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POLITECNICO DI MILANO
                                Facoltà d’ architettura
                                         2003



TEORIA E TECNICA DELLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
                                “La triade Vitruviana”



                         Professore: Architetto Roberto Spagnolo



Alunno: Torres Reyna Hugo Wilfredo
Cod. Matricola: 193220




                                                                   1
• E’ l’identità di un oggetto
                  VENUSTAS                                                        architettonico, la identità di una
                                                                                  cultura, di una època?


                                                                                  • L’oggetto architettonico ha
                       Identità           Riconoscibilità                         una propria identità nella città?


                                                                                  • Una città può essere
                                                                                  identificabile per la sua
                                 Rapporto tra le cose                             diversità tra gli oggetti
                                                                                  architettonici?



                                                                                                      Vitruvio, nell’età dell’impero romano, nel suo
                                                                                                      trattato ‘Dell’Architettura’ sentenziò che
                                                                                                      qualsiasi opera architettonica ha tre requisiti
                                                                                                      fondamentali: la firmitas, l’utilitas e la
                                                                                                      venustas, cioè rispettivamente la solidità,
                                                                                                      l’utilità e la bellezza; nel libro I° , cap.3
                                                                                                      scrisse : “ Solidità, quando le fondamenta
                                                                                                      costruite con materiali scelti con cura e
                                                                                                      senza avarizia, poggeranno profondamente
                                                                                                      e saldamente sul terreno sottostante ; utilità,
                                                                                                      quando la distribuzione dello spazio interno
                                                                                                      di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà
                                                                                                      corretta e pratica all’uso ; bellezza, quando
                                                                                                      l’aspetto dell’opera sarà piacevole per
                                                        Machu Pichu, Cuzo. Peru                       l’armoniosa proporzione delle parti ottenuta
                                                                                                      con adeguato calcolo delle simmetrie “.


                                                                                                      Storie di forme, di simboli, di trattamenti
                                                                                                      cromatici e luministici, di ritmi, di
                                                                                                      rispondenze numeriche e proporzionali sono
                                                                                                      quelle che provengono dall'esaltazione della
                                                                                                      venustas.

                                                                                                       L'architettura,     come       argomento   di
                                                                                                      speculazione estetica, non suggerisce molto
                                                                                                      al pensiero medievale, tanto da esser posta
                                                                                                      fra     le    artes     mechanicae,    accanto
                                                                                                      all'agricoltura e alla nautica.



                                                            Hong Kong. Cina.
Torre Effeil, Parigi. Francia.

                                                                                                                                                        2
UTILITAS
                                                                        Benessere
                         Qualità dello
Ospitalità                 spazio
                                                                         Confort


                                                         • La praticità e utilità di uno spazio,
                                                         lo rendono confortevole?
                                Uso
                                                         • Lo spazio deve corrispondere
                                                         esclusivamente alla sua funzione?




                             Dalla utilitas discende l'equivoco di
                             un'architettura totalmente asservita
                             alle leggi funzionali, tanto da far dire
                             all'Algarotti: «Ni una cosa... mettersi
                             idee in rappresentazione, che non sia
                             anche veramente in funzione».




             Villa Savoye. Le corbusier. “La casa come una macchina per abitare”

                                                                                                   3
FIRMITAS
                                                      Conoscenza
                                                                                                  Si sono scritte storie dell'architettura
                                                                                                  esaltando la firmitas e si sono fatte storie
                           Solidità                      Tecnica                                  della statica e della tettonica, relazionate a
                                                                                                  una serie di monumenti che presentavano
                                                                                                  solo alcune caratteristiche comuni.
                                                        Artificialità                             Al positivismo tecnicistico la firmitas è parsa
                                                                                                  la componente essenziale dell'architettura e
                                                                                                  sono stati quindi più ampiamente analizzati e
                                                                                                  valutati epoche ed edifici in cui la "tecnica",
                                                      • L’immagine può sopravivere al             assumendo aspetti vistosi, è sembrata
                                                      costruito?                                  erroneamente matrice prima, confondendo
                     Permanenza                                                                   l'avanzamento della tecnologia con i valori
                                                                                                  globali dell'edificio.
                                                      • Si può parlare di una architettura
                                                      che rimane nella memoria?




Stonehege. “Architettura che rimane nella memoria”.




                                                            Cattedrale della “Sagrada Familia”.                Torre Telefonica.
                                                                      Antonio Gaudi.                          Santiago Calatrava.

                                                                                                                                                    4
L'architettura, dicevano gli antichi, ha tre        Attraverso un processo esaltante, pieno di
componenti. Pollio Vitruvius nel 1 secolo a.c.      errori ma anche di sconvolgenti intuizioni e di
individua la sfera della Utilitas, che possiamo     oggettive conquiste, Gropius, Mies, Le
chiamare funzione, la Firmitas che investe la       Corbusier      e     Wright     guidano     una
costruzione e poi la Venustas, cioè la              trasformazione che simultaneamente investe
bellezza. Nei secoli questa triade si è sotto       la sfera della costruzione, nei secoli
articolata, i pesi delle componenti sono stati      pietrificata nella tecnica lapidea, quella della
diversamente        gerarchizzati     ma     mai    funzione, (l'architettura non si occupa solo
completamente sfidata l'idea che il risultato       dei palazzi, le chiese gli edifici pubblici e
fosse legittimato quale "sintesi". Per avere        monumentali ma investe tutto lo spettro del
un rapidissimo test, basti pensare agli anni        costruito: anche le case degli operai, i servizi
Venti in questo secolo quando coesistevano          minimi, e poi i quartieri e le città,) e quella
tre approcci ben diversi: l'impostazione            della vecchia idea di bellezza.
accademica, formalizzata in un lungo
processo che faceva perno sugli ordini              In Europa in particolare si combatte
classici e sulla tipologia e che aveva sancito      violentemente una visione cristallizzata e
delle regole auree che aderivano a una              decorativa, per un minimalismo meccanico,
concezione sovrastorica e immutabile di             industriale        che      fa     tesoro      della
"bellezza"; quella dell'ingegneria, che             contemporanea modifica nel campo della
attraverso le entusiasmanti conquiste               percezione. La cornice prospettica ormai                              Cripta. Antonio Gaudi.
dell'ottocento e del nuovo secolo privilegiava      frantumata, nasce un sentire bidimensionale,
il calcolo e la "costruzione a regola d'arte"; e    a-prospettico,        dinamico,      astratto.     In
infine quella della "Nuova oggettività" che         architettura non esistono più figure date a
(soprattutto nel Werkbund e poi nei primi           priori (il tetto, la finestra, l'edicola, il portico)
Ciam) si poneva l'obiettivo di affrontare le        ma segni astratti, senza significato proprio,
domande della società industriale. Al primo         che vengono, come nei quadri dei pittori,
posto vi era appunto la utilitas, lo studio         accostati in nuove dinamiche composizioni
minimo ma efficiente degli ambiti, delle            che attraverso la trasparenza del vetro e la
superfici, dei componenti, negli altri la           struttura puntiforme del cemento armato e
venustas o la firmitas ma accademia,                dell'acciaio coinvolgono in un flusso continuo
ingegneria o neue sachlichkeit: creavano            esterno ed interno: luce aria verde vengono
solo delle priorità operative. In particolare i     a fare parte integrante dell'architettura.
grandi      architetti    che    guidarono     il
rinnovamento dell'architettura del secolo           Al trattatista y del I secolo, che
avevano chiara che questa ricerca di sintesi        sistematizzava la logica artificiale e
era     semmai       rafforzata    dalle   nuovi    dominatrice dell'urbanesimo militare romano,
conoscenze tecniche e scientifiche e che            era inoltre estraneo il concetto di luogo (una
solo uno sforzo intensamente unitario poteva        ubiquitas y diremmo). All'inizio del secolo
permettere di affrontare con successo le            dall'altra parte dell'oceano, si scoprirà che
nuove sfide.                                        l'architettura è del sito: quindi ne assorbe
                                                    leggi     di   appartenenza     nella    logica
                                                    asimmetrica dei volumi e nel processo
                                                    organico della sua stessa crescita.                     Guggenheim Museum. Bilbao, Spain. Frank O. Ghery




                                                                                                                                                               5
L'architettura non "si adatta" a un luogo o a
un paesaggio preesistente: serve a
comprenderlo           assorbendone           e
modificandole le leggi con la propria
spazialità. La triade vitruviana si amplia a
una quarta componente (indispensabile, tra
l'altro, per cogliere la differenza tra
l'architettura, abitata e radicata, e la
produzione di oggetti, per definizione Mobili).

L'architettura non è un intrusione          nel
paesaggio, serve a comprenderlo

Funzione, costruzione, bellezza nuova
consapevolezza dello spazio e del luogo si
trasformano tutte insieme in una autentica
rivoluzione.. L'architettura vive le sfide del
comprendere e razionalizzare i bisogni, la
conquista dinamica dello spazio, dà volto a                                                               Mario Botta.
un modo nuovo di percepire la fluidità
dell'edificio nel suo intrecciarsi con il tempo
della percezione e dell'uso.

L'essenza       polisemica   della    disciplina   Stazione di Lyon. Francia. Santiago Calatrava.
(l'architettura a differenza di altre arti serve
anche uno scopo pratico) esce semmai
rafforzata in questa nuova concezione
(chiamata covenzionalmente "moderna", ma
sull'aggettivo bisognerà tornare) e si
irrobustisce della consapevolezza che
l'UOMO, pur se drasticamente diverso da
quello      dell'Umanesimo      rinascimentale,
rimane l'agente originante proprio perché
vive contemporaneamente dentro le diverse
sfere che l'architettura adesso ancora di più
e meglio di prima riesce a soddisfare.

Antonino Saggio.
                                                                                                    Planetarium. Alvaro Siza.




                                                       National Pension Institute. Alvar Aalto.




                                                                                                                                6
“Haec autem ita fieri debent ut habeatur ratio firmitatis, utilitatis ,venustatis”(I,VI)




Il senso in cui la professione architettonica ha osservato lo
scheletro portante ha variato col tempo: è stato nascosto
occasionalmente, visualizzato con passione per Antonio Gaudi.




                                                                Casa Battlò. Barcelona. Antonio Gaudi.


                                                                                                         7
Originally architecture offered the most
                                   fundamental shelter from the elements.

                                    Then, that architectural theoretician of
                                   ancient Rome, Vitruvius, proposed three
                                   indispensable principles of architecture—
                                   utilitas, venustas, firmitas: utilitas is function
                                   (commodity) and firmitas is strength
                                   (firmness),     both     are     measures       of
                                   architectonic potential, while venustas
                                   (delight or beauty) resides in the dimension
                                   of imagination. (It is significant that these
                                   three principles are inscribed on the Pritzker
                                   Architecture Prize medallion.)

                                   The modern architecture that I have been
                                   weaned on also espouses (clear) function,
                                   (exposed) structure, and (raw) material as
                                   principles — characteristics that tend to be
                                   accessed only from realistic or substantive
                                   dimensions. Fictionality or imagination, the
                                   other dimension, is omitted entirely.

                                    However, Vitruvius emphasized venustas, in
                                   other words attraction or beauty as a
                                   necessity along with strength and function.
                                   That is to say that he too, posed the fictional
                                   dimension of imagination combined with the
                                   realistic dimension as that synthesis which
                                   deeply effects human spirituality.

                                   Since the genesis of architecture, its fate has
                                   been that it connot be constituted by
                                   functionality alone”.


                                                    Tadao Ando.
                                                    Pritzker Prize.




Church of the light. Tadao ando.




                                                                                        8
“My architecture is autobiographical.

is are the memories of my father's ranch
where I spent my childhood and
adolescence. In my work I have always
strived to adapt to the needs of modern living
the magic of those remote nostalgic years.

The lessons to be learned from the
unassuming architecture of the village and
provincial towns of my country have been a
permanent source of inspiration.

Such, for instance, the whitewashed walls;
the peace to be found in patios and
orchards; the colorful streets; the humble
majesty of the village squares surrounded by
shady open corridors.

 And as there is a deep historical link
between these teachings and those of the         Las Clubes, Mexico City, Mexico        Chapel for the Capuchinas Sacramentarias      Las Arboledas, Mexico City, Mexico
                                                                                         del Purisimo Corazon de Maria. Tlalpan
North African and Moroccan Villages, they
too have enriched my perception of beauty in
architectural simplicity”.


               Luis Barragan.
                Prizker Prize.




                                                      Gilardi House, Tacubaya, Mexico City, Mexico                       Lovers Fountain, Los Clubes, Mexico City




 Barragan Los Clubes, Mexico City, Mexico




                                                                                                                                                                           9
Bell Tower, Crystal Cathedral,
Garden Grove Community Church, California
 “The practice of architecture is the most
 delightful of all pursuits.

 Also, next to agriculture, it is the most
 necessary to man. One must eat, one must
 have shelter.

 Next to religious worship itself, it is the
 spiritual handmaiden of our deepest
 convictions. Who among us, I would ask,
 does not feel more religious after
 experiencing Chartres Cathedral, the Friday
 Mosque in Isfahan, or Ryoanji Garden in
 Kyoto? Even more important than painting
 and sculpture, it is the primary art of our or
 any other culture.

 At the same time, the pursuit of architecture
 comprises a host of delicious occupations. It
 is the necessary expression of all social
 considerations — no new society without
 new kinds of buildings. All reformers, the
 Fabian socialist as well as Franklin
 Roosevelt, always commissioned new
 architecture.                                          Bell Tower, Crystal Cathedral,
                                                  Garden Grove Community Church, California   Pennzoil Place and NCNB Center, Houston, TX
 Next, there is a myriad of new technologies
 all expressed in building techniques and,
 therefore, in architecture: the elevator; the
 steel cage; and long before, the balloon
 frame; and long, long before that, the
 beautiful brich of Assyria and Rome. Great
 technologies breed great architecture. There
 are no visionary utopias in the minds of
 philosophers that do not enter the realm of
 architecture”.


                Philip Johnson.
                 Prizker Prize.



                                                  AT&T Corporate Headquarters, New York, NY           Transco Tower, Houston TX



                                                                                                                                            10
Grand Louvre, Paris, France




Aerial view East Building of the National Gallery of Art,
                  Washington, D.C.                                                                      The Bank of China, Hong Kong



Italy's Siena and America's Savannah,
Georgian London and Neoclassical Paris are
but of few of the more conspicuous
examples. I believe that architecture is a
pragmatic art. To become art it must be built
on a foundation of necessity. Freedom of
expression, for me, consists in moving within
a measured range that I assign to each of
my undertakings. How instructive it is to
remember Leonardo da Vinci's counsel that
"strength is born of constraint and dies in
freedom."                                                   The John Fitzgerald Kennedy Library,   Meyerson Symphony Center, Dallas, Texas
                                                                      Dorchester, MA
                   Ieoh Ming Pei.
                   Pritzker Prize.




                                                                                                                                             11
"Every design," says Siza, "is a
rigorous attempt at capturing a
concrete      moment     of    a
transitory image in all its
nuances. The extent to which
this    transitory  quality   is
captured comes through in the
designs which will be more or
less clear: the more precise
they are, the more vulnerable."

While working on a sizable          Kindergarten "Joao de Deus"
                                                                   Kindergarten "Joao de Deus “. Penafiel, Portugal
office building design for Porto,        Penafiel, Portugal
Siza discounted any possibility
of blending the new building by
imitating its surroundings. The
area was too important since it
was between the historic
center of the city and a bridge
that has great significance
because it was built by Eiffel in
1866.

He explained, "We have gone
beyond the stage whereby
unity of language was believed
to be the universal solution for    Quinta da Malagueria Housing
architectural          problems.           Evora, Portugal          Borges & Irmao Bank. Vila do Conde, Portugal.
Recognizing that complexity is
the nature of the city,
transformational     movements
take on very different forms."



      Alvaro Siza Vieira.

         Prizker Prize.




                                      Schlesisches Tor Housing                 Boa Nova Tea House
                                           Berlin Germany                    Leca, de Palmeira, Portugal




                                                                                                                      12
“Abbiamo un senso della perennità diverso
da quello degli antichi Romani. Io penso che
la firmitas vitruviana non riguardasse
soltanto la stabilità, ma anche la durata nel
tempo; basti pensare al Pantheon, o ad
alcuni ponti romani tuttora utilizzati. Forse
oggi la firmitas non è più così fondamentale.
Al suo posto c'è la questione dei materiali: il
ferro e l'acciaio trasmettono un senso di
durata diverso dal cemento e dalla pietra; i
materiali che lavorano in trazione sono più
sollecitati di quelli che lavorano in
compressione.       Poi,    però,   vi   sono
realizzazioni in acciaio, come la Tour Eiffel o
il Golden Gate Bridge, che si mantengono
molto bene nel tempo grazie alla costante
riverniciatura, mentre molti edifici in
calcestruzzo soffrono di carbonizzazione.
Quello della durata è un problema
dell'architettura moderna”.


             Santiago Calatrava




                                                  13
14
“For me, part of the significance of an
awareness of architectural history is that we
again value permanence, continuity and,
therefore quality. I am deeply concerned with
the making of a building and prefer to think
of myself more as a master builder than as
an artist, for the art of architecture ultimately
demands this”.


                Richard Meier.
                Pritzker Prize.


                                                    The High Museum of Art, Atlanta, GA.        The Atheneum of New Harmony, Indiana




          The Getty Center, Los Angeles, CA         The High Museum of Art, Atlanta, GA.   Bronx Development Center for the Mentally Retarded
            aerial view under construction.




                                                                                                                                                15
I have always considered architecture as an
art. To me architecture is not primarily the
solution of a problem, but the making of a
statement. Within the two poles of
architectural activity architecture as ritual,
and architecture as a means of preservation
of body-temperature, my search is for the
absolute, as well as for the needs and
constraints, which also generate form.


As an artist, I am only responsible to myself
and can make highly individualistic
manifestations. As an architect, I am
responsible to the needs of man and
society.

               Hans Hollein.
               Pritzker Prize.




                                                       Museum of Modern Art, Frankfurt, Germany   Haas House




                                                 Schullin Jewelry Shop, Vienna,
                                                             Austria




                                                                                                               16
Per Kahn Il progetto (design) non più è
aggredibile analiticamente via le componenti
tecniche, estetiche o funzionali ("la forma
segue la funzione) ma sempre ricerca di
sintesi protesa a un momento superiore
(form) che raggruma contemporaneamente
le tre componenti: costruzione, funzione e
forma si condensano nella "stanza" e
successivamente queste monadi con
significato   si     aggregano         attraverso
suggestioni archetipiche (la luce dall'alto, gli
spazi contenitori e contenuti, il sistema
concentrico di spazi differenziati) in una
nuova ricerca sul "tipo edilizio". Il processo di
progettazione si trasforma in una ricerca di
intima coesività. È l'opposto di una ricerca
formalistica, o meccanicistica. Semmai la
formula kahniana recita: forma è funzione
forma è costruzione.

La tautologia kahniana risucchia le sfere
della vecchia triade vitruviana nel buco nero
di una condizione primigenia.




                                                    Jonas Salk Institute for Biological Studies




                                                                                                  17
First were the thick stone walls, the arches,
then the domes and vaults - of the architect,
searching out for wider spaces.
Now it is concrete-reinforced that gives our
imagination flight with its soaring spans and
uncommon cantilevers. Concrete, to which
architecture is integrated, through which it is
able to discard the foregone conclusions of
rationalism, with its monotony and repetitious
solutions.                                        Cathedral and Chapel of Our Lady of Fatima,            Interior, Brasilia Cathedral,     Itamaraty Palace, Brasilia, Brazil
                                                                 Brasilia, Brazil                               Brasilia, Brazil
A concern for beauty, a zest for fantasy, and
an ever-present element of surprise bear
witness that today's architecture is not a
minor craft bound to straight-edge rules, but
an architecture imbued with technology:
light, creative and unfettered, seeking out its
architectural scene.

As Charles Baudelaire once said, "The
unexpected, the irregular, the surprise, the
amazing are an essential part and
characteristic of beauty."

And this, my friends, is what I have to say                                                                                                Pantheon, Brasilia, Brazil
about architecture, a practice that has held
me fast over the years, to my drawing board,
at the beck and call of governments in
compliance with the ruling classes, indignant
at the misery that weighs upon a world
socially unjust, a misery ignored, which our
profession is powerless to better.


               Oscar Niemeyer.
                Pritzker Prize.




                                                                  Apartment Building, Rio de Janeiro, Brazil                             Cathedrale de Brasilia, Brazil




                                                                                                                                                                                18
Architecture must solve complex problems.
We must understand and use technology,
we must create buildings which are safe and
dry, respectful of context and neighbors, and
face all the myriad of issues of social
responsibility, and even please the client.

But then what? The moment of truth, the
composition of elements, the selection of
forms, scale, materials, color, finally, all the
same issues facing the painter and the
sculptor. Architecture is surely an art, and
those who practice the art of architecture are
surely architects.

Our problems as architects increase in
complexity as time goes on. We have
difficulty with the art of city building. We are
finding ways of working together, artists and
architects, architects and architects, clients
and architects.

The dream is that each    brick, each window,
                                                                           Guggenheim Museum
each wall, each road,      each tree will be
                                                                              Bilbao, Spain
placed lovingly by         craftsmen, client,
architect, and people     to create beautiful
cities.

                Frank Gehry
                Pritzker Prize




                                                     Danziger Studio                      Vitra International Furniture Manufacturing Facility and
                                                   Hollywood, California                                         Museum,
                                                                                                     Weil am Rhein, Germany. Exterior




                                                                                                                                                     19
"ecco      l'ideale    ch'io   propongo     per
l'architettura dell'era della macchina, -
scriveva wright - per l'edificio americano
ideale:       lasciamo     che    si   sviluppi
nell'immagine dell'albero". In questo modo,
affidandosi ad un'immagine organica del
costruito, Wrigth intendeva includere la
stessa funzionalità dell'edificio nella sua
forma (proprio come avviene nel mondo
naturale), stabilendo un rapporto dialettico
tra forma e funzione e non più di tipo
consequenziale come lo intendevano i
maggiori esponenti del Movimento Moderno.
"e' importante notare - ricorda lo storico
bruno zevi - come lo spazio di wright si
riduca alle sue generatrici; e si ponga così,
non in termini geometrici, ma in termini
immediatamente plastici".




           Casa Kaufman.
         Frank Lloyd Wright.



                                                  Guggenheim Museum
                                                         NY.




                                                                      20
Firmitas e perpetuitas

Palladio nel primo dei suoi "Quattro libri dell'Architettura", scrive:
< Tre cose in ciascuna fabrica -come dice Vitruvio- deono considerarsi, senza le quali niun edificio meriterà esser lodato: e queste sono l'utile, o commodità , la perpetuità e la
bellezza. Perciochè non si potrebbe chiamare perfetta quell'opera che utile fusse ma per poco tempo, overo che per molto non fusse commoda, overo, ch'avendo amendue queste ,
niuna grazia poi in sè contenesse....
 Alla perpetuità si avrà risguardo quando tutti i muri saranno dritti a piombo, più grossi nella parte di sotto che in quella di sopra, et averanno buone e soffocienti le fondamenta; e
oltre a ciò le colonne di sopra saranno al dritto di quelle di sotto , e tutti i fori , come usci e fenestre, saranno uno sopra l'altro : onde il pieno venga sopra il pieno et il voto sopra il
voto>

Nel testo di Palladio, la firmitas è diventata ,dunque, perpetuitas.

Nel dizionario della lingua latina, alla voce perpetuitas, si legge:

<continuità, durata ininterrotta, perpetuità>. E' precisamente con il significato di 'continuità ' che la parola perpetuitas compare per la prima volta nel capitolo ottavo del secondo libro,
quando Vitruvio mette a confronto i muri 'a sacco' romani con quelli di pietra costruiti dai Greci, dicendo che, mentre i primi sono fatti con due materiali e tre spessori, i secondi:
<perpetuam et unam crassitudinem parietum consolidant>, rendono solido lo spessore continuo ed unico delle pareti.
Per Vitruvio, la perpetuitas è la continuità della muratura mentre per Palladio è la durata nel tempo dell'edificio; quando parla della durata, Vitruvio non usa mai la parola perpetuitas
ma altre due parole: diuturnitas , se la durata è riferita al materiale- e in questo caso può anche essere aeterna- vetustas, se è riferita agli edifici…. Inoltre, nel capVIII del secondo
libro, Vitruvio racconta che una sentenza di un magistrato romano stabilì che la durata di un edificio è di 8O anni e che il suo valore diminuisce di 1/80 del costo di costruzione per
ogni anno di vita. Per cui a 80 anni il suo valore è zero. Dei muri di mattoni invece dirà: <nel caso dei muri di mattoni, posto che stiano in piedi e a piombo, non viene detratto
alcunché, ma si stima che il loro valore sia sempre quello corrispondente al costo di costruzione>; il che significa che il muro di mattoni ancorché perpetuus , cioè continuo, può non
essere firmus.

La 'durata' dell'edificio se era una delle condizioni della perfezione dell'opera per l'architetto del Rinascimento, non sembra avesse alcun valore per l'architetto dell'Impero di Augusto.
 < Bella cosa è lasciarsi intendere e non fuggire .....>




                                                                              Villa Pisani. Andrea Palladio.



                                                                                                                                                                                                   21
Capitol. Andrea Palladio.


                                  BIBLIOGRAFIA.


                                    1. Giorgio Pigafetta, Antonella Mastrorilli, Il declino della Firmitas, Fortuna e contraddizioni di una
Villa Rotonda. Andrea Palladio.
                                       categoria vitruviana., Alinea editrice. Anno 1998.
                                    2. Fulvio Irace, Dimenticare Vitruvio. Temi, figure e paesaggi dell’architettura contemporanea.
                                       Il sole 24 ore. Anno 2001.
                                    3. Le Corbusier, Verso un’architettura, 1973 ed. Longanesi, Milano.
                                    4. Alvaro Siza, Scritti di architettura, 1997 ed. Skira, Milano.
                                    5. Teoria e tecnica della progettazione architettonica, Paolo portoghesi
                                    6. Pritzker Prize of architecture, www.pritzkerprize.com
                                    7. www.vitruvius.com
                                    8. www.soloarquitectura.com
                                    9. www.arquiperu.com.pe




                                                                                                                                              22

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La triade vitruviana

  • 1. POLITECNICO DI MILANO Facoltà d’ architettura 2003 TEORIA E TECNICA DELLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA “La triade Vitruviana” Professore: Architetto Roberto Spagnolo Alunno: Torres Reyna Hugo Wilfredo Cod. Matricola: 193220 1
  • 2. • E’ l’identità di un oggetto VENUSTAS architettonico, la identità di una cultura, di una època? • L’oggetto architettonico ha Identità Riconoscibilità una propria identità nella città? • Una città può essere identificabile per la sua Rapporto tra le cose diversità tra gli oggetti architettonici? Vitruvio, nell’età dell’impero romano, nel suo trattato ‘Dell’Architettura’ sentenziò che qualsiasi opera architettonica ha tre requisiti fondamentali: la firmitas, l’utilitas e la venustas, cioè rispettivamente la solidità, l’utilità e la bellezza; nel libro I° , cap.3 scrisse : “ Solidità, quando le fondamenta costruite con materiali scelti con cura e senza avarizia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante ; utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all’uso ; bellezza, quando l’aspetto dell’opera sarà piacevole per Machu Pichu, Cuzo. Peru l’armoniosa proporzione delle parti ottenuta con adeguato calcolo delle simmetrie “. Storie di forme, di simboli, di trattamenti cromatici e luministici, di ritmi, di rispondenze numeriche e proporzionali sono quelle che provengono dall'esaltazione della venustas. L'architettura, come argomento di speculazione estetica, non suggerisce molto al pensiero medievale, tanto da esser posta fra le artes mechanicae, accanto all'agricoltura e alla nautica. Hong Kong. Cina. Torre Effeil, Parigi. Francia. 2
  • 3. UTILITAS Benessere Qualità dello Ospitalità spazio Confort • La praticità e utilità di uno spazio, lo rendono confortevole? Uso • Lo spazio deve corrispondere esclusivamente alla sua funzione? Dalla utilitas discende l'equivoco di un'architettura totalmente asservita alle leggi funzionali, tanto da far dire all'Algarotti: «Ni una cosa... mettersi idee in rappresentazione, che non sia anche veramente in funzione». Villa Savoye. Le corbusier. “La casa come una macchina per abitare” 3
  • 4. FIRMITAS Conoscenza Si sono scritte storie dell'architettura esaltando la firmitas e si sono fatte storie Solidità Tecnica della statica e della tettonica, relazionate a una serie di monumenti che presentavano solo alcune caratteristiche comuni. Artificialità Al positivismo tecnicistico la firmitas è parsa la componente essenziale dell'architettura e sono stati quindi più ampiamente analizzati e valutati epoche ed edifici in cui la "tecnica", • L’immagine può sopravivere al assumendo aspetti vistosi, è sembrata costruito? erroneamente matrice prima, confondendo Permanenza l'avanzamento della tecnologia con i valori globali dell'edificio. • Si può parlare di una architettura che rimane nella memoria? Stonehege. “Architettura che rimane nella memoria”. Cattedrale della “Sagrada Familia”. Torre Telefonica. Antonio Gaudi. Santiago Calatrava. 4
  • 5. L'architettura, dicevano gli antichi, ha tre Attraverso un processo esaltante, pieno di componenti. Pollio Vitruvius nel 1 secolo a.c. errori ma anche di sconvolgenti intuizioni e di individua la sfera della Utilitas, che possiamo oggettive conquiste, Gropius, Mies, Le chiamare funzione, la Firmitas che investe la Corbusier e Wright guidano una costruzione e poi la Venustas, cioè la trasformazione che simultaneamente investe bellezza. Nei secoli questa triade si è sotto la sfera della costruzione, nei secoli articolata, i pesi delle componenti sono stati pietrificata nella tecnica lapidea, quella della diversamente gerarchizzati ma mai funzione, (l'architettura non si occupa solo completamente sfidata l'idea che il risultato dei palazzi, le chiese gli edifici pubblici e fosse legittimato quale "sintesi". Per avere monumentali ma investe tutto lo spettro del un rapidissimo test, basti pensare agli anni costruito: anche le case degli operai, i servizi Venti in questo secolo quando coesistevano minimi, e poi i quartieri e le città,) e quella tre approcci ben diversi: l'impostazione della vecchia idea di bellezza. accademica, formalizzata in un lungo processo che faceva perno sugli ordini In Europa in particolare si combatte classici e sulla tipologia e che aveva sancito violentemente una visione cristallizzata e delle regole auree che aderivano a una decorativa, per un minimalismo meccanico, concezione sovrastorica e immutabile di industriale che fa tesoro della "bellezza"; quella dell'ingegneria, che contemporanea modifica nel campo della attraverso le entusiasmanti conquiste percezione. La cornice prospettica ormai Cripta. Antonio Gaudi. dell'ottocento e del nuovo secolo privilegiava frantumata, nasce un sentire bidimensionale, il calcolo e la "costruzione a regola d'arte"; e a-prospettico, dinamico, astratto. In infine quella della "Nuova oggettività" che architettura non esistono più figure date a (soprattutto nel Werkbund e poi nei primi priori (il tetto, la finestra, l'edicola, il portico) Ciam) si poneva l'obiettivo di affrontare le ma segni astratti, senza significato proprio, domande della società industriale. Al primo che vengono, come nei quadri dei pittori, posto vi era appunto la utilitas, lo studio accostati in nuove dinamiche composizioni minimo ma efficiente degli ambiti, delle che attraverso la trasparenza del vetro e la superfici, dei componenti, negli altri la struttura puntiforme del cemento armato e venustas o la firmitas ma accademia, dell'acciaio coinvolgono in un flusso continuo ingegneria o neue sachlichkeit: creavano esterno ed interno: luce aria verde vengono solo delle priorità operative. In particolare i a fare parte integrante dell'architettura. grandi architetti che guidarono il rinnovamento dell'architettura del secolo Al trattatista y del I secolo, che avevano chiara che questa ricerca di sintesi sistematizzava la logica artificiale e era semmai rafforzata dalle nuovi dominatrice dell'urbanesimo militare romano, conoscenze tecniche e scientifiche e che era inoltre estraneo il concetto di luogo (una solo uno sforzo intensamente unitario poteva ubiquitas y diremmo). All'inizio del secolo permettere di affrontare con successo le dall'altra parte dell'oceano, si scoprirà che nuove sfide. l'architettura è del sito: quindi ne assorbe leggi di appartenenza nella logica asimmetrica dei volumi e nel processo organico della sua stessa crescita. Guggenheim Museum. Bilbao, Spain. Frank O. Ghery 5
  • 6. L'architettura non "si adatta" a un luogo o a un paesaggio preesistente: serve a comprenderlo assorbendone e modificandole le leggi con la propria spazialità. La triade vitruviana si amplia a una quarta componente (indispensabile, tra l'altro, per cogliere la differenza tra l'architettura, abitata e radicata, e la produzione di oggetti, per definizione Mobili). L'architettura non è un intrusione nel paesaggio, serve a comprenderlo Funzione, costruzione, bellezza nuova consapevolezza dello spazio e del luogo si trasformano tutte insieme in una autentica rivoluzione.. L'architettura vive le sfide del comprendere e razionalizzare i bisogni, la conquista dinamica dello spazio, dà volto a Mario Botta. un modo nuovo di percepire la fluidità dell'edificio nel suo intrecciarsi con il tempo della percezione e dell'uso. L'essenza polisemica della disciplina Stazione di Lyon. Francia. Santiago Calatrava. (l'architettura a differenza di altre arti serve anche uno scopo pratico) esce semmai rafforzata in questa nuova concezione (chiamata covenzionalmente "moderna", ma sull'aggettivo bisognerà tornare) e si irrobustisce della consapevolezza che l'UOMO, pur se drasticamente diverso da quello dell'Umanesimo rinascimentale, rimane l'agente originante proprio perché vive contemporaneamente dentro le diverse sfere che l'architettura adesso ancora di più e meglio di prima riesce a soddisfare. Antonino Saggio. Planetarium. Alvaro Siza. National Pension Institute. Alvar Aalto. 6
  • 7. “Haec autem ita fieri debent ut habeatur ratio firmitatis, utilitatis ,venustatis”(I,VI) Il senso in cui la professione architettonica ha osservato lo scheletro portante ha variato col tempo: è stato nascosto occasionalmente, visualizzato con passione per Antonio Gaudi. Casa Battlò. Barcelona. Antonio Gaudi. 7
  • 8. Originally architecture offered the most fundamental shelter from the elements. Then, that architectural theoretician of ancient Rome, Vitruvius, proposed three indispensable principles of architecture— utilitas, venustas, firmitas: utilitas is function (commodity) and firmitas is strength (firmness), both are measures of architectonic potential, while venustas (delight or beauty) resides in the dimension of imagination. (It is significant that these three principles are inscribed on the Pritzker Architecture Prize medallion.) The modern architecture that I have been weaned on also espouses (clear) function, (exposed) structure, and (raw) material as principles — characteristics that tend to be accessed only from realistic or substantive dimensions. Fictionality or imagination, the other dimension, is omitted entirely. However, Vitruvius emphasized venustas, in other words attraction or beauty as a necessity along with strength and function. That is to say that he too, posed the fictional dimension of imagination combined with the realistic dimension as that synthesis which deeply effects human spirituality. Since the genesis of architecture, its fate has been that it connot be constituted by functionality alone”. Tadao Ando. Pritzker Prize. Church of the light. Tadao ando. 8
  • 9. “My architecture is autobiographical. is are the memories of my father's ranch where I spent my childhood and adolescence. In my work I have always strived to adapt to the needs of modern living the magic of those remote nostalgic years. The lessons to be learned from the unassuming architecture of the village and provincial towns of my country have been a permanent source of inspiration. Such, for instance, the whitewashed walls; the peace to be found in patios and orchards; the colorful streets; the humble majesty of the village squares surrounded by shady open corridors. And as there is a deep historical link between these teachings and those of the Las Clubes, Mexico City, Mexico Chapel for the Capuchinas Sacramentarias Las Arboledas, Mexico City, Mexico del Purisimo Corazon de Maria. Tlalpan North African and Moroccan Villages, they too have enriched my perception of beauty in architectural simplicity”. Luis Barragan. Prizker Prize. Gilardi House, Tacubaya, Mexico City, Mexico Lovers Fountain, Los Clubes, Mexico City Barragan Los Clubes, Mexico City, Mexico 9
  • 10. Bell Tower, Crystal Cathedral, Garden Grove Community Church, California “The practice of architecture is the most delightful of all pursuits. Also, next to agriculture, it is the most necessary to man. One must eat, one must have shelter. Next to religious worship itself, it is the spiritual handmaiden of our deepest convictions. Who among us, I would ask, does not feel more religious after experiencing Chartres Cathedral, the Friday Mosque in Isfahan, or Ryoanji Garden in Kyoto? Even more important than painting and sculpture, it is the primary art of our or any other culture. At the same time, the pursuit of architecture comprises a host of delicious occupations. It is the necessary expression of all social considerations — no new society without new kinds of buildings. All reformers, the Fabian socialist as well as Franklin Roosevelt, always commissioned new architecture. Bell Tower, Crystal Cathedral, Garden Grove Community Church, California Pennzoil Place and NCNB Center, Houston, TX Next, there is a myriad of new technologies all expressed in building techniques and, therefore, in architecture: the elevator; the steel cage; and long before, the balloon frame; and long, long before that, the beautiful brich of Assyria and Rome. Great technologies breed great architecture. There are no visionary utopias in the minds of philosophers that do not enter the realm of architecture”. Philip Johnson. Prizker Prize. AT&T Corporate Headquarters, New York, NY Transco Tower, Houston TX 10
  • 11. Grand Louvre, Paris, France Aerial view East Building of the National Gallery of Art, Washington, D.C. The Bank of China, Hong Kong Italy's Siena and America's Savannah, Georgian London and Neoclassical Paris are but of few of the more conspicuous examples. I believe that architecture is a pragmatic art. To become art it must be built on a foundation of necessity. Freedom of expression, for me, consists in moving within a measured range that I assign to each of my undertakings. How instructive it is to remember Leonardo da Vinci's counsel that "strength is born of constraint and dies in freedom." The John Fitzgerald Kennedy Library, Meyerson Symphony Center, Dallas, Texas Dorchester, MA Ieoh Ming Pei. Pritzker Prize. 11
  • 12. "Every design," says Siza, "is a rigorous attempt at capturing a concrete moment of a transitory image in all its nuances. The extent to which this transitory quality is captured comes through in the designs which will be more or less clear: the more precise they are, the more vulnerable." While working on a sizable Kindergarten "Joao de Deus" Kindergarten "Joao de Deus “. Penafiel, Portugal office building design for Porto, Penafiel, Portugal Siza discounted any possibility of blending the new building by imitating its surroundings. The area was too important since it was between the historic center of the city and a bridge that has great significance because it was built by Eiffel in 1866. He explained, "We have gone beyond the stage whereby unity of language was believed to be the universal solution for Quinta da Malagueria Housing architectural problems. Evora, Portugal Borges & Irmao Bank. Vila do Conde, Portugal. Recognizing that complexity is the nature of the city, transformational movements take on very different forms." Alvaro Siza Vieira. Prizker Prize. Schlesisches Tor Housing Boa Nova Tea House Berlin Germany Leca, de Palmeira, Portugal 12
  • 13. “Abbiamo un senso della perennità diverso da quello degli antichi Romani. Io penso che la firmitas vitruviana non riguardasse soltanto la stabilità, ma anche la durata nel tempo; basti pensare al Pantheon, o ad alcuni ponti romani tuttora utilizzati. Forse oggi la firmitas non è più così fondamentale. Al suo posto c'è la questione dei materiali: il ferro e l'acciaio trasmettono un senso di durata diverso dal cemento e dalla pietra; i materiali che lavorano in trazione sono più sollecitati di quelli che lavorano in compressione. Poi, però, vi sono realizzazioni in acciaio, come la Tour Eiffel o il Golden Gate Bridge, che si mantengono molto bene nel tempo grazie alla costante riverniciatura, mentre molti edifici in calcestruzzo soffrono di carbonizzazione. Quello della durata è un problema dell'architettura moderna”. Santiago Calatrava 13
  • 14. 14
  • 15. “For me, part of the significance of an awareness of architectural history is that we again value permanence, continuity and, therefore quality. I am deeply concerned with the making of a building and prefer to think of myself more as a master builder than as an artist, for the art of architecture ultimately demands this”. Richard Meier. Pritzker Prize. The High Museum of Art, Atlanta, GA. The Atheneum of New Harmony, Indiana The Getty Center, Los Angeles, CA The High Museum of Art, Atlanta, GA. Bronx Development Center for the Mentally Retarded aerial view under construction. 15
  • 16. I have always considered architecture as an art. To me architecture is not primarily the solution of a problem, but the making of a statement. Within the two poles of architectural activity architecture as ritual, and architecture as a means of preservation of body-temperature, my search is for the absolute, as well as for the needs and constraints, which also generate form. As an artist, I am only responsible to myself and can make highly individualistic manifestations. As an architect, I am responsible to the needs of man and society. Hans Hollein. Pritzker Prize. Museum of Modern Art, Frankfurt, Germany Haas House Schullin Jewelry Shop, Vienna, Austria 16
  • 17. Per Kahn Il progetto (design) non più è aggredibile analiticamente via le componenti tecniche, estetiche o funzionali ("la forma segue la funzione) ma sempre ricerca di sintesi protesa a un momento superiore (form) che raggruma contemporaneamente le tre componenti: costruzione, funzione e forma si condensano nella "stanza" e successivamente queste monadi con significato si aggregano attraverso suggestioni archetipiche (la luce dall'alto, gli spazi contenitori e contenuti, il sistema concentrico di spazi differenziati) in una nuova ricerca sul "tipo edilizio". Il processo di progettazione si trasforma in una ricerca di intima coesività. È l'opposto di una ricerca formalistica, o meccanicistica. Semmai la formula kahniana recita: forma è funzione forma è costruzione. La tautologia kahniana risucchia le sfere della vecchia triade vitruviana nel buco nero di una condizione primigenia. Jonas Salk Institute for Biological Studies 17
  • 18. First were the thick stone walls, the arches, then the domes and vaults - of the architect, searching out for wider spaces. Now it is concrete-reinforced that gives our imagination flight with its soaring spans and uncommon cantilevers. Concrete, to which architecture is integrated, through which it is able to discard the foregone conclusions of rationalism, with its monotony and repetitious solutions. Cathedral and Chapel of Our Lady of Fatima, Interior, Brasilia Cathedral, Itamaraty Palace, Brasilia, Brazil Brasilia, Brazil Brasilia, Brazil A concern for beauty, a zest for fantasy, and an ever-present element of surprise bear witness that today's architecture is not a minor craft bound to straight-edge rules, but an architecture imbued with technology: light, creative and unfettered, seeking out its architectural scene. As Charles Baudelaire once said, "The unexpected, the irregular, the surprise, the amazing are an essential part and characteristic of beauty." And this, my friends, is what I have to say Pantheon, Brasilia, Brazil about architecture, a practice that has held me fast over the years, to my drawing board, at the beck and call of governments in compliance with the ruling classes, indignant at the misery that weighs upon a world socially unjust, a misery ignored, which our profession is powerless to better. Oscar Niemeyer. Pritzker Prize. Apartment Building, Rio de Janeiro, Brazil Cathedrale de Brasilia, Brazil 18
  • 19. Architecture must solve complex problems. We must understand and use technology, we must create buildings which are safe and dry, respectful of context and neighbors, and face all the myriad of issues of social responsibility, and even please the client. But then what? The moment of truth, the composition of elements, the selection of forms, scale, materials, color, finally, all the same issues facing the painter and the sculptor. Architecture is surely an art, and those who practice the art of architecture are surely architects. Our problems as architects increase in complexity as time goes on. We have difficulty with the art of city building. We are finding ways of working together, artists and architects, architects and architects, clients and architects. The dream is that each brick, each window, Guggenheim Museum each wall, each road, each tree will be Bilbao, Spain placed lovingly by craftsmen, client, architect, and people to create beautiful cities. Frank Gehry Pritzker Prize Danziger Studio Vitra International Furniture Manufacturing Facility and Hollywood, California Museum, Weil am Rhein, Germany. Exterior 19
  • 20. "ecco l'ideale ch'io propongo per l'architettura dell'era della macchina, - scriveva wright - per l'edificio americano ideale: lasciamo che si sviluppi nell'immagine dell'albero". In questo modo, affidandosi ad un'immagine organica del costruito, Wrigth intendeva includere la stessa funzionalità dell'edificio nella sua forma (proprio come avviene nel mondo naturale), stabilendo un rapporto dialettico tra forma e funzione e non più di tipo consequenziale come lo intendevano i maggiori esponenti del Movimento Moderno. "e' importante notare - ricorda lo storico bruno zevi - come lo spazio di wright si riduca alle sue generatrici; e si ponga così, non in termini geometrici, ma in termini immediatamente plastici". Casa Kaufman. Frank Lloyd Wright. Guggenheim Museum NY. 20
  • 21. Firmitas e perpetuitas Palladio nel primo dei suoi "Quattro libri dell'Architettura", scrive: < Tre cose in ciascuna fabrica -come dice Vitruvio- deono considerarsi, senza le quali niun edificio meriterà esser lodato: e queste sono l'utile, o commodità , la perpetuità e la bellezza. Perciochè non si potrebbe chiamare perfetta quell'opera che utile fusse ma per poco tempo, overo che per molto non fusse commoda, overo, ch'avendo amendue queste , niuna grazia poi in sè contenesse.... Alla perpetuità si avrà risguardo quando tutti i muri saranno dritti a piombo, più grossi nella parte di sotto che in quella di sopra, et averanno buone e soffocienti le fondamenta; e oltre a ciò le colonne di sopra saranno al dritto di quelle di sotto , e tutti i fori , come usci e fenestre, saranno uno sopra l'altro : onde il pieno venga sopra il pieno et il voto sopra il voto> Nel testo di Palladio, la firmitas è diventata ,dunque, perpetuitas. Nel dizionario della lingua latina, alla voce perpetuitas, si legge: <continuità, durata ininterrotta, perpetuità>. E' precisamente con il significato di 'continuità ' che la parola perpetuitas compare per la prima volta nel capitolo ottavo del secondo libro, quando Vitruvio mette a confronto i muri 'a sacco' romani con quelli di pietra costruiti dai Greci, dicendo che, mentre i primi sono fatti con due materiali e tre spessori, i secondi: <perpetuam et unam crassitudinem parietum consolidant>, rendono solido lo spessore continuo ed unico delle pareti. Per Vitruvio, la perpetuitas è la continuità della muratura mentre per Palladio è la durata nel tempo dell'edificio; quando parla della durata, Vitruvio non usa mai la parola perpetuitas ma altre due parole: diuturnitas , se la durata è riferita al materiale- e in questo caso può anche essere aeterna- vetustas, se è riferita agli edifici…. Inoltre, nel capVIII del secondo libro, Vitruvio racconta che una sentenza di un magistrato romano stabilì che la durata di un edificio è di 8O anni e che il suo valore diminuisce di 1/80 del costo di costruzione per ogni anno di vita. Per cui a 80 anni il suo valore è zero. Dei muri di mattoni invece dirà: <nel caso dei muri di mattoni, posto che stiano in piedi e a piombo, non viene detratto alcunché, ma si stima che il loro valore sia sempre quello corrispondente al costo di costruzione>; il che significa che il muro di mattoni ancorché perpetuus , cioè continuo, può non essere firmus. La 'durata' dell'edificio se era una delle condizioni della perfezione dell'opera per l'architetto del Rinascimento, non sembra avesse alcun valore per l'architetto dell'Impero di Augusto. < Bella cosa è lasciarsi intendere e non fuggire .....> Villa Pisani. Andrea Palladio. 21
  • 22. Capitol. Andrea Palladio. BIBLIOGRAFIA. 1. Giorgio Pigafetta, Antonella Mastrorilli, Il declino della Firmitas, Fortuna e contraddizioni di una Villa Rotonda. Andrea Palladio. categoria vitruviana., Alinea editrice. Anno 1998. 2. Fulvio Irace, Dimenticare Vitruvio. Temi, figure e paesaggi dell’architettura contemporanea. Il sole 24 ore. Anno 2001. 3. Le Corbusier, Verso un’architettura, 1973 ed. Longanesi, Milano. 4. Alvaro Siza, Scritti di architettura, 1997 ed. Skira, Milano. 5. Teoria e tecnica della progettazione architettonica, Paolo portoghesi 6. Pritzker Prize of architecture, www.pritzkerprize.com 7. www.vitruvius.com 8. www.soloarquitectura.com 9. www.arquiperu.com.pe 22