10. 6 agosto 1991: Tim Berners-Lee pubblica il primo sito web dando così vita al fenomeno "WWW" (detto anche "della tripla W").
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13. La denominazione indica un’architettura software costituita da due moduli integrati ma distinti, residenti generalmente su calcolatori diversi.
14. I computer connessi in rete si distinguono in:- Server, elaboratori potenti che mettono a disposizione di altri computer (client) le loro risorse hardware e software o servizi di vario genere - Client, computer dotati di software che consente loro di connettersi al server per utilizzarne le risorse
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18. Soluzione: l’ipertesto (hypertext), un documento nel quale possono essere inserite le opportune istruzioni per raggiungere una determinata parte di un altro documento, che può risiedere su qualsiasi sistema connesso alla rete.
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22. Indirizzo IP: costituito da quattro gruppi di numeri di tre cifre al massimo, separati da un punto. Es: 167.78.345.999. Esso identifica l’URL testuale ed è invisibile all’utente.
23. URL - Uniform Resource Locator Protocollo: usato per il trasferimento di pagine WEB dal server al client World Wide Web http://www.mirellatessi.it È il dominio e indica l’appartenenza geografica o tematica del sito Nome di fantasia: indica il proprietario della pagina web che sarà contattato dal provider per poterlo visionare Indicano che la pagina Web è collocata in un sito connesso via rete e non sul nostro PC
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25. Il linguaggiosibasasu apposite parole chiavi dette tag (marcatori) che indicano una specifica caratteristica per il testo da essi gestito.
26. Un tag è una parola chiave racchiusa tra parentesi angolari, cioè tra i simboli ‘<’ e ‘>’.
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29. Le pagine scritte con linguaggio HTML sono file “statici”: la visualizzazione del contenuto non cambia fin quando il file non viene modificato.
30. Ogni volta che un client richiede al server un URL corrispondente ad un documento in puro HTML gli viene quindi restituito un documento statico (come un file di testo).
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33. Il messaggio scatena l'esecuzione del programma CGI;
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35. Il termine è oggi spesso riferito alle applet Java, ospitate da un browser.
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37. Le applet devono essere eseguite con un visualizzatore di applet o con un browser di rete compatibile con Java;
38. L’I/O (input/output) dell’utente non viene realizzato con le classi di I/O di Java, ma le applet utilizzano invece l’interfaccia fornita da AWT, la libreria Java contenente le classi e le interfacce fondamentali per la creazione di elementi grafici.