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31/01/2013 - Romina Di Costanzo
LORETO APRUTINO, PROVINCIA DI PESCARA - Dopo una serie di lungaggini burocratiche
e diverse rimodulazioni, i piani di sviluppo locale Leader 2007-13 passano finalmente passano
alla fase attuativa. Anche il Gal “Terre Pescaresi” potrà finalmente cominciare ad attuare il
Piano di sviluppo locale del programma europeo Leader Plus a sostegno delle tipicità
ricettive, artigianali e agricole dei territori. In Abruzzo ce ne sono cinque, affidati ad
altrettanti GAL (Gruppo di azione locale) e quello del Pescarese gestirà oltre 9 milioni di
euro. Un cospicuo budget (il terzo nella storia dei Leader).
Si è svolta ieri nella sala Cascella del Castello Chiola di Loreto Aprutino il terzo incontro dedicato
alla presentazione dei primi 3 bandi pubblici del PSR della Regione Abruzzo, destinati a finanziare
gli investimenti delle imprese che operano sul territorio del provincia di Pescara ed in particolare
del Gruppo di Azione Locale Terre Pescaresi che raccoglie 42 comuni delle are interne.
Si tratta di bandi rivolti ad imprese rurali, sia agricole che operanti nel settore del turismo,
artigianato, valorizzazione del patrimonio ambientale per le aree interne dei 42 comuni rurali del
territorio pescarese.
Il 1° bando, 4.1.1.1 “Ammodernamento delle aziende agricole” (Misura 1.2.1), sostiene gli
interventi promossi dalle imprese agricole inerenti i prodotti minori, di nicchia e/o prodotti tipici
individuati dalla Regione nell’elenco approvato con DM n. 39 del 08/03/2010. Indirizzato a Zone
montane e svantaggiate: con contributo del 60% per giovani imprenditori 50% altri beneficiari,
ossia Imprenditori agricoli nella forma di impresa singola o associata
Il 2° bando 4.1.3.1 “Diversificazione verso attività non agricole” (Misura 3.1.1 Azioni 1 e 2)
finanzia gli interventi promossi dai membri della famiglia agricola per la realizzazione di attività
4. sociali in campo agricolo, di servizi, di piccolo commercio, artigianato locale e di servizi turistici
ricreativi, ed investimenti in energia da fonti rinnovabili, fino al 60% di contributi per aree C e D e
al 50% per aree B1.
Il 3° bando 4.1.3.2 “Sostegno alla crea-zione e allo sviluppo di microimprese” (Misura 3.1.2),
favorisce lo sviluppo delle attività artigianali “tradizionali” e delle attività commerciali ed è
riservato alle microimprese anche di nuova costituzione, operanti nei settori Artigianato e
Commercio, direttamente collegate alla produzione primaria agricola e forestale, con il 50% di
contributo.
Abbiamo parlato con il direttore del GAL Terre Pescaresi, Domenico Francomano, per capire
più a fondo il sistema del Gal.
GAL sono gruppi di Azioni Locale sono dei soggetti partecipati da imprenditori, associazioni ed
enti locali, messi in atto dalla comunità europea da circa 20 anni nati con progetto comunitario
Leader plus, che impone un approccio partecipativo per attivare strategie e azioni di sviluppo mosse
dal basso.
Il Piano di Sviluppo locale del Gal Terre Pescaresi nasce da una capillare attività di animazione
territoriale che ha coinvolto tutti i decisori pubblici e privati del territorio delle Terre Pescaresi.
Le persone si incontrano, condividono un programma di sviluppo, gli operatori concertano un
progetto e lo portano avanti.
Il processo partecipato si dimostra efficace per la qualità del PSL solo in fase iniziale?
No la partecipazione accompagna tutto l’iter progettuale, non solo in fase di concertazione iniziale
ma anche alla fine, in una sorta di ricablaggio conclusivo. L’approccio partecipativo attivo “dal
basso”, interpretato come fattore di democrazia locale, attraverso il consenso dei beneficiari
potenziali, si è dimostrato efficace nel migliorare la qualità del progetto di sviluppo locale.
Nel nostro caso abbiamo 113 partner che decidono e programmano lo sviluppo, il progetto è
riscritto a centinaia di mani più in contributo di altri soggetti che non partecipano ma che hanno
dato il loro contributo. La concertazione delle numerose idee progettuali proposte dagli attori
territoriali ha condotto alla definizione degli obiettivi e della strategia di sviluppo del PSL.
La comunità europea riconosce tramite la Regione un contributo per l’attivazione di questi PSL;
esistono progetti che facciamo direttamente su un’azione di sistema come il network dei sapori e
delle vie del gusto, il distretto del benessere, la filiera dell’ospitalità e del turismo.
Si lavora a 360° su progetti integrati di sistema, di cluster e distretti in aree rurali.
Oltre ciò abbiamo la delega da parte della Regione a gestire i bandi e i finanziamenti alle imprese.
Una volta ottenuto il finanziamento, il progetto può ritenersi concluso? Non finisce lì. Il senso
del PSL è volto all’investimento e ammodernamento dell’impresa affinchè si entri in un sistema, ad
esempio quello delle terre pescaresi, attraverso un prodotto di qualità inteso a 360° non solo
agricolo, turistico, offerte territoriali.
Quanto conta la qualità nel progetto?
E’ necessario ragionare in un’ottica di territorialità di qualità e organizzazione sistema per essere
vincenti e competitivi, pensiamo alla Toscana.
Pertanto lo spirito è entrare nel sistema, condividerei regole che si basano sulla qualità del prodotto
dalla raccolta/produzione alla distribuzione, per poi promuovere ad un prezzo degno, quality for
money.
Il nostro obiettivo è cambiamento culturale, necessario in queste zone. Insieme cerchiamo di
crescere abbattendo limiti e resistenze politiche di bandiera e retaggi culturali per una seria e
concreta politica dello sviluppo.
5. Nel corso dell'incontro abbiamo incontrato anche Gianluca Buccella, presidente Terre
Pescaresi che ha organizzato l'incontro a Loreto Aprutino
Come è nato il consorzio Terre pescaresi?
Sono presidente da 6 anni del Gal Terre Pescaresi che comprende 113 soci, fra enti locali, enti
parco, associazioni di categoria, università e imprese. La necessità di consorziarsi nasce sia per
cogliere l’opportunità dei finanziamenti dell’unione europea ma anche e soprattutto perché
l’Abruzzo, pur nella sua unicità di prodotti enogastronomici di qualità e offerta turistica dal mare
alla montagna non è ancora riuscita a imporsi nei mercati internazionali. Con i nuovi fondi leader
plus PSL 2007-13 abbiamo presentato un progetto di filiera, ottenendo un cospicuo finanziamento.
Chi avete coinvolto in questa occasione?
Sindaci, produttori di vino, produttori di salumi tipici, agriturismi, qualche fattoria didattica e
consorzi che lavorano nel settore turistico.
L’idea è quella di coinvolgere più soggetti che operano non necessariamente nel campo rurale ma
anche di prodotti tipici di qualità, in maniera da essere partner ideali per rivitalizzare e promuovere
il territorio ma in maniera seria e competitiva.
6. Nel corso dell'incontro abbiamo incontrato anche Gianluca Buccella, presidente Terre
Pescaresi che ha organizzato l'incontro a Loreto Aprutino
Come è nato il consorzio Terre pescaresi?
Sono presidente da 6 anni del Gal Terre Pescaresi che comprende 113 soci, fra enti locali, enti
parco, associazioni di categoria, università e imprese. La necessità di consorziarsi nasce sia per
cogliere l’opportunità dei finanziamenti dell’unione europea ma anche e soprattutto perché
l’Abruzzo, pur nella sua unicità di prodotti enogastronomici di qualità e offerta turistica dal mare
alla montagna non è ancora riuscita a imporsi nei mercati internazionali. Con i nuovi fondi leader
plus PSL 2007-13 abbiamo presentato un progetto di filiera, ottenendo un cospicuo finanziamento.
Chi avete coinvolto in questa occasione?
Sindaci, produttori di vino, produttori di salumi tipici, agriturismi, qualche fattoria didattica e
consorzi che lavorano nel settore turistico.
L’idea è quella di coinvolgere più soggetti che operano non necessariamente nel campo rurale ma
anche di prodotti tipici di qualità, in maniera da essere partner ideali per rivitalizzare e promuovere
il territorio ma in maniera seria e competitiva.