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WORKSHOP

Supporti tecnologici ed organizzativi
       per il monitoraggio e la
   valorizzazione delle produzioni
               tipiche:
  il caso del Parmigiano Reggiano

                  Marco NOCETTI
 Servizio Tecnico Consorzio Formaggio Parmigiano-
                       Reggiano
CFPR: strategia.
2
CFPR: strategia   .
3
CFPR: strategia > strumento.
    4

        regolamentazione produzione




Conoscenza dell’andamento della produzione
                 accurata
                tempestiva




         Miglioramento del Sistema
              Informativo CFPR
              Integrazione interna
              Integrazione esterna
CFPR: disciplinare di produzione.
               5



Premesse:
1) identificazione delle forme:
Art.1 Marchi

1) I segni distintivi del formaggio Parmigiano-Reggiano sono
   rappresentati dai marchi d'origine e dai marchi di selezione.

2) La marchiatura d'origine è eseguita a cura dei singoli caseifici
   mediante:
   b. l'impiego di apposite matrici (fasce marchianti) imprimenti
   sulla superficie dello scalzo di ogni forma la dicitura a puntini
   "Parmigiano-Reggiano", nonchè la matricola del caseificio
   produttore, l'annata e il mese di produzione.
CFPR: disciplinare di produzione.
6
CFPR: disciplinare di produzione.
               7



Premesse:
1) identificazione delle forme:
Art.1: Marchi

1) I segni distintivi del formaggio Parmigiano-Reggiano sono
  rappresentati dai marchi d'origine e dai marchi di selezione.

2) La marchiatura d'origine è eseguita a cura dei singoli caseifici
   mediante:
   b. l'apposizione di una placca di caseina recante la scritta
   "Parmigiano-Reggiano" o "CFPR" ed i codici identificativi della
   forma;
CFPR: disciplinare di produzione.
               8



Premesse:
1) identificazione delle forme:
Art.1: Marchi

1) I segni distintivi del formaggio Parmigiano-Reggiano sono
  rappresentati dai marchi d'origine e dai marchi di selezione.

2) La marchiatura d'origine è eseguita a cura dei singoli caseifici
   mediante:
   b. l'apposizione di una placca di caseina recante la scritta
   "Parmigiano-Reggiano" o "CFPR" ed i codici identificativi della
   forma;
CFPR: disciplinare di produzione.
9
CFPR: disciplinare di produzione.
10
CFPR: disciplinare di produzione.
11
CFPR: disciplinare di produzione.
12
CFPR: disciplinare di produzione.
             13



Premesse:
2) Registro di produzione:
Art.3 Obblighi dei caseifici
3) i caseifici debbono tenere quotidianamente aggiornato il
Registro di Produzione, vidimato dal Consorzio, che sarà a
disposizione dell'Organismo di controllo per l'espletamento della
sua attività, e delle competenti Autorità;

4) i caseifici hanno l'obbligo di mantenere il rendiconto di tutta
la produzione.



> n° forme prodotte


                            MA
Oggi: carta.
14
Domani: R.P.I.
15
R.P.I.: criteri.
                16



 Multicanale

    sito

    SW

       CFPR

       Esterno



 Minimo impegno

    Chi già: OK

    Chi non ancora: minimo IMPEGNO > OPPORTUNITA’
R.P.I.: obiettivi.
                 17



semplificare vs oggi


razionalizzare
       non solo quante
       ma quali placche >
                 > abbinamento info
                       carico/scarico
                       processo
                       espertizzazione
                       movimentazione
                       distribuzione
Sistema informativo CFPR.
18
Progetto PR.Da.Ma.
              19



IN QUESTO CONTESTO
progetto PR.DA.MA. (finanziato dalla Regione Emilia-Romagna
   attraverso la Misura 2.1 Azione B “Progetti per reti di imprese”

Coinvolge:
Consorzio Parmigiano-Reggiano,
il laboratorio analisi del latte Artest (già Arte Casearia),
i centri servizi ai caseifici Uniservizi MO, Unioncoop RE e
    Uniservice PR
C.R.P.A.Lab (fornitore)
Progetto PR.Da.Ma.: azioni.
             20



 1) scambio dati QL
Progetto PR.Da.Ma.: azioni.
               21



 2) invio dati identificativi
  delle singole forme
  attraverso:
    Sito
    SW residente
                    CFPR
                    Artest
                    altro
Progetto PR.Da.Ma.: azioni.
              22



 3) la gestione di taluni attributi delle forme


                                                   1a cat.
Progetto PR.Da.Ma.: azioni.
              23



 3) la gestione di taluni attributi delle forme


              2a cat.                              3a cat.
Progetto PR.Da.Ma.: azioni.
              24



 3) la gestione di taluni attributi delle forme
Progetto PR.Da.Ma.: criteri.
                25



 Logica della partnership
    Scambio dati qualiquantitativi (CC.SS. – CFPR)
     già ANET
                Art 68
                853
    Interfacciamento con SW residenti (Artest.)
    Disseminazione (anche) tramite CC.SS.
 Prospettiva
    Volontario > (dis) incentivi > obbligatorio
 Progressiva integrazione nel senso di
    Aggregazione di quanto esiste
    Inserimento di quanto non esiste                       X
…
26




     GRAZIE
…
27
WORKSHOP

Supporti tecnologici ed organizzativi
       per il monitoraggio e la
   valorizzazione delle produzioni
               tipiche:
  il caso del Parmigiano Reggiano

          Tiziano Bettati – CRPA Lab
PR Da.Ma.
       2




Sviluppo e consolidamento del network per la gestione delle forme
       di parmigiano reggiano attraverso codice datamatrix
Mettere in rete le informazioni del comprensorio
3
Standard comuni e utilizzo plurimo delle informazioni
4
In rete per migliorare efficacia ed efficienza
5
In rete per un percorso che guarda al futuro
6
PR Da.Ma. - Iniziare a dare valore alle placche
7
CFPR RPGio – Un prodotto del progetto A.Re.Pro.
8
CFPR RPGio – Un approccio semplice
9
CFPR RPGio – Un approccio semplice
10
Artest – AC Control. Integrare un gestionale completo
11
PR Da.Ma. - Integrazione di competenze
12
WORKSHOP

Supporti tecnologici ed organizzativi
       per il monitoraggio e la
   valorizzazione delle produzioni
               tipiche:
  il caso del Parmigiano Reggiano

          Tiziano Bettati – CRPA Lab
discussione per la formazione di 
        una cooperativa
discussione per la formazione di 
       una cooperativa…




          …casearia?
28 adulti,
1 bambino
 e 1 cane
I servizi organizzati dalle centrali 
            cooperative

    Gestione amministrativa:
     ‐Presidente e cassiere
             ‐delega:
       ‐o a un segretario
       ‐o al centro servizi
I servizi organizzati dalle centrali 
            cooperative

             Ma anche:
       ‐I laboratori chimici
           ‐Investimenti: 
    progettazione, assistenza, 
           finanziamenti
I servizi amministrativi


    ‐      Nuove normative, nuovi 
                 adempimenti
‐       Le nuove modalità di sviluppo 
                  dell’attività
            ‐ crescono le necessità
         ‐ diminuisce la disponibilità
             degli amministratori
I servizi amministrativi


‐     Aumentano le funzioni 
     affidate al centro servizi; 
              oppure
    ‐ Si inserisce qualche 
    collaboratore con funzioni 
          amministrative
I servizi amministrativi


‐ Le nuove tecnologie
I servizi amministrativi


‐ Le nuove tecnologie:
   ‐ Informatica e 
       telematica
“Nuovi Servizi e tecnologie per l’efficienza
     energetica e la riqualificazione
             ecosostenibile”
    ore 13.00 - Giovedi 9 giugno 2011 – R2B Bologna



    Il progetto REETI Riqualificazione
  Ecosostenibile del patrimonio Edilizio
    esistente a destinazione Turistico-
 recettiva con caratteristiche Innovative
                   Ing. Pietro Andreotti
IL TURISMO È UN SETTORE FONDAMENTALE
                    DELL’ECONOMIA


   Rappresenta il 7,5% del PIL – “Tourism 2020 Vision (*)”;
   Dinamica di crescita flussi + (5% annui dal 2010 al 2020)
   In Europa sono previsti 717 Ml di turisti in arrivo, quasi il
   45% del totale mondiale
   La crisi economica non cambierà di molto la crescita dei
   flussi turistici
Per il nostro paese e in specifico per la nostra regione il turismo sarà
una grande opportunità di sviluppo economico che coinvolgerà:
i trasporti, l’agricoltura, il commercio, l’industria, le costruzioni, le
amministrazioni locali


 L’Energia e l’ambiente sono i fattori strategici
per riposizionarci con un’offerta più competitiva
(*) UNWTO – United Nations World Tourism Organization
L’OFFERTA TURISTICA/RICETTIVA



   In Italia:
     34000 alberghi
     2,5 milioni occupati 10,6% del totale
     degli occupati


   In Emilia Romagna:
     4700 alberghi 13,8% del totale nazionale
     nella provincia di Rimini vi sono quasi
     il 50% degli esercizi alberghieri con
     il 50% degli occupati permanenti
QUALIFICAZIONE DELL’OFFERTA TURISTICA




             Fig 2 - Consistenza della ricettività alberghiera, zona Riviera, periodo gennaio – dicembre 2008


6% alberghi 5 e 4 stelle; 57% alberghi 3 stelle; 32% alberghi 2 e 1 stella

posti letto: in Regione ER                                          in Italia
             11,7% - 5 e 4                                      31,4% media nazionale
            64,9% - 3                                           46,3% media nazionale
            19,2% - 2 e 1                                       15,2% media nazionale
Offerta turistica basata su piccole attività
imprenditoriali e un patrimonio edilizio obsoleto
sia tecnologicamente che funzionalmente e grande
divoratore di energia
I CONSUMI ENERGETICI DEGLI ALBERGHI

                                  Profilo consumi per tipologia di utilizzo e criticità
                                  Dati stime 2009 ENEA


                                          1 Principale consumo è quello elettrico
                                              Rapporto residenza/albergo 1 a 10
                                              Scarso utilizzo della domotica e dei
                                              Sistemi di rilevamento, di controllo e di regolazione
                                          2 Il secondo consumo è quello per acqua calda sanitaria

Ripartizione consumi energetici           3 Riscaldamento e raffrescamento
                                              Scarsa utilizzazione cogenerazione e
                                              tipologie di impianti centralizzati

                                          4   Consumo di acqua potabile è più del doppio rispetto al residenziale
                                              mancanza di doppio tasto wc, aeratori per i rubinetti



                                       Esistono delle possibilità di ridurre le criticità,
                                       limitare i consumi energetici e gli sprechi,
                                       riducendo significativamente i costi
IL PROGETTO REETI

                    Sviluppo e consolidamento di
                    una RETE di PMI
                    VELA, VISERBESE, MISANESE con LARCO ICOS
                    Metodologia organizzativa e strumenti operativi innovativi
                    finalizzati alle Attività di:
Riqualificazione ad alto valore aggiunto Ecosostenibile del
patrimonio Edilizio esistente a destinazione Turistica ricettiva
con caratteristiche Innovative
Attività volte a:   Efficientamento degli edifici turistici
                    Riduzione dei consumi di energia e risorse esauribili
                    Miglioramento del comfort e fruizione
                    Uso di tecnologie avanzate ed FER
                    Uso di materiali ecosostenibili
                    Incremento sicurezza degli edifici
                    Impiego di ICT domotica
REETI


                     Obiettivi

Permettere alle imprese di effettuare un salto
dimensionale e di rispondere al mercato con
modalità operative più strutturate ed efficaci;
Proporre soluzioni di intervento innovative
per una riqualificazione orientata all’efficienza,
alla sicurezza e alla sostenibilità energetica
ed ambientale;
Offrire ai gestori della struttura recettiva la
possibilità di valorizzare la propria proposta
turistica anche all’interno di circuiti di alto profilo.
REETI


             I Servizi offerti da Larco Icos
Assistenza alla Rete per l’integrazione delle competenze
tecnologiche e organizzative necessarie allo sviluppo delle
attività:
  Diagnosi energetica, funzionale e sismica;
  Formulazione di strategie di intervento (con valutazione
  preliminare di fattibilità);
  Individuazione di strumenti di sostegno all'intervento (incentivi,
  contributi, sgravi fiscali);
  Assistenza alla realizzazione di un intervento dimostrativi con
  l’utilizzo dei prodotti e sistemi innovativi;
  Selezione di un modello di certificazione ambientale e di sostenibilità
  degli edifici di riferimento per le attività della Rete;
  Supporto per l’elaborazione del marchio della Rete e per la sua
  promozione e valorizzazione.
REETI



                         Risultati
1. Costituzione di una nuova realtà imprenditoriale in
   grado di realizzare commesse medio-grandi, non gestibili
   dalle imprese singolarmente;
2. Acquisizione di un livello di competenza tecnica ed
   organizzativa che consentirà alla Rete di proporsi come
   soggetto altamente qualificato in un segmento di mercato
   di grande interesse potenziale;
3. Capacità di garantire la realizzazione di interventi in
   tempi certi e contenuti;
4. Riqualificazione energetica ambientale e sismica di
   una nuova generazione di edifici ricettivo-turistici in grado
   di rispondere alla nuova domanda turistica.
REETI TRANSNAZIONALE


PROGETTO EUROPEO ADC
ADRIATIC DANUBIAN CLUSTERING

Esistono molte specializzazioni simili tra i sistemi
produttivi locali, ma non si conosce il potenziale che
potrebbe derivare dalla cooperazione tra le varie realtà,
ora frammentate

Obiettivi:
1) Rafforzare il marketing territoriale e ridurre
   le differenze tra le varie regioni del Danubio
   realizzando un network di cluster settoriali
2) Promuovere lo scambio di conoscenze offrendo
   grande visibilità alle imprese delle regioni
   partecipanti

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  • 1. WORKSHOP Supporti tecnologici ed organizzativi per il monitoraggio e la valorizzazione delle produzioni tipiche: il caso del Parmigiano Reggiano Marco NOCETTI Servizio Tecnico Consorzio Formaggio Parmigiano- Reggiano
  • 4. CFPR: strategia > strumento. 4 regolamentazione produzione Conoscenza dell’andamento della produzione accurata tempestiva Miglioramento del Sistema Informativo CFPR Integrazione interna Integrazione esterna
  • 5. CFPR: disciplinare di produzione. 5 Premesse: 1) identificazione delle forme: Art.1 Marchi 1) I segni distintivi del formaggio Parmigiano-Reggiano sono rappresentati dai marchi d'origine e dai marchi di selezione. 2) La marchiatura d'origine è eseguita a cura dei singoli caseifici mediante: b. l'impiego di apposite matrici (fasce marchianti) imprimenti sulla superficie dello scalzo di ogni forma la dicitura a puntini "Parmigiano-Reggiano", nonchè la matricola del caseificio produttore, l'annata e il mese di produzione.
  • 6. CFPR: disciplinare di produzione. 6
  • 7. CFPR: disciplinare di produzione. 7 Premesse: 1) identificazione delle forme: Art.1: Marchi 1) I segni distintivi del formaggio Parmigiano-Reggiano sono rappresentati dai marchi d'origine e dai marchi di selezione. 2) La marchiatura d'origine è eseguita a cura dei singoli caseifici mediante: b. l'apposizione di una placca di caseina recante la scritta "Parmigiano-Reggiano" o "CFPR" ed i codici identificativi della forma;
  • 8. CFPR: disciplinare di produzione. 8 Premesse: 1) identificazione delle forme: Art.1: Marchi 1) I segni distintivi del formaggio Parmigiano-Reggiano sono rappresentati dai marchi d'origine e dai marchi di selezione. 2) La marchiatura d'origine è eseguita a cura dei singoli caseifici mediante: b. l'apposizione di una placca di caseina recante la scritta "Parmigiano-Reggiano" o "CFPR" ed i codici identificativi della forma;
  • 9. CFPR: disciplinare di produzione. 9
  • 10. CFPR: disciplinare di produzione. 10
  • 11. CFPR: disciplinare di produzione. 11
  • 12. CFPR: disciplinare di produzione. 12
  • 13. CFPR: disciplinare di produzione. 13 Premesse: 2) Registro di produzione: Art.3 Obblighi dei caseifici 3) i caseifici debbono tenere quotidianamente aggiornato il Registro di Produzione, vidimato dal Consorzio, che sarà a disposizione dell'Organismo di controllo per l'espletamento della sua attività, e delle competenti Autorità; 4) i caseifici hanno l'obbligo di mantenere il rendiconto di tutta la produzione. > n° forme prodotte MA
  • 16. R.P.I.: criteri. 16  Multicanale  sito  SW  CFPR  Esterno  Minimo impegno  Chi già: OK  Chi non ancora: minimo IMPEGNO > OPPORTUNITA’
  • 17. R.P.I.: obiettivi. 17 semplificare vs oggi razionalizzare non solo quante ma quali placche > > abbinamento info carico/scarico processo espertizzazione movimentazione distribuzione
  • 19. Progetto PR.Da.Ma. 19 IN QUESTO CONTESTO progetto PR.DA.MA. (finanziato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso la Misura 2.1 Azione B “Progetti per reti di imprese” Coinvolge: Consorzio Parmigiano-Reggiano, il laboratorio analisi del latte Artest (già Arte Casearia), i centri servizi ai caseifici Uniservizi MO, Unioncoop RE e Uniservice PR C.R.P.A.Lab (fornitore)
  • 20. Progetto PR.Da.Ma.: azioni. 20  1) scambio dati QL
  • 21. Progetto PR.Da.Ma.: azioni. 21  2) invio dati identificativi delle singole forme attraverso:  Sito  SW residente CFPR Artest altro
  • 22. Progetto PR.Da.Ma.: azioni. 22  3) la gestione di taluni attributi delle forme 1a cat.
  • 23. Progetto PR.Da.Ma.: azioni. 23  3) la gestione di taluni attributi delle forme 2a cat. 3a cat.
  • 24. Progetto PR.Da.Ma.: azioni. 24  3) la gestione di taluni attributi delle forme
  • 25. Progetto PR.Da.Ma.: criteri. 25  Logica della partnership  Scambio dati qualiquantitativi (CC.SS. – CFPR) già ANET Art 68 853  Interfacciamento con SW residenti (Artest.)  Disseminazione (anche) tramite CC.SS.  Prospettiva  Volontario > (dis) incentivi > obbligatorio  Progressiva integrazione nel senso di  Aggregazione di quanto esiste  Inserimento di quanto non esiste X
  • 26. … 26 GRAZIE
  • 28. WORKSHOP Supporti tecnologici ed organizzativi per il monitoraggio e la valorizzazione delle produzioni tipiche: il caso del Parmigiano Reggiano Tiziano Bettati – CRPA Lab
  • 29. PR Da.Ma. 2 Sviluppo e consolidamento del network per la gestione delle forme di parmigiano reggiano attraverso codice datamatrix
  • 30. Mettere in rete le informazioni del comprensorio 3
  • 31. Standard comuni e utilizzo plurimo delle informazioni 4
  • 32. In rete per migliorare efficacia ed efficienza 5
  • 33. In rete per un percorso che guarda al futuro 6
  • 34. PR Da.Ma. - Iniziare a dare valore alle placche 7
  • 35. CFPR RPGio – Un prodotto del progetto A.Re.Pro. 8
  • 36. CFPR RPGio – Un approccio semplice 9
  • 37. CFPR RPGio – Un approccio semplice 10
  • 38. Artest – AC Control. Integrare un gestionale completo 11
  • 39. PR Da.Ma. - Integrazione di competenze 12
  • 40. WORKSHOP Supporti tecnologici ed organizzativi per il monitoraggio e la valorizzazione delle produzioni tipiche: il caso del Parmigiano Reggiano Tiziano Bettati – CRPA Lab
  • 42.
  • 43. discussione per la formazione di  una cooperativa… …casearia?
  • 45.
  • 46.
  • 47.
  • 48. I servizi organizzati dalle centrali  cooperative Gestione amministrativa: ‐Presidente e cassiere ‐delega: ‐o a un segretario ‐o al centro servizi
  • 49. I servizi organizzati dalle centrali  cooperative Ma anche: ‐I laboratori chimici ‐Investimenti:  progettazione, assistenza,  finanziamenti
  • 50. I servizi amministrativi ‐ Nuove normative, nuovi  adempimenti ‐ Le nuove modalità di sviluppo  dell’attività ‐ crescono le necessità ‐ diminuisce la disponibilità degli amministratori
  • 51. I servizi amministrativi ‐ Aumentano le funzioni  affidate al centro servizi;  oppure ‐ Si inserisce qualche  collaboratore con funzioni  amministrative
  • 53.
  • 54. I servizi amministrativi ‐ Le nuove tecnologie: ‐ Informatica e  telematica
  • 55. “Nuovi Servizi e tecnologie per l’efficienza energetica e la riqualificazione ecosostenibile” ore 13.00 - Giovedi 9 giugno 2011 – R2B Bologna Il progetto REETI Riqualificazione Ecosostenibile del patrimonio Edilizio esistente a destinazione Turistico- recettiva con caratteristiche Innovative Ing. Pietro Andreotti
  • 56. IL TURISMO È UN SETTORE FONDAMENTALE DELL’ECONOMIA Rappresenta il 7,5% del PIL – “Tourism 2020 Vision (*)”; Dinamica di crescita flussi + (5% annui dal 2010 al 2020) In Europa sono previsti 717 Ml di turisti in arrivo, quasi il 45% del totale mondiale La crisi economica non cambierà di molto la crescita dei flussi turistici Per il nostro paese e in specifico per la nostra regione il turismo sarà una grande opportunità di sviluppo economico che coinvolgerà: i trasporti, l’agricoltura, il commercio, l’industria, le costruzioni, le amministrazioni locali L’Energia e l’ambiente sono i fattori strategici per riposizionarci con un’offerta più competitiva (*) UNWTO – United Nations World Tourism Organization
  • 57. L’OFFERTA TURISTICA/RICETTIVA In Italia: 34000 alberghi 2,5 milioni occupati 10,6% del totale degli occupati In Emilia Romagna: 4700 alberghi 13,8% del totale nazionale nella provincia di Rimini vi sono quasi il 50% degli esercizi alberghieri con il 50% degli occupati permanenti
  • 58. QUALIFICAZIONE DELL’OFFERTA TURISTICA Fig 2 - Consistenza della ricettività alberghiera, zona Riviera, periodo gennaio – dicembre 2008 6% alberghi 5 e 4 stelle; 57% alberghi 3 stelle; 32% alberghi 2 e 1 stella posti letto: in Regione ER in Italia 11,7% - 5 e 4 31,4% media nazionale 64,9% - 3 46,3% media nazionale 19,2% - 2 e 1 15,2% media nazionale Offerta turistica basata su piccole attività imprenditoriali e un patrimonio edilizio obsoleto sia tecnologicamente che funzionalmente e grande divoratore di energia
  • 59. I CONSUMI ENERGETICI DEGLI ALBERGHI Profilo consumi per tipologia di utilizzo e criticità Dati stime 2009 ENEA 1 Principale consumo è quello elettrico Rapporto residenza/albergo 1 a 10 Scarso utilizzo della domotica e dei Sistemi di rilevamento, di controllo e di regolazione 2 Il secondo consumo è quello per acqua calda sanitaria Ripartizione consumi energetici 3 Riscaldamento e raffrescamento Scarsa utilizzazione cogenerazione e tipologie di impianti centralizzati 4 Consumo di acqua potabile è più del doppio rispetto al residenziale mancanza di doppio tasto wc, aeratori per i rubinetti Esistono delle possibilità di ridurre le criticità, limitare i consumi energetici e gli sprechi, riducendo significativamente i costi
  • 60. IL PROGETTO REETI Sviluppo e consolidamento di una RETE di PMI VELA, VISERBESE, MISANESE con LARCO ICOS Metodologia organizzativa e strumenti operativi innovativi finalizzati alle Attività di: Riqualificazione ad alto valore aggiunto Ecosostenibile del patrimonio Edilizio esistente a destinazione Turistica ricettiva con caratteristiche Innovative Attività volte a: Efficientamento degli edifici turistici Riduzione dei consumi di energia e risorse esauribili Miglioramento del comfort e fruizione Uso di tecnologie avanzate ed FER Uso di materiali ecosostenibili Incremento sicurezza degli edifici Impiego di ICT domotica
  • 61. REETI Obiettivi Permettere alle imprese di effettuare un salto dimensionale e di rispondere al mercato con modalità operative più strutturate ed efficaci; Proporre soluzioni di intervento innovative per una riqualificazione orientata all’efficienza, alla sicurezza e alla sostenibilità energetica ed ambientale; Offrire ai gestori della struttura recettiva la possibilità di valorizzare la propria proposta turistica anche all’interno di circuiti di alto profilo.
  • 62. REETI I Servizi offerti da Larco Icos Assistenza alla Rete per l’integrazione delle competenze tecnologiche e organizzative necessarie allo sviluppo delle attività: Diagnosi energetica, funzionale e sismica; Formulazione di strategie di intervento (con valutazione preliminare di fattibilità); Individuazione di strumenti di sostegno all'intervento (incentivi, contributi, sgravi fiscali); Assistenza alla realizzazione di un intervento dimostrativi con l’utilizzo dei prodotti e sistemi innovativi; Selezione di un modello di certificazione ambientale e di sostenibilità degli edifici di riferimento per le attività della Rete; Supporto per l’elaborazione del marchio della Rete e per la sua promozione e valorizzazione.
  • 63. REETI Risultati 1. Costituzione di una nuova realtà imprenditoriale in grado di realizzare commesse medio-grandi, non gestibili dalle imprese singolarmente; 2. Acquisizione di un livello di competenza tecnica ed organizzativa che consentirà alla Rete di proporsi come soggetto altamente qualificato in un segmento di mercato di grande interesse potenziale; 3. Capacità di garantire la realizzazione di interventi in tempi certi e contenuti; 4. Riqualificazione energetica ambientale e sismica di una nuova generazione di edifici ricettivo-turistici in grado di rispondere alla nuova domanda turistica.
  • 64. REETI TRANSNAZIONALE PROGETTO EUROPEO ADC ADRIATIC DANUBIAN CLUSTERING Esistono molte specializzazioni simili tra i sistemi produttivi locali, ma non si conosce il potenziale che potrebbe derivare dalla cooperazione tra le varie realtà, ora frammentate Obiettivi: 1) Rafforzare il marketing territoriale e ridurre le differenze tra le varie regioni del Danubio realizzando un network di cluster settoriali 2) Promuovere lo scambio di conoscenze offrendo grande visibilità alle imprese delle regioni partecipanti