Workshop - Provincia di Bergamo, ANAI Lombardia, Comune di Nembro, ANORC
"I servizi forniti dal CST Centro Servizi Territoriali della Provincia di Bergamo"
4 giugno 2013, ore 9.00 – 13.00, Bergamo, Spazio Viterbi
"Sistemi documentali per la pubblica amministrazione digitale: organizzazione
e sicurezza", Mauro Livraga, Direttore Archivio di Stato di Bergamo
Programma: https://dl.dropboxusercontent.com/u/21632223/Archiviando/2%5E%20WS%20Provincia%20BG%20Disaster%20recovery.pdf
Fotografie: https://picasaweb.google.com/117290793877692021380/ConstinuitaOperativaEDisasterRecovery?authuser=0&feat=directlink
Videoregistrazione intervento: https://vimeo.com/album/2442466/video/69387312
2. Il ruolo della Soprintendenza
archivistica per la Lombardia
• L'attività della Soprintendenza Archivistica per la
Lombardia consiste nella vigilanza sugli archivi di
tutti gli enti pubblici e su quelli privati che siano
giudicati di interesse storico, presenti nella regione
di competenza; tale vigilanza si esplica attraverso
una attività di tutela e di valorizzazione degli
archivi medesimi, mediante l'accertamento delle
loro condizioni di conservazione e
l'organizzazione del loro ordinamento,
indipendentemente dei supporti di
memorizzazione dei documenti.
3. Archivio
• Per garantire la conservazione dei documenti
informatici bisognerà dotarsi di strutture di
archivio informatico, che abbiano impianti
tecnologici idonei ad assicurare la custodia
ininterrotta dei documenti e assicurino il regolare
svolgimento delle procedure di conservazione,
inoltre la struttura di gestione dell’archivio deve
essere dotata di personale qualificato.
4. Conservazione informatica e altro
• In fase di organizzazione del sistema
documentario devono essere affrontate anche le
problematiche della selezione e conservazione
della documentazione analogica/informatica.
• Conservazione informatica permanente: costi e
benefici.
• Conservazione, scarto e outsourcing.
7. Conservazione/analogico
• Corrente: produzione e gestione dei
documenti, dei fascicoli; procedure e
operazioni manuali.
• Deposito: organizzazione e
versamenti/scarto.
• Storico: organizzazione, riordino,
inventariazione e consultazione.
8. Conservazione/analogico
• Per documento analogico si intende il documento
formato utilizzando una grandezza fisica che assume
valori continui, come le tracce su carta, le immagini su
film, le magnetizzazioni su nastro (articolo 1, comma
1, lettera b) del Dm del 23 gennaio 2004).
• Non solo carta: pergamene,
fotografie, cilindri, dischi di
vinile, musicassette, nastri
magnetici ecc.
10. Luoghi di conservazione
• L’archivio corrente: gli uffici; i depositi
settoriali.
• L’archivio di deposito e storico: i depositi;
la sezione separata d’archivio; il piano per
gli archivi.
• Vedi: http://www.sato-
archivi.it/pdf/requisiti-archivio-
comunale.pdf
• Accesso e consultazione.
12. Conservazione/digitale
• Il processo di conservazione dei
documenti informatici inizia fin dal
momento della loro produzione
nell’ambito del sistema documentario e
avviene principalmente attraverso il
meccanismo delle copie (detto anche
back-up). (Gambetta)
13. Conservazione/digitale
• Organizzazione archivio: corrente,
deposito, storico.
• L’archivio digitale è molto complesso
è un insieme di di documenti propri
dell’Information Technology:
messaggi PE, documenti Office, PDF,
pagine html filmati, copie digitalizzate
di documenti cartacei ecc.
14. I sistemi di conservazione della memoria
digitale/1
• Hanno l’obbiettivo di garantire sicurezza,
autenticità alle informazioni e ai documenti,
renderne possibile l’accesso e la
comprensione anche in tempi lunghi.
• Devono permettere di ri-leggere
correttamente i bit così come erano stati
originariamente registrati, su supporti anche
diversi da quelli di registrazione.
15. I sistemi di conservazione della memoria
digitale/2
• Devono mantenere la possibilità di
comprensione dei dati anche quando le
tecnologie utilizzate, l’hardware, i
sistemi operativi ecc., sui quali sono
stati registrati potrebbero non essere
più disponibili.
16. I sistemi di conservazione della memoria
digitale/3
• Gli elementi su cui poggia il sistema sono:
• Documento digitale/Formati: standard (vedi
Diapositive n. 2).
• Responsabile della conservazione
• Integrità e autenticità delle informazioni:
regole e interrotta custodia.
• Metadati: regole.
• Integrità delle registrazioni.
17. I sistemi di conservazione della memoria
digitale/Responsabile conservazione
• Il Responsabile della conservazione svolge il ruolo
( Leggi di riferimento) di conservare i documenti
che gli vengono assegnati all’interno di un sistema
di protocollo informatico a norma.
• Il responsabile della conservazione può essere
interno o esterno alla P.A.
• L’ente pubblico rimane comunque responsabile di
eventuali perdite di documenti anche se conservati
all’esterno.
• La delega all’esterno per la conservazione.
18. I sistemi di conservazione della memoria
digitale/Integrità
• Per mantenere nel tempo:
• Organiche procedure e modalità di gestione,
mix di tecnologie. Operazioni di
duplicazione e replica, back-up/recovery,
disaster recovery.
• Virtualizzazione
• Claud: fino a 200 gb (basta bk su cd); è
realizzabile per un PA?.
19. I sistemi di conservazione della memoria
digitale/Integrità
• Appropriate politiche e procedure per:
– sicurezza fisica e logica;
– continuità operativa;
– disaster recovery;
– rigorosi processi e procedure per accessi, presa
in carico di informazioni /documenti, possibilità
di verifiche sui certificati legati ai documenti;
– documentabilità delle procedure e dei processi
di gestione e di controllo.
20. I sistemi di conservazione della memoria
digitale/Storage
• In ambito informatico con il termine
storage si identificano i dispositivi
hardware, i supporti per la
memorizzazione, le infrastrutture ed
i software dedicati alla
memorizzazione non volatile di
grandi quantità di informazioni in
formato elettronico (Wikipedia).
21. Storage/Le tecnologie per la
conservazione digitale
• I dischi magnetici.
• I nastri magnetici.
• I dischi ottici.
• La virtualizzazione.
Le prime tre tecnologie garantiscono una
conservazione di medio e lungo periodo con
l’onere però di continue migrazioni per
allungare nel tempo il ciclo di vita della
risorsa per la conservazione.
22. Storage/Le tecnologie per la
conservazione digitale
• L’esigenza di conservare nel tempo i dati e i
documenti si scontra con il ciclo di vita
dell’infrastruttura tecnologica di
conservazione.
• Hardware 3-10 anni; dischi 3-5 anni; i
sistemi su nastro 5-20 anni.
• Sistemi eterogenei.
23. Storage/Virtualizzazione
• Affidarsi a un unico fornitore.
• Virtualizzazione: utilizzo di storage
differenti e renderli visibili al server e/o
applicativi come un’unica risorsa
indipendentemente dalla loro utilizzazione
fisica.
25. Selezionare per conservare
• La selezione della documentazione per la
conservazione è motivata da esigenze di carattere
giuridico/amministrativo e intellettuale/culturale
piuttosto che da quelle pratiche.
• Non tutto si può conservare.
• Non necessariamente si deve “scartare”.
• Ogni amministrazione a norma del DPR 445/00 si
deve dotare di un piano di conservazione integrato
con il piano di classificazione.
26. Piani di conservazione/1
• Il piano di conservazione è uno strumento che
serve per la selezione e per l’organizzazione
documentaria.
• Non è esaustivo dei documenti.
• Nell’incertezza conservare.
• Agire per tipologia o analogia documentaria.
• La selezione dei documenti non deve essere
automatica rispetto al piano di conservazione, ma
graduata su ogni tipo di archivio.
27. Manuale di gestione
• Il manuale descrive il sistema di organizzazione e
di conservazione dei documenti e fornisce
istruzioni per il corretto funzionamento del
servizio per la gestione documentale.
• Nell’ambito di ogni Amministrazione pubblica
deve essere adottato un modello generale, da
specificare sulla base delle particolarità dell’ente.
• Vedi Diapositive n. 3.
28. Conservazione sostitutiva
• Il concetto di conservazione sostitutiva è
enunciato solo in CNIPA N. 11/04 (altra
normativa di riferimento CAD).
• Si tratta di un concetto impreciso che si
presta a equivoci di interpretazione.
• La conservazione sostitutiva è la somma di
due distinti processi: riproduzione
sostitutiva e conservazione.
29. Conservazione sostitutiva/Riproduzione
• Da documento analogico a documento
informatico.
• Da documento informatico a documento
informatico con modifica del formato.
• Cambia il modo della rappresentazione, ma
non il contenuto.
30. Conservazione sostitutiva/Esibizione 1
• La normativa di riferimento è rappresentata dall'articolo 6
del Dm 23 gennaio 2004 e dall'articolo 6 della delibera
CNIPA n. 11/04. Il combinato disposto delle norme citate
dispone che il documento conservato su supporto
informatico deve essere reso leggibile (in qualunque
momento presso il sistema di conservazione o
conservazione sostitutiva) e disponibile, a richiesta degli
organi di controllo, su supporto cartaceo. In merito a
questo aspetto, occorre evidenziare, che l'articolo 3,
comma 1, lettera d), del Dm pone, in capo al soggetto
responsabile della conservazione, l'obbligo di predisporre
funzioni di ricerca e di estrazione delle informazioni dagli
archivi informatici
31. Conservazione sostitutiva/Esibizione 2
• Vista l'immaterialità dei documenti da esibire, la
prima operazione da porre in essere riguarderà il
controllo della regolare creazione e conservazione
degli stessi. Sarà, quindi, cura del responsabile
della conservazione collaborare con i verificatori e
fornire loro tutto il supporto necessario. In
particolare, anche se non previsto da nessuna
norma, il responsabile dovrebbe esibire il manuale
di gestione documentaria dell’ente.
Il riversamento sostitutivo è il processo che permette il trasferimento di uno o un gruppo di documenti da un supporto di memorizzazione ad un altro modificandone la rappresentazione digitale.