Cento anni di imprese per l'Italia - Confindustria
Bando Concorso Idee Piano Regolatore Sociale della Città di Torino
1. CONCORSO DI IDEE / BANDO
Idee e capacità per il Piano Regolatore Sociale di Torino
Condividere l’innovazione. Mettere al centro persone e famiglie. Mobilitare le risorse.
PREMESSA
Il Piano Regolatore Sociale di Torino è uno strumento per la programmazione delle politiche
e degli interventi sociali mirante ad innalzare il livello di benessere di tutti i cittadini ed in particolare
di coloro che vivono una condizione di difficoltà.
Si propone di stimolare la razionalizzazione, l’integrazione, l’innovazione delle politiche cittadine,
di migliorare la qualità dei servizi, di favorire la comunicazione e la collaborazione progettuale tra
gli enti pubblici - in primo luogo il Comune di Torino - e i soggetti economici e del privato sociale.
Promuove una partecipazione responsabile e competente da parte della società locale e delle sue
articolazioni, verso obiettivi di qualità e coesione sociale in una prospettiva di sviluppo locale.
Il processo di costruzione del Piano Regolatore Sociale, previsto tra i progetti del Secondo Piano
Strategico dell'area metropolitana di Torino, ha contato sull’accompagnamento metodologico
e scientifico dell’Associazione Torino Internazionale, nella convinzione del valore strategico di uno
strumento che facesse convergere verso l’obiettivo della qualità sociale disponibilità e competenze
diffuse nella società locale. Iniziato da poco meno di due anni, lo sforzo di realizzare il PRS assume
oggi una rilevanza strategica ancora maggiore alla luce dell’attuale crisi economica.
Sussidiarietà, cooperazione, condivisione di risorse e responsabilità tra gli attori istituzionali,
sociali ed economici del nostro territorio sono temi chiave ed altrettante risorse per la tenuta dei livelli
di inclusione sociale e quindi di dinamicità e attrattività economica del sistema torinese.
Oggi il PRS si trova ad un importante momento di sviluppo.
In una prima fase, infatti, il PRS ha coinvolto prevalentemente l’amministrazione comunale con
l’obiettivo di superare, tramite il confronto organico tra assessorati e settori, i problemi di un approccio
talvolta ancora settoriale alla progettazione e alla implementazione delle politiche, e di consentire
la messa a fuoco di un sistema di priorità condivise sostenibili come pure un serio recupero
di efficienza. Il processo è ora attivo e produce risultati.
La finalità generale del PRS non si esaurisce però all’interno dell’amministrazione comunale. Il sistema
delle politiche di protezione sociale locali non può infatti oggi non coinvolgere la responsabilità
e l’attiva partecipazione dei soggetti sociali ed economici interessati – in qualità di operatori del sociale
o a diverso titolo - alla qualità e alla coesione sociale della città. Sempre più, anzi, chiama in causa,
oltre alle istituzioni, il terzo settore come pure il mondo delle imprese.
Le istituzioni pubbliche hanno la responsabilità a livello locale di promuovere la convergenza sulle
priorità e a livello nazionale di assicurare le grandi reti di protezione. Ma in una chiave di sussidiarietà
orizzontale, il coinvolgimento attivo dei cittadini e delle loro espressioni associative, la mobilitazione
delle risorse private e del privato sociale, l’efficacia delle partnership sono condizioni fondamentali
per veder mantenuta e, se possibile, incrementata, l’intelligenza e il livello delle politiche sociali
locali.
2. UN CONCORSO PER IDEARE, UN CONCORSO PER CORRESPONSABILIZZARE
Per queste ragioni, nel quadro del PRS si è deciso, con la collaborazione della Compagnia di San Paolo,
di aprire una canale di comunicazione verso la società civile organizzata, gli operatori economici,
i singoli cittadini.
Questo canale assume, in questa fase, la forma di un concorso di idee progettuali, con il quale
il PRS intende attivare e raccogliere la creatività progettuale della società civile ed economica.
Il Comune di Torino considera questa iniziativa come un’opportunità di cooperazione e di
compartecipazione con gli attori sociali ed economici del sistema locale, che sono già partner
dell’Amministrazione o che potrebbero diventarlo.
Il concorso non si rivolge ai soli soggetti che già operano nell’ambito delle politiche sociali, ma
al contrario si propone di stimolare la produzione di idee innovative in campo sociale anche in attori
portatori di obiettivi e competenze diverse da quelle tradizionalmente associate all’ambito del sociale,
quali, ad esempio, le imprese o le università.
I partecipanti al concorso si candidano a prendere parte ad una discussione allargata con
l’Amministrazione comunale di Torino e con gli altri operatori, in materia di nuove politiche
per la qualità e la coesione sociale in città. Tutte le idee del concorso contribuiranno infatti
all’avanzamento della cultura progettuale e gestionale del sociale torinese e costituiranno la base
di una riflessione comune propedeutica alla concreta attuazione del PRS.
Le idee più interessanti selezionate nel concorso costituiranno un repertorio di progettualità,
la cui fattibilità in tutto o in parte sarà seriamente considerata e, nei limiti del possibile, favorita.
In particolare le idee potranno contenere proposte di modifica di regolamenti o atti amministrativi
di indirizzo di competenza esclusiva dell'amministrazione comunale, la cui modifica possa risultare
determinante o incentivante per la realizzazione di idee capaci di innescare giochi a somma positiva
in cui la convenienza privata vada di pari passo con la produzione di bene pubblico.
La presentazione delle idee progettuali non vincola il Comune di Torino e la Compagnia di San Paolo
a sostenerne anche economicamente la realizzazione né sono previsti costi connessi al concorso
per alcun ente ad eccezione di un premio di € 3.000,00 ciascuno per le dieci migliori idee progettuali
(come da articolo 6 del bando) messo a disposizione dell’Associazione Torino Internazionale
per complessivi € 30.000,00 dalla Compagnia di San Paolo.
3. BANDO DI UN CONCORSO DI IDEE PER IL PIANO REGOLATORE SOCIALE
1. Oggetto del Bando
Sono oggetto del bando idee progettuali, elaborate fino allo stadio della prefattibilità, ed inerenti a
concreti interventi per l’innalzamento della qualità e della coesione sociale, nonché l’implementazione
dei diritti di cittadinanza, sul territorio del Comune di Torino, anche in connessione con altri territori
metropolitani adiacenti. Indicativamente tali idee progettuali potranno fare riferimento agli ambiti
evidenziati al punto 3. del presente bando.
2. Condizioni di ammissibilità dei partecipanti
Possono partecipare al bando tutte le persone giuridiche private, sia enti commerciali sia non commerciali,
comprese le associazioni non riconosciute; gli enti religiosi; gli enti pubblici ad esclusione degli enti
pubblici territoriali. Possono partecipare gruppi proponenti composti da soggetti di natura diversa tra loro
purché appartenenti alle categorie sopra illustrate e purché esprimano un soggetto capofila.
A tutti i concorrenti del gruppo è riconosciuta, a parità di titolo e diritti, la paternità degli elaborati
presentati. Il gruppo costituirà una unica entità a tutti i fini del presente concorso. In caso di
assegnazione del premio previsto di cui al successivo punto 6. esso verrà corrisposto al soggetto
capofila.
3. Ambiti e finalità
I lavori della prima fase del PRS, sono stati articolati in sei tavoli di lavoro intersettoriali che hanno
analizzato l’offerta di servizi e prestazioni e della spesa ad essi connessa, destinata ad altrettanti
target di cittadini (anziani; adulti/formazione, lavoro e sviluppo; bambini; giovani; disabilità/accesso,
integrazione). Sulla base dell’analisi prodotta, ogni tavolo ha individuato obiettivi prioritari
caratterizzati non solo da spazi di collaborazione intersettoriali, ma dalla possibilità di produrre effetti
positivi su più target di cittadini, perché volti a rispondere a bisogni trasversali. L’esistenza di temi
e soluzioni trasversali a più target e la necessità di superare l’approccio per target in vista della
seconda fase di lavoro del PRS per concentrasi su macro-aree di bisogni, ha percorso in molti passaggi
quasi tutti i tavoli di lavoro. La riflessione che ne è seguita ha consentito di individuare ambiti
trasversali all’interno dei quali possano svilupparsi progettualità in grado di produrre effetti su uno
o più target di cittadini.
Le idee progettuali dovranno fare riferimento direttamente o indirettamente ai seguenti ambiti,
individuati appunto nel quadro dei lavori del PRS:
1. Accessibilità e fruibilità dei servizi
2. Autonomie
3. Nuove forme di mutualità, solidarietà e volontariato
4. Pari opportunità e diritti di piena cittadinanza
5. Soluzioni innovative nell’abitare
6. Conciliazione fra tempi di vita, tempi di lavoro e tempi della Città
Le schede allegate recanti “Ambiti Specifici Emersi dai Tavoli di Lavoro” consentono di conoscere
in quali ambiti si concentrino le progettualità di maggiore interesse per i diversi target di cittadini.
4. 4. Requisiti formali
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate mediante la predisposizione per ciascun
progetto di un dossier di candidatura. Il dossier deve obbligatoriamente comprendere:
a) Una lettera di richiesta di partecipazione al bando sottoscritta dal legale rappresentante
(o da un suo delegato) del soggetto proponente o del soggetto capofila che specifichi il titolo
dell’idea progettuale proposta
b) Una scheda descrittiva del/dei soggetto/i proponente/i (dettagliando tra capofila e altri) di massimo
una pagina
c) Una autorizzazione a comunicare e utilizzare l’idea progettuale sottoscritta dal soggetto/i
proponente/i
d) Lo studio di prefattibilità, di massimo dieci pagine, sia in forma cartacea, sia su supporto digitale,
redatto secondo il seguente schema:
1. Contesto e ragioni dell'intervento
2. Natura e oggetto dell’intervento
3. Valore aggiunto dell’intervento rispetto all'esistente
4. Modalità di integrazione con il quadro dei servizi/iniziative esistenti
5. Beneficiari dell’intervento
6. Realizzatori dell’intervento
7. Durata temporale
8. Piano organizzativo e finanziario (sostenibilità economica nel tempo) dell’intervento
9. Provenienza delle risorse organizzative e finanziarie
10.Interazioni e/o ruolo del sistema pubblico (in particolare quello comunale) che
consentano/facilitino la realizzabilità dell’intervento
e) Una dichiarazione, resa ai sensi del DPR 28.12.2000 n. 445, con la quale si attesti l’inesistenza delle
cause ostative di cui alla Legge 31 maggio 1965, n. 575 e s.m.i. (disposizioni antimafia).
5. Aspetti rilevanti
Saranno considerati aspetti particolarmente rilevanti ai fini dell’aggiudicazione del premio pari
a € 3.000,00 per ciascuna delle dieci migliori idee di cui al successivo punto 6, i seguenti elementi:
1. Grado di autonomia in termini di sostenibilità economico-finanziaria dell’idea progettuale, ossia
il fatto che la realizzazione dell'idea individui risorse effettivamente disponibili o attivabili
2. Grado di sostenibilità e replicabilità nel tempo e nello spazio dell’idea progettuale
3. Grado di integrabilità con l'esistente
4. Numero di beneficiari
5. Capacità a intercettare bisogni cui il sistema di welfare locale e nazionale non risponde
6. Possibilità di estendere il progetto a tutta l’area metropolitana torinese
6. Riconoscimenti
La Commissione di valutazione di cui al punto 7. attribuirà ai migliori progetti – fino ad un massimo
di dieci - un premio pari a € 3.000 ciascuno.
L’erogazione del premio è a cura dell’Associazione Torino Internazionale.
La cifra complessiva di € 30.000,00 per l’erogazione dei premi, è messa a disposizione dell’Associazione
Torino Internazionale dalla Compagnia di San Paolo.
Le idee presentate potranno essere utilizzate per eventi pubblici, eventuali pubblicazioni o successive
elaborazioni per la realizzazione.
5. 7. Commissione di valutazione
La Commissione di valutazione sarà formata da 9 componenti: 6 del Comune di Torino, 2 della
Compagnia di San Paolo e 1 dell’Associazione Torino Internazionale. La Commissione si dà un proprio
regolamento ed emette una classifica delle proposte.
L’Associazione Torino Internazionale provvederà alla nomina di tutti i componenti la Commissione
e svolgerà anche il ruolo di segreteria tecnica.
Non sono ammessi reclami di alcun tipo alle decisioni della Commissione.
8. Scadenze
Il dossier dovrà pervenire in plico sigillato entro il 15/12/2009 all’indirizzo: ASSOCIAZIONE TORINO
INTERNAZIONALE, “CONCORSO DI IDEE PER IL PIANO REGOLATORE SOCIALE”, via Mercantini 5 - 10121
Torino, esclusivamente tramite invio per posta (farà fede la data del timbro postale) a mezzo
raccomandata con ricevuta di ritorno o consegna a mano da parte del soggetto candidato o da un suo
agente, incluso un servizio di corriere, presso la sede dell’Associazione Torino Internazionale
(dal lunedì al venerdì con orario 9.00 -18.00).
Le idee consegnate oltre tale scadenza non verranno esaminate.
I dossier di candidatura non saranno restituiti.
La valutazione della Commissione verrà comunicata sui siti della Città, dell’Associazione Torino
Internazionale e della Compagnia di San Paolo entro novanta giorni dalla scadenza del concorso di idee.
Le idee selezionate saranno rese pubbliche in forma opportuna dall’Associazione Torino Internazionale
9. Trattamento dati personali
Il trattamento dei dati personali eventualmente raccolti in relazione alla presentazione delle idee di cui
al concorso oggetto del presente atto avverrà nel rispetto di quanto disposto dal D.Lgs. n.196/2003
(Codice Privacy).
PER INFORMAZIONI
ASSOCIAZIONE TORINO INTERNAZIONALE
via Mercantini, 5 – 10121 Torino
Tel 011.4432350
segreteria@torino-internazionale.org
Città di Torino
Assessorato alla Famiglia, Salute e Politiche Sociali
via Giulio, 22 – 10122 Torino
ufficiodipiano@comune.torino.it