Francesca Erbi, laurea in Psicologia, ha seguito diversi master in "Advanced Coaching". Da oltre 10 anni svolge consulenza e formazione manageriale su temi quali team building, time management, leadership e public speaking. Ha lavorato come consulente per Gi Group, svolgendo attività di formazione e coaching all'interno di Excellence Programs.
7. Cosa motiva un team
Buone relazioni con
i manager
Responsabilità per
il proprio lavoro
Conoscenza del senso
del valore del proprio
lavoro
Riconoscimento del
proprio contributo
Possibilità di utilizzare
abilità e competenze
Incoraggiamento a sfidare il
modo in cui l’azienda lavora
Opportunità per sviluppare
abilità e competenze Retribuzione fondata
sulla prestazione
12. Strumenti gestione tempo
IMPORTANZA
Attività/ compiti che hanno
ricadute durevoli e
“profonde” per il lavoro e
l’Organizzazione.
URGENZA
Attività/ compiti che
richiedono una decisione in
tempi brevi.
13. MATRICE DI COVEY
URGENTE
IMPORTANTE
Attività
programmate
Crisi
Progetti con
scadenza
Alcuni problemi o
richieste pressanti
NON URGENTE
IMPORTANTE
Pianificazione
Progettazione
Prevenzione
Costruzione di relazioni
Addestramento
Sviluppo collaboratori
Creazione di nuove
opportunità
URGENTE
NON IMPORTANTE
Interruzioni
Alcune riunioni
Alcune telefonate
Alcune richieste
NON URGENTE
NON IMPORTANTE
Lavori banali
Alcune mail o
telefonate
Pause
Socializzazione
IMPORTANZA
URGENZA+
+
-
-
17. Stress – sale della vita o …
…“Quando ci si sente padroni della situazione, lo stress diventa il
sale della vita, una sfida e non una minaccia.
Quando invece questo fondamentale senso di controllo viene a
mancare, lo stress può determinare uno stato di crisi, con
conseguenze negative per noi stessi, la nostra salute e il nostro
lavoro. … Quanto più si «preme l’acceleratore» tanto più aumentano
i «giri al minuto» ai quali funziona il motore del nostro corpo, così
che tale «motore» si logorerà più rapidamente. In questo caso lo
stress diventa un vero e proprio veleno mortale.”
Commissione Europea
20. ASSIOMI
Assioma 1
“Non si può non comunicare.”
Assioma 2
“Ogni comunicazione ha un suo aspetto di
contenuto ed un suo aspetto di relazione.
Assioma 3
“La comunicazione può essere sia verbale che non verbale.”
Assioma 4
“La natura di una
relazione dipende dalla
punteggiatura delle
sequenze di
comunicazione fra i
partecipanti”.
20
Assioma 5
“Tutti gli scambi
comunicativi sono
simmetrici e
complementari”
24. Stile comunicativo
PASSIVO
Piacere a tutti i costi.
Evitamento conflitti.
Senso di scarsa
autoefficacia.
Apprensione e senso di
colpa.
Senso di rabbia repressa e
inespressa.
AGGRESSIVO
Senso di ostilità da parte
degli altri, meglio attaccare
per primi.
Rivendicazione.
Insensibilità alle ragioni e
alle esigenze dell’altro.
Rabbia esplosa.
Risentimento.
25. Assertivita’
Capacità di una persona di
riconoscere le proprie
esigenze, di esprimerle
con determinazione,
argomentandole con
buona probabilità di
raggiungere i propri
obiettivi, evitando i
conflitti e mantenendo
positiva la relazione.
26. Stile Assertivo
Determinazione nell’esprimere la propria posizione.
Trasformazione dei conflitti in confronti.
Disponibilità ad ascoltare il punto di vista dell’altro.
Uso dell’ascolto attivo e della riformulazione.
Atteggiamento non giudicante e non interpretativo.
Accettazione ed espressione dei propri sentimenti, positivi o
negativi.
Gestione delle emozioni.
Rispetto di se stesso e degli altri.
29. Content
Struttura il contenuto della tua comunicazione in modo che, alla
fine della presentazione gli interlocutori:
Sappiano
(max 3 punti)
Sentano
Credano
…nella tua idea.
Definisci in modo chiaro perché dovrebbero essere interessati
alla tua idea.
Qual è il valore aggiunto?
30. Content
Concentra la tua idea in una frase, che diventerà il “fil ruouge”
della presentazione.
RENDILA MEMORABILE!
Le persone la ricorderanno ed assoceranno alla tua idea perché
è la prima che sentiranno (primacy), perché la ripeterai
(frequency), perché la ripeterai alla fine (recency) e perché
colpisce emotivamente (emotion).
31. La struttura ….
1) SUSCITA INTERESSE!
Rivolgiti al tuo/tuoi interlocutori definendo in
primo luogo i LORO vantaggi.
Usa e abusa la parolaTU, VOI.
Cita fatti reali, statistiche, studi e ricerche che
possano verificare.
Poni loro questioni e cerca di stupirli!
Aiutali a visualizzare “immaginate quando…”
32. La struttura ….
2) DESCRIVI LA TUA IDEA/PROGETTO
Sintetizzala in 3 punti essenziali
(es. prodotto innovativo)
• Definisci il valore del prodotto
• Illustra in che modo lo realizzerai
• Descrivi i benefici che ne deriveranno
Sii disponibile a rispondere ad alcune domande
Anticipa le possibili domande e definisci delle risposte
33. La struttura ….
3) CHIUDI CON IL DESSERT
Offri una brevissima sintesi.
Riprendi il tuo “fil rouge” e chiudi raccontando
una storia, un aneddoto, aprendo i loro occhi ad
un’immaginare del futuro che “tocchi i loro
cuori”!