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SCENARI FINANZIARI
JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE
Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital

Tassate quell'altro.
di John Mauldin | 25 febbraio 2012 - Anno 3 - Numero 8

In questo numero:
Un'unica aliquota fiscale
Che cosa possiamo dire di quelli che non voteranno per nessuna imposta?
Che cosa dovrebbero fare gli anziani?
Perché tutti non dovrebbero pagare qualcosa?
Comeback America
California, New York, Orlando, Conferenze e Webinars

Non tassate lui, non tassate me
Tassate quell'altro che è dietro l'albero!
- Il senatore Russell Long, democratico della Louisiana (1918-2003)

La lettera della scorsa settimana sulle tasse ha generato un numero di risposte maggiore
di qualsiasi altra lettera che io abbia mai scritto in questi anni. Le questioni che erano state
sollevate chiedono solo una risposta, e alcune delle risposte che ho ricevuto sono state
molto interessanti e ben scritti anche i suggerimenti che riportavano anche delle
alternative. Questa settimana ho intenzione di fare un qualcosa che non mi sembra di aver
mai fatto, e cioè quello di utilizzare l'intera lettera per coinvolgere e rispondere ai miei
lettori. Vorrei cominciare ringraziando tutti coloro che hanno risposto, e segnalando che
ogni risposta che ho letto era molto gentile e cortese, anche quando erano fortemente in
disaccordo. Non tutti i siti su Internet mantengono un livello civile di dialogo tra i propri
lettori. Io invece lo apprezzo. La prossima settimana torneremo a parlare tutto il tempo
della Grecia o di qualsiasi altra cosa che la crisi du jour ci propone, anche se ultimamente
sono molto più interessato alla Cina. Quanto prima dovrò analizzare la più grande nazione
del mondo. Alla fine della lettera, fornisco alcuni link molto interessanti e divertenti e una
nota su un prossimo webinar con un investitore leggendario Israeliano "Izzy" Englander.
Ed ora, spariamo a zero sulle tasse.

Un'unica aliquota fiscale

Un numero piuttosto significativo di voi mi ha scritto per sostenere ciò che viene chiamata
"un'unica aliquota fiscale", che è fondamentalmente una tassa nazionale sulle vendite,
suggerendo che è una alternativa migliore ad una tassa sul valore aggiunto (IVA). Vorrei
sottolineare che ci sono 70 membri del Congresso che hanno co-sponsorizzato un
progetto di legge per un'unica aliquota fiscale, quindi tutto questo non è fuori dalle ipotesi
delle cose possibili. Si parla anche della possibilità di una tassa sul consumo in quanto
sembra essere politicamente fattibile e della quale, in seguito, ne parleremo anche qui.

Ho intenzione di utilizzare una lunga, ma ben scritta risposta di Roger Buchholtz di
Kalamazoo, Michigan. Io lo interrompo solo un paio di volte con una risposta inserita in
parentesi quadre [...] e poi aggiungo una lunga risposta alla fine. Roger ha scritto:

"Caro signor Mauldin,

"Ho appena finito di leggere il suo articolo" il cancro del debito e del deficit "e concordo
con la sua conclusione che è il momento di affrontare una radicale riforma fiscale. In
realtà, ciò che è stato radicale è stata l'adozione dell'emendamento 16 nel 1913, dopo che
i nostri Padri Fondatori l'avevano per due volte vietato nella Costituzione.

"Sono lieto di vedere che lei riconosce che le imposte sui consumi sono meno dannose
per l'economia delle imposte sul reddito. L'imposta sul reddito guida il comportamento
produttivo (lavoro, risparmio, investimenti, ecc), riducendo in tal modo il ritorno / guadagno
a fronte di quel comportamento. Loro, in sostanza, puniscono le persone quando queste
stanno contribuendo alla società.

"Come lei ha apparentemente concluso, una semplice ed unica imposta sul reddito non è
la risposta. Sono d'accordo, perché non potrà durare per molto tempo. Ma potrà solo
consentire a tutti di avvantaggiarsi della tassa acquistando e vendendo di tutto e di più,
aggravando l'attuale corruzione della nostra forma di governo rappresentativo, al punto
che i nostri rappresentanti troppo spesso rappresentano degli interessi specifici piuttosto
che quelli dei loro elettori. [Io non sono contrario ad un'unica aliquota fiscale, come mi
soffermerò più avanti.]

"Inoltre un'unica aliquota di imposta sul reddito potrebbe solo ridurre un po' i costi dei
reclami e migliorare l'efficienza (in quanto tutti i dati devono comunque essere mantenuti)
e comunque si continuerebbe ad includere le imposte nei prezzi dei beni e dei servizi che i
cittadini acquistano. Oggi, una media del 22% del prezzo alla produzione di tutti i beni e
servizi prodotti in America hanno delle imposte inglobate nel prezzo. Questa pratica di
includere gran parte della nostra pressione fiscale nei prezzi dei nostri prodotti, fa si che il
lavoro americano e le imprese abbiano un grande svantaggio competitivo verso le imprese
e i lavoratori stranieri. In sostanza, un'unica aliquota di imposta sui redditi non avrebbe dei
benefici a lungo termine e potrebbe solo ritardare la vera riforma fiscale per un altra
generazione.

[Anche se non sono sicuro che ci sia esattamente un costo fiscale del 22% incorporato,
questo è sicuramente alto. Ci sono state diverse obiezioni verso un IVA, perché questa
rappresenterebbe un peso per le imprese. Vorrei far notare che tutte le tasse sono un
peso. Altre persone hanno contestato che l'IVA rappresenta un onere per i consumatori.
Come sottolinea Roger, i consumatori stanno già pagando molte tasse nascoste su ciò
che acquistano. Anche una sola aliquota o l'IVA può essere strutturata in modo da essere
neutrale verso le entrate ed eliminare gli altri costi incorporati. Con entrambe le proposte
fatte, l'obiettivo è quello di eliminare quasi tutte le altre imposte, compresa la Social
Security, che aggiunge direttamente dei costi sia verso il dipendente che verso il reddito di
impresa.]

"Ora, confrontiamo le due imposte sui consumi: l'imposta sul valore aggiunto (IVA)
proposta da Marc Sumerlin e Larry Lindsey nel loro libro e una sola aliquota fiscale, che è
in questo momento di fronte al Congresso ha oltre 70 co-sponsor ed è analizzata da due
libri best-seller. Entrambe le proposte sostituiscono l'attuale legislazione e sono neutrali
verso le entrate. Un'unica aliquota fiscale (HR 25) sostituisce l'imposta sul reddito, la
Social Security e le tasse sul Medicare, e le tasse di successione e donazione con una
tassa sulle vendite al dettaglio. [Come fa l'IVA.]

"In realtà, l'IVA di Sumerlin Lindsey ed una sola aliquota fiscale hanno molto in comune,
ma le differenze sono fondamentali.
* Entrambe le proposte vogliono sostituire la vigente legislazione (Internal Revenue Code)

* Entrambe sono neutrali verso le entrate

* Entrambe tassano il consumatore finale una sola volta

* Entrambe hanno la medesima base di tassazione, se entrambe non avranno delle
esenzioni

* Le transazione tra imprese non sono tassate

* L'intero ammontare della tassa viene pagata dal consumatore

* Entrambe migliorano la competitività internazionale degli Stati Uniti, in quanto nessuna
pone delle imposte sulle esportazioni.

"E allora dove sono diverse?

"Un'unica aliquota fiscale ha un area di esenzione, in modo tale che nessun individuo
paghi delle tasse sui propri consumi personali fino a quando rimane nel livello di povertà.
Questo elimina la naturale percezione regressiva di una tassa sui consumi. L'esenzione
personale fino ai $100.000 dollari sul pagamento dell'IVA persegue uno scopo simile, ma
tutti coloro che sono al di sotto di tale soglia pagheranno le tasse che sono incorporate in
misura maggiore rispetto ad oggi.

"L'imposta con una sola aliquota viene applicata sul consumatore finale, in quanto è
semplice da comprendere e da rispettare. Solo i venditori di beni o servizi destinati al
consumatore finale (commercio al dettaglio) devono presentare delle dichiarazioni dei
redditi sulle vendite mensili. Tutto ciò ridurrebbe i dati fiscali da raccogliere e i costi di
controllo di circa il 90%.

"L'IVA, d'altra parte, viene raccolta nei confronti di tutte le imprese in ogni fase del
processo produttivo. Ogni azienda deve tenere traccia di quali sono le tasse che ha
pagato sugli acquisti delle materie prime e sottrarle dall'imposta dovuta. Questo è
chiamato un sistema di imposta a credito. E' una modalità complessa di registrazione dei
dati e particolarmente difficile per le piccole imprese che non hanno in casa degli esperti
fiscali.

"Una sola aliquota fiscale è trasparente, l'importo di una sola tassa può essere
chiaramente indicato sulla ricevuta di una vendita al dettaglio. Il gettito dell'IVA delle
vendita al dettaglio può indicare l'aliquota d'imposta, ma in genere non indica l'importo
effettivo delle imposte pagate. L'applicazione di un'unica aliquota fiscale fornisce una
misura moderata e naturale voluta dai nostri Padri Fondatori.

"I paesi europei hanno cercato di risolvere la percezione regressiva dell'IVA mediante la
creazione di diversi tipi di esenzione, nel tentativo di rendere necessario il sistema di tax-
free. Questo apre la porta per un sempre maggior numero di esenzioni, e nel far si che i
fornitori si comportino in modo tale da entrare a far parte di chi di coloro che possono fruire
delle esenzioni. Tali esenzioni e i relativi meccanismi si aggiungono ai costi già elevati di
controllo nell'ambito dell'IVA, e incoraggiano gli acquirenti e i venditori nel farsi dei favori
fiscali, simile all'attuale corruzione presente nel commercio in termini di favori fiscali che si
verifica negli Stati Uniti sotto l'attuale regime fiscale dei redditi.

"Questa combinazione di un'unica aliquota fiscale con esenzione e la tassazione di TUTTI
i consumi con la stessa, genera una tassa sui consumi che tratta tutti allo stesso modo, ed
è trasparente, molto più semplice e molto meno costosa. Inoltre, elimina il tema delle
esenzioni, in quanto tutte le necessità non sono tassate.

"Non c'è alcuna prova che un'unica aliquota incoraggi l'evasione fiscale attraverso il non
dichiarato o sistemi di baratto. Infatti, il tasso di controllo nel caso di un aliquota fiscale
unica, dovrebbe portarsi a circa il 94%, e dovrebbe essere migliore rispetto al 69%
dell'attuale sistema fiscale. Alcuni dei motivi per i quali una aliquota fiscale unica avrebbe
un alto tasso di controllo sono:

"Le grandi aziende rappresentano oggi oltre il 90% di tutte le vendite al dettaglio, quindi
con un 3,6% sul totale delle aziende che raccoglierebbe 87,5% di tutte le imposte sulle
vendite (non credo che sarò in grado di convincere l'addetto di Walmart nel non farmi
pagare la tassa),

“Gli Articoli con molto più probabilità potranno essere oggetto di baratto come beni già
utilizzati, e i beni già utilizzati non sarebbero tassati tramite il sistema con una sola
aliquota fiscale,

"Con un imposta sui redditi o con l'IVA un individuo da solo può evadere le tasse, ma con
un aliquota fiscale unica sia il venditore e che l'acquirente devono barare (Ti piacerebbe
andare in prigione per me?), e

"Perché una sola aliquota fiscale riduce il numero di punti di raccolta di oltre il 90% (solo le
imprese che vendono al dettaglio riscuotono le tasse) ci sarà una maggiore capacità di
controllo da parte del governo su questi punti di raccolta.

"Con oltre 23 milioni di dollari spesi in ricerca per l'analisi del modello di tassazione ad una
sola aliquota fiscale, questo è uno dei temi più studiati nella storia della politica. I numerosi
studi sul possibile impatto economico e sociale possono essere visualizzati su
www.fairtax.org" - Roger Buchholtz

Capisco la filosofia che sta dietro una tassazione con una sola aliquota. Parte di queste,
sono quelle di sbarazzarsi delle imposte sul reddito e di tutte le ingiustizie che sono state
costruite nell'attuale legislazione fiscale. E mi piace il fatto che si tratta di una tassa sui
consumi. A dire il vero, se questo è quello che è venuto dalla base del Congresso, sarei
maggiormente per questa scelta, piuttosto che semplicemente armeggiare con il sistema
attuale.

E con l'IVA, si potrebbe utilizzare un tipo di struttura "con delle esenzioni", nonché
affrontare la natura regressiva di un'imposta sul consumo, o effettuare delle esenzioni su
dei prodotti alimentari o di altro tipo, come fanno molti paesi che hanno l'IVA. Quello che
ho scritto la scorsa settimana non voleva essere una analisi dettagliata, ma le linee
generali di una proposta. L'attuale sistema non funziona. Piuttosto che provare a
"ripararlo", si può sfruttare il bisogno di una riforma per ristrutturare realmente l'attuale
legislazione fiscale.
Absolute Return Partners di Niels C. Jensen - www.arpllp.com - è la società partner di
                      John Mauldin per il mercato Europeo.

    Horo Capital - www.horocapital.it - è il partner di Absolute Return Partners per il
                                   mercato Italiano.

                         Tel. 02 89096674 - rcarraro@horocapital.it


Che cosa possiamo dire di coloro che non voteranno per nessuna
imposta?

La risposta successiva viene da Stanley Harrison:

"John, come possiamo accettare il tuo attuale piano o quello simile (Simpson / Boles) che
richiede dei compromessi per essere implementato, quando abbiamo un gran numero di
parlamentari repubblicani che si sono impegnati a votare 'no' a qualsiasi aumento delle
tasse? Essi non accetteranno alcun compromesso, ma i fondatori di questa repubblica
sono dovuti scendere a dei compromessi. Stai andando a fare una campagna contro di
loro?"

La risposta breve è sì. Il non affrontare il deficit provoca tanto di quel dolore economico
che è difficile far si che la gente se lo possa immaginare. E questo deve avere la priorità
rispetto al non alzare le tasse. Non è un problema, almeno per me, di ciò che sarebbe
desiderabile, ma di ciò che è necessario. Io preferirei un governo più piccolo, meno tasse,
ecc, ma a meno che i repubblicani riescano ad avere un maggior numero di membri nel
Congresso di quanto sembra oggi probabile, penso che questo non succederà. Aspettare
fino a quando il treno non è completamente a pezzi per riparare le rotaie non è una sana
politica pubblica.

Che cosa dovrebbero fare gli anziani?

Bill Daugherty mi ha scritto:

"Un ostacolo molto grande all'idea di sostituire le imposte sul reddito con l'IVA sembra
essere la lobby degli anziani. 'Cosa? Ho pagato le tasse sul mio reddito per tutta la vita
durante la quale ho guadagnato, ed ora si desidera cambiare tassando i miei consumi?'
Come sempre arrivare da qui a lì sarà un problema. Nessuna soluzione può essere
vantaggiosa per tutte le fasce di età e i livelli di guadagno."

E David Oldham ha risposto:

"Penso che l'IVA con un regime di esenzione sulle esportazioni sia una buona idea. Il
punto di base nei commenti che ho visto qui è che l'IVA colpisce la gente in pensione, che
già subisce i bassi rendimenti sui propri risparmi (ed anch'io faccio parte di questa
categoria), ma ci si deve porre la domanda, che cosa devono fare le vecchie generazioni
per non riservare un tale disastro ai nostri figli e nipoti? Noi tutti dobbiamo subirne le
estreme conseguenze."

David fa un osservazione molto importante. Prendere dei prestiti dai nostri figli, che
dovranno poi pagarli in futuro, per godere oggi dei nostri vantaggi, non è giusto, in
qualsiasi modo la si guardi.

Perché tutti non dovrebbero pagare qualcosa?

"John, mi vuoi dire che 'Se fai meno di $100.000 dollari non dovrai pagare nulla'? Credo
che sia una delle peggiori cose che si possa fare, ossia permettere ad alcune persone di
non pagare le tasse come fanno tutti gli altri.

"Non pagare le tasse porta solo le persone a credere che tutto ciò che il governo fornisce
sia gratuito. Così non si ha alcun incentivo nel limitare ciò che il governo spende. Il loro
incentivo è quello di poter prendere tutto quello che possono. Credo che le persone che
guadagnano meno di $100.000 dollari rappresentino più della metà dell'elettorato. Potete
immaginare che tipo di forza politica rappresenterebbero. Essi non investirebbero nulla nel
sistema. Ritengo che questa sarebbe una ricetta per arrivare al disastro finanziario. Penso
che la Cattiva Notizia sia che quasi la metà dei nostri elettori attualmente non pagano le
imposte sul reddito, e guardate quello che hanno fatto per noi."

Altri hanno scritto in merito a tali preoccupazioni. Una tassa solo su coloro che
guadagnano più di $100.000 creerebbe una larga maggioranza di persone che non
pagano le tasse. Vorrei rispondere che essi pagherebbero l'IVA. Un'imposta sui consumi,
tutti la pagherebbero.

Altri sostengono che ridurrà la spesa dei consumatori in quanto aumenterebbero i prezzi.
Posso capire la loro preoccupazione, ma penso che perdiamo di vista l'insidioso carattere
di tutti i costi nascosti su ciò che compriamo. E cosi potremo liberarci di coloro che
avrebbero compensato, gran parte se non tutto, l'aumento dei costi. Il non pagare la Social
Security e altre tasse questo aumenterebbe il reddito, compensando l'aumento dei costi.

In realtà, Robert, è più vicino a quella metà del paese più di quanto si possa pensare. Il
grafico sottostante mi è arrivato oggi dalla Heritage Foundation (dall'Inghilterra per gentile
concessione di Bill King!). A partire dal 2009, il 49,5% della popolazione non ha un reddito
imponibile.
E questo ci porta ad un commento di Mira Awad:

"Mi piace l'idea di una tassa progressiva, simile a ciò che alcuni repubblicani proponevano
nel 1990, ma senza eccezioni per il capital gains. Ogni famiglia dovrebbe avere una
significativa detrazione per ogni persona che compone il nucleo famigliare. Si pagherebbe
un'imposta del 20-25% sul resto del loro reddito. (L'aliquota dovrebbe essere compresa tra
20% e il 25% a seconda di quanto denaro è necessario, quindi non sono sicuro
dell'aliquota.) Nessuna esenzione per qualsiasi altra cosa. E ci si libererebbe delle infernali
cartelle esattoriali ipotecarie che hanno massacrato i prezzi sulle case. E questo senza
rendere impossibile alle famiglie il pagamento dei loro mutui, perché la maggior parte delle
famiglie della classe media non pagherà le imposte sul reddito (sarà solo la classe medio
–alta).

"... Ai repubblicani piacerebbe, perché si porrebbe un limite sulle tasse per i ricchi tra il
20% e il 25%. Ai democratici dovrebbe piacere, perché le imposte sul reddito e il capital
gains avrebbero la stessa imposizione, abrogando in parte i tagli di Bush sul capital gains,
e mettendo in evidenze le tasse per i ricchi. Inoltre, si prevedono sgravi fiscali per la classe
operaia. Sì, qualcuno pagherebbe di più: le persone della classe medio – alta, che ora
hanno grandi deduzioni sui mutui e che attualmente stanno pagando meno del 20%.

"Questa sarebbe una cura contro l'ingiustizia del sistema fiscale americano, dove 2
famiglie della stessa dimensione che vivono l'una accanto all'altra, in case dello stesso
valore e con lo stesso reddito, a volte pagano tasse completamente diverse sui loro
redditi, a seconda della fonte da cui derivano le loro entrate e se hanno o meno una
detrazione per il mutuo. Una famiglia può pagare il 30% e un altra il 10%, pur avendo
caratteristiche simili. Ridicolo. Risolverebbe il problema di Warren Buffett e del suo
segretario. Forse Buffet paga poche tasse, ma nessuno ha detto che il tasso d'imposta del
30% per il suo segretario è troppo alto. (Io non ne so molto sulla struttura dell'imposta per
le società, ma mi piace l'idea che la stessa aliquota potrebbe essere applicata sia al
reddito delle società che al capital gains.)"

E' peggio di quanto si possa pensare, Mira. Con le attuali ci sono modi per aggirare una
grande quantità di imposte sul reddito utilizzando diverse strategie; in particolar modo sui
guadagni realizzati nel lungo periodo, se si pagano abbastanza tasse vale la pena agire in
tal senso. Non si può comunque evitare di pagare l'imposta, ma è possibile rinviarla il più
lungo possibile. E se si sta pagando un sacco di tasse, può avere senso finanziarle. E ci
sono modi, oltre alla tradizionale IRA o al 401k, per coloro che possiedono alcune tipologie
di piccole imprese di diminuire la base imponibile del loro reddito.

Un piccolo esempio dal mio passato. Se siete una casa editrice di una rivista o di una
newsletter, si possono allocare immediatamente i costi di vendita di un abbonamento, ma
solo se viene contabilizzato contestualmente il ricavo dell'intera sottoscrizione. Il ricavo
dell'abbonamento in corso viene riportato sui tuoi libri contabili come ricavo differito, e se
mai guarderete i prospetti contabili di società editoriali, potrete capire molto sullo stato di
salute reale del business. Ecco perché ci sono grandi campagne di email nell'ultimo
trimestre dell'anno, in quanto aiutano a diminuire le imposte. Alla fine devi pagare, ed un
grosso problema alla casa editrice che vede scendere troppo in fretta la propria base di
abbonamenti, in quanto le imposte sono dovute anche sui ricavi non incassati. Ma quando
crescono? Si può davvero influire sulle imposte dovute.

Comeback America

Il mio amico David Walker è stato il General Controller degli Stati Uniti e capo del
Government Accountability Office (GAO) dal 1998 al 2008. Egli ora tornerà a parlare della
necessità di una responsabilità fiscale. E' a capo di un gruppo chiamato Comeback
America (http://www.tcaii.org/)

David fa notare che se semplicemente eliminassimo tutte le "agevolazioni fiscali"
(deduzioni fiscali), le imposte salirebbero a $1.300 miliardi dollari l'anno. Che combinate
con una riforma del seria della legislazione, torneremmo ad avere un'aliquota molto più
bassa (la più alta sarebbe la più bassa degli anni '20), e ipotizzando $3 di tagli alla spesa
per ogni $1 di aumento delle tasse, si potrebbe pareggiare il bilancio nel prossimo futuro. Il
suo sito elenca numerose tasse e proposte di bilancio, oltre alla propria. Egli sottolinea la
necessità (e sono pienamente d'accordo) di avere una cooperazione bipartisan per evitare
un disastro fiscale. Ha dimostrato che abbiamo $75.000 miliardi dollari di passività non
finanziate tra Medicare, Social Security e le pensioni

In realtà, la cifra di $75.000 miliardi di dollari non è poi così interessante per me, per la
semplice ragione che non possiamo pagarla. Non succederà mai. Molto più interessante è
la questione, quando ci renderemo conto che non possiamo pagarla e cosa faremo? O
forse, cosa faremo quando il mercato obbligazionario deciderà che non possiamo pagare
e comincerà a mettere sotto pressione i tassi di interesse? A meno che non iniziamo a
tenere sotto controllo il deficit, potremo trovarci di fronte un futuro molto cupo.

Ci sono modi per raggiungere una seria riforma della legislazione. Il membro conservatore
del Congresso Paul Ryan e l'abbastanza liberale senatore Ron Wyden hanno contribuito
ad elaborare un piano per la riforma Medicare, facendo un lungo cammino verso ciò che è
necessario. Hanno sconvolto un sacco di persone che lavorano al Congresso con loro. Ma
il compromesso e la cooperazione, è precisamente ciò che deve accadere se vogliamo
evitare una vera crisi. Se siete d'accordo con ogni piccolo dettaglio nella loro proposta, si
dovrebbe sostenere la loro disponibilità nel cercare soluzioni bipartisan.

Ricevo lettere piuttosto forti da parte dei miei amici conservatori che mi rimproverano di
non "non essere fedele." Quello che abbiamo bisogno, mi è stato detto, è un governo più
piccolo e una minore spesa. Ma quando li premo sul fatto che la strada che stiamo
percorrendo si tradurrà in una crisi, quasi sempre sono d'accordo che se non si interviene
vedremo una grave crisi. Quindi la mia domanda è, pensano che sarebbe meglio la linea
filosofica, o permettere al paese di cadere nel caos economico?

Ho trascorso gran parte della mia vita, mantenendo la linea filosofica. Ma la mia analisi è
che senza una soluzione sul deficit entreremo in un'altra depressione. E attendere che
una parte o l'altra prima o poi abbia il totale controllo del Congresso e della Casa Bianca
non è una risposta. Stiamo arrivando al Endgame. Il tempo sta scadendo. Abbiamo pochi
anni preziosi per mettere la nave sulla via del ritorno, verso uno Stato migliore.
Preferireste tenere la rotta della nave facendola affondare mentre discutete sul menu della
cena. Ci stiamo preoccupando delle continue perdite della barca.

E per chi mi ha chiesto, se continuo a pensare che faremo la cosa giusta. Tagliare la
spesa avrà delle conseguenze. Dovremmo farlo lentamente (oltre i 4-5 anni), il che
significherà cavarsela alla meno peggio con maggiori rischi di recessione. Parlo di
conseguenze disastrose solo se non riusciremo a risolvere il problema del deficit. Penso
che il primo risultato sia più probabile. Se non si condivide il mio ottimismo, allora si
dovrebbe pianificare una depressione. E se vogliamo arrivare alla fine del 2013 è chiaro
che nessun compromesso è imminente, ma io a quel punto probabilmente sarò molto più
preoccupato. Forse diventerò anche più cupo. Tanto per dire.

(E solo per la cronaca, l'IVA come ho descritto, o una aliquota fiscale unica, come una
delle soluzioni di Walker mi farebbero pagare più tasse, non di meno.)

Ci sono molti altri commenti, potete andare su www.johnmauldin.com e fare clic sulla
lettera della scorsa settimana per leggerli. Ma questa lettera si sta già allungando troppo,
così è arrivato il momento di premere il pulsante di invio. E andare avanti.

California, New York, Orlando, Conferenze e Webinars

In primo luogo, vorrei invitarvi ad unirvi a me Mercoledì 7 marzo alle 3:00 pm per una
conversazione esclusiva in webinar con uno dei grandi esperti sugli investimenti del
mondo Israeliano "Izzy" Englander di Millennium Management, patrocinato dai miei
partner di Investments Altegris.
È possibile iscriversi al webinar andando su www.johnmauldin.com e cliccando su The
Circle Mauldin. I miei amici di Altegris vi invieranno un invito. (A questo proposito io sono
presidente e rappresentantelegale della Millennium Securities Wave, LLC, membro
FINRA).

Farò un salto a San Diego Giovedì e poi proseguirò per Orange Country per una cena con
il mio amico di vecchia data Jon Sundt, il presidente di Altegris, che è lì per una
conferenza.

Poi di nuovo in Texas, per scrivere la mia lettera, e poi volare a New York per un altro
veloce viaggio. A Orlando il fine settimana successivo, per parlare ad una conferenza con
il mio coautore di Endgame, il giovane e brillante Jonathan Tepper.

Vi lascio con questo link di Dave Draper. Dave scrive una rubrica ogni settimana, e cerco
sempre di leggerlo. Mi spinge ad andare in palestra. E questa settimana ne ho davvero
bisogno, perché non l'ho più fatto da quando mi sono fatto male pochi mesi fa. Mi farò la
mia Miscela Bomber, il miglio frullato di proteine in polvere che abbia mai provato (io amo
il cioccolato) e voglio tornare ad essere braccio di ferro, anche se con un po' più di
moderazione. Come ha notato il mio medico, io non ho più 50 anni! Godetevi questo
www.davedraper.com/article-672-beginning.html.

È ora di premere il pulsante di invio. Non è troppo tardi, così riuscirò ad andare a letto per
mezzanotte in moda da potermi alzare presto sabato mattina ed andare in palestra. Buona
settimana!

Il vostro analista sempre pronto ad alzare i pesi,




John Mauldin
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persone residenti in altre giurisdizioni, a maggior ragione quando tale offerta e/o
promozione non sia autorizzata in tali giurisdizioni. Le informazioni fornite non
costituiscono un'offerta o una raccomandazione per effettuare o liquidare un investimento
o porre in essere qualsiasi altra transazione. Esse non possono essere considerate come
fondamento di una decisione d'investimento o di altro tipo. Qualsiasi decisione
d'investimento deve essere basata su una consulenza pertinente, specifica e
professionale. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate una
sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma d'investimento né
raccomandazioni personalizzate ai sensi del Testo Unico della Finanza trattandosi
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  • 1. SCENARI FINANZIARI JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital Tassate quell'altro. di John Mauldin | 25 febbraio 2012 - Anno 3 - Numero 8 In questo numero: Un'unica aliquota fiscale Che cosa possiamo dire di quelli che non voteranno per nessuna imposta? Che cosa dovrebbero fare gli anziani? Perché tutti non dovrebbero pagare qualcosa? Comeback America California, New York, Orlando, Conferenze e Webinars Non tassate lui, non tassate me Tassate quell'altro che è dietro l'albero! - Il senatore Russell Long, democratico della Louisiana (1918-2003) La lettera della scorsa settimana sulle tasse ha generato un numero di risposte maggiore di qualsiasi altra lettera che io abbia mai scritto in questi anni. Le questioni che erano state sollevate chiedono solo una risposta, e alcune delle risposte che ho ricevuto sono state molto interessanti e ben scritti anche i suggerimenti che riportavano anche delle alternative. Questa settimana ho intenzione di fare un qualcosa che non mi sembra di aver mai fatto, e cioè quello di utilizzare l'intera lettera per coinvolgere e rispondere ai miei lettori. Vorrei cominciare ringraziando tutti coloro che hanno risposto, e segnalando che ogni risposta che ho letto era molto gentile e cortese, anche quando erano fortemente in disaccordo. Non tutti i siti su Internet mantengono un livello civile di dialogo tra i propri lettori. Io invece lo apprezzo. La prossima settimana torneremo a parlare tutto il tempo della Grecia o di qualsiasi altra cosa che la crisi du jour ci propone, anche se ultimamente sono molto più interessato alla Cina. Quanto prima dovrò analizzare la più grande nazione del mondo. Alla fine della lettera, fornisco alcuni link molto interessanti e divertenti e una nota su un prossimo webinar con un investitore leggendario Israeliano "Izzy" Englander. Ed ora, spariamo a zero sulle tasse. Un'unica aliquota fiscale Un numero piuttosto significativo di voi mi ha scritto per sostenere ciò che viene chiamata "un'unica aliquota fiscale", che è fondamentalmente una tassa nazionale sulle vendite, suggerendo che è una alternativa migliore ad una tassa sul valore aggiunto (IVA). Vorrei sottolineare che ci sono 70 membri del Congresso che hanno co-sponsorizzato un progetto di legge per un'unica aliquota fiscale, quindi tutto questo non è fuori dalle ipotesi delle cose possibili. Si parla anche della possibilità di una tassa sul consumo in quanto sembra essere politicamente fattibile e della quale, in seguito, ne parleremo anche qui. Ho intenzione di utilizzare una lunga, ma ben scritta risposta di Roger Buchholtz di Kalamazoo, Michigan. Io lo interrompo solo un paio di volte con una risposta inserita in parentesi quadre [...] e poi aggiungo una lunga risposta alla fine. Roger ha scritto: "Caro signor Mauldin, "Ho appena finito di leggere il suo articolo" il cancro del debito e del deficit "e concordo
  • 2. con la sua conclusione che è il momento di affrontare una radicale riforma fiscale. In realtà, ciò che è stato radicale è stata l'adozione dell'emendamento 16 nel 1913, dopo che i nostri Padri Fondatori l'avevano per due volte vietato nella Costituzione. "Sono lieto di vedere che lei riconosce che le imposte sui consumi sono meno dannose per l'economia delle imposte sul reddito. L'imposta sul reddito guida il comportamento produttivo (lavoro, risparmio, investimenti, ecc), riducendo in tal modo il ritorno / guadagno a fronte di quel comportamento. Loro, in sostanza, puniscono le persone quando queste stanno contribuendo alla società. "Come lei ha apparentemente concluso, una semplice ed unica imposta sul reddito non è la risposta. Sono d'accordo, perché non potrà durare per molto tempo. Ma potrà solo consentire a tutti di avvantaggiarsi della tassa acquistando e vendendo di tutto e di più, aggravando l'attuale corruzione della nostra forma di governo rappresentativo, al punto che i nostri rappresentanti troppo spesso rappresentano degli interessi specifici piuttosto che quelli dei loro elettori. [Io non sono contrario ad un'unica aliquota fiscale, come mi soffermerò più avanti.] "Inoltre un'unica aliquota di imposta sul reddito potrebbe solo ridurre un po' i costi dei reclami e migliorare l'efficienza (in quanto tutti i dati devono comunque essere mantenuti) e comunque si continuerebbe ad includere le imposte nei prezzi dei beni e dei servizi che i cittadini acquistano. Oggi, una media del 22% del prezzo alla produzione di tutti i beni e servizi prodotti in America hanno delle imposte inglobate nel prezzo. Questa pratica di includere gran parte della nostra pressione fiscale nei prezzi dei nostri prodotti, fa si che il lavoro americano e le imprese abbiano un grande svantaggio competitivo verso le imprese e i lavoratori stranieri. In sostanza, un'unica aliquota di imposta sui redditi non avrebbe dei benefici a lungo termine e potrebbe solo ritardare la vera riforma fiscale per un altra generazione. [Anche se non sono sicuro che ci sia esattamente un costo fiscale del 22% incorporato, questo è sicuramente alto. Ci sono state diverse obiezioni verso un IVA, perché questa rappresenterebbe un peso per le imprese. Vorrei far notare che tutte le tasse sono un peso. Altre persone hanno contestato che l'IVA rappresenta un onere per i consumatori. Come sottolinea Roger, i consumatori stanno già pagando molte tasse nascoste su ciò che acquistano. Anche una sola aliquota o l'IVA può essere strutturata in modo da essere neutrale verso le entrate ed eliminare gli altri costi incorporati. Con entrambe le proposte fatte, l'obiettivo è quello di eliminare quasi tutte le altre imposte, compresa la Social Security, che aggiunge direttamente dei costi sia verso il dipendente che verso il reddito di impresa.] "Ora, confrontiamo le due imposte sui consumi: l'imposta sul valore aggiunto (IVA) proposta da Marc Sumerlin e Larry Lindsey nel loro libro e una sola aliquota fiscale, che è in questo momento di fronte al Congresso ha oltre 70 co-sponsor ed è analizzata da due libri best-seller. Entrambe le proposte sostituiscono l'attuale legislazione e sono neutrali verso le entrate. Un'unica aliquota fiscale (HR 25) sostituisce l'imposta sul reddito, la Social Security e le tasse sul Medicare, e le tasse di successione e donazione con una tassa sulle vendite al dettaglio. [Come fa l'IVA.] "In realtà, l'IVA di Sumerlin Lindsey ed una sola aliquota fiscale hanno molto in comune, ma le differenze sono fondamentali.
  • 3. * Entrambe le proposte vogliono sostituire la vigente legislazione (Internal Revenue Code) * Entrambe sono neutrali verso le entrate * Entrambe tassano il consumatore finale una sola volta * Entrambe hanno la medesima base di tassazione, se entrambe non avranno delle esenzioni * Le transazione tra imprese non sono tassate * L'intero ammontare della tassa viene pagata dal consumatore * Entrambe migliorano la competitività internazionale degli Stati Uniti, in quanto nessuna pone delle imposte sulle esportazioni. "E allora dove sono diverse? "Un'unica aliquota fiscale ha un area di esenzione, in modo tale che nessun individuo paghi delle tasse sui propri consumi personali fino a quando rimane nel livello di povertà. Questo elimina la naturale percezione regressiva di una tassa sui consumi. L'esenzione personale fino ai $100.000 dollari sul pagamento dell'IVA persegue uno scopo simile, ma tutti coloro che sono al di sotto di tale soglia pagheranno le tasse che sono incorporate in misura maggiore rispetto ad oggi. "L'imposta con una sola aliquota viene applicata sul consumatore finale, in quanto è semplice da comprendere e da rispettare. Solo i venditori di beni o servizi destinati al consumatore finale (commercio al dettaglio) devono presentare delle dichiarazioni dei redditi sulle vendite mensili. Tutto ciò ridurrebbe i dati fiscali da raccogliere e i costi di controllo di circa il 90%. "L'IVA, d'altra parte, viene raccolta nei confronti di tutte le imprese in ogni fase del processo produttivo. Ogni azienda deve tenere traccia di quali sono le tasse che ha pagato sugli acquisti delle materie prime e sottrarle dall'imposta dovuta. Questo è chiamato un sistema di imposta a credito. E' una modalità complessa di registrazione dei dati e particolarmente difficile per le piccole imprese che non hanno in casa degli esperti fiscali. "Una sola aliquota fiscale è trasparente, l'importo di una sola tassa può essere chiaramente indicato sulla ricevuta di una vendita al dettaglio. Il gettito dell'IVA delle vendita al dettaglio può indicare l'aliquota d'imposta, ma in genere non indica l'importo effettivo delle imposte pagate. L'applicazione di un'unica aliquota fiscale fornisce una misura moderata e naturale voluta dai nostri Padri Fondatori. "I paesi europei hanno cercato di risolvere la percezione regressiva dell'IVA mediante la creazione di diversi tipi di esenzione, nel tentativo di rendere necessario il sistema di tax- free. Questo apre la porta per un sempre maggior numero di esenzioni, e nel far si che i fornitori si comportino in modo tale da entrare a far parte di chi di coloro che possono fruire delle esenzioni. Tali esenzioni e i relativi meccanismi si aggiungono ai costi già elevati di controllo nell'ambito dell'IVA, e incoraggiano gli acquirenti e i venditori nel farsi dei favori fiscali, simile all'attuale corruzione presente nel commercio in termini di favori fiscali che si
  • 4. verifica negli Stati Uniti sotto l'attuale regime fiscale dei redditi. "Questa combinazione di un'unica aliquota fiscale con esenzione e la tassazione di TUTTI i consumi con la stessa, genera una tassa sui consumi che tratta tutti allo stesso modo, ed è trasparente, molto più semplice e molto meno costosa. Inoltre, elimina il tema delle esenzioni, in quanto tutte le necessità non sono tassate. "Non c'è alcuna prova che un'unica aliquota incoraggi l'evasione fiscale attraverso il non dichiarato o sistemi di baratto. Infatti, il tasso di controllo nel caso di un aliquota fiscale unica, dovrebbe portarsi a circa il 94%, e dovrebbe essere migliore rispetto al 69% dell'attuale sistema fiscale. Alcuni dei motivi per i quali una aliquota fiscale unica avrebbe un alto tasso di controllo sono: "Le grandi aziende rappresentano oggi oltre il 90% di tutte le vendite al dettaglio, quindi con un 3,6% sul totale delle aziende che raccoglierebbe 87,5% di tutte le imposte sulle vendite (non credo che sarò in grado di convincere l'addetto di Walmart nel non farmi pagare la tassa), “Gli Articoli con molto più probabilità potranno essere oggetto di baratto come beni già utilizzati, e i beni già utilizzati non sarebbero tassati tramite il sistema con una sola aliquota fiscale, "Con un imposta sui redditi o con l'IVA un individuo da solo può evadere le tasse, ma con un aliquota fiscale unica sia il venditore e che l'acquirente devono barare (Ti piacerebbe andare in prigione per me?), e "Perché una sola aliquota fiscale riduce il numero di punti di raccolta di oltre il 90% (solo le imprese che vendono al dettaglio riscuotono le tasse) ci sarà una maggiore capacità di controllo da parte del governo su questi punti di raccolta. "Con oltre 23 milioni di dollari spesi in ricerca per l'analisi del modello di tassazione ad una sola aliquota fiscale, questo è uno dei temi più studiati nella storia della politica. I numerosi studi sul possibile impatto economico e sociale possono essere visualizzati su www.fairtax.org" - Roger Buchholtz Capisco la filosofia che sta dietro una tassazione con una sola aliquota. Parte di queste, sono quelle di sbarazzarsi delle imposte sul reddito e di tutte le ingiustizie che sono state costruite nell'attuale legislazione fiscale. E mi piace il fatto che si tratta di una tassa sui consumi. A dire il vero, se questo è quello che è venuto dalla base del Congresso, sarei maggiormente per questa scelta, piuttosto che semplicemente armeggiare con il sistema attuale. E con l'IVA, si potrebbe utilizzare un tipo di struttura "con delle esenzioni", nonché affrontare la natura regressiva di un'imposta sul consumo, o effettuare delle esenzioni su dei prodotti alimentari o di altro tipo, come fanno molti paesi che hanno l'IVA. Quello che ho scritto la scorsa settimana non voleva essere una analisi dettagliata, ma le linee generali di una proposta. L'attuale sistema non funziona. Piuttosto che provare a "ripararlo", si può sfruttare il bisogno di una riforma per ristrutturare realmente l'attuale legislazione fiscale.
  • 5. Absolute Return Partners di Niels C. Jensen - www.arpllp.com - è la società partner di John Mauldin per il mercato Europeo. Horo Capital - www.horocapital.it - è il partner di Absolute Return Partners per il mercato Italiano. Tel. 02 89096674 - rcarraro@horocapital.it Che cosa possiamo dire di coloro che non voteranno per nessuna imposta? La risposta successiva viene da Stanley Harrison: "John, come possiamo accettare il tuo attuale piano o quello simile (Simpson / Boles) che richiede dei compromessi per essere implementato, quando abbiamo un gran numero di parlamentari repubblicani che si sono impegnati a votare 'no' a qualsiasi aumento delle tasse? Essi non accetteranno alcun compromesso, ma i fondatori di questa repubblica sono dovuti scendere a dei compromessi. Stai andando a fare una campagna contro di loro?" La risposta breve è sì. Il non affrontare il deficit provoca tanto di quel dolore economico che è difficile far si che la gente se lo possa immaginare. E questo deve avere la priorità rispetto al non alzare le tasse. Non è un problema, almeno per me, di ciò che sarebbe desiderabile, ma di ciò che è necessario. Io preferirei un governo più piccolo, meno tasse, ecc, ma a meno che i repubblicani riescano ad avere un maggior numero di membri nel Congresso di quanto sembra oggi probabile, penso che questo non succederà. Aspettare fino a quando il treno non è completamente a pezzi per riparare le rotaie non è una sana politica pubblica. Che cosa dovrebbero fare gli anziani? Bill Daugherty mi ha scritto: "Un ostacolo molto grande all'idea di sostituire le imposte sul reddito con l'IVA sembra essere la lobby degli anziani. 'Cosa? Ho pagato le tasse sul mio reddito per tutta la vita durante la quale ho guadagnato, ed ora si desidera cambiare tassando i miei consumi?' Come sempre arrivare da qui a lì sarà un problema. Nessuna soluzione può essere vantaggiosa per tutte le fasce di età e i livelli di guadagno." E David Oldham ha risposto: "Penso che l'IVA con un regime di esenzione sulle esportazioni sia una buona idea. Il punto di base nei commenti che ho visto qui è che l'IVA colpisce la gente in pensione, che già subisce i bassi rendimenti sui propri risparmi (ed anch'io faccio parte di questa categoria), ma ci si deve porre la domanda, che cosa devono fare le vecchie generazioni per non riservare un tale disastro ai nostri figli e nipoti? Noi tutti dobbiamo subirne le estreme conseguenze." David fa un osservazione molto importante. Prendere dei prestiti dai nostri figli, che dovranno poi pagarli in futuro, per godere oggi dei nostri vantaggi, non è giusto, in
  • 6. qualsiasi modo la si guardi. Perché tutti non dovrebbero pagare qualcosa? "John, mi vuoi dire che 'Se fai meno di $100.000 dollari non dovrai pagare nulla'? Credo che sia una delle peggiori cose che si possa fare, ossia permettere ad alcune persone di non pagare le tasse come fanno tutti gli altri. "Non pagare le tasse porta solo le persone a credere che tutto ciò che il governo fornisce sia gratuito. Così non si ha alcun incentivo nel limitare ciò che il governo spende. Il loro incentivo è quello di poter prendere tutto quello che possono. Credo che le persone che guadagnano meno di $100.000 dollari rappresentino più della metà dell'elettorato. Potete immaginare che tipo di forza politica rappresenterebbero. Essi non investirebbero nulla nel sistema. Ritengo che questa sarebbe una ricetta per arrivare al disastro finanziario. Penso che la Cattiva Notizia sia che quasi la metà dei nostri elettori attualmente non pagano le imposte sul reddito, e guardate quello che hanno fatto per noi." Altri hanno scritto in merito a tali preoccupazioni. Una tassa solo su coloro che guadagnano più di $100.000 creerebbe una larga maggioranza di persone che non pagano le tasse. Vorrei rispondere che essi pagherebbero l'IVA. Un'imposta sui consumi, tutti la pagherebbero. Altri sostengono che ridurrà la spesa dei consumatori in quanto aumenterebbero i prezzi. Posso capire la loro preoccupazione, ma penso che perdiamo di vista l'insidioso carattere di tutti i costi nascosti su ciò che compriamo. E cosi potremo liberarci di coloro che avrebbero compensato, gran parte se non tutto, l'aumento dei costi. Il non pagare la Social Security e altre tasse questo aumenterebbe il reddito, compensando l'aumento dei costi. In realtà, Robert, è più vicino a quella metà del paese più di quanto si possa pensare. Il grafico sottostante mi è arrivato oggi dalla Heritage Foundation (dall'Inghilterra per gentile concessione di Bill King!). A partire dal 2009, il 49,5% della popolazione non ha un reddito imponibile.
  • 7. E questo ci porta ad un commento di Mira Awad: "Mi piace l'idea di una tassa progressiva, simile a ciò che alcuni repubblicani proponevano nel 1990, ma senza eccezioni per il capital gains. Ogni famiglia dovrebbe avere una significativa detrazione per ogni persona che compone il nucleo famigliare. Si pagherebbe un'imposta del 20-25% sul resto del loro reddito. (L'aliquota dovrebbe essere compresa tra 20% e il 25% a seconda di quanto denaro è necessario, quindi non sono sicuro dell'aliquota.) Nessuna esenzione per qualsiasi altra cosa. E ci si libererebbe delle infernali cartelle esattoriali ipotecarie che hanno massacrato i prezzi sulle case. E questo senza rendere impossibile alle famiglie il pagamento dei loro mutui, perché la maggior parte delle famiglie della classe media non pagherà le imposte sul reddito (sarà solo la classe medio –alta). "... Ai repubblicani piacerebbe, perché si porrebbe un limite sulle tasse per i ricchi tra il 20% e il 25%. Ai democratici dovrebbe piacere, perché le imposte sul reddito e il capital gains avrebbero la stessa imposizione, abrogando in parte i tagli di Bush sul capital gains, e mettendo in evidenze le tasse per i ricchi. Inoltre, si prevedono sgravi fiscali per la classe operaia. Sì, qualcuno pagherebbe di più: le persone della classe medio – alta, che ora
  • 8. hanno grandi deduzioni sui mutui e che attualmente stanno pagando meno del 20%. "Questa sarebbe una cura contro l'ingiustizia del sistema fiscale americano, dove 2 famiglie della stessa dimensione che vivono l'una accanto all'altra, in case dello stesso valore e con lo stesso reddito, a volte pagano tasse completamente diverse sui loro redditi, a seconda della fonte da cui derivano le loro entrate e se hanno o meno una detrazione per il mutuo. Una famiglia può pagare il 30% e un altra il 10%, pur avendo caratteristiche simili. Ridicolo. Risolverebbe il problema di Warren Buffett e del suo segretario. Forse Buffet paga poche tasse, ma nessuno ha detto che il tasso d'imposta del 30% per il suo segretario è troppo alto. (Io non ne so molto sulla struttura dell'imposta per le società, ma mi piace l'idea che la stessa aliquota potrebbe essere applicata sia al reddito delle società che al capital gains.)" E' peggio di quanto si possa pensare, Mira. Con le attuali ci sono modi per aggirare una grande quantità di imposte sul reddito utilizzando diverse strategie; in particolar modo sui guadagni realizzati nel lungo periodo, se si pagano abbastanza tasse vale la pena agire in tal senso. Non si può comunque evitare di pagare l'imposta, ma è possibile rinviarla il più lungo possibile. E se si sta pagando un sacco di tasse, può avere senso finanziarle. E ci sono modi, oltre alla tradizionale IRA o al 401k, per coloro che possiedono alcune tipologie di piccole imprese di diminuire la base imponibile del loro reddito. Un piccolo esempio dal mio passato. Se siete una casa editrice di una rivista o di una newsletter, si possono allocare immediatamente i costi di vendita di un abbonamento, ma solo se viene contabilizzato contestualmente il ricavo dell'intera sottoscrizione. Il ricavo dell'abbonamento in corso viene riportato sui tuoi libri contabili come ricavo differito, e se mai guarderete i prospetti contabili di società editoriali, potrete capire molto sullo stato di salute reale del business. Ecco perché ci sono grandi campagne di email nell'ultimo trimestre dell'anno, in quanto aiutano a diminuire le imposte. Alla fine devi pagare, ed un grosso problema alla casa editrice che vede scendere troppo in fretta la propria base di abbonamenti, in quanto le imposte sono dovute anche sui ricavi non incassati. Ma quando crescono? Si può davvero influire sulle imposte dovute. Comeback America Il mio amico David Walker è stato il General Controller degli Stati Uniti e capo del Government Accountability Office (GAO) dal 1998 al 2008. Egli ora tornerà a parlare della necessità di una responsabilità fiscale. E' a capo di un gruppo chiamato Comeback America (http://www.tcaii.org/) David fa notare che se semplicemente eliminassimo tutte le "agevolazioni fiscali" (deduzioni fiscali), le imposte salirebbero a $1.300 miliardi dollari l'anno. Che combinate con una riforma del seria della legislazione, torneremmo ad avere un'aliquota molto più bassa (la più alta sarebbe la più bassa degli anni '20), e ipotizzando $3 di tagli alla spesa per ogni $1 di aumento delle tasse, si potrebbe pareggiare il bilancio nel prossimo futuro. Il suo sito elenca numerose tasse e proposte di bilancio, oltre alla propria. Egli sottolinea la necessità (e sono pienamente d'accordo) di avere una cooperazione bipartisan per evitare un disastro fiscale. Ha dimostrato che abbiamo $75.000 miliardi dollari di passività non finanziate tra Medicare, Social Security e le pensioni In realtà, la cifra di $75.000 miliardi di dollari non è poi così interessante per me, per la semplice ragione che non possiamo pagarla. Non succederà mai. Molto più interessante è
  • 9. la questione, quando ci renderemo conto che non possiamo pagarla e cosa faremo? O forse, cosa faremo quando il mercato obbligazionario deciderà che non possiamo pagare e comincerà a mettere sotto pressione i tassi di interesse? A meno che non iniziamo a tenere sotto controllo il deficit, potremo trovarci di fronte un futuro molto cupo. Ci sono modi per raggiungere una seria riforma della legislazione. Il membro conservatore del Congresso Paul Ryan e l'abbastanza liberale senatore Ron Wyden hanno contribuito ad elaborare un piano per la riforma Medicare, facendo un lungo cammino verso ciò che è necessario. Hanno sconvolto un sacco di persone che lavorano al Congresso con loro. Ma il compromesso e la cooperazione, è precisamente ciò che deve accadere se vogliamo evitare una vera crisi. Se siete d'accordo con ogni piccolo dettaglio nella loro proposta, si dovrebbe sostenere la loro disponibilità nel cercare soluzioni bipartisan. Ricevo lettere piuttosto forti da parte dei miei amici conservatori che mi rimproverano di non "non essere fedele." Quello che abbiamo bisogno, mi è stato detto, è un governo più piccolo e una minore spesa. Ma quando li premo sul fatto che la strada che stiamo percorrendo si tradurrà in una crisi, quasi sempre sono d'accordo che se non si interviene vedremo una grave crisi. Quindi la mia domanda è, pensano che sarebbe meglio la linea filosofica, o permettere al paese di cadere nel caos economico? Ho trascorso gran parte della mia vita, mantenendo la linea filosofica. Ma la mia analisi è che senza una soluzione sul deficit entreremo in un'altra depressione. E attendere che una parte o l'altra prima o poi abbia il totale controllo del Congresso e della Casa Bianca non è una risposta. Stiamo arrivando al Endgame. Il tempo sta scadendo. Abbiamo pochi anni preziosi per mettere la nave sulla via del ritorno, verso uno Stato migliore. Preferireste tenere la rotta della nave facendola affondare mentre discutete sul menu della cena. Ci stiamo preoccupando delle continue perdite della barca. E per chi mi ha chiesto, se continuo a pensare che faremo la cosa giusta. Tagliare la spesa avrà delle conseguenze. Dovremmo farlo lentamente (oltre i 4-5 anni), il che significherà cavarsela alla meno peggio con maggiori rischi di recessione. Parlo di conseguenze disastrose solo se non riusciremo a risolvere il problema del deficit. Penso che il primo risultato sia più probabile. Se non si condivide il mio ottimismo, allora si dovrebbe pianificare una depressione. E se vogliamo arrivare alla fine del 2013 è chiaro che nessun compromesso è imminente, ma io a quel punto probabilmente sarò molto più preoccupato. Forse diventerò anche più cupo. Tanto per dire. (E solo per la cronaca, l'IVA come ho descritto, o una aliquota fiscale unica, come una delle soluzioni di Walker mi farebbero pagare più tasse, non di meno.) Ci sono molti altri commenti, potete andare su www.johnmauldin.com e fare clic sulla lettera della scorsa settimana per leggerli. Ma questa lettera si sta già allungando troppo, così è arrivato il momento di premere il pulsante di invio. E andare avanti. California, New York, Orlando, Conferenze e Webinars In primo luogo, vorrei invitarvi ad unirvi a me Mercoledì 7 marzo alle 3:00 pm per una conversazione esclusiva in webinar con uno dei grandi esperti sugli investimenti del mondo Israeliano "Izzy" Englander di Millennium Management, patrocinato dai miei partner di Investments Altegris.
  • 10. È possibile iscriversi al webinar andando su www.johnmauldin.com e cliccando su The Circle Mauldin. I miei amici di Altegris vi invieranno un invito. (A questo proposito io sono presidente e rappresentantelegale della Millennium Securities Wave, LLC, membro FINRA). Farò un salto a San Diego Giovedì e poi proseguirò per Orange Country per una cena con il mio amico di vecchia data Jon Sundt, il presidente di Altegris, che è lì per una conferenza. Poi di nuovo in Texas, per scrivere la mia lettera, e poi volare a New York per un altro veloce viaggio. A Orlando il fine settimana successivo, per parlare ad una conferenza con il mio coautore di Endgame, il giovane e brillante Jonathan Tepper. Vi lascio con questo link di Dave Draper. Dave scrive una rubrica ogni settimana, e cerco sempre di leggerlo. Mi spinge ad andare in palestra. E questa settimana ne ho davvero bisogno, perché non l'ho più fatto da quando mi sono fatto male pochi mesi fa. Mi farò la mia Miscela Bomber, il miglio frullato di proteine in polvere che abbia mai provato (io amo il cioccolato) e voglio tornare ad essere braccio di ferro, anche se con un po' più di moderazione. Come ha notato il mio medico, io non ho più 50 anni! Godetevi questo www.davedraper.com/article-672-beginning.html. È ora di premere il pulsante di invio. Non è troppo tardi, così riuscirò ad andare a letto per mezzanotte in moda da potermi alzare presto sabato mattina ed andare in palestra. Buona settimana! Il vostro analista sempre pronto ad alzare i pesi, John Mauldin John@FrontLineThoughts.com Copyright 2010-2012 John Mauldin. All Rights Reserved Copyright 2010-2012 Horo Capital. Tutti i Diritti Riservati Disclaimer: La presente pubblicazione è distribuita da Horo Capital srl. Pur ponendo la massima cura nella traduzione della presente pubblicazione e considerando affidabili i suoi contenuti, Horo Capital srl non si assume tuttavia alcuna responsabilità in merito all’esattezza, completezza e attualità dei dati e delle informazioni nella stessa contenuti ovvero presenti sulle pubblicazioni utilizzate ai fini della sua predisposizione. Di conseguenza Horo Capital srl declina ogni responsabilità per errori od omissioni. Horo Capital srl si riserva il diritto, senza assumersene l'obbligo, di migliorare, modificare o correggere eventuali errori ed omissioni in qualsiasi momento e senza obbligo di avviso. La presente pubblicazione viene fornita per meri fini di informazione ed illustrazione, non costituendo in nessun caso offerta al pubblico di prodotti finanziari ovvero promozione di servizi e/o attività di investimento né nei confronti di persone residenti in Italia né di persone residenti in altre giurisdizioni, a maggior ragione quando tale offerta e/o promozione non sia autorizzata in tali giurisdizioni. Le informazioni fornite non
  • 11. costituiscono un'offerta o una raccomandazione per effettuare o liquidare un investimento o porre in essere qualsiasi altra transazione. Esse non possono essere considerate come fondamento di una decisione d'investimento o di altro tipo. Qualsiasi decisione d'investimento deve essere basata su una consulenza pertinente, specifica e professionale. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma d'investimento né raccomandazioni personalizzate ai sensi del Testo Unico della Finanza trattandosi unicamente di informazione standardizzata rivolta al pubblico indistinto. Né Horo Capital srl né John Mauldin potranno essere ritenuti responsabili, in tutto o in parte, per i danni (inclusi, a titolo meramente esemplificativo, il danno per perdita o mancato guadagno, interruzione dell’attività, perdita di informazioni o altre perdite economiche di qualunque natura) derivanti dall’uso, in qualsiasi forma e per qualsiasi finalità, dei dati e delle informazioni presenti nella presente pubblicazione. Ogni decisione di investimento e disinvestimento è pertanto di esclusiva competenza del Cliente che può decidere di darvi o meno esecuzione con qualsivoglia intermediario autorizzato; qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal Cliente in base alle informazioni pubblicate è, infatti, da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio. Il Contenuto presente nella pubblicazione può essere riprodotto unicamente nella sua interezza ed esclusivamente citando il nome di Horo Capital srl e di John Mauldin, restandone in ogni caso vietato ogni utilizzo commerciale. Si intende per Contenuto tutte le analisi, grafici, immagini, articoli i quali sono tutti protetti da copyright. Horo Capital srl ha la facoltà di agire in base a/ovvero di servirsi di qualsiasi elemento sopra esposto e/o di qualsiasi informazione a cui tale materiale si ispira ovvero è tratto anche prima che lo stesso venga pubblicato e messo a disposizione della sua clientela. Horo Capital srl può occasionalmente, a proprio insindacabile giudizio, assumere posizioni lunghe o corte con riferimento ai prodotti finanziari eventualmente menzionati nella presente pubblicazione. In nessun caso e per nessuna ragione Horo Capital srl, sarà tenuta, ad agire conformemente, in tutto o in parte, alle opinioni riportate nella presente pubblicazione. Ogni violazione del copyright in qualsiasi modo si esprima ai danni di Horo Capital srl e John Mauldin, sarà perseguita legalmente. Per iscriversi alla newsletter GRATUITA settimanale SCENARI FINANZIARI cliccare qui: www.scenarifinanziari.it/Registrazione.aspx Per modificare il proprio indirizzo email di invio della newsletter, effettuare il login su www.scenarifinanziari.it e andare sulla pagina di registrazione. Per cancellare l'iscrizione alla newsletter scrivere una mail a:info@scenarifinanziari.it Thoughts from the Frontline 3204 Beverly Drive Dallas, Texas 75205 Horo Capital Independent Financial Advisory Firm Via Silvio Pellico, 12 20121 Milano Tel. 02 89096674