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Stile comunicativo
PASSIVO
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colpa.
 Senso di rabbia repressa e
inespressa.
AGGRESSIVO
 Senso di ostilità da parte
degli altri, meglio attaccare
per primi.
 Rivendicazione.
 Insensibilità alle ragioni e
alle esigenze dell’altro.
 Rabbia esplosa.
 Risentimento.
Assertivita’
Capacità di una persona di
riconoscere le proprie
esigenze, di esprimerle
con determinazione,
argomentandole con
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raggiungere i propri
obiettivi, evitando i
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positiva la relazione.
Stile Assertivo
 Determinazione nell’esprimere la propria posizione.
 Trasformazione dei conflitti in confronti.
 Disponibilità ad ascoltare il punto di vista dell’altro.
 Uso dell’ascolto attivo e della riformulazione.
 Atteggiamento non giudicante e non interpretativo.
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Comunicare per ottenere ….
Comunicare per ottenere ….
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fine della presentazione gli interlocutori:
Sappiano
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Sentano
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Definisci in modo chiaro perché dovrebbero essere interessati
alla tua idea.
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Concentra la tua idea in una frase, che diventerà il “fil ruouge”
della presentazione.
RENDILA MEMORABILE!
Le persone la ricorderanno ed assoceranno alla tua idea perché
è la prima che sentiranno (primacy), perché la ripeterai
(frequency), perché la ripeterai alla fine (recency) e perché
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1) SUSCITA INTERESSE!
 Rivolgiti al tuo/tuoi interlocutori definendo in
primo luogo i LORO vantaggi.
 Usa e abusa la parolaTU, VOI.
 Cita fatti reali, statistiche, studi e ricerche che
possano verificare.
 Poni loro questioni e cerca di stupirli!
Aiutali a visualizzare “immaginate quando…”
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2) DESCRIVI LA TUA IDEA/PROGETTO
 Sintetizzala in 3 punti essenziali
(es. prodotto innovativo)
• Definisci il valore del prodotto
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 Sii disponibile a rispondere ad alcune domande
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3) CHIUDI CON IL DESSERT
 Offri una brevissima sintesi.
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una storia, un aneddoto, aprendo i loro occhi ad
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  • 1. Gestione delle risorse umane guardare oltre… Francesca Erbi
  • 2. In piccoli gruppi: cosa spinge le persone a…?
  • 3. LA GENTE SODDISFATTA DI SE’ PRODUCE BUONI RISULTATI LA PRINCIPALE MOTIVAZIONE UMANA STA NEL VEDERE I RISULTATI DELLE PROPRIE AZIONI
  • 5. Motivare il team …Sorprendiamo la gente a far qualcosa di giusto!
  • 7. Cosa motiva un team Buone relazioni con i manager Responsabilità per il proprio lavoro Conoscenza del senso del valore del proprio lavoro Riconoscimento del proprio contributo Possibilità di utilizzare abilità e competenze Incoraggiamento a sfidare il modo in cui l’azienda lavora Opportunità per sviluppare abilità e competenze Retribuzione fondata sulla prestazione
  • 9. Workshop Programmare il vostro tempo Che strumenti usate? In che modo li usate?
  • 10. Strumenti gestione tempo APPUNTI – CHECK LIST Definizione di richieste:  su argomento  per cliente  per settore
  • 11. Strumenti gestione tempo CALENDARI – AGENDE Programmazione:  giornaliera  settimanale  mensile
  • 12. Strumenti gestione tempo IMPORTANZA Attività/ compiti che hanno ricadute durevoli e “profonde” per il lavoro e l’Organizzazione. URGENZA Attività/ compiti che richiedono una decisione in tempi brevi.
  • 13. MATRICE DI COVEY URGENTE IMPORTANTE Attività programmate Crisi Progetti con scadenza Alcuni problemi o richieste pressanti NON URGENTE IMPORTANTE Pianificazione Progettazione Prevenzione Costruzione di relazioni Addestramento Sviluppo collaboratori Creazione di nuove opportunità URGENTE NON IMPORTANTE Interruzioni Alcune riunioni Alcune telefonate Alcune richieste NON URGENTE NON IMPORTANTE Lavori banali Alcune mail o telefonate Pause Socializzazione IMPORTANZA URGENZA+ + - -
  • 17. Stress – sale della vita o … …“Quando ci si sente padroni della situazione, lo stress diventa il sale della vita, una sfida e non una minaccia. Quando invece questo fondamentale senso di controllo viene a mancare, lo stress può determinare uno stato di crisi, con conseguenze negative per noi stessi, la nostra salute e il nostro lavoro. … Quanto più si «preme l’acceleratore» tanto più aumentano i «giri al minuto» ai quali funziona il motore del nostro corpo, così che tale «motore» si logorerà più rapidamente. In questo caso lo stress diventa un vero e proprio veleno mortale.” Commissione Europea
  • 20. ASSIOMI Assioma 1 “Non si può non comunicare.” Assioma 2 “Ogni comunicazione ha un suo aspetto di contenuto ed un suo aspetto di relazione. Assioma 3 “La comunicazione può essere sia verbale che non verbale.” Assioma 4 “La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione fra i partecipanti”. 20 Assioma 5 “Tutti gli scambi comunicativi sono simmetrici e complementari”
  • 21. Livelli di comunicazione CNV 55% CP 30% CV 15% CNV: Comunicazione Non Verbale CP: Comunicazione Paraverbale CV: Comunicazione Verbale
  • 22. Comunicazione non verbale e paraverbale
  • 23. Ascolto ATTIVO  Domande aperte  Riformulazione  Silenzio  Riepilogo PASSIVO SELETTIVO
  • 24. Stile comunicativo PASSIVO  Piacere a tutti i costi.  Evitamento conflitti.  Senso di scarsa autoefficacia.  Apprensione e senso di colpa.  Senso di rabbia repressa e inespressa. AGGRESSIVO  Senso di ostilità da parte degli altri, meglio attaccare per primi.  Rivendicazione.  Insensibilità alle ragioni e alle esigenze dell’altro.  Rabbia esplosa.  Risentimento.
  • 25. Assertivita’ Capacità di una persona di riconoscere le proprie esigenze, di esprimerle con determinazione, argomentandole con buona probabilità di raggiungere i propri obiettivi, evitando i conflitti e mantenendo positiva la relazione.
  • 26. Stile Assertivo  Determinazione nell’esprimere la propria posizione.  Trasformazione dei conflitti in confronti.  Disponibilità ad ascoltare il punto di vista dell’altro.  Uso dell’ascolto attivo e della riformulazione.  Atteggiamento non giudicante e non interpretativo.  Accettazione ed espressione dei propri sentimenti, positivi o negativi.  Gestione delle emozioni.  Rispetto di se stesso e degli altri.
  • 28. Comunicare per ottenere …. STATE (emotion) P. J. Meyers Stand & Deliver Group
  • 29. Content Struttura il contenuto della tua comunicazione in modo che, alla fine della presentazione gli interlocutori: Sappiano (max 3 punti) Sentano Credano …nella tua idea. Definisci in modo chiaro perché dovrebbero essere interessati alla tua idea. Qual è il valore aggiunto?
  • 30. Content Concentra la tua idea in una frase, che diventerà il “fil ruouge” della presentazione. RENDILA MEMORABILE! Le persone la ricorderanno ed assoceranno alla tua idea perché è la prima che sentiranno (primacy), perché la ripeterai (frequency), perché la ripeterai alla fine (recency) e perché colpisce emotivamente (emotion).
  • 31. La struttura …. 1) SUSCITA INTERESSE!  Rivolgiti al tuo/tuoi interlocutori definendo in primo luogo i LORO vantaggi.  Usa e abusa la parolaTU, VOI.  Cita fatti reali, statistiche, studi e ricerche che possano verificare.  Poni loro questioni e cerca di stupirli! Aiutali a visualizzare “immaginate quando…”
  • 32. La struttura …. 2) DESCRIVI LA TUA IDEA/PROGETTO  Sintetizzala in 3 punti essenziali (es. prodotto innovativo) • Definisci il valore del prodotto • Illustra in che modo lo realizzerai • Descrivi i benefici che ne deriveranno  Sii disponibile a rispondere ad alcune domande Anticipa le possibili domande e definisci delle risposte
  • 33. La struttura …. 3) CHIUDI CON IL DESSERT  Offri una brevissima sintesi.  Riprendi il tuo “fil rouge” e chiudi raccontando una storia, un aneddoto, aprendo i loro occhi ad un’immaginare del futuro che “tocchi i loro cuori”!
  • 34. Delivery USA TUTTO TE STESSO PER COMUNICARE!