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Corso di Interazione Uomo Macchina
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Roberto Polillo
Corso di laurea in Informatica
Università di Milano Bicocca
Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione
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R.Polillo - Marzo 2014
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… si basano sul libro “Facile da usare”, dell’autore, dove si trovano
tutte le necessarie spiegazioni. Vedi www.rpolillo.it
Queste slide sono disponibili con licenza Creative Commons
(attribuzione, non commerciale, condividi allo stesso modo) a
chiunque desiderasse utilizzarle, per esempio a scopo didattico,
senza necessità di preventiva autorizzazione:
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La licenza non si estende alle immagini fotografiche e alle screen
shots, i cui diritti restano in capo ai rispettivi proprietari, che sono
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R.Polillo - Marzo 2014
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R.Polillo - Marzo 2014
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R.Polillo - Marzo 2014
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R.Polillo - Marzo 2014
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R.Polillo - Marzo 2014
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R.Polillo - Marzo 2014
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R.Polillo - Marzo 2014
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R.Polillo - Marzo 2014
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R.Polillo - Marzo 2014
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R.Polillo - Marzo 2014
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R.Polillo - Marzo 2014
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14 R.Polillo - Marzo 2014
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R.Polillo - Marzo 2014
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R.Polillo - Marzo 2014
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22
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R.Polillo - Marzo 2014
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R.Polillo - Marzo 2014
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R.Polillo - Marzo 2014
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R.Polillo - Marzo 2014
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R.Polillo - Marzo 2014
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R.Polillo - Marzo 2014
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R.Polillo - Marzo 2014
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30
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R.Polillo - Marzo 2014
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R.Polillo - Marzo 2014
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R.Polillo - Marzo 2014
R.Polillo - Marzo 2014
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53
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R.Polillo - Marzo 2014

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Progettare per l'errore

  • 1. Corso di Interazione Uomo Macchina AA 2013-2014 Roberto Polillo Corso di laurea in Informatica Università di Milano Bicocca Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione PROGETTARE PER L'ERRORE1 R.Polillo - Marzo 2014
  • 2. Queste slides… … si basano sul libro “Facile da usare”, dell’autore, dove si trovano tutte le necessarie spiegazioni. Vedi www.rpolillo.it Queste slide sono disponibili con licenza Creative Commons (attribuzione, non commerciale, condividi allo stesso modo) a chiunque desiderasse utilizzarle, per esempio a scopo didattico, senza necessità di preventiva autorizzazione: http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/deed.it La licenza non si estende alle immagini fotografiche e alle screen shots, i cui diritti restano in capo ai rispettivi proprietari, che sono stati indicati, ove possibile, nelle didascalie del libro. L’autore si scusa per eventuali omissioni, e resta a disposizione per correggerle. R.Polillo - Marzo 2014 2
  • 3. Scopo di questa lezione 3 Discutere la nozione di errore umano, e presentare alcune linee guida per il trattamento degli errori nell’interazione uomo-macchina R.Polillo - Marzo 2014
  • 4. Errore R.Polillo - Marzo 2014 4 Il concetto di errore umano è più complesso di quanto non sembri a prima vista: infatti non esiste una dicotomia semplice fra “errore” e comportamento “corretto” “Errore” sarà inteso come termine generico per comprendere tutti quei casi in cui una sequenza pianificata di attività fisiche o mentali fallisce il suo scopo, e quando questo fallimento non possa essere attribuito all’intervento di qualche agente casuale James Reason, Human Error
  • 5. Classificare l’errore umano 5 AZIONE NON INTENZIONALE (“SLIP” o “LAPSUS”) NO AZIONE INTENZIONALE MA ERRATA (“MISTAKE”) NO c’era l’intenzione di agire? l’azione è proceduta come pianificato? SI l’azione ha ottenuto lo scopo desiderato? SI AZIONE CORRETTA SI c’era intenzione nell’azione? NO AZIONE NON INTENZIONALE Es Urto il tavolo e rovescio un bicchiere NO AZIONE SPONTANEA Es Mi lanciano una palla di neve e mi proteggo SI Da: J.Reason, Human Error, 1990 R.Polillo - Marzo 2014
  • 6. Slip (o lapsus) R.Polillo - Marzo 2014 6 Letteralmente: “scivolata” Sostituzione involontaria di una lettera, suono, parola al posto di un’altra e, generalizzando, sostituzione di azioni o comportamenti al posto di altre Esempi:  lapsus linguae  lapsus calami
  • 7. Error handling Error diagnosis Error recovery Progettare per l’errore: temi R.Polillo - Marzo 2014 7 Error prevention Error detection Error explanation
  • 8. Prevenzione 8  Degli slip: di solito è abbastanza facile Esempio: “giusta” distanza fra i pulsanti, allontanando pulsanti di uso frequente da pulsanti “pericolosi”  Dei mistake: più difficile Esempio: formazione degli utenti, riprogettazione del sistema R.Polillo - Marzo 2014
  • 9. Prevenzione degli slip: esempio R.Polillo - Marzo 2014 9
  • 10. Prevenzione dell’errore: alcune indicazioni R.Polillo - Marzo 2014 10  Diversificare le azioni dell’utente  Evitare comportamenti “modali”  Usare “funzioni obbliganti”  Imporre input vincolati  Non sovraccaricare la memoria a breve termine dell’utente  Richiedere conferme  Usare default inoffensivi  Fornire alternative sicure
  • 11. Comportamenti modali 11 Quando il sistema si comporta diversamente a seconda dello stato (o modalità) in cui si trova, e questo stato non è facilmente riconoscibile dall’utente Se l’utente non conosce lo stato, non può prevedere come il sistema risponderà alle sue azioni R.Polillo - Marzo 2014
  • 12. Comportamento modale: esempio R.Polillo - Marzo 2014 12 Quando eseguo copy o cut, l’oggetto copiato o tagliato viene inserito nella clipboard, ma non è visibile: il sistema cambia stato ma l’utente non lo vede NB: A volte però la clipboard può essere resa visibile Office 2007
  • 13. Comportamento modale: esempio (PowerPoint) 21 3 quale figura sto per disegnare? Quando ho selezionato una figura in (1) PowerPonit è entrato in uno stato che non mi fa vedere13 R.Polillo - Marzo 2014
  • 14. La forma del cursore indica che sono in modalità “matita” MacPaint, 1984 14 R.Polillo - Marzo 2014
  • 16. Il cursore indica che sono in modalità “cammina” Wrath of the Gods (Luminaria, 1994) 16 R.Polillo - Marzo 2014
  • 17. Funzioni obbliganti 17 Situazioni in cui le azioni sono vincolate in modo tale che la mancata esecuzione di un passaggio impedisca il successivo (D.Norman) Spesso ci danno noia, ma ci proteggono… Esempio: L’auto emette un segnale d’allarme quando si apre la porta con la chiave inserita nel cruscotto… … in tal modo è impossibile chiudersi fuori per errore R.Polillo - Marzo 2014
  • 18. Funzioni obbliganti: esercizio 18 In un sistema desktop quale delle seguenti due soluzioni è preferibile? 1. Selezione azione selezione oggetto 2. Selezione oggetto selezione azione R.Polillo - Marzo 2014
  • 19. Funzioni obbliganti: esercizio 1 19 In un sistema desktop quale delle seguenti due soluzioni è preferibile? 1. Selezione azione selezione oggetto 2. Selezione oggetto selezione azione R.Polillo - Marzo 2014
  • 20. Finder Macintosh, 1974 20 R.Polillo - Marzo 2014
  • 21. Input vincolati R.Polillo - Marzo 2014 21  Permettere all’utente di effettuare solo azioni lecite nel contesto corrente  (Generalizza la nozione di funzione obbligante)
  • 22. Input vincolati: esercizio 22 1) 2) 3) 4) Quale fra le seguenti soluzioni è la migliore per prevenire errori di input? R.Polillo - Marzo 2014
  • 23. Per informazioni sulle nuove offerte, premi 1; per informazioni sulle tariffe e bla bla bla, premi 2; se sei interessato a conoscere i nuovi servizi e bla bla, premi 3; se desideri comunicare furto o smarrimento del tuo telefonino o bla bla bla per assitenza specialistica, premi 4; se desideri ricevere informazioni sul credito bla bla premi 5; se desideri parlare con un operatore premi 0 Ricordare sempre il numero magico 7 Non sovraccaricare la memoria a breve termine R.Polillo - Marzo 2014 23
  • 24. Richiedere conferme R.Polillo - Marzo 2014 24 Chiedere sempre conferma prima di effettuare azioni irreversibili o pericolose… …spiegando con chiarezza quali sono le alternative possibili, e le loro conseguenze
  • 25. Richieste di conferma: esempi da discutere R.Polillo - Marzo 2014 25
  • 26. Richieste di conferma: esempi da discutere R.Polillo - Marzo 2014 26 Da www.bravenet.com Da: Microsoft Access 95
  • 27. 27 Menu xxx yyy zzz R.Polillo - Marzo 2014 Richieste di conferma: esempi da discutere Back XXX mvcbc bvbnv Sei sicuro di voler tornare? sì no Back XXX mvcbc bvbnv
  • 28. Usare default inoffensivi: esempio R.Polillo - Marzo 2014 28 (da Photoshop)
  • 29. Error handling Error diagnosis Error recovery Progettare per l’errore: temi R.Polillo - Marzo 2014 29 Error prevention Error detection Error explanation
  • 30. Un buon messaggio di errore deve… 30 1. Allertare “attenzione: qualcosa non va” 2. Identificare l’errore “è questo che non va” 3. Dirigere l’utente “ora devi fare questo” R.Polillo - Marzo 2014
  • 31. Note alert box (Livello 1) Caution alert box (Livello 2) Stop alert box (Livello 3) Livelli di allerta R.Polillo - Marzo 2014 31
  • 32. Messaggi di errore: linee guida 32  Spiegare esplicitamente che cosa non va…  e dare indicazioni costruttive su come risolvere il problema ...  nel linguaggio dell’utente …  in modo educato, esauriente e preciso R.Polillo - Marzo 2014
  • 33. Esempi da discutere R.Polillo - Marzo 2014 33
  • 34. R.Polillo - Marzo 2014 34 Esempi da discutere
  • 35. R.Polillo - Marzo 2014 35 Esempi da discutere
  • 36. Linee guida per il web 36  i messaggi di errore siano chiaramente visibili e espressi in un linguaggio chiaro, comprensibile a tutti  si cerchi di preservare per quanto è possibile il lavoro già fatto dall’utente  si cerchi di ridurre al massimo il lavoro necessario per correggere l’errore R.Polillo - Marzo 2014
  • 37. 37 R.Polillo - Marzo 2014
  • 38. 38 R.Polillo - Marzo 2014
  • 39. 39 R.Polillo - Marzo 2014
  • 40. 40 R.Polillo - Marzo 2014
  • 43. HTTP 404 - File not found R.Polillo - Marzo 2014 43
  • 44. 44 R.Polillo - Marzo 2014
  • 45. Esempio dal sito di Jakob Nielsen 45 R.Polillo - Marzo 2014
  • 46. Error handling Error diagnosis Error recovery Progettare per l’errore: temi R.Polillo - Marzo 2014 46 Error prevention Error detection Error explanation
  • 47. AZIONE CORRETTA Stato iniziale Stato finale Stato di errore FORWARD RECOVERY BACKWARD RECOVERY Error recovery (ripristino) 47 Error tolerance R.Polillo - Marzo 2014
  • 48. Tolleranza verso gli errori 48 “Un dialogo è tollerante verso l’errore quando, a dispetto di evidenti errori nell’input, i risultati desiderati possono essere ottenuti senza (o con minime) azioni correttive.” ISO 9241 - 10 R.Polillo - Marzo 2014
  • 51. Esempio di backward recovery: undo 51 PowerPoint 2007 Photoshop CS3 R.Polillo - Marzo 2014
  • 52. AZIONE CORRETTA Stato iniziale Stato finale Stato di errore Stato finale approssimato Stato iniziale approssimato FORWARD RECOVERY BACKWARD RECOVERY Recovery imperfetta 52 R.Polillo - Marzo 2014 da Francis Jambon, 1998
  • 53. Conclusioni 53 “Il progettista non deve concepire una semplice dicotomia fra errori e comporta-mento corretto: al contrario, tutta l’interazione uomo-macchina deve essere trattata come una procedura cooperativa fra i due, dove gli equivoci possono nascere da ambo le parti.” Donald Norman R.Polillo - Marzo 2014