2. 2
Facoltà di Amarsi
Campagna di sensibilizzazione degli studenti universitari sul tema HIV
A cura di
Associazione Università Nuova 1991 - Casa dei Diritti degli Studenti
Presidente
Marco Pizzardi
• Sara Massini, coordinatrice del progetto
• Mario Morcellini, Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione
della Sapienza Università di Roma - Coordinatore Area Comunicazione
• Vincenzo Vullo, Direttore del Dipartimento Malattie Infettive e Tropicali
del Policlinico Umberto I Sapienza Università di Roma,
Coordinatore Scientifico
• Martino Massimiliano Trapani e Pietro Lucchetti,
Coordinatori del progetto per la Prima Facoltà di Medicina e Chirurgia
della Sapienza Università di Roma
• Federica Cardia, Angelo Passero e Giovanni Prattichizzo - Redazione testi
• Federica Cardia e Angelo Passero - Creatività
• Giulio Pompei - Illustrazioni
• La foto del Rettore di Roma 3, Guido Fabiani, è di Maila Iacovelli
3. 3
“Il fatto che di Hiv si è smesso di parlare ha comportato
che si riducesse fortemente la percezione del rischio.
Ritengo dunque indispensabile un’assunzione
condivisa e diffusa della responsabilità sociale di
presa in carico delle persone sieropositive con le loro
esigenze sanitarie. Ma sono parimenti convinta che,
per tutelare il benessere dei cittadini, sia fondamentale
fare prevenzione attraverso una buona informazione,
sensibilizzando soprattutto i giovani sul rischio Aids che
esiste malgrado non se ne parli. Non c’è un punto dove
finisce il sanitario e comincia il sociale. Il sociale è cura e
parte integrante del trattamento sanitario”.
Anna Salome Coppotelli
Assessore
4. 4
Rettori
“La prevenzione si basa sulla conoscenza.
E prevenire è meglio che curare!”.
Luigi Frati
Rettore della Sapienza Università di Roma
“Hai avuto comportamenti a rischio?
Non tormentarti nel dubbio, effettua il test per l’HIV:
difendi te stesso e i tuoi cari”.
Renato Lauro
Rettore dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”
“Il sapere universitario a servizio della vita.
Dal 1995 Roma Tre combatte l’HIV attraverso l’informazione:
da oggi unisce le proprie forze a quelle degli altri atenei
affinché gli studenti diventino i protagonisti della lotta”.
Guido Fabiani
Rettore dell’Università degli studi Roma Tre
5. 5
Referenti scientifici
“Facoltà di amarsi, per vivere un rapporto affettivo
sereno, nel rispetto di se stessi e degli altri.
Ama con Sapienza, fai il test HIV, usa il preservativo”.
Vincenzo Vullo
Direttore del Dipartimento Malattie Infettive e Tropicali
del Policlinico Umberto I Sapienza Università di Roma
“La nostra prima, grande alleata
per fermare l’epidemia di HIV è la parola.
Basterebbe parlarne di più”.
Massimo Andreoni
Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica e Biologia Cellulare
dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”
“Dal 1995 l’Università Roma Tre e la U.O. AIDS-Distretto 11
della ASL RMC, realizzano campagne annuali di
prevenzione AIDS. La prevenzione coniuga, nell’ambito
di un percorso formativo più generale, conoscenza,
consapevolezza e tutela della salute propria e degli altri”.
Giorgio Venturini
Dipartimento di Biologia della facoltà di Scienze Matematiche,
Fisiche e Naturali dell’Università degli studi
Roma Tre
7. 7
Indice
HIV: cos’è 8
Come SI trasmette 9
Come NON si trasmette 12
Oltre L’AIDS:
le altre malattie sessualmente trasmissibili (MST) 13
Amare senza rischi.
La prevenzione prima di tutto! 14
Il decorso della malattia 16
Vivere e amare con l’HIV:
terapie e qualità della vita 18
Testiamoci! In amore il test è una routine 19
I numeri dell’AIDS 22
Brevi cenni di storia dell’AIDS 23
Numeri utili. Counseling pre e post test 25
L’HIV nel cinema ... 26
... e nella letteratura 28
8. 8
HIV: cos’è
L’AIDS, o Sindrome da Immunodeficienza Acquisita,
è una malattia virale dovuta all’infezione da
virus HIV (Virus dell’Immunodeficienza Umana) ed
è caratterizzata da un abbassamento delle difese
immunitarie dei soggetti che ne sono affetti e
dall’insorgere, successivamente, di malattie e infezioni
chiamate opportunistiche, che sono causate proprio
dall’indebolimento del sistema immunitario.
La differenza fra un malato di HIV e un sieropositivo sta nel
fatto che nel primo sono insorte le infezioni opportunistiche
in quanto il sistema immunitario è debilitato, mentre il
secondo è stato infettato, come dimostrato dagli esami
di laboratorio, ma non ha ancora manifestato la malattia
conclamata, che comunque si svilupperà col tempo.
Sia il malato di AIDS che il sieropositivo, fin dai primi giorni
dell’infezione, sono contagiosi.
9. 9
Come SI trasmette
Le 3 vie di trasmissione:
• rapporti etero o omo-sessuali1
non protetti
(vaginali, anali, orali)
• sangue infetto
• materno-fetale
Rapporti sessuali (vaginali, anali, orogenitali),
non protetti dal preservativo con persone infette.
I rapporti sessuali (omo e etero) non protetti
dal profilattico rappresentano oggi la modalità di
trasmissione più diffusa. Contrariamente a quanto si
riteneva in passato, non si parla più di categorie a rischio
quanto di comportamenti a rischio. L’HIV si annida
spesso nella cosiddetta “normalità”: chiunque può essere
1 Rapporto eterosessuale: rapporto sessuale tra persone di sesso opposto.
Rapporto omosessuale: rapporto sessuale tra persone dello stesso sesso.
“Usa sempre il preservativo durante i rapporti!”
10. 10
contagiato (padri e madri di famiglia, professionisti e
giovani) se ha un comportamento a rischio, anche solo
sporadicamente.
Come avviene?
Attraverso il contatto con liquidi biologici (secrezioni
pre-eiaculatorie, sperma o secrezioni vaginali) e con
le mucose genitali, anali o orali. Le pratiche sessuali
che possono portare a traumi o lesioni delle mucose
possono provocare un incremento del rischio di contagio,
come nel caso dei rapporti anali, dove la mucosa è
sensibilmente più delicata e meno protetta.
È importante ricordare che l’infezione da HIV è solo una
delle oltre 30 malattie sessualmente trasmissibili (MST).
Cosa non ci protegge dal pericolo
di contagio?
Tutte le forme di contraccezione (pillola
anticoncezionale, diaframma, spirale,
ecc.) non proteggono dall’HIV, ad
eccezione del preservativo utilizzato
11. 11
durante tutto il rapporto sessuale; anche il coito
interrotto e la lavanda vaginale non sono dei metodi di
prevenzione.
Sangue infetto
La trasmissione si realizza quando avviene un contatto
stretto e diretto tra ferite aperte e sanguinanti, oppure
attraverso lo scambio di siringhe tra tossicodipendenti
(abituali e occasionali).
Il pericolo di contrarre il virus attraverso le trasfusioni è
stato arginato grazie a controlli sanitari rigidi e scrupolosi.
Materno-fetale
La trasmissione della madre HIV-positiva al figlio può
avvenire durante la gravidanza, il parto o l’allattamento.
In assenza di interventi il rischio è quantificabile nel 20-40%.
È fondamentale fare il test HIV prima o durante la
gravidanza perché attraverso interventi specifici è
possibile ridurre il rischio di trasmissione da madre a figlio a
meno dell’1-2%.
“Cresce la percentuale di persone contagiate
attraverso rapporti eterosessuali.”
12. 12
Come NON si trasmette
Spesso girano delle voci (infondate) su modalità di
trasmissione singolari e non supportate da nessuno
studio scientifico, che scatenano atteggiamenti di
paranoia eccessiva e preoccupazioni insensate verso
comportamenti innocui e non rischiosi.
Tutto questo può vincolare molte delle nostre relazioni
sociali senza alcun motivo. Di seguito riportiamo tutte
le leggende sull’HIV, frutto di poca conoscenza della
malattia e del troppo “sentito dire”.
Il virus non si trasmette:
• con starnuti e tosse
• con l’uso di stoviglie
• attraverso punture di insetti
• tramite lacrime, saliva, sudore, feci, urina
• stringendo la mano, con coccole, baci e
abbracci In luoghi pubblici (cinema, scuola, mezzi
di trasporto pubblici)
13. 13
Convivere con una persona sieropositiva non costituisce
di per sé un rischio di infezione.
Oltre L’AIDS: le altre malattie
sessualmente trasmissibili (MST)
Sono malattie infettive
trasmesse sessualmente attraverso
rapporti non protetti.
Spesso, soprattutto fra i più
giovani, sono poco conosciute
e non considerate come un
pericolo per la propria salute
e benessere.
L’infezione da HIV e le altre MST
vanno spesso a braccetto: in
caso di MST (sifilide, gonorrea, ecc.),
è fondamentale quindi fare il test
per escludere di aver
contratto anche l’HIV.
“Il test dell’HIV: semplice, anonimo, gratuito.”
14. 14
Amare senza rischi.
La prevenzione prima di tutto!
Ormai non si parla più di categorie a rischio, ma solo di
comportamenti a rischio.
È a rischio chi attua, anche sporadicamente, questi
comportamenti:
• rapporti sessuali senza profilattico
(genitali, anali, orali)
• uso di sostanze per via endovenosa
con scambio di siringhe
Bastano poche e semplici precauzioni per evitare il
contagio, soprattutto nel caso dei rapporti sessuali (etero/
omosessuali), che attualmente costituiscono la via di
trasmissione più diffusa in Italia e nel mondo.
L’unica barriera contro la trasmissione sessuale dell’HIV è
il profilattico che, se usato correttamente, annulla il rischio
di infezione durante qualsiasi rapporto.
15. 15
Per un uso corretto del profilattico è importante:
• leggere le istruzioni accluse
• indossarlo dall’inizio alla fine
del rapporto sessuale, per tutta
la sua durata
• usarlo solo una volta
• fare attenzione a non
danneggiarlo, soprattutto
nell’apertura della confezione
• conservarlo con cura e lontano
da fonti di calore, non tenerlo in
tasca o nel portafoglio
• evitare l’uso di lubrificanti oleosi perché
potrebbero alterare la struttura del preservativo
e provocarne la rottura durante il rapporto
• controllare alla fine di ogni rapporto l’integrità
del preservativo
In caso di rottura del preservativo nel corso del rapporto
sessuale è fortemente consigliato rivolgersi presso le
strutture sanitarie pubbliche.
“Il test è una forma di amore per se stessi e per gli altri.”
16. 16
Il decorso della malattia
A partire dal contagio si possono individuare 3 fasi
principali che, in assenza di terapia, si verificano in
successione:
1. Infezione acuta
Insorge dopo 10-15 giorni dal contagio e può essere
sintomatica (con sintomi simili all’influenza o alla
mononucleosi) o totalmente asintomatica, e non
presentare quindi segni visibili dell’avvenuto contagio; il
test in questa fase è negativo. Tale negatività può durare
fino a 3-6 mesi dal momento del contagio e viene detta
periodo finestra. In questa fase, se c’è un forte sospetto di
infezione da HIV, il virus può essere ricercato direttamente
nel sangue con metodiche di biologia molecolare
(HIV-RNA PCR).
17. 17
2. Infezione cronica
Può durare molti anni, nel corso dei quali il paziente è
apparentemente in salute, anche se il virus HIV continua
a replicarsi indebolendo il sistema immunitario; in questa
fase il test è sempre positivo.
3. AIDS conclamata
È la fase caratterizzata dall’insorgere
delle cosiddette infezioni
opportunistiche, dovute al
progressivo indebolimento
delle difese immunitarie.
Anche in questa fase
il test è positivo.
“Proteggi la tua voglia d’amare!”
18. 18
Vivere e amare con l’HIV:
terapie e qualità della vita
Allo stato attuale non è ancora possibile guarire
dall’infezione da HIV.
Non tutti sanno però che i risultati ottenuti dalla ricerca
scientifica hanno portato grandi miglioramenti nella vita dei
soggetti sieropositivi, consentendo di controllare l’infezione
e di ridurre drasticamente la mortalità dovuta all’AIDS.
Oggi esiste un trattamento denominato HAART (terapia
antiretrovirale altamente attiva), che consiste in una
combinazione di più principi attivi contro l’HIV.
I vantaggi della terapia:
• blocca la progressione dell’infezione in AIDS
conclamata, permettendo in molti casi ai pazienti
di tornare a una vita normale
• permette di aumentare le difese immunitarie
• ha ridotto drasticamente le morti per AIDS
19. 19
Gli svantaggi:
• non consente di eradicare il virus
• agisce solo se assunta in maniera continuativa
• può indurre possibili effetti collaterali (osteoporosi,
allergie, disturbi gastrointestinali, lipodistrofia, ecc.)
• può presentare una modalità di assunzione
impegnativa (più pillole a orari prestabiliti)
Testiamoci!
In amore il test è una routine
Non esiste l’autodiagnosi per l’infezione da HIV. Potresti
essere infetto e non saperlo!
L’unico modo per sapere se si è stati contagiati, in seguito
a comportamenti a rischio, è sottoporsi al test specifico.
Il test HIV è l’unico in grado di rilevare la presenza degli
anticorpi anti-HIV che, purtroppo, non hanno una
capacità protettiva ma documentano solo l’avvenuto
contagio.
“Nel Lazio sono 600 all’anno i nuovi casi di HIV”
20. 20
Questi anticorpi sono prodotti dall’organismo 3-6 mesi
(periodo finestra) dopo che l’organismo è entrato in
contatto con il virus.
Il test dell’HIV si può effettuare:
• attraverso un normale prelievo di sangue
• in qualsiasi struttura ospedaliera o ASL
• presentando semplicemente il codice fiscale
o il numero del libretto sanitario
Inoltre:
• è gratuito
• è anonimo
• non occorre ricetta medica
È dimostrazione di grande maturità e rispetto per gli altri
effettuare il test al termine del sesto mese dall’ultimo
comportamento a rischio: questo arco temporale
corrisponde al cosiddetto periodo finestra, che va dal
21. 21
momento del contagio a quello della comparsa
degli anticorpi, durante il quale è comunque possibile
trasmettere il virus pur non risultando positivi al test.
Conoscere precocemente un eventuale risultato positivo
al test dell’HIV consente di intraprendere, qualora
necessario, la terapia farmacologica, che garantisce
oggi il raggiungimento di una buona qualità della vita e ci
dà la possibilità di proteggere il partner.
“Non esistono categorie a rischio,
ma comportamenti a rischio.”
22. 22
I numeri dell’Aids
Nel mondo:
• 33,2 milioni sono le persone sieropositive
o malate di AIDS
• 2,5 milioni i casi di nuove infezioni da HIV ogni anno
• 2,1 milioni sono le persone decedute a causa
dell’AIDS ogni anno
In Italia:
• si registrano 4000 casi all’anno
• 11 persone ogni giorno vengono infettate
dal virus dell’HIV
• il numero totale dei casi di AIDS registrati
dall’inizio dell’epidemia è pari a 58.400 casi,
di cui circa 35.800 deceduti (per lo più prima
della disponibilità della terapia anti-HIV)
23. 23
Brevi cenni di storia dell’AIDS
Dal 1996 la trasmissione del virus ha subito un importante
rallentamento. Pertanto, i casi di Aids risultano in calo
da oltre dieci anni così come il numero dei decessi,
che è passato dai 4.581 del 1995 ai 200 nel 2007, con
un decremento del 95,6%, grazie all’introduzione delle
terapie antiretrovirali.
La frequenza delle diverse modalità di contagio
dell’infezione da HIV si è modificata rispetto all’esordio
dell’epidemia in Italia: sono sempre meno i casi di
infezione tra i tossicodipendenti, mentre aumenta
la proporzione di coloro che si contagiano per via
eterosessuale rispetto agli omosessuali. L’età media delle
persone in fase di AIDS è aumentata (attualmente intorno
ai 40 anni), di cui circa il 25% è di sesso femminile. Per
quel che riguarda la distribuzione geografica dei malati
di AIDS, sulla base dei dati relativi al 2005, la regione
più colpita in assoluto è la Lombardia, seguita da Emilia
Romagna, Liguria, Umbria e Lazio.
“Il profilattico è l’unica forma di prevenzione.”
24. 24
Un fenomeno preoccupante riguarda la bassa
percezione del rischio: oltre il 60% dei casi di AIDS si
verifica in persone che non hanno effettuato terapie
antiretrovirali prima della diagnosi. Questo dipende dal
fatto che oltre il 50% delle persone scoprono di essere
sieropositive a ridosso della diagnosi della malattia
conclamata.
Non esiste un vaccino disponibile per la prevenzione
dell’HIV. Numerose sono le ricerche attualmente in
corso, molte delle quali però soffrono di carenza di
finanziamenti.
25. 25
Numeri utili
Counseling pre e post test
Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata
Unità operativa semplice di Immunologia clinica:
06.77055328
Anlaids Nazionale - Associazione Nazionale
per la Lotta contro l’AIDS: 06.4820999
Sapienza Università di Roma
Unità operativa del Dipartimento Malattie infettive:
06.4456388 - 06.49970875
Università di Roma “Tor Vergata”
Unità operativa del Dipartimento Malattie infettive:
06.20903440 - 06.20903441
Università di Roma Tre
Unità operativa per l’infezione da HIV - ASL RM C:
06.51005071
26. 26
L’HIV nel cinema...
Philadelphia
Stati Uniti, 1993. Drammatico
Regia di Jonathan Demme
Il film, che vanta l’interpretazione di un
brillante Tom Hanks, ci racconta il difficile
rapporto tra AIDS e mondo del lavoro,
tematica accompagnata da una più
generale riflessione sull’amore e sugli
affetti in relazione alla malattia.
Tutto su mia madre
Spagna/Francia, 1999. Drammatico/commedia
Regia di Pedro Almodóvar
Un film tutto al femminile, sul rapporto
donna-madre, una meditazione
amara sull’incontro/scontro di vite
diverse. Importanti anche i temi della
trasgressione, degli eccessi e delle
conseguenze dei comportamenti.
27. 27
Le fate ignoranti
Italia, 2001. Drammatico
Regia di Ferzan Özpetek
Özpetek tratta l’argomento
dell’omosessualità e della malattia
con tinte tenui e delicate, affrontando
gli aspetti più profondi della vita dei
protagonisti. Con un invito alla tolleranza
e alla solidarietà umana si dà spazio ai
temi della solitudine, della famiglia, e del
distacco.
The Hours
Stati Uniti, 2002. Drammatico
Regia di Stephen Daldry
Il film costruisce il ritratto di tre donne di
altrettanti periodi storici che vengono
unite dalla letteratura. Una delle tre si
trova a vivere gli ultimi giorni di vita del
suo amico ed ex amante, che si sta
spegnendo a causa dell’AIDS.
28. 28
... e nella letteratura
Kurt sta facendo la farfalla
Alessandro Golinelli
ES, 1995
Il romanzo si struttura attorno alla storia
misteriosa e surreale di un giovane
omosessuale sieropositivo che, attraverso
una serie di amori tormentati e grazie al
rapporto sincero con la sorella, ritrova
una propria dimensione esistenziale.
Carne e sangue
Michael Cunningham
Bompiani, 2001
Protagonista del romanzo è la classica
famiglia all’apparenza “ordinaria”,
con personaggi autentici e di grande
spessore. L’AIDS è la chiave di lettura di
questa saga famigliare, che si contorce
sulle contraddizioni della vita e sulle
imposizioni del destino.
29. 29
Il ventisettesimo anno
Marco Mancassola
Minimum Fax, 2005
Due racconti sul sopravvivere, due storie
di amore, amicizia e morte.
Il primo racconto, quello che dà il titolo
al libro, è una struggente riflessione sulla
perdita e sull’AIDS, ispirata parzialmente
alla biografia dell’autore.
Mare delle verità
Andrea De Carlo
Bompiani, 2006
Uno dei romanzi più impegnati, e
allo stesso tempo più avventurosi, di
Andrea De Carlo: la trama, dinamica e
complessa, racconta il mondo di oggi e
i suoi problemi aperti, come la diffusione
dell’AIDS nel mondo.
30. 30
“Se osserviamo il mondo contemporaneo, soprattutto i giovani, ci
accorgiamo che abbiamo di fronte uno scenario ricco di sperimentalismo
e consumismo sentimentale. Non è difficile parlare anche di collezionismo,
come se inanellare molti rapporti sia un atteggiamento normale e diffuso.
Questo è causato dalla solitudine radicale del nostro tempo, che ha bisogno
di metafore da sostituire alle relazioni. Questa disinibizione (non solo!) sessuale
porta ad una drammatica sottovalutazione del rischio e compromette l’idea
stessa di rapporto sessuale, che da atto naturale si trasforma in atto medicalizzato.
Vi è l’esigenza diffusa di restituire forza e soggettività alle persone, lavorando
in profondità sulla conoscenza: è necessario ritornare a capire che solo la
cultura e la comunicazione sono capaci di salvare le persone”.
Mario Morcellini
Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione
della Sapienza Università di Roma
Vincenzo Vullo
Direttore del Dipartimento Malattie Infettive e Tropicali
del Policlinico Umberto I Sapienza Università di Roma
“La prevenzione rappresenta ancora oggi l’unica strategia sicuramente
efficace contro questa infezione. Una strategia tutto sommato semplice:
l’uso del preservativo rappresenta in questo un vantaggio assoluto. L’HIV è
un’infezione che, sebbene sia oggi forse più facilmente
controllabile – grazie ai potenti farmaci che abbiamo a disposizione – è
comunque aggravata da effetti collaterali molto importanti e da
terapie che vanno seguite per tutta la vita”.
31. 31
Marco Pizzardi è Presidente dell’Associazione “Università
Nuova 1991 - Casa dei Diritti degli Studenti” ed è l’editore del
magazine Uniroma Network e della web tv Uniroma Tv. Da
sempre attivo nel campo della comunicazione, è fautore in
special modo di quella “tra pari”. Convinto sostenitore della
tesi secondo la quale alla base di gran parte delle patologie
ci sia un cattivo stile di vita. È l’ideatore di Facoltà di Amarsi,
campagna di sensibilizzazione degli studenti universitari sul
tema Hiv, come unione ideale dei principi di prevenzione,
corretta informazione e partecipazione giovanile.
Martino Trapani
Coordinatore del progetto
per la Prima Facoltà di Medicina e Chirurgia
della Sapienza Università di Roma
32. La TV dedicata alle Università di Roma
Che cos’è Uniroma Tv?
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Perchè Uniroma Tv?
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Per chi è Uniroma Tv?
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lo “YOUTUBE” degli Studenti
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info@uniroma.tv