1. Prof. Renato Ceccon N uove T ecnologie D idattiche Disabilità e Nuove tecnologie ausili per l’accessibilità e/o ausili per la didattica T ecnologie C ompensative & By Renato Ceccon
2. Tecnologie Compensative e/o Nuove Tecnologie Didattiche Il “sistema” ausilio le procedure, i metodi e i mezzi tecnici attraverso i quali si realizza l’attività didattica L’ ausilio per l’accessibilità L’ ausilio per la didattica Prof. Renato Ceccon
3. Tecnologie Compensative Strumento per comunicare/elaborare, ruolo funzionale protesico, l’ausilio sopperisce ad una funzione organica compromessa o limitata Interfaccia input-output Programma di addestramento Relazione educativa Progetto didattico Relazione formativa Nuove Tecnologie Didattiche Ambiente d’uso Hardware e software specifico L’azione di insegnamento-apprendimento Prof. Renato Ceccon
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5. AUSILI PER L’ACCESSO E/O PER LA DIDATTICA Disabilità sensoriali Ritardo mentale Minorazione motoria Minorazione visiva ipovedenti non vedenti Minorazione uditiva Disturbi specifici di apprendimento Problemi di comunicazione e relazione Pluriminorazione disgrafia dislessia disortografia discalculia La mappa delle disabilità cofotici ipoacusici autismo psicosi deficit di attenzione e iperattività Prof. Renato Ceccon Patologie rare
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Notas do Editor
Tecnologie Compensative e Nuove tecnologie didattiche Keywords: disabilità, Tecnologie Compensative, Nuove tecnologie Didattiche . Partiamo da questi due concetti per sviluppare il discorso che ci sta a cuore, e che consiste tentare di risolvere un semplice quesito : quali sono e come posso utilizzare i mezzi che l’evoluzione tecnologica ci mette a disposizione per realizzare o comunque facilitare l’ integrazione scolastica dell’allievo disabile. Il tipo di disabilità sta al centro di questo grafico che vede la sua suddivisione in tre grosse categorie: i sensoriali, cioè le persone non vedenti e quelle non udenti, le disabilità neuromotorie, e le disabilità di ordine cognitivo- comportamentale. Subito dopo questa classificazione vediamo quali tecnologie per quali disabilità: parlando di Tecnologie Compensative si intende fare riferimento a tutto quel complesso di strumenti e mezzi che permettono in qualche modo di colmare o compensare una funzionalità organica compromessa dalla patologia, quello cioe’ che viene chiamato “sistema ausilio”. Mentre quando parlo di Nuove Tecnologie Didattiche intendo l’insieme di procedure, delle metodologie e dei mezzi tecnici e strumentali per realizzare l’azione di insegnamento- apprendimento. Per quanto riguarda i primi due settori cioè le disabilità di ordine sensoriale e neuromotoria è evidente che fondamentale e gerarchicamente più rilevante è il ricorso alle tecnologie compensative rispetto alle NTD, cioè prima di parlare dell’azione di insegnamento-apprendimento attraverso le NTD è necessario risolvere i problemi connessi alla patologia, cioè superare l’handicap derivato dalla condizione di disabilità. E’ quindi l’adozione dell’ausilio che permettendo o facilitando la comunicazione e l’accesso favorisce l’ apprendimento. Soltanto in un secondo momento il focus dell’attenzione potrà essere spostato sulle NTD per attivare processi di apprendimento, integrazione, recupero…. Sempre dal grafico si evince come nel caso di patologie che portano a disabilità di ordine cognitivo fondamentali siano invece le NTD . Tengo a precisare che nel caso di disabilità multiple o anche semplicemente nel caso di sensoriali o motori su cui si innestano problemi di lentezza nell’apprendimento o veri e propri deficit cognitivi i due aspetti cioè quello compensativo e quello relativo alle NTD possano concorre utilmente nel trattamento didattico del caso.
Gli ambiti di intervento rispetto alla disabilità. Keywords : sistema ausilio, adozione dell’ausilio, azione di insegnamento-apprendimento. Nel primo caso l’attenzione è rivolta essenzialmente (come abbiamo già accennato precedentemente) a colmare un deficit, a sopperire cioè ad una funzionalità organica mancante o compromessa. Ciò avviene attraverso l’uso di Hardware e software dedicati che costituiscono l’ausilio. Per la verità non si tratta di considerare soltanto l’ ausilio in sè, ma se si vuole che questo sia veramente efficace è necessario considerare il “sistema ausilio”, un sistema complesso, formato dalla postazione, dall’interfaccia di input/output (cioè l’hardware ed il software specifico), dalla sua personalizzazione, dall’utente con necessità speciali, dall’ambiente d’uso dell’ausilio (scuola, casa, lavoro), dal programma di addestramento ecc….
Vediamo da vicino il sistema ausilio. Keywords : sistema ausilio Cos’è : puo’ essere un oggetto, un sensore, una apparecchiatura, ad esempio per restare nella strumentazione hardware la barra Braille che permette ai non vedenti di leggere in modo tattile un file di testo, oppure un software vedi ad esempio vivik o dedalus, cioè dei software che replicano a video funzionalità e comandi solitamente accessibili unicamente a tastiera, ma per ausilio si può intendere ad esempio anche un complesso hardware e software ben più complicato, pensiamo ad esempio alla abitazione in cui l’interfaccia per accendere la luce o per scaldare l’acqua è sensibile ai comandi vocali piuttosto che a quelli manipolatori. Gli ambiti d’utilizzo del sistema ausilio sono molteplici e vanno dall’area più strettamente sanitaria e cioè della terapia alla protesizzazione sino all’area della comunicazione e dell’apprendimento. Le funzioni che l’ausilio è chiamato a svolgere sono relative agli obiettivi generali di emancipazione dell’individuo attraverso un aumento dell’autonomia generale e quindi dell’integrazione sociale e poi scolastica, ma anche relative ad obiettivi più specifici e legati ai singoli individui e alle singole esigenze.
La mappa dettagliata delle disabilità
Quadro sinottico Keywords: Quadro informativo . Individuazione ausilio, addestramento. verifiche Questo diagramma a blocchi mette ordine nei rapporti tra allievo disabile, adozione dell’ ausilio, organismi e istituzioni. Si tratta di una fotografia delle necessarie interazioni tra attori e delle responsabilità che competono ad ogni individuo che ruota attorno alla persona disabile. Il primo punto riguarda quello che viene definito come “ quadro informativo ”. Concorrono a realizzare il quadro informativo le notizie che provengono dall’ambiente socio familiare attraverso gli incontri ed i colloqui con i genitori, i parenti …. gli amici, dall’ambiente scolastico attraverso le notizie che provengono dalla scolarizzazione pregressa e/o dall’osservazione sistematica, da colloqui con l’allievo per cercare di capire le sue attese … le sue speranze … le motivazioni e poi dalla DF e dal PDF per la parte di competenza dell’ASL. Questo quadro informativo dovrebbe delineare un “profilo” dell’allievo. Tale profilo secondo la legge deve mettere in grado il docente di compilare il PEI dove si parte dalla valorizzazione e potenziamento delle abilità presenti per definire gli obiettivi generali e specifici. Ecco a questo punto che l’ausilio diventa il centro dell’attenzione, in quanto elemento indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi delineati nel PEI. La prima fase è l’individuazione dell’ausilio, che deve essere studiato e realizzato su misura dei bisogni dell’allievo disabile. A chi compete questa delicata operazione ?? Se i promotori possono essere la famiglia e i docenti i responsabili dell’individuazione dell’ausilio e della sua personalizzazione non possono che essere gli specialisti medici o gli esperti del settore che lavorano per le ASL o per le Ausilioteche. Ambienti questi in cui tutto è mirato e predisposto in modo professionale affinché la persona disabile sia provvista dell’ausilio più consono e più adatto. Anche i vari Centri di Documentazione possono essere di valido aiuto attraverso il reperimento di informazioni, notizie o indicazioni sulle diverse tipologie di ausili. Una volta determinato l’ausilio più adatto è necessario passare alle fasi successive che consistono nell’esplorazione del mercato e al suo reperimento. Quando si parla di “sistema ausilio” si dovrebbe poi parlare anche di “adozione” dell’ausilio, e cioè della complessa procedura che porta all’effettiva accettazione dell’ausilio e del suo uso corretto ed efficace nei vari ambiti . Non è in questa sede che si può approfondire questo tema, mi preme soltanto sottolineare quanto sia importante la fase successiva all’individuazione dell’ausilio idoneo a soddisfare le problematiche che presenta il caso e cioè la fase di addestramento ! Fase che spesso viene affrontata superficialmente se non proprio dimenticata. Nella seconda parte invece viene evidenziato come pur restando i protagonisti gli stessi attori e come pur restando sempre al centro dell’interesse l’allievo disabile i rapporti tra gli questi siano di tipo diverso, il focus in questo caso non è tanto nel sopperire ad una funzionalità mancante quanto nel dare impulso ad un progetto didattico dove si stabiliscono relazioni educative e formative dove cioè si realizzi pienamente l’azione di insegnamento-apprendimento