Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
La triade vitruviana
1. POLITECNICO DI MILANO
Facoltà d’ architettura
2003
TEORIA E TECNICA DELLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
“La triade Vitruviana”
Professore: Architetto Roberto Spagnolo
Alunno: Torres Reyna Hugo Wilfredo
Cod. Matricola: 193220
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2. • E’ l’identità di un oggetto
VENUSTAS architettonico, la identità di una
cultura, di una època?
• L’oggetto architettonico ha
Identità Riconoscibilità una propria identità nella città?
• Una città può essere
identificabile per la sua
Rapporto tra le cose diversità tra gli oggetti
architettonici?
Vitruvio, nell’età dell’impero romano, nel suo
trattato ‘Dell’Architettura’ sentenziò che
qualsiasi opera architettonica ha tre requisiti
fondamentali: la firmitas, l’utilitas e la
venustas, cioè rispettivamente la solidità,
l’utilità e la bellezza; nel libro I° , cap.3
scrisse : “ Solidità, quando le fondamenta
costruite con materiali scelti con cura e
senza avarizia, poggeranno profondamente
e saldamente sul terreno sottostante ; utilità,
quando la distribuzione dello spazio interno
di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà
corretta e pratica all’uso ; bellezza, quando
l’aspetto dell’opera sarà piacevole per
Machu Pichu, Cuzo. Peru l’armoniosa proporzione delle parti ottenuta
con adeguato calcolo delle simmetrie “.
Storie di forme, di simboli, di trattamenti
cromatici e luministici, di ritmi, di
rispondenze numeriche e proporzionali sono
quelle che provengono dall'esaltazione della
venustas.
L'architettura, come argomento di
speculazione estetica, non suggerisce molto
al pensiero medievale, tanto da esser posta
fra le artes mechanicae, accanto
all'agricoltura e alla nautica.
Hong Kong. Cina.
Torre Effeil, Parigi. Francia.
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3. UTILITAS
Benessere
Qualità dello
Ospitalità spazio
Confort
• La praticità e utilità di uno spazio,
lo rendono confortevole?
Uso
• Lo spazio deve corrispondere
esclusivamente alla sua funzione?
Dalla utilitas discende l'equivoco di
un'architettura totalmente asservita
alle leggi funzionali, tanto da far dire
all'Algarotti: «Ni una cosa... mettersi
idee in rappresentazione, che non sia
anche veramente in funzione».
Villa Savoye. Le corbusier. “La casa come una macchina per abitare”
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4. FIRMITAS
Conoscenza
Si sono scritte storie dell'architettura
esaltando la firmitas e si sono fatte storie
Solidità Tecnica della statica e della tettonica, relazionate a
una serie di monumenti che presentavano
solo alcune caratteristiche comuni.
Artificialità Al positivismo tecnicistico la firmitas è parsa
la componente essenziale dell'architettura e
sono stati quindi più ampiamente analizzati e
valutati epoche ed edifici in cui la "tecnica",
• L’immagine può sopravivere al assumendo aspetti vistosi, è sembrata
costruito? erroneamente matrice prima, confondendo
Permanenza l'avanzamento della tecnologia con i valori
globali dell'edificio.
• Si può parlare di una architettura
che rimane nella memoria?
Stonehege. “Architettura che rimane nella memoria”.
Cattedrale della “Sagrada Familia”. Torre Telefonica.
Antonio Gaudi. Santiago Calatrava.
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5. L'architettura, dicevano gli antichi, ha tre Attraverso un processo esaltante, pieno di
componenti. Pollio Vitruvius nel 1 secolo a.c. errori ma anche di sconvolgenti intuizioni e di
individua la sfera della Utilitas, che possiamo oggettive conquiste, Gropius, Mies, Le
chiamare funzione, la Firmitas che investe la Corbusier e Wright guidano una
costruzione e poi la Venustas, cioè la trasformazione che simultaneamente investe
bellezza. Nei secoli questa triade si è sotto la sfera della costruzione, nei secoli
articolata, i pesi delle componenti sono stati pietrificata nella tecnica lapidea, quella della
diversamente gerarchizzati ma mai funzione, (l'architettura non si occupa solo
completamente sfidata l'idea che il risultato dei palazzi, le chiese gli edifici pubblici e
fosse legittimato quale "sintesi". Per avere monumentali ma investe tutto lo spettro del
un rapidissimo test, basti pensare agli anni costruito: anche le case degli operai, i servizi
Venti in questo secolo quando coesistevano minimi, e poi i quartieri e le città,) e quella
tre approcci ben diversi: l'impostazione della vecchia idea di bellezza.
accademica, formalizzata in un lungo
processo che faceva perno sugli ordini In Europa in particolare si combatte
classici e sulla tipologia e che aveva sancito violentemente una visione cristallizzata e
delle regole auree che aderivano a una decorativa, per un minimalismo meccanico,
concezione sovrastorica e immutabile di industriale che fa tesoro della
"bellezza"; quella dell'ingegneria, che contemporanea modifica nel campo della
attraverso le entusiasmanti conquiste percezione. La cornice prospettica ormai Cripta. Antonio Gaudi.
dell'ottocento e del nuovo secolo privilegiava frantumata, nasce un sentire bidimensionale,
il calcolo e la "costruzione a regola d'arte"; e a-prospettico, dinamico, astratto. In
infine quella della "Nuova oggettività" che architettura non esistono più figure date a
(soprattutto nel Werkbund e poi nei primi priori (il tetto, la finestra, l'edicola, il portico)
Ciam) si poneva l'obiettivo di affrontare le ma segni astratti, senza significato proprio,
domande della società industriale. Al primo che vengono, come nei quadri dei pittori,
posto vi era appunto la utilitas, lo studio accostati in nuove dinamiche composizioni
minimo ma efficiente degli ambiti, delle che attraverso la trasparenza del vetro e la
superfici, dei componenti, negli altri la struttura puntiforme del cemento armato e
venustas o la firmitas ma accademia, dell'acciaio coinvolgono in un flusso continuo
ingegneria o neue sachlichkeit: creavano esterno ed interno: luce aria verde vengono
solo delle priorità operative. In particolare i a fare parte integrante dell'architettura.
grandi architetti che guidarono il
rinnovamento dell'architettura del secolo Al trattatista y del I secolo, che
avevano chiara che questa ricerca di sintesi sistematizzava la logica artificiale e
era semmai rafforzata dalle nuovi dominatrice dell'urbanesimo militare romano,
conoscenze tecniche e scientifiche e che era inoltre estraneo il concetto di luogo (una
solo uno sforzo intensamente unitario poteva ubiquitas y diremmo). All'inizio del secolo
permettere di affrontare con successo le dall'altra parte dell'oceano, si scoprirà che
nuove sfide. l'architettura è del sito: quindi ne assorbe
leggi di appartenenza nella logica
asimmetrica dei volumi e nel processo
organico della sua stessa crescita. Guggenheim Museum. Bilbao, Spain. Frank O. Ghery
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6. L'architettura non "si adatta" a un luogo o a
un paesaggio preesistente: serve a
comprenderlo assorbendone e
modificandole le leggi con la propria
spazialità. La triade vitruviana si amplia a
una quarta componente (indispensabile, tra
l'altro, per cogliere la differenza tra
l'architettura, abitata e radicata, e la
produzione di oggetti, per definizione Mobili).
L'architettura non è un intrusione nel
paesaggio, serve a comprenderlo
Funzione, costruzione, bellezza nuova
consapevolezza dello spazio e del luogo si
trasformano tutte insieme in una autentica
rivoluzione.. L'architettura vive le sfide del
comprendere e razionalizzare i bisogni, la
conquista dinamica dello spazio, dà volto a Mario Botta.
un modo nuovo di percepire la fluidità
dell'edificio nel suo intrecciarsi con il tempo
della percezione e dell'uso.
L'essenza polisemica della disciplina Stazione di Lyon. Francia. Santiago Calatrava.
(l'architettura a differenza di altre arti serve
anche uno scopo pratico) esce semmai
rafforzata in questa nuova concezione
(chiamata covenzionalmente "moderna", ma
sull'aggettivo bisognerà tornare) e si
irrobustisce della consapevolezza che
l'UOMO, pur se drasticamente diverso da
quello dell'Umanesimo rinascimentale,
rimane l'agente originante proprio perché
vive contemporaneamente dentro le diverse
sfere che l'architettura adesso ancora di più
e meglio di prima riesce a soddisfare.
Antonino Saggio.
Planetarium. Alvaro Siza.
National Pension Institute. Alvar Aalto.
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7. “Haec autem ita fieri debent ut habeatur ratio firmitatis, utilitatis ,venustatis”(I,VI)
Il senso in cui la professione architettonica ha osservato lo
scheletro portante ha variato col tempo: è stato nascosto
occasionalmente, visualizzato con passione per Antonio Gaudi.
Casa Battlò. Barcelona. Antonio Gaudi.
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8. Originally architecture offered the most
fundamental shelter from the elements.
Then, that architectural theoretician of
ancient Rome, Vitruvius, proposed three
indispensable principles of architecture—
utilitas, venustas, firmitas: utilitas is function
(commodity) and firmitas is strength
(firmness), both are measures of
architectonic potential, while venustas
(delight or beauty) resides in the dimension
of imagination. (It is significant that these
three principles are inscribed on the Pritzker
Architecture Prize medallion.)
The modern architecture that I have been
weaned on also espouses (clear) function,
(exposed) structure, and (raw) material as
principles — characteristics that tend to be
accessed only from realistic or substantive
dimensions. Fictionality or imagination, the
other dimension, is omitted entirely.
However, Vitruvius emphasized venustas, in
other words attraction or beauty as a
necessity along with strength and function.
That is to say that he too, posed the fictional
dimension of imagination combined with the
realistic dimension as that synthesis which
deeply effects human spirituality.
Since the genesis of architecture, its fate has
been that it connot be constituted by
functionality alone”.
Tadao Ando.
Pritzker Prize.
Church of the light. Tadao ando.
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9. “My architecture is autobiographical.
is are the memories of my father's ranch
where I spent my childhood and
adolescence. In my work I have always
strived to adapt to the needs of modern living
the magic of those remote nostalgic years.
The lessons to be learned from the
unassuming architecture of the village and
provincial towns of my country have been a
permanent source of inspiration.
Such, for instance, the whitewashed walls;
the peace to be found in patios and
orchards; the colorful streets; the humble
majesty of the village squares surrounded by
shady open corridors.
And as there is a deep historical link
between these teachings and those of the Las Clubes, Mexico City, Mexico Chapel for the Capuchinas Sacramentarias Las Arboledas, Mexico City, Mexico
del Purisimo Corazon de Maria. Tlalpan
North African and Moroccan Villages, they
too have enriched my perception of beauty in
architectural simplicity”.
Luis Barragan.
Prizker Prize.
Gilardi House, Tacubaya, Mexico City, Mexico Lovers Fountain, Los Clubes, Mexico City
Barragan Los Clubes, Mexico City, Mexico
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10. Bell Tower, Crystal Cathedral,
Garden Grove Community Church, California
“The practice of architecture is the most
delightful of all pursuits.
Also, next to agriculture, it is the most
necessary to man. One must eat, one must
have shelter.
Next to religious worship itself, it is the
spiritual handmaiden of our deepest
convictions. Who among us, I would ask,
does not feel more religious after
experiencing Chartres Cathedral, the Friday
Mosque in Isfahan, or Ryoanji Garden in
Kyoto? Even more important than painting
and sculpture, it is the primary art of our or
any other culture.
At the same time, the pursuit of architecture
comprises a host of delicious occupations. It
is the necessary expression of all social
considerations — no new society without
new kinds of buildings. All reformers, the
Fabian socialist as well as Franklin
Roosevelt, always commissioned new
architecture. Bell Tower, Crystal Cathedral,
Garden Grove Community Church, California Pennzoil Place and NCNB Center, Houston, TX
Next, there is a myriad of new technologies
all expressed in building techniques and,
therefore, in architecture: the elevator; the
steel cage; and long before, the balloon
frame; and long, long before that, the
beautiful brich of Assyria and Rome. Great
technologies breed great architecture. There
are no visionary utopias in the minds of
philosophers that do not enter the realm of
architecture”.
Philip Johnson.
Prizker Prize.
AT&T Corporate Headquarters, New York, NY Transco Tower, Houston TX
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11. Grand Louvre, Paris, France
Aerial view East Building of the National Gallery of Art,
Washington, D.C. The Bank of China, Hong Kong
Italy's Siena and America's Savannah,
Georgian London and Neoclassical Paris are
but of few of the more conspicuous
examples. I believe that architecture is a
pragmatic art. To become art it must be built
on a foundation of necessity. Freedom of
expression, for me, consists in moving within
a measured range that I assign to each of
my undertakings. How instructive it is to
remember Leonardo da Vinci's counsel that
"strength is born of constraint and dies in
freedom." The John Fitzgerald Kennedy Library, Meyerson Symphony Center, Dallas, Texas
Dorchester, MA
Ieoh Ming Pei.
Pritzker Prize.
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12. "Every design," says Siza, "is a
rigorous attempt at capturing a
concrete moment of a
transitory image in all its
nuances. The extent to which
this transitory quality is
captured comes through in the
designs which will be more or
less clear: the more precise
they are, the more vulnerable."
While working on a sizable Kindergarten "Joao de Deus"
Kindergarten "Joao de Deus “. Penafiel, Portugal
office building design for Porto, Penafiel, Portugal
Siza discounted any possibility
of blending the new building by
imitating its surroundings. The
area was too important since it
was between the historic
center of the city and a bridge
that has great significance
because it was built by Eiffel in
1866.
He explained, "We have gone
beyond the stage whereby
unity of language was believed
to be the universal solution for Quinta da Malagueria Housing
architectural problems. Evora, Portugal Borges & Irmao Bank. Vila do Conde, Portugal.
Recognizing that complexity is
the nature of the city,
transformational movements
take on very different forms."
Alvaro Siza Vieira.
Prizker Prize.
Schlesisches Tor Housing Boa Nova Tea House
Berlin Germany Leca, de Palmeira, Portugal
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13. “Abbiamo un senso della perennità diverso
da quello degli antichi Romani. Io penso che
la firmitas vitruviana non riguardasse
soltanto la stabilità, ma anche la durata nel
tempo; basti pensare al Pantheon, o ad
alcuni ponti romani tuttora utilizzati. Forse
oggi la firmitas non è più così fondamentale.
Al suo posto c'è la questione dei materiali: il
ferro e l'acciaio trasmettono un senso di
durata diverso dal cemento e dalla pietra; i
materiali che lavorano in trazione sono più
sollecitati di quelli che lavorano in
compressione. Poi, però, vi sono
realizzazioni in acciaio, come la Tour Eiffel o
il Golden Gate Bridge, che si mantengono
molto bene nel tempo grazie alla costante
riverniciatura, mentre molti edifici in
calcestruzzo soffrono di carbonizzazione.
Quello della durata è un problema
dell'architettura moderna”.
Santiago Calatrava
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15. “For me, part of the significance of an
awareness of architectural history is that we
again value permanence, continuity and,
therefore quality. I am deeply concerned with
the making of a building and prefer to think
of myself more as a master builder than as
an artist, for the art of architecture ultimately
demands this”.
Richard Meier.
Pritzker Prize.
The High Museum of Art, Atlanta, GA. The Atheneum of New Harmony, Indiana
The Getty Center, Los Angeles, CA The High Museum of Art, Atlanta, GA. Bronx Development Center for the Mentally Retarded
aerial view under construction.
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16. I have always considered architecture as an
art. To me architecture is not primarily the
solution of a problem, but the making of a
statement. Within the two poles of
architectural activity architecture as ritual,
and architecture as a means of preservation
of body-temperature, my search is for the
absolute, as well as for the needs and
constraints, which also generate form.
As an artist, I am only responsible to myself
and can make highly individualistic
manifestations. As an architect, I am
responsible to the needs of man and
society.
Hans Hollein.
Pritzker Prize.
Museum of Modern Art, Frankfurt, Germany Haas House
Schullin Jewelry Shop, Vienna,
Austria
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17. Per Kahn Il progetto (design) non più è
aggredibile analiticamente via le componenti
tecniche, estetiche o funzionali ("la forma
segue la funzione) ma sempre ricerca di
sintesi protesa a un momento superiore
(form) che raggruma contemporaneamente
le tre componenti: costruzione, funzione e
forma si condensano nella "stanza" e
successivamente queste monadi con
significato si aggregano attraverso
suggestioni archetipiche (la luce dall'alto, gli
spazi contenitori e contenuti, il sistema
concentrico di spazi differenziati) in una
nuova ricerca sul "tipo edilizio". Il processo di
progettazione si trasforma in una ricerca di
intima coesività. È l'opposto di una ricerca
formalistica, o meccanicistica. Semmai la
formula kahniana recita: forma è funzione
forma è costruzione.
La tautologia kahniana risucchia le sfere
della vecchia triade vitruviana nel buco nero
di una condizione primigenia.
Jonas Salk Institute for Biological Studies
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18. First were the thick stone walls, the arches,
then the domes and vaults - of the architect,
searching out for wider spaces.
Now it is concrete-reinforced that gives our
imagination flight with its soaring spans and
uncommon cantilevers. Concrete, to which
architecture is integrated, through which it is
able to discard the foregone conclusions of
rationalism, with its monotony and repetitious
solutions. Cathedral and Chapel of Our Lady of Fatima, Interior, Brasilia Cathedral, Itamaraty Palace, Brasilia, Brazil
Brasilia, Brazil Brasilia, Brazil
A concern for beauty, a zest for fantasy, and
an ever-present element of surprise bear
witness that today's architecture is not a
minor craft bound to straight-edge rules, but
an architecture imbued with technology:
light, creative and unfettered, seeking out its
architectural scene.
As Charles Baudelaire once said, "The
unexpected, the irregular, the surprise, the
amazing are an essential part and
characteristic of beauty."
And this, my friends, is what I have to say Pantheon, Brasilia, Brazil
about architecture, a practice that has held
me fast over the years, to my drawing board,
at the beck and call of governments in
compliance with the ruling classes, indignant
at the misery that weighs upon a world
socially unjust, a misery ignored, which our
profession is powerless to better.
Oscar Niemeyer.
Pritzker Prize.
Apartment Building, Rio de Janeiro, Brazil Cathedrale de Brasilia, Brazil
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19. Architecture must solve complex problems.
We must understand and use technology,
we must create buildings which are safe and
dry, respectful of context and neighbors, and
face all the myriad of issues of social
responsibility, and even please the client.
But then what? The moment of truth, the
composition of elements, the selection of
forms, scale, materials, color, finally, all the
same issues facing the painter and the
sculptor. Architecture is surely an art, and
those who practice the art of architecture are
surely architects.
Our problems as architects increase in
complexity as time goes on. We have
difficulty with the art of city building. We are
finding ways of working together, artists and
architects, architects and architects, clients
and architects.
The dream is that each brick, each window,
Guggenheim Museum
each wall, each road, each tree will be
Bilbao, Spain
placed lovingly by craftsmen, client,
architect, and people to create beautiful
cities.
Frank Gehry
Pritzker Prize
Danziger Studio Vitra International Furniture Manufacturing Facility and
Hollywood, California Museum,
Weil am Rhein, Germany. Exterior
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20. "ecco l'ideale ch'io propongo per
l'architettura dell'era della macchina, -
scriveva wright - per l'edificio americano
ideale: lasciamo che si sviluppi
nell'immagine dell'albero". In questo modo,
affidandosi ad un'immagine organica del
costruito, Wrigth intendeva includere la
stessa funzionalità dell'edificio nella sua
forma (proprio come avviene nel mondo
naturale), stabilendo un rapporto dialettico
tra forma e funzione e non più di tipo
consequenziale come lo intendevano i
maggiori esponenti del Movimento Moderno.
"e' importante notare - ricorda lo storico
bruno zevi - come lo spazio di wright si
riduca alle sue generatrici; e si ponga così,
non in termini geometrici, ma in termini
immediatamente plastici".
Casa Kaufman.
Frank Lloyd Wright.
Guggenheim Museum
NY.
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21. Firmitas e perpetuitas
Palladio nel primo dei suoi "Quattro libri dell'Architettura", scrive:
< Tre cose in ciascuna fabrica -come dice Vitruvio- deono considerarsi, senza le quali niun edificio meriterà esser lodato: e queste sono l'utile, o commodità , la perpetuità e la
bellezza. Perciochè non si potrebbe chiamare perfetta quell'opera che utile fusse ma per poco tempo, overo che per molto non fusse commoda, overo, ch'avendo amendue queste ,
niuna grazia poi in sè contenesse....
Alla perpetuità si avrà risguardo quando tutti i muri saranno dritti a piombo, più grossi nella parte di sotto che in quella di sopra, et averanno buone e soffocienti le fondamenta; e
oltre a ciò le colonne di sopra saranno al dritto di quelle di sotto , e tutti i fori , come usci e fenestre, saranno uno sopra l'altro : onde il pieno venga sopra il pieno et il voto sopra il
voto>
Nel testo di Palladio, la firmitas è diventata ,dunque, perpetuitas.
Nel dizionario della lingua latina, alla voce perpetuitas, si legge:
<continuità, durata ininterrotta, perpetuità>. E' precisamente con il significato di 'continuità ' che la parola perpetuitas compare per la prima volta nel capitolo ottavo del secondo libro,
quando Vitruvio mette a confronto i muri 'a sacco' romani con quelli di pietra costruiti dai Greci, dicendo che, mentre i primi sono fatti con due materiali e tre spessori, i secondi:
<perpetuam et unam crassitudinem parietum consolidant>, rendono solido lo spessore continuo ed unico delle pareti.
Per Vitruvio, la perpetuitas è la continuità della muratura mentre per Palladio è la durata nel tempo dell'edificio; quando parla della durata, Vitruvio non usa mai la parola perpetuitas
ma altre due parole: diuturnitas , se la durata è riferita al materiale- e in questo caso può anche essere aeterna- vetustas, se è riferita agli edifici…. Inoltre, nel capVIII del secondo
libro, Vitruvio racconta che una sentenza di un magistrato romano stabilì che la durata di un edificio è di 8O anni e che il suo valore diminuisce di 1/80 del costo di costruzione per
ogni anno di vita. Per cui a 80 anni il suo valore è zero. Dei muri di mattoni invece dirà: <nel caso dei muri di mattoni, posto che stiano in piedi e a piombo, non viene detratto
alcunché, ma si stima che il loro valore sia sempre quello corrispondente al costo di costruzione>; il che significa che il muro di mattoni ancorché perpetuus , cioè continuo, può non
essere firmus.
La 'durata' dell'edificio se era una delle condizioni della perfezione dell'opera per l'architetto del Rinascimento, non sembra avesse alcun valore per l'architetto dell'Impero di Augusto.
< Bella cosa è lasciarsi intendere e non fuggire .....>
Villa Pisani. Andrea Palladio.
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22. Capitol. Andrea Palladio.
BIBLIOGRAFIA.
1. Giorgio Pigafetta, Antonella Mastrorilli, Il declino della Firmitas, Fortuna e contraddizioni di una
Villa Rotonda. Andrea Palladio.
categoria vitruviana., Alinea editrice. Anno 1998.
2. Fulvio Irace, Dimenticare Vitruvio. Temi, figure e paesaggi dell’architettura contemporanea.
Il sole 24 ore. Anno 2001.
3. Le Corbusier, Verso un’architettura, 1973 ed. Longanesi, Milano.
4. Alvaro Siza, Scritti di architettura, 1997 ed. Skira, Milano.
5. Teoria e tecnica della progettazione architettonica, Paolo portoghesi
6. Pritzker Prize of architecture, www.pritzkerprize.com
7. www.vitruvius.com
8. www.soloarquitectura.com
9. www.arquiperu.com.pe
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