2. la Grotta del Caliendo, nel territorio di Bagnoli
Irpino, è tra le più importanti e conosciute cavità
della Campania.
è una cavità a sviluppo sub-orizzontale, ha un
andamento sinuoso da ovest verso est, e oggi è
particolarmente esplorata e rilevata anche se vive
una fase di graduale transizione verso una
condizione fossile.
La Grotta è caratterizzata dall’alternarsi di ampi
corridoi (alti fino a 50 m), da ampie sale e stretti
sifoni, da gole, salti, laghetti e meandri.
La parte bassa della Grotta è suggestiva ma meno
ricca, accoglie l’alveo del torrente sotterraneo nei
periodi invernali che dopo il suo percorso risorge
a valle dalla maestosa “Bocca di Caliendo” posta
sul versante opposto del monte che accoglie la
Grotta.
La Grotta di Caliendo è nota da tempo sia per la
divulgazione fatta dai Gruppi Speleologici che vi
hanno operato, sia nell’ambito dei mass-media
(cinema ecc.) che spesso si sono occupati della
Grotta (anche con filmati andati in onda sulle reti
nazionali e locali).
3. L'origine delle Grotte di Pertosa (la cui denominazione
ufficiale è "Grotte dell'Angelo di Pertosa"), è fatta risalire a
ben 35 milioni di anni fa, sono le più importanti dell'Italia
del sud, le uniche ad essere attraversate da un fiume
sotterraneo, il Tanagro o Negro.
le Grotte, si snodano in una suggestiva serie di cunicoli ed
antri, fino a terminare in tante "Sale" naturali, tutte con una
caratteristica diversa. I radicali cambiamenti climatici e
territoriali che hanno caratterizzato la vita del nostro
Pianeta, hanno lasciato il loro segno in questi luoghi che
sono pertanto divenuti anche un'importante testimonianza
delle diverse Ere geologiche. Il particolare clima ed il tasso di
umidità hanno fatto si che resti lignei di quelle antiche
costruzioni, giungessero quasi intatti sino a noi, a
testimonianza storica dell'avvenuto insediamento e di una
lunga permanenza. Purtroppo la permanenza dell'uomo ha
interferito con la costruzione calcarea di stalattiti e
stalagmiti, andando a toccare la superficie delle opere
calcaree naturali.
Il percorso turistico si snoda attraverso cunicoli, gallerie,
strettoie e grandi Sale, tutte caratteristiche ed uniche nel suo
genere: tra le tante segnaliamo la Sala delle Meraviglie; Unica
al mondo è la Sala delle Spugne, che da sola varrebbe tutta la
visita. Anche la Sala dei Pipistrelli presenta caratteristiche
molto particolari e rare. La Sala dei Pipistrelli affaccia sul
primo tratto del fiume sommerso. Uscendo dalle Grotte ci si
trova di nuovo immersi nella realtà del Vallo e nella ricca
vegetazione che circonda questa zona.
4. La Solfatara di Pozzuoli è uno dei 40 vulcani che costituiscono i Campi
Flegrei. Si tratta di un antico cratere vulcanico ancora attivo ma in stato
quiescente che da circa due millenni conserva un'attività di fumarole
d'anidride solforosa, getti di fango bollente ed elevata temperatura del
suolo.
La Solfatara, nome col quale viene indicato il cratere piuttosto che
l'intero edificio vulcanico ha una forma ellittica, la parte più alta della
cintura craterica è posta a 199 metri ed è chiamata monte Olibano
mentre il fondo del cratere è posto a 92 metri sul livello del mare.
Già famosa durante l'epoca imperiale romana, Strabone la descrive come
la dimora del Dio Vulcano, ingresso per gli Inferi, chiamandola Forum
Vulcani. Durante tale periodo iniziò una prima attività mineraria per
l'estrazione di bianchetto, utilizzato come stucco.
Nel 1900 iniziarono le prime visite guidate all'interno del cratere,
mentre l'attività termale, nonostante fosse pubblicizzata da fogli e
stampe illustrative, con il progredire della scienza medica, iniziò un
lento declino, tanto che intorno agli anni venti ogni attività fu
abbandonata. Anche l'estrazione di minerali, ormai ridotta solo a quella
della pietra alchitrachite, cessò definitivamente negli anni cinquanta.
La Fangaia è formata da acqua piovana e da condensazione del vapore
acqueo che mescolandosi con materiale argilloso forma del fango, il
quale con le alte temperature del suolo ribolle. Il fango, utilizzato anche
per fini termali, è ricco di minerali come boro, sodio, magnesio, vanadio,
arsenico, zinco, iodio, antimonio, rubidio.
La Bocca Grande è la principale fumarola della Solfatara con il vapore,
dal caratteristico odore di zolfo simile ad uova marce, che raggiunge
temperature di circa 160°.
Le Stufe Antiche, realizzate nel '800 ed in seguito rivestite di mattoni,
sono due grotte naturali che utilizzando i vapori delle fumarole erano
sfruttate ai fini termali: chiamate una del Purgatorio e l'altra dell'Inferno
a causa della variazione di temperatura tra le due, oggi non sono più
utilizzate.
5. Capo Palinuro è un promontorio roccioso della
costa della Campania Meridionale, tra il golfo di
Velia e quello di Policastro, nel Cilento. È
un'importante località turistica, celebre per le
bellezze paesaggistiche legate al mare e al suo
entroterra.
Nel 540 a.C. dei colonizzatori ionici provenienti
da Focea fondarono su Capo Palinuro, in località
Molpa, un villaggio con necropoli adiacente.
Il promontorio è costituito da rocce calcaree che
scendono a strapiombo sul mare e nelle quali le
acque hanno scavato numerose grotte e
profonde gole. Tra le numerose grotte, da
ricordare la Grotta Azzurra, così chiamata per lo
splendido colore delle sue acque.
Le pareti ospitano degli esempi di flora
mediterranea del versante tirrenico meridionale,
la Primula di Palinuro unico esempio di primula
conosciuto in ambiente non montano.
6. Una delle passeggiate più affascinanti dell'Isola di Capri
è quella del Pizzolungo. Lungo il sentiero si possono
ammirare diverse sfumature del paesaggio isolano con i
Faraglioni e la Penisola Sorrentina.
Partendo dalla Piazzetta si possono scegliere 2 strade:
Via Longano, meno affollata e più "dolce", o via Le
Botteghe, più faticosa per la presenza di una ripida
salita.
La passeggiata del Pizzolungo si snoda tra una ricca
vegetazione mediterranea, ville solitarie e numerose
deviazioni che conducono a piccoli belvedere, ognuno
con un punto di vista diverso sull'Isola di Capri e sul
mare.
La villa più famosa è sicuramente quella dello scrittore
Curzio Malaparte. La forma esterna della villa è un
parallelepipedo rettangolo, è rotta dalla scalinata che
sale sulla terrazza della copertura.
Si torna alla Piazzetta di Capri attraverso via Tragara e
le stupende ville che si affacciano sullo stupendo
panorama di Marina Piccola, e quindi via Camerelle, la
strada delle grandi griffe.
La passeggiata del Pizzolungo è una passeggiata dove ci
si può immergere nella flora della Campania e dove si
possono osservare e visitare ville, musei, monumenti.