1. ISTITUTO COMPRENSIVO DI QUERO
Scuola Secondaria di I grado di Quero
A.S. 2012-2013
NOI PER LORO
Percorso interdisciplinare
di Educazione alla Cittadinanza
Italiano
Religione
Tecnologia
CLASSI SECONDE
Presentazione del percorso a cura di Jaohara Bouchefra, Khadija Farissi, Roxhest Kuci, Hongda Wang
2. Il pianto dei senza voce
Ascoltami, senza fare orecchie da mercante,
Sì, ascolta attentamente.
Tu che fai grandi discorsi
dentro le grandi sale dei paesi potenti
in occasione di grandi festività,
ascolta bene!
Oggi la voce dei senza nome
e la verità è ascesa splendente
nei quattro angoli del mondo.
Corri, scappa, vai a nasconderti dove vuoi.
Questa voce ti seguirà ovunque andrai
come un'unghia sul dito.
Ma prima che io ritorni,
per favore, dimmi
di quale paese sono cittadino?
Di quale storia sono l'eroe? E chi sono i
ladri
che mi hanno rubato
Il diritto a vivere la mia infanzia?
Paul Apeviotowou
4. METTIAMO UN PO' DI ORDINE!
Diritto a cibo,
acqua e a un
alloggio
Diritto alle
cure e alle
medicine
Diritto
all'istruzione
Diritto alla
felicità
5. E ORA GUARDIAMOCI INTORNO...
Attraverso la visione di un filmato dell'UNICEF (La condizione
dell'infanzia nel mondo. Esclusi e invisibili), abbiamo scoperto
che questi diritti vengono in diversi contesti violati.
50 MILIONI DI
BAMBINI NON
REGISTRATI
ALL'ANAGRAFE
MILIONI DI
BAMBINI ABBANDONATI
O PRIVATI DELL'AFFETTO DELLE
DELLA FAMIGLIA250 MILIONI DI
BAMBINI
SFRUTTATI
30 MILIONI DI BAMBINI
AL GIORNO CHE
MUOIONO
DI FAME
6. NORD DEL MONDO
Paesi con grande sviluppo
industriale e tecnologico.
SUD DEL MONDO
Paesi dove la vita è molto più
difficile e molte persone vivono
in grande povertà.
...SOPRATTUTTO NEL SUD DEL MONDO
7. NEL MONDO UN MILIARDO DI PERSONE VIVE IN ASSOLUTA
POVERTÀ
CIÒ SIGNIFICA:
● NON AVERE ACQUA E CIBO A SUFFICIENZA;
● NON AVERE UNA VERA CASA;
● NON AVERE MEDICINE PER CURARSI;
● NON ANDARE A SCUOLA;
● ACCETTARE QUALSIASI LAVORO;
● NON AVERE IL TEMPO PER GIOCARE E STARE CON GLI AMICI;
● ...
9. Iqbal nasce nel 1983 in Pakistan. A quattro anni viene venduto
ad un fabbricante di tappeti dal padre, un contadino in miseria.
Incatenato al telaio, lavora più di 12 ore al giorno. Nel 1992 rie-
sce a scappare, incontra Eshan Khan, un sindacalista che lotta
per difendere i bambini schiavi e che lo aiuterà a denunciare al
al mondo intero il dramma dei bambini lavoratori.
Nel 1995 Iqbal viene assassinato. Mandanti ed esecutori del-
l'omicidio non sono ancora stati scoperti, ma Eshan Khan ha
dichiarato: “L'ha ucciso la mafia dei tappeti.”
10. AUTORE: GINO STRADA
TITOLO: PAPPAGALLI VERDI
CASA EDITRICE: FELTRINELLI
È un libro pubblicato nel 1999 in cui Gino Strada racconta tante
storie vissute da lui e dai suoi colleghi di EMERGENCY nelle zone
di guerra del mondo. Abbiamo letto la storia di Khalil, un bambino
afghano di sei anni colpito dall'esplosione di una mina antiuomo
mentre giocava.
11. AUTORE: KHALED HOSSEINI
TITOLO: IL CACCIATORE DI AQUILONI
CASA EDITRICE: PIEMME
È la storia di due bambini, Amir e Hassan, che vivono in Afghanistan
e che appartengono a due gruppi religiosi e a due etnie diverse.
Vivono nella stessa casa, crescono e giocano insieme, ma hanno due
destini diversi che non potranno essere cambiati, come abbiamo
capito leggendo alcune pagine del romanzo.
HASSAN
Etnia hazara,
Sciita.
Testa rasata,
faccia da bambola cinese,
attaccatura delle orecchie
bassa, labbro leporino,
sempre sorridente.
Non va a scuola, è
analfabeta, ma è
curioso e intelligente,
gli piace ascoltare le storie
lette da Amir.
È servo di Amir: gli fa il letto, gli prepara
la cartella e la colazione, gli pulisce le scarpe,
fa le faccende domestiche mentre Amir è
a scuola.
AMIR
Etnia pashtun,
Sunnita.
È pigro, fa fatica
ad alzarsi per
andare a scuola,
si lamenta per i
compiti.
Gioca con Hassan, ma non lo
considera un vero amico perché
appartiene ad un'etnia diversa dalla
sua: “la storia non poteva essere
ignorata”.
12. Un esercito di bambini sfruttati piccoli schiavi
nel cuore d'Europa.
(da La Repubblica, Lunedì 5 giugno 2006, Pagina 21 – Esteri)
CHI: SCHIAVI BAMBINI.
DOVE: EUROPA OCCIDENTALE (REGNO UNITO, AUSTRIA, ITALIA,
GERMANIA...)
DA DOVE: PROVENGONO DALL'EUROPA DELL'EST E DALL'ESTREMO ORIENTE.
COME: VENGONO SOTTRATTI A FAMIGLIE POVERE DAI TRAFFICANTI, CON LA
FALSA PROMESSA DI UN FUTURO MIGLIORE E DI UN LAVORO IN OCCIDENTE. NON
TORNERANNO PIÙ A CASA. A VOLTE SONO GLI STESSI GENITORI A VENDERE I
FIGLI DOPO AVERLI ADDESTRATI AL FURTO PER GUADAGNARE DI PIÙ.
CHE COSA: RUBANO PORTAFOGLI PER STRADA O NELLE CASE, SI
PROSTITUISCONO, FANNO LE PULIZIE, GLI SGUATTERI, GLI OPERAI PAGATI
POCO O NIENTE. LA LORO È UNA VITA DURA FATTA DI VIOLENZE E ABUSI.
13. Terza fase
LA NOSTRA VOCE AL LORO SILENZIO
Scegli una foto; scrivi un breve testo poetico
immedesimandoti nel bambino e dando voce ai
suoi pensieri, ai suoi sogni, alle sue paure...
14. SONO QUI
Sono qui.
Solo.
Non ho mamma,
né papà.
Pantaloni corti e maglietta,
bozzolo di farfalla.
Sono qui.
Penso.
Dove sono i miei sogni?
Sono qui,
A testa bassa.
Lo sguardo triste,
il sorriso nascosto
dietro un muro
che divide il mondo.
Sono qui.
Smarrito,
come se la mia vita,
non avesse più senso.
Giulia Furlan
15. COME UN PICCOLO ANGELO
Come un piccolo angelo condotto all'inferno,
muto,
senza speranza,
senza una briciola di pane,
sollevo mattoni bruciati dal sole,
tra le grida amare di quei diavoli
dal cuore buio.
Le mie mani
non costruiscono un futuro desiderato,
ma solo infinito dolore.
Non volteggio nel vento
circondato dall'aria pura.
Sono una nuvola piangente di tristezza,
sono una limpida lacrima,
diamante prezioso,
sono un piccolo angelo
in attesa del paradiso.
Chiudo gli occhi
e non vedo altro colore
che il grigio.
Khadija Farissi
16. SOLITUDINE
Sono qui,
qui solo.
Buttato via
come se non esistessi,
seduto sopra questo carrello
implorando aiuto.
Intorno a me solo disordine,
tessuti, tegole sparse...
Vestito di stracci,
mi accorgo che non è un sogno
e il mio pianto non ha fine,
pensando al mio futuro.
Ho un carrello come tetto,
tegole da cuscino e
stracci per coperte.
Non mangio, ma quando
mi addormento
sogno un piccolo piatto di riso,
che profuma di casa.
Francesca Miuzzi
17. Ehi tu
che spesso ti lamenti,
sì, proprio tu...
Avvicinati,
ti mostro il mio tesoro...
Ho solo una maglietta blu
e dei grandi occhi
bagnati dalle lacrime
sporche e tristi
della povertà...
Ma proprio tu
che hai gli occhi spensierati,
sì, proprio tu...
che cosa potresti regalarmi
che non sia una maglietta blu?
Aurora Sartor
MAGLIETTA BLU
18. VORREI ESSERE UN BAMBINO
Vorrei essere un bambino,
semplicemente un bambino.
Penso spesso alla mia vita,
non vorrei più lavorare,
vorrei andare a scuola e imparare.
Vorrei essere un bambino,
solo un bambino da amare.
Vorrei che i miei fratelli
vivessero con me.
Vorrei stare con mia madre
e trascorrere con lei
momenti indimenticabili.
Aurora Frascaroli
19. SONO ANCORA UNA BAMBINA?
Ecco, la mia infanzia scappa via,
un'infanzia serena la mia.
Non più sorrisi per me,
non più giochi spensierati,
solo tristezza e solitudine...
La mia vita si spegne,
sprofondo nel buio...
Perché non posso scegliere?
Perché gli altri scelgono per me?
Anch'io ho dei desideri...
Che fine ha fatto la mia voce?
Anche io ne ho una!
Dove si è nascosta?
La mia voce c'è!
Allora... perché non la ascoltate?
Sofia Doro
20. LORO SCAPPANO, IO NON POSSO
Loro si divertono.
Io non posso.
Come compagno ho un fucile,
pronta a sparare al nemico.
Uniche amiche le lacrime...
Gocce cristalline di tristezza,
pure, libere, amare
scendono dai miei occhi scuri...
Loro scappano.
Io non posso...
Con loro, i miei sogni volano via,
si mescolano al vento fresco
e piano piano
si dissolvono lievi nell'aria.
Elisabetta Sperti
21. VORREI ESSERE UN BAMBINO LIBERO
Sono un soldato,
un bambino soldato.
Non gioco alla guerra,
faccio la guerra....
questa guerra che è
fame, paura, sofferenza...
Vorrei essere un bambino,
un bambino libero.
Vorrei che finisse
questa atrocità
per poter stringere tra le mie mani
un pallone colorato.
Luca Petrizza
22. ECCOMI
Eccomi, affamato e piegato su me stesso,
mangiando avanzi
penso a ciò che il destino mi riserva...
Soltanto briciole...
Eccomi,seminudo e solo,
come uniche compagne le lacrime
che pian piano spariscono.
Come vorrei sparire anch'io...
Eccomi, triste e impaurito,
come un animale braccato,
un'anima senza pace,
un'ombra senza luce...
Eccomi, sporco e stanco,
senza certezze o speranze...
Una vita passata al confine
di una storia senza fine...
Alice Dal Toè
23. E ADESSO
E adesso,
ogni giorno,
per sempre
con le mie piccole manine
raccolgo queste erbe.
Non ho una coccola,
non ho una carezza...
solo il sudore
riga la mia pelle
come una lama di ghiaccio
e trafigge il mio corpo.
Ormai tutto è
insignificante per me.
Nelle risaie ho perso i miei sogni,
si sono dissolti nell'acqua...
Martina Dal Canton
24. GUARDAMI
Ehi tu...
guarda i miei occhi,
occhi pieni di speranza,
occhi pieni di sincerità,
occhi pieni d'amore.
Ehi tu...
la strada è lunga,
non distruggerla,
il cielo è azzurro,
non oscurarlo.
Ehi tu...
posa quell'arma,
butta il rancore,
riempi le tue mani
di altruismo e amore.
Ehi tu...
allunga le tue braccia,
vienimi incontro,
insieme potremo costruire
un mondo migliore.
Veronica Mondin
25. SENZA SPERANZE
Il mio cuore si è spezzato...
e con esso si cancellano le mie speranze,
i miei sogni...
Cucio palloni con un telaio
come un ragno tesse la sua tela.
Mi sento piccolo e indifeso
come un topo di fronte a un grande leone.
Nessuno può sentirmi,
come se la mia voce fosse coperta dal ronzio di api.
Vorrei avere una voce potente
e ruggire contro coloro che ci rapiscono.
Non vorrei esser nato qui,
vorrei rinascere come una fenice di fuoco
che abbaglia i volti dei malvagi
mostrando la verità.
Vorrei avere le ali
come le rondini
per migrare,
libero come l'aria,
senza muri che mi ostacolino...
Giulio Viale
27. E IO?
E io? Che cosa dovrei pensare?
Solo, come un cane abbandonato,
sono senza pensieri, ormai.
Con chi posso parlare?
Ho labbra incollate,
solo voi potete aprirle.
Che vita è questa?
È la vita di un innocente
usato come un oggetto.
Tu, invece, che non hai niente da fare,
mi insegni a diventare
una persona normale?
Jaohara Bouchefra
28. VITA NON VISSUTA
Lavoro,
per dimenticare la fame,
immerso nell'acqua sporca
dove annega la mia vita.
Sogno, spero,
nell'acqua vedo il mio triste volto riflesso.
Acqua...fonte di vita, acqua... sofferenza.
Nessuna mano tesa ad aiutarmi... aspetto!
Sofferenza, tristezza, fame, solitudine,
questa è la mia vita!
Dove è la mia famiglia? E in quale goccia
di questa torbida acqua si trova la mia infanzia?
Sofia Carraro
29. GUARDA...
Guardami, guarda cosa stringono
le mie mani; pallottole.
Io vivo nella guerra,
mentre tu vivi sereno all'interno
della tua bella casa.
Guardami, guarda il mio volto,
è sporco di sangue,
anche se io non lo voglio.
La guerra è presente
nelle nostre anime,
nelle vostre regna pace e serenità.
Guardami, non ho famiglia,
non ho più genitori.
Io sono solo...
Perché non posso
essere come voi?
Che male ho fatto
per meritarmi questo?
Manuel Dal Canton
31. SOGNI INFRANTI
Io, una ragazza povera,
sono triste,
mi sento sola,
rinchiusa.
Ora,
una mano mi porto al cuore
e un dolore forte sento dentro di me.
I miei pensieri sono bui.
Piango lacrime, dolci e calde
e nelle mie mani
ormai stanche s'infrangono
i miei sogni.
Elisa Rizzotto
32. SOTTO IL SOLE
Sotto il sole sto tutto il giorno
senza bere, né mangiare.
Due mattoni alla volta trasporto
sulla mia testa,
per guadagnare poco più di due monetine.
Ogni tanto guardo il cielo
e dico:
“Quando potrò essere libero come
tutti gli altri bambini del mondo?
Quando potrò indossare un paio di scarpe?”
La mia vita scorre
sempre uguale,
gli stessi gesti
ogni giorno.
Ci potrà mai essere
un futuro migliore per me?
Saladino Mizane
33. SIAMO ANCORA BAMBINI
Ogni giorno,
ci tocca lavorare.
Per chi?
Per voi che ci sfruttate?
Non lo capite?
Siamo ancora bambini!
Noi fatichiamo per voi,
mentre ci comandate.
Abbiamo paura della nostra vita,
abbiamo paura di come sarà il nostro futuro,
abbiamo paura di tutto questo.
Comprendeteci, siamo ancora bambini!
Evelyn Mazzocco
34. NON HO AVUTO SCELTA
Ero povero e affamato,
ero triste e assetato,
il bue era sfinito,
come mio padre.
I soldi non bastavano
e allora...
Sono qui ormai da un anno,
lavoro molto, lavoro tanto,
lavoro tutto il giorno.
Qui sono venuto,
non avendo scelta,
qui mi hanno comprato,
rendendomi triste.
Sara Mazzocco
35. SOGNI INFRANTI
Ed eccomi,
un bambino
diventato adulto troppo in fretta.
Ogni giorno abbraccio un fucile,
fumo una sigaretta.
Ogni giorno ho paura
di morire.
I miei sogni se ne vanno lontano
come gli uccelli migratori.
Francesco Simioni
36. LA MIA VITA È FATTA DI MATTONI
La mia vita è fatta di mattoni,
come il mio cuore,
privo di sogni e speranze.
Conosco solo il colore della terra,
perché gli alberi non il vedo più.
Sento il dolore sulla pelle,
ma dentro di me
c'è un dolore più grande,
che non si può curare.
Vorrei vedere almeno per una volta
i colori dell'arcobaleno,
ma so che è impossibile,
per questo mi sento vuota,
senza un'anima vera e felice.
Karen Specia
37. E ADESSO
E adesso... corro per esser più vivo,
mentre c'è ci corre
per non morire;
io lo faccio per piacere,
loro per vivere.
La mia faccia si schianta con il vento,
mentre loro si schiantano con i bossoli delle armi.
Io corro sotto la pioggia, la neve, la grandine, il sole,
loro non lo fanno per sfida,
ma per proteggersi.
Corro per la corriera,
loro corrono per nascondersi.
Mohammed El Haddad
38. IL MIO DESTINO
E adesso
come per gioco
fingo di essere grande.
Faccio il soldato,
un fucile in mano
e nessuna famiglia.
Il mio cuore
non ha conosciuto la pietà,
solo violenze.
Il vento e la pioggia
le uniche carezze
che ho conosciuto.
Elisa Gallina
46. A lei, missionaria che opera da anni in Uganda a stretto contatto con chi
soffre, abbiamo deciso di donare il frutto del nostro lavoro e del nostro
impegno. Vogliamo così essere vicini a chi è meno fortunato di noi,
…certi che questo è solo l'inizio!!!