte collaborative. Permane la centralità della ‘ndrangheta reggina, nonostante gli arresti eccel- lenti (tra gli altri quello di Domenico Condello), nell’elaborazione di forme di controllo del territorio e di infiltrazione collusiva nella Pubblica Amministrazione, sia nell’area di origine sia nelle regioni di proiezione. Si registra un crescente attivismo crimino-economico dei sodalizi del Crotonese, scenario provinciale assurto a vero e proprio laboratorio di strategie coese tra cosche, volte a favori- re la gestione condivisa degli interessi più remunerativi e lo sviluppo di solide reti collusive, anche nelle aree di proiezione. L’attività d’intelligence ha evidenziato una sempre più marcata tendenza della ‘ndrangheta a proiettarsi all’estero, in Paesi europei ed extraeuropei, con investimenti e interessi eco- nomici in settori sempre più diversificati (edilizia pubblica e privata, ristorazione, turistico- alberghiero, rifiuti, energie rinnovabili, gioco); • la camorra partenopea appare connotata dalla crescente precarizzazione degli assetti cla- nici che, specie a Napoli nord, sta alimentando conflittualità violente per l’assunzione del controllo delle piazze di spaccio. La carenza di leadership e i vuoti di potere determinatisi a seguito di arresti, condanne e omicidi appaiono favorire tale instabilità, lasciando spazi all’ascesa di nuove leve aggressive ed ambiziose ma prive di capacità strategica. La camorra casalese, nonostante le importanti e destabilizzanti attività di contrasto, si conferma dotata di risorse umane, forza militare e capacità collusiva e di condizionamento tali da assicurare la persistente operatività nelle aree di origine e in quelle di proiezione, tra cui Emilia Romagna, Toscana e basso Lazio; • la criminalità pugliese si conferma frammentata. A Bari, le tensioni conflittuali tra i prin- cipali sodalizi in competizione per il recupero dell’egemonia sulle aree metropolitane, già delineate nella Relazione 2011, appaiono destinate a subire ulteriori future escalation. Nel Salentino le componenti riferibili alla Sacra Corona Unita brindisina e leccese appaio- no tuttora in fase di ristrutturazione a seguito dell’incessante attività di polizia: appaiono tuttavia crescenti i profili collusivi rispetto ai locali circuiti amministrativi e la capacità di condizionamento del tessuto produttivo. Il contesto foggiano è connotato da una complessa instabilità all’interno della "Società Foggiana" che ha fatto registrare omicidi “eccellenti” e potrebbe essere prodromica di nuove conflittualità violente. 26
  • 33. Parte I. Il Sistema paese – La crisi economica nella prospettiva intelligence venti sia sui beni in questione, con azioni di dai tradizionali ambiti criminogeni a più “revenge mafiosa” volte alla “anemizzazione” strutturati contesti economico-finanziari. delle aziende e al loro isolamento sociale ed Con un elevato profilo imprenditoriale economico, sia sugli attori coinvolti, attra- e commerciale, favorito dal frequente ri- verso il loro condizionamento. corso a pratiche illegali, tali formazioni si In tali casi, i sodalizi conseguono il mostrano più attive nei circuiti di produ- duplice effetto di annullare l’efficacia zione, di trasferimento e di distribuzione del provvedimento cautelare e di potersi delle merci contraffatte o di contrabban- riproporre nel mercato legale. La conse- do sui mercati nazionali – dove si riscon- guente partecipazione a gare di appalto trano progressive interazioni con elemen- di società in amministrazione giudiziaria, ti della criminalità organizzata italiana solo formalmente scevre da infiltrazioni – e comunitari. mafiose, ha peraltro una forte ricaduta Nella sistematica ricerca di un’afferma- sul locale contesto socio-economico per- zione economica e sociale in seno alla dia- ché produce un esponenziale effetto de- spora, i circuiti criminali cinesi appaiono legittimante. sempre più interessati al controllo sia delle Nell’ambito della criminalità stranie- attività commerciali sia delle reti finanzia- ra operante in Italia (vds. riquadro 7), la rie informali utilizzate per il trasferimento minaccia proveniente dai sodalizi cinesi, delle rimesse dei migranti e dei proventi il- in particolare, sta evolvendo rapidamente leciti in madrepatria. Riquadro 7 CRIMINALITÀ ORGANIZZATA STRANIERA IN TERRITORIO NAZIONALE – ASPETTI EVOLUTIVI L’attività informativa ha confermato la progressiva affermazione, nelle principali aree metropolitane, di articolate aggregazioni giovanili banditesche di matrice cinese e sudame- ricana, alimentate dal crescente bacino di giovani connazionali emarginati e disoccupati. Le bande asiatiche gestiscono attività illecite incentrate soprattutto sul traffico di dro- ghe sintetiche, sullo sfruttamento sessuale e sul controllo del gioco d’azzardo e delle estor- sioni, avvalendosi anche dei consolidati rapporti con altri circuiti presenti nei Paesi del nord e del centro Europa. Le gang latino-americane, invece, appaiono risolute ad imporre il controllo del territorio e delle attività illecite in seno alle diaspore di riferimento ed hanno dato luogo a violente contrapposizioni a Genova, Milano e Perugia. Nel corso dell’anno si sono delineati progressivi rapporti con analoghe ma più strutturate formazioni presenti in Europa e in madrepatria, in 27
  • 34. Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012 grado di veicolare sul territorio nazionale disegni criminali di maggior respiro, sebbene sempre legati al controllo delle attività all’interno delle diaspore sudamericane. Sono state all’attenzione dell’attività informativa, inoltre, le organizzazioni etniche di matrice balcanica, che appaiono dotate di un marcato profilo paramilitare e di elevati livelli di efficienza e di aggressività nei settori del narcotraffico, dell’immigrazione clandestina, del traffico di esseri umani, dello sfruttamento della prostituzione, del riciclaggio e del gioco d’azzardo. Potendo beneficiare di un discreto livello di radicamento nel tessuto sociale, sono da tempo protagoniste di un trend evolutivo che ha permesso loro sia di instaurare rapporti di collaborazione con organizzazioni autoctone ed esogene già operanti in Italia, sia di rendersi autonome nella gestione dei traffici illeciti. La criminalità russofona è apparsa in rapida espansione dimostrandosi in grado di esercitare un forte controllo sulle attività illegali delle diaspore di matrice est-europea e di effettuare mirati e cospicui investimenti ai fini di riciclaggio anche nel nostro Paese. Quanto alla criminalità di origine africana stanziata sul territorio nazionale, impegnata per lo più in attività legate al traffico di sostanze stupefacenti, questa si caratterizza per la consolidata presenza di strutturate formazioni maghrebine, soprattutto nelle aree del nord e del centro Italia, oltre che per l’emersione di gruppi criminali provenienti dal Corno d’Africa che in talune piazze del Settentrione stanno penetrando il mercato dello spaccio anche in sovrapposizione ai più radicati sodalizi maghrebini. I network criminali transnazionali nigeriani, beneficiando di importanti ramificazioni a livello internazionale e, in talune aree meridionali, in collaborazione con consorterie crimi- nali autoctone, specie nell’area campana e in Sicilia, mantengono inalterato il dinamismo nel traffico degli stupefacenti, oltre che nello sfruttamento della prostituzione, nel traffico di esseri umani e nella falsificazione documentale. DISAGIO SOCIALE E Non sono mancate, tuttavia, proteste STRUMENTALIZZAZIONI ESTREMISTE spontanee a carattere territoriale e/o set- toriale, espressione del disagio di alcune proteste Nel clima di allarme categorie, tra le quali particolare spessore spontanee e sociale legato alla difficile ha assunto, nei primi mesi dell’anno, la campagne di congiuntura economica, lo mobilitazione degli autotrasportatori in- lotta scenario interno, all’atten- nescata in Sicilia da gruppi portatori degli zione informativa dell’AISI, interessi della piccola proprietà agricola e non ha evidenziato nel corso del 2012 i pro- produttiva. fili di un conflitto strutturato, virulento e La protesta, estesasi rapidamente in generalizzato. gran parte del territorio nazionale, ha de- 28
  • 35. Parte I. Il Sistema paese – La crisi economica nella prospettiva intelligence terminato pesanti conseguenze sui collega- con il ricorso a forme eclatanti di lotta, a menti e sulla distribuzione di beni e servi- livello individuale o collettivo, nell’intento zi, suscitando l’interesse sia di formazioni di ottenere massima visibilità mediatica per della destra estrema sia dell’antagonismo raggiungere in tempi brevi e senza inter- di sinistra fautore della pratica dei blocchi mediazioni i risultati auspicati. ad oltranza in “luoghi strategici”, ritenuta Analoghi timori sono andati inoltre pagante sul piano della visibilità. estendendosi, come conseguenza della no- Un rilievo emblematico ha inoltre rive- tevole eco suscitata dalle misure in materia stito la campagna contro le attività di riscos- di contenimento della spesa, al settore dei sione di Equitalia che ha fatto registrare un dipendenti pubblici. significativo innalzamento nei toni e nel In assenza di segnali di un’inversio- livello della contestazione, con il ripetersi ne del ciclo congiunturale, l’incremento di azioni di stampo intimidatorio ed ini- delle difficoltà occupazionali e delle situa- ziative dimostrative nei confronti di sedi e zioni di crisi aziendale potrebbe minare rappresentanti della società di riscossione, progressivamente la fiducia dei lavoratori assurta a simbolo della crisi economica e nelle rappresentanze sindacali, alimentare delle politiche governative ritenute “vessa- la spontaneità rivendicativa ed innalzare la torie” in tema fiscale. Gli episodi, maturati tensione sociale, offrendo nuove opportu- negli ambienti più diversificati, sostanziano nità di inserimento ai gruppi dell’antago- una forma di protesta di particolare radica- nismo, già territorialmente organizzati per lità che accomuna trasversalmente diverse intercettare il dissenso e incanalarlo verso espressioni del dissenso antagonista, for- ambiti di elevata conflittualità. mazioni eversive e gruppi clandestini, ma Nel quadro descritto, ad avviso anche soggetti non ideologizzati spinti da dell’Agenzia interna, si prospetta il ri- motivazioni personali. schio di un’intensificazione delle conte- Sul versante occupazionale, pur a fron- stazioni nei confronti di esponenti del te di contenziosi e vertenze in rilevanti poli Governo e personalità di rilievo istitu- industriali, il massiccio ricorso agli am- zionale, nonché rappresentanti di partiti mortizzatori sociali ha contribuito, in linea politici e sindacati considerati non suffi- generale, a contenere le tensioni anche cientemente impegnati nella difesa dei in quei contesti nei quali la crisi si è ma- bisogni emergenti. nifestata con maggiore intensità come, ad Le ripercussioni della crisi finanziaria e esempio, nella piccola e media imprendi- le trasformazioni che stanno interessando, toria. Nella seconda parte dell’anno, tutta- in particolare, il mondo del lavoro e il con- via, le proteste e le preoccupazioni per una testo sociale hanno continuato a catalizza- possibile perdita del posto di lavoro hanno re l’attenzione del fronte antagonista. Nel assunto toni di crescente determinazione, tentativo di superare divergenze e fram- 29
  • 36. Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012 mentazioni che ancora penalizzano l’atti- dell’ordine, valsi a ribadire come l’opposi- vità del movimento, le varie componenti zione al progetto costituisca un focolaio di hanno manifestato una rinnovata disponi- tensione nel contesto nazionale. bilità al confronto, individuando una con- Un ruolo trainante rivestono le frange vergente linea d’intervento nell’opposizio- anarco-insurrezionaliste, principali protago- ne alla manovra di risanamento intrapresa niste delle azioni radicali nella Valle, determi- dall’Esecutivo. nate ad alimentare la protesta contro la TAV Pur sulla base di differenti impostazioni superandone i limiti localistici per diffondere ideologiche e strategie d’intervento, si è ri- il “conflitto” nei territori. Ulteriori fermenti levata la comune determinazione ad avvia- di lotta si registrano contro la linea Verona- re percorsi generali di lotta, focalizzati sui Brennero, in Trentino Alto Adige, e la tratta principi cardine del rifiuto del debito e della Genova-Milano, nell’ambito del progetto de- difesa dei beni comuni, ritenuti in grado di nominato Terzo Valico per la linea Genova- intercettare ad ampio raggio il consenso Rotterdam. Ciò a testimonianza di una con- popolare. taminazione dello schema contestativo anche In prospettiva persiste, comunque, il ri- in relazione ad altri interventi infrastrutturali schio che un eventuale aggravamento dello che interessano il Paese. scenario congiunturale, elevando i senti- Si è confermato il ricorso ad azioni con- menti di allarme nella popolazione, possa tinue ma di “bassa intensità”, secondo una costituire fattore di aggregazione e genera- prassi (cd. strategia di logoramento) rite- lizzazione del dissenso, favorendo l’azione nuta cautelativa per gli antagonisti ma for- delle frange antagoniste che mirano alla temente onerosa per l’azione di contrasto. radicalizzazione dell’offensiva sociale. Anche la protesta studentesca ha fatto Dinamiche violente hanno continua- registrare momenti di particolare tensione, to a caratterizzare la mobilitazione contro con disordini e scontri nel corso di manife- l’Alta Velocità in Val di Susa, assurta negli stazioni di piazza, specie in occasione della ambienti antagonisti a modello esemplare ripresa autunnale. Il movimento è parso di lotta per metodologia ed efficacia. impegnato ad ampio raggio, sia in relazio- La protesta, già connotata in chiave ne alle problematiche di specifico interesse ambientalista e antigovernativa, ha assunto del settore, come il rincaro delle tasse uni- infatti anche una specifica valenza nell’ot- versitarie e i tagli all’istruzione, sia sui temi tica antirepressiva, a seguito dei numerosi – strettamente connessi alla crisi economi- arresti di attivisti NO TAV. ca – del disagio giovanile e della mancanza Nel corso dell’anno si sono susseguite di prospettive occupazionali. In tale con- fasi di particolare dinamismo, con il mol- testo, si sono riproposte, a sviluppo di un tiplicarsi degli episodi di conflittualità, trend che appare destinato a consolidarsi, sfociati anche in gravi scontri con le Forze le sinergie tra gli ambienti studenteschi, i 30
  • 37. Parte I. Il Sistema paese – La crisi economica nella prospettiva intelligence lavoratori e le fasce del disagio sociale, con Nell’ambito delle strategie operative l’obiettivo di ampliare la visibilità ed il por- adottate dai gruppi più rappresentativi, si tato rivendicativo delle mobilitazioni. è confermata l’attenzione ai profili comu- Dopo una fase di relativa stasi operativa, nicativi, con particolare riguardo all’uso si sono evidenziati segnali di rilancio della del web (social network, blog, etc.), funzio- campagna antimperialista/antimilitarista, nale anche a svecchiare l’immagine del anch’essa in grado di favorire convergenze movimento. in chiave antisistema tra le componenti an- In prospettiva, è ipotizzabile un’intensi- tagoniste nonché di saldare la protesta con ficazione dell’impegno dell’area dell’estre- quella dei vari “comitati popolari” impe- ma destra sul sociale, cui potrebbe accom- gnati, in una prospettiva prettamente am- pagnarsi una possibile recrudescenza della bientalista e localista, a contestare la pre- conflittualità tra antagonisti di opposto se- senza di installazioni militari nei territori. gno ideologico, già degenerata nel recente Un progressivo incremento dei toni e passato in episodi di violenza. del livello contestativo ha caratterizzato la Sul versante internazionale, si sono protesta dei comitati “antidiscarica” nel consolidate ed ampliate le sinergie con le Lazio, determinati a contrastare la prevista formazioni europee di omologo orienta- apertura di nuovi siti di smaltimento. La mento ideologico, finalizzate alla costitu- mobilitazione è rimasta sostanziale appan- zione di un comune fronte identitario con- naggio della popolazione locale. In pro- notato in chiave antiatlantica e filorussa spettiva, tuttavia, potrebbero intensificarsi i (vds. riquadro 8). tentativi di strumentalizzazione da parte Crescente attivismo “metapolitico” han- dell’estremismo antagonista che, sostenen- no poi mostrato le organizzazioni culturali do ad ampio raggio le rivendicazioni dei (centri studio, associazioni, siti e giornali comitati, mira a conferire anche alla que- telematici, periodici di geo-politica, case stione dei rifiuti un rilievo politico genera- editrici) inserite nel circuito internazionale le, sulla falsariga di quanto prospettato per della destra eurasiatista e filoislamica, impe- la mobilitazione contro l’Alta Velocità. gnate in una costante opera di propaganda a favore di un avvicinamento dell’Europa L’attivismo delle princi- alla Russia. l’estrema destra pali formazioni della destra L’area skinhead, rappresentata princi- in territorio antagonista ha continuato palmente dalla comunità hammerskin e dal nazionale ad incentrarsi prioritaria- circuito internazionale neonazista Blood & mente su tematiche sociali Honour, ha continuato a promuovere sul (occupazione, emergenza abitativa, am- territorio concerti e raduni, appuntamenti biente), nell’intento di accrescere ulterior- di forte richiamo ideologico utili a rinsalda- mente la base militante. re i contatti in ambito europeo. 31
  • 38. Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – 2012 Riquadro 8 L’ESTREMA DESTRA IN EUROPA L’attività dell’AISE ha posto in luce come il fenomeno dell’estremismo di destra in ambito europeo profili temibili derive radicali negli stessi Paesi dell’area comunitaria. Ciò anche in ragione di una vitale attività di proselitismo in direzione delle fasce giovanili, rese ancor più influenzabili dagli effetti della crisi economica in atto. Dalla Spagna alla Russia, l’estrema destra europea sta tentando di disseminare le pro- prie ideologie islamofobiche, antisemite e nazionaliste, finalizzate soprattutto alla tessitura di relazioni transnazionali idonee alla creazione di un movimento impegnato nella difesa del Continente da ogni “contaminazione”. L’universo dell’estrema destra europea è una galassia variegata nella quale conflui- scono neonazisti, naziskin, bonehead, hammerskin, elementi riconducibili a filoni musicali “underground” o a talune tifoserie calcistiche presenti in vari Paesi europei, quali la Norvegia (ancora scossa dalla strage compiuta da Anders Behring Breivik il 22 luglio 2011, con un bilancio di 77 morti tra Oslo e Utoya), la Grecia (segnata dal successo elettorale del Partito oltranzista Alba Dorata, per la prima volta in Parlamento), l’Ungheria, la Russia, la Germania, la Gran Bretagna, la Svizzera, l’Austria, la Francia, la Spagna e l’Italia. Nel corso degli ultimi anni si è assistito ad una crescente interazione tra i gruppi più radicali, come confermato dagli incontri che ambienti neonazisti tedeschi hanno organizzato con omologhi austriaci, spagnoli, svizzeri e scandinavi. Un ruolo di rilievo ai fini della divulgazione di idee xenofobe nonché dell’attività di prose- litismo/reclutamento è svolto da internet, dove i militanti e i simpatizzanti d’area promuovono scambi di opinioni e manifestazioni. Le sinergie tra i gruppi di estrema destra sono agevolate dall’assenza di legislazioni omogenee nei vari Paesi interessati dal fenomeno, fattore che inibisce un’efficace e coordi- nata azione di contrasto da parte delle Forze di polizia. La propensione a rafforzare i legami tesi per l’uso di toni particolarmente accesi con le omologhe componenti pangermani- ed ostili nei confronti dello Stato italiano. che d’oltre confine qualifica l’attivismo del- Nel corso del 2012 si è registrata una le realtà irredentiste altoatesine mostratesi drastica riduzione delle iniziative violente impegnate a conferire rinnovata visibilità delle compagini del tifo organizzato oltran- alle istanze autonomiste. La riemersione di zista, in ragione anche dell’efficace norma- spinte centrifughe radicali si è concretizza- tiva e dell’incisiva azione di contrasto con- ta in alcune iniziative di piazza caratterizza- dotta dalle Forze dell’ordine. 32
  • 39. Parte I. Il Sistema paese – La crisi economica nella prospettiva intelligence In linea di continuità “nuovo proletariato”, tra le cui file partico- la minaccia con una tendenza già rileva- lare attenzione viene riservata ai lavoratori eversiva ta nella Relazione 2011, gli extracomunitari. ambienti eversivi dell’estre- Nello scenario descritto restano inoltre mismo marxista-leninista ipotizzabili azioni di propaganda di mode- hanno focalizzato il proprio impegno pro- sto spessore operativo, rivendicate anche pagandistico sulla crisi economica, con- da sigle inedite, per alimentare una pro- siderando la difficile congiuntura come gressiva radicalizzazione delle istanze con- un’occasione propizia per il rilancio della testative, accreditare la diffusione di nuclei “lotta di classe”. eversivi e verificare eventuali reazioni in In particolare, la produzione ideolo- ambienti ideologicamente contigui. gica di matrice brigatista, specie quella Per quanto riguarda l’eversione anarco- proveniente dal settore carcerario, ha ri- insurrezionalista, il ferimento dell’ammini- petutamente sollecitato l’uditorio di rife- stratore delegato dell’Ansaldo Nucleare, rimento ad un più incisivo attivismo per perpetrato a Genova il 7 maggio scorso, incanalare le diffuse istanze di protesta in ha testimoniato l’innalzamento del livel- una prospettiva “rivoluzionaria” diretta lo della minaccia portata dalle formazioni all’ “abbattimento dell’ordine esistente”. clandestine aderenti alla FAI-Federazione Tali ambienti non sono sembrati tutta- Anarchica Informale. Per la prima volta, via in grado di condurre un’efficace opera infatti, le opzioni del ricorso alle armi e di infiltrazione, proselitismo e reclutamen- dell’attacco diretto alla persona, da tem- to, anche nei comparti attraversati dalle po teorizzate nel dibattito interno all’area, vertenze più accese. sono state concretizzate “sul campo”. Un eventuale inasprimento delle ten- Nel documento di rivendicazio- sioni sociali legate al perdurare della crisi ne dell’agguato, firmato Nucleo Olga potrebbe peraltro indurre queste compo- Federazione Anarchica Informale/Fronte nenti, ancorché consapevoli della propria Rivoluzionario Internazionale, in omaggio a marginalità e minorità rispetto al fronte una militante detenuta della formazione antagonista più oltranzista, ad intensificare terroristica greca Cospirazione delle Cellule gli sforzi per superare divergenze e fram- di Fuoco, gli autori hanno enfatizzato la mentazioni interne, nonché a tentare di relativa facilità di esecuzione dell’azione inserirsi strumentalmente in realtà azien- armata, proprio per veicolare il messaggio dali caratterizzate da forti contrapposizioni che “raggiungere e colpire l’avversario è sempre per allargare l’ambito di influenza. Ciò in possibile”. Nel contempo, hanno stigmatiz- un’ottica che individua quale potenziale e zato gli atteggiamenti rinunciatari di alcu- remunerativo bacino di reclutamento, ol- ni settori dell’area libertaria ed indirizzato tre che la storica “classe operaia”, anche il forti critiche a quei circuiti “movimentisti” 33