SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 4
Baixar para ler offline
IT




                              Lavorare meglio, più a lungo
        Christa Sedlatschek, Direttrice dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, su come
        aiutare gli anziani a rimanere attivi nel mercato del lavoro.

        Il 2012 è l’Anno europeo dell’invecchiamento attivo o, secondo la sua definizione completa, l’Anno
        europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni. La maggior parte di noi è
        consapevole del fatto che in quasi tutta l'Europa la popolazione sta invecchiando. Questo in parte è dovuto
        a motivi di cui possiamo essere orgogliosi: la nostra aspettativa di vita è molto più lunga rispetto a quella
        delle generazioni precedenti. In media, viviamo otto anni in più rispetto al 1960 e nei prossimi quaranta o
        cinquant’anni è probabile che l’aspettativa di vita cresca ulteriormente di circa cinque anni. Questo è un
        fatto positivo per tutti noi. Tuttavia, se combiniamo questo dato con la bassa natalità registrata negli ultimi
        decenni, otterremo un modello che si ripete in tutto il mondo sviluppato: molti più anziani in termini assoluti,
        ma anche una percentuale più elevata di anziani rispetto alla popolazione complessiva.

        In altre parole, la popolazione europea sta invecchiando rapidamente. Nel 2010, le persone sopra i 65 anni
        erano poco più di 87 milioni, ossia circa il 17,4% della popolazione totale. Se confrontiamo questi dati con
        quelli del 1985, vedremo che allora vi erano 59,3 milioni di persone over 65, ossia il 12,8% del totale.
        Inoltre, si prevede che questo numero aumenti ulteriormente rispetto alle persone in età lavorativa,
        arrivando a raddoppiare entro il 2060. Si tratta di una sfida, ma anche di un'opportunità per sfruttare le
        competenze e le capacità degli anziani.

        Come possiamo affrontare questi profondi cambiamenti? Come ha osservato László Andor, commissario
        europeo responsabile per l’occupazione, gli affari sociali e l'inclusione: “La chiave per affrontare la sfida di
        una crescente percentuale di anziani nelle nostre società è l’invecchiamento attivo: incoraggiare gli anziani
        a rimanere attivi lavorando più a lungo e andando in pensione più tardi, impegnandosi in attività di
        volontariato dopo il pensionamento e vivendo in modo sano e autonomo”.


             Invecchiamento attivo

        Da qui l’importanza dell’Anno europeo per l’invecchiamento attivo, presentato a Copenhagen a gennaio. Il
        suo obiettivo è sensibilizzare in merito al contributo che gli anziani possono apportare alla società e
        incoraggiare i decisori ad aiutare le persone a invecchiare in maniera attiva. Invecchiamento attivo significa
        invecchiare in buona salute, continuare a vivere in maniera autonoma e far parte a pieno titolo della
        società.



        A tal fine, è fondamentale consentire ai lavoratori anziani di rimanere nel mercato del lavoro più a lungo in
        buona salute. Il tasso di occupazione dei lavoratori in età avanzata (55-64 anni) nell’Europa a 27 è
        attualmente inferiore al 50%. In altre parole, per vari motivi, oltre la metà dei lavoratori anziani lascia il
        lavoro prima dell’età pensionabile; questo significa un enorme potenziale non sfruttato di persone che
        potrebbero continuare a lavorare e contribuire al sostentamento dei cittadini europei che vivono più a
        lungo.




La salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l'azienda.
Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro
                                                                                                                            IT


        Lavorare meglio, più a lungo

        Le proiezioni indicano in particolare un aumento del numero di lavoratrici anziane all’interno del mercato
        del lavoro dell’Europa a 27; inoltre, si prevede che il tasso di occupazione delle donne di età compresa tra i
        55 e i 64 aumenterà del 20,9% tra il 2010 e il 2060, contro l’11,5% degli uomini.

        Le persone sono contente che gli anziani rivestano un ruolo sempre più importante nei luoghi di lavoro?
        Secondo un recente sondaggio dell’Eurobarometro sembrerebbe di sì: l’idea che gli anziani lavorino fino
        all’età pensionabile, e addirittura oltre, ha ricevuto ampio sostegno. Ad esempio, il 61% degli europei
        pensa che le persone dovrebbero poter continuare a lavorare anche oltre l'età pensionabile ufficiale e un
        terzo ha affermato di volere continuare a lavorare anche dopo il raggiungimento del diritto alla pensione.

        Nell'ipotesi di un raggiungimento di un'età lavorativa più estesa, i sondaggi rilevano una grande
        consapevolezza dell’importanza della sicurezza e della salute sul lavoro (SSL). Il secondo sondaggio
        d’opinione europeo sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, condotto di recente da Ipsos MORI,
        rileva che l’87% dei cittadini europei ritiene che una buona salute e un'adeguata sicurezza sul lavoro siano
        importanti se le persone devono lavorare più a lungo prima del pensionamento (il 56% le ritiene “molto
        importanti”). Tuttavia, secondo il sondaggio dell'Eurobarometro, molti europei pensano anche che le
        condizioni del proprio luogo di lavoro non consentirebbero loro di continuare a lavorare in età avanzata:
        solo quattro su dieci (42%) ritiene di poter continuare a svolgere le attuali mansioni fino ai 65 anni o oltre,
        mentre il 17% prevede di non essere in grado di svolgere l’attuale lavoro oltre i 59 anni. Oltre la metà degli
        intervistati ha affermato che il proprio luogo di lavoro non è adatto alle esigenze di gente anziana.


            Salute e sicurezza dei lavoratori anziani
        Attraverso la promozione dell’Anno europeo, noi dell’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul
        lavoro intendiamo mettere in evidenza l’importanza cruciale del sostegno alla salute e alla sicurezza sul
        posto di lavoro in tutte le fasi della vita lavorativa, se vogliamo che le persone siano in grado di lavorare più
        a lungo.

        Se incoraggiamo le persone a rimanere più a lungo nel mercato del lavoro, dobbiamo mettere in
        discussione alcune delle discriminazioni esistenti contro i lavoratori più anziani: l’obiettivo dell’Anno
        europeo è principalmente la rimozione dei pregiudizi. Gli anziani non dovrebbero essere visti come un
        fardello della popolazione in età lavorativa, ma essere riconosciuti per le competenze e l’esperienza che
        possiedono e il modo in cui, con esse, possono contribuire nel luogo di lavoro.




        Tuttavia, in qualche modo i lavoratori anziani sono anche più vulnerabili sul lavoro. Le possibilità di morti
        bianche sono più elevate. Anche le malattie croniche aumentano con l'età: in particolare, i disturbi
        muscolo-scheletrici e la depressione, che è una delle cause più comuni di pensionamento anticipato. Nelle
        mansioni con un elevato carico di lavoro fisico, naturalmente, si contano più assenze per malattia a tutte le
        età, ma queste aumentano significativamente per i lavoratori tra i 45 e i 50 anni. Ciononostante,
        indipendentemente dall’età vi sono grandi differenze tra le mansioni che i singoli lavoratori riescono a
        svolgere e, se le condizioni lo consentono, la maggior parte dei lavoratori anziani è in grado di mantenere
        una buona salute e un'adeguata capacità fisica.




            Gestione dell’età sul luogo di lavoro

http://osha.europa.eu                                                                                                        2
Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro
                                                                                                                           IT


        Lavorare meglio, più a lungo




        È quindi necessario porre un’enfasi reale sull’importanza della “gestione dell’età” sul luogo di lavoro: i
        fattori legati all’età devono essere presi in considerazione al momento dell’assegnazione di particolari
        mansioni agli individui, in modo che tutti, indipendentemente dall’età, siano in grado di svolgere il proprio
        lavoro.

        Questo significa incentrare l’attenzione su ciò che viene chiamata “capacità lavorativa”: trovare un
        equilibrio tra il lavoro e le risorse individuali.

        I datori di lavoro in questo possono contribuire notevolmente, ad esempio, promuovendo la salute sul
        posto di lavoro e aiutando i dipendenti ad adottare uno stile di vita sano per ciò che concerne
        l’alimentazione e l’attività fisica, nonché svolgendo adeguate valutazioni dei rischi che prendano in
        considerazione le differenze individuali tra lavoratori in termini di capacità e salute. L’età, quindi, diventa
        uno dei tanti fattori che i dirigenti devono tenere in considerazione nell'assegnazione di determinate
        mansioni.

        Infine, un elemento fondamentale della gestione dell’età riguarda la ridefinizione dei singoli compiti
        lavorativi in funzione dei punti di forza, delle necessità e delle capacità dei lavoratori anziani. Come
        dimostrato dalla ricerca, esistono varie misure per migliorare la capacità lavorativa in relazione
        all’organizzazione del lavoro, agli orari di lavoro, alla formazione, alle misure ergonomiche e così via. Ma la
        maniera più efficace e più efficiente per adeguare il luogo di lavoro alle esigenze dei lavoratori è
        coinvolgerli nella pianificazione e nell’implementazione delle misure, perché essi stessi sono gli esperti nel
        loro luogo di lavoro.

        Vi sono numerosi esempi del modo in cui ciò può essere messo in pratica. Un’azienda manifatturiera, ad
        esempio, ha introdotto un sistema denominato “Age Master” che offre giorni di congedo supplementari ai
        lavoratori di età superiore ai 58 anni, in modo che possano beneficiare di più tempo di riposo dopo lo
        svolgimento di mansioni fisicamente impegnative. Come conseguenza, i lavoratori anziani dell’azienda
        sono disposti a lavorare circa tre anni in più prima di andare in pensione. Una società erogatrice di
        energia, nel frattempo, ha introdotto un programma "80-90-100", che consente ai lavoratori anziani di
        ridurre il loro orario di lavoro del 20% con una decurtazione di salario del 10%, mantenendo però invariati i
        diritti pensionistici; anche in questo caso, i dipendenti decidono di lavorare più a lungo prima di andare in
        pensione.

        Esempi come questi mostrano che le persone sono in grado e disposte a lavorare più a lungo se motivate
        a farlo. Inoltre, la ricerca dimostra che tutto questo porta a una riduzione delle assenze per malattia, dei
        costi per disabilità al lavoro e a un aumento della produttività, con un rapporto di ritorno sugli investimenti
        tra 3:1 a 5:1 nel giro di pochi anni.




        La gestione dell’età nei luoghi di lavoro in Europa evidenzia una netta differenza tra le organizzazioni che
        trattano i dipendenti anziani con approcci di “risoluzione dei problemi” e “proattivi” rispetto a quelle che non
        lo fanno.




http://osha.europa.eu                                                                                                       3
Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro
                                                                                                                           IT


        Lavorare meglio, più a lungo

        Le organizzazioni che guardano alla forza lavoro che invecchia soltanto come un problema tendono a fare
        peggio di quelle che invece colgono l’opportunità e sfruttano ad esempio la possibilità che i lavoratori
        giovani apprendano da quelli anziani.




        Prendere sul serio l’invecchiamento attivo porta quindi dei risultati, e non solo per i lavoratori e i datori di
        lavoro. Una recente ricerca dimostra che quanto migliore è la nostra capacità lavorativa prima del
        pensionamento, tanto migliore sarà la qualità della vita in seguito, con un deterioramento fisico o mentale
        inferiore e meno malattie. Questo significa anche una riduzione della spesa sanitaria per tutti noi:
        l’investimento nella sicurezza e nella salute sul posto di lavoro va a beneficio di tutti. Ma è importante
        iniziare presto, perché i giovani di oggi sono i lavoratori anziani di domani.

        In questo contesto, è di fondamentale importanza creare una cultura di prevenzione e offrire alle persone
        la possibilità di partecipare attivamente alla creazione di un migliore ambiente lavorativo. Buone capacità
        dirigenziali e la partecipazione dei lavoratori sono fattori comprovati di successo.




                        Per ulteriori informazioni sulle attività di EU-OSHA in quest’area, visitare il sito

                                  http://osha.europa.eu/en/priority_groups/ageingworkers

                               o scaricare il pacchetto di risorse dalla nostra agenzia partner UE

           la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Eurofound), all’indirizzo

                            http://www.eurofound.europa.eu/resourcepacks/activeageing.htm




http://osha.europa.eu                                                                                                       4

Mais conteúdo relacionado

Semelhante a 02 lavorare meglio lavorare più a lungo

Formazione e Sviluppo dei Senior in Azienda
Formazione e Sviluppo dei Senior in AziendaFormazione e Sviluppo dei Senior in Azienda
Formazione e Sviluppo dei Senior in AziendaBaglietto andpartners
 
We Wealth marzo: economia circolare sulla vecchiaia
We Wealth marzo: economia circolare sulla vecchiaiaWe Wealth marzo: economia circolare sulla vecchiaia
We Wealth marzo: economia circolare sulla vecchiaiaEmanuela Notari
 
Equità di genere e crescita economica
Equità di genere e crescita economica Equità di genere e crescita economica
Equità di genere e crescita economica Joerg Buck
 
Intervento comunitario e inclusione sociale - Bruno Pinkus
Intervento comunitario e inclusione sociale - Bruno PinkusIntervento comunitario e inclusione sociale - Bruno Pinkus
Intervento comunitario e inclusione sociale - Bruno PinkusRaffaele Barone
 
The Joy of Stats - Better data better lives - perché la statistica è importan...
The Joy of Stats - Better data better lives - perché la statistica è importan...The Joy of Stats - Better data better lives - perché la statistica è importan...
The Joy of Stats - Better data better lives - perché la statistica è importan...Istituto nazionale di statistica
 
Rete whp una risorsa che puo fare la differenza per il benessere lavorativo web
Rete whp  una risorsa che puo fare la differenza per il benessere lavorativo webRete whp  una risorsa che puo fare la differenza per il benessere lavorativo web
Rete whp una risorsa che puo fare la differenza per il benessere lavorativo webmartino massimiliano trapani
 
10 2017 le-disuguaglianze-di-salute-e-il-ruolo-del-lavoro
10   2017   le-disuguaglianze-di-salute-e-il-ruolo-del-lavoro10   2017   le-disuguaglianze-di-salute-e-il-ruolo-del-lavoro
10 2017 le-disuguaglianze-di-salute-e-il-ruolo-del-lavorohttp://www.studioingvolpi.it
 
Festival trento salute_disuguale_programma
Festival trento salute_disuguale_programmaFestival trento salute_disuguale_programma
Festival trento salute_disuguale_programmaCarlo Favaretti
 
Benvenuti nell'era della silver economy
Benvenuti nell'era della silver economyBenvenuti nell'era della silver economy
Benvenuti nell'era della silver economyActiveLongevityInsti
 
HR sempre più attente a salute e benessere dipendenti
HR sempre più attente a salute e benessere dipendentiHR sempre più attente a salute e benessere dipendenti
HR sempre più attente a salute e benessere dipendentiCatarozzo Mario Alberto
 
Healthy ageing: una sfida per l’impresa sociale
Healthy ageing: una sfida per l’impresa socialeHealthy ageing: una sfida per l’impresa sociale
Healthy ageing: una sfida per l’impresa socialeIris Network
 
Nè cari anziani né nonnini
Nè cari anziani né nonniniNè cari anziani né nonnini
Nè cari anziani né nonniniEmanuela Notari
 
29 bena bmc-ph_2013 statistiche infortuni
29   bena bmc-ph_2013 statistiche infortuni29   bena bmc-ph_2013 statistiche infortuni
29 bena bmc-ph_2013 statistiche infortuniClaudio Volpi
 

Semelhante a 02 lavorare meglio lavorare più a lungo (20)

84 lavoro al femminile
84   lavoro al femminile84   lavoro al femminile
84 lavoro al femminile
 
Formazione e Sviluppo dei Senior in Azienda
Formazione e Sviluppo dei Senior in AziendaFormazione e Sviluppo dei Senior in Azienda
Formazione e Sviluppo dei Senior in Azienda
 
Silver society
Silver societySilver society
Silver society
 
We Wealth marzo: economia circolare sulla vecchiaia
We Wealth marzo: economia circolare sulla vecchiaiaWe Wealth marzo: economia circolare sulla vecchiaia
We Wealth marzo: economia circolare sulla vecchiaia
 
78 inail promozione salute
78   inail promozione salute78   inail promozione salute
78 inail promozione salute
 
Equità di genere e crescita economica
Equità di genere e crescita economica Equità di genere e crescita economica
Equità di genere e crescita economica
 
Worklife balance -la conciliazione vita-lavoro
Worklife balance -la conciliazione vita-lavoroWorklife balance -la conciliazione vita-lavoro
Worklife balance -la conciliazione vita-lavoro
 
Investire 1 longevity
Investire 1  longevityInvestire 1  longevity
Investire 1 longevity
 
Intervento comunitario e inclusione sociale - Bruno Pinkus
Intervento comunitario e inclusione sociale - Bruno PinkusIntervento comunitario e inclusione sociale - Bruno Pinkus
Intervento comunitario e inclusione sociale - Bruno Pinkus
 
The Joy of Stats - Better data better lives - perché la statistica è importan...
The Joy of Stats - Better data better lives - perché la statistica è importan...The Joy of Stats - Better data better lives - perché la statistica è importan...
The Joy of Stats - Better data better lives - perché la statistica è importan...
 
Rete whp una risorsa che puo fare la differenza per il benessere lavorativo web
Rete whp  una risorsa che puo fare la differenza per il benessere lavorativo webRete whp  una risorsa che puo fare la differenza per il benessere lavorativo web
Rete whp una risorsa che puo fare la differenza per il benessere lavorativo web
 
10 2017 le-disuguaglianze-di-salute-e-il-ruolo-del-lavoro
10   2017   le-disuguaglianze-di-salute-e-il-ruolo-del-lavoro10   2017   le-disuguaglianze-di-salute-e-il-ruolo-del-lavoro
10 2017 le-disuguaglianze-di-salute-e-il-ruolo-del-lavoro
 
Festival trento salute_disuguale_programma
Festival trento salute_disuguale_programmaFestival trento salute_disuguale_programma
Festival trento salute_disuguale_programma
 
A.L.I. per Investire
A.L.I. per InvestireA.L.I. per Investire
A.L.I. per Investire
 
Benvenuti nell'era della silver economy
Benvenuti nell'era della silver economyBenvenuti nell'era della silver economy
Benvenuti nell'era della silver economy
 
HR sempre più attente a salute e benessere dipendenti
HR sempre più attente a salute e benessere dipendentiHR sempre più attente a salute e benessere dipendenti
HR sempre più attente a salute e benessere dipendenti
 
Healthy ageing: una sfida per l’impresa sociale
Healthy ageing: una sfida per l’impresa socialeHealthy ageing: una sfida per l’impresa sociale
Healthy ageing: una sfida per l’impresa sociale
 
Nè cari anziani né nonnini
Nè cari anziani né nonniniNè cari anziani né nonnini
Nè cari anziani né nonnini
 
29 bena bmc-ph_2013 statistiche infortuni
29   bena bmc-ph_2013 statistiche infortuni29   bena bmc-ph_2013 statistiche infortuni
29 bena bmc-ph_2013 statistiche infortuni
 
29 bena bmc-ph_2013 statistiche infortuni
29   bena bmc-ph_2013 statistiche infortuni29   bena bmc-ph_2013 statistiche infortuni
29 bena bmc-ph_2013 statistiche infortuni
 

Mais de http://www.studioingvolpi.it

87 cassazione civile, sez. lav., 07 febbraio 2018, n. 2978 - infortunio sul...
87   cassazione civile, sez. lav., 07 febbraio 2018, n. 2978 - infortunio sul...87   cassazione civile, sez. lav., 07 febbraio 2018, n. 2978 - infortunio sul...
87 cassazione civile, sez. lav., 07 febbraio 2018, n. 2978 - infortunio sul...http://www.studioingvolpi.it
 
77 contenitori pesanti olio cuoca aggravamento patologia
77    contenitori pesanti olio cuoca aggravamento patologia77    contenitori pesanti olio cuoca aggravamento patologia
77 contenitori pesanti olio cuoca aggravamento patologiahttp://www.studioingvolpi.it
 
74 rivalutazione sanzioni concernenti violazioni in materia di salute e sic...
74   rivalutazione sanzioni concernenti violazioni in materia di salute e sic...74   rivalutazione sanzioni concernenti violazioni in materia di salute e sic...
74 rivalutazione sanzioni concernenti violazioni in materia di salute e sic...http://www.studioingvolpi.it
 
71 2018 bando tipo 1-2017 schema di disciplinare per servizi e forniture
71    2018   bando tipo 1-2017 schema di disciplinare per servizi e forniture71    2018   bando tipo 1-2017 schema di disciplinare per servizi e forniture
71 2018 bando tipo 1-2017 schema di disciplinare per servizi e forniturehttp://www.studioingvolpi.it
 
66 linee-guida-per-una-corretta-progettazione-acustica-di-ambienti-scolastici
66    linee-guida-per-una-corretta-progettazione-acustica-di-ambienti-scolastici66    linee-guida-per-una-corretta-progettazione-acustica-di-ambienti-scolastici
66 linee-guida-per-una-corretta-progettazione-acustica-di-ambienti-scolasticihttp://www.studioingvolpi.it
 
61 testo-ufficiale-accordo-stato-regioni-del-7-7-16-sulla-formazione-degli-...
61   testo-ufficiale-accordo-stato-regioni-del-7-7-16-sulla-formazione-degli-...61   testo-ufficiale-accordo-stato-regioni-del-7-7-16-sulla-formazione-degli-...
61 testo-ufficiale-accordo-stato-regioni-del-7-7-16-sulla-formazione-degli-...http://www.studioingvolpi.it
 
59 prevenzione violenza sul personale settore istruzione
59   prevenzione violenza sul personale settore istruzione59   prevenzione violenza sul personale settore istruzione
59 prevenzione violenza sul personale settore istruzionehttp://www.studioingvolpi.it
 

Mais de http://www.studioingvolpi.it (20)

88 _ responsabilita del coordinatore sicurezza
88 _ responsabilita del  coordinatore sicurezza88 _ responsabilita del  coordinatore sicurezza
88 _ responsabilita del coordinatore sicurezza
 
87 cassazione civile, sez. lav., 07 febbraio 2018, n. 2978 - infortunio sul...
87   cassazione civile, sez. lav., 07 febbraio 2018, n. 2978 - infortunio sul...87   cassazione civile, sez. lav., 07 febbraio 2018, n. 2978 - infortunio sul...
87 cassazione civile, sez. lav., 07 febbraio 2018, n. 2978 - infortunio sul...
 
85 vie di fuga libere
85   vie di fuga libere85   vie di fuga libere
85 vie di fuga libere
 
86 vdr-formazione
86  vdr-formazione86  vdr-formazione
86 vdr-formazione
 
84 verifica itp
84   verifica itp84   verifica itp
84 verifica itp
 
83 linee guida posture
83 linee guida posture83 linee guida posture
83 linee guida posture
 
82 mancata formazione
82   mancata formazione82   mancata formazione
82 mancata formazione
 
81 incidenti stradali in occasione di lavoro
81   incidenti stradali in occasione di lavoro81   incidenti stradali in occasione di lavoro
81 incidenti stradali in occasione di lavoro
 
80 sicurezza guida mezzi pesanti
80   sicurezza guida mezzi pesanti80   sicurezza guida mezzi pesanti
80 sicurezza guida mezzi pesanti
 
77 contenitori pesanti olio cuoca aggravamento patologia
77    contenitori pesanti olio cuoca aggravamento patologia77    contenitori pesanti olio cuoca aggravamento patologia
77 contenitori pesanti olio cuoca aggravamento patologia
 
76 carenze dvr resp datore e rspp
76   carenze dvr resp datore e rspp76   carenze dvr resp datore e rspp
76 carenze dvr resp datore e rspp
 
74 rivalutazione sanzioni concernenti violazioni in materia di salute e sic...
74   rivalutazione sanzioni concernenti violazioni in materia di salute e sic...74   rivalutazione sanzioni concernenti violazioni in materia di salute e sic...
74 rivalutazione sanzioni concernenti violazioni in materia di salute e sic...
 
73 cassazione penale 1871 caduta dalla scala
73   cassazione penale 1871   caduta dalla scala73   cassazione penale 1871   caduta dalla scala
73 cassazione penale 1871 caduta dalla scala
 
72 ambienti confinati indicazioni operative
72 ambienti confinati indicazioni operative72 ambienti confinati indicazioni operative
72 ambienti confinati indicazioni operative
 
71 2018 bando tipo 1-2017 schema di disciplinare per servizi e forniture
71    2018   bando tipo 1-2017 schema di disciplinare per servizi e forniture71    2018   bando tipo 1-2017 schema di disciplinare per servizi e forniture
71 2018 bando tipo 1-2017 schema di disciplinare per servizi e forniture
 
66 linee-guida-per-una-corretta-progettazione-acustica-di-ambienti-scolastici
66    linee-guida-per-una-corretta-progettazione-acustica-di-ambienti-scolastici66    linee-guida-per-una-corretta-progettazione-acustica-di-ambienti-scolastici
66 linee-guida-per-una-corretta-progettazione-acustica-di-ambienti-scolastici
 
67 m alattie professionali
67   m alattie professionali67   m alattie professionali
67 m alattie professionali
 
62 inail segheria sicura 2017
62   inail segheria sicura 201762   inail segheria sicura 2017
62 inail segheria sicura 2017
 
61 testo-ufficiale-accordo-stato-regioni-del-7-7-16-sulla-formazione-degli-...
61   testo-ufficiale-accordo-stato-regioni-del-7-7-16-sulla-formazione-degli-...61   testo-ufficiale-accordo-stato-regioni-del-7-7-16-sulla-formazione-degli-...
61 testo-ufficiale-accordo-stato-regioni-del-7-7-16-sulla-formazione-degli-...
 
59 prevenzione violenza sul personale settore istruzione
59   prevenzione violenza sul personale settore istruzione59   prevenzione violenza sul personale settore istruzione
59 prevenzione violenza sul personale settore istruzione
 

02 lavorare meglio lavorare più a lungo

  • 1. IT Lavorare meglio, più a lungo Christa Sedlatschek, Direttrice dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, su come aiutare gli anziani a rimanere attivi nel mercato del lavoro. Il 2012 è l’Anno europeo dell’invecchiamento attivo o, secondo la sua definizione completa, l’Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni. La maggior parte di noi è consapevole del fatto che in quasi tutta l'Europa la popolazione sta invecchiando. Questo in parte è dovuto a motivi di cui possiamo essere orgogliosi: la nostra aspettativa di vita è molto più lunga rispetto a quella delle generazioni precedenti. In media, viviamo otto anni in più rispetto al 1960 e nei prossimi quaranta o cinquant’anni è probabile che l’aspettativa di vita cresca ulteriormente di circa cinque anni. Questo è un fatto positivo per tutti noi. Tuttavia, se combiniamo questo dato con la bassa natalità registrata negli ultimi decenni, otterremo un modello che si ripete in tutto il mondo sviluppato: molti più anziani in termini assoluti, ma anche una percentuale più elevata di anziani rispetto alla popolazione complessiva. In altre parole, la popolazione europea sta invecchiando rapidamente. Nel 2010, le persone sopra i 65 anni erano poco più di 87 milioni, ossia circa il 17,4% della popolazione totale. Se confrontiamo questi dati con quelli del 1985, vedremo che allora vi erano 59,3 milioni di persone over 65, ossia il 12,8% del totale. Inoltre, si prevede che questo numero aumenti ulteriormente rispetto alle persone in età lavorativa, arrivando a raddoppiare entro il 2060. Si tratta di una sfida, ma anche di un'opportunità per sfruttare le competenze e le capacità degli anziani. Come possiamo affrontare questi profondi cambiamenti? Come ha osservato László Andor, commissario europeo responsabile per l’occupazione, gli affari sociali e l'inclusione: “La chiave per affrontare la sfida di una crescente percentuale di anziani nelle nostre società è l’invecchiamento attivo: incoraggiare gli anziani a rimanere attivi lavorando più a lungo e andando in pensione più tardi, impegnandosi in attività di volontariato dopo il pensionamento e vivendo in modo sano e autonomo”. Invecchiamento attivo Da qui l’importanza dell’Anno europeo per l’invecchiamento attivo, presentato a Copenhagen a gennaio. Il suo obiettivo è sensibilizzare in merito al contributo che gli anziani possono apportare alla società e incoraggiare i decisori ad aiutare le persone a invecchiare in maniera attiva. Invecchiamento attivo significa invecchiare in buona salute, continuare a vivere in maniera autonoma e far parte a pieno titolo della società. A tal fine, è fondamentale consentire ai lavoratori anziani di rimanere nel mercato del lavoro più a lungo in buona salute. Il tasso di occupazione dei lavoratori in età avanzata (55-64 anni) nell’Europa a 27 è attualmente inferiore al 50%. In altre parole, per vari motivi, oltre la metà dei lavoratori anziani lascia il lavoro prima dell’età pensionabile; questo significa un enorme potenziale non sfruttato di persone che potrebbero continuare a lavorare e contribuire al sostentamento dei cittadini europei che vivono più a lungo. La salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l'azienda.
  • 2. Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro IT Lavorare meglio, più a lungo Le proiezioni indicano in particolare un aumento del numero di lavoratrici anziane all’interno del mercato del lavoro dell’Europa a 27; inoltre, si prevede che il tasso di occupazione delle donne di età compresa tra i 55 e i 64 aumenterà del 20,9% tra il 2010 e il 2060, contro l’11,5% degli uomini. Le persone sono contente che gli anziani rivestano un ruolo sempre più importante nei luoghi di lavoro? Secondo un recente sondaggio dell’Eurobarometro sembrerebbe di sì: l’idea che gli anziani lavorino fino all’età pensionabile, e addirittura oltre, ha ricevuto ampio sostegno. Ad esempio, il 61% degli europei pensa che le persone dovrebbero poter continuare a lavorare anche oltre l'età pensionabile ufficiale e un terzo ha affermato di volere continuare a lavorare anche dopo il raggiungimento del diritto alla pensione. Nell'ipotesi di un raggiungimento di un'età lavorativa più estesa, i sondaggi rilevano una grande consapevolezza dell’importanza della sicurezza e della salute sul lavoro (SSL). Il secondo sondaggio d’opinione europeo sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, condotto di recente da Ipsos MORI, rileva che l’87% dei cittadini europei ritiene che una buona salute e un'adeguata sicurezza sul lavoro siano importanti se le persone devono lavorare più a lungo prima del pensionamento (il 56% le ritiene “molto importanti”). Tuttavia, secondo il sondaggio dell'Eurobarometro, molti europei pensano anche che le condizioni del proprio luogo di lavoro non consentirebbero loro di continuare a lavorare in età avanzata: solo quattro su dieci (42%) ritiene di poter continuare a svolgere le attuali mansioni fino ai 65 anni o oltre, mentre il 17% prevede di non essere in grado di svolgere l’attuale lavoro oltre i 59 anni. Oltre la metà degli intervistati ha affermato che il proprio luogo di lavoro non è adatto alle esigenze di gente anziana. Salute e sicurezza dei lavoratori anziani Attraverso la promozione dell’Anno europeo, noi dell’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro intendiamo mettere in evidenza l’importanza cruciale del sostegno alla salute e alla sicurezza sul posto di lavoro in tutte le fasi della vita lavorativa, se vogliamo che le persone siano in grado di lavorare più a lungo. Se incoraggiamo le persone a rimanere più a lungo nel mercato del lavoro, dobbiamo mettere in discussione alcune delle discriminazioni esistenti contro i lavoratori più anziani: l’obiettivo dell’Anno europeo è principalmente la rimozione dei pregiudizi. Gli anziani non dovrebbero essere visti come un fardello della popolazione in età lavorativa, ma essere riconosciuti per le competenze e l’esperienza che possiedono e il modo in cui, con esse, possono contribuire nel luogo di lavoro. Tuttavia, in qualche modo i lavoratori anziani sono anche più vulnerabili sul lavoro. Le possibilità di morti bianche sono più elevate. Anche le malattie croniche aumentano con l'età: in particolare, i disturbi muscolo-scheletrici e la depressione, che è una delle cause più comuni di pensionamento anticipato. Nelle mansioni con un elevato carico di lavoro fisico, naturalmente, si contano più assenze per malattia a tutte le età, ma queste aumentano significativamente per i lavoratori tra i 45 e i 50 anni. Ciononostante, indipendentemente dall’età vi sono grandi differenze tra le mansioni che i singoli lavoratori riescono a svolgere e, se le condizioni lo consentono, la maggior parte dei lavoratori anziani è in grado di mantenere una buona salute e un'adeguata capacità fisica. Gestione dell’età sul luogo di lavoro http://osha.europa.eu 2
  • 3. Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro IT Lavorare meglio, più a lungo È quindi necessario porre un’enfasi reale sull’importanza della “gestione dell’età” sul luogo di lavoro: i fattori legati all’età devono essere presi in considerazione al momento dell’assegnazione di particolari mansioni agli individui, in modo che tutti, indipendentemente dall’età, siano in grado di svolgere il proprio lavoro. Questo significa incentrare l’attenzione su ciò che viene chiamata “capacità lavorativa”: trovare un equilibrio tra il lavoro e le risorse individuali. I datori di lavoro in questo possono contribuire notevolmente, ad esempio, promuovendo la salute sul posto di lavoro e aiutando i dipendenti ad adottare uno stile di vita sano per ciò che concerne l’alimentazione e l’attività fisica, nonché svolgendo adeguate valutazioni dei rischi che prendano in considerazione le differenze individuali tra lavoratori in termini di capacità e salute. L’età, quindi, diventa uno dei tanti fattori che i dirigenti devono tenere in considerazione nell'assegnazione di determinate mansioni. Infine, un elemento fondamentale della gestione dell’età riguarda la ridefinizione dei singoli compiti lavorativi in funzione dei punti di forza, delle necessità e delle capacità dei lavoratori anziani. Come dimostrato dalla ricerca, esistono varie misure per migliorare la capacità lavorativa in relazione all’organizzazione del lavoro, agli orari di lavoro, alla formazione, alle misure ergonomiche e così via. Ma la maniera più efficace e più efficiente per adeguare il luogo di lavoro alle esigenze dei lavoratori è coinvolgerli nella pianificazione e nell’implementazione delle misure, perché essi stessi sono gli esperti nel loro luogo di lavoro. Vi sono numerosi esempi del modo in cui ciò può essere messo in pratica. Un’azienda manifatturiera, ad esempio, ha introdotto un sistema denominato “Age Master” che offre giorni di congedo supplementari ai lavoratori di età superiore ai 58 anni, in modo che possano beneficiare di più tempo di riposo dopo lo svolgimento di mansioni fisicamente impegnative. Come conseguenza, i lavoratori anziani dell’azienda sono disposti a lavorare circa tre anni in più prima di andare in pensione. Una società erogatrice di energia, nel frattempo, ha introdotto un programma "80-90-100", che consente ai lavoratori anziani di ridurre il loro orario di lavoro del 20% con una decurtazione di salario del 10%, mantenendo però invariati i diritti pensionistici; anche in questo caso, i dipendenti decidono di lavorare più a lungo prima di andare in pensione. Esempi come questi mostrano che le persone sono in grado e disposte a lavorare più a lungo se motivate a farlo. Inoltre, la ricerca dimostra che tutto questo porta a una riduzione delle assenze per malattia, dei costi per disabilità al lavoro e a un aumento della produttività, con un rapporto di ritorno sugli investimenti tra 3:1 a 5:1 nel giro di pochi anni. La gestione dell’età nei luoghi di lavoro in Europa evidenzia una netta differenza tra le organizzazioni che trattano i dipendenti anziani con approcci di “risoluzione dei problemi” e “proattivi” rispetto a quelle che non lo fanno. http://osha.europa.eu 3
  • 4. Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro IT Lavorare meglio, più a lungo Le organizzazioni che guardano alla forza lavoro che invecchia soltanto come un problema tendono a fare peggio di quelle che invece colgono l’opportunità e sfruttano ad esempio la possibilità che i lavoratori giovani apprendano da quelli anziani. Prendere sul serio l’invecchiamento attivo porta quindi dei risultati, e non solo per i lavoratori e i datori di lavoro. Una recente ricerca dimostra che quanto migliore è la nostra capacità lavorativa prima del pensionamento, tanto migliore sarà la qualità della vita in seguito, con un deterioramento fisico o mentale inferiore e meno malattie. Questo significa anche una riduzione della spesa sanitaria per tutti noi: l’investimento nella sicurezza e nella salute sul posto di lavoro va a beneficio di tutti. Ma è importante iniziare presto, perché i giovani di oggi sono i lavoratori anziani di domani. In questo contesto, è di fondamentale importanza creare una cultura di prevenzione e offrire alle persone la possibilità di partecipare attivamente alla creazione di un migliore ambiente lavorativo. Buone capacità dirigenziali e la partecipazione dei lavoratori sono fattori comprovati di successo. Per ulteriori informazioni sulle attività di EU-OSHA in quest’area, visitare il sito http://osha.europa.eu/en/priority_groups/ageingworkers o scaricare il pacchetto di risorse dalla nostra agenzia partner UE la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Eurofound), all’indirizzo http://www.eurofound.europa.eu/resourcepacks/activeageing.htm http://osha.europa.eu 4