La seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
SEAGRUPPO - RLS: Rischio chimico
1. TITOLO IX
SOSTANZE PERICOLOSE
D.Lgs. 81 del 09 aprile 2008
CAPO I - PROTEZIONE DA AGENTI
CHIMICI
Dott. Alessandro Angeloni
RISCHIO CHIMICO
Definizioni
• Agenti chimici: tutti gli elementi o composti
chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato
naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso
lo smaltimento come rifiuto, mediante qualsiasi
attività
lavorativa,
siano
essi
prodotti
intenzionalmente o no e siano immessi o no sul
mercato;
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2. I RISCHI DA AGENTI CHIMICI
PER LA SICUREZZA
PER LA SALUTE
- pericolo di incendio e/o esplosione
- pericolo di contatto con sostanze
corrosive
- pericoli di intossicazione o asfissia
- pericolo d’inalazione e/o contatto con
sostanze nocive che possono
provocare effetti irreversibili
DANNO DA AGENTI CHIMICI
Causato da:
•
• INALAZIONE
CONTATTO (pelle e mucose)
• INGESTIONE
effetti riscontrati:
IRRITAZIONI APPARATO RESPIRATORIO
ALLERGIE RESPIRATORIE E CUTANEE
IRRITAZIONI PELLE E OCCHI
ALTERAZIONI SUL SISTEMA NERVOSO
ALTERAZIONI AL FEGATO E ALL’APPARATO DIGESTIVO
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4. DANNO DA AGENTI CHIMICI
RISCHIO CHIMICO
Che cos’è quindi il rischio chimico?
RISCHIO CONNESSO ALL’USO PROFESSIONALE DI
SOSTANZE O PREPARATI IMPIEGATI NEI CICLI DI
LAVORO, CHE POSSONO ESSERE
INTRINSECAMENTE PERICOLOSI O RISULTARE
PERICOLOSI IN RELAZIONE ALLE CONDIZIONI
D’IMPIEGO
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6. SOSTANZE PERICOLOSE
MOLTO TOSSICI: prodotti chimici che possono provocare gravi danni alla salute o condurre al
decesso anche se assunti in quantità molto piccole. Per esempio cianuro di potassio, arsenico,
acido cianidrico;
TOSSICI: prodotti chimici che possono provocare gravi danni alla salute o condurre al decesso
anche se assunti in quantità piccole. Per esempio gas ammoniacale, benzolo;
NOCIVI: prodotti chimici che possono provocare danni alla salute o, se assunti in grandi quantità,
condurre al decesso. Per esempio numerosi solventi o diluenti (toluene), iodio;
CORROSIVI: prodotti chimici che possono provocare gravi danni alla pelle, agli occhi e alle
mucose. Per esempio acido cloridrico, liscivia di soda;
IRRITANTI: prodotti chimici che possono provocare arrossamenti o infezioni se entrano in
contatto con la pelle, gli occhi o le mucose.Per esempio soda, candeggina.
PERICOLOSI PER L’AMBIENTE: prodotti chimici che potrebbero avere ripercussioni pericolose
sull'ambiente. Per esempio fluorocloroidrocarburi, composti di piombo, piretroidi (insetticidi
altamente velenosi per i pesci anche in quantità minime).
ESTREMAMENTE INFIAMMABILE: prodotti chimici i cui gas ed esalazioni formano, a contatto
con l'aria dell'ambiente, mescolanze esplosive e prodotti chimici che in presenza di una sorgente
di accensione si infiammano molto facilmente. Punto d'infiammabilità inferiore a 0°C, punto di
ebollizione inferiore a 35°C. Per esempio idrogeno, acetilene.
SOSTANZE PERICOLOSE
FACILMENTE INFIAMMABILE: prodotti chimici i cui gas ed esalazioni formano, a
contatto con l'aria dell'ambiente, mescolanze esplosive e prodotti chimici che in
presenza di una sorgente di accensione si infiammano facilmente. Punto
d'infiammabilità inferiore a 21°C. Per esempio benzina, acetone, gas ammoniacale.
INFIAMMABILE: prodotti chimici i cui gas e esalazioni formano a contatto con l'aria
dell'ambiente mescolanze esplosive e prodotti chimici che in presenza di una
sorgente di accensione si possono infiammare. Punto d'infiammabilità tra 21°C e
55°C. Per esempio stirolo, sostituto della trementina.
COMBURENTE: prodotti chimici non infiammabili ma che a contatto con sostanze
combustibili possono infiammarle, oppure causare un incendio in assenza di un
apporto d'aria (ossigeno). Per esempio nitrato di potassio, perossido d'idrogeno.
ESPLOSIVO: prodotti chimici che possono esplodere se sottoposti, per esempio, a
calore, sfregamento, urto o accensione iniziale. Per esempio azoditrato di piombo,
acido picrico.
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7. LA SCHEDA DI SICUREZZA
Ogni produttore è obbligato a fornire una scheda di sicurezza delle sostanze e dei
preparati pericolosi che contiene, per legge (Decreto Legge 52/97, D.M. 04/04/97 e
regolamento REACH n.19072006), una serie di informazioni:
1) identificazione della sostanza o del preparato e della società/impresa;
2) identificazione dei pericoli; *
3) composizione/informazione sugli ingredienti; *
4) misure di primo soccorso;
5) misure antincendio;
6) misure in caso di fuoriuscita accidentale;
7) manipolazione e stoccaggio;
8) controllo dell’esposizione/protezione individuale;
9) proprietà chimiche e fisiche;
10) stabilità e reattività;
11) informazioni tossicologiche;
12) informazioni ecologiche;
13) considerazioni sullo smaltimento;
14) informazioni sul trasporto;
15) informazioni sulla normativa;
16) altre informazioni.
RISCHIO CHIMICO
SORVEGLIANZA SANITARIA (Art. 229)
1. Fatto salvo quanto previsto dall’articolo 224 comma
2, sono sottoposti a sorveglianza sanitaria i lavoratori
esposti agli agenti chimici pericolosi per la salute che
rispondono ai criteri per la classificazione come molto
tossici, tossici, nocivi, sensibilizzanti, corrosivi,
irritanti, tossici per il ciclo riproduttivo, cancerogeni e
mutageni di categoria 3.
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8. RISCHIO CHIMICO
2. La sorveglianza sanitaria viene effettuata:
a) prima di adibire il lavoratore alla mansione che
comporta l’esposizione;
b) periodicamente, di norma una volta l’anno o con
periodicità diversa decisa dal medico competente;
c) all’atto della cessazione del rapporto di lavoro. In tale
occasione il medico competente deve fornire al lavoratore
le eventuali indicazioni relative alle prescrizioni mediche da
osservare.
L’ETICHETTATURA
Il fornitore è obbligato a munire ogni contenitore (bottiglia,
fusto, sacco, ecc.) di un’etichetta che deve riportare ben
chiare le seguenti informazioni:
- denominazione della sostanza o del preparato;
- nome chimico delle sostanze presenti nel preparato;
- la lettera R indicante i rischi specifici e la lettera S indicante i
consigli di prudenza;
- il quantitativo del contenuto;
- il nome e l’indirizzo del responsabile dell’immissione sul
mercato.
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