Il ricorso di Legambiente Lombardia contro il bando per la Villa Reale di Monza
Progetto centroricerca autodromo
1. Monza Research Institute
CENTRO DI RICERCA E FORMAZIONE
MOBILITA’ COMPATIBILE
AUTODROMO DI MONZA
Il Comune di Monza ed il Comune di Milano sono comproprietari delle aree e degli immobili costituenti il
Parco Reale di Monza, al cui interno è sito l’Autodromo Nazionale di Monza, la cui costruzione risale al
1922.
L’Autodromo Nazionale di Monza è stato ripetutamente considerato opera di interesse pubblico dalla
Regione Lombardia (cfr L.R. 17 Aprile 1989 n. 11; L.R. 8 Agosto 1994 n. 19 e L.R. 31 Luglio 1995 n. 40).
E’ interesse specifico dei Comuni proprietari, ed in particolare del Comune di Monza, che l’Autodromo
venga mantenuto in esercizio ed ospiti manifestazioni di livello internazionale; ciò sia per la funzione sociale
che svolge (riconosciuta dalla L.R. 24 Aprile 2006 n. 8), sia per la sua rilevante incidenza sull’economia dei
territori circostanti. L’Autodromo, oltre ad essere punto di riferimento per tutti gli appassionati di
automobilismo nel mondo, è una risorsa del territorio che può essere ulteriormente valorizzata.
L’Autodromo Nazionale di Monza è stato realizzato nel 1922 a proprie spese dalla S.I.A.S. S.p.A. che,
successivamente, lo ha ininterrottamente gestito.
La S.I.A.S. S.p.A. è una società senza scopo di lucro appositamente costituita – e a tutt’oggi integralmente
partecipata – dall’Automobile Club di Milano, Ente pubblico non economico, ed è federata all’Automobile
Club d’Italia.
Ricerca tecnologica, prestazioni sportive e costume in Italia si incontrano all’Autodromo Nazionale di
Monza, uno dei luoghi simbolo dell’automobilismo sportivo mondiale, ma anche luogo di sperimentazione, e
di divulgazione con la propria attività programmata nell’arco dell’intero anno.
Inquinamento atmosferico, polveri sottili, CO2, effetto serra sono parole e definizioni entrate nel linguaggio
comune e rappresentative di situazioni di rischio per il clima del pianeta e per la salute dei suoi abitanti.
Tutti gli ambiti dell’industria e dell’economia hanno avuto una parte nel modificare l’ambiente, e il settore
automobilistico con il veloce sviluppo di questi ultimi anni ha avuto un ruolo particolarmente importante.
Moltissime aziende sono ora impegnate nella ricerca delle possibili soluzioni offerte dalla tecnologia e con il
medesimo impegno le istituzioni cercano di utilizzare la comunicazione per indurre a quei corretti
comportamenti che potrebbero contribuire a sostanziali miglioramenti.
La velocità con la quale moda, tecnica e successi sportivi influenzano le scelte individuali può essere quindi
uno strumento per indurre rapidamente una maggiore attenzione ai temi ambientali, come già avvenuto negli
ultimi anni per le tecnologie applicate alla sicurezza stradale.
2. L’immagine mondiale di eccellenza sportiva, la sperimentazione di nuove tecnologie, la facilità di
comunicazione e le stesse strutture esistenti possono rendere possibile, in tempi brevi e con costi contenuti,
la costituzione del Centro Ricerche con sede all’Autodromo in collaborazione con Enti, Università ed
Aziende interessate.
Il Centro opererà in particolare su tre differenti settori:
• della tutela ambientale, tenuto conto del quadro allarmante complessivo derivato dall’uso
congiunto di differenti tipi di energie e di carburanti altamente inquinanti.
Gli obiettivi del Centro Ricerche potrebbero articolarsi come segue:
1. creazione di un’area attrezzata per la sperimentazione di carburanti e sistemi di propulsione
innovativi (biocombustibili, biogas, idrogeno, miscele idrogeno-metano, ecc.)
2. collaborazione con il Joint Research Center della Commissione Europea per la realizzazione
di strutture di monitoraggio e controllo energetico ed ambientale, già sperimentata con forte
valenza scientifica con la manifestazione Aria Nuova del 12-15 giugno scorso
3. inserimento, nella flotta di mezzi dell’autodromo, di prototipi alimentati con nuovi
combustibili, in modo da renderli visibili durante le manifestazioni internazionali, come
esempio della tecnologia italiana
4. realizzazione di laboratori di studio per la ricerca di nuove soluzioni per la mobilità, in
collaborazione con gli atenei milanesi e con gli Enti ed Aziende interessate.
La soluzione prevede la realizzazione di un’area attrezzata per lo svolgimento di test, di un’area
adibita a distributore di idrogeno, GPL, metano ed idro-metano (a percentuali variabili) oltre ai
distributori di benzina e gasolio già esistenti, di laboratori per la verifica delle caratteristiche delle
nuove energie analizzate, di laboratori mobili atti al rilevamento dei dati sulle emissioni prodotte in
situazioni reali dalle differenti energie utilizzate, uso di veicoli, di produzione o prototipi, mossi da
differenti energie o miscele varie
• del Road Pricing, Pollution Reduce e gestione del Traffico Urbano e Ferroviario sfruttando, tra
l’altro, la nostra esperienza di RFID che dal 1991 ci ha consentito di gestire l’Autodromo come
un’autostrada intelligente.
L’attuale situazione legata al traffico, al trasporto, alla sicurezza dei conducenti ed alla mobilità in
genere è caratterizzata da infrastrutture supportate da soluzioni verticali e non integrate, lontane da
un obiettivo di interoperabilità nazionale in grado di soddisfare esigenze Pubbliche e Private.
Al contrario le Direttive Europee (trasporto, tracciamento merci pericolose, tele pedaggio, sicurezza
medica del conducente) mirano alla unificazione ed integrazione delle infrastrutture finalizzando
procedure e tecnologie ad una gestione della mobilità in ottica Continentale.
Soluzioni verticali quali:
• telepass
• ecopass
• rilevatori ottici
• parking card locali
• antifurti satellitari
• scatole nere
• …………………
3. Dovranno necessariamente lasciare il passo a soluzioni tecnologiche in grado di permettere:
• Rispetto delle Direttive Europee
• Interoperabilità Continentale
• Scalabilità dei Servizi
• Prevenzione delle Criticità
• Sicurezza del Conducente
• Sicurezza e rispetto dell’Ambiente.
Monza Research Institute ipotizza:
una filiera virtuosa per l’implementazione di una piattaforma tecnologica in grado di rispondere alle
esigenze
- Europee
- Pubbliche Nazionali
- Private
utilizzabile per:
- autoveicoli
- motocicli
- trasporto privato
- trasporto speciale (merci pericolose)
- trasporto pubblico
attraverso l’utilizzo di un unico apparato personalizzabile, scalabile ed in grado di fornire la
massima interoperabilità funzionale.
Rispondente ad obiettivi di:
- integrazione
- livello tecnologico
- diversificazione dei servizi
- normative Nazionali ed Europee
- economicità
La soluzione prevede la realizzazione di un’area attrezzata per lo svolgimento di test e laboratori
per la ricerca e sperimentazione di soluzioni HW e SW tecnologicamente avanzate.
• della sicurezza stradale, in collaborazione con le Università e con Aziende interessate, con progetti
di ricerca finalizzati all’ottimizzazione dell’integrazione tra differenti tipi di veicoli (autobus e
vetture) e le diverse tipologie di barriere ad assorbimento di energia poste sulla infrastruttura
stradale. Potranno inoltre essere realizzate aree attrezzate per la guida sicura dotate di impianti atti a
simulare diverse condizioni di aderenza. In particolare potrà essere allestita un’area da utilizzare, in
collaborazione con le scuole e la Polizia Municipale, per l’educazione alla sicurezza degli studenti
delle scuole Elementari, Medie e Superiori con lezioni teoriche e soprattutto pratiche di
comportamento utilizzando tutta la gamma dei veicoli utilizzati dai giovani, dalle bici ai motorini,
alle vetture.
4. La soluzione contempla l’acquisizione di veicoli atti agli insegnamenti previsti, la realizzazione di
un’area attrezzata per lo svolgimento di crash-test e di aree attrezzate per la formazione alla
sicurezza stradale in termini di comportamento e di conoscenza dei limiti del veicolo utilizzato, da
gestire in collaborazione con gli Enti Pubblici preposti. Si ipotizza, inoltre, la creazione di una
piattaforma di e-learning atta a supportare l’istruzione interattiva tramite rete Internet (tale
soluzione per generare il coinvolgimento attivo degli utenti su tematiche inerenti, in particolare, gli
effetti negativi di un cattivo utilizzo di un qualsiasi veicolo derivante dall’assunzione di alcool e
droghe).
Il Progetto prevede, inoltre, lo sviluppo di Corsi di Formazione post laurea ad hoc da tenersi all’interno
delle strutture dell’autodromo in collaborazione con le Università e le Aziende interessate, anche a livello
internazionale.
I Corsi si articoleranno sia su lezioni “in aula” che su applicazioni e sviluppo sperimentale in laboratorio
ed “in pista” in modo da inserire gli allievi in un contesto sempre più operativo e favorire lo sviluppo di
una cultura in materia di tutela ambientale, nuove energie, tecniche del controllo e gestione della mobilità
e sicurezza.
Tra i Corsi di Formazione previsti non si potevano, infine, trascurare le potenzialità di stage e corsi post-
laurea inerenti il “comunicare” inteso nei suoi vari aspetti (informare, promuovere, educare, contattare)
utilizzando e sviluppando le possibilità che i differenti mezzi multimediali oggi rendono disponibili, visto
che, come accennato in premessa, l’Autodromo di Monza è luogo di contatti internazionali, di
comunicazione e di sperimentazione di nuove tecnologie.
Tali Corsi potranno agevolare il passaggio dei partecipanti dall’Università al mondo del lavoro.
Monza, 30 dicembre 2008 Ing. Giorgio Beghella Bartoli
Direttore Tecnico