La seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
U. Ascoli, E. Pavolini - Le organizzazioni non profit nelle molte Italie: esistono specificità territoriali?
1. Le organizzazioni non profit nelle
molte Italie: esistono specificità
territoriali?
Prof. Ugo Ascoli (Univ. Politecnica delle Marche)
Prof. Emmanuele Pavolini (Univ. Macerata)
Roma 16 Aprile 2014
Si ringrazia l’Istat ed in particolare il Dr. Massimo Lori per
aver elaborato e fornito i dati alla base delle presentazione
2. Obiettivi e metodologia
1. Valutare se e quanto il fenomeno nonprofit vari a seconda del contesto
territoriale (macro-)regionale
2. Per quali dimensioni è maggiore o minore l’omogeneità territoriale
3. Quali sono i principali cluster territoriali che distinguono l’azione del
nonprofit in Italia
Metodologia:
a. Analisi dei coefficienti di variazione a livello regionale
b. Analisi delle differente fra macro-ripartizioni
c. Cluster analysis a livello regionale
d. Controllo dei risultati per settore di attività e presenza di volontari
3. Dimensioni del nonprofit italiano
analizzate
1. Struttura organizzativa
2. Modello di governo e di partecipazione dei soci
3. Attività e loro organizzazione
4. Risorse umane
5. Risorse economiche
6. Reti
4. Dimensioni Indicatori (%)
Struttura organizzativa
Associazione riconosciuta
Associazione non riconosciuta
% Coop sociali Tipo A su tot. Coop.
Modello di governo e partecipazione
NP con soci/associati con diritto di voto
NP con 3 o + assemblee all'anno
NP con partecipanti assemblee >75%
NP con organo direttivo
Attività e loro organizzazione
Continuità attività tutto anno
NP con servizi destinati solo ai soci/associati
NP con ambito territoriale comunale
Cultura, sport e ricreazione
Attività sportive
Attività ricreative e di socializzazione
Sanità e servizi sociali
NP con unica unità locale
Risorse umane
NP con volontari
NP con almeno 20 volontari
Incidenza media volontari laureati su tot. volontari
Incidenza media volontari >54 anni su tot. volontari
Incidenza media volontari < 30 anni su tot. volontari
Incidenza media volontari occupati su tot. volontari
NP con stranieri in organico
NP con lavoratori retribuiti
Risorse economiche
NP con bilancio per competenza economica
NP con bilancio per cassa
NP con entrate in euro < 5.000
NP con entrate in euro > 250.000
NP con finanziamenti da progetti
Reti
NP in Associazioni nazionali di secondo livello
NP con patti/intese con istituzioni/imprese pubbliche
NP con patti/intese con istituzioni non profit
NP con patti/intese con imprese private
5. 5
Dimensioni a maggiore omogeneità
interregionale e per ripartizione: le reti
Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Isole
NP in Associazioni nazionali di secondo livello 61,4 62,1 60,2 60,8 63,3
NP con patti/intese con istituzioni/imprese pubbliche 21,6 21,8 21,9 19,1 19,3
NP con patti/intese con istituzioni non profit 16,5 15,8 16,4 15,7 14,9
NP con patti/intese con imprese private 7,4 8,2 9,1 7,4 6,6
6. Dimensioni a parziale omogeneità interregionale e
per ripartizione: le attività e la loro
organizzazione; la struttura organizzativa
Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Isole
Continuità attività tutto anno 75,7 74,9 72,6 68,4 70,9
NP con servizi destinati solo ai soci/associati 38,5 39,4 41,6 39,7 37,6
Cultura, sport e ricreazione 16,8 18,0 18,9 18,8 17,8
Attività sportive 30,3 31,6 30,5 30,2 32,2
Attività ricreative e di socializzazione 16,8 18,4 15,9 14,1 13,2
Sanità e servizi sociali 11,3 8,3 9,4 10,8 12,1
NP con unica unità locale 92,4 93,1 93,1 95,3 94,6
NP con ambito territoriale comunale 65,1 65,9 65,9 67,6 66,7
Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Isole
Incidenza associazioni riconosciute su tot NP 23,4 21,1 23,0 23,2 23,2
Incidenza associazioni non riconosciute su tot NP 65,0 69,5 67,3 65,2 66,2
Incidenza Coop sociali Tipo A su tot cooperative sociali 62,6 58,8 50,9 61,2 68,3
7. Dimensioni a minore omogeneità interregionale e
per ripartizione: i modelli di governo e di
partecipazione; le risorse umane
Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Isole
NP con soci/associati con diritto di voto 95,8 96,8 97,0 97,5 98,0
NP con 3 o + assemblee all'anno 19,3 18,1 22,3 27,0 27,9
NP con partecipanti assemblee >75% del totale soci 41,0 40,6 45,9 53,5 54,5
NP con organo direttivo 95,2 95,4 93,7 93,6 95,0
Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Isole
NP con volontari 83,6 86,3 78,5 74,3 75,4
NP con almeno 20 volontari 38,0 37,6 38,3 34,8 34,2
Incidenza media volontari laureati su tot. volontari 19,5 17,8 24,4 24,5 22,6
Incidenza media volontari >54 anni su tot. volontari 41,2 40,3 36,1 27,7 28,5
Incidenza media volontari < 30 anni su tot. volontari 16,8 17,2 20,1 26,1 25,4
Incidenza media volontari occupati su tot. volontari 54,8 56,4 55,9 51,4 49,8
NP con stranieri in organico 5,2 5,7 6,1 2,4 2,4
NP con lavoratori retribuiti 21,7 19,4 22,2 20,7 21,8
8. Dimensioni a minore omogeneità interregionale e
per ripartizione: le risorse finanziarie
Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Isole
NP con bilancio per competenza economica 22,4 21,4 23,5 18,6 21,2
NP con bilancio per cassa 73,0 74,4 72,1 78,2 75,9
NP con entrate in euro < 5.000 30,6 30,2 31,4 40,3 39,2
NP con entrate in euro > 250.000 9,3 7,9 8,7 5,3 6,0
NP con finanziamenti da progetti 8,3 8,9 8,5 6,7 6,9
Incidenza sulle entrate dei finanziamenti da progetti 39,3 39,3 45,2 54,0 56,5
9. Il nonprofit fra modelli di partecipazione
volontaria bonding e bridging:
limitate differenze territoriali
Si è creato indicatore che misura quanto in ogni
organizzazione i volontari tendano ad essere simili
fra loro per una serie di caratteristiche (genere, età,
livello di istruzione, nazionalità, condizione
professionale)
Indice varia da 0 (massimo livello di «Bonding») a 1
(massimo livello di «Bridging») (Putnam)
Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole
0,336 0,334 0,336 0,322 0,325
10. Quante Italie del nonprofit?
Accanto a molti elementi di omogeneità, ve ne sono vari
di eterogeneità territoriale
Rispetto solo a questi ultimi (risorse impiegate, modelli di
partecipazione, continuità nelle attività) si è effettuata
cluster analysis gerarchica (metodo Ward)
Risultati:
1. Emergono chiaramente due cluster regionali distinti:
- Centro-Nord (senza Lazio)
- Mezzogiorno (senza Sardegna)
2. Lazio e Sardegna sono due regioni «cerniera» nel senso
che mescolano caratteristiche di entrambi i modelli; il
Lazio in particolare presenta spesso tratti sui generis
11. Centro-Nord
(senza Lazio)
Mezzogiorno
(senza Sardegna)
Lazio Sardegna
Continuità attività tutto anno 73,4 68,9 70,4 73,8
NP con 3 o + assemblee all'anno 19,7 27,3 21,8 32,2
NP con partecipanti assemblee >75% 41,2 54,1 50,9 52,2
NP con volontari 84,9 74,1 68,7 78,5
NP con almeno 20 volontari 38,1 34,5 37,2 35,5
NP con stranieri in organico 5,5 2,4 5,4 2,6
Incidenza media volontari < 30 anni 17,2 26,4 22,4 20,3
Incidenza media volontari laureati 19,8 24,6 30,8 16,5
Incidenza media volontari occupati 55,6 51,0 55,5 51,8
NP con entrate in euro < 5.000 30,6 40,7 29,6 33,2
NP con entrate in euro > 250.000 8,2 5,5 12,3 6,3
NP con finanziamenti da progetti 8,5 6,6 10,0 7,8
12. Conclusioni
1. Vi sono molte somiglianze nei tratti assunti dal nonprofit in Italia
a prescindere dal territorio in cui sono insediate le
organizzazioni
2. Le differenze principali riguardano:
- le risorse finanziarie (più robuste al Centro-Nord)
- le risorse umane (maggiore diffusione dei volontari al Centro-
Nord; più giovani ed istruiti, ma in organizzazioni più piccole e
meno occupati nel Mezzogiorno) (volontari al Nord meno
interessati al rapporto fra volontariato e mercato del lavoro?)
- la partecipazione ai processi decisionali (più diffusa nel
Mezzogiorno)
3. Emergono due cluster regionali distinti (Centro-Nord e
Mezzogiorno) con due regioni «cerniera» (Lazio e Sardegna)
4. I risultati sono confermati quando li si verificano tenendo
presente il settore di attività e la presenza di volontari