2. I cinque pilastri
1. La testimonianza di fede (Shahāda)
2. Le preghiere rituali (Salāt o, in lingua persiana, Namāz)
3. Il digiuno durante il mese di Ramadan (Siyam)
4. L'elemosina canonica (Zakāt)
5. Il pellegrinaggio a La Mecca (Hajj)
Religione profondamente Monoteistica
di cui Muhammad è solo l’ultimo profeta.
Dio è assolutamente trascendente
Il Corano è dettatura di Dio a Muhammad
domenica 11 marzo 12
3. Parole dell’Islam
Lo Jihad (ǧihād) : "sforzo" o "impegno". Ampio spettro di significati, dalla lotta
interiore spirituale per attingere una perfetta fede fino alla guerra santa.
Sunna: l'insieme delle tradizioni (ḥadīth) raccolte dai compagni del Profeta e
riguardante i comportamenti di quest'ultimo; una delle basi fondamentali della
giurisprudenza. Sharī‘a «via verso l’abbeveratoio», insieme delle disposizioni
contenute nel Corano e nella sunna, in base alle quali i tribunali sono chiamati ad
esercitare la giustizia.
Qur‘ān - Corano: l'insieme delle rivelazioni che Mu|ammad ha ricevuto dall'angelo
Gabriele; l'ordine dei versi non rispetta la cronologia della rivelazione; il libro fu
trascritto per ordine del califfo Othmān (644-656) prendendo da testi diversi; ordinò
che tutte le collezioni incomplete del Corano fossero distrutte.
Il Corano è organizzato in 114 capitoli (sūra) a loro volta suddivisi in versetti (āyāt).
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4. La predicazione
622 Egira (hiǧra, «emigrazione») dalla Mecca verso Yathrib (poi Medina): momento
di forte rottura della tradizione: veniva a infatti un legame di tipo nuovo, che univa gli
uomini non perché appartenenti a una tribù, ma perché fedeli a una medesima
religione: la umma, la comunità dei credenti.
L’alterato equilibrio sociale dell’oasi richiese nuove regole: la Costituzione di
Medina dove Mu|ammad era dichiarato profeta, capo della comunità dei credenti,
arbitro unico delle controversie fra musulmani e non musulmani, a cui si garantiva la
libertà di culto (tolleranza).
Impegno militare dei Musulmani (ǧihād) contro le carovane dirette alla Mecca;
aumentano le alleanze con le tribù beduine; 630 ritorno trionfale alla Mecca.
la città cristiana di Najran firmò un trattato che lascia libertà di culto ai Cristiani con
un tributo in natura ed protezione dei Musulmani: prima codificazione dello statuto
dei «protetti» (dhimmi)
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5. Rapporto con Ebraismo e Cristianesimo
Islamismo, cristianesimo ed ebraismo sono tutte e tre religioni dei testi rivelati
(Vecchio e Nuovo Testamento)
Il Corano rappresenta un avanzamento, un perfezionamento
Si nega la divinità di Gesù Cristo, e la sua morte e resurrezione (oltre che la Trinità),
ma non l’esistenza e la qualifica di profeta
Si crede nella risurrezione finale, nel giudizio universale e nella vita oltre la morte
(paradiso e inferno)
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6. Motivi dell’espansione
entusiasmo religioso;
necessità economiche che spingono all'esterno della penisola
strategia volta a evitare le rivolte della morte del Profeta e a riunire le tribù sotto il
vessillo dell'Islam vittorioso
Contesto favorevole per le lotte continue tra l'impero bizantino e l'impero sasanide
durante la vita di Mu|ammad. Tra 603 e 619 il sovrano sasanide Cosroe II riuscì a
conquistare Siria ed Egitto; riscossa di Eraclio consentì con avanzata in Mesopotamia
fino a Ctesifonte (627).
Nei territori bizantini la popolazione locale mal sopportava il dominio imperiale:
monofisiti perseguitati in Egitto e in Siria; violenze e saccheggi in Palestina e in Siria;
forte pressione fiscale e controllo religioso.
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7. Arabi e Bisanzio
632 morte di Muhammad - 629 trionfo di Eraclio
Sconfiggendo i Persiani e riportando a Gerusalemme le reliquie della Vera Croce
(rubate dai Persiani) segna il trionfo di un programma imperiale romano e cristiano
che mirava al dominio di tutto il mondo (oikoumene);
Trionfo più apparente che reale: le lunghe guerre hanno stremato l’esercito; alcune
province hanno difese deboli (Egitto, Siria e Palestina); tesoro imperiale ridotto; più
fragile la struttura statale;
I sudditi parlano lingue diverse: latino (ovest); berbero (nord-Africa); copto (Egitto);
siriaco (Siria-Paletina); ebraico
Differenze religiose: nestoriani (Mesopotamia); monofisiti (Siria, Palestina ed Egitto)
normalmente perseguitate da Bisanzio
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8. Timeline
632 morte del Profeta
632-664: primi quattro califfi «ben indirizzati - rashidūn», espansione in Egitto, Palestina, Siria e
Mesopotamia
651: assassinio sovrano sasanide Yazdgard III, fine dell'impero persiano
658 condanna di ‘Alī (Iraq) che fonda il partito degli sciiti; inizio della dinastia omayyade,
capitale Damasco
711: i Musulmani passano lo stretto di Gibilterra; 719 Cordova è sede di un governatorato (al-
Andalus)
732: sconfitta a Poitiers di Carlo Martello; sottomissione di Africa settentrionale, penisola
iberica, Cipro. Assedio duplice di Costantinopoli
717-775 reazione bizantina sotto gli Isaurici che adottano l’iconoclasmo (appoggio popolare)
Nel 718 esercito e flotta islamica
assediarono Costantinopoli
difesa da Leone III l’Isaurico:
l’esercito arabo fu decimato da
malattie e la flotta distrutta da
una tempesta;
http://it.wikipedia.org/wiki/Espansione_islamica
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9. Arabi e Bisanzio
I primi commentatori bizantini vedono l’avanzata islamica come un fattore
essenzialmente politico
Si riconoscono fondamenta veridiche nell’Islam in quanto prodotto dell’ebraismo
Si creano due falsi giudizi: la religione musulmana è un eresia ed è nata da un
complotto ebraico
L’invasione è stata voluta da Dio. FONTE: Cronaca di Seert, testo nestoriano
Alla comparsa degli arabi diversi nobili e funzionari e anche religiosi (monasteri) non
esitarono a schierarsi dalla parte dei conquistatori. Risulta spesso attraente lo statuto di
dhimmī, privilegi ampi, ma inferiorità sociale e politica. Monasteri ricompensati con
una tassa fondiaria particolarmente vantaggiosa (kharāj)
Nel Fayyum quando il generale bizantino Teodoro (fratello di Eraclio) vuole
contrattaccare si trova a dover affrontare la rivolta delle truppe locali. Divisione in
fazioni pro e contro musulmani in lotta fra loro.
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10. Arabi e Bisanzio
Per lungo tempo cristiani ed ebrei vennero usati nell’amministrazione islamica e molti
documenti nel periodo iniziale erano redatti in lingua greca (Papiri di Afroditopoli)
Nel 700 il califfo ‘Abd al-Malik promuove l’eliminazione dei cristiani
dall’amministrazione e la redazione dei documenti in arabo, ma sono ancora molti i
casi successivi di presenza cristiana nelle cariche dirigenziali dell’amministrazione.
Atteggiamento di velato disprezzo e superiorità degli intellettuali cristiani nei domini
islamici. Esempio: Giovanni Damasceno, (Yuḥannā ibn Sarjūn nipote di Mansūr ibn
Sajūn e cugino di Sariūn ibn-Mansur: cristiani tutti e tre impiegati in importanti cariche
nei servizi fiscali omayyadi)
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11. Timeline
747-750 : rivolta dei mawālī, i «clienti» (popolazioni islamizzate) e inizio della dinastia
degli Abbasidi. Si risvegliano i particolarismi regionali
756: l'omayyade ʿAbd al-Raḥmān diventa emiro di al-Andalus
762: fondazione della nuova capitale Madīnat al-Sālam (Bagdad)
778-909: imanato rustemide di Tāhert (Algeria)
789-985: emirato idriside nel Maghreb occidentale
800: il califfo Hārūn al-Rashīd assegna a Ibrāhīm b. al-Aghlab il governatorato ereditario
dell'Ifrīqiya (Aghlabidi)
831: le forze aglhabidi espungano Palermo - 878: la Sicilia diventa aghlabide
832: al-Ma’mūn fonda la Bayt al-Ḥikma, la «casa della sapienza»
867: imperatore Basilio I inaugura l’epopea bizantina (867-1025)
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12. Epopea Bizantina
867-1025
Lungo periodo di riscossa (Basilio I e Basilio II) che portò alla riconquista di Cipro,
Creta, parte della Mesopotamia, Siria settentrionale, Italia meridionale e Armenia
Obiettivo: recupero degli antichi domini e rafforzamento dei confini
Ma a partire dal X secolo si erano intensificati i rapporti
diplomatici tra Bizantini e Arabi; anche alleanze militari.
Notevoli scambi culturali e artistici.
Nella prima metà dell’XI secolo l’impero appare
potentissimo e il dar-al- Islam indebolito da divisioni
interne.
Lo squilibrio è portato dalla conquista turca
e dalla crociata
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14. Giovanni Damasceno
Giovanni Damasceno (f. VII- i. VIII), figlio di un amministratore cristiano della Siria
al tempo degli Omayyadi e alto funzionario della corte califfale. Liber de Haeresibus
l’Islam nasce da una corruzione del messaggio cristiano simile a quella di Ario -->
grande fortuna, Dante pone Muhammad nel canto XXVIII dell’inferno tra i seminatori
di discordia e di scisma (eresiarchi): un diavolo lo mutila con la spada dal mento
all’addome come in vita ha diviso la religione cristiana.
Eresia degli “Ismaeliti”, figli di Agar, schiava di Abramo, senza la benedizione divina
ricevuta da Sara, moglie legittima --> Saraceni perché lasciati da Sara senza eredità, a
Sara vacuos (dal greco kenós, spoglio) [in realtà etimologia incerta: * da sharqiyyùn, voce
araba per Orientali * Sarkénoi tribù nomade della penisola del Sinai]--> popolo estraneo
alla Santa Alleanza
Non testimoniato dai profeti precedenti.
Guide destinate ad aiutare il cristiano che non deve trovarsi impreparato nei confronti
dialettici con gli arabi
Traduzione alla metà del XII secolo per opera di Burgundio da Pisa, poi Grossatesta
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15. Teofane e Niceta
Teofane, Cronografia (2a metà VIII, i. IX), tradotta nel IX sec. e inserita da
Anastasio il Bibliotecario nella sua Historia Ecclesiastica
Muhammad, tribù di Ismaele, cammelliere povero e ignorante (umili natali), sposa
una ricca vedova, frequenta ebrei e cristiani per lavoro (somiglianze) da cui cattura
informazioni sulle Scritture. Inventa la visione dell’arcangelo Gabriele (finzione); la
moglie chiede consigli a un monaco eretico (eresia, somiglianze, rivalsa). Figura del
monaco eretico: tratto base della “leggenda di Maometto” (A. D'Ancona , La leggenda di
Maometto in Occidente, a cura di A. Borruso Roma 1994) FONTE IN LETTURA
Solo uno dei cinque precetti: zatāk + ğihād (la zatāk è talvolta omessa dalle versioni
europee di XII secolo) Paradiso luogo di piaceri sensuali. Grande diffusione nel XII e
XIII secolo.
Niceta, Confutatio libri Mohamedis (i. IX): classico della polemistica anti-islamica;
il Corano è pieno di contraddizioni con le Scritture; volgare libercolo, confuso e
incomprensibile; riti derivati da tradizioni tribali; popolo violento e idolatra.
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16. Tradizione iberica
Importanza della memoria dei martiri di Cordova, un centinaio di cristiani ribelli al
governo musulmano uccisi nel IX secolo (᾿Abd ar-Raḥmān II).
Eulogio di Cordova (martire), Apologeticum (metà IX secolo), immagine fortemente
negativa dell’islam, Muhammad nephandus propheta, ispirato direttamente dal diavolo;
ridicolizza il Corano
Alvaro di Cordova (metà IX secolo), condiscepolo di Eulogio di cui poi scrisse la
Vita et passio, scrive contro i musulmani e in lode del martirio (Indiculus luminosus) e
contro gli ebrei (in alcune delle 20 epistole). Islam come miscuglio di eresie e religione
della sensualità; si deve combatterne il carattere violento anche con una “santa
crudeltà”
Contrapposizione tra l’ansia del martirio dei veri cristiani con i numerosi
Cristiani che, lavorando presso i Saraceni, tenevano celata la propria fede oppure con
tutti coloro che erano affascinati dalla cultura e filosofia araba
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17. Pietro il Venerabile
Pietro il Venerabile (1094-1156), abate di Cluny
Primo tentativo di acquisire una conoscenza più profonda della religione musulmana.
Piano di traduzione e raccolta del Corano e di altri testi sulla genesi teologica dell’Islam,
la Collectio Toletana --> vasto successo, principale fonte di informazione in Occidente fino
al XIV secolo ma SOLO PER LA CONTROVERSIA e non lo studio
Particolarmente importanti la Doctrina Mahumet, un dialogo immaginario tra il Profeta e
quattro ebrei; e la Risalāt (Epistola Saraceni), trattato apologetico scritto in Oriente tra IX
e X con una lettera di un musulmano al califfo al-Ma’mun e da un cristiano al suo
servizio (disputa)
I Dialoghi di Pedro de Alfonso (i XII), ebreo convertito. Citazione frequente e
precisa dei versetti coranici.
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18. Secolo XIII
Domenicani e Francescani
Giacomo di Vitry (i. XIII), Historia Hierosolymitana: i saraceni sono più colti e
intelligenti, buoni conoscitori delle Scritture cristiane, si sarebbero senz’altro convertiti se
non fossero stati trattenuti nell’osservanza islamica dalla permissività sessuale voluta da
Maometto.
Tommaso d’Aquino (metà XIII), De rationibus fidei contra Saracenos, Graecos et Armenos: il
Profeta avrebbe adescato i suoi fedeli con la promessa di sfrenati piaceri carnali e
avrebbe concesso loro una legge che rendeva lecito qualunque atto di libidine; l’Islam è
una religione della violenza e della guerra, fondata sulla licenza sessuale e Muhammad è
un falso profeta.
Francescani: dopo la prima fase missionaria (fino alla metà del XIII) non preparata
(insuccesso e martirio) vennero sempre più utilizzati per la cura pastorale dei cristiani
residenti in territori islamici, assistenza ai prigionieri e crociati; nella seconda metà del
XIII coinvolgimento pesante nella propaganda crociata e nella espansione della
cristianità. Forte uso della apologetica anti-islamica.
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19. Caratteri generali
Si punta a sottolineare le differenze tra le due fedi: si ha evidentemente paura delle
somiglianze in un contesto (come quello mediorientale) che favoriva il contatto e
l’assimilazione
Conoscenza volutamente distorta per confermare nella fede i cristiani che vacillavano
L’apologetica cristiana non doveva puntare a convertire gli islamici ma a rafforzare nella
fede i cristiani
In Occidente si ripresero gli argomenti della controversistica bizantina e in parte di
quella iberica (modello del martirio)
Solo nel tardo medioevo alcuni intellettuali proposero strategie di dialogo e di
comprensione reciproca.
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20. Voci fuori coro
Ruggero Bacone (1214-1294): prende in considerazione i filosofi arabi, ritiene che
anche l’Islam possa avere una scintilla di verità; ritiene indispensabile cercare un
elemento comune per superare l’incomunicabilità.
Ramon Lull (1235-1316): necessario un colloquio teologico tra le diverse “sette”
esistenti sulla terra
ALTRE FONTI: notizie inviate dai missionari, diari di pellegrinaggio, racconti orali
talvolta annotati nelle cronache da cui deriva la forte devozione, il rigore, la tolleranza
e qualche volta l’esistenza di culti comuni (luoghi di pellegrinaggio) + la meraviglia
per la ricchezza e la bellezza.
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21. Apologetica islamica
Cristiani spregevoli perché: non circoncisi; non si purificavano dopo l’atto sessuale;
mangiavano maiale;
le dottrine cristologiche erano incomprensibili; attentato all’unicità di Dio
contraddizioni tra le varie interpretazioni (nestoriani, giacobiti, melchiti, ecc.)
troppe varianti nei manoscritti della Bibbia: testo corrotto
la Legge di Gesù è superiore a quella di Mosè ma inferiore a quella di Maometto,
perfetta
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