Lesioni solide pancreatiche: la diagnosi differenziale - Gastrolearning®
Epidemiologia del Ca della prostata: ruolo del MMG
1. Epidemiologia del cancro
della prostata
Rosario Falanga
MMG, Polcenigo (PN)
Corso ECM: “Il cancro della prostata: dal percorso diagnostico al
follow-up”
CRO Aviano (PN), 18 ottobre 2012
2. Etiopatogenesi del cancro della prostata
• Le cause rimangono tuttora sconosciute anche se si
possono individuare alcuni potenziali fattori di rischio:
• L’età (compare raramente prima di 50 anni e più spesso
dopo 65-70).
• Razza (raro nella razza asiatica,più frequente nei negri
nordamericani).
• Fattori genetici (HPC-1, gene correlato ad un maggior
rischio di insorgenza del c.p.).
• Fattori ormonali (elevati livelli circolanti di testosterone e
di Insuline-like Growth Factor-1)
• Fattori alimentari ( una alimentazione ricca di grassi,
aumenta la produzione di insulina che a sua volta
aumenta l’IGF-1).
(Lancet 2003;361:862)
3. Epidemiologia del cancro della prostata
• E’ il tumore maschile più comune in Europa, Nord
America e in alcune regioni dell’Africa,mentre è raro
in Asia.
• Nell’ultimo decennio c’è stata un aumento
dell’incidenza di 2 volte rispetto a quanto atteso,ciò
nonostante il tasso di mortalità è rimasto stabile.
• Questa discrepanza suggerisce come parte dei
tumori diagnosticati rimanga clinicamente latente,
studi autoptici evidenziano che il c.p. è presente in
forma silente in oltre il 30% dei soggetti>50 a.
(Fonte: Doctor, 16, 2004)
4. Ca della prostata: dati epidemiologici
Registro tumori FVG (dati 2007)
• In FVG sono circa 1200 in media gli uomini a cui viene
diagnosticato ogni anno un tumore della prostata, è al primo
posto con il 24,8% di tutti i tumori diagnosticati negli uomini.
• L’incidenza complessiva era nel 2006 -2007 di 132,4 casi ogni
100.000 uomini.
• Il tasso di incidenza più elevato è stato registrato nell’area
vasta di TS-GO (164,6/100.000) e il più basso nell’area vasta di
PN (110/100.000).
• Tra il 1999 e il 2007 l’incidenza è aumentata del 2,7% per
anno.
• La sopravvivenza relativa a 5 anni nei casi diagnosticati tra il
2000 e il 2004 è del 92% senza alcuna differenza tra le aree
vaste della Regione.
8. Prevalenza (X 1000) di Ca della prostata negli anni 2003-
2011, dati Health Search
30
25
20
Prevalenza (‰)
15
10
5
0
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Maschi 9,1 10,0 10,7 11,5 12,1 12,5 12,8 13,2 13,3
9. Prevalenza (x1000) di Ca della prostata stratificata per fasce
di età (anno 2011) - dati Health Search
90
80 77,6
74,3
70
60
Prevalenza (‰)
50
41,1
40
30
20
10,6
10
0,0 0,0 0,0 0,9
0
15-24 25-34 35-44 45-54 55-64 65-74 75-84 >=85
Classi d'età
10. Ca prostata: confronto tra prevalenza e screening
opportunistico mediante PSA per area geografica
(dati Health Search)
11. Prevalenza (x 1000) di Ca della prostata stratificata per
area geografica (anno 2011), dati Health Search
• In FVG con una
prevalenza media del 16
x 1000 maschi, un MMG
con 1000 assistiti
dovrebbe avere circa 8
pazienti con tumore
della prostata
12. Non esiste al momento, in base all’evidenza scientifica,
indicazione all’esecuzione dello screening di soggetti
asintomatici mediante PSA, sia quale provvedimento
sanitario di “popolazione” (invito attivo di residenti
selezionati in base all’età), che “spontaneo”
(raccomandazione alla popolazione di sottoporsi al dosaggio
periodico del PSA). Consensus Conference di Firenze (17.5.2003)
edito a cura di(Associazione Italiana di Epidemiologia, Associazione Italiana di
Medicina Nucleare, Associazione Italiana di Oncologia Medica, Associazione Italiana
Medici di Famiglia, Associazione Urologi Italiani, Centro per lo Studio e la Prevenzione
Oncologica – Firenze, Gruppo Italiano per lo Screening del Cervicocarcinoma, Gruppo
Uro-oncologico del Nord Est, Società Italiana di Andrologia, Società Italiana di
Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica, Società Italiana di Chirurgia
Oncologica, Società Italiana di Genetica Umana, Società Italiana di Medicina
Generale, Società Italiana di Psico-oncologia, Società Italiana di Radiologia Medica,
Società Italiana di Statistica Medica ed Epidemiologia Clinica, Società Italiana di
Urodinamica, Società Italiana di Urologia Oncologica, Società Urologia Nuova)
13. Prostate, Lung, Colorectal and Ovarian Cancer Screening Trial (PLCO)
effettuato negli Stati Uniti, dopo un follow up di 11 anni non sembra aver
riscontrato nessun vantaggio in termini di mortalità per ca della prostata
dallo screening con il PSA ( NEJM, 2009).
14. Screening for prostate cancer: systematic review and meta-
analiysis of randomised controlled trials (Djulbegovic M et al. BMJ, 2010)
• 390.000 soggetti asintomatici (età tra 45 e 80 a.)
sono stati sottoposti a dosaggio del PSA
• Dopo un follow-up da 4 a 15 anni, lo screening si è
associato ad una probabilità > del 46% di effettuare
diagnosi di cancro, senza però aver alcun effetto ne
sulla mortalità globale ne su quella specifica da Ca
15. • Dopo un follow-up a 11 anni si è visto che ogni 1000
soggetti randomizzati allo screening si è avuto 1
decesso in meno, con 33 diagnosi di ca della prostata,
mentre la mortalità globale non è stata modificata
• Necessario sottoporre a screening 936 uomini e
trattare 33 soggetti per 11 anni per evitare una morte
dovuta a caP, ovvero 32 soggetti vengono trattati
inutilmente con tutte le conseguenze in termini clinici,
economici e relativi alla qualità della vita (ansia, paura,
trattamenti aggressivi, sepsi, impotenza incontinenza)
(European Randomized study of Screening for Prostate Cancer)
16. Vantaggi e svantaggi derivanti dall’esecuzione
di un test di screening sul PSA [ANAES 2004]
Vantaggi Svantaggi
• Se il risultato è normale, ciò potrà • Il test può condurre a un falso
rassicurare chi lo ha effettuato negativo e rassicurare a torto chi lo ha
• Permette di individuare il tumore effettuato.
prima che i sintomi si manifestino. • Può dare ansia ed indurre
• Consente di individuare il tumore l’effettuazione di esami medici inutili.
quando si trova in uno stadio • Può individuare tumori di lenta
precoce, cosa che potrebbe evoluzione o forme tardive, per i quali
permettere di iniziare prima un non sarebbe stata necessaria nessuna
trattamento. cura.
• Se il trattamento è efficace, può • I trattamenti del tumore hanno effetti
permettere di evitare le secondari che possono influire sulla
conseguenze di un tumore in vita quotidiana.
stadio metastatico o una morte • Il trattamento può, in alcuni casi, non
prematura. essere efficace.
17. Diagnosi del ca della prostata:
ruolo del Medico di Medicina Generale
Anamnesi
(età> di 50 a. con spettanza di vita d vita > di 10 a., valutare familiarità,razza, sintomi prostatici, condizioni di
salute generali, informare sui pro e contro di una diagnosi precoce)
Esplorazione rettale
(utile per lo screening combinato per il c.p e del retto, il 70% dei c.p. insorge nell’area periferica, ha
comunque una bassa sensibilità e specificità, con valore predittivo positivo fra il 15-40% in rapporto
all’esperienza del medico)
Psa, Es.urine
(da non effettuare subito dopo l’E.R. per possibile alterazione , se Psa >4<10ng/ml, chiedere Psa L/T,
valutare l’eventuale assunzione di farmaci che alterano il Psa, se batteriuria chiedere urinocoltura)
E.R.,Psa L/T non sospetti E.R.,Psa L/T sospetti
(dopo trattamento antibiotico se urinocoltura +)
Follow-up Visita Urologica
R.Falanga,2005
18. • Daring to practice low-cost
medicine in a high-tech era
(Palfrey S. NEJM 2011)
• Questo articolo parla dei nuovi test, nuovi
farmaci e nuovi procedimenti diagnostici di
qui la tendenza all’esagerazione nella
prescrizione di esami e trattamenti, ancor
prima che la loro importanza sia stabilita, la
sicurezza assicurata e il rapporto costo-
benefici valutato
• Non sarebbe meglio imparare (e insegnare)
a riflettere, aspettare, osservare,
integrando le conoscenze cliniche
tradizionali con i nuovi test e terapie,
attraverso una diversa formulazione delle
linee guida?
• Insegnando anche ai pazienti “che non
sempre interventi più costosi sono
espressione di un’assistenza sanitaria
migliore”