2. 19 marzo: Centro Culturale di Quero le classi
3°- 4°- 5° della Scuola Primaria di Quero
hanno incontrato Luigi Dal Cin .
È stato un pomeriggio di chiacchiere e
divertimento durante il quale abbiamo anche
inventato una storia:
3.
4. Poi in classe alcuni l’hanno disegnata, altri
hanno provato a riscrivere una storia
seguendo la tecnica utilizzata con Luigi.
Ecco cosa ne è uscito!!!!!!
5. LA SIGNORA DAI CAPELLI ALL’INSÙ
Una mattina una signora si svegliò e sotto ai suoi piedi sentì qualcosa
di ruvido; pensò che fosse il suo tappeto, apri gli occhi ma vide un
pitone velenoso. La donna dalla paura inciampò sopra le candele e si
bruciò la vestaglia, restò in mutandoni e reggiseno. Lei scivolò dal
centomillesimo piano e i suoi mutandoni si gonfiarono come una
mongolfiera. Volando capitò su una montagna e atterrò in un nido di
un’aquila. A un certo punto arrivò l’aquila, cominciò a beccarla finchè
la signora cadde di nuovo. I suoi mutandoni si gonfiarono di nuovo e
volò sopra i fili dell’elettricità: i suoi capelli si fulminarono. La signora
atterrò vicino a un salone di bellezza e uscì da lì con i capelli rossi. Ma
non pagò il conto e la parrucchiera le diede un calcio nel sedere. Volò
fino ad un bar e tutti la derisero. Per la vergogna rientrò in casa e
restò lì rinchiusa per un mese.
Eleonora Diana Wenjing Matteo
6. La signora dai capelli all’ insù
Un giorno una signora andò dalla parrucchiera come tutte le settimane,
ma il salone era chiuso.
Disperata si recò in un negozio; siccome era “mezza accecata” e aveva
dimenticato gli occhiali, comprò dei prodotti per bambine; tornata a
casa provò i prodotti, ma non funzionavano; allora lesse le informazioni
e c’era scritto che erano per bimbi dai tre ai sette anni. Così li buttò via.
Andò in cantina e prese un vasetto; c’era scritto: acqua speciale. Con
quello si lavò i capelli che all’improvviso diventarono trasparenti perché
quell’ acqua in verità era acquaragia, ma lei ancora non lo sapeva.
Tornò al negozio, ancora senza occhiali, e comprò il colore per i capelli,
che in verità era vernice rossa. Andò a casa, si mise la vernice e poi si
asciugò i capelli a testa in giù; si guardò allo specchio e le venne un
colpo: aveva i capelli rossi e sparati all’ insù.
Questa è la storia della signora dai capelli all’ insù.
Sara, Alice e Anna
7. LA SIGNORA DAI CAPELLI ALL'INSÙ
Un giorno una signora, appena svegliata andò in bagno e, dato che doveva andare ad
un concerto punk, pensando di prendere il gel prese la colla Vinavil e se la spalmò sulla
testa. Ma quando se ne accorse era troppo tardi: la colla si era seccata !!!Andò in
cantina, raggiunse l'armadio: voleva prendere una parrucca ma scosse troppo l'anta e
le cadde in testa della vernice rossa. Era tardi, doveva andare al concerto, cercò le
chiavi ma non le trovò! Pensò ad un'alternativa e disse: "la bicicletta !!! ". Ma la ruota
anteriore era sgonfia. E la lampadina sulla ...anzi sui suoi capelli si accese "IDEA" ma
poi si fulminò. Perciò la svitò e se ne avvitò una nuova sulla testa, la accese e "Il
triciclo!!!". Si buttò in discesa col triciclo e nel frattempo, per il vento, i suoi capelli
iniziarono ad assomigliare al bacon fritto. Il manubrio sterzò all'improvviso, il triciclo
prese un sasso e sorvolò un branco di cani che la inseguirono. La signora stava volando
e iniziò a cantare "Volare,oh,oh,oh,cant!". E mentre volava sbattè la faccia sull'angolo
del camino di un bar e ci scivolò dentro. Fortunatamente, anzi sfortunatamente, cadde
violentemente su una sedia e chiese esausta "Un caffè per favore".
Ed è proprio lì che incontrò Luigi Dal Cin, il nostro scrittore.
Salim, Jacopo, Deianira, Najwa
8. La signora dai capelli all'insù
Un giorno una vecchietta si svegliò stanca, appoggiò i piedi sul suo nuovo “tappeto” e sentì
delle squame; si disse fra sé: “Ecco perchè mi è costato così poco!” Guardò all'ingiù e vide un
coccodrillo. Dalla paura si alzò all'improvviso, perse l' equilibrio, inciampò e cadde fuori
dalla finestra, dal centesimo piano. “Volare oh! Oh! Cantare oh! Oh!” E così, trasportata dal
vento, iniziò il suo viaggio per il mondo.
La sua prima tappa fu la giungla amazzonica dove stava atterrando sopra una tigre che non
mangiava da due mesi! Poi un aereo passò sopra la testa della vecchietta formando un
turbine che la spazzò via; ma la tigre non voleva lasciarla volare via, le morse una “chiappa”,
ma la vecchietta sfoderò la sua arma segreta: l' ombrello e disse “Mollami, felino troppo
cresciuto!” Mentre gli tirava bastonate sulla testa questa la lasciò andare.
Seconda tappa... Arabia
La vecchia volò perfino in Arabia, dove gli arabi le tiravano tappeti in segno di riconoscenza
per la dea volante con i mutandoni e la chiamarono: Volmutand che significa “volano le
mutande”. Pensate certe persone battezzarono i bambini davanti alla Dea Mutande. Con
quei tappeti si costruì una nuova gonna molto colorata per poter volare meglio.
Terza tappa...Cina
La vecchia arrivò in Cina dove vide il suo attore preferito …Po, di Kung Fu Panda che faceva
riscaldamento con qualche problemino con la spaccata. E lì imparò le mosse di Kung fu. La
vecchia sorvolò fino in centro alla città di Pechino dove le lanciavano il riso in faccia e volò
via per un' altra folata di vento.
CONTINUA
9. Quarta tappa... Madagascar
La vecchia raggiunse un isolotto chiamato Madagascar dove intravvide il re dei lemuri, Re
Giulien, che cantò per la vecchia: “ Mi piace se tu voli, mi piace come voli, con i tuoi
mutandoni e allora vola!”
Tappa finale... Carpen.
Alla fine stanca di viaggiare finalmente raggiunse terra e decise di bere un caffè al bar del
Carpen. Tutti la videro con i capelli all'insù e pensavano “Che strana capigliatura!” E
finiscono qui le avventure della signora dai capelli all'insù.
Luca Alex Marouan